Title: Diapositiva 1
1(No Transcript)
2PERCHE
- Perché si usano le sostanze?
- Perché alcune persone continuano ad usare
sostanze ed altre no? - Perché le persone dipendenti sembrano non
rendersi conto del loro problema? - Perché le persone dipendenti ricadono anche dopo
una disassuefazione riuscita?
3- ATTRAVERSO IL VOLERE E LATTRAZIONE ACCADONO
LINCONTRO ED IL CONSUMO - IL PIACERE CHE NE DERIVA FUNGE DA RINFORZO
POSITIVO CHE PORTERA A RIPETERE LATTO. - E LA MEMORIA DEL PIACERE IL MOMENTO PRIMO DI UNA
POSSIBILE DIPENDENZA
4- LINTERAZIONE STIMOLO- SOGGETTO, MEDIANTE UNA
POSITIVA SINERGIA TRA LE RISPETTIVE
CARATTERISTICHE, - PROVOCA PIACERE ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE DI
SPECIFICHE AREE CEREBRALI CHE SERVONO A DARE
PIACERE ALLA VITA, INFATTI SONO LE STESSE AREE
INTERESSATE PER IL CIBO ED IL SESSO, ATTIVITA
FONDAMENTALI PER VIVERE E RIPRODURSI
5- TALI AREE DEL SISTEMA DELLA
- GRATIFICAZIONE SONO LEGATE DA
- VARIE VIE, NEUROTRASMETTITORI,
- NEUROMODULATORI CEREBRALI, DEI
- QUALI IL PIU IMPORTANTE E LA
- DOPAMINA
6(No Transcript)
7(No Transcript)
8POSSIBILI RUOLI DELLA DOPAMINA DEL SISTEMA
MESO-CORTICO-LIMBICO
DOPAMINE DEFICITS
SURVIVAL BEHAVIOURS
Nourishment Sexual Behaviour Self defence /
Aggression
Cognitive Impairment Lack of Desire Reduced
Energy or Activity Lack of motivation Lack of
aggressiveness Lack of pleasure
FUNCTIONS
Attention / Learning / Memory Desire Motivation Re
ward / Pleasure Aggressiveness
Gessa GL et al., 2002
9CONDIZIONI CHE DANNO PIACERE ED AUMENTANO LA
TRASMISSIONE DOPAMINERGICA
- Food and Sweets
- Sexual stimuli
- Drug self-administration
10- IL SISTEMA DOPAMINERGICO E LEGATO AL COSIDETTO
WANTING CIOE IL SISTEMA DELLASPETTATIVA E DEL
DESIDERIO DEGLI STIMOLI PIACEVOLI. - IL LIKING E INVECE LEGATO ALLAPPRENDIMENTO DI
NUOVI STIMOLI PIACEVOLI O SPIACEVOLI
11TIPICA AZIONE DI UNA DROGA COME LA NICOTINA
12- COME IL PIACERE
- SI TRASFORMA
13La personalità dipendenteMercato Personalità
Usi e costumi Problemi psicopatologici
Primo uso sostanza
14- Nonostante nelladulto il
-
- temperamento, geneticamente
-
- determinato, sia ormai mischiato
-
- profondamente nella personalità si usa
-
- ugualmente distinguere i vari tipi di
-
- temperamento affettivo.
15- TEMPERAMENTO predisposizione innata,
geneticamente determinata e chimicamente mediata,
verso certe risposte e certi comportamenti. - CARATTERE moduli comportamentali stabili e
ripetuti derivanti dalle esperienze della vita. - PERSONALITA quadro complessivo delle risposte
agli stimoli e del comportamento sociale abituale
dellindividuo un amalgama di temperamento e
carattere.
16Temperamenti affettivi
Depressivo Ipertimico Ciclotimico
Irritabile
17Temperamento irritabile
1. Umore abitualmente irritabile e collerico con
rari periodi di eutimia 2. Emotività talmente
intensa che anche attività normalmente piacevoli
risultano spesso intollerabili 3. Tendenza a
rimuginare 4. Ipercritico ed intollerante
(lamentoso) 5. Tendenza a scherzare in modo
inappropriato 6. Inopportuno, invadente 7.
Irrequietezza disforica 8. Impulsivo
18Temperamento ciclotimico
1. Bifasicità caratterizzata da bruschi passaggi
da una fase allaltra, brevi cicli alterni con
rara eutimia 2. Apatia alternata ad euforia 3.
