Title: Diapositiva 1
1Scuola e Montagna Presentazione della ricerca
Michela Zucca
2IL CONTESTO DI LAVORO
- Paesi di costa e paesi di entroterra
- Savona in montagna Pallare
Mallare - sulla costa Villapiana di Savona (Santuario)
- Imperia in montagna Perinaldo
- sulla costa Soldano
- San
Biagio
3PERSONE COINVOLTE
- Bambini 188 (100 di montagna, 88 di costa)
- Per ogni bambino madre
- padre
- nonni materni
- nonni paterni
- In totale sono 1128 le persone che, a vario
titolo, sono state coinvolte nella ricerca - SI TRATTA DI UN CAMPIONE SIGNIFICATIVO
4Si tratta di un campione significativo dal punto
di vista statistico, che coinvolge una buona
percentuale della popolazione dei paesi
analizzati, specialmente di quelli più piccoli
perché di questo campione, sicuramente il
bambino e i due genitori sono residenti sul
comune e spesso anche i nonni. Quindi si
tratta di uno studio che riguarda non solo i
genitori di bambini in età di scuola primaria,
ma che traccia uno spaccato rilevante delle
persone e delle condizioni di vita e di lavoro
che si possono trovare sul territorio.
5Modalità di svolgimento della ricerca
- Ricerca sul movimento della popolazione
acculturata - e brain drain nelle zone coinvolte dalla
ricerca - Analisi della situazione familiare dei bambini
coinvolti nella ricerca in quanto a - livello culturale e lavorativo di madre, padre,
nonni materni e paterni - provenienza geografica di madre, padre, nonni
materni e paterni - quantità di membri del nucleo familiare presenti
sul territorio - analisi di genere dei componenti del nucleo
familiare - Ricostruzione delle origini e della tipologia
della famiglia di origine del bambino attraverso
- Analisi del ceppo familiare
- Analisi del rapporto col territorio dei
componenti del nucleo familiare - Analisi di genere
6Problemi individuati sul territorio
- Spopolamento delle comunità montane
- Trasformazione del rapporto popolazione
territorio - Pendolarismo
- Estraneità delle famiglie col territorio
- Costi aggiuntivi che gravano sulle comunità che
vivono e lavorano nei territori montani - Impoverimento dei servizi e progressiva chiusura
dei plessi scolastici - Disagio dei docenti con problemi di stabilità nei
ruoli - Assenza di interventi di sistema sulla scolarità
nelle zone di montagna - Mancanza di visione e carenza di progettazione
7METODOLOGIA ADOTTATA
- La ricerca-azione che fare? Per che cosa? Come?
- Lanalisi quantitativa quanti sono?
- Lanalisi antropologica delle piccole comunità
- Lanalisi della famiglia
- Lanalisi della permanenza sul territorio
- Lanalisi di genere
8RISULTATI
- Un contesto culturalmente povero e ulteriormente
impoverito nessuna prospettiva di mobilità
sociale - Immigrazione e patrilocalità gran parte dei
genitori e dei nonni dei bambini vengono da fuori - I paesi dellentroterra sono stati privati di due
tipi di risorse importanti quelle riproduttive,
e quelle professionali e culturali - Chi studia non fa figli. Chi riesce a farli
studiare li manda via
9Chi rimane sul territorio
- ABBIAMO VOLUTO VALUTARE
- 1. da chi sono effettivamente popolati i
paesi durante la giornata, ovvero su chi può
contare il bambino - 2. la possibilità di radicamento al
territorio da parte di bambini che sono in gran
parte figli di persone a vario titolo immigrate e
non originarie
10Limmagine tradizionalistica dei paesi in cui le
donne stanno ancora a casa si dissolve di
fronte ai dati alle madri tocca star fuori per
andare a lavorare molto più spesso di quanto
tocchi alle madri cittadine e la differenza
diventa ancora più evidente riguardo i
padri.Questo si traduce (in termini statistici)
in minor coesione familiare e minor presenza
genitoriale per i bambini. La situazione non
migliora se si guardano i dati relativi alla
permanenza dei nonni materni e paterni, assenti
o costretti al pendolarismo. La situazione
appare invece ribaltata per i bambini del
Santuario i genitori lavorano per la maggior
parte in città, e possono godere della presenza
dell80,33 dei nonni materni. Quindi si tratta
di nuclei in cui sul territorio ci sono i
genitori ma anche i nonni materni.
