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Storia del Teatro

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Title: Storia del Teatro


1
Storia del Teatro
Dal Teatro Greco alla Commedia dellArte.
2
Le origini del Teatro Greco classico
3
  • Il teatro greco trae origini dalle primitive
    sistemazioni dei luoghi all'aperto in cui si
    svolgevano danze con rituali connessi al culto
    dionisiaco.
  • Un primo tentativo di costruzione a forma
    circolare si attuò durante il periodo di Gelone I
    e Dionisio III, a Siracusa.  Solo nel IV secolo
    a.C. si ebbero delle cavee interamente in pietra,
    come quelle di Epidauro, Atene, Corinto e Delfi
    i resti monumentali di teatri greci che
    possediamo risalgono, però, essenzialmente al
    periodo ellenistico.

4
  • Per teatro greco, si intende l'arte teatrale nel
    periodo della Grecia classica. Le forme teatrali
    che oggi conosciamo discendono da quelle che si
    praticavano e che vennero perfezionate
    nell Atene del V secolo a.C.
  • Gli Ateniesi organizzavano, alcuni giorni
    dell'anno, grandi manifestazioni in cui tre
    autori teatrali dell'epoca, gareggiavano per
    conquistare la vittoria, decisa da una giuria
    composta da dieci giudici.

5
La Tragedia e la vita della Pòlis
  • La forma d'arte di ispirazione più elevata era
    considerata la tragedia, i cui temi ricorrenti
    erano derivati dai miti e dai racconti eroici.
  • Le commedie, di carattere più leggero e
    divertente, prendevano spesso di mira
    la politica, i personaggi pubblici e gli usi del
    tempo.

6
  • I Greci consideravano il teatro non come una
    semplice occasione di divertimento e di evasione
    dalla quotidianità, ma piuttosto come un luogo
    dove la polis (p????, la città) si riuniva per
    celebrare le antiche storie del mito, patrimonio
    comune della cittadinanza, che lo spettatore
    greco conosceva.
  • Lo spettatore greco si recava a teatro per
    imparare precetti religiosi, per riflettere sul
    mistero dell'esistenza, per rafforzare il senso
    della comunità civica.

7
  • L'evento teatrale aveva la valenza di un'attività
    morale e religiosa, assimilabile ad un vero e
    proprio rito.
  • Il teatro era per i greci uno spettacolo di
    massa, molto sentito e vissuto da parte dei
    cittadini di ogni classe sociale e condizione
    economica esso era infatti un rituale di grande
    rilevanza religiosa e sociale, uno strumento di
    educazione, nell'interesse della comunità, tant'è
    che da Pericle in poi è la tesoreria dello stato
    a rimborsare il prezzo del biglietto (circa due
    oboli al giorno).
  • Agli spettacoli la popolazione partecipava in
    massa e probabilmente già nel V secolo a.C. erano
    ammessi anche donne, bambini e schiavi.

8
La Tragedia Attica
  • La tragedia rappresentava una vicenda umana,
    incentrata su un problema etico o religioso, con
    un epilogo drammatico.
  • In questo modo la rappresentazione suscitava
    nello spettatore pietà e terrore, liberava il
    cuore e la mente del pubblico dalle passioni
    messe in scena.
  • I protagonisti potevano essere dèi, re, eroi, ma
    anche uomini comuni.

9
  • Gli attori, esclusivamente uomini anche nelle
    parti femminili (perché le donne non potevano
    recitare), indossavano maschere che li rendevano
    riconoscibili anche a grande distanza e che ne
    amplificavano la voce grazie ad un congegno
    interno.

10
  • La recitazione era rigorosamente in versi, e alle
    parti soliste si accompagnava un Coro, gruppo di
    attori che assolveva la funzione di collegamento
    delle scene, commento e narrazione della trama.

11
Gli Autori del Teatro classico greco
  • La tradizione attribuisce a Tespi  la prima
    rappresentazione tragica. Delle sue tragedie
    sappiamo poco, se non che il coro era ancora
    formato da satiri e che fu certamente il primo a
    vincere un concorso drammatico.
  • I più importanti e riconosciuti autori di
    tragedie furono però,nell'Atene del V secolo
    a.C.,  Eschilo, Sofocle ed Euripide