Pessimismo e tendenza a rimuginare alternati ad
ottimismo e spensieratezza 4. Sensazione di testa
confusa alternata con ideazione creativa e
perspicace 5. Autostima variabile tra scarsa e
spropositata fiducia in sé stessi 6. Ipersonnia
alternata a periodi di ridotta necessità di
sonno 7. Periodi di introversione alternati a
disinibita ricerca di compagnia 8. Periodi di
aumentata loquacità alternati a periodi di
ridotta attività verbale 9. Tendenza al pianto
immotivato alternata con eccessiva scherzosità e
tendenza al gioco di parole 10.Marcata incostanza
quantitativa e qualitativa della produttività,
con inusuali orari di lavoro
19Temperamento ipertimico
1. Esuberante, ottimista, allegro 2.
Superficiale, presuntuoso, vanaglorioso,
ampolloso, sicuro di sè 3. Energico, pieno di
progetti, imprudente, impulsivo 4. Loquace 5.
Sintonico, cordiale, in cerca di compagnia o
estroverso 6. Entrante, indiscreto, prepotente 7.
Disinibito, in cerca di emozioni, con tendenza
alla promiscuità
20Temperamento depressivo
1. Triste, pessimista, privo di humor o incapace
di gioire 2. Tranquillo, passivo o indeciso,
chiuso od introverso 3. Scettico, ipercritico o
lamentoso 4. Tendenza a preoccuparsi e a
rimuginare 5. Coscenzioso o autodisciplinato 6.
Autocritco, con tendenza allautorimprovero e
svalutazione 7. Preoccupato per la propria
inadeguatezza, fallimento ed eventi negativi
21- Oltre al temperamento altri fattori influiscono
nella spinta ad usare droghe o ad assumere
comportamenti a rischio
22LA COSTITUZIONE EDONICA
Alcuni individui sentono le sostanze con
maggiore intensità e sentono la carenza di
stimoli con maggiore intensità (intolleranza alla
frustrazione relativa) Alcuni individui hanno un
tono di gratificazione più basso, e tendono a
cercare stimoli compensatori
23Polimorfismi genetici
Stress gravidanza
Alterazioni temperamento del bambino
Attaccamento parentale insicuro e disorganizzato
Difficoltà interazione madre bambino
Alterazioni della cascata della
gratificazione (alterazioni monoamine e peptidi
cerebrali)
Rischio di disturbi da uso di sostanze
24CARATTERISTICHE DI SOGGETTI FUTURI
TOSSICODIPENDENTI
- ALTO NOVELTY SEEKING PER SOSTANZE
- BASSO HARM AVOIDANCE
- LOCUS OF CONTROL ESTERNO
- BREVE PROSPETTIVA DEL FUTURO
- BASSA AUTOEFFICACIA
- DIFFICILE TEMPERAMENTO
- AGGRESSIVITÀ
- IMPULSIVITÀ
- PROBLEMI DELLA CONDOTTA
- DIFFICOLTÀ COGNITIVE
- AFFILIAZIONE A COMPAGNIE DEVIANTI
- GENITORIALITÀ PROBLEMATICA
- MALADATTAMENTO ALLO STRESS
- ANSIA SOCIALE
-
25- Esiste una associazione significativa fra
disturbi da uso di sostanze e disturbi
psichiatrici. La presenza di comorbilita
psichiatrica aggrava il quadro clinico della
tossicodipendenza - COMORBIDITA CON
- DISTURBI AFFETTIVI
- DISTURBI DANSIA
- SCHIZOFRENIA
- DISTURBI DI PERSONALITÀ
- AGGRESSIVITÀ E VIOLENZA
- MALATTIE PSICOSOMATICHE
- ALCOLISMO
26Le sostanze si possono usare per
- Risposta a stimoli stressanti (concetto di abuso
reattivo) - Preparazione ad una prestazione (concetto di
abuso strumentale) - Spegnimento dei pensieri/sentimenti (concetto di
abuso autoterapico) - Ricerca del piacere essenziale
- Accesso a fonti di gratificazione (concetto di
lubrificante sociale)
27 28Fattori protettivi pre contatto
- idealistic world view
- autonomous and conventional moral development
- satisfactory interpersonal relationships
- low frequency of psychotropic consumption
- strong bonds with the family
- experience of parental monitoring with clear
rules of conduct within the family unit and
involvement of parents in the lives of their
children - success in school performance
- strong bonds with prosocial institutions such as
the family, school, and religious organizations - adoption of conventional norms about drug use
29Science 1989 May 26244(4907)933-8 Delay of
gratification in children. Mischel W, Shoda Y,
Rodriguez MI Department of Psychology, Columbia
University, New York 10027 J Pers Soc Psychol
1988 Apr54(4)687-96 The nature of adolescent
competencies predicted by preschool delay of
gratification. Mischel W, Shoda Y, Peake
PK Department of Psychology, Columbia University,
New York, New York 10027.
