Title: Ludovico Solima,
1MARKETING CULTURALE
- Ludovico Solima, Limpresa culturale. Processi e
strumenti di gestione, Roma, Carocci, 2005 - MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI
OSSERVATORIO DELLO SPETTACOLO - Lorganizzazione di eventi culturali e la
comunicazione nello spettacolo dal vivo. Cultura
Turismo Mercato - Prof. Anna Maria Di Luca 31/10/2007
2Il concetto di marketing
- Lidea di marketing (termine non traducibile
puntualmente nella lingua italiana) si inizia a
diffondere in ambito aziendale a partire dagli
anni trenta del secolo scorso in particolare nel
mondo anglosassone.
3- Viene citato in proposito, il caso di una grande
impresa americana che, dovendo determinare il
prezzo da attribuire ad un bene da essa prodotto,
invece di seguire la strada tradizionale (sommare
al costo di produzione del prodotto un margine)
decise di interrogarsi sul prezzo massimo che
lacquirente sarebbe stato disponibile a
sopportare, spostando quindi la prospettiva di
osservazione da un fenomeno interno allimpresa
(il costo) ad uno esterno (il prezzo ritenuto
accettabile dalla controparte).
4- Lessenza del marketing risiede proprio in questo
cambiamento di prospettiva, in base al quale la
domanda assume valore fondante nelle scelte
strategiche ed operative dellimpresa non è
dunque più sufficiente vendere ciò che è stato
prodotto, cercando di sollecitare con diversi
mezzi- una risposta positiva dal mercato è
invece necessario produrre ciò che si ritiene di
poter vendere, in quanto congruente rispetto alle
aspettative ed ai bisogni degli acquirenti
potenziali.
5- Questo approccio acquista unimportanza sempre
maggiore nei processi decisionali delle imprese,
di pari passo con levoluzione che caratterizza
il capitalismo industriale a partire dalla fine
della Seconda guerra mondiale. - E negli anni cinquanta che le imprese si trovano
nella necessità di massimizzare le possibilità di
collocamento della propria produzione sul mercato
ed a misurarsi con lampliamento dei mercati che
prefiguravano lavvento dei consumi di massa.
6- Le aziende ed i loro studiosi di fenomeni
aziendali cominciano a studiare i nuovi rapporti
tra impresa e mercato, con lobiettivo di
sviluppare dei modelli interpretativi della
realtà in grado di cogliere i cambiamenti che
intervengono, con il passare del tempo, in tale
relazione. - Cresce la complessità ambientale di cui lo shock
petrolifero degli anni settanta è un fattore
emblematico e di conseguenza aumenta il ruolo del
marketing, in quanto la relazione con il mercato
diventa sempre più problematica
7- aumentano i concorrenti
- vengono sviluppate e introdotte nuove tecnologie
- cambiano i consumatori.
- Unimpresa, attraverso il marketing, analizza,
individua e specifica la propria relazione con la
domanda. Il marketing, pertanto, contribuisce a
supportare il processo di definizione dei
comportamenti imprenditoriali nel lungo periodo
(marketing strategico) e individua le soluzioni
operative (in termini di politiche di prodotto,
di prezzo, promozione e distribuzione) che meglio
si prestano ad assicurare il conseguimento dei
fini aziendali.
8Bisogni, desideri e domanda
- Nel linguaggio corrente il bisogno e spesso un
bisogno di un particolare bene o servizio. - Con il termine bisogno si fa riferimento ad un
sentimento di mancanza nei confronti di una
soddisfazione generale legata alla condizione
umana.
9- Il bisogno si confronta con le dinamiche che
interessano lofferta e che possono essere
ricondotte principalmente alle seguenti - linnovazione di prodotto da parte dellimpresa,
che si traduce in nuovi prodotti e nuove marche - la persistenza delle misure di soddisfazione del
cliente - la pressione della comunicazione pubblicitaria.
10- Philip Kotler (considerato uno dei maggiori
esperti al mondo nelle strategie di marketing),
prendendo avvio dalla visione economica,
distingue tra bisogno, desiderio e domanda. - I bisogni sono uno stato di tensione ... qualche
cosa che una persona cerca di soddisfare o
ridurre ... e presumibilmente alcuni oggetti o
attivita consentiranno di farlo - Il desiderio diventa poi domanda potenziale
quando si accompagna ad un determinato potere di
acquisto.