Euripide
12
Il Teatro Greco Struttura
13
  • A CAVEA
  • 1. muro di sostegno costruito per contenere
    la struttura della cavea
  • 2. cunei delle gradinate del teatro
  • 3. ampi passaggi scoperti che separano le
    gradinate ricavate nella roccia
  • 4. Scale.
  • B SCENA
  • 5. sul fondo del palcoscenico si alza la
    vera e propria s????,con ambienti di servizio e
    depositi per le attrezzature ed i costumi
  • 6. proscenio rialzato notevolmente poggiava
    su pilastri tra i quali venivano dipinte le
    scenografie
  • 7. scenografie dipinte sul proscenio
  • 8. spazi tra i pilastri sulla s????,, nei
    quali si aprivano
  • C ORCHESTRA
  • 9. passaggi scoperti situati tra la cavea e
    la scena, che
  • immettevano nell'orchestra

14
I Greci inventarono il Teatro
Teatro di Epidauro
Teatro di Delfi
15
E lo hanno reso celebre da noi in Sicilia!
16
Il Teatro di Siracusa
17
E la nostra visita distruzione del 10 maggio
2013
18
(No Transcript)
19
(No Transcript)
20
IL TEATRO ROMANO
  • Il teatro romano è stato un fenomeno di peso
    piuttosto elevato nella vita quotidiana.

21
  • Il Teatro romano assumerà una maggiore rilevanza
    sociale ed istituzionale grazie agli influssi
    della cultura greca, determinanti per
    lampliamento dellorizzonte culturale dei
    Romani.

22
Le origini del teatro latino
  • Il teatro latino è fondato sulla commedia e il
    cosidetto italum acetum.
  • Alle origini del teatro latino ci sono i
    fescennini, che erano degli scambi di battute,
    rozze e grevi, ad opera dei contadini, in onore
    del raccolto.

23
  • I fescennini e la danza avrebbero dato origine
    alla satura il cui significato è piatto
    farcito ciò per la varietà dei suoi contenuti.
  • Più importante della satura è invece latellana,
    una sorta di farsa popolare il cui nome deriva
    probabilmente da Atella, una città osca situata
    tra Capua e Napoli.

24
Il teatro sociale A rOMA
  • La coincidenza degli allestimenti scenici con le
    principali solennità religiose porta i ludi
    scaenici ad essere affiancati a tutti gli altri
    giochi nelle maggiori feste romane
  • il teatro, al pari degli altri ludi, è
    divertimento, intrattenimento

25
  • Il fondatore del teatro latino è Livio
    Andronico, vissuto nel III secolo a.C. autore
    non solo di commedie ma soprattutto di tragedie.
  • Chi invece diede al teatro latino una svolta
    fondamentale, conducendolo ad unoriginalità
    prima neppure immaginata, furono
  • Lito Maccio Plauto e Publio Terenzio Afro

Publio Terenzio Afro
Tito Maccio Plauto
26
  • Le commedie possono essere divise in due
    filoni in un primo tempo si ha la fabula
    palliata, di argomento greco successivamente,
    con Nevio, ,si ha la commedia di argomento
    romano, chiamata fabula togata ( entrambi i nomi
    si riferiscono agli abiti indossati dagli
    attore).

27
Il Teatro comico di Plauto e Terenzio
  • Il teatro latino, è essenzialmente un teatro
    comico infatti litalum acetum era una
    componente fondamentale dei Romani.
  • La commedia di Plauto e di Terenzio ha avuto una
    sua indiscutibile originalità.

28
  • I modelli greci da essi adottati erano solo uno
    schema drammaturgico su cui costruire commedie
    personalissime nello spirito, nella struttura
    drammaturgica stessa e nella condizione dei
    personaggi.

29
La struttura del teatro
  • Il teatro consisteva soltanto nella scena, cioè
    in un palcoscenico (pulpitum) su cui agivano gli
    attori.

Teatro di Marcello
30
Dalla parete di sfondo, avanzava, sul
palcoscenico, in corrispondenza di ciascuna
porta, un vestibolo che consisteva in una tettoia
piatta sostenuta da due colonne.
31
Ricostruzioni teatrali
  • Altri tentativi di costruire strutture
    temporanee per ospitare rappresentazioni teatrali
    vengono effettuati nel II secolo a.C.
  • La costruzione di edifici destinati stabilmente
    alluso di teatro risale al I secolo a.C. ,
    quando il primo teatro stabile in muratura,
    situato nei pressi dellattuale Campo dei Fiori è
    fatto erigere nel 55 a.C. da Pompeo.