- maggiori competenze sociali e cognitive
- migliori performance scolastiche, capacità di
adattamento alla frustrazione e allo stress - capacità razionali e attentive
- maggiore fluidità verbale
- più strutturata progettualità
REWARD DELAY A 4 ANNI DI ETÀ
23
30Children's ability to delay gratification
longitudinal relations to mother-child
attachment. J Genet Psychol 1997 Dec 1584
411-26 Paradigma comportamentale di dilazione
della fruizione del piacere/gratificazione.
ATTACCAMENTO PARENTALE SICURO
ATTACCAMENTO INSICURO E DISORGANIZZATO
25
31- LA MALATTIA
- TOSSICODIPENDENZA
32Tossicodipendenza malattia
33Tossicodipendenza malattia
- Le tossicodipendenze possono essere definite
come - Modificazioni stabili del sistema nervoso
centrale indotte da un farmaco che producono
alterazioni maladattative sia del comportamento
spontaneo sia delle risposte comportamentali da
ri-somministrazione dello stesso farmaco.
34Doppia diagnosi definizioni
Tossicodipendenza/Tossicomania malattia a
manifestazioni psichiche (craving e perdita del
controllo sul comportamento), ad andamento
recidivante, indotta dalluso ripetuto di alcune
sostanze (Disturbo da Uso di Sostanze) con
tropismo cerebrale comune (sistema mesolimbico
della gratificazione) e proprietà di rinforzo
appetitivo.
Doppia Diagnosi presenza di due malattie
psichiche autonome, di cui una è la
tossicodipendenza/tossicomania.
35Criteri diagnostici per la dipendenza da sostanze
psicoattive secondo il DSM-IV
- Una modalità patologica duso della sostanza che
conduce a menomazione o a disagio clinicamente
significativi, come manifestato da tre o più
delle seguenti condizioni, che ricorrono in un
qualunque momento dello stesso periodo di 12
mesi. - 1 Tolleranza definita dal
- Bisogno di aumentare le dosi per ottenere
leffetto o uno stato di intossicazione - Minor effetto con luso continuativo della
stessa quantità di sostanza, - 2 Astinenza definita da
- Caratteristici sintomi per ogni sostanza
- Uso della stessa sostanza o di una sostanza
strettamente correlata per attenuare o evitare la
sindrome dastinenza - 3. La sostanza è spesso assunta in
quantità maggiori o per periodi più prolungati
rispetto a quanto previsto dal soggetto - 4. Desiderio persistente o tentativi infruttuosi
di ridurre o controllare luso della sostanza - 5. Grande dispendio di tempo in attività
necessarie a procurarsi la sostanza, ad assumerla
o a riprendersi dai suoi effetti - 6. Interruzione o riduzione di importanti
attività sociali o lavorative o ricreative a
causa delluso della sostanza - 7. Uso continuativo della sostanza
nonostante la consapevolezza di avere un problema
persistente o ricorrente, di natura fisica o
psicologica, verosimilmente causato o esacerbato
dalla sostanza.
36Note su craving ed addiction
- Si definisce addiction una modalità compulsiva e
discontrollata di assunzione di una sostanza,
nonostante le sue conseguenze sfavorevoli. Essa
comprende i concetti di tolleranza e dipendenza,
ma altri importanti aspetti la caratterizzano - Preoccupazione per lacquisizione della sostanza
- Uso compulsivo
- Perdita di controllo
- Forte rischio di ricaduta
- Diniego della condizione di dipendenza.
- Laddiction è allorigine del comportamento
recidivante.
37Note su craving ed addiction
- La dipendenza si manifesta sul piano
comportamentale attraverso il craving
comportamento di ricerca compulsiva della
sostanza che comprende 2 componenti - Positiva la ricerca delleffetto piacevole
- Negativa lansia anticipatoria dei sintomi di
astinenza o gli stessi sintomi in
atto.(I.Maremmani, S.Canoniero, M.Pacini, 2002) - Il craving può essere presente sia durante la
fase tossicomanica (astinenza primaria) che in
stato drug-free (astinenza secondaria).