11- In questo senso, per Kotler il marketing non
agisce sui bisogni, ma sui desideri e sulla
domanda, in quanto esso cerca di influenzare gli
individui e di provocare desiderio, suggerendo
loggetto (bene o marca) che puo dare un
contributo alla sua soddisfazione.
12La scala dei bisogni
- Una delle teorie maggiormente accreditate, in
merito al concetto di bisogno, è quella formulata
da Abraham Maslow (psicologo americano di origine
russa, esponente di spicco della cosiddetta
"psicologia umanistica), che distingue
differenti tipologie di bisogni - Fisiologici legati al soddisfacimento di
esigenze primarie (alimentazione, abbigliamento,
ecc.) - Di sicurezza necessità di stabilità e di
protezione - Sociali necessità di sentirsi parte di un gruppo
o di una comunità
13- Di stima correlati al desiderio di raggiungere
una adeguata considerazione di se stessi e di
ottenere il rispetto da parte della società o del
gruppo di appartenenza - Di realizzazione necessità di ottenere una
crescita personale, utilizzando al meglio le
proprie capacità e di raggiungere i propri
obiettivi.
14Il processo di acquisto
- Il comportamento del consumatore
- La concezione economica luomo è un soggetto
razionale che decide sulla base di un calcolo di
convenienza, mettendo cioè a raffronto il costo
di un bene con che ne trae dal suo uso o
possesso. - Lapproccio sociologico i consumi sono
condizionati da fattori concernenti linfluenza
che la struttura di appartenenza (classe sociale,
gruppo, ecc.) produce sulle decisioni
individuali.
15- Le implicazioni psicologiche connesse alla
personalità, ai processi di apprendimento ed ai
sistemi di motivazione degli individui. Processi
meccanici di tipo stimolo-risposta (scuola
comportamentista) fattori soggettivi quali i
desideri, le curiosità (scuola cognitivista)
ruolo della personalità individuale e
dellinconscio sui comportamenti dellacquisto
(scuola freudiana). - Il consumatore nel complesso è esposto a tre
tipologie di influenze di tipo socioculturale,
di tipo sociologico, di tipo psicologico.
16- Le decisioni di consumo risultano
rappresentabili come un processo sequenziale
composto da una pluralità di attività - Ex ante prima della diretta esperienza
dellutilizzo, attraverso il riconoscimento di un
bisogno, la ricerca delle informazioni, la
valutazione delle alternative - Durante il comportamento di consumo (cosa,
quando, dove, come) - Ex postattraverso una serie di comportamenti
successivi, differenziati in ragione del fatto
che la valutazione dellesperienza sia risultata
positiva (soddisfazione) ovvero negativa
(dissonanza).
17Il prodotto
- Il prodotto e il risultato dellattività di
produzione di un sistema di qualsiasi tipo. - Quale che sia la natura di questo prodotto esso
rappresenta il riferimento fondamentale della
mission, del business e dellorganizzazione
produttiva del singolo sistema azienda o di un
sistema di aziende. - Secondo Pine e Gilmore (Pine B.J., Gilmore J.H.,
Leconomia delle esperienze, Etas, Milano, 2000)
gli output aziendali non sono solo le materie
prime, i beni e i servizi, ma anche le esperienze
e le trasformazioni.
18Esperienze e trasformazioni dei prodotti distinti
dalle materie prime, dai beni e dai servizi
- Definiscono le esperienze e le trasformazioni dei
prodotti, nel senso economico-aziendale, distinti
dalle materie prime, dai beni e dai servizi. - Elaborano il modello della progressione del
valore economico. - Sostengono che
- le materie prime sono materiali estratti dal
mondo naturale - i beni sono manufatti tangibili standardizzati e
immagazzinabili - i servizi sono attività intangibili
personalizzate in base alle richieste dei
clienti. I prestatori di servizi utilizzano beni
per eseguire operazioni su un cliente (es. taglio
dei capelli) o sui beni da lui posseduti (es.
riparazione del computer)
19- le esperienze sono eventi memorabili che
coinvolgono gli individui sul piano personale - le emozioni coinvolgono gli individui su un piano
estetico, ma essi rimangono in buona sostanza
passivi - le trasformazioni coinvolgono attivamente gli
individui sul piano individuale e producono
effetti efficaci su di essi.