32
  • Gli spettacoli vengono rappresentati in teatri
    con strutture mobili in genere si tratta di
    strutture di legno provvisarie allestiste
    allinterno di spazi riservati ai ludi, come il
    Circo Massimo, oppure in luoghi adiacenti a
    templi o edifici pubblici. La scena, che consiste
    inizialmente in un semplice palco, intorno al
    quale si accalcano gli spettatori, si trasforma
    progressivamente.

33
I costumi e le maschere
  • Per le rappresentazioni di ambientazione
    romana gli histriones indossavano la toga
    classica romana, che per le tragedie era orlata
    di porpora (praetexta).
  • Le maschere romane erano di legno o di tela,
    simili a quella in uso nellantica Grecia.
  • Esse ricoprivano lintera testa ed erano
    fornite di capelli pasticci e i tratti somatici
    dei personaggi erano fortemente caratterizzati.
    Le maschere erano conformate in modo tale da
    fungere da megafono.

34
  • Nella tragedia luso della maschera era
    obbligatorio, mentre nella commedia, in cui non
    era così consueto. Fu introdotto solo nel 130
    a.C. Nel teatro dei mimi la maschera non era
    necessaria e scomparve progressivamente anche
    negli altri generi.

35
  • Il Teatro nel Medioevo

36

Il teatro religioso medievale


37
  • Solo nel tardo Medioevo i drammi religiosi
    vennero rappresentati anche al di fuori dalle
    chiese, all'aperto. Duravano spesso molti giorni,
    e le compagnie divennero presto delle
    associazioni dette gilde. Queste corporazioni
    avevano una organizzazione gerarchica governata
    dal consiglio dei maestri, cioè dei proprietari
    di bottega.
  • Prima della fine del XIV secolo si diffusero in
    tutta Europa lunghi drammi religiosi ciclici
    recitati in lingua volgare. Il dramma volgare si
    sarebbe formato attraverso un processo graduale
    in cui i drammi liturgici brevi sarebbero stati
    accorpati per dare forma a lunghi drammi messi in
    scena da laici.

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  • Tra il 1200 e il 1400 vennero introdotte alcune
    innovazioni molto importanti , tra tutte, quella
    di rappresentare i drammi soprattutto in
    primavera e in estate, per sfruttare le migliori
    condizioni del tempo,come per lafesta del Corpus
    Domini, collocata tra il 23 maggio e il 24 giugno
    ,
  • I drammi ciclici non restarono però legati alla
    festa del Corpus Domini, ma furono rappresentati
    anche in occasione della Pasqua e della
    Pentecoste.

39
La farsa
  • Dopo il crollo dell'impero romano d'occidente, le
    compagnie di mimi si sciolsero. Piccoli gruppi di
    attori girovaghi cominciarono a viaggiare.
  • Le compagnie erano soprattutto formate da
    cantastorie, menestrelli, acrobati, giocolieri,
    equilibristi e ammaestratori di animali. Questi
    attori furono fin dall'inizio osteggiati dalla
    chiesa.
  • La Chiesa operando la conversione al
    cristianesimo, si appropriò di molte festività
    pagane come ad esempio il 25 dicembre o la Pasqua
    sostituendo così i riti di propiziazione alla
    fertilità pagane.

40
  • Il calendario liturgico commemora giorni che si
    riferiscono ad eventi biblici, queste
    celebrazioni presto vennero effettuate tramite
    l'introduzione di elementi teatrali.
  • La domenica delle Palme ad esempio era celebrata
    con una processione in cui compariva una persona
    che interpretava Cristo a cavallo di un asino.
  • Fu con la nascita del dramma liturgico che
    vennero generate le più importanti realizzazioni
    teatrali nei secoli successivi.

41

Il primo luogo scenico del teatro medievale è la
chiesa. Durante le funzioni religiose, si
cominciò a mettere in scena i passi del vangelo
commentate dal sacerdote. Queste
rappresentazioni assunsero in seguito una propria
autonomia, spostandosi infine in luoghi esterni
agli edifici religiosi.

42
  • Gli aspetti fondamentali del teatro medioevale
    furono la drammatizzazione, i motivi teatrali
    religiosi, una componente liturgica e didattica e
    uno sviluppo di una forma drammatica in volgare.

San Francesco e il Cantico delle creature
43
  • Una delle peculiarità che rende affascinante il
    teatro medioevale fu certamente la mescolanza di
    forme drammatiche differenti, come quelle
    cristiane e pagane, ma saldate insieme a
    quell'aspetto rituale costituito da cerimonie
    liturgiche effettuate in chiesa, ma anche in
    occasione delle feste stagionali popolari.

