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MECCANISMI FISIOPATOLOGICI NELLE EMORRAGIE DIGESTIVE DA LESIONE DEI GROSSI VASI M. FREGO Universit di Padova Dipt. Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche PG. – PowerPoint PPT presentation

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Title: M. FREGO


1
MECCANISMI FISIOPATOLOGICI NELLE EMORRAGIE
DIGESTIVE DA LESIONE DEI GROSSI VASI
  • M. FREGO
  • Università di Padova
  • Dipt. Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche
    PG. Cévese
  • Clinica Chirurgica

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GROSSI VASI ?
ESCLUSE emorragie da patologia dorgano
(varici, U. P, K ) malformazioni
parieali (angiomi, displasie a-v, )
FISTOLE ARTERO-DIGESTIVE (F.A.D) dall aorta e
suoi rami principali
3
F.A.D.
gt 80 a partenza da lesioni vascolari
  • PRIMITIVE per rottura diretta dellarteria
    nellintestino,
  • via biliare e Wirsung
  • - rottura aneurismi aortici e
    splancnici
  • - aortiti micotiche e attiniche,
    ulcere ats penetranti, medionecrosi
    cistica, arterite a cell. giganti (rare lt 1)
  • SECONDARIE a complicanze di protesi vascolari,
  • malattie intestinali (neoplasie
    avanzate)
  • traumi, biopsie, corpi estranei,
    deiscenze anast.

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PERCHÉ PARLARNE IN CHIAVE FISIOPATOLOGICA ?
  • Rare (0,5-2 delle gravi emorragie digestive)
  • Mortalità naturale 100
  • Mortalità perioperatoria 30-80
  • - grave emorragia
  • - rottura di grosse arterie
  • - e/o infezione di grosse protesi
  • - lacerazione intestinale
  • - campo operatorio contaminato
  • Nuove proposte terapeutiche da valutare !

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SE COMPRENDIAMO I MECCANISMI, NON UNIVOCI,
POSSIAMO
  • Prevenire le F.A.D
  • Indirizzare a trattamento ottimale
    personalizzato
  • Rivascolarizzazione in situ o extra-anatomica
  • Protesi sintetica o omologa
  • Raffia intestinale o resezione-anastomosi
    delocalizzata o stoma
  • Considerare nella giusta luce le nuove
    proposte
  • terapeutiche
  • - Endoprotesi vascolare e/o intestinale
  • Soluzione bridge o definitiva?
  • Antibioterapia e antimicotici a vita?
  • Embolizzazioni

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1) FISTOLE AORTO-ESOFAGEE
  • Rare !
  • Aneurismi dellarco
  • e aorta discendente
  • Emorragia massiva
  • Mortalità 60 entro 6 h !
  • Mortalità fino 80 dopo
  • trattamento chirurgico open
  • Reports di trattamento
  • endoluminale

J.S. Coselli, J Vasc Surg 1990 I. Topel, Ann
Surg 2007
7
Aortic and esophageal endografting for secondary
aorto enteric fistula (E. Civilini , Eur J Vasc
Endovasc Surg 2008)
8
Endovaskuläre aortenchirurgie management
sekundärer aortobronchialer und -enteraler
Fisteln. ( Hyhlik-Dürr A. et al., Chirurg
2009 Oct)
Perforazione da stent
9
Secondary infection of a thoracic aortic aneurysm
by iatrogenic oesophageal perforation with
aorta-oesophageal fistula formation Chan YC et
al., Eur J Cardiothorac Surg. 2009 Feb
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2) FISTOLEAORTO-ENTERICHE
  • F.A.D per antonomasia !
  • 80-85 nel III-IV duodeno
  • Aneurismi o protesi
  • 2/3 inizialmente paucisintomatiche,
  • ma segni subdoli di infezione
  • Emorragia sentinella in 2/3-3/4
  • 70 sopravvive almeno 6 ore
  • e 50 24 ore dopo inizio emorragia

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F.A.E PRIMITIVE lt 20
  • Più rare delle secondarie
  • 80 rottura di AAA (0,2-1)
  • aterosclerotici e infiammatori
  • Tipicamente nel duodeno

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FISIOPATOLOGIA
  • NORMALI MECCANISMI DI ROTTURA AAA
  • VINCOLI MECCANICI
  • contiguità con il duodeno e fissità del Treitz
  • adesione infiammatoria per trauma ripetitivo
  • da massa pulsante
  • infiammazione, infezione, fistolizzazione
  • Non protesi infette
  • Scarsa contaminazione batterica !
  • POSSIBILE RICOSTRUZIONI IN SITU O EVAR

