Title: Storia Economica
1Storia Economica
Corso anno accademico 2001-2002 (seconda parte)
2Lezione 10Dalla grande depressione alla seconda
guerra mondiale (1929-1939)
- Indice
- ? Il crollo di Wall Street e la grande
depressione negli USA - ? Le conseguenze nel resto del mondo
- ? Le politiche economiche
- ? La seconda guerra mondiale
3Dalla grande depressione alla seconda guerra
mondiale (1929-1939)
- Il crollo di Wall Street
- e la grande depressione negli USA
4Il crollo di Wall Streete la grande depressione
negli USA
- Dopo un lungo periodo di crescita, leconomia
americana entrò in una fase recessiva molto
accentuata. La crisi iniziò con un crollo
borsistico nellottobre del 1929 a Wall Street,
dove in meno di due anni era raddoppiato lindice
Dow Jones, vi fu un vero e proprio crack al quale
si accompagnò una crisi industriale e agricola.
La depressione durò a lungo e si propagò ben
presto allEuropa. - La crescita degli USA fino al 1929
- Nel corso degli anni Venti leconomia americana
aveva conosciuto una crescita sostenuta e
costante. Lindustria e lagricoltura esportavano
buona parte della produzione verso lEuropa, in
quanto gli apparati produttivi del vecchio
continente erano ancora in fase di
ristrutturazione post-bellica. Nella seconda metÃ
del decennio, con il completamento della
ricostruzione, si andò incontro a una progressiva
sovrapproduzione soprattutto in campo agricolo.
Ciò provocò un generale calo dei prezzi e, di
conseguenza, un ritorno al protezionismo.
5Il crollo di Wall Streete la grande depressione
negli USA
- Il crollo di Wall Street
- Lindice Dow Jones era raddoppiato in meno di due
anni. Leccezionale crescita aveva attirato
grandi capitali intermediari di borsa e privati
cittadini non esitavano ad indebitarsi pur di
procurarsi i capitali da investire nei titoli.
Ciò provocò una pericolosa situazione che portò
al crollo borsistico nel momento in cui i tassi
di interesse salirono e costrinsero gli
investitori a vendere le azioni per poter
rientrare dagli scoperti bancari. Poiché tutti
vendevano e nessuno comprava, i prezzi crollarono
e questo fu solo linizio della grande
depressione. - La grande depressione
- Sovrapproduzione e crack di borsa provocarono una
crisi di carattere strutturale. Le imprese,
infatti, non investivano provocando, quindi, un
calo della produzione e la crescita della
disoccupazione. Lo stato di depressione durò a
lungo, almeno fino al 1932, ma in realtà , solo
nel 1940 leconomia USA tornò ai livelli del 1929.
6Dalla grande depressione alla seconda guerra
mondiale (1929-1939)
- Le conseguenze nel resto
- del mondo
7Le conseguenze nel restodel mondo
- La crisi che aveva investito gli USA si propagò
velocemente al resto del mondo. LAmerica,
infatti, era già il centro finanziario più
importante. Nel corso degli anni Venti gli
investimenti americani in Europa erano cresciuti
costantemente, soprattutto verso la Germania. Con
il crollo di Wall Street questo flusso di
capitali si interruppe, mettendo in difficoltà le
economie di tutto lOccidente. La crisi più grave
si verificò, ovviamente, in Germania, dove, alla
crisi economica, si unì una grave crisi
istituzionale che travolse la debole Repubblica
di Weimar e portò al potere i Nazionalsocialisti
di Hitler. La recessione spinse i vari paesi a
imboccare la via del protezionismo e ad
accentuare le conflittualità sia economiche che
militari erano le premesse della seconda guerra
mondiale.
8Le conseguenze nel restodel mondo
- La recessione in Europa
- Il flusso di investimenti statunitensi vero
lEuropa, che aveva permesso una veloce ripresa
economica, aveva iniziato a rallentare già nel
1928 e si interruppe quasi del tutto dopo la
crisi di Wall Street. Gli indici della produzione
industriale calarono in quel periodo in tutti i
principali paesi europei Gran Bretagna, Francia,
Germania e Italia. - La crisi economica e politica in Germania
- Il paese che ebbe le conseguenze più gravi fu
senzaltro la Germania, che era, non a caso, il
paese più legato agli USA. Nel 1929 vi erano giÃ
due milioni di disoccupati e la situazione si
aggravò a causa di politiche economiche
incoerenti messe in atto da governi che non
godevano di una maggioranza parlamentare. La
crisi politica portò al potere i
nazionalsocialisti di Hitler, che, con un
programma economico basato sul riarmo, il
colonialismo (eludendo i trattati internazionali)
e la spesa pubblica, riportò il paese alla piena
occupazione.
9Le conseguenze nel restodel mondo
- La Gran Bretagna
- Il paese europeo che superò per primo la
recessione fu senzaltro la Gran Bretagna. Con
labbandono della parità aurea e il ribasso dei
tassi di interesse si riuscì a sostenere sia gli
investimenti che le esportazioni. Il fattore più
importante nella ripresa inglese fu però il
commercio con le colonie e i paesi del
Commonwealth. Già alla fine del 1931 la
recessione era praticamente superata.
