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Diapositiva 1

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Dipartimento di prevenzione Salute e Sicurezza degli Studenti e del Personale nelle Scuole Secondarie di II grado della provincia di Trieste Principali ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


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Dipartimento di prevenzione
Salute e Sicurezza degli Studenti e del
Personale nelle Scuole Secondarie di II grado
della provincia di Trieste
Principali caratteristiche strutturali, di
sicurezza ed igienico sanitarie delle scuole
secondarie per garantire il benessere degli
studenti e degli operatori
Trieste, 3 dicembre 2012 Tecnico della
Prevenzione Mauro PRIMOSSI
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Struttura

Salubrità
Sicurezza
Manutenzione
OMS Carta di Ottawa 1986
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Struttura
  • La norma di riferimento nazionale per ledilizia
    scolastica, e quindi anche per le scuole
    superiori di secondo grado, è il

Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975
Norme tecniche aggiornate relative alla edilizia
scolastica, ivi compresi gli indici minimi di
funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica,
da osservarsi nella esecuzione di opere di
edilizia scolastica. Il campo di applicazione di
tale decreto va dalle scuole dellinfanzia agli
istituti superiori
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Struttura
  • Il D.M. analizza tutti gli aspetti delle
    strutture scolastiche compresi quelli relazionali
    e sociali, la possibilità di collegamenti con
    altre strutture ed altri servizi della comunità.
  • Nella parte introduttiva prescrive che le
    strutture scolastiche debbano essere localizzate
    e dimensionate già in sede di formazione dei
    piani urbanistici e/o regolatori.
  • Fa riferimento alle condizioni sociali,
    ecologiche, alla salubrità dellarea, al sviluppo
    demografico, al collegamento con altri istituti
    scolastici e ai servizi sociali, alla possibilità
    di raggiungere in tempi ragionevoli la scuola a
    piedi o con i mezzi pubblici, anche in funzione
    delletà degli studenti.

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Struttura
  • Nello specifico per quanto riguarda le condizioni
    ambientali e la salubrità della zona, indica come
    le scuole debbano essere ubicate
  • in località aperta, possibilmente alberata e
    ricca di verde, che consenta il massimo
    soleggiamento
  • lontana da depositi e da scoli di materie di
    rifiuto, da acque stagnanti, da strade di grande
    traffico da industrie rumorose e dalle quali
    provengano esalazioni moleste e nocive
  • in località non esposta a venti fastidiosi e non
    situata sottovento a zone da cui possano
    provenire esalazioni o fumi nocivi o sgradevoli
  • Vediamo quindi che il legislatore, già nella
    parte iniziale, la localizzazione, si preoccupa
    di garantire particolari condizioni di salubrità

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Struttura
  • Prevede il corretto dimensionamento della scuola
    in ragione della tipologia della stessa (età
    degli studenti e/o bambini), dei servizi e delle
    attrezzature necessari ad un processo educativo
    efficiente ecc.
  • Per quanto sopra
  • scuola dellinfanzia - non inferiore alle 3
    sezioni e non superiore alle 9 sezioni
  • scuola elementare (primaria di 1 grado) - non
    inferiore alle 5 classi e non superiore alle 25
    classi
  • scuola media (primaria di 2 grado) - non
    inferiore alle 6 classi e non superiore alle 24
    classi
  • scuola superiore (secondaria di 2 grado) - non
    inferiore alle 10 cassi e non superiore alle 60
    classi

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Struttura
  • Larea di sedime della costruzione
  • deve essere generalmente di forma regolamentare
    e possibilmente pianeggiante
  • non deve insistere su terreni umidi non
    ricadere in zone franose o potenzialmente tali
  • deve avere accessi comodi ed ampi
  • deve consentire larretramento dellingresso
    principale rispetto al filo stradale
    sufficiente sicurezza alluscita degli alunni
  • non deve avere accessi diretti da strade statali
    e provinciali
  • larea non coperta dalledificio o edifici deve
    essere alberata, sistemata a verde ed attrezzata
    per consentire anche allaperto le attività
    educative e ginnico sportive

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Struttura
  • In relazione al tipo di scuola, e quindi in
    relazione alletà degli alunni e al numero di
    classi, la morfologia dell edificio deve essere
    concepita come un organismo architettonico
    omogeneo, ma anche flessibile, per adattarsi
    facilmente ad eventuali successive modifiche in
    relazione al continuo aggiornarsi e trasformarsi
    dei metodi didattici ed ai progetti pedagogici.
  • La progettazione deve tenere in considerazione la
    facile fruizione da parte degli allievi,
    attraverso gli spazi per la distribuzione
    orizzontale e verticale, di tutti gli ambienti
    della scuola, nelle loro interazioni e
    articolazioni, nonché raggiungere le zone
    allaperto.