20La progressione del valore economico
- Il modello della progressione del valore
economico o modello per stadi evolutivi della
domanda di mercato e sicuramente da considerare
il cuore della visione economica proposta da Pine
e Gilmore. Secondo questo modello, la domanda del
mercato viene, inevitabilmente, saturata da
unofferta sempre piu ampia e a costi
decrescenti (massificazione), ma
contemporaneamente si viene a formare una nuova
domanda di tipo superiore.
21La progressione del valore economico
- Materie prime
- Produrre beni
- Prestare servizi
- Esperienze
- Trasformazioni
- Il passaggio dalle materie prime alle
trasformazioni si accompagna a una progressione
del valore economico il prezzo che nelle prime
fasi è tendenzialmente fissato dal mercato, nelle
trasformazioni è maggiorato da un valore aggiunto
dovuto alla unicità del prodotto.
22- Per chiarire meglio
- i prodotti sono venduti a chilo o a litro
- i beni sono venduti a unità di prodotto
- i servizi a uso per unità di tempo
- la vendita delle esperienze è assimilabile alla
vendita di un biglietto di ingresso (come per uno
spettacolo, lingresso a un museo, ad un parco
tematico) quello che si paga è la possibilità di
vivere esperienze memorabili - per le trasformazioni ciò che si fa pagare è
lesito ottenuto dal cliente che esce trasformato
dallesperienza che ha vissuto.
23Il marketing esperienziale
- Lanalisi di Pine e Gilmore sulla economia delle
esperienze trova un riscontro nella riflessione
di Schmitt sul marketing esperienziale. A
differenza del marketing tradizionale che
attribuisce importanza soprattutto alle
caratteristiche di un prodotto o di un servizio,
il marketing esperienziale si focalizza nel
rendere unica lesperienza di fruizione o di
consumo del cliente.
24- Sostiene Bernd Schmitt nel saggio Marketing
esperienziale Le esperienze si verificano in
seguito allaffrontare, al subire o al superare
situazioni sono stimolazioni indotte ai sensi,
al cuore e alla mente. Esse, inoltre, uniscono
lazienda e il brand, allo stile di vita del
cliente e collocano sia le azioni del singolo che
loccasione dacquisto in un contesto sociale più
ampio. - Nellapproccio del marketing esperienziale ciò
che conta sono i processi, le relazioni, le
percezioni.
25Marketing tradizionale Marketing esperienziale
Qualità del prodotto e del servizio Qualità dellesperienza
Homo economicus Homo ludens
Bisogno Desiderio e piacere
Agire di consumo razionale Agire emozionale
Benefici e attributi Stili di vita
Scopi Processi e relazioni
26- Tali processi sono riferibili alla economia in
generale, ma hanno una valenza particolare per
quanto riguarda il turismo e la cultura, che come
tutte le attività legate al tempo libero, sono
perseguite esplicitamente dallindividuo per
produrre esperienze che generano emozioni e
trasformazioni.
27Il marketing territoriale
- Secondo Kotler, Haider, Rein (KOTLER P., HEIDER
D.H., REIN L., 1993, Marketing Places, The Free
Press, New York) il marketing territoriale può
essere definito come un insieme di azioni
collettive poste in atto per attrarre in una
specifica area o territorio nuove attivita
economiche e produttive, favorire lo sviluppo
delle imprese locali e promuovere unimmagine
positiva.
28- Sempre Kotler, Haider, Rein definiscono il
territorio Un insieme di valori tangibili e
intangibili, quali gli abitanti, la cultura, il
retaggio storico, il patrimonio urbanistico e
artistico, le infrastrutture, la localizzazione e
ogni altro genere di situazione tale da
accrescere il valore complessivo dei vari
elementi.
29- I grandi cambiamenti che si sono verificati negli
ultimi decenni hanno determinato unaccesa
concorrenza tra territori, tra paesi, regioni e
distretti nellintento di attrarre fondi. - Di qui la ricerca, da parte di amministratori e
studiosi del territorio, volta ad approntare o
adattare principi e metodi di gestione e
accrescere la competitivita dei luoghi. - E su queste riflessioni, sperimentate gia
allestero, che ci si muove per estendere i
principi del marketing al territorio. E cosi
che nasce il marketing territoriale.
30- Da un punto di vista storico, quindi, il
marketing territoriale propriamente detto prende
le mosse da un fenomeno socio-economico che
caratterizza in maniera peculiare la societa
moderna e che viene individuato nella
competizione tra aree geografiche.
