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Il cristianesimo e l'ultima filosofia greca

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Il cristianesimo e l'ultima filosofia greca Bisogno di spiritualit I secoli appena precedenti e successivi alla nascita di Cristo sono contrassegnati da un intenso ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Il cristianesimo e l'ultima filosofia greca


1
Il cristianesimo e l'ultima filosofia greca
2
Bisogno di spiritualità
  • I secoli appena precedenti e successivi alla
    nascita di Cristo sono contrassegnati da un
    intenso bisogno di spiritualità, come dimostra il
    proliferare di sette, culti misterici, dottrine
    esoteriche e movimenti religiosi prevalentemente
    di derivazione orientale, che hanno la capacità
    di coinvolgere ampi strati della popolazione.

3
Trasformazioni economico-sociali
  • Questa nuova atmosfera si sviluppa in coincidenza
    con profonde trasformazioni in atto nel mondo
    romano crisi agraria, sviluppo del latifondo,
    impoverimento dei contadini liberi, formazione di
    un sottoproletariato urbano, concentrazione di
    enormi masse di schiavi e conseguente sviluppo di
    rivolte, dalle prime insurrezioni del III secolo
    a.C. sino a quelle di Spartaco nell'Italia
    meridionale (73-71 a.C.), o, in Asia minore, di
    Aristonico (133-129 a.C.), vagheggiatore di uno
    "Stato del Sole" in cui gli ex schiavi avrebbero
    vissuto in libertà, eguaglianza e giustizia.

4
Diffusione del cristianesimo
  • Il cristianesimo, diffusosi inizialmente fra gli
    strati più poveri ed emarginati, è quasi subito
    avvertito da molti Romani come una minaccia alla
    stabilità sociale.
  • Il rifiuto del cristiano di considerare
    l'Imperatore come un dio e rendere quindi omaggio
    alla sua statua, così come il rifiuto di assumere
    cariche pubbliche.
  • Per lungo tempo la Chiesa è quindi oggetto di
    persecuzioni - dal 64 d.C., sotto Nerone, sino
    all'editto di legalizzazione promulgato da
    Costantino nel 313.
  • La diffusione del cristianesimo si avvale
    dell'unità territoriale e linguistica dell'Impero
    Romano. Le campagne tuttavia rimangono per lungo
    tempo fuori dalla portata del messaggio cristiano
    (etimologia "pagano" da "pagus", ossia
    "villaggio"). Nel corso del II e III secolo il
    cristianesimo conquista molti proseliti fra le
    classi cittadine abbienti. Già con l'apostolo
    Paolo, la nuova religione sa dotarsi di una
    filosofia che, se da una parte ribadisce il
    mistero della crocefissione, dall'altra libera il
    cristianesimo dai toni apocalittici e dai fremiti
    rivoluzionari.

5
Bisogno di nuova spiritualità
  • Il cristianesimo nasce all'interno dell'ebraismo,
    con il quale condivide non solo la tesi
    fondamentale del monoteismo, ma anche altri punti
    dottrinari (creazionismo, Dio-Persona).
  • In epoca imperiale, il bisogno di una nuova
    spiritualità capace di trascendere la vita
    mondana in vista della salvezza dell'anima, è
    largamente diffuso (sette, religioni misteriche,
    filosofie come il pitagorismo e lo gnosticismo).

6
Plotino
  • Questa nuova sensibilità trova la sua massima
    espressione, nel III secolo, nel neoplatonismo di
    Plotino, l'unica filosofia pagana che sia
    arrivata alla teorizzazione dell'unicità di Dio.
  • Per un certo periodo ci sarà concorrenza fra la
    filosofia di Plotino e il cristianesimo

7
Il cristianesimo tra continuità e rivoluzione
  • Il cristianesimo non nasce dal nulla, ma si
    inserisce nel quadro di una mentalità nuova ed
    estesa, caratterizzata da profondi interessi
    soteriologici, relativi cioè alla salvezza
    dell'anima. Il misticismo e l'ascetismo medievali
    hanno precursori e antecedenti nell'ultima
    filosofia pagana.
  • Nondimeno, la carica rivoluzionaria del messaggio
    cristiano (i quattro Vangeli, Paolo di Tarso)
    viene rielaborata e sistematizzata dalla
    Patristica e dalla Scolastica.
  • L'incontro del cristianesimo con il pensiero
    pagano rappresentato da Plotino è destinato a
    rinnovarsi, grazie soprattutto alla mediazione di
    un pensatore cristiano neoplatonico conosciuto
    con il nome di Dionigi Areopagita o
    Pseudo-Dionigi, autore intorno al 500 d.C. della
    distinzione tra teologia positiva e teologia
    negativa.
  • Boezio dal fallimento del suo impegno politico,
    teso a promuovere la concordia fra i latini e i
    barbari, deriva la sua condanna a morte,
    nellattesa della quale egli scrive la sua opera
    più celebre, che presenta la filosofia come
    pratica consolatoria, ipotizzando un ordine
    provvidenziale nella storia

8
I protagonisti
  • Apolegetica e Patristica
  • Plotino
  • Neopitagorismo, gnosticismo, neoplatonismo
  • Dionigi (la teologia negativa)
  • Boezio (la filosofia come consolazione)
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