38Il CRAVING
- Forte attrazione verso alcune sostanze o
situazioni appetibili - Presenza di sintomi somatici neurovegetativi
- Attivazione comportamentale per la ricerca delle
sostanze o il raggiungimento della situazione
appetibile - Incapacità ad interrompere lattivazione
comportamentale anche in presenza di ostacoli e/o
pericolo per lintegrità fisica e/o conseguenze
per la desiderabilità sociale
Maremmani e Zolesi, 1998
39(No Transcript)
40Ipoforia
MANIFESTAZIONI CARATTEROLOGICHE DELLA FASE
RESIDUA
- Astinenza primaria
- sintomi contropolari allintossicazione acuta
- Astinenza secondaria
- ipoforia
- disforia
- estrema sensibilità al dolore
- incapacità a portare a termine compiti anche
semplici - difficoltà a provare piacere, anche in presenza
di stimoli adeguati
- Passività
- Rassegnazione
- Impossibilità o timore di non riuscire
- Rigidità
- Inibizione
- Conflittualità coniugali Manifestazioni
somatiche (irregolarità del sistema nervoso
autonomo) - Sintomi dansia
Akiskal, 1997
Martin et al., 1965 Maremmani e Pacini, 2002
41QUALE ALLORA IL NOSTRO LAVORO?COSA POSSIAMO
FARE?ESISTE UN LAVORO COMUNE A PRESCINDERE DA
RUOLI E MANSIONI?
42LA CURA TRA CURARE E PRENDERSI CURA
-
- COSA OCCORRE
- 1 - sapere cosa cercare, dove e come
- 2 - conoscere e riconoscere
- 3 - sentire il paziente
43COSA CERCARE E CON CHE COSA
- PER INIZIARE A CAPIRE E
- CONOSCERE OCCORRE
- FARE UNA BUONA STORIA
- DEL PAZIENTE ED UN
- CORRETTO ESAME
- PSICHICO
44- LA STORIA
DEL PAZIENTE - 1. Dati anagrafici generali e di interesse
ambientale, culturale e - socioeconomico
- 2. Storia familiare
- Malattie psichiche o turbe psicologiche nei
familiari - 3. Periodo infantile
- Nascita (desiderata o meno, problemi somatici)
- Malattie organiche
- Sviluppo
- Rapporto coi genitori
- Rapporti coi fratelli (gelosie, sentimenti di
inferiorità) - Sentiti dire familiari sul suo modo di essere
ed eventuali - disturbi
- Primi ricordi
- Asilo e scuola (integrazione, rendimento, ecc.)
- 4. Periodo adolescenziale
- Problemi di identità personale
- Disaccordi coi genitori
45- 5. Periodo adulto
- Relazioni sociali e familiari
- Relazioni personali significative
- Eventi rilevanti della vita
- Integrazione lavorativa e problemi abitativi
- Problemi economici e sociali
- Problemi sessuali
- Malattie organiche o presunte tali
- Interventi medici precedenti
- Inizio del cambiamento soggettivo
- Concomitanza del cambiamento con fattori
esterni - Uso di sostanze
- Motivo dellintervista (perché ora)
- Disturbi che lamenta nel momento attuale
- Sintomi psichici (affettività, ansie, contenuti
di panico, turbe - percettive, turbe di memoria, ecc.)
- Farmaci usati in precedenza
- Nel caso di pazienti anziani, modificazioni
insorte con letà - Descrizione soggettiva da parte del paziente
dei dati di carattere
46ESAME PSICHICO DEL PAZIENTE
- Esame di realtà
- Dispersione dell'identità
- Comportamento
- Affetto
- Pensiero contenuto (deliri) ed organizzazione
- Allucinazioni
- Sensorio
- Attenzione
- Orientamento
- Coscienza
- Comprensione
- Giudizio
- Memoria
- Intelligenza
- Sintomatiche caratteriali
- Ritardo mentale
- Demenza
47Perché far diagnosi?