11IN OGNI MODO, E TENDENZIALMENTE PIU PROBABILE
CHE SUL TERRITORIO RIMANGA LA COMPONENTE
FEMMINILE DELLA FAMIGLIA DELLA MADRE, ANCHE SE
PROVIENE DALLESTERNO
12LE REAZIONI DEI BAMBINI
- ABBIAMO REALIZZATO
- 1. UNA GITA in montagna con la raccolta
delle percezioni attraverso un test -
- TEMI IN CLASSE su queste tematiche
- 1. la montagna
- 2. labbandono
- 3. dove si vuole vivere e che cosa si
vuole diventare
S
13I risultati dei test
- Percezione della montagna sostanzialmente
positiva nella stragrande maggioranza dei casi
(meno Perinaldo) - Assenza totale di coscienza di abitare in
montagna la montagna viene percepita come
marginale anche da chi ci abita - Percezione negativa delle difficoltà legate alle
asperità naturali e al clima - Percezione negativa legata al disordine, alla
puzza, alle case poco curate e diverse -
- 1.
S
14I risultati dei temi i bambini dei paesi
- La montagna come paese di Heidi pregiudizi e
preconcetti di una cultura slegata dal territorio - Richieste forti scuole, ristoranti,
divertimenti - BAMBINI DI COSTA
- La paranoia della sicurezza i bambini vivono una
situazione di paura costante totalmente
ingiustificata - BAMBINI DI MONTAGNA
- Consapevolezza che nei comuni di montagna non cè
lavoro - Assenza di sogni tuttal più, aspirano a
diventare parrucchiere, operai - 1.
S
15I bambini di Savona, invece
- Dimostrano di avere maggiori strumenti di
comprensione della realtà e minori paure
esistenziali (mancano completamente le paure per
la sicurezza), forse anche a causa dellambiente
più ricco (economicamente e culturalmente) da cui
provengono, che gli fa avere delle aspirazioni
professionali diverse appoggiate dalle famiglie
di origine e quindi gli fa rifiutare di pancia
gli ambiti in cui intuiscono che, per qualche
ragione ancora imponderabile (ricordiamo che i
più grandi hanno 10 anni!) potrebbero avere
tarpate le ali - 1.
S
16Santuario di Savona
Se io vivessi a Calizzano, da grande farei la
casalinga con una figlia e un marito.
17Soldano
Un giorno ho chiesto a mia madre perché non si
poteva fare la scuola a Bajardo. Lei mi ha
risposto che lo avrebbe chiesto al sindaco. Il
giorno dopo mi ha risposto che non era possibile
aprire la scuola perché non cerano bambini.
18Soldano
Farei il possibile per far aumentare la
popolazione.
19San Biagio alla Cima
Non ci vivrei, perché non cè la scuola.
20Mallare
Mallare mi piace molto di più di Savona.
21Pallare
Cambierei il freddo e le noie coi divertimenti.
22Pallare
- A Bormida cambierei delle cose la fabbrica
quelli che inquinano - tipo buttare cartacce e drogati
- cambierei anche i cani randagi
- che mordono le persone.
- Toglierei quelli che fanno le risse
- e quelli che uccidono per soldi.
- Cambierei tante altre cose
- allora il mondo sarebbe bello.
23Pallare
- Se tu vivessi a Calizzano, che cosa faresti?
- Prima di tutto, cercherei di convincere i miei
genitori - di andare a Pallare, se mi portano, dovrò
restare. - Cercherei unagenzia immobiliare per traslocare
a Pallare. Come passeresti la giornata? - Escogiterei tranelli e scivoli per andare a
Pallare, - naturalmente dopo la scuola.
- E costruirei un teletrasporto per andare a
Pallare. - Che cosa cambieresti? Tutto, non mi piace
proprio. - Come passeresti la giornata? Preparando le
valigie per tornare. - Che cosa cambieresti di Calizzano?
- Tutto, a Calizzano fa troppo freddo.
- Tratto dal libro 2.000.000.000 di modi per
evadere da Calizzano.
24Perinaldo
- Quando sono arrivata a Bajardo
- ho avuto una sensazione strana.
- Mi sembrava di vivere in un incubo, dove
dincanto tutto sparisce, - anche lemozione del momento
- perché tutto era avvolto dalla nebbia.