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Struttura
  • La progettazione del plesso scolastico in
    riferimento al suo sviluppo in verticale dovrà
    principalmente tenete conto delletà degli
    allievi che lo frequenteranno, pertanto
  • - scuola dellinfanzia - piano terra
  • - scuola elementare e media (primaria di 1 e 2
    grado) - uno o due piani
  • scuola superiore (secondaria di 2 grado) -
    normalmente non più di tre piani
  • E consentito ubicare ai piani seminterrati
    solamente locali di deposito o altri locali
    accessori
  • Non sono considerati piani seminterrati quelli la
    cui metà del perimetro di base sia completamente
    fuori terra

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Struttura
  • CATEGORIE DI ATTIVITA
  • Attività didattiche
  • aule normali, aule speciali, laboratori
  • Attività collettive
  • biblioteca, attività integrative e
    parascolastiche, mensa
  • Attività complementari
  • servizi igienici, atrio, percorsi interni,
    uffici, ecc.
  • Attività sportive
  • palestra, spogliatoi, servizi depositi

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI RELATIVI ALLUNITA
    PEDAGOGICA
  • La classe costituisce il raggruppamento
    convenzionale per ogni tipo di scuola ad
    eccezione di quella materna. Ne consegue che
    laula destinata ad ospitare la classe deve
    essere concepita in funzione del tipo di scuola.
  • Laula deve consentire lo svolgersi delle materie
    di programma, accogliere nel suo ambito tutti gli
    arredi e attrezzature necessarie, essere
    flessibile e facilmente trasformabile (aula
    speciale), integrata spazialmente nella struttura
    scolastica e quindi con gli altri ambienti della
    scuola.

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI RELATIVI
    ALLINSEGNAMENTO SPECIALIZZATO
  • Laula ad uso speciale deve ospitare attività
    didattiche ben caratterizzate, consentire lo
    svolgersi delle materie di programma, accogliere
    nel suo ambito gli arredi e le attrezzature
    specifiche necessarie, banconi attrezzati,
    banchi da lavoro
  • Essere corredata di locali e spazi accessori
    necessari per lo svolgimento dei programmi di
    insegnamento, essere dotata dei necessari
    impianti, possibilmente flessibili ed amovibili,
    di adduzione e scarico di gas, energia elettrica
    ed acqua
  • Avere cappe aspiranti ed aspirazioni localizzate
    qualora le attività effettuate lo richiedano

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI RELATIVI A LABORATORI
    ED OFFICINE
  • I laboratori e le officine, oltrechè possedere le
    caratteristiche delle aule già in precedenza
    descritte, dovranno essere progettate in funzione
    degli usi specifici del caso, con una maggior
    attenzione alle caratteristiche di carico dei
    solai e delle strutture portanti, per la presenza
    di macchinari o arredi particolarmente pesanti
    nonché ingombranti.
  • In tali ambienti si dovrà porre particolare
    attenzione alla sicurezza sia degli studenti che
    dei docenti, in considerazione del fatto che
    anche gli studenti vengono identificati dalle
    vigenti norme in materia di sicurezza sul lavoro
    quali LAVORATORI a tutti gli effetti con tutto
    ciò che ne segue

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI RELATIVI ALLA
    COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE E ATTIVITA
    PARASCOLASTICHE E INTEGRATIVE
  • Rientrano in tali spazi le aule polivalenti,
    lauditorium, laula magna, sono spazi che devono
    garantire la sicurezza, la massima flessibilità,
    essere dotati di ambienti di servizio necessari
    al loro funzionamento (cabina di proiezione,
    depositi ecc.), essere dotati di almeno un nucleo
    di servizi igienici ed avere un comodo accesso
    anche dallesterno della scuola per facilitarne
    luso da parte della comunità locale.
  • Rientrano in tali spazi anche la biblioteca e gli
    altri locali ad essa collegati, opportunamente
    arredati che devono permettere la consultazione
    il deposito e la classificazione dei volumi
    conservati

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI PER LEDUCAZIONE
    FISICA E SPORTIVA
  • Rientra in tali spazi la palestra, questa deve
    essere dimensionate ed arredata in base alla
    tipologia della scuola ed alle dimensioni della
    stessa.
  • La superficie minima per una palestra è di mq.
    200 mentre quella massima è di mq. 600.
  • Deve essere opportunamente corredata di servizi
    igienici e spogliatoi con docce per gli allievi e
    per i docenti, depositi per riporre le
    attrezzature. Possibilmente dotata di un
    ulteriore accesso indipendente per consentire
    leventuale utilizzo da parte delle comunità in
    orario extra scolastico
  • Rientrano in tali spazi anche le eventuali aree
    di gioco e attività ginnica allaperto

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI PER LAMMINISTRAZIONE
  • Rientra in tali spazi il nucleo per la direzione
    e lamministrazione della scuola, possibilmente
    ubicato al piano terra, che normalmente
    comprende
  • ufficio del preside o direttore didattico
  • uno o più locali per la segreteria e larchivio
  • sala insegnanti
  • servizi igienici ed eventuale spogliatoio per la
    presidenza e gli insegnanti

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI PER LA DISTRIBUZIONE
  • In ogni tipo di scuola gli spazi per la
    distribuzione dovranno assumere la funzione sia
    di collegamento tra tutti gli spazi che di
    tessuto connettivo e interattivo, visivo e
    spaziale di tutto lorganismo architettonico.
    Devono consentire nelle varie articolazioni,
    rapporti di scambio non formalizzati tra tutti i
    fruitori della scuola.
  • Li possiamo suddividere in
  • distribuzione verticale
  • distribuzione orizzontale

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI PER LA DISTRIBUZIONE
  • La distribuzione verticale in edifici a più piani
    dovrà essere assicurata da almeno una scala
    normale e da una scala di sicurezza, anche
    esterna
  • Le scale devono
  • essere in numero tale da non servire più di 10
    aule per piano
  • avere larghezza della rampa non inferiore a m.
    1.20
  • avere ripiani di larghezza e profondità consona
  • avere gradini di forma rettangolare con alzata
    non superiore a cm. 16 e pedata non inferiore a
    cm. 30
  • essere dotate di ogni accorgimento al fine di
    evitare incidenti
  • Deve in ogni caso essere presente un ascensore
    idoneo per disabili od altro sistema di
    abbattimento delle barriere in conformità al D.M.
    236/89