31- Lattuale ricchezza concettuale del marketing e,
infatti, il risultato di una progressiva
estensione di questa disciplina ad ambiti come le
imprese di servizio, le organizzazioni no profit,
e i beni culturali per citare i casi piu
significativi. - Dal punto di vista teorico il marketing
territoriale e essenzialmente una nuova tappa di
un percorso evolutivo che ha gia conosciuto
diversi passaggi molto importanti.
32Sviluppo locale e marketing territoriale
- La diffusione di questa nuova disciplina e
innanzitutto conseguenza del crescente peso che
le politiche di sviluppo locale (di cui il
marketing territoriale e parte) hanno assunto
nei processi di crescita economica e sociale a
livello nazionale e regionale. - Il marketing territoriale o d'area puo essere
definito come linsieme delle azioni collettive
volte ad attirare nuove attivita produttive (o
comunque attivita strettamente legate ai cicli
di trasformazione) sul proprio territorio, ma
anche per favorire lo sviluppo delle imprese
locali e complessivamente promuoverne uno
sviluppo globale di immagine.
33- La funzione del marketing territoriale è di
- attrarre investimenti esterni
- favorire lo sviluppo delle imprese locali
- promuovere il territorio
34- Possiamo definire il marketing territoriale
unattivita organizzata che aiuta i decisori
politici a definire le strategie per rendere
attrattivi i territori, considerati composti da
elementi tangibili e non tangibili, e ad
effettuare interventi finalizzati ad incrementare
limportanza ed il pregio delle zone e ad
orientare le offerte in linea ed in stretta
connessione con la vocazione del territorio con
lobiettivo di valorizzare le opportunita
preesistenti ed anche in funzione
dellinnovazione delle condizioni presenti.
35Il valore del territorio
- Il territorio e un sistema che nellottica del
marketing propone quattro tipi di offerta (CAROLI
M.G., (1999), Il marketing territoriale, Franco
Angeli, Milano) -
- risorse tangibili
- risorse intangibili
- servizi
- relazioni tra gli attori locali
36- le risorse tangibili di un territorio sono quelle
relative al suo patrimonio materiale, vale a dire
linsieme dei monumenti, delle infrastrutture,
dei complessi storici, artistici e culturali. - Le risorse intangibili invece sono legate alla
cultura, allequilibrio sociale e alla sicurezza
e contribuiscono a determinare la reputazione e
la capacita di attrarre dellarea in questione. - Per servizi si intendono sia i servizi alla
produzione e alle imprese che vogliono insediarsi
sul territorio, sia i servizi ai residenti,
ovvero i servizi pubblici e le strutture di
formazione.
37- Infine le relazioni tra gli attori locali,
principalmente le sinergie territoriali che fanno
si che il territorio sia un contenitore di
attivita con cospicuo valore finale. Cosi, ad
esempio, i turisti fruiscono della dotazione
storico naturalistica introducendo nella
localita visitata nuove risorse tangibili
(denaro) e intangibili (passaparola positivo,
quindi maggiore prestigio e notorieta) che
accrescono ulteriormente il valore del
territorio.
38Le nuove frontiere del marketing
- Il passaparola
- Con il termine passaparola si intende un processo
di comunicazione nel quale un individuo si affida
alle opinioni degli altri per decidere se
acquistare o meno un determinato prodotto o
servizio. - Nel passaparola, la fase più difficile è quella
iniziale, considerato che i risultati possono
essere ottenuti solo se viene raggiunta una
soglia di minima di individui coinvolti, superata
la quale lo sviluppo successivo è rapido ed
efficace.
39- Per raggiungere quella soglia devono essere
rispettate alcune condizioni - A) la prima è che vengano coinvolti, all'inizio,
le giuste categorie di persone ossia gli
esperti. Sono tali quegli individui che
possiedono informazioni approfondite su un
determinato argomento e ai quali le persone fanno
spesso riferimento per ottenere consigli su
prodotti, prezzi o punti di vendita. L'altra
categoria di soggetti è rappresentata dai
connettori, cioè quegli individui che per loro
natura o professione intrattengono un numero di
relazioni decisamente superiore alla media e, per
questo motivo, si trovano al centro di un'ampia
rete sociale. - In un processo di passaparola, gli esperti sono
quelli che sviluppano il messaggio, i
connettori sono il collante del network.