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F.A.E PRIMITIVA Laparotomia esplorativa in altra
sede per grave enterorragia
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Pseudoaneurisma da ulcera aortica penetrante
15
EVAR
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F.A.E SECONDARIE 70-90
  • 0.3 - 2 delle protesi
  • Circa 1/3 delle infezioni protesiche
  • Da 3 mesi a 15 anni dopo bypass
  • TRE TIPI
  • I a, comunicaz. diretta con sutura
  • I b, pseudo-aneurisma interposto
  • II, erosione para-protesica
  • (JF Vollmar, J Cardiovasc Surg 1987)

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TIPO I a, b
  • 2 MECCANISMO FISIOPATOLOGICO
  • Trauma ripetitivo della sutura sul duodeno
  • perforazione duodenale
  • contaminazione della sutura
  • effetto litico su cicatrice
    (aorta)
  • deiscenza
  • Infezione limitata
  • Protesi incorporata
  • Piccola breccia duodenale
  • (situazione rel. favorevole!)

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  • 3 MECCANISMO FISIOPATOLOGICO
  • Infezione primitiva della protesi
  • propagazione lungo il graft e tessuti
    periprotesici
  • fino a anastomosi con rottura
  • Infezione estesa
  • Protesi non incorporata
  • Ampia breccia duodenale
  • (situazione sfavorevole!)

perioperatoria, ematogena, reinterventi,
traslocazione (St. epidermidis, pseudomonas,
strepto e enterococchi)
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TIPO II (EROSION)
  • 4 MECCANISMO FISIOPATOLOGIO
  • Erosione da decubito meccanico da c.e rigido
  • sul duodeno fissato da cicatrice
  • Pulsazione meccanica /- tortuosità
  • Contaminazione dal duodeno
  • Fistola para-protesica
  • Sepsi, dolore, sangue occulto fecale
  • Emorragia quando cede anastomosi

Infezione limitata Ma ampia breccia sul
duodeno (situazione sfavorevole!)
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PREVENZIONE F.A.E SECONDARIE
  • Antibioprofilassi perioperatoria
  • Wrapping aneurismorrafia su protesi e sutura
  • Nodo tendenzialmente verso lato sinistro
  • Chiusura del peritoneo posteriore senza tensione
    sul duodeno
  • Interposizione di tessuto sano tra protesi e
    duodeno
  • (flap di parete aneurismatica, omento)

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DIAGNOSI
  • Eco, scintigrafia e RNM scarsa utilità
  • EGDS sensibilità 30
  • Angiografia sensibilità 30
  • Angio-TC sensibilità 30-65
  • sensib. 94 e specif. 85 se criteri per
    infezione
  • (fluido, gas e attenuaz. tessuti
    peri-graft, ispessimento
  • focale parete intestinale,
    pseudo-aneurisma)
  • indagine di prima scelta !
  • Peck (Arch.Surg., 1998), Patterson (Arch.Surg.
    2001), French (ANZ. J.Surg, 2004)

Necessaria emorragia attiva !
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TRATTAMENTO OPEN
Spesso complesso ! 1) Controllo
dellemorragia (clamp prossimale) 2) Riparazione
intestinale (sutura, resezione-anastomosi
delocalizzata, Hartmann) 2) Ricostruzione
arteriosa (in situ o extra-anatomica) 4)
Controllo dellinfezione (antibiotici, tessuto
sano) 5) Ricostruzioni durature
23
(No Transcript)
24
Superficiale Campo non contaminato Anticoagulazion
e a vita
25
Graft erosion da protesi aortica in dacron
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Protesi non incorporata protesi infetta !
27
Omograft fresco per sostituzione in situ
28
1. Sutura duodenale2. Rimozione protesi
aorto-bifem 3. Omograft aorto-bisiliaco
29
BRANCA DI BYPASS AORTO-BIFEMPRALE NEL SIGMA !
30
1) Hartmann, espianto branca e cross-over 2) A
un anno recidiva di infezione protesica 3)
Espianto completo protesi e bypass
axillo-bifemorale
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Rettorragia da enorme pseudo-aneurisma aortico
in bypass aorto-bifemorale
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Hartmann Bypass axillo-bifem Decesso post-op
per MOF
Protesi infetta
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POSSIBILI F.A.E DOPO EVAR
  • 23 casi da una review letteraria (SaratzisN., J.
    Endovasc Ther.2008)
  • PROBABILI MECCANISMI FISIOPATOLOGICI
  • Endoleak e rottura di AAA riperfuso ( F.A.D
    primarie)
  • Eccessiva forza radiale o rottura dello stent
  • Infezione endoprotesi (0,16 a 2 anni)
  • periprocedurale o preesistente nei micotici
  • Janne (J.Vasc.Surg. 2000)
  • Baril (J.Vasc.Surg. 2006)
  • Leonhardt (Cardiovasc.Int.Rad. 2008)