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI PER LA DISTRIBUZIONE
  • La distribuzione orizzontale negli edifici
    scolastici dovrà essere assicurata da corridoi,
    disimpegni ed atri di adeguate dimensioni in
    rapporto ai flussi di transito previsti
  • I corridoi devono
  • avere larghezza non inferiore a m. 2.00 qualora
    utilizzati dagli studenti
  • avere larghezza non inferiore a m. 2.50 qualora
    utilizzati dagli studenti e sia previsto il
    posizionamento di arredi o armadietti lungo gli
    stessi
  • essere dotati di ogni accorgimento al fine di
    evitare incidenti
  • Devono in ogni caso assicurare la percorrenza
    alle persone disabili in conformità al D.M.
    236/89

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Struttura
  • CARATTERISTICHE DEGLI SPAZI PER I SERVIZI
    IGIENICO SNITARI E PER GLI SPOGLIATOI
  • I servizi igienici, dimensionati in ragione di
    uno per classe, devono essere dotati di antibagno
    completo di lavabi, ed essere areati naturalmente
    o mediante impianto di aspirazione forzata.
  • Devono inoltre essere
  • divisi per sesso
  • edilmente separati dallantibagno
  • protetti dai raggi solari e devono garantire la
    privacy
  • avere porte apribili verso lesterno con
    serratura di sicurezza
  • avere impianti con sistema di cacciata dacqua
  • avere colonne di scarico opportunamente
    dimensionate, dotate di sfiato al tetto
  • essere piastrellati fino ad un altezza di 2.00
    m.
  • Deve essere presente un servizio igienico idoneo
    per disabili ad ogni piano D.M. 236/89

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Struttura

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Struttura

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Struttura

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Struttura
  • CONDIZIONI DI ABITABILITA
  • Ogni edificio scolastico nel suo complesso ed in
    ogni suo spazio o locale deve essere tale da
    offrire a coloro che lo occupano condizioni di
    abitabilità soddisfacenti per tutto il periodo di
    durata ed uso ...
  • condizioni acustiche
  • condizioni dellilluminazione e del colore
  • condizioni termoigrometriche e purezza dellaria
  • condizioni di sicurezza
  • condizioni duso dei mezzi elementari o
    complessi
  • condizioni di conservazione

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Struttura
  • CONDIZIONI DI ABITABILITA
  • Prescrizioni relative alla tenuta daria
  • La chiusura esterna considerata nel suo insieme
    (pareti, infissi, giunti, ecc.) deve assicurare
    una tenuta praticamente stagna
  • Prescrizioni relative alla tenuta allacqua
  • Le chiusure esterne verticali ed orizzontali
    considerate nel loro complesso (pareti, infissi,
    giunti, ecc.) deve assicurare limpossibilità di
    infiltrazioni di acqua di pioggia
  • Prescrizioni termoigrometriche
  • Gli impianti di riscaldamento devono garantire
    nella stagione invernale una temperatura di 20C
    o 2C

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Struttura
  • CONDIZIONI DI SICUREZZA
  • Le condizioni di sicurezza riguardano
    principalmente
  • la stabilità degli edifici
  • la sicurezza degli impianti
  • la difesa dagli agenti atmosferici
  • la difesa dai fulmini
  • la difesa dagli incendi
  • la difesa microbiologica

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Struttura
  • CONDIZIONI DI SICUREZZA
  • Per quanto concerne la stabilità dovrà essere
    osservato quanto segue
  • nella redazione del progetto e dei calcoli di
    dimensionamento delle strutture, eseguita secondo
    i principi della scienza delle costruzioni, e
    nell'esecuzione dei lavori ci si dovrà attenere
    rigorosamente a tutte le norme generali e locali
    vigenti.
  • i solai, qualunque sia il tipo adottato, dovranno
    avere un grado di rigidezza tale da evitare
    inconvenienti di qualsiasi genere (deformazioni
    delle strutture, distacchi da altri elementi
    della costruzione, fessurazione dei pavimenti,
    ecc.).

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Struttura
  • CONDIZIONI DI SICUREZZA
  • i sovraccarichi accidentali da adottare sui solai
    e coperture sono i seguenti
  • coperture impraticabili
    150 Kg/m2
  • laboratori con attrezzatura leggera 500
    Kg/m2
  • laboratori con attrezzatura pesante 1000
    Kg/m2
  • palestre
    500 Kg/m2
  • scale e terrazze praticabili
    400 Kg/m2
  • tutti gli altri locali
    350 Kg/m2
  • Particolare cura dovrà porsi nei calcoli ove i
    solai sono destinati a ricevere macchinari e
    quindi con la presenza di carichi concentrati e
    nei calcoli delle azioni derivanti da vento e
    neve, tenendo conto delle condizioni locali di
    clima e di disposizione,

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Struttura
  • CONDIZIONI DI SICUREZZA
  • Tutti gli impianti, comprese le relative
    forniture di apparecchi, dovranno essere tali da
    non causare danni diretti o indiretti alle
    persone che li usano.
  • Dovranno essere osservate tutte le norme vigenti
    in materia di
  • prevenzione infortuni e sicurezza sul lavoro
  • prevenzione incedi
  • Le sorgenti luminose d'illuminazione artificiale
    poste in laboratori, officine, palestre, ecc.,
    dovranno essere opportunamente protette dai
    pericoli derivanti da urti, vibrazioni, vapori,
    esalazioni corrosive, ecc.
  • Nella progettazione e nella esecuzione di opere
    relative ad ambienti ove si svolgono attività di
    movimento saranno da evitarsi le cause di
    possibili infortuni degli alunni.