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IL TEATRO ELISABETTIANO
Elisabetta I dInghilterra ( 1533 1603 )
45
Il Contesto storico
  • LInghilterra del XVII sec.
  • era uscita da due grandi guerre (1339-1453),
    combattute contro la Francia per il dominio
    Inglese sul continente e laltra guerra, interna
    e civile, la Guerra delle Due Rose (1453-1485),
    fra le due case pretendenti alla corona
    dInghilterra quella di York (rosa bianca), e
    quella di Lancaster (rosa rossa).

46
Enrico VII di Inghilterra
  • La lotta sera conclusa col matrimonio di
    Elisabetta (di York), ed Enrico VII che aveva
    riunito le due case rivali in ununica dinastia
    nuova, i Tudor, sotto la quale lInghilterra
    iniziò la sua formidabile ascesa.

47
  • Altri due grandi fatti sotto i Tudor,
    saccompagnarono al trionfo della nuova potenza
    Inglese.
  • Uno è la scoperta dellAmerica laltro è la
    riforma Religiosa.

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  • Enrico VIII che da principio aveva combattuto le
    idee di Lutero meritandosi dal Papa Leone X il
    titolo di Defensor Fidei , in un secondo
    momento, quando gli viene negato da Clemente VII
    lannullamento del matrimonio con la regina
    Caterina dAragona,
  • per unirsi con Anna Bolena, si ribella al Papa e
    proclama lautonomia della Chiesa Inglese
    ponendola sotto la diretta e sola signoria del
    Re.

49
  • Elisabetta perseguita violentemente i Cattolici e
    diventa una feroce custode del proprio trono e
    per questo inprigiona e fa uccidere la cattolica
    cugina Maria Stuarta regina di Scozia.

50
  • Elisabetta si distingue anche come protettrice
    delle lettere, e viene celebrata da artisti e
    poeti.
  • Dopo aver dato alla sua età lo splendore che i
    posteri hanno chiamato Elisabettiano , muore
    nel 1603, spegnendosi con lei la dinastia dei
    Tudor.

51
Origini e caratteristiche del teatro elisabettiano
  • Prima del 1576 le opere teatrali venivano
    rappresentate in case private, in arene e in
    cortili di locande dette Inns e il numero degli
    spettatori non era altissimo. Ma dal 1576 al
    1642, in Inghilterra, si assiste a un fenomeno
    raro e unico il "boom" del teatro.

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  • Tale fenomeno consiste nella produzione, da parte
    di numerosi scrittori di talento, tra cui
    Shakespeare e Marlowe, di migliaia di opere che
    vengono rappresentate allinterno di nuovi
    teatri.
  • Per assistere a questi spettacoli le persone
    pagano prezzi relativamente bassi (un penny per
    la platea e due pennies per la galleria), e
    lingresso è aperto a tutti, spettatori colti e
    pubblico popolare.

53
William Shakespeare
Drammaturgo e poeta inglese, Shakespeare è
universalmente considerato uno degli scrittori
più importanti della letteratura mondiale.
William Shakespeare (1564-1616)
54
  • Terzo di otto figli, egli nacque
    a Stratford nelle Midlands inglesi, il 23 aprile
    del 1564. Nel 1583 Shakespeare sposò, a soli 18
    anni, Anne (o Agnes) Hathaway, di otto anni più
    anziana.

55
  • Shakespeare cominciò a lavorare nella capitale
    come guardiano di cavalli, quindi a mettere
    insieme e cucire parti di vecchi drammi che poi
    rappresentava, facendo egli stesso l'attore

56
  • Dopo un periodo iniziale nel quale lavorò per più
    committenti, il drammaturgo, a partire dal 1599
    (anno in cui i Chamberlain's Men si trasferirono
    nel teatro The Globe), scrisse con regolarità due
    testi all'anno, spesso una commedia ed una
    tragedia.

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IL THE GLOBE
58
Le Opere più celebri
LE COMMEDIE La bisbetica domata La commedia
degli equivociSogno di una notte di mezza
estateIl mercante di VeneziaMolto rumore per
nulla Le allegre comari di Windsor Tutto è bene
quel che finisce bene La tempesta
LE TRAGEDIE Romeo e Giulietta Giulio Cesare
AmletoOtello Re Lear Macbeth Antonio e
Cleopatra
59
Aforismi
Ama tutti, credi a pochi e non far del male
"Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua
voce"
" Accetta lopinione di tutti, ma fa un uso
parsimonioso del tuo giudizio "
60
La Commedia dellarte
61
La Commedia dellArte
  • La commedia dell'arte è nata in Italia nel XVI
    secolo ed è rimasta popolare fino alla metà
    del XVIII secolo, gli anni della riforma
    goldoniana .

