Title: Diapositiva 1
1LA MALNUTRIZIONE
Tiziana Meschi, MD Beatrice Prati, MD U.O.
Lungodegenza Critica Azienda Ospedaliero-Univers
itaria di Parma
2MALNUTRIZIONE TANTO RUMORE PER NULLA?
3STATO NUTRIZIONALE
Nutritional status is the condition of the body
resulting from the intake, absorption and
utilization of food, as well as from factors of
pathological significance. Nutritional status
assessment usually includes anthropometric,
dietary and biochemical measurements, clinical
history and physical and other data (World
Health Organization, 1973)
STATO NUTRIZIONALE risultante dellequilibrio
tra apporto bilanciato ed adeguato di nutrienti e
fabbisogno dellorganismo
4NUTRIENTI
INTRODUZIONE
ASSORBIMENTO
UTILIZZAZIONE
STATO NUTRIZIONALE
5STATO NUTRIZIONALE
COMPOSIZIONE CORPOREA
FUNZIONI CORPOREE
BILANCIO ENERGETICO
STATO DI SALUTE
6UNO STATO NUTRIZIONALE OTTIMALE E GENERALMENTE
ACCOMPAGNATO O DIRETTAMENTE PROPORZIONALE AD UNO
STATO DI BUONA SALUTE, AD UNA NORMALE VITA DI
RELAZIONE E AD UNA REGOLARE CRESCITA
7STATO NUTRIZIONALE
MALATTIA
RELAZIONE BIUNIVOCA
8PREVALENZA DELLA MALNUTRIZIONE NEI PAZIENTI
OSPEDALIZZATI
40 MALNUTRIZIONE
85
FINO AD 85 NELLE CASE DI RIPOSO E LUNGODEGENZE
McWriter and Pennengton (BMJ, 1994 308945-8)
9MALNUTRIZIONE
Stato di alterazione funzionale, strutturale e di
sviluppo dellorganismo conseguente alla
discrepanza tra fabbisogni nutrizionali specifici
ed introito o utilizzazione dei nutrienti
essenziali, che si accompagna ad un aumento della
morbilità e della mortalità
10LE MALNUTRIZIONI CLASSIFICAZIONE PATOGENETICA
- Patologia da difetto nutrizionale
- Globale (malnutrizione proteico-energetica)
- Selettivo (sindromi carenziali)
- Ridotto apporto nutrizionale
- Aumento del dispendio energetico
- Perdita di nutrienti
- Da deficit di vitamine
- Da deficit di sali minerali
- Da deficit di oligoelementi
- Da altre carenze nutrizionali
- Patologia da eccesso nutrizionale
- Globale (od obesità)
- Selettivo
- Da aumento dellapporto nutrizionale
- Da eccessiva o abnorme assunzione di vitamine, di
sali minerali o di altri nutrienti
11CLASSIFICAZIONE CLINICA della MALNUTRIZIONE
- MALNUTRIZIONE TIPO MARASMA o CACHESSIA
CONSEGUENZA DI UNINEDIA CRONICA E PROLUNGATA
apporto alimentare globale gravemente
insufficiente
Perdita totale del pannicolo adiposo oltre a
quella delle masse muscolari negli stadi più
avanzati
- MALNUTRIZIONE TIPO KWASHIORKOR
CONSEGUENZA DI UNA CARENZA ALIMENTARE (SUB)ACUTA
AGGRAVATA DAGLI EFFETTI DI UNA MALATTIA CRITICA
Introito calorico quasi adeguato, devastazione
del patrimonio proteico e relativa conservazione
del tessuto adiposo. Ipoalbuminemia, edemi,
steatosi epatica.