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Struttura
  • CONDIZIONI DUSO
  • Le condizioni di abitabilità debbono essere
    raggiunte e conservate, compatibilmente con le
    esigenze da assolvere, con manovre semplici per
    il funzionamento di apparecchi, per la apertura o
    chiusura di finestre, per l'inclusione o
    l'esclusione di impianti e di sistemi di
    ventilazione, ecc..
  • All'atto della consegna dell'edificio l'Ente che
    ha provveduto alla costruzione dovrà fornire alla
    scuola una particolareggiata descrizione sulla
    gestione degli impianti, sui livelli di
    agibilità, sul tipo e complessità delle manovre e
    sull'uso dei mezzi elementari o complessi

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Struttura
  • Oltre il D.M. 18 dicembre 1975 sono poi da tenere
    in considerazione, sempre per la parte
    strutturale e se presenti, i regolamenti locali
    specifici, quali
  • Regolamento Edilizio Comunale
  • Regolamento di Igiene
  • Regolamento di Igiene del Suolo e dellAbitato

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Struttura
  • DOCUMENTAZIONE INDISPENSABILE
  • Fondamentale la presenza di
  • Certificato di agibilità o/e collaudo
  • Certificato di prevenzione incendi (CPI)
  • Dichiarazioni di conformità o di rispondenza
    impianti elettrici
  • Libretti e Verbali di verifica iniziale e
    periodica per gli impianti di sollevamento
    ascensori, montacarichi, sollevatori
  • Libretti, dichiarazioni di conformità e Verbali
    di verifica per gli impianti termici
  • Eventuali altre certificazioni riguardanti altri
    impianti presenti

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Struttura
  • CONSIDERAZIONE A MARGINE
  • Molte delle attuali strutture scolastiche della
    provincia di Trieste , non nascono da una
    progettazione specifica per tale fine ma dalla
    modifica o ristrutturazione di ambienti e spazi
    originariamente destinati ad uso residenziale od
    altri usi
  • Questo aspetto, non trascurabile, comporta varie
    difficoltà per ladeguamento delle strutture alle
    norme specifiche, quali il D.M. 18 dicembre 1975
    e D.M. 236/89 Prescrizioni tecniche necessarie a
    garantire laccessibilità, adattabilità e la
    visitabilità ai fini del superamento e
    delleliminazione delle barriere architettoniche
  • Comporta anche una maggior difficoltà
    nellorganizzazione generale degli spazi al fine
    di una migliore razionalizzazione delle attività
    scolastiche da svolgere.


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Salubrità
  • La salubrità di una STRUTTURA SCOLASTICA come
    peraltro di un qualsiasi altro edificio è
    rappresentata da idonee condizioni di
  • - isolamento
  • - illuminazione
  • - ventilazione
  • - microclima
  • - protezione contro il rumore

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Salubrità
  • DIFESA DALLUMIDITÀ
  • isolamento e sopraelevazione rispetto al terreno
    sistemato esterno
  • il pavimento interno deve avere una quota
    superiore di almeno 15 cm. rispetto a quella del
    terreno sistemato, il quale deve essere
    impermeabilizzato per una larghezza di almeno 80
    cm.
  • inoltre sotto il solaio dei vani utili dovrà
    essere presente una cassa daria (vuoto
    sanitario) di spessore maggiore o uguale a 20 cm.
  • dovranno essere inoltre adottati sistemi di
    isolamento delle murature al fine di evitare
    fenomeni di risalita dellumidità per capillarità
  • Sarebbe inoltre opportuno dotare la struttura di
    idonee intercapedini esterne lungo le murature
    perimetrali
  • Come indicato anche dal D.M. non sono ammessi
    vani utili nei piani interrati o seminterrati


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Salubrità
  • ILLUMINAZIONE E VENTILAZIONE
  • Tutti i vani utili in questo caso aule, aule
    speciali, uffici, palestre, laboratori, mense,
    sevizi igienici, ecc. devono essere dotati di
    adeguata ventilazione ed illuminazione naturale
  • tale illuminazione e ventilazione deve essere
    garantita da superfici finestrate apribili e
    trasparenti pari ad almeno 1/8 della superficie
    in pianta dei locali, in alternativa si faccia
    riferimento a quanto disposto dal D.M. di
    riferimento
  • Le superfici finestrate devono possedere sistemi
    di apertura facilmente fruibili e che non
    rappresentino pericolo per chi li aziona
  • In deroga a quanto sopra i servizi igienici ed i
    loro disobblighi possono essere dotati di
    impianti di aspirazione forzata che garantiscano
    un ricambio minimo di 5 volumi/ora, con canna di
    esalazione al tetto


OMS Carta di Ottawa 1986
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Salubrità
  • ALTEZZE DEI VANI
  • Anche laltezza dei vani rappresenta una
    caratteristica di salubrità, in quanto è un
    fattore che insieme alla superficie in pianta,
    origina la volumetria degli ambienti.
  • per le aule, laboratori e simili laltezza minima
    come riportato in tabella del D.M. è di m. 3.00
  • per i passaggi, percorsi, corridoi e servizi
    igienici laltezza minima è di m. 2.40
  • per gli uffici ed altri ambienti ad uso
    direzionale laltezza minima è di m. 2.50
  • Per gli altri ambienti specifici si faccia
    riferimento alla tabella del D.M.