40- B) La seconda condizione è che il passaparola
venga attivato con un messaggio effettivamente
coinvolgente. Per capire cosa voglia dire un
messaggio coinvolgente basti pensare alla
velocità di diffusione delle barzellette, o delle
leggende metropolitane. In entrambi i casi gli
individui diventano media perchè l'informazione
che ricevono e che ritrasmettono cavalca
efficacemente i loro interessi, le loro paure o
le loro passioni. - Gli strumenti operativi per attivare un processo
efficace di passaparola possono essere i più
svariati. Una volta individuato il target del
quale si vuole avviare il processo, si può agire
online attraverso il web oppure si possono
organizzare eventi speciali. Anche in questo caso
l'approccio migliore è l'integrazione
intelligente di più mezzi.
41- Il Viral marketing
- E una strategia che incoraggia le persone ad
attivare un passaparola, prioritariamente via
web, facendo in modo che ogni individuo
contattato, consapevolmente o meno, inoltri le
informazioni ricevute ad almeno due o più amici o
conoscenti. Chi promuove una campagna di Viral
marketing è pienamente consapevole degli effetti
che la stessa produrrà. - Punto di forza dell'utilizzo del Viral marketing
è il poter sfruttare la capacità comunicativa che
si sviluppa all'interno della rete e delle
comunità che la popolano.
42- Per poter utilmente implementare una campagna di
marketing virale sono necessarie alcune
pre-condizioni - l'oggetto dell'iniziativa deve presentare il
carattere dell'originalità e deve incuriosire - un ulteriore elemento chiave è rappresentato
dalla capacità, o meglio dalla possibilità, di
identificare in modo chiaro i soggetti
potenzialmente interessati all'offerta in
oggetto. Solo la corretta definizione dei primi
destinatari è garanzia della diffusione
dell'oggetto promozionato, poiché a loro spetta
il compito di incoraggiarne la condivisione con
altri.
43Ambient, Street, Guerrilla
- Quando si fa ricorso a mezzi e strumenti
particolarmente aggressivi, si entra propriamente
nel campo del Guerrila marketing. - Il Guerrila marketing è inteso come insieme non
omogeneo di strumenti di comunicazione che fanno
leva sull'immaginario e sui meccanismi
psicologici dei consumatori. - Caratteristica peculiare è la possibilità di
ottenere ottimi risultati impiegando poche
risorse. Tali risultati possono essere conseguiti
grazie all'implementazione di strumenti
aggressivi, non convenzionali, che fanno leva su
componenti ad alto contenuto psicologico e
agiscono sull'immaginario dei destinatari.
44Ambient, Street, Guerrilla
- Oggi risultano maggiormente sviluppati due filoni
applicativi. - 1. Il primo definito Ambient Guerrilla, dove ci
si propone l'obiettivo di entrare nei luoghi
fisici dove la gente trascorre il proprio tempo,
portando la pubblicità la dove c'è il target di
riferimento, sorprendendo il destinatario. La
comunicazione è veicolata attraverso mezzi non
convenzionali come ad esempio, proiezioni di
immagini sugli edifici, mongolfiere decorate,
pubblicità sulle tazzine del caffè,
promo-cartoline distribuite nei bar e nelle
discoteche, ecc. - 2. Il secondo viene identificato con il termine
Street Art, dove per catturare in modo più
efficace l'attenzione dei meno attenti si
utilizzano iniziative ancora più spettacolari
come rappresentazioni teatrali in strada,
simulazione di fatti eccezionali (per esempio
incidenti automobilistici od omicidi).
45- Un esempio di campagna di Ambient Guerrilla
marketing è quella creata da un famoso network
americano, AMC. Questa tattica di guerrilla
marketing è stata fatta per le strade di New York
per promuovere il ritorno della quarta stagione
di The walking dead. - Con l'aiuto di Relevant, un'agenzia di marketing
esperienziale con sede a New York, la squadra ha
vestito un team di attori come degli zombie. Li
hanno poi posizionati sotto una grata della
metropolitana modificata in Union Square di
Manhattan. Dato che le persone camminano sopra le
griglie, gli zombie uscivano fuori e iniziavano a
graffiare ai piedi la vittima ignara.
46(No Transcript)
47- AMC ha subito pubblicato il video di questa
campagna, il quale ha ottenuto la visibilità da
diverse altre fonti notevoli di media e ha
collezionato quasi 5 milioni di visualizzazioni
su YouTube.