Title: Diapositiva 1
1LA LEGGE DI GRAVITAZIONE
2 Le Leggi di Keplero
Il primo video
http//www.raiscuola.rai.it/articoli/le-leggi-di-k
eplero-parte-prima-luniverso-della-meccanica/8920/
default.aspx
3L'attrazione gravitazionale
Il secondo video
http//www.youtube.com/watch?vtjNEEUACgPQ
4Stelle fisse e astri erranti
Osservando il cielo notturno privo di nuvole si
riesce a distinguere lapparizione di Venere (la
prima stella della sera) e più tardi quello di
gruppi di stelle fisse dislocate in posizioni
regolari che mantengono inalterate le distanze
relative.
5Un moto piano semplice
Un corpo (punto materiale) che si muove lungo una
circonferenza con velocità angolare costante ?
a una distanza r dal centro è rappresentato, da
un vettore r, avente componenti x r
cos(?t) y r sen(?t)
6Moto retrogrado deferente ed epiciclo
In breve un pianeta si muove per un lungo
tratto, diciamo da est verso ovest, e le
osservazioni nei giorni successivi ci portano a
ritroso verso est. Proviamo a visualizzare il
modello.
Nella figura il deferente ha raggio r1 e
lepiciclo raggio r2. Il movimento in ogni
istante del punto C può essere individuato dalla
somma dei vettori ABBC, le cui componenti
sono x r1 cos(??) r2 cos(?????) e y r1
sen(??) r2 sen(?????)
7Moto retrogrado deferente ed epiciclo
Sostituendo le velocità angolari ??? e ?? la
curva viene a dipendere dal parametro tempo t x
r1 cos(???t) r2 cos(???t????t) y r1
sen(???t) r2 sen(???t????t). Attribuendo dei
valori per tentativi è facile vedere (cambiando
le velocità angolari) la composizione dei due
moti con la formazione dei nodi.
8 Leggi di Keplero
Nella figura che segue è rappresentata lellisse
che descrive lorbita di Mercurio, prendendo come
riferimento il Sole se il semiasse maggiore
viene posto uguale a 1, quello minore è
approssimativamente 0,98. Leccentricità del
pianeta è quella più grande se confrontata con
le eccentricità dei pianeti conosciuti da Keplero
!
9 Leggi di Keplero
Disegniamo, a partire dal fuoco, occupato dal
Sole, un raggio vettore (con r variabile). La
distanza tra il centro dellellisse e il fuoco,
piccola per la scala in figura, è pari al
prodotto del semiasse maggiore a per
leccentricità e.
10 Leggi di Keplero
La seconda legge Il raggio vettore, che in ogni
istante definisce la distanza tra Sole e
pianeta, in accordo alla seconda legge di
Keplero, spazza aree uguali in uguali intervalli
di tempo. In altre parole la velocità del pianeta
è variabile. La seconda legge è matematicamente
equivalente alla proporzionalità inversa tra
distanza e velocità. Essa deriva dal principio
di conservazione del momento angolare. La terza
legge il quadrato dei periodi di rivoluzione T
sono proporzionali al cubo dei semiassi maggiori
a della ellissi percorse dagli astri erranti
(T2ka3).
11 Dalle leggi di Keplero a quella di gravitazione
di Newton
Abbiamo già visto che non è una forzatura
grandissima ritenere che, in prima
approssimazione, l'orbita dei pianeti possa
essere considerata circolare. Nel moto circolare
uniforme laccelerazione centripeta è uguale a
??2r, quindi per la seconda legge della
dinamica F m???2r mr (2?/T)2. La forma
della forza devessere in accordo alla terza
legge di Keplero, proporzionale allinverso del
quadrato della distanza e proporzionale alla
massa m del pianeta. Ipotizzando la completa
simmetria tra Sole e pianeta anche la forza di
reazione esercitata dal pianeta sul Sole
devessere proporzionale alla massa M del Sole.
Infine ponendo queste due forze uguali come
intensità si arriva a scrivere per la forza
gravitazionale F GMm/r2.
12Intorno alla legge di gravitazione di Newton...
Esistono però soluzioni particolari del problema
di tre corpi interagenti gravitazionalmente che,
nati come curiosità nei lavori di Eulero e di
Lagrange, sono oggi applicate al controllo delle
sonde spaziali.
I punti lagrangiani sono stati utilizzati in
diversi progetti delle agenzie spaziali. In
particolare il punto Lagrangiano L1 ed è
occupato dalla sonda ACE che studia i raggi
cosmici.