10Dalla grande depressione alla seconda guerra
mondiale (1929-1939)
11Le politiche economiche
- La lunga depressione costrinse i governi a
mettere in atto politiche economiche nuove. La
tendenza generale fu comunque quella di
accentuare lintervento pubblico. La
constatazione che il mercato non era in grado,
senza stimoli esterni, di ritornare alla piena
occupazione, portò, sia in Europa che in America,
allincremento della spesa pubblica e a forme di
controllo sulliniziativa privata. Uno dei
settori nei quali si concentrò la spesa pubblica
fu, quasi in ogni paese, quello bellico.
12Le politiche economiche
- Il New Deal
- A partire dal 1932, il presidente americano
Franklin Delano Roosevelt diede avvio a una
politica economica nuova, ispirata agli
insegnamenti del grande economista John Maynard
Keynes. Il New Deal si basava su due capisaldi
lincremento della spesa pubblica, al fine di
riassorbire la disoccupazione e un ferreo
controllo governativo sulla concorrenza
industriale, al fine di evitare ulteriori crisi
di sovrapproduzione. Questultimo aspetto del New
Deal venne addirittura dichiarato
incostituzionale ed è innegabile che, dal punto
di vista della politica industriale e della
ripresa degli investimenti privati, il programma
di Roosevelt fu un fallimento. Resta il fatto che
da quel momento, fino agli anni 70, tutte le
politiche anticongiunturali si ispirarono al
questo grande esperimento.
13Le politiche economiche
- Il nazismo
- La crisi economica e politica portò al potere in
Germania il partito nazista che non nascondeva
intenti espansionistici. Il secondo piano
quadriennale, varato da Hitler nel 1936, si
basava sulla spesa pubblica e sul riarmo
attraverso il potenziamento dellindustria
pesante e di quella bellica, leconomia tedesca
tornò presto alla piena occupazione, ma i costi
sociali e le conseguenze internazionali furono,
come è noto, enormi. - Il Fronte Popolare
- In Francia, dove la crisi fu meno grave che negli
altri paesi occidentali, fino al 1936 si affrontò
la congiuntura con una politica deflativa,
cercando di sostenere il franco fino a quando fu
possibile. A partire dal 1937, però, anche il
Fronte Popolare (la coalizione di sinistra al
governo in Francia) imboccò la strada della
svalutazione e della spesa pubblica nel settore
bellico.
14Dalla grande depressione alla seconda guerra
mondiale (1929-1939)
- La seconda guerra mondiale
15La seconda guerra mondiale
- Nella seconda metà degli anni 30 vi furono i
segnali di un aumento della conflittualitÃ
internazionale. Una serie di guerre, limitate
geograficamente, coinvolgevano, in pratica, tutti
i continenti la guerra etiopica, la guerra
civile spagnola, linvasione giapponese della
Manciuria e lannessione dellAustria al Reich
tedesco, erano le inequivocabili avvisaglie di un
imminente conflitto di carattere mondiale. Il
fatto che tutte le economie occidentali avessero
visto nella spesa bellica una scorciatoia per
luscita dalla crisi, era un ulteriore fattore di
rischio gli arsenali delle grandi potenze si
riempivano sempre più. Ma non vi erano solo i
motivi di carattere economico a provocare i
conflitti anche lo scontro tra ideologie e tra
etnie contribuì a rendere inevitabile la
seconda guerra mondiale.
16La seconda guerra mondiale
- Lincremento delle spese militari
- Come si è visto, uno degli strumenti più
utilizzati per uscire dalla crisi, o, quantomeno,
per ridurre la disoccupazione, fu quello della
spesa pubblica e in particolare in armamenti. I
numerosi conflitti regionali confermavano il
timore di una prossima guerra di dimensioni più
vaste e ciò finiva per giustificare ulteriori
investimenti nel settore bellico. - Colonialismo e conflitti locali
- Nel corso degli anni 30 vi fu una ripresa della
politica coloniale, in particolare da parte di
quei paesi che non avevano possedimenti estesi,
come Italia e Germania. Lepisodio più importante
fu linvasione italiana dellEtiopia nel 1935,
che portò alle sanzioni economiche nei confronti
dellItalia da parte della Società delle Nazioni.
Il Giappone attaccò la Cina e conquistò la vasta
regione della Manciuria nel 1937 e la Germania
invase lAustria nel 1938.
17La seconda guerra mondiale
- Lo scontro ideologico
- La guerra civile spagnola mise di fronte le due
grandi ideologie totalitarie del XX secolo il
fascismo e il comunismo. Lavversione nei
confronti di questultimo aveva giustificato in
Europa e in America negli anni precedenti, una
certa simpatia verso il fascismo. Ma quando
divenne chiara la forte tendenza espansionistica,
il violento razzismo e il pericolo rappresentato
dal nazismo e dal fascismo, le democrazie
occidentali non poterono fare a meno di allearsi
con lUnione Sovietica di Stalin per sconfiggere
il comune nemico.