Title: Diapositiva 1
1SALI MINERALI
2Minerali
I minerali, che si trovano in tutti i cibi, ci
forniscono gli elementi necessari al mantenimento
delle funzionalità organiche. Molte proteine ed
enzimi hanno bisogno dei minerali per mantenere
la loro struttura e per esplicare le loro
funzioni biologiche. Inoltre, i minerali sono
essenziali per la normale attività delle cellule,
per determinare e mantenere la pressione
osmotica dei fluidi del corpo e per impartire
durezza alle ossa e ai denti.
I minerali si dividono in macrominerali e
microminerali .
I macrominerali sono calcio, magnesio, cloro,
fosforo, potassio, sodio e zolfo. Lo zolfo si
trova nel corpo associato strutturalmente con le
vitamine idrosolubili (tiamina e biotina) e con
gli amminoacidi (cisteina e metionina). Lo zolfo
è comunemente presente nelle proteine e
soprattutto nelle proteine della pelle, dei
capelli e delle unghie.
I macroelementi costituiscono almeno lo 0,01 del
peso totale del corpo, cioè almeno 6-7 grammi per
un individuo del peso di 60-70 kg.
3CALCIO
Il calcio è il più abbondante catione bivalente
presente nel corpo umano in media rappresenta
1000-1200 grammi di un essere umano di 60-70 kg
(cioè circa l1,5). Il 99 circa del calcio del
corpo umano si trova nello scheletro e nei denti
il rimanente 1 è distribuito nei fluidi extra ed
intra cellulari.
Il calcio è presente in quasi tutti gli alimenti.
Le più importanti sorgenti alimentari di questo
elemento sono il latte e i suoi derivati. Le
rape, i cavoli e i broccoli ne sono
particolarmente ricchi insieme ai legumi, alla
frutta secca e alle ostriche. Il calcio è
presente negli alimenti soprattutto come sale
insolubile.
Poiché il calcio è assorbito solo nella sua forma
ionizzata, deve essere prima rilasciato in forma
solubile. I sali di calcio, infatti, nello
stomaco in ambiente acido sono solubilizzati
permettendone lassorbimento però nellintestino
in condizioni basiche possono precipitare in
forma insolubile, e ciò ne riduce la
biodisponibilità.
4Regolazione della concentrazione del calcio
La concentrazione del calcio allesterno e
allinterno delle cellule è controllata da ormoni
quali il PTH (parathyroid hormone), il
calcitriolo 1,25(OH)2D3 e la calcitonina. Il
PTH aumenta la concentrazione del calcio nei
fluidi extracellulari, interagendo con i reni e
le ossa, e contribuisce al riassorbimento del
calcio. Il calcitriolo 1,25(OH)2D3 accelera
lassorbimento del calcio dal tratto
gastrointestinale. Si pensa che il calcitriolo
induca cambiamenti delle membrane basolaterali
permettendo un più rapido assorbimento del
calcio. Il calcitriolo è coinvolto nel
riassorbimento nei reni e nelle ossa del calcio
mediato da PTH. La calcitonina, in contrasto con
il PTH, serve per abbassare la concentrazione
serica dello ione calcio inibendo lattività
degli osteoclasti e prevenendo la mobilizzazione
del calcio dalle ossa.
5Circa il 99 del calcio è presente nelle ossa e
nei denti. La piccola quantità (circa 1) di
calcio non associato alle ossa è presente nei
mitocondri, nel reticolo endoplasmatico, nel
nucleo, nel liquido linfatico e nel sangue. Il
calcio non osseo presente nel sangue è importante
per la coagulazione del sangue, la conduzione
nervosa e la contrazione muscolare.
Econsigliabile una integrazione di calcio in
Vegetariani, per i quali lassorbimento del
calcio può essere ridotto per la presenza di
acido ossalico e di acido fitico nei vegetali
(fino a 500mg/die). Pazienti ospedalizzati che
passano lungo tempo a letto e non seguono un
regime alimentare normale il calcio in questi
pazienti è ottenuto dalle ossoa. Donne con
amenorrea i bassi livelli di estrogeni
circolanti diminuiscono lassorbimento dello
ione. Anoressici e pazienti con intolleranza al
lattosio. L integrazione, in questi casi, può
variare dai 500 ai 1000mg/die .