34
Caso 13. Leak tipo I dislocaz. e kinking
rischio di rottura AAA riperfuso
35
Caso 25 (C.B.) Rottura stent a 4 anni e Leak tipo
1
36
Caso 86 EVAR 2 Cuff Inviatoci per rottura AAA
37
Rottura AAA Rottura stent
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POSSIBILE UN TRATTAMENTO ENDOLUMINALE PER F.A.D. ?
  • Presupposti
  • Espianto bypass axillo-bifemorale letalità
    30
  • amputazione 10-25
  • rottura tardiva
    moncone 20
  • Allograft in situ mortalità 25-55
  • Omograft non sempre disponibile, mortalità poco
    inferiore
  • Controversie
  • Contaminazione settica importante
  • Graft infetto resta in situ
  • Difficoltà a valutare la morfologia in
    emergenza/urgenza
  • Kieffer (J.Vasc.Surg. 2001), Pipinos
    (Ann.Vasc.Surg. 2004), Shapiro (Ann.Vasc.Surg.
    2006)

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PERÒ !
  • Reports sporadici
  • Re-infezione e emorragia gt 40 dei casi trattati
  • Sepsi pre-operatoria significativa per
    fallimento
  • Possibile uso come soluzione ponte
  • Meglio nelle FAE primarie (minor contaminazione)
  • Proposta anche antibioterapia a vita

Hausseger (J.Vasc.Int. Radiol. 1999), Janne
(J.Vasc.Surg. 2000), Ohki (Ann.Surg. 2001),
Parry (J.Vasc.Surg. 2001), French (ANZ.J.Surg.
2004), Baril (J.Vasc.Surg., 2006), Leonhardt
(Cardiovasc.Int.Rad, 2008),
40
  • FISTOLE
  • SPLANCNICHE
  • Aneurismi splancnici
  • (0.1-2.0 di tutti gli aneurismi)
  • Pseudo-aneurismi dopo
  • pancreatite (10)
  • Mortalità per rottura 30-60
  • Fistole digestive mediate da via
  • biliare e Wirsung

Saltzberg (Ann.Vasc.Surg. 2005) Sachdev
(J.Vasc.Surg. 2006)
41
Duodenorragia da pseudoaneurisma della
pancreatico-duodenale
42
  • Emobilia da aneurismosi dellepatica
  • Embolizzazioni multiple
  • Ischemia !
  • Bypass in safena
  • Ascessualizzazioni

Stenosi dellepatica
43
DCP CON SOSTITUZIONE AMS- fistola bilio-pancr.
infetta, - controllo angioRM a 14 gg regolare-
a 30 gg grave enterorragia TC
Frego M et al, Hepatogastroenterology 2009
44
- Stent ricoperto, pervio a 14 gg - Occlusione
paucisintom. a 28 gg - Dimessa dopo altri 14
gg.- Viva a 24 mesi con recidiva
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POSSIBILI ENTERORRAGIE ANCHE DA GROSSE VENE
!Aneurisma della v. porta
46
Aneurismosi della v. splenica
47
CONCLUSIONI
  • Conoscenze fisiopatologiche possono ottimizzare
    il trattamento, riducendo forse gli insuccessi
  • F.A.D primitive EVAR di scelta /-
    antibioterapia a vita?
  • F.A.D secondarie I tipo senza grave infezione
    protesica
  • EVAR come bridge, ma a lungo meglio
    chirurgia
  • F.A.D secondarie II tipo chirurgia, anche in
    situ (omograft)
  • F.A.D da aa. splancniche radiologia interventiva
    !

48
  • GRAZIE PER LATTENZIONE !
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