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Salubrità
  • CARATTERISTICHE TERMOIGROMETRICHE
  • Tutti i vani devono essere opportunamente
    riscaldati nella stagione invernale, la
    temperatura ottimale a cui tendere sono i
    fatidici 20C indicati dal D.M.
  • Nei periodi estivi per evitare leccessivo
    innalzamento della temperatura, non essendo
    presente in alcun istituto un impianto di
    climatizzazione o trattamento dellaria, si può
    contare solamente sulle superfici finestrate e
    sui sistemi oscuranti.
  • Lo stesso discorso vale per il tenore di umidità
    che potrebbe essere modificabile solamente
    mediante appositi impianti

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Salubrità
  • INFILTRAZIONI E SPANDIMENTI
  • Quello delle infiltrazioni è un grosso problema
    in parecchie strutture scolastiche,
    particolarmente frequente in strutture che
    presentano coperture piane, a volte generato da
    una non corretta esecuzione delle
    impermeabilizzazioni in fase costruttiva, o per
    lo più generato dalla vetustà o dalla mancata
    manutenzione delledificio
  • Infiltrazioni possono generarsi anche dai
    serramenti esterni, dai giunti di dilatazione dai
    discendenti delle gronde ecc.
  • Vi sono poi gli spandimenti originati dai servizi
    igienici, dagli impianti idrici o termici
  • In ogni caso rappresentano un grosso problema
    igienico sanitario aumentando lumidità,
    favorendo il proliferare di muffe e funghi, ed
    esponendo studenti e professori a rischi sanitari

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Sicurezza
  • Legata in buona parte ad una corretta
    manutenzione della struttura e degli impianti ad
    essa asserviti, nonché al rispetto delle norme
    antinfortunistiche (D.Leg.vo 81/08), deve essere
    correlata a dei comportamenti corretti sia degli
    studenti che del personale docente e degli
    operatori

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Sicurezza
  • ILLUMINAZIONE NATURALE ED ARTIFICIALE
  • Unilluminazione sufficiente è fondamentale per
    raggiungere buoni livelli di acuità visiva, di
    sicurezza e di accuratezza nel compiere gli
    spostamenti e le varie attività allinterno
    dellistituto (dai 100 ai 300 lux).
  • Lintensità di illuminazione necessaria varia in
    rapporto a diversi fattori, i bambini e gli
    adolescenti ne richiedono meno degli anziani,
    zone delicate o particolarmente pericolose
    richiedono un illuminazione più intensa.
  • Una corretta illuminazione deve evitare i
    fenomeni di abbagliamento ed essere il più
    possibile omogenea, in modo da non creare zone
    dombra in particolare nelle aree di
    collegamento, quali corridoi, scale ecc. o ove
    presenti dei salti di livello del pavimento, come
    piccoli gradini non evidenziati da differenze di
    colore o di materiale.


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Sicurezza
  • ILLUMINAZIONE NATURALE ED ARTIFICIALE
  • È da preferire lilluminazione naturale ogni qual
    volta le condizioni interne ed esterne
    alledificio lo consentono, non solo per motivi
    economici, ma soprattutto per motivi psicologici,
    per il senso di libertà e di contatto con il
    mondo esterno che tale tipo di illuminazione
    determina.
  • Lilluminazione naturale è rapportata alle
    dimensioni delle finestre, alla superficie ed
    allaltezza dei vani, allesposizione
    delledificio, allaltezza dellarchitrave delle
    finestre ed alla distanza da edifici attigui o
    altri ostacoli.
  • Nelle strutture è indispensabile ed obbligatorio
    provvedere ad un impianto di luci di emergenza.
  • Non bisogna mai effettuare spostamenti in assenza
    di illuminazione


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Sicurezza
  • PAVIMENTI
  • Le caratteristiche del pavimento rappresentano
    una delle principali causa di caduta. Sono
    pericolosi i pavimenti molto lucidi di marmo o
    granito, trattati con cere e sostanze che ne
    aumentano la scivolosità. Il rischio può
    aumentare in particolari situazioni quali la
    presenza di acqua o vapor acqueo che si può
    verificare in ambienti umidi quali il bagno o
    anche in altri ambienti in caso di ribaltamento
    accidentale di liquidi o altro.
  • I pavimenti devono essere sempre continui, senza
    sconnessioni in modo da evitare la possibilità di
    inciampo soprattutto quelli in legno, magari
    antichi, tendono a sollevarsi oppure formano dei
    distacchi tra i singoli elementi per cui
    necessitano di una costante manutenzione.


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Sicurezza
  • PAVIMENTI
  • Va segnalata mediante apposita cartellonistica
    leffettuazione di pulizie con liquidi detergenti
    che rendono il pavimento scivoloso.
  • I pavimenti esterni di terrazzi, balconi,
    giardini, esposti agli agenti atmosferici,
    umidità, pioggia, neve, ecc., devono assicurare
    un maggior coefficiente di attrito rispetto a
    quelli interni e possedere caratteristiche di
    antigelività per non incorrere in rotture e
    distacchi che li renderebbero sconnessi e
    pericolosi per tale motivo anche l ancoraggio
    al sottostante massetto deve avvenire utilizzando
    prodotti antigelivi.

