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Variabilit

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Title: I test per l uniformit delle mescole Author: Proni Last modified by: Proni Created Date: 4/12/2005 11:37:35 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Variabilit


1
Variabilità caratteristica delle mescole nel
breve e nel lungo periodo
A. Proni
2
La qualità e luniformità delle mescole
  • Ci sono dei test che ci danno informazioni sulla
    qualità ed altri sulla ripetibilità del processo
    di mixing
  • Per ciò che riguarda il primo aspetto ricordo ad
    es. 1)La misura del grado di dispersio-ne dei
    filler per la dispersione si guarda quante
    particelle di agglomerato sono rimaste attraverso
    il SEM.2) La consistenza del network del filler
    si esamina con landamen-to del modulo in shear
    in funzione dellampi-ezza della deformazione
    (effetto Payne)

3
  • Tuttavia entrambi i tests richiedono tem-pi
    lunghi per la esecuzione e non sono generalmente
    fattibili nelle aree di produ-zione
  • Test più semplici come una una ispezio-ne visiva
    della lucentezza della super-ficie della mescola
    e della mescola in trazione sono più adatti a
    tale scopo
  • Oppure anche ci possono essere misu-re di moduli
    a due punti vale a dire di modulo in funzione
    dellampiezza di deformazione ad es. 0,1 e 0,5
    che danno informazioni precise sia sulla
    dispersione che sul network della carica .

4
Andamento del modulo G in funzione dellampiezza
di deformazione per una mescola a diversi gradi
di dispersione
5
  • Uniformità e consistenza
  • La uniformità in termini di consistenza coinvolge
    sia la variazione fra i batch che quella
    allinterno del batch. La richiesta di livello di
    uniformità dipende dai metodi di impiego a valle
    come la estrusione o linjection moulding
  • 1)se il campione è dellordine dei mm³ la
    mescola può essere estrusa da un reometro
    capillare a velocità costante e la oscillazione
    della pressione può essere presa come misura di
    uniformità

6
  • Per dimensioni più ampie la misura della non
    uniformità allinterno di un batch può essere
    correlata allesame di parametri di processo
    quali ad es.il torque durante il mixing od alla
    pres-sione nella camera di mescolazione
  • Attenzione però, perché la eventuale variazione
    del profilo di questi para-metri è anche legata
    al modo con cui la mescola si muove allinterno
    del mixer
  • Comunemente per controllare la mes-cola in
    fabbrica si usano i controlli ra-pidi e i
    controlli statistici

7
I controlli rapidi ed i controlli statistici
  • Il controllo rapido ha lo scopo di verificare
    rapidamente tutte le mescole per valutarne la
    loro conformità e darne il benestare allimpiego
    in produzione
  • Il controllo statistico misura il livello di
    qualità di alcune mescole rispetto ad alcuni
    parame-tri per individuare i livelli di criticità
    e predis-porre eventuali piani correttivi nel
    medio termine

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I controlli rapidi
  • Tutti i batch vengono controllati dati i rischi
    con-nessi nel processo a valle se si utilizza
    anche un solo batch di irregolare
  • Generalmente lo strumento usato per il controllo
    è il reometro MDR che fornisce, attraverso la
    curva reometrica, informazioni correlate con
    alcune proprietà tecnologiche della mescola e con
    la processabilità allimpiego
  • Altri controlli(Viscosità, densità ad es.)
    possono essere fatti in funzione del tipo di
    mescola
  • I limiti vengono definiti durante la
    industrializ-zazione delle singole mescole
    secondo regole definite legate a metodologie di
    controllo statistico del processo

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Trend chart, control and warning limits
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Problemi del controllo rapido
  • Correlazione tra i limiti dei controlli rapidi e
    specifiche tecniche delle mescole
  • Limiti di controllo e specifiche tecniche
  • I limiti di controllo sono legati alla capacità
    qualitativa del processo utilizzato
  • Esiste il problema della possibile incoerenza fra
    la capacità qualitativa del processo rispetto
    delle specifiche tecniche (cplt 1,33)
  • Standardizzazione dei limiti di controllo
  • Ripetibilità e riproducibilità del test
    reometrico
  • Limiti di controllo differenti per diversi
    laboratori