12CLASSIFICAZIONE DI GRAVITA DELLA MALNUTRIZIONE
- LIEVE calo ponderale inferiore al 10 del peso
corporeo usuale - MODERATA calo ponderale compreso tra il 10-20
del peso corporeo usuale - SEVERA calo ponderale superiore al 20 del peso
corporeo usuale
13FISIOPATOLOGIA DEL DIGIUNO
- Lorganismo non possiede riserve proteiche vere e
proprie né ha grande disponibilità di deposito
glucidico - Al contrario le riserve lipidiche riserva
energetica capace di provvedere al fabbisogno
energetico dellorganismo per tempi relativamente
lunghi - Nel digiuno mobilizzazione delle riserve
lipidiche ac.grassi liberi. Ciò è possibile
perchè nel digiuno ? livelli circolanti di
insulina (che controlla lattività lipasica nel
tessuto adiposo) - Acidi grassi liberi energia per tessuti
periferici (es. muscolo). Una parte viene
ossidata nel fegato a chetoni - Glicogeno epatico glucosio per cervello, GR,
midollare del rene - Catabolismo delle proteine tissutali aa
gluconeogenesi - Se il digiuno si prolunga, ? chetonemia
cervello utilizza chetoni anziché glucosio per la
produzione di energia - In caso di severa denutrizione cronica
ladattamento fa ? il fabbisogno energetico
totale dellorganismo anche del 40
14CAUSE DI MALNUTRIZIONE PROTEICO - CALORICA
CAUSA ESEMPI
Riduzione dellapporto orale di nutrienti Anoressia, nausea, disfagia, dolore, ostruzione gastro-intestinale, vomito, alterati livelli di coscienza, alcoolismo, depressione
Perdita di nutrienti Malassorbimento, diarrea, emorragie, sindrome nefrosica, dialisi, drenaggio fistole digestive
Aumentati fabbisogni Sepsi, traumi, ustioni, neoplasie, interventi chirurgici, malattie infiammatorie croniche
Alterata utilizzazione dei nutrienti Insufficienza epatica, insufficienza renale, neoplasie, sepsi, AIDS, ipertiroidismo
Fattori iatrogeni Mancato riconoscimento, farmaci, ritardata o insufficiente terapia nutrizionale, mancata registrazione del peso corporeo al momento del ricovero
15CAUSE FISIOLOGICHE DI PERDITA DI PESO
NELLANZIANO (I)
- ANORESSIA dellINVECCHIAMENTO descrive il
fisiologico calo dellappetito e
dellintroduzione di cibo che accompagna il
normale invecchiamento e che può risultare in
uninvolontaria perdita di peso - a) calo dei mediatori cerebrali dellappetito
(oppioidi-dinorfina) - b) sistema cerebrale della sazietà Ghrelina ?
con linvecchiamento ? - c) fattori edonistici olfatto e gusto
diminuiscono con il crescere delletà, cala anche
la sensory specific satiety (normale calo del
piacere del gusto del cibo dopo che è stato
consumato), con conseguente consumo di cibi meno
vari
16CAUSE FISIOLOGICHE DI PERDITA DI PESO
NELLANZIANO (II)
- d) alterazioni dei recettori del fondo gastrico
per cui si manifesta senso di sazietà per ogni
dato riempimento. Rallentato svuotamento gastrico - e) ? delleffetto saziante della CCK
- f) ? leptina (negli anziani di sesso maschile)
nonostante la riduzione del grasso corporeo
questaumento è legato alla diminuzione del
testosterone
17CAUSE FISIOLOGICHE DI PERDITA DI PESO
NELLANZIANO (III)
- g) Un numero considerevole di citochine (TNF,
IL-2, IL-6) è in grado di ridurre lassunzione di
cibo. Alcuni anziani hanno livelli elevati di
queste citochine, che possono contribuire
allanoressia. Gli eventi stressanti (interventi
chirurgici, infezioni, ustioni) provocano
rilascio di citochine con inibizione della
produzione di albumina e spostamento dal sangue
circolante allo spazio extravascolare. Questa
evenienza fornisce una spiegazione del calo,
spesso drammatico, dei livelli di albumina
osservati nei pazienti appena ricoverati. - h) Studi recenti suggeriscono che la sazietà
precoce dellanziano possa essere causata da un
deficit di ossido nitrico che riduce il
rilasciamento adattativo del fondo gastrico in
risposta allintroduzione del cibo
18CAUSE FISIOLOGICHE DI PERDITA DI PESO
NELLANZIANO (IV)
- i) Lactivina, un ormone prodotto dai testicoli e
dallovaio, è stata messa in relazione con la
sindrome da deperimento dei topi transgenici. Con
lavanzare degli anni i livelli di activina
aumentano negli uomini ma non nelle donne questo
spiega la maggior riduzione dellassunzione di
cibo che si osserva nei primi.