- Obiettivo della diagnosi è la valutazione del
paziente nella globalità dei suoi limiti e delle
sue risorse, tanto al fine della conoscenza
quanto del trattamento. - Tale valutazione tiene conto di
- 1.Personalità pre-morbosa o pre-critica
- 2.Caratteristiche di personalità
- 3.Patologie conclamate e sotto-soglia
48Personalità pre-morbosa o pre-critica
- Si intendono tutte le caratteristiche (aspetti di
personalità e modalità di funzionamento)
precedenti linsorgenza della patologia. - Identità quale costruzione del senso della
propria esistenza attraverso i messaggi
ricevuti dalle figure di accudimento.
49Caratteristiche attuali di personalità
- Si tratta di tutti quegli aspetti che rientrano
tra le modalità - di funzionamento di un soggetto sia in
riferimento al - rapporto con lambiente, che alla percezione di
aspetti di sé
- Colpa, vergogna, orgoglio - Idea/Ideale di Sé -
Permalosità - Inibizione - Difese/Modalità di
contatto - Stabilità/instabilità
- Autoefficacia - Frattura interiore -
Motivazione al cambiamento -Intenzionalità -
Coping -Tolleranza alla frustrazione
- Impulsività - Automatismi - Dipendenza
relazionale - Egocentrismo - Apprendimenti -
Temperamento
504.Parti sanerisorse personali ed ambientali
- Si tratta di aspetti, consapevoli o
inconsapevoli, di cui il soggetto ha fatto, o
potrebbe fare, esperienza al fine di ottenere
auto/eterosostegno nelle difficoltà. - Ad esempio
- Fiducia in sé - Coping - LOC elastico -
Esperienze positive - Rinforzi ambientali - Rete
sociale
- Modalità relazionali gratificanti - ..
51I TRE FATTORI DELLA MOTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO
La fiducia nella propria capacità di attuare un
comportamento prestabilito, di raggiungere un
obiettivo specifico in un tempo
determinato (Bandura, 1977)
La dolorosa percezione delle contraddizioni esiste
nti tra la propria attuale condizione, ed
importanti aspirazioni, valori personali e mete
ideali (Festinger, 1957)
Autoefficacia
Frattura interiore
Disponibilità al cambiamento
Il grado di riconoscimento del problema, di
volontà di modificare un comportamento o
prendere una decisione (Prochaska e DiClemente,
1986)
52- COME CERCARE CIO
- CHE SI CERCA
53LA RELAZIONE TERAPEUTICA
- CHE SIA IL PRIMO DI UNA SERIE DI INCONTRI O
UNO SOLTANTO CI SARA SEMPRE, O IMPLICITO O
ESPLICITO, UN LIVELLO DI PSICOINTERFERENZA A
SCOPO PSICOTERAPEUTICO - PROSPETTIVA ETICA INDIVIDUARE E CONSEGUIRE IL
BENE - PROSPETTIVA ESTETICA SENTIRE E PERCEPIRE
-
54LA RELAZIONE TERAPEUTICACOMPOSIZIONE
- RELAZIONE TERAPEUTICA GRUPPO DI LAVORO A DUE (
MELTZER) PER CONSENTIRE AL PZ IL CONSEGUIMENTO
DEGLI SCOPI TERAPEUTICI - ALLEANZA TERAPEUTICA NEGOZIAZIONE DI
OBIETTIVI,COMPITI E COMPETENZE
55LA RELAZIONE TERAPEUTICACOMPOSIZIONE
- COMUNICAZIONE,CONTATTO, DIALOGO, ASCOLTO,
RECIPROCITA, BILATERALITA, CONDIVISIONE,
CONSENSUALITA, SCAMBIO DI SIGNIFICATI, TECNICA,
EMOZIONI,RAZIONALITA,INTUIZIONI, - AFFETTIVITA SONO IL QUI E ORA DELLA
RELAZIONE - RAPPORTO CENTRATO ANCHE SUI SENTIMENTI RECIPROCI
DI QUALUNQUE TIPO
56LA RELAZIONE TERAPEUTICACOMPOSIZIONE
- LUNO IN FUNZIONE DELLALTRO
- SE IO SONO IO PERCHE TU SEI TU , E TU SEI
TU PERCHE IO SONO IO , ALLORA IO NON SONO IO E
TU NON SEI TU( RABBINO HASSIDICO) - UNA BUONA RELAZIONE TERAPEUTICA CONSERVA
UNILATERALITA E BILATERALITA - IMPREVEDIBILE COMBINAZIONE FUSIONALE DELEMENTI
CONSCI ED INCONSCI DELLA PERSONALITA DEL PZ E
DELLOPERATORE
57LA RELAZIONE TERAPEUTICACOMPOSIZIONE
- LA RELAZIONE TERAPEUTICA NASCE PER FINIRE,
DIVERSAMENTE DIVENTA PATOLOGICA - HA UNO SCOPO BEN PRECISO DA RAGGIUNGERE
- IL TERAPEUTA LAVORA PER RENDERSI NON PIU
INDISPENSABILE (WHITAKER) - E FITTIZIA, E COME SE, E PSEUDO
GENITORE-FIGLIO, E SIMBOLICO-ESPERENZIALE, NON
E LA REALTA , MA INSEGNA A MODIFICARE LA
REALTA (WHITAKER)
58LA RELAZIONE TERAPEUTICACOMPOSIZIONE
- LA RELAZIONE TERAPEUTICA E ASIMMETRICA PERCHE
NON E TRA PARI, INFATTI UNO CHIEDE AIUTO (DOWN)
E LALTRO LO DA (UP). - IL DARE AIUTO E UN POTERE DELLOPERATORE CHE
DETERMINA LA STRUTTURA DEL RAPPORTO - ( LUOGO, DURATA, FREQUENZA, MODALITA).