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I controlli statistici dei livelli di qualità
delle mescole
  • Viene definita una frequenza di controllo
  • Vengono definiti i tipi di saggi
  • Vengono definite modalità operative vincolanti
    per tutti (ad es. numerosità e preparazione dei
    provini, strumentazione, metodi)
  • I dati raccolti vengono gestiti con carte di
    controllo, istogrammi ecc. che consentono una
    visione immediata degli andamenti

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Tipi di output
  • Da questi controlli si può avere una idea
    dellandamento della qualità di fabbrica insieme
    ai risultati dei controlli rapidi
  • Viene fatta una elaborazione dei livelli di
    qualità delle singole unità operative per il
    confronto delle diverse realtà con lo scopo di
  • Riallineamento dei risultati delle singole unità
  • Identificazione della best practice
  • Interventi per unità che denotano
    sistematicamente qualità inferiori

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Indicatori livelli di qualità
  • Il sistema elabora diversi indicatori
  • Indice di centratura
  • Indice di uniformità di vari parametri fisici
  • Indice di uniformità aggregato e complessivo
  • Indice di conformità
  • Tali indici vengono pubblicizzati sia per un
    confronto qualitativo delle varie unità sia con
    gli obiettivi prima espressi

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Esempio di un indice medio di uniformità per un
parametro per varie mescole per diverse unità
produttive per diversi semestri
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Il controllo di processo attraverso i parametri
di processo
  • Il tempo di mixing totale non è un buon criterio
    per la sua scarsa riproducibilità
  • La curva tempo temperatura è importante per
    prevenire la vulcanizzazione prematura nel by
  • Comunque una sola termocoppia può essere
    insufficiente per avere la situazione della
    distribuzione delle temperature allinterno del
    by nella mescola la distribuzione delle
    temperature può essere considerata di 13,5C
  • Lenergia(insieme con il tempo) può essere
    considerata la migliore misura e la mescola è
    scaricata ad una prescritta energia totale

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  • Altri importanti parametri sono la curva tempo-
    torque ed il movimento del ram
  • Vanno comunque tenuti presenti altri fattori di
    cambiamento dei parametri detti sopra che possono
    essere causa di variazione come le modalità di
    alimentazione del materiale, la stagnazione ecc.
  • Lampiezza della oscillazione della curva
    torque/tempo o quella dei movimenti del ram
    diminuisce quando il contenuto diviene più
    omogeneo. E utile vedere a priori con misure di
    dispersione se è più conveniente usare come
    criterio di scarico la energia o altri parametri
    di processo

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Indice di processabilità (t)
  • Il massimo del secondo picco di torque chiamato
    anche BIT è un punto in cui la incorporazione
    del nero è finita successivamente si arriva al
    t oltre il quale il lavoro va a rompere le
    catene polimeriche
  • A ciò corrisponde il massimo di die swell ed un
    aumento della densità od anche della resistività
    in alcuni casi (vedi seguito)

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Correlazione fra indice di proces-sabilità (t)e
controllo di processo
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La Process Point Analysis
  • E lo studio del prodotto attraverso i parametri
    di processo
  • Tale studio del prodotto può portare alla
    correzione in tempo reale del prodotto fuori
    specifica usando ad esempio la velocità variabile
    ed il pistone pressa-tore (per regolare potenza e
    tempera-tura)

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Riduzione irregolare da processo un metodo
  • 1Analizzare le performances delle mescole
    rispetto allimpiego e correlarle con parametri
    frequentemente misurabili
  • 2Scegliere le Funzioni (ad es. Mixing, Dosa-tura
    ecc) e le Operazioni di dettaglio che fanno parte
    delle Funzioni (ad es.Incorpo-razione,
    Dispersione carica ecc.) ed i Parametri delle
    Operazioni che li influenzano (ad es.
    torque,temperatura ecc.)
  • 3Collegare i Difetti (fuori specifica dei
    para-metri analitici di cui sopra) alle Funzioni
    (matrice difetti-funzioni)

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  • 4Uso dellanalisi FMEA per analizzare i difetti
    delle Operazioni e definirne il livello di
    importanza
  • 5Classificazione dellimportanza dei difetti (RPN
    ranking)
  • 6Priorità interventi in funzione dellimpor-tanza
  • 7Controllo dei risultati (percentuale di
    irrego-lare) dopo 3 mesi
  • 8Ricostruzione scritta del know- how aziendale
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