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Sicurezza
  • SCALE
  • La sicurezza delle scale fisse dipende dalle
    loro caratteristiche costruttive e geometriche.
  • Devono presentare andamento regolare ed omogeneo
    per tutto il loro sviluppo con pendenza limitata
    e costante una pendenza attorno ai 30
    rappresenta la situazione ideale.
  • La pendenza deriva dal rapporto alzata/pedata del
    gradino lalzata non deve essere eccessiva onde
    evitare che la scala sia troppo ripida, la pedata
    deve essere sufficientemente profonda onde
    assicurare il corretto posizionamento del piede.
  • Il rapporto ideale tra alzata e pedata è dato da
    2 x alzata 1 pedata 62-64cm, naturalmente
    prevedendo una pedata sufficientemente profonda e
    quindi non meno di 29-30 cm.


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Sicurezza
  • SCALE
  • Un tanto consente di percorrere la scala in
    sicurezza sia in discesa che in salita in assenza
    di sforzo eccessivo.
  • Anche linterruzione della rampa con un
    pianerottolo contribuisce a diminuire la fatica
    della salita soprattutto per persone anziane o
    con difficoltà deambulatorie.
  • I gradini devono essere a pianta preferibilmente
    rettangolare, in materiale non scivoloso e con
    profilo continuo a spigoli arrotondati.
  • Il Decreto Ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989
    stabilisce la larghezza minima delle scale
    distinguendo in
  • scale che costituiscono parte comune o siano di
    uso pubblico 120 cm.
  • scale che non costituiscono parte comune o non
    sono di uso pubblico, quali quelle a servizio di
    un'unica unità abitativa (interne ed esterne) 80
    cm.


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Sicurezza
  • SCALE
  • Le scale devono essere dotate di adeguata
    protezione verso il vuoto e di corrimano posto ad
    altezza pari a 90-100 cm.
  • Il corrimano deve essere prolungato per almeno 30
    cm oltre il primo e lultimo gradino, deve essere
    di facile presa, avere preferibilmente un
    diametro di 4 cm, essere realizzato in materiale
    resistente senza asperità che possano causare
    ferite, ed essere distante almeno 4 cm da
    eventuali pareti o ringhiere. Possibilmente
    istallato su ambedue i lati.
  • Le scale devono essere sempre ben illuminate sia
    con luce naturale che con adeguato impianto di
    illuminazione artificiale e mai percorse al buio
    la sorgente luminosa, naturale o artificiale,
    deve essere posta, ove possibile, lateralmente
    in modo da evitare fenomeni di abbagliamento.


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Sicurezza
  • SCALE
  • In caso di illuminazione artificiale
    temporizzata, il tempo deve essere calcolato in
    modo da garantire con ampio margine il percorso
    di tutta la scala anche da parte di persone con
    tempi di percorrenza lenti derivanti da minori
    abilità.
  • E opportuno che gli interruttori di comando
    dellilluminazione artificiale siano posti sia
    allinizio che alla fine della rampa scale e
    siano ben evidenziati e riconoscibili.
  • Particolarmente rischioso è lutilizzo di scale
    con gradini a pianta diversa da quella
    rettangolare ad esempio triangolare ( piè doca)
    o trapezoidale la parte più interna dei gradini
    di questo formato rappresenta una situazione di
    pericolo perché viene impedito un corretto
    appoggio del piede con conseguente possibilità di
    caduta, soprattutto in discesa.


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Sicurezza
  • SCALE
  • In corrispondenza dei pianerottoli e anche sui
    singoli gradini va evitata la presenza di oggetti
    ingombranti quali fioriere, piante ornamentali,
    mobilio ecc. in quanto riducono lo spazio
    calpestabile e rappresentano possibilità
    dinciampo e conseguente caduta.
  • Va evitata lapplicazione di corsie o tappeti in
    quanto, se non ben fissati o con discontinuità,
    rappresentano possibilità di caduta diventando
    uno strato altamente scivoloso interposto tra
    suola della scarpa e pavimento.
  • Altrettanto pericolosa è levenienza di porte che
    si aprono direttamente sulle rampe di scale o su
    pianerottoli senza garantire un sufficiente
    spazio per il corretto transito.


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Sicurezza
  • SCALE
  • Va segnalata mediante apposita cartellonistica
    soprattutto nelle parti comuni leffettuazione di
    pulizie con liquidi detergenti che rendono il
    pavimento scivoloso.
  • Singoli gradini che interrompono un percorso
    piano devono essere adeguatamente segnalati
    mediante fasce di materiale diverso o di diverso
    colore oppure con adeguata segnaletica.


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Sicurezza
  • PARAPETTI E RINGHIERE
  • In corrispondenza di salti di quota, rampe di
    scale, terrazze, pianerottoli prospettanti verso
    il vuoto devono essere posti parapetti e
    ringhiere che impediscano la caduta di altezza
    regolamentare.
  • I materiali utilizzati devono essere in grado di
    resistere ad una forza composta dalla massa di
    una persona o più persone più lenergia del corpo
    in movimento.
  • I materiali in cui possono essere realizzati sono
    svariati muratura, ferro, legno, vetro, ecc.,
    purché rispondenti alle caratteristiche di
    resistenza di cui sopra.
  • Devono avere unaltezza minima di m 1.00 ed
    essere inattraversabili da una sfera di 10 cm la
    ringhiera deve essere preferibilmente composta da
    elementi verticali.

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Sicurezza
  • PARAPETTI E RINGHIERE
  • In corrispondenza di parapetti e ringhiere va
    evitato il posizionamento di arredo, fioriere
    ecc. che ne riducano laltezza effettiva dal
    pavimento e Nel caso siano realizzati con
    tamponatura in vetro questultimo deve essere
    di sicurezza e quindi conforme alle norme UNI
    EN ISO 12543, UNI EN 12150.

