Effetto%20del%20processo%20di%20mescolazione%20sulla%20difettosit - PowerPoint PPT Presentation

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Effetto%20del%20processo%20di%20mescolazione%20sulla%20difettosit

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Title: I test per l uniformit delle mescole Author: Proni Last modified by: Antonio Proni Created Date: 4/12/2005 11:37:35 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Effetto%20del%20processo%20di%20mescolazione%20sulla%20difettosit


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Effetto del processo di mescolazione sulla
difettosità delle mescole
2
Tipi di difetti
  • I difetti di una mescola in gomma possono essere
    legati alle
  • Dimensioni sono specificate solitamente con
    intervalli di tolleranza opportuni tenendo conto
    che la gomma è un materiale flessibile
  • Aspetto sono i difetti che potrebbero
    compromettere la funzione del prodotto o la sua
    accettazione da parte del cliente. Bisogna
    definire una procedura di ispezione che
    identifichi un difetto e determini una serie di
    azioni basate sulla severità del difetto
  • Funzione i test derivano dalle specifiche delle
    prestazioni del prodotto. Bisogna definire metodi
    di analisi ed intervalli di tolleranza legati
    alle specifiche prestazionali del prodotto

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Obiettivi della mescolazione
  • Trasformare la formulazione in un prodotto
  • I cui componenti siano perfettamente dispersi
    nella matrice elastomerica
  • Che sia facilmente trasformabile in semilavorato
  • Vulcanizzi in modo efficiente ed uniforme
  • Esplichi le proprietà di progetto sul prodotto
    finito

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Effetto delle 4M del mixing sulla qualità del
prodotto
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Fasi delloperazione di mixing
  • Plastificazione o riduzione della viscosità
  • Incorporazione
  • Distribuzione
  • Dispersione
  • Tutte queste fasi possono avvenire anche
    contempora-neamente e ciascuna di queste può
    essere la fase che determina la velocità del
    processo

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Riduzione della viscosità
  • La riduzione della viscosità avviene con tre
    meccanismi interdipendenti
  • Aumento della temperatura causata dalla
    trasformazione della energia meccanica in energia
    termica
  • Estensione delle catene liberazione delle catene
    macromolecolari aggrovigliate
  • Masticazione scissione delle catene
    macromo-lecolari con omogeneizzazione del
    materiale (gomma naturale) sia per effetto
    meccanico, sia attraverso agenti chimici

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Incorporazione
  • Come la viscosità e la elasticità della gomma si
    riducono, la gomma scorre lungo gli additivi,
    incorporandoli ed includendoli nella matrice
    gommosa.
  • Va detto che la carica si presenta in pellets per
    problemi di trasporto ed ambientali e questi
    pellets vengono rotti facilmente in agglomerati
    sempre più piccoli
  • La efficienza dellincorporazione dipende dai
    flussi di gomma di ricircolo indotti nella gomma
    dal mixer, che si sovrappongono ed includono i
    volumi di additivi
  • Due sono i meccanismi proposti

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Meccanismi per lincorporazionea)laminazione
b)spezzettamento
9
Confronto dellefficienza del mixing esponenziale
e laminare
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Mixing dispersivo
  • La gomma si immobilizza negli interstizi delle
    cariche e fa aumentare la viscosità della miscela
  • Sforzi elevati si applicano agli agglomerati di
    particelle incomprimibili causandone la rottura
  • Questo processo si chiama mixing dispersivo e
    porta le particelle da agglomerati relativamente
    larghi (10-100micron) ad aggregati fino a meno di
    1 micron
  • Queste forze si riducono progressivamente per il
    rilascio della gomma occlusa dovuta alla frattura
    degli agglomerati ed alla riduzione della
    dimensione di essi

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Mixing distributivo
  • Parallelamente si ha una riduzione di viscosità
    della miscela per effetto dellaumento della
    temperatura con rapida diminuzione
    dellefficienza del mixing dispersivo
  • Il mixing distributivo avviene parallelamente al
    mixing dispersivo ed è la fase in cui i frammenti
    di agglomerato vengono separati ed uniformemente
    distribuiti una volta che sono stati fratturati
  • Il grado finale della distribuzione del nero
    dipendono dal tipo di nero, dalle condizioni di
    mescolazione e dal tipo di gomma.
  • I cambiamenti in consumo di potenza della varie
    fasi sono indicativi delle fasi di processo in
    cui ci si trova e danno indicazioni sulle
    caratteristiche del prodotto finito

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Curva di potenza con il tempo nella
mescolazione
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Tests per la qualità e luniformità delle
mescole
  • Ci sono dei test che ci danno informazioni sulla
    qualità ed altri sulla consistenza del processo
    di mixing
  • Per ciò che riguarda il primo aspetto ricordo ad
    es.
  • 1)La misura del grado di dispersione dei
    filler per la dispersione si guarda quante
    particelle di agglomerato sono rimaste attraverso
    il SEM
  • Per il secondo ad es.
  • 2) La consistenza del network del filler si
    esamina con landamento del modulo in shear in
    funzione dellampiezza della deformazione
    (effetto Payne)