62
  • Non si trattava di un genere di rappresentazione
    teatrale, bensì di una diversa modalità di
    produzione degli spettacoli.
  • Le rappresentazioni non erano basate su testi
    scritti ma dei canovacci detti anche scenari, sui
    quali gli attori improvvisavano.

63
  • Le compagnie teatrali erano composte da dieci
    persone otto uomini e due donne. I comici della
    Commedia dell'Arte introdussero un elemento nuovo
    di portata dirompente e rivoluzionaria la
    presenza delle donne sul palcoscenico.

64
  • Solamente, infatti, alla fine del secolo le donne
    avrebbero preso posto a pieno titolo nelle
    compagnie teatrali.

65
Le maschere
66
Le Maschere della commedia dell'arte
  • Maschera, nella commedia dell'arte, sta a
    indicare i personaggi stilizzati che indossano,
    appunto, maschere, insieme a costumi
    caratteristici e che si esprimono con gesti
    codificati.

67
  • Le maschere della Commedia dell'Arte provengono
    da una stilizzazione della maschera del volto del
    demonio, questo per quanto riguarda le maschere
    degli Zanni, in altri casi, come ad esempio
    per Pantalone o Pulcinella è soltanto una
    grottesca caricatura del tipo teatrale
    rappresentato.

68
  • Il rapporto tra la maschera del demonio,
    nell'iconografia del '400 -'500, è palese nella
    maschera dello Zanni. Perderà le caratteristiche
    corna del diavolo, tranne per un simbolico
    cornetto frontale, nellamaschera di Arlecchino.

69
  • Alcuni personaggi femminili, come Colombina,
    rientrano nella categoria delle 'maschere' pur
    non indossandone una in questo caso l'elemento
    caratterizzante sono le stilizzazioni di
    movimento e di recitazione, che rendono il
    personaggio molto diverso dai personaggi
    ordinari.

70
Le maschere più conosciute
71
  • Maschere della Commedia dellArte

72
  • Negli anni Sessanta, Dario Fo, grazie
    al sodalizio con Franca Rame, figlia di una
    famiglia di commedianti itineranti che
    possedevano ancora vecchi canovacci, ebbe la
    fortuna di poter studiare tali documenti,
    testimonianze di un'antica cultura ormai estinta,
    di verificare la loro efficienza e di adattarli
    alle nuove esigenze, creando una serie di
    commedie e di monologhi tra cui Mistero buffo.

73
(No Transcript)
74
  • Nei teatri veneziani del '700, gli inservienti
    teatrali portavano anch'essi una maschera ed un
    tricorno.

75
Da questo, si indica comunemente col termine
'maschera' anche l'inserviente teatrale che si
occupa dell'accompagnamento e sistemazione del
pubblico in sala.
76
Alcune mascheredella tradizione
77
Carlo Goldoni
  • Goldoni, inizialmente impegnato come avvocato, si
    dedica al teatro in un secondo tempo, iniziando a
    collaborare prima con la compagnia di Medebac e
    poi con il teatro San Luca a Venezia, città che
    abbandonerà solo negli ultimi anni della sua
    vita, trasferendosi a Parigi.

78
Dalla Commedia dellArte a Carlo Goldoni
  • Dalla commedia dellarte, caratterizzata da
    improvvisazione e da maschere, si passa
    progressivamente a una commedia basata su testi
    interamente scritti e su personaggi che
    cominciano a sviluppare una loro individualità,
    allinterno di un ambiente sempre più verosimile.

79
  • La sua carriera da commediografo vanta, oltre a
    200 opere teatrali, scritte in dialetto veneziano
    e in italiano, la responsabilità di una gran
    riforma del teatro.
  • La riforma teatrale di Goldonisi si realizza
    pienamente solo con le sedici commedie scritte
    nel 1750, soprattutto nelLa locandiera.

80
  • Nelle ultime commedie i valori positivi, prima
    propri dei borghesi, sono incarnati dal mondo
    plebeo e dalla collettività, dando origine a
    quella che sarà chiamata commedia corale, di cui
    abbiamo ottimi esempi ne Il Campiello e Il
    Ventaglio

81
  • Tutto il mio piacere consiste in vedermi
    servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia
    debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte
    le donne.
  • (Mirandolina, da LA LOCANDIERA)

82
Grazie !dalla II A
Meeting 2013
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