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Sicurezza
  • PORTE E FINESTRE
  • Le porte e le finestre possono essere,
    direttamente o indirettamente, causa di
    infortuni, in relazione a
  • materiale di cui sono costituiti
  • presenza di spigoli vivi
  • senso e sistema di apertura/chiusura
  • spazi insufficienti per unapertura/chiusura in
    sicurezza
  • presenza di superfici vetrate o specchiature
  • sistemi di azionamento, maniglie, pomelli,
    serrature ecc.
  • Porte finestre con ampia superficie vetrata o
    porte con parti vetrate, vanno dotate, per la
    parte bassa vetrata, di pellicole protettive di
    sicurezza oppure vanno realizzate con vetri di
    sicurezza.

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Sicurezza
  • PORTE E FINESTRE
  • Eventuali portefinestre completamente vetrate,
    quali potrebbero essere quelle di accesso alla
    struttura o quelle presenti negli atri vanno
    munite di elementi segnalatori.
  • La presenza di spigoli vivi in particolare dei
    telai di finestre che si aprono verso linterno
    della stanza rappresenta percolo di traumi/ferite
    per le persone che transitano nei pressi.
  • Le porte rappresentano situazione di pericolo
    quando, per mancanza di spazio o altri motivi,
    non sempre razionali, vengono disposte in modo da
    nascondere ciò che si trova dallaltra parte, ad
    esempio si aprono direttamente su di una scala
    oppure in una zona di transito di persone e
    quindi molto importante in fase progettuale
    effettuare uno studio sui flussi del movimento
    allinterno dellistituto, verificando gli spazi,
    i sensi di apertura delle porte e i materiali da
    impiegare

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Sicurezza
  • PORTE E FINESTRE
  • E frequente laccadimento di infortuni in
    conseguenza della chiusura nella porta o nella
    finestra di parti del vestiario o delle dita.
  • Le porte scorrevoli devono essere dotate di un
    sistema di blocco tale da impedire lo
    schiacciamento delle dita o della mano nel
    sistema di chiusura.
  • Le maniglie delle porte e delle finestre devono
    essere di facile presa e manovrabilità,
    possibilmente del tipo a leva curvate ed
    arrotondate in maniera tale da evitare traumi e
    intrappolamento di dita e parti di vestiario.
  • La larghezza minima delle porte di accesso
    alledificio ed alle altre unità è di cm 80,
    mentre quella delle porte interne è di cm 75.

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Sicurezza
  • ARREDI
  • Gli arredi hanno subito nel corso degli anni una
    notevole evoluzione sia dal lato costruttivo che
    di design nascono come elementi mobili
  • La loro disposizione nei diversi ambienti deve
    essere il più possibile razionale in modo da
    garantire la sicurezza delle operazioni per le
    quali sono stati concepiti ed evitare che possano
    rappresentare impedimento al transito, in
    particolare per i soggetti con difficoltà di
    movimento che spesso, sono costretti ad
    utilizzare degli ausili.
  • E importante che i mobili siano stabili per
    arredi particolarmente alti vanno previsti
    opportuni ancoraggi alle pareti medianti viti a
    pressione o altri sistemi
  • Si potrebbe dire che una struttura con troppi
    arredi è più pericolosa di una arredata in
    maniera semplice ed essenziale.

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Sicurezza
  • ARREDI
  • Ove possibile, va preferito un arredo con disegno
    lineare, con margini arrotondati, con antine e
    cassetti dotati di sistemi di blocco di
    apertura. Larredo deve essere comunque robusto e
    durevole nel tempo, in maniera da garantire la
    sua funzionalità e non rappresentare situazioni
    di pericolo per chi lo utilizza.
  • E da evitare il deposito di materiali od oggetti
    nelle parti più alte o sopra gli armadi in
    quanto leventuale caduta di tali materiali può
    essere causa di traumi anche gravi.
  • Il rispetto delle superfici minime così come
    richiesto dalle normative di riferimento, non
    garantisce in assoluto degli spazi fruibili.
  • Gli spazi dovrebbero essere sempre
    sufficientemente ampi, tali da permettere gli
    spostamenti senza il superamento in slalom di
    ostacoli o dellingombro del mobilio

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Sicurezza
  • PERCORSI E CORRIDOI
  • Sono gli spazi che mettono in comunicazione i
    vari locali della struttura.
  • Devono avere almeno una larghezza di m. 2.00 se
    utilizzati dagli studenti, in modo da consentire
    il contemporaneo passaggio di più persone.
  • Liberi da ostacoli in modo da garantire una
    sicura percorrenza
  • Dotati di eventuali corrimani
  • Devono essere sufficientemente illuminati, senza
    generare fenomeni di abbagliamento.
  • Se presenti, gli interruttori di accensione e
    spegnimento delle luci devono essere posti sia
    allinizio che alla fine del corridoio, ed in
    caso di percorsi estremamente lunghi anche lungo
    lo stesso.
  • Devono essere dotati di luci di emergenza

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Sicurezza
  • SERVIZI IGIENICI
  • Sono i locali destinati alligiene della persona.
  • Si tratta molto spesso di ambienti di dimensioni
    ridotte in cui si è costretti a compiere
    movimenti scomodi e complessi con rischio di
    cadute e traumi.
  • Il numero dei servizi igienici deve essere
    rapportato a quello delle classi, facilmente
    fruibili, con pavimento e pareti rivestite fino
    ad un altezza di due metri in materiale ceramico
    o altri materiali impermeabili e facilmente
    sanabili, dotati di wc e lavabi
  • Dovrà essere presente per ogni piano almeno un
    servizio igienico idoneo per disabili conforme al
    D.M. 236/89.