6Il calcio interviene in una serie di processi
cellulari legandosi alle proteine infatti
laumentata concentrazione cellulare di calcio
promuove il legame di questo ione a parecchie
proteine.
LA CALMODULINA
Un importante esempio è costituito dalla
calmodulina (calcium modulating protein, proteina
che modula il calcio) una proteina che lega il
calcio e che interviene sullattività della
fosforilasi chinasi, che attiva la glicogeno
fosforilasi nel processo di demolizione del
glicogeno a glucosio 1-fosfato, che entra quindi
nel processo glicolitico.
7Deficienza
Lassunzione inadeguata, il basso assorbimento e
leccessiva perdita di calcio con la sudorazione,
lurina e le feci possono portare ad una
inadeguata mineralizzazione delle ossa. Bassi
livelli di ioni calcio nel sangue (ipocalcemia)
possono portare a tetania, cioè ad intermittente
contrazione e spasmi dei muscoli delle mani e dei
piedi, sebbene possano anche essere interessati
il viso e la laringe (sede delle corde vocali).
Negli adulti la deficienza di calcio può portare
a osteoporosi (perdita della matrice tissutale
proteica e dei minerali delle ossa condizione
questa che rende losso fragile e predisposto
alle fatture).
Si conoscono due tipi di osteoporosi. Tipo I
che si ha nelle donne in menopausa tra 50 e 65
anni e interessa le vertebre. Tipo II che si ha
negli uomini e nelle donne dopo i 70 anni e
interessa le vertebre, le anche, il pelvi,
lomero e la tibia. Lassunzione inadeguata di
calcio per lungo tempo è associata allo sviluppo
di ipertensione e di cancro al colon. Si pensa
alla capacità del calcio di legare la bile e gli
acidi grassi liberi, che agiscono come promotori
del cancro inducendo iperproliferazione delle
cellule del colon.
8MAGNESIO
Il corpo umano è costituito da circa 25-30 g di
magnesio. Allincirca il 55-60 è localizzato
nelle ossa, il 20-25 nei muscoli e il rimanente
nei tessuti molli e nei fluidi extracellulari.
Nel plasma, il 55 del magnesio è libero il 30
è legato alle proteine e il rimanente 15 è
soprattutto sotto forma di citrato e di fosfato.
- Il magnesio è presente in una grande varietà di
alimenti e di bevande. Particolarmente ricchi in
magnesio sono i legumi, le noccioline, il grano
integrale, le spezie e i frutti di mare. Anche la
frutta e le verdure sono ricche in magnesio
(ricorda la clorofilla). Inoltre cioccolato,
mais, carote, pesche, riso bruno e prezzemolo ne
contengono buone quantità. Il caffè e il thè sono
fra le bevande più ricche in magnesio. -
- Molto spesso la preparazione dei cibi può ridurre
il contenuto di magnesio per esempio, la
raffinazione del grano con rimozione del germe e
degli strati più esterni può ridurne il contenuto
dell80. -
- Circa il 60 del magnesio del corpo umano è
associato con le ossa insieme al calcio e al
fosforo. Il magnesio non osseo è presente nei
fluidi extracellulari, nei tessuti molli e nei
muscoli. Nelle cellule il magnesio è legato ai
fosfolipidi ed è anche associato con lATP, con
gli acidi nucleici e con molte proteine (è nel
sito attivo di molti enzimi come cofattore).
9Deficienza
La deficienza di magnesio è di solito associata
con lalcoolismo o con le malattie renali.
Sintomi associati con la deficienza di questo
catione includono nausea, vomito, debolezza
muscolare, spasmi, tremori, cambiamenti di
personalità e allucinazioni.
Una diminuzione di magnesio nel sangue include
anche una diminuzione di potassio e di calcio, in
dipendenza della diminuita secrezione dellormone
parotideo. Inoltre, una bassa presenza di questo
catione può portare a malattie cardiovascolari,
infarto miocardio e ipertensione.
Recentemente si è visto che, preso 10 giorni
prima dellinizio delle mestruazioni in dosi di
375 mg per due volte al giorno, contrasta
efficaciemente la sindrome premestruale.
10SODIO
Il sodio e il potassio mantengono la corretta
distribuzione dellacqua nelle cellule
dellorganismo e controllano la pressione
arteriosa. Si conoscono tre vie per
lassorbimento del sodio attraverso la mucosa
intestinale.