- ESSERE IN DOWN IN UNA RELAZIONE PORTERA AD
UNA SERIE DI REAZIONI TIPICHE DEL SOGGETTO - -- IN FUNZIONE DI COME SI E SEMPRE SENTITO
QUANDO E STATO IN DOWN - --IN FUNZIONE DEL COMPITO
- -- IN FUNZIONE DELLA RELAZIONE E DI COME VIENE
VISSUTA
59LA RELAZIONE TERAPEUTICAIL PAZIENTECHE ACCADE
- LANONIMITA ED IL RUOLO PARENTALE DELLOPERATORE
FAVORISCONO IL TRANSFERT ( O TRASLAZIONE
TRASFERIMENTO DI SENTIMENTI E VISSUTI,
ORIGINARIAMENTI RIVOLTI VERSO I PERSONAGGI
SIGNIFICATIVI DEL MONDO INFANTILE DEL PZ ,
SULLOPERATORE CHE , QUINDI, VIENE AD ASSUMERE
ASPETTI PARTICOLARI PER IL PZ. E LHIC ET NUNC
DEI CONFLITTI ANTICHI) - RESISTENZA COMPORTAMENTO DEL PZ TENDENTE A
BLOCCARE O RITARDARE IL PROGRESSO DELLA RELAZIONE
( SILENZIO, RITARDI, SALTARE LAPPUNTAMENTO,
SEDUZIONE ECCESSIVA)
60LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECOMPITI
- DUE OBIETTIVI COMPRENDERE PSICOPATOLOGIA E
PSICODINAMICA - LOPERATORE DEVE ESSERE ESPERTO DEI FENOMENI
PSICHICI E DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI - LA SUA ANALISI NON DEVE ESSERE NE SOLO OBIETTIVA
(DESCRIZIONE SINTOMI) NE SOLO SOGGETTIVA (
ANALISI INTROSPETTIVA) - PER FAR CIO, OLTRE LASCOLTO PARTECIPE,
OCCORRONO TATTO E TEMPISMO PER CREARE UNA
RELAZIONE AFFETTIVA E RIFLESSIVA, ACCETTANTE,
INTERESSATA, PARTECIPE, DELICATA E NON
GIUDICANTE, SCEVRA - DA INFLESSIBILITA TECNICA O DA TROPPA
AMABILITA
61LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORE COMPITI
- COMPRENSIONE E VALUTAZIONE DEL SINTOMO, DEL SUO
SIGNIFICATO PRIMARIO, SECONDARIO E SIMBOLICO DEL
SIGNIFICATO DELLO STESSO PER IL PAZIENTE NELLA
SUA STORIA E NELLA SUA ECONOMIA PSICHICA
62LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECOMPITI
- ASIMMETRIA DELLOPERATORE NECESSITA DI
CONSERVARE LA PROSPETTIVA ETICA E DI SAPER
ASSUMERSI LA RESPONSABILITA DI RISPONDERE DI
CIO CHE FA - DISPONIBILITA,DISTANZA,DISCIPLINA,CREATIVITA (
LORIEDO)
63LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECOMPITI
- COMPRENDERE LINCOMPRENSIBILE ANCHE ATTRAVERSO
LINTUITO. ARRIVARE AD UNA POSSIBILE NORMALITA
ANCHE DOVE APPARE LANORMALITA. - CAPIRE DI ESSERE NELLA RELAZIONE
- SENTIRE LA RELAZIONE ANCHE ATTRAVERSO IL PROPRIO
CORPO - EMPATIA SENTIRE CIO CHE LALTRO SENTE, PROVARE
CIO CHE PROVA ED AVER CONSAPEVOLEZZA DI CIO
64LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORE COMPITI
- SAPER RICONOSCERE LA METACOMUNICAZIONE, CIOE