OMS Carta di Ottawa 1986
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Sicurezza
  • SERVIZI IGIENICI
  • Dovrà essere garantita costantemente unefficace
    ventilazione naturale o artificiale in maniera da
    limitare il tasso di umidità.
  • La pavimentazione dovrà avere caratteristiche
    antiscivolo.
  • Possibilmente tutti i servizi dovrebbero essere
    facilmente fruibili e quindi sufficientemente
    ampi e comodi.
  • Dotati di una serratura a pass-partout con senso
    di apertura della porta verso lesterno.
  • Se dotati di chiusura a chiave, togliere
    questultima in maniera da evitare eventuali
    chiusure accidentali.

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Manutenzione
  • La manutenzione continua della struttura è
    sicuramente uno dei principali aspetti
    estrinsechi della prevenzione degli infortuni ed
    incidenti
  • La manutenzione della struttura in tutti i suoi
    ambienti è fondamentale ed indispensabile per una
    corretta conduzione dellattività scolastica, sia
    in riferimento agli studenti che agli operatori e
    ai docenti
  • Contribuisce a garantire la sicurezza allinterno
    della struttura.
  • Riduce la possibilità di incorrere in incidenti
    ed infortuni,

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Manutenzione
  • Quindi fondamentale è verificare in tutti gli
    ambienti lo stato di manutenzione di
  • pavimenti si devono presentare contigui, non
    scivolosi, senza rotture, distacchi o
    avvallamenti
  • pareti e soffitti non devono presentare
    fenditure, crepe ecc., che potrebbero essere
    indice di possibili distacchi di intonaco
  • controsoffitti devono essere strutturalmente ben
    ancorati e senza parti mancanti
  • corpi riscaldanti dellimpianto termico
  • porte devono essere funzionali, ben ancorate alla
    cassa, consentire lapertura e la chiusura in
    sicurezza, non presentare rotture, avere maniglie
    comode e sicure
  • le finestre o portefinestre devono essere
    funzionali, ben ancorate, consentire lapertura e
    la chiusura in sicurezza, non presentare rotture,
    con superfici vetrate ben ancorate ed integre,
    avere maniglie o sistemi di apertura comodi e
    sicuri

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Manutenzione
  • Arredi
  • sedie, banchi, armadi, scaffalature, ecc. devono
    essere solidi funzionali, consentire lapertura e
    la chiusura di ante e cassetti in sicurezza, non
    presentare rotture, avere superfici impermeabili
    e facilmente lavabili
  • tende ed oscuranti devono essere ben ancorate/i e
    consentire un facile utilizzo
  • Servizi igienici
  • piastrellature contigue senza distacchi o rotture
  • sanitari integri ben ancorati e funzionanti
  • maniglioni conformi e ben ancorati
  • aspirazione forzata funzionante non rumorosa e
    pulita
  • rubinetteria idonea e correttamente funzionante
  • arredi integri e non intaccati dallumidità
  • dosatori di sapone e salviettine monouso integri
    ben ancorati e funzionanti, nonché provvisti del
    loro contenuto


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Manutenzione
  • Impianto elettrico
  • originariamente in possesso della dichiarazione
    di conformità in base alla L. 46/90 o di
    rispondenza in base al D.M. 37/08, deve essere
    sottoposto alla verifica periodica della misura
    del valore di messa a terra, mantenuto in
    efficienza e dotato di impianto di luci di
    emergenza, materiale marcato CE
  • punti luce devono essere integri protetti e
    funzionanti
  • prese saldamente ancorate integre e funzionanti
  • chiamate di emergenza integre e funzionanti
  • luci di emergenza saldamente ancorate e
    funzionanti
  • scatole di derivazione integre e saldamente
    ancorate
  • aspirazioni forzate correttamente ancorate e
    funzionanti

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Manutenzione
  • Impianto termico
  • originariamente in possesso della dichiarazione
    di conformità in base alla L. 46/90 o altra
    precedente certificazione, se alimentato a gas
    deve rispondere alle norme UNI-CIG, essere
    corredato in ogni caso da libretto dimpianto ed
    essere sottoposto a verifica periodica
  • aperture di aerazione, qualora presenti, devono
    essere libere senza ostruzioni
  • eventuali tubi di alimentazione del gas devono
    essere conformi alle norme UNI-CIG e non scaduti
    o in metallo senza scadenze
  • Eventuali cappa di aspirazione fumi e vapori
    pulizia filtri ed il camino deve essere
    periodicamente verificato e pulito

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Manutenzione
  • Impianti di sollevamento
  • devono essere in possesso del libretto di
    collaudo (se installati prima dellentrata in
    vigore del D.P.R. 162/99), e/o relativa
    documentazione di omologazione/messa in servizio
    e sottoposti alle verifiche periodiche di legge

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Manutenzione
  • Nota dolente in tale materia, soprattutto oggi
    con i continui tagli al sociale, alla sanità e
    allistruzione,
  • è fondamentalmente
  • quello di reperire i fondi per coprire le spese
    della manutenzione, che come richiamato più volte
    precedentemente è un dei fattori costituenti
    della sicurezza negli istituti scolastici.

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  • per ulteriori informazioni o precisazioni
  • Tecnico della Prevenzione
  • Mauro Primossi tel 040 3997532
  • mauro.primossi_at_ass1.sanita.fvg.it
  • Tecnico della Prevenzione
  • Giovanni Alessio tel 040 3997530
  • giovanni.alessio_at_ass1.sanita.fvg.it

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