La prima via di assorbimento attraverso la mucosa
intestinale è il cotrasporto Na/glucosio il Na
è pompato attraverso la membrana basolaterale
grazie alla pompa Na/KATPasi, mentre il
glucosio diffonde attraverso la membrana grazie
ad un trasporto facilitato. La seconda via è
rappresentata dal cotrasporto elettroneutro
Na/Cl-, in scambio per H/HCO3-. Nella terza
via (lassorbimento elettrogenico) questo
catione, grazie ad un canale del Na, entra
nella cellula seguendo il gradiente ionico.
11Le fonti di sodio nellalimentazione sono di
varia natura a) il sodio contenuto nel sale da
cucina e aggiunto durante la preparazione dei
cibi b) il sodio contenuto negli alimenti,
presente sia naturalmente sia nelle preparazioni
artigianali o industriali. La maggior parte di
noi ignora che buona parte del sodio alimentare è
nascosta, cioè si trova nei cibi che non
consideriamo salati.
Il sodio non è mai tossico per gli adulti però
lelevato apporto di sale è correlato
allipertensione.
Il 95 del sodio assunto con la dieta è
assorbito il sodio non accumulato nel corpo e
non richiesto per le attività fisiologiche
dellorganismo è escreto attraverso i reni e
attraverso il sudore. La perdita per sudorazione
è più alta, quando la temperatura è più alta e
lesercizio fisico è più vigoroso. Lescrezione
e la ritenzione sono sotto il controllo
dellaldosterone, che promuove la ritenzione (il
riassorbimento) del sodio e lescrezione del
potassio.
12POTASSIO
Il 98 del potassio del corpo è intracellulare.
Il potassio influenza la contrattilità della
muscolatura liscia, scheletrica e cardiaca e
agisce sulleccitabilità del tessuto nervoso.
Il potassio è presente nelle banane, nelle
arance, nelle pesche, nei frutti secchi, nei
pomodori e nelle uova. Il bilancio del
potassio, come quello del sodio, è ottenuto
attraverso i reni e grazie allazione
dellaldosterone. Laldosterone, infatti,
stimola il riassorbimento del sodio nei tubuli
renali e accelera lescrezione del potassio.
Lipercalemia è tossica, risultante in severe
aritmie cardiache seguite spesso da arresto. E
quasi impossibile che si abbia ipercalemia con la
dieta in individui con normale funzione renale.
Lipocalemia non si verifica per deficienza
alimentare, perché questo elemento è presente in
tutti i comuni alimenti. Lipocalemia è
associata, comunque, a debolezza muscolare,
sonnolenza, affaticabilità e stordimento.
Inoltre, il basso livello di potassio nel sangue
è conseguente a gastroenteriti o ad altre
affezioni dellapparato digerente, che provocano
perdita di liquidi per diarrea e/o vomito.
13MICROELEMENTI
I microelementi rappresentano molto meno dello
0,01 del peso totale del corpo umano possono
essere definiti anche come elementi di cui il
corpo umano ha bisogno in quantità inferiori a
100 mg al giorno. I microminerali sono ferro,
zinco, rame, selenio, cromo, iodio, manganese,
molibdeno e fluoro. Alcuni elementi esplicano
funzioni biologiche della massima importanza e
sono anche definiti come metalli biologicamente
essenziali. Leliminazione dalla dieta di questi
elementi provoca gravi alterazioni che
regrediscono fino a scomparire con un apporto
dietetico normale dellelemento o con lausilio
di integratori.
14FERRO
Il corpo umano contiene 2-4 grammi di ferro, la
maggior parte del quale (65) è nellemoglobina
circa il 10 si trova associato alla mioglobina,
e una quantità dall1 al 5 si trova come
cofattore negli enzimi e la parte rimanente è
presente nel sangue o come deposito.
Il ferro ione è presente nei due stati di
ossidazione 2 e 3. Il ferro eminico è presente
sia nella carne sia nel pesce. Il ferro non
eminico è presente soprattutto nei vegetali e nel
latte, anche se in piccole quantità. Cibi
particolarmente ricchi in ferro sono fegato,
carni rosse, ostriche, vongole e legumi.
E importante che il ferro nel sangue sia
presente nello stato ossidato e sia legato alla
ferritina. Il legame del ferro alla ferritina
serve come meccanismo di difesa. La transferrina
lega e trasporta sia il ferro assorbito con la
dieta sia quello liberato dal metabolismo
dellemoglobina e della mioglobina.
15La ferritina è la proteina più importante per
limmagazzinamento del ferro è sintetizzata nel
fegato, nellintestino, nella milza e nel midollo
spinale e consiste di apoferritina in cui il
ferro si deposita. Lapoferritina, un complesso
di 24 proteine, ha la forma di una sfera cava,
nella quale il ferro entra grazie a pori e a
canali. Nel passaggio attraverso questi pori il
ferro ferroso è ossidato a ferro ferrico e,
precipitando sotto forma di ossidi e di
idrossidi, si deposita allinterno della sfera.
16Limportanza fisiologica del ferro è in massima
parte dovuta alla sua presenza nelleme.
Latomo di ferro ferroso dellemoglobina
permette il legame e il trasporto dellossigeno
dai polmoni ai tessuti. Il ferro eminico della
mioglobina permette il deposito dellossigeno nei
tessuti la mioglobina si trova nel citoplasma
delle cellule dei muscoli e facilita la
diffusione dellossigeno dagli eritrociti al
citoplasma e quindi ai mitocondri delle cellule
dei muscoli.
Infine, il ferro delleme dei citocromi permette
il trasporto degli elettroni lungo la catena
respiratoria mitocondriale. I citocromi della
catena respiratoria mitocondriale trasportano
elettroni grazie al cambiamento dello stato di
ossidazione del ferro.
17Il ferro assunto con la dieta copre il fabbisogno
giornaliero di questo elemento. Molto spesso però
lassunzione del ferro con la dieta può essere
inadeguata a) neonati e bimbi da 6 mesi a
quattro anni a causa del basso contenuto di ferro
nel latte materno, e a causa del rapido sviluppo
del corpo b) adolescenti a causa del rapido
sviluppo del corpo e dellespansione dei globuli
rossi e quindi dellemoglobina c) donne in età
fertile, che con le mestruazioni hanno perdite di
sangue e quindi di ferro d) donne in gravidanza
a causa dellaumentato volume di sangue
necessario per il feto e la placenta. In questi
casi, supplementi di ferro devono essere assunti
sotto forma di solfato, succinato, citrato,
lattato, fumarato e gluconato. Questi
supplementi forniscono ferro non eminico la cui
assunzione è aumentata dalla vit C.
18RAME
Il corpo umano di un adulto contiene circa 50-110
mg di rame, che è presente in due stati di
ossidazione, cioè rame rameoso (Cu) e rame
rameico (Cu). Il rame è contenuto anche se
in piccole quantità in una grande varietà di
alimenti animali e vegetali, quali latte,
formaggio, patate, carote, spinaci, pomodori,
lattughe e frutta in genere. Il rame è contenuto
in quantità molto più alte nella carne, nel pesce
e nei crostacei. La ceruloplasmina non è
soltanto una proteina plasmatica, che trasporta
rame, ma è anche un enzima ossidativo, noto come
ferroossidasi responsabile dellossidazione di
ioni quali Fe e Mn. Lossidazione a ferro
ferrico, come già visto, è necessaria per
permettere il legame del ferro alla transferrina.
La ceruloplasmina reagisce con i radicali
ossigeno e modula i processi infiammatori
infatti, la concentrazione di questa proteina
plasmatica e del rame aumentano nel sangue
durante le infezioni.
19La citocromo C ossidasi è un enzima della catena
respiratoria, che contiene tre atomi di rame per
molecola. Una subunità dellenzima, contenente
due atomi di rame, permette il trasferimento
degli elettroni laltra subunità in presenza
dellaltro atomo di rame è coinvolta nella
riduzione dellossigeno ad acqua. Deficienze di
rame riducono fortemente lattività di questo
enzima, della catena respiratoria e quindi della
fosforilazione ossidativa.
La lisilossidasi, un enzima contenente rame e
presente nelle cellule del tessuto connettivo,
catalizza la formazione di legami crociati tra le
fibre proteiche del tessuto connettivo fra cui il
collagene e lelastina. Questi legami crociati
sono necessari per stabilizzare la matrice
extracellulare. Varie manifestazioni cliniche
sono associate alla deficienza di rame. Queste
manifestazioni includono anemia ipocromica,
neutropenia, leucopenia, ipopigmentazione e
depigmentazione della pelle e dei capelli,
indebolita funzione immune e demineralizzazione
delle ossa.
20ZINCO
Il corpo umano contiene approssimativamente da
1,5 a 2,5 g. di zinco, presente in tutti gli
organi e tessuti e nei fluidi del corpo. Lo zinco
è localizzato nelle ossa, nel fegato, nei reni,
nei muscoli e nella pelle. Lo zinco è
abbondante nelle carni rosse, nei frutti di mare,
nelle uova, nel latte, nei legumi e nei vegetali,
complessato nelle proteine e associato agli acidi
nucleici. Lo zinco deve essere liberato dal
legame con gli amminoacidi e con gli acidi
nucleici prima dellassorbimento dopo il processo
digestivo operato da proteasi e nucleasi. Lo
zinco, come componente di metalloenzimi,
contribuisce allintegrità strutturale
dellenzima o partecipa direttamente alla
reazione, essendo presente nel sito attivo
dellenzima. Lo zinco è anche utile nella
cura del raffreddore.
21Lalcool deidrogenasi contiene quattro atomi di
zinco, due dei quali sono necessari per
stabilizzare la struttura della proteina, mentre
gli altri due sono richiesti per lattività
catalitica. Questo enzima è importante per
lossidazione degli alcool ad aldeidi, come il
retinolo a retinale, importante per il ciclo
della visione e della visione notturna. Unalime
ntazione equilibrata contenente alimenti naturali
fornisce una quantità di zinco sufficiente a
soddisfare le necessità dellorganismo e quindi
una sua carenza è rara.
Una eventuale carenza si manifesta in condizioni
di malnutrizione o per affezioni che ne riducono
lassorbimento intestinale o per un aumentato
fabbisogno di questo catione determinato da
lesioni cellulari (per es. ustioni).
Nei bambini questa carenza può ridurre la
crescita e ritardare lo sviluppo sessuale.
22FLUORO
La più grande funzione dei fluoruri è associata
al suo effetto sulla mineralizzazione dei denti e
delle ossa. Il fluoro promuove la precipitazione
del minerale da una soluzione metastabile di ioni
calcio e fosfato, portando alla formazione di
idrossiapatite, che precipita nella matrice
organica proteica. Il fluoruro è incorporato
nellidrossiapatite sostituendo gli ioni
idrossido. La terapia del fluoruro insieme al
calcio stimola gli osteoblasti a formare nuove
ossa. La deficienza di fluoro comporta
crescita ritardata, infertilità e anemia. I
fluoruri sono aggiunti allacqua e a molti
alimenti in modo da raggiungere nel corpo umano
livelli abbastanza alti da avere effetti positivi
sui denti e sullo scheletro.
23IODIO
La concentrazione dello iodio negli alimenti è
estremamente variabile, perché riflette la
concentrazione variabile di questo elemento nel
suolo. Così il contenuto di iodio nel grano,
nelle verdure e nella frutta varia con il
contenuto di questo elemento nel suolo così come
il contenuto di iodio nella carne dipende dal
contenuto di iodio presente nel suolo e nelle
piante che gli animali mangiano. Anche la
quantità di iodio nellacqua potabile è una
indicazione del contenuto di iodio delle rocce e
del suolo di una particolare regione, e di
conseguenza è una indicazione della deficienza di
iodio negli abitanti della regione. Numerosi
studi hanno ormai dimostrato in maniera univoca
la relazione fra basso livello di iodio
nellacqua potabile e incidenza del gozzo. Lo
iodio si trova anche nei pesci, e grandi
differenze nel contenuto di questo anione si
trovano nei pesci di mare e di acqua dolce.
24Lo iodio della dieta si trova sia legato agli
amminoacidi sia libero come ioduro o iodato.
Durante la digestione, lo iodato è ridotto a
ioduro dal glutatione. Lo ioduro è assorbito
completamente e rapidamente dallo stomaco e dal
tratto gastrointestinale. Questo elemento si
concentra selettivamente nella tiroide, che ne
contiene fino all80 dello iodio del corpo
umano, e nelle ghiandole salivari e gastriche.
Inoltre piccole quantità di questo elemento si
trovano anche nelle ghiandole mammarie, nelle
ovaie e nella placenta. Lo iodio è necessario per
la sintesi degli ormoni tiroidei (triiodotirosina
T3 e tiroxina T4).
25La deficienza di iodio si verifica in molte parti
del mondo ed è associata ad una insufficienza di
iodio nella dieta. La deficienza di iodio causa
il gozzo, cioè un ingrossamento della ghiandola
tiroidea. Questo ingrossamento è causato da una
stimolazione da TSH (ormone tireo stimolante).
La deficienza di iodio nella dieta causa
deplezione della riserva di iodio e si ha
riduzione nella produzione di T3 e di T4. La
diminuzione nel sangue del livello di T4 causa il
rilascio di TSH dalla ghiandola pituitaria,
portando ad iperplasia della tiroide. La
ghiandola torna alle dimensioni normali quando lo
iodio della dieta è aumentato alle quantità
adeguate. Quando in una popolazione la presenza
del gozzo supera il 10, si parla di gozzo
endemico. La deficienza di iodio ha un grave
effetto sulla crescita e sullo sviluppo. La
deficienza di iodio in un feto è dovuta alla
deficienza di iodio della madre questa
deficienza può portare a cretinismo, mutismo,
disordini motori come spasticità e rigidità
muscolare. Laggiunta di ioduro di potassio al
sale da cucina ha come effetto quello di ridurre
il gozzo endemico.
26SELENIO
Il corpo umano contiene approssimativamente 15 mg
di selenio, la cui chimica è simile a quella
dello zolfo di conseguenza il selenio può
sostituire lo zolfo in amminoacidi quali
metionina e cisteina. Il selenio è contenuto in
una grande varietà di alimenti. Tra i più ricchi
ci sono gli alimenti di origine marina. La
quantità di selenio negli alimenti vegetali varia
con la concentrazione di questo elemento nel
suolo. A causa di questa eterogenea
concentrazione, vi è una chiara correlazione tra
quelle regioni del mondo (come alcune parti della
Cina) povere di selenio e lincidenza di malattie
associate alla deficienza di questo elemento
(malattia di Keshan). Il selenio è presente
negli alimenti sottoforma di composti, quali la
selenometionina e la selenocisteina, che sono
amminoacidi analoghi agli amminoacidi contenenti
zolfo. Il selenio è lelemento contenuto nella
glutatione perossidasi, lenzima più inportante
nella difesa dai radicali liberi. Si conoscono
diverse glutatione perossidasi una forma
cellulare, una extracellulare e una che riduce
gli idroperossidi di acidi grassi a formare
fosfolipidi.
27La glutatione perossidasi agisce sullacqua
ossigenata, decomponendola, e su altri perossidi.
Quindi si ritiene che la funzione di questo
enzima sia quella di proteggere le cellule dagli
stress ossidativi, contribuendo a mantenere
lintegrità delle membrane cellulari e
proteggendo quindi le cellule dallinvecchiamento.
Il selenio è implicato in altre funzioni vitali,
quali lo sviluppo degli spermatozoi e la funzione
immunitaria. Il selenio è anche necessario per
il metabolismo dello iodio. Lenzima
5-iodiotironina è una seleno-proteina, che
catalizza la deiodizzazione della tiroxina (T4) a
formare la triiodiotironina (T3) catalizza
anche la conversione della T3 inversa a
diiodiotironina. Queste reazioni sono importanti
per generare T3, che è un regolatore dei livelli
dellormone tiroideo nei tessuti. La deficienza
di selenio nellalimentazione è legata a malattie
quali la malattia di Keshan e di Kashin-Beck,
sviluppatesi soprattutto in Cina.
28La malattia di Keshan è caratterizzata da
cardiomiopatia e scompenso cardiaco.La malattia
di Kashin-Beck consiste in una osteoartrite
endemica che si instaura durante ladolescenza.
La necrosi delle cellule cartilaginee,
caratteristica di questa malattia, porta nanismo
e malformazioni articolari.
E difficile che si manifestino con la dieta
problemi da eccessi di selenio. Comunque la
tossicità da selenio, chiamata selenosi, è stata
osservata nei minatori ed in individui che ne
fanno grande consumo, assumendolo con gli
integratori.I sintomi da intossicazione
includono nausea, vomito, perdita di capelli e
peli, fragilità delle unghie e odore di aglio nel
sudore e nellalito.