AVER CONSAPEVOLEZZA DEL PROCESSO COMUNICATIVO IN
ATTO E DELLA SUA UTILIZZAZIONE. - SAPER RICONOSCERE IL CONTENUTO ED IL PROCESSO DI
CIO CHE ACCADE NELL HIC ET NUNC
65LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORE COMPITI
- OCCORRE DARE AL PAZIENTE LA SICUREZZA CHE NON
PERDERA RISPETTO E FAVORE DELLOPERATORE VENENDO
A SAPERE IL CONTENUTO SQUALIFICANTE E
MORTIFICANTE DEL PROPRIO PENSIERO - EGLI PER GUARIRE DOVRA CAMBIARE E CAMBIAMENTO E
RINUNCIARE A PARTE DEL NOSTRO MONDO DI SENTIRE E
INTERPRETARE IL MONDO - NON FRUSTRARLO DI FRONTE AI SUOI LIMITI NE
INCITARLO SE NON E ANCORA ARRIVATO
ALLOBIETTIVO, NON SERVE ED AUMENTA LA SUA
SENSAZIONE DI FALLIMENTO
66LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECOMPITI
- IL RAPPORTO TERAPEUTICO CAMBIA NEL TEMPO OCCORRE
ADEGUARSI, CAPIRE ANDAMENTO, PROGRESSI,ERRORI E
LIMITI - CAPIRE CHE QUALCOSA RESTERA NEL SILENZIO
INCOSCIENTE O NEL NON DETTO
67LA RELAZIONE TERAPEUTICA LOPERATORECHI E
- OPERATORE CONVERGERE DI ASPETTI E MOMENTI
PERSONALI, COGNITIVI, EMOTIVI, TECNICI,
PROFESSIONALI, DEONTOLOGICI, ETICI, LIDENTITA
DELLOPERATORE E INELUTTABILMENTE UN INSIEME DI
MONDO PROFESSIONALE E PERSONALE. - STILE DELLOPERATORE (RAPPORT) E CAPACITA DI
TAILORING, CIOE LA CAPACITA DI RITAGLIARE
LINTERVENTO SULLE CARATTERISTICHE E SUI BISOGNI
DEL SOGGETTO PIU CHE SULLE PROPRIE
68LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECHE ACCADE
- CONTROTRASFERT INSIEME DI REAZIONI
(SENTIMENTI, PENSIERI, FANTASIE,ETC.) SCATURITE
NELLOPERATORE NELLINTERAZIONE CON IL PZ, FRUTTO
DEL RIEMERGERE DI ANTICHE ESPERIENZE. - CONTROTRANSFERT CONCORDANTE AVVENUTA
COMPRENSIONE DEL PAZIENTE MEDIANTE IL
RICONOSCIMENTO CHE QUALCOSA APPARTIENE ALLALTRO
COME A SE STESSO E , RECIPROCAMENTE, CHE QUALCOSA
CHE APPARTIENE A SE E PROPRIO ANCHE DELLALTRO
( RUBERTO E TATARELLI)
69LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECHE ACCADE
- ERRORI
- - ESSERE DIPENDENTE DALLE LODI DEL PZ O DALLA SUA
APPROVAZIONE - - ECCESSIVA IDENTIFICAZIONE CON PZ
- - PROVARE PIACERE SOSTITUTIVO PER I COMPORTAMENTI
DEL PZ - - METTERSI IN COMPETIZIONE CON IL PZ
- - SOTTOVALUTARE LA NOIA O LA DIFFICOLTA A
CONCENTRARSI SU QUELLO CHE DICE IL PZ CIO
POTREBBE SIGNIFICARE ANSIA O RABBIA INCONSCIA
VERSO IL PZ
70LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECHE ACCADE
- PER PROVARE A LIMITARE GLI ERRORI OCCORRE
FORMARSI - - MA A QUALE FINE?