19CAUSE FISIOLOGICHE DI PERDITA DI PESO
NELLANZIANO (V)
- SARCOPENIA (povertà di carne, Rosenberg,1989).
Si riferisce ad un calo della massa muscolare e
della forza. Atrofia delle fibre di tipo IIa a
livello muscolare (responsabili delle contrazioni
muscolari rapide di potenza), calo degli ormoni
anabolizzanti, ? dellattività fisica, alterata
introduzione di cibo ed alterazione delle
citochine sono tutti fattori che possono
contribuire allo sviluppo della sarcopenia.
20IPOTESI RELATIVE ALLA PATOGENESI DELLA SARCOPENIA
stato infiammatorio
inattività fisica
perdita motoneuroni spinali
SARCOPENIA
declino apparato endocrino (?insulina, androgeni,
estrogeni, ormone della crescita)
alimentazione carente di proteine
21CONSEGUENZE DELLA SARCOPENIA NELLANZIANO
- ? forza, potenza e resistenza muscolare
- ? massa ossea
- ? equilibrio con instabilità posturale
- ? isolamento corporeo
- ? produzione basale di calore
- ? calore specifico
- ? contenuto corporeo acqua
- ? capacità dispersione cutanea calore
- ? metabolismo basale e aumento della
- massa grassa
22CAUSE MEDICHE E SOCIALI DI MALNUTRIZIONE
- MEDICHE
- Bronchiti croniche
- Enfisema
- Gastrectomia
- Cattiva dentizione
- Difficoltà di salivazione
- Fumo
- Alcolismo
- SOCIALI
- Vivere soli
- Incapacità di uscire
- Pasti irregolari
- Povertà
- Bassa classe sociale
- Basso livello mentale
- Depressione
Department of Health and Social Security, London
1979
- Patologie del tratto G.E (GERD NERD)
- Demenze, ictus, malattie degenerative
neurologiche - Cancro e chemioterapia
- Cattivo controllo metabolico del diabete
- IRC
- Scompenso cardiaco
- Uso ed abuso di farmaci
- Disfagie
23CAUSE FARMACOLOGICHE DI MALNUTRIZIONE NELLANZIANO
- Nausea/vomito antibiotici, oppiacei, digossina,
teofillina, NSAIDs, - Anoressia antibiotici, digossina, fluoxetina,
chinidina, idralazina, vit A, farmaci psicoattivi - Ipogeusia metronidazolo, Ca-antagonisti,
ACE-inibitori, metformina - Sazietà precoce farmaci anticolinergici, agenti
simpatico-mimetici - Ridotta capacità di nutrirsi sedativi, oppiacei,
agenti psicotropi - Disfagia supplementi di K, NSAIDs, bifosfonati,
prednisolone - Stipsi oppiacei, terapia marziale, diuretici
- Diarrea lassativi, antibiotici
- Malassorbimento sorbitolo (usato come vettore
nellelisir di teofillina), colestiramina - Ipermetabolismo tiroxina, efedrina, teofillina
- Astinenza da farmaci alcol, ansiolitici,
psicoattivi
24MALNUTRIZIONE OSPEDALIERA
- Mancata registrazione di peso e altezza in
grafica al momento del ricovero o durante la
degenza - Dispersione di responsabilità nellaccudire il
paziente - Prolungato trattamento con soluzione glucosata e
fisiologica - Mancata osservazione e registrazione
dellintroito alimentare - Salto dei pasti per indagini diagnostiche
- Uso inadeguato della nutrizione artificiale
- Ignoranza sulla composizione dei prodotti
dietetici - Mancato riconoscimento delle aumentate necessità
nutrizionali per trauma o malattia - Mancanza di collaborazione e interazione tra
medico, dietista ed infermiere - Ritardo nel supporto nutrizionale al paziente in
grave stato carenziale - Limitata disponibilità di esami di laboratorio
per valutare lo stato nutrizionale o mancata
utilizzazione di questi ultimi - Scarso rilievo alleducazione nutrizionale nelle
scuole mediche - Uso/abuso di farmaci che alterano lappetito o lo