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  • Tuttavia entrambi i tests richiedono tempi lunghi
    per la esecuzione e non sono generalmente
    fattibili nelle aree di produzione
  • Test più semplici come una una ispezione visiva
    della sporcabilità o della lucentezza della
    superficie della mescola tal quale e della
    mescola trazionata sono più adatti a tale scopo
  • Oppure ci possono essere misure di moduli a due
    punti vale a dire di modulo in funzione
    dellampiezza di defor-mazione a 0,1 e 0,5 che
    danno informazioni precise sia sulla dispersione
    che sul network della carica (vedi slide
    successiva riportata a due punti) od infine esami
    ottici della mescola e della dispersione della
    carica rispetto ad una scala di confronto
    (Dispergrader).
  • Nella pratica industriale però per controllare le
    mescole si usano i controlli rapidi ed alcuni
    controlli statistici

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Andamento del modulo G in funzione dellampiezza
di deformazione per diverse mescole
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I controlli rapidi
  • Tutti i batch vengono controllati dati i rischi
    con-nessi nel processo a valle se si utilizza
    anche un solo batch di irregolare
  • Generalmente lo strumento usato per il controllo
    è il reometro MDR che fornisce, attraverso la
    curva reometrica, informazioni correlate con
    al-cune proprietà tecnologiche della mescola e
    con la processabilità allimpiego (ad es. MH ed
    E)
  • Altri controlli(Viscosità, densità ad es.)
    possono essere fatti in funzione del tipo di
    mescola
  • I limiti vengono definiti durante la
    industrializ-zazione delle singole mescole
    secondo regole definite legate a metodologie di
    controllo statistico del processo

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Curva reometrica e parametri dinamici nel
controllo rapido
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Problemi del controllo rapido
  • 1.Correlazione tra i limiti dei controlli rapidi
    e specifiche tecniche delle mescole
  • Il problema diventa determinare la
    correlazione quantitativa fra questi parametri
    (ad es. E, MH) considerando anche il fatto che
    alcune caratteristiche delle mescole (ad
    es.proprietà tensili) sono poco correlate alla
    curva reometrica
  • 2.Limiti di controllo e specifiche tecniche
  • I limiti di controllo sono legati alla capacità
    qualitativa del processo utilizzato
  • Esiste il problema della possibile incoerenza fra
    la capacità qualitativa del processo rispetto
    delle specifiche tecniche (cplt 1,33)
  • 3.Standardizzazione dei limiti di controllo
  • Ripetibilità e riproducibilità del test
    reometrico
  • Limiti di controllo differenti per diversi
    laboratori

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Trend chart, control and warning limits
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Il controllo del prodotto attraverso i
parametri di processo
  • Per controllare il prodotto attraverso i
    parametri di processo si usano vari parametri
    quali Tempo, Temperatura, Energia
  • Il Tempo di mixing totale da solo non è un buon
    criterio per la sua scarsa riproducibilità
  • La curva Tempo Temperatura è importante per
    prevenire la vulcanizzazione prematura nel
    banbury. Comunque una sola termocop-pia può
    essere insufficiente per avere la situazione
    della distribuzione delle tempera-ture
    allinterno del by nella mescola la
    distribuzione delle temperature è allincirca
    13,5C
  • LEnergia può essere considerata il miglior
    parametro da usare per avere costanza qualitativa
    e la mescola è scaricata ad una prescritta
    energia totale

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  • Altri importanti parametri sono la curva tempo-
    torque ed il movimento del ram
  • Vanno comunque tenuti presenti altri fattori che
    possono cambiare leffetto sulla mescola dei
    parametri di processo come le modalità di
    alimentazione del materiale, la stagnazione ecc.
  • E utile vedere a priori con misure di
    dispersione se è più conveniente usare come
    criterio di scarico la energia da sola od insieme
    ad altri parametri di processo
  • Un sistema di controllo complessivo sulla mescola
    usando i parametri di processo è la Process Point
    Analysis che permette di controllare il prodotto
    durante la fase di mescolazione utilizzando in
    ogni istante i parametri di processo

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Process point analysis of mixing
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Indice di processabilità
  • Un modo analogo di controllare il prodotto
    durante la mescolazione e di mettere a punto un
    ciclo ottimale di mescolazione in laboratorio è
    il metodo dellindice di processabilità
  • Il massimo del secondo picco di torque chiamato
    anche BIT è un punto in cui la incorporazione
    del nero è finita successivamente si arriva al
    t oltre il quale il lavoro va a rompere le
    catene polimeriche
  • A ciò corrisponde il massimo di die swell ed un
    aumento della densità od anche della resistività
    in alcuni casi (vedi seguito)

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Correlazione fra indice di processabilità (t)e
controllo di processo
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Conclusioni
  • La mescolazione può essere causa di difetti del
    manufatto
  • Analisi fisiche semplici permettono
    lindividua-zione di possibili difetti e di
    rapide correzioni
  • Lanalisi dei parametri di processo,
    lindividua-zione di intervalli di tolleranza e
    la loro correzio-ne in tempo reale rappresentano
    un tool impor-tante per minimizzare gli scarti
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