- - CHE TIPO DI FORMAZIONE?
- - E UN PROBLEMA DI EPISTEMOLOGIA?
71LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECHE ACCADE
- LEPISTEMOLOGIA, LE TECNICHE, IL SISTEMA DI
RIFERIMENTO SONO BUSSOLE PER FORNIRE UNA MAPPA
NELLO SCONOSCIUTO TERRITORIO DEL PAZIENTE, MA
OCCORRE CAPIRE CHE NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA
CE LESSERE UMANO PIU CHE IN QUALUNQUE ALTRA
ARTE SANITARIA, QUINDI OCCORRE CONOSCERSI PER
CAPIRE E SENTIRE CIO CHE ACCADE DENTRO E FUORI
DI NOI MENTRE SIAMO NEL FLUIRE DELLA RELAZIONE
72LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECHE ACCADE
- HEIMANN LO SCOPO DELLA FORMAZIONE NON E QUELLO
DI TRASFORMARE LANALISTA IN UN CERVELLO
MECCANICO CAPACE DI PRODURRE INTERPRETAZIONI IN
BASE AD UNA PROCEDURA PURAMENTE INTELLETTUALE, MA
PIUTTOSTO DI METTERLO IN CONDIZIONE DI SOSTENERE
I SENTIMENTI CHE VENGONO SUSCITATI IN LUI INVECE
DI LIBERARSENE COME FA IL PAZIENTE - ANCHE PERCHE ACCADE CHE
- LITTLE IL PZ SENTE I SENTIMENTI CHE LOPERATORE
PROVA, ANCHE PRIMA DELLOPERATORE STESSO E NE E
INFLUENZATO
73LA RELAZIONE TERAPEUTICALOPERATORECHE ACCADE
- I MODELLI DI RIFERIMENTO CONCETTUALI E
- FORMATIVI VANNO INCONTRO AD UN CONTINUO
- ADATTAMENTO E ALLA TRASFORMAZIONE IN
- FUNZIONE DELLE SPECIFICITA INDIVIDUALI
- PARALLELEMENTE ABBIAMO CONSTATATO CHE IL
- LAVORO PSICOTERAPICO AVEVA SOLLECITATO E
- PROMOSSO CAMBIAMENTI INDIVIDUALI SENSIBILI E
- SIGNIFICATIVI.
-
- CENTRO STUDI SISTEMI RELAZIONI ROMA
74LA RELAZIONE TERAPEUTICAUN ESEMPIO
75LA RELAZIONE TERAPEUTICAPRIMO INCONTRO
- METALIVELLODOVE, PERCHE,URGENZA O MENO,ANALISI
DELLA DOMANDA gt FARE ORDINE DI PRIORITA E
SAPERSI ADATTARE AL MOMENTO OLTRE AI PROPRI
STILI E PREFERENZEDUE TIPI DI COLLOQUI - TIPO 1 DIRETTIVO, DOMANDE DIRETTE , RICERCA
SINTOMI, SCHEMA PREFISSATO - V.e S. Risparmi tempo, arrivi al dunque,
ma sei freddo e poco empatico - TIPO 2 LIBERO, FLUTTUANTE, RECETTIVO, POCO
INTERVENTISTA - V. e S. valuti difese, conflitti,
modalita,emozioni - ma occorrono molto tempo e capacita di
discernere
76LA RELAZIONE TERAPEUTICA
- INIZIO QUALE IL PROBLEMA CHE LHA PORTATA QUI?
OPPURE DA DOVE VOGLIAMO COMINCIARE? - LIBERTA DI RISPOSTA DEL PZ, MA INTERROMPERE SE
SI DILUNGA SU COSE SECONDARIE, SEGUIRE LA PROPRIA
PRIORITA - NESSUNA CRITICA O RICHIESTA PRECEDENTI CURE E
TERAPEUTI, NEANCHE SU RICHIESTA - NON USARE UMORISMO O BATTUTE
- NON CRITICARE, NON ESPRIMERE EMOZIONI TROPPO
INTENSE - - NON ESSERE PRECIPITOSI NEL GIUNGERE A
CONSLUSIONI , MA CREARE SCHEMI DI POSSIBILI
INTERPRETAZIONI DELLESISTENTE - - ASCOLTARE ED INDIRIZZARE SECONDO IL PROPRIO
FILO DI ARIANNA NON ESTERNALIZZATO