stato nutrizionale
25CONSEGUENZE DELLA MALNUTRIZIONE
PRIMARIE
SECONDARIE
Morbilità Durata della degenza Impiego di
farmaci Durata della riabilitazione Qualità di
vita Mortalità Costi di gestione sanitaria
Guarigione ferite Funzionalità intestinale Funzion
alità muscolare Risposta ventilatoria Risposta
immunitaria Rischio di infezioni
26ESAME CLINICO OBIETTIVO IN CORSO DI MALNUTRIZIONE
- calo ponderale progressivo
- edemi arti inferiori, ascite
- edemi sacrali, piaghe da decubito
- masse muscolari ipotrofiche e pannicolo adiposo
scarso - manifestazioni cutaneo mucose ed annessi cutanei
- CAPELLI fragili, secchi, radi, cadenti
- OCCHI affossati, arrossati, disidratati
- LABBRA tumefatte, rosse, con fessure ai lati
- GENGIVE sanguinanti, rosse
- LINGUA tumefatta, rossa, fessurata
- CUTE secca, iperpigmentata, desquamata
- UNGHIE a forma di cucchiaio, fragili, rigate
- VISO pallido
- alterazioni neuro-muscolari, muscolo-scheletriche
(tremori, fascicolazioni, movimenti involontari)
27PRINCIPALI MANIFESTAZIONI CLINICHE DI
MALNUTRIZIONE
ORGANO
QUADRO CLINICO
PROBABILE CARENZA NUTRIZIONALE
-CONDIZIONI GENERALI -CUTE -SOTTOCUTE -MUCOSE -UN
GHIE -CAPELLI -LABBRA -SCHELETRO
CALO PONDERALE, ASPETTO EMACIATO DERMATITE ASSOTTI
GLIATO EDEMA PALLIDE COILONICHIA FRAGILITA,
STRIATURE ALTERAZIONE COLORE E STRUTTURA PERDITA
DEI CAPELLI LESIONI ANGOLARI BILATERALI,
CHEILOSI ATROFIA MUSCOLARE
PROTEINE ED ENERGIA PROTEINE, Zn,VIT A PROTEINE
ED ENERGIA PROTEINE, TIAMINA FERRO, VIT
E Fe,carenza di aa solforati ASPECIFICA PROTEINE
ED ENERGIA Zn, AG ESSENZIALI, Fe PROT,Fe,VIT B 12
e B 6,ac. folico, niacina, riboflavina PROTEINE,
ENERGIA
28VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE ITER E
FINALITA
- Accertare e valutare lo stato nutrizionale
- Misurare la severità della malnutrizione
- Selezionare i pazienti che necessitano di terapia
nutrizionale - Quantificare il rischio di complicanze legato
allo stato di malnutrizione - Predisporre la terapia nutrizionale opportuna
- Controllare i pazienti durante la terapia
- Valutare lefficacia del trattamento
29REQUISITI DEGLI INDICI NUTRIZIONALI
- Semplice determinazione
- Non invasività
- Riproducibilità nel tempo
- Affidabilità
- Sensibilità
- Predittività
- Basso costo
30LIMITI DEGLI INDICI DI VALUTAZIONE NUTRIZIONALE
- Tutti i parametri fino ad ora utilizzati sono
comunque influenzati dalla malattia di base - E particolarmente difficile separare gli effetti
della malnutrizione dallinfluenza della malattia
di base nel determinare la prognosi clinica - Non è possibile stabilire laffidabilità dei
parametri più comunemente utilizzati per valutare
lo stato nutrizionale a causa dellesiguità degli
studi di comparazione
31VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE MODALITA
CLINICO-DIAGNOSTICHE
- Anamnesi
- Esame obiettivo
- Valutazione dellapporto alimentare
- Parametri antropometrici
- Parametri bioumorali
- Parametri immunologici
32DOMANDE DA FORMULARE PER LA VALUTAZIONE
NUTRIZIONALE
- Ha perso peso? Quanti Kg ed in quanto tempo?
- Ha problemi di masticazione o di deglutizione?
- Ha perso lappetito? E da quanto tempo?
- Quali disturbi gastroenterici accusa (nausea,
vomito, diarrea, stitichezza)? Quali altri
disturbi o malesseri presenta? - Vive solo? Sa cucinare? Quali cibi acquista? Come
vengono cucinati? - Quanti pasti mangia al giorno?
- Quanto vino, birra o superalcolici assume al
giorno? - Usa farmaci?
- Ha intolleranze alimentari?
- Ha particolari credenze sul tipo di dieta da
seguire? - Sta seguendo una dieta? Se sì, da chi è stata
prescritta? - Usa integratori alimentari, prodotti dietetici o
vitamine?
33VALUTAZIONE ANTROPOMETRICA (1)
- Altezza misura di base che viene misurata con lo
STADIOMETRO o ANTROPOMETRO fisso o portatile.
Problema delle misure per i pazienti allettati
Altezza al ginocchio viene misurata con un
calibro alla gamba sx con il ginocchio posto a
90 e derivato secondo la seguente formula
Età (anni)
Altezza (cm)
Uomini 19-59 altezza al ginocchio (cm) x
1.88 71.85 60-80 altezza al
ginocchio (cm) x 2.08 59.01 Donne 19-59
altezza al ginocchio (cm) x 1.86 (età in anni
x 0.05) 70.25 60-80 altezza al
ginocchio (cm) x 1.91 (età in anni x 0.17)
75.00
34VALUTAZIONE ANTROPOMETRICA (2)
Pesoqualunque variazione nel contenuto di acqua,
massa magra o grassa del nostro organismo si
riflette in una variazione del peso corporeo. Il
peso rappresenta quindi un indice primario oltre
che semplice ed immediato per la valutazione
dello stato di nutrizione. Peso attuale e
percentuale di peso perso sono i più importanti
indici di valutazione nutrizionale, i markers di
riserva energetica più prontamente ottenibili
PERDITA DI PESO COME DEL PESO PRE-MALATTIA E
SUA INTERPRETAZIONE
Interpretazione
Cambiamento di peso ()
lt 5 Non significativo (a meno che
non sia stato rapido o stia progredendo) 5-9
Non serio (a meno che non sia rapido o
il pz sia già malnutrito) 10-20
Clinicamente significativo richiede un supporto
nutrizionale gt 20 Severo richiede
un supporto nutrizionale aggressivo
35VALUTAZIONE ANTROPOMETRICA (3)
Alfine di rendere indipendente la valutazione del
peso corporeo dallaltezza dellindividuo e
quindi di rendere possibile il confronto di peso
tra soggetti e gruppi di individui, sono stati
elaborati degli indici peso/altezza. Il più
utilizzato nella letteratura recente è il BMI
Il BMI fornisce indicazioni sulla funzionalità e
composizione corporea ( di massa grassa e di
massa magra), ma per un dato BMI la composizione
corporea varia per sesso (gt di grasso nelle
femmine), età (gt di grasso negli anziani
rispetto ai giovani, specialmente uomini),
muscolatura ( di grasso negli individui
muscolosi) e stato di idratazione (edema,
disidratazione).
PESO (Kg) ALTEZZA (m2)
BMI
36CATEGORIE DI BMI PER IDENTIFICARE IL RISCHIO PEM
CRONICA NEGLI ADULTI
categoria BMI (kg m-2) categoria PESO INTERPRETAZIONE
lt 18.5 SOTTOPESO Malnutrizione cronica probabile
18.5-20 SOTTOPESO Malnutrizione cronica possibile
20-25 PESO IDEALE Malnutrizione cronica improbabile (basso rischio)
25-30 SOVRAPPESO ? rischio di complicanze associate a cronica sovralimentazione
gt 30 OBESITA Moderato (30-35 kg m-2), elevato (35-40 kg m-2) e molto elevato (gt 40 kg m-2) il rischio di complicanze obesità- correlate
37VALUTAZIONE ANTROPOMETRICA (4)
CIRCONFERENZE
Le circonferenze corporee esprimono le dimensioni
trasversali di vari segmenti corporei.
Sono indici, oltre che dello stato di nutrizione
(es.crf del braccio) anche della distribuzione
del grasso corporeo (es.crf della vita e dei
fianchi) e della crescita (es. crf del cranio).
La circonferenza del braccio (misurata
esattamente a metà distanza tra acromion e
olecrano a gomito flesso di 90 nel braccio non
dominante), è una tecnica antropometrica di
notevole valore in quanto permette di ottenere
una stima della circonferenza muscolare nella
stessa sede.
VALORI CLINICAMENTE SIGNIFICATIVI PER
MALNUTRIZIONE
V.N M 22.8 cm F 20.9 cm
MASCHI
FEMMINE 20.1 cm
malnutrizione lieve
18.6 cm gt 15.2 cm
malnutrizione media gt 13.9 cm
15.2 cm malnutrizione severa
13.9 cm
38VALUTAZIONE ANTROPOMETRICA (5)
Metodo più comune per stimare il grasso corporeo,
poiché il grasso sottocutaneo che si stima con il
plicometro ne rappresenta una frazione costante
PLICHE
Pliche più utilizzate tricipitale, bicipitale,
sottoscapolare, sovrailiaca
La plica tricipitale si misura sul lato
posteriore del braccio a metà distanza tra
lestremità dellacromion e dellolecrano Plica
bicipitale stessa altezza ma sul lato anteriore
del braccio Plica sottoscapolare sotto la punta
inferiore della scapola, a 45 rispetto alla
verticale Plica sovrailiaca sopra la cresta
iliaca, lungo la linea ascellare media LATO NON
DOMINANTE DEL CORPO
VALORI CLINICAMENTE SIGNIFICATIVI PER
MALNUTRIZIONE
V.N M 11.3 mm F 14.9 mm
MASCHI
FEMMINE 10 mm
malnutrizione lieve 13.2
mm gt 7.5 mm malnutrizione
media gt 9.9 mm 7.5 mm
malnutrizione severa
9.9 mm
39MISURE BIOCHIMICHE PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO
NUTRIZIONALE
PROTEINE PLASMATICHE Poiché la sintesi proteica
necessita di unenergia adeguata, per monitorare
ladeguatezza dellapporto proteico ed energetico
si ricorre alla determinazione di alcune
proteine. Le misurazioni delle proteine
plasmatiche riflettono il passaggio dal
catabolismo allanabolismo. La velocità a cui la
concentrazione plasmatica di una proteina varia
in risposta ad una dieta inadeguata dipende
dallEMIVITA della proteina. Lo squilibrio tra
velocità di sintesi o secrezione e quella di
catabolismo si manifesta più velocemente in
proteine con unemivita breve. Nella scelta delle
variabili che si vogliono dosare e
nellinterpretazione dei risultati ottenuti è
necessario distinguere tra INDICATORI DELLO
STATO NUTRIZIONALE A BREVE TERMINE INDICATORI
DELLO STATO NUTRIZIONALE A LUNGO
TERMINE OBIEZIONI ALLUTILIZZO DELLE PROTEINE
PLASMATICHE come indicatori di deplezione
proteicala loro concentrazione diminuisce nella
fase acuta di molteplici situazioni patologiche
(interventi chirurgici, infarto, infezioni,
traumi, tumori). Maggior utilità delle proteine
plasmatiche nel monitoraggio della terapia
nutrizionale piuttosto che come indicatori
inequivocabili dello stato nutrizionale.
40ALBUMINA
- INTERVALLO DI NORMALITA 3.5 5 g/dl
- EMIVITA 15 19 giorni
IPOALBUMINEMIA indice prognostico dellaumentata
morbilità, mortalità e tempo di degenza tra i
pazienti ospedalizzati.
- LIMITAZIONI AL SUO IMPIEGO
- Distribuita in un pool corporeo ampio,
soprattutto extravascolare (solo 30-40 nel
siero). Modifiche che avvengono al di fuori dello
spazio intravascolare non possono essere rilevate
nel siero il pool corporeo totale si può ridurre
di 1/3 prima della comparsa di alterazioni - Ipoalbuminemia non è presente in tutte le
condizioni di iponutrizione. Caratteristica del
Kwashiorkor, mentre in adulti volontari sani a
semidigiuno protratto per 6 mesi si verifica solo
una modesta riduzione (2) - Il suo metabolismo è alterato da diverse
condizioni morbose malassorbimento, epatopatie,
nefropatie, infezioni, traumi, neoplasie,
squilibri osmotici ed ormonali - Importante standardizzare il prelievo posizione
ortostatica, aumentando la pressione idrostatica
negli arti inferiori, tende a lieve
emoconcentrazione. Variazioni fino al 10-15
(anche Hb, Ht, Ca, K). Si spiega così la ? di
questi parametri nei pazienti pochi giorni dopo
lospedalizzazione
41TRANSFERRINA
- INTERVALLO DI NORMALITA 220-400 mg/dl
- EMIVITA 8 giorni
- ß-globulina con P.M. di 77.000 Dalton
- Principale proteina plasmatica di trasporto del
Fe - Transferrina sierica (0.8 x Total Iron Binding
Capacity) - 43 - Diffonde liberamente nel compartimento
extracellulare e 50-60 è localizzata nello
spazio extravascolare. - I livelli si modificano in varie condizioni
indipendenti dallo stato nutrizionale, ad es. in
gravidanza, uso di anticoncezionali ed
antibiotici, epatiti acute, infezioni, neoplasie,
sindrome nefrosica ed in mancanza di Fe - Sensibilità e specificità della transferrina come
indice dello stato di nutrizione proteica è
scarsa
42PREALBUMINA
- INTERVALLO DI NORMALITA 10-40 mg/dl
EMIVITA 1-2 giorni
- Proteina di trasporto per gli ormoni tiroidei,
presente in circolo in forma di complesso con RBP - Breve emivita, pool totale contenuto
- Possiede unalta concentrazione di triptofano
(ruolo chiave nellinizio della sintesi proteica) - Ha uno dei più alti rapporti di aa essenziali vs
non essenziali rispetto a qualsiasi altra
proteina dellorganismo - La sua concentrazione plasmatica risponde
rapidamente ai cambiamenti dellapporto
dietetico ed è ben correlata alle variazioni del
bilancio azotato - Miglior indicatore dello status delle proteine
viscerali e del bilancio dellazoto rispetto
allalbumina e alla transferrina - Molto utile anche come indicatore
delladeguatezza del piano di trattamento
nutrizionale - I suoi livelli circolanti sono influenzati dalla
disponibiltà della tiroxina che funge da proteina
di trasporto (attenzione al suo utilizzo nei
distiroidismi!) - Può essere bassa in pz. non malnutriti ma settici
o dopo somministrazione di citochine, ormoni e
trapianto di midollo osseo - IR ne aumenta la concentrazione, insuff. epatica
può diminuirla
43PROTEINA LEGANTE IL RETINOLO
- INTERVALLO DI NORMALITA 40-50 µg/dl
EMIVITA 10 ore
- Proteina sintetizzata da fegato (P.M 21.000
Dalton), in grado di legare il retinolo e
trasportarlo nel plasma - Risponde prontamente alla deprivazione sia
proteica che energetica - In alcuni studi eseguiti su bambini malnutriti
che mostravano bassi livelli di RPB, i livelli
sono ritornati normali dopo il ripristino di un
adeguato apporto nutrizionale (quindi sarebbe più
sensibile alla retrizione energetica che alla
carenza di proteine) - Filtrata dai glomeruli, ? nellIR
- Diminuisce nei pazienti con fibrosi cistica,
malattie epatiche croniche, carenza di zinco ed
ipertiroidismo
44FIBRONECTINA
- INTERVALLO DI NORMALITA 200-400 µg/dl
- EMIVITA 12-24 ore
- Glicoproteina ad alto peso molecolare presente
nel plasma, linfa e spazi interstiziali ad alta
affinità per collagene, fibrina, actina. - La concentrazione sierica si riduce dopo traumi e
in corso di sepsi, probabilmente perchè
rapidamente consumata per il suo legame
obbligato con gli elementi cellulari
dellinfiammazione - E uno dei pochi marcatori nutrizionali a non
essere sintetizzato esclusivamente nel fegato ed
è quindi un parametro di valutazione utile nei
pazienti epatopatici
45INDICE CREATININA - ALTEZZA
Lescrezione di creatinina nelle urine potrebbe
costituire un indice attendibile della massa
muscolare, dal momento che la creatina è presente
quasi completamente nel muscolo (sotto forma di
creatin fosfato) ed è convertita in creatinina
con velocità relativamente costante Lindice C/A
confronta lescrezione urinaria di creatinina
nelle 24 h con il valore teorico atteso in base
allaltezza del soggetto La sua riduzione è
indice di deplezione del compartimento
muscolare La sua accuratezza dipende dalla
corretta raccolta delle urine e da