Title: INFERMIERISTICA AREA CHIRURGICA (Specialistica)
1INFERMIERISTICA AREA CHIRURGICA (Specialistica)
OCULISTICA
2CATARATTA
- DEFINIZIONE
- La cataratta è una progressiva e costante
opacizzazione del cristallino che interferisce o
blocca del tutto il passaggio della luce
necessaria ad una visione nitida
3CATARATTA
- TIPI PIU COMUNI
- Cataratta senile
- Cataratta congenita
- Cataratta traumatica
- Cataratta da farmaci
- Cataratta da patologie generali (diabete,
glaucoma)
4FATTORI PREDISPONENTI
M E T A B O l I C I
DIABETE IPOVITAMINOSI, ecc.
INCIDENZA FAMILIARE
5FATTORI PREDISPONENTI
FATTORI TRAUMATICI
FATTORI INFIAMMATORI
FERITE PERFORANTI O INTERVENTI CHIRURGICI
UVEITI
6Fattori di rischio predisponenti
- E ANCHE
- le radiazioni ad alto dosaggio,
- luso di farmaci quali corticosteroidi e
chemioterapici.
7MANIFESTAZIONI CLINICHE
- In presenza di una cataratta i raggi luminosi che
entrano nellocchio non riescono ad attraversare
il cristallino opaco ma vengono deviati in più
direzioni. - In questo modo, le immagini non possono andare a
fuoco sulla retina, generando così una sensazione
di annebbiamento e quindi - VISIONE OFFUSCATA O DISTORTA
- DIFFICOLTA ALLA VISIONE NOTTURNA PER
LABBAGLIAMENTO DELLE LUCI - INUTILITA DELLA CORREZIONE CON OCCHIALI
- PERDITA GRADUALE DELLA VISTA
- GUIDARE, DISTINGUERE I NUMERI DELLAUTOBUS,
RICONOSCERE COSE E PERSONE AD UNA CERTA DISTANZA
8Quando operare la cataratta?
- Quando il deficit visivo indotto ostacola il
soggetto nella sua vita quotidiana. - Il criterio di operabilità è quindi legato da un
lato al deficit visivo, dallaltro allo stile di
vita del soggetto ed alle sue necessità.
9PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO
- Il paziente, dietro richiesta dello specialista
oculista viene inserito nella lista dattesa. - Viene dunque richiamato, seguendo lordine di
prenotazione, presso il reparto per la
compilazione della cartella clinica. - Durante tale visita viene verificato lo stato di
salute generale ed il buon compenso di eventuali
patologie, cardiocircolatorie e respiratorie in
particolare.
10Visita oculistica completa, comprendente
- verifica dello stato refrattivo e biometria per
il calcolo della IOL - biomicroscopia dello endotelio corneale
- presenza di eventuali patologie oculari
concomitanti - valutazione della midriasi e durezza della
cataratta
11PROGRAMMZIONE
- Verificata lidoneità allintervento, viene
fissata la data e fornite le indicazioni pratiche
per lintervento di facoemulsificazione in
day-surgery.
12INTERVENTO
- Lintervento viene eseguito in anestesia locale o
topica. - Locale 1 iniezione parabulbare di 3cc. di
lidocaina, 3cc. di bupivacaina,
1cc.
dijaluronidasidasi associate nella stessa siringa - Topica instillazione preoperatoria di lidocaina
4 collirio monodose e novesina collirio monodose
13PREPARAZIONE
- Il paziente esegue una profilassi preoperatoria
topica con antibiotico e FANS in collirio, e
viene somministrata una benzodiazepina per os.
14MONITORAGGIO
- Lintervento viene eseguito col paziente in
posizione supina, viene predisposto un accesso
venoso periferico, monitoraggio della funzione
cardica, della pressione arteriosa, della
frequenza respiratoria e della saturazione di O2.
15LINTERVENTO
- Si può riassumere in queste fasi
- Tunnel sclerale
- Capsuloressi
- Idrodissezione
- Facoemulsificazione
- Aspirazione della corticale
- Impianto della IOL
- Chiusura del tunnel con sutura o edemizzazione
16LA RESSI DELLA CAPSULA ANTERIORE
17FACOEMULSIFICAZIONE
18FRAMMENTAZIONE DEL NUCLEO
19IL CRISTALLINO ARTIFICIALE
20LIMPIANTO DELLA IOL
21TRIAGE nella lista dattesa
- Pazienti con particolari situazioni funzionali,
sociali o lavorative seguono un percorso
preferenziale - grave deficit bilaterale
- pazienti monocoli (funzionali)
- pazienti con patenti di guida in scadenza o
comunque che presentino difficoltà nella guida
dellauto.
22- Lintervento di facoemulsificazione di cataratta
è quindi un intervento con un indice di successo
tra i più elevati in assoluto, eseguibili in
anestesia locale e di durata contenuta.
23- Rimane però un intervento di chirurgia oculare
maggiore, che prevede lapertura del bulbo
oculare e lintroduzione di un cristallino
artificiale, da eseguirsi con assistenza
anestesiologica diretta in sala operatoria. - (linee guida SOI 2008)
24(No Transcript)
25(No Transcript)
26ALTRE PROCEDURE CHIRURGICHE
- Estrazione intracapsulare il cristallino è
estratto attraverso unincisione assieme alla
capsula con la tecnica della crioestrazione una
sottile con punta metallica viene raffreddata a -
35C con apparecchiatura detta criostato, viene
appoggiata al cristallino che si attacca alla
punta per congelamento, il cristallino viene poi
asportato per trazione attraverso la linea di
taglio. - Estrazione extracapsulare la capsula del
cristallino è incisa e sono estratti nucleo,
corticale, e capsula anteriore - Viene lasciata in situ la capsula posteriore e di
solito è la base sulla quale è appoggiato il
cristallino artificiale
27COMPLICANZE CHIRURGICHE
- SI POSSONO SUDDIVIDERE IN PRE, INTRA E POST
OPERATORIE - PREOPERATORIE da anestesia
- emorragia retrobulbare
- INTRAOPERATORIE
- rottura capsula posteriore ed emorragia
sovracoroidale espulsiva - Malposizionamento della IOL
- Mancata aderenza del tunnel o sutura lassa
- POSTOPERATORIE
- endoftalmite acuta batterica
- endoftalmite cronica
- opacizzazione della capsula posteriore
28CONTROLLI POSTOPERATORI
- IL PRIMO CONTROLLO VIENE EFFETTUATO UNORA DOPO
LINTERVENTO - UN SECONDO CONTROLLO LA MATTINA SUCCESSIVA
- UN TERZO CONTROLLO A UN MESE DALLINTERVENTO
29PECULIARITA INFERMIERISTICHE
- 1 CONTROLLO
- VALUTARE IL GRADO E LA QUALITADEL DOLORE
- CONTROLLARE LA PRESSIONE ARTERIOSA E VALUTARE
EVENTUALI STATI DI NAUSEA O VOMITO - CONSIGLIARE DI RIPOSARE PER IL PERIODO DI UNORA
- VIETARE DI ABBASSARSI A TESTA IN GIU, MA DI
FARSI AIUTARE PER CALZINI E SCARPE - ASSICURARSI CHE ABBIA COMPRESO COME METTERE I
COLLIRI E COME BENDARE LOCCHIO FINO AL GIORNO
SUCCESSIVO - VIETARE DI DORMIRE APPOGGIATI SULLOCCHIO OPERATO
- CONSIGLIARE DI DORMIRE CON LA TESTA LEGGERMENTE
SOLLEVATA
30PECULIARITA INFERMIERISTICHE
- 2 CONTROLLO
- VALUTARE IL GRADO DI PULIZIA DELLOCCHIO E
PULIRLO SECONDO IL PROTOCOLLO DI PULIZIA PER GLI
OCCHI OPERATI - VALUTARE EVENTUALI ARROSSAMENTI O SECREZIONI
ANOMALE - ASSICURARLO ALLA LAMPADA A FESSURA AVENDO CURA
CHE NON SBATTA DAL LATO OPERATO - ASSICURARSI CHE ABBIA MESSO I COLLIRI COME
RACCOMANDATO - RACCOMANDARE DI TOGLIERE LA BENDA DI GIORNO MA
METTERE GLI OCCHIALI DI PROTEZIONE - RACCOMANDARE DI METTERE LA BENDA DI NOTTE E
CONTINUARE A DORMIRE DALLALTRO LATO - RACCOMANDARE DI FARE LO SHAMPOO SOLO SE AIUTATI
MENTRE LA DOCCIA CON ATTENZIONE
31PECULIARITA INFERMIERISTICHE
- 3 CONTROLLO
- VALUTARE IL GRADO DI PULIZIA DELLOCCHIO E SE
NECESSARIO PULIRLO SECONDO IL PROTOCOLLO DI
PULIZIA PER GLI OCCHI OPERATI - VALUTARE EVENTUALI ARROSSAMENTI O SECREZIONI
ANOMALE - ASSICURARLO ALLA LAMPADA A FESSURA AVENDO CURA
CHE NON SBATTA DAL LATO OPERATO - VALUTARE IL GRADO VISIVO
- VALUTARE LO STATO DI AUTOSUFFICIENZA
- ASSICURARSI CHE ABBIA MESSO I COLLIRI COME
RACCOMANDATO
32EDUCAZIONE DEL PAZIENTE
- Lavarsi le mani prima di toccare o pulire
locchio dopo loperazione - Invitare il paziente a riprendere gradualmente le
proprie attività salvo diversa indicazione del
chirurgo - Evitare attività faticose (sollevare oggetti
pesanti, sforzarsi nella defecazione) fino a sei
settimane dopo lintervento, secondo le
indicazioni
33EDUCAZIONE DEL PAZIENTE
- Istruire paziente e familiari su come instillare
i colliri - Istruire il paziente a provare periodicamente a
chiudere un occhio alla volta e valutare la vista - Ad ogni controllo portare con sé tutti i farmaci
- Contattare il medico se compaiono cambiamenti
della vista, continui flash luminosi che appaiono
nellocchio operato, aumento del rossore,
gonfiore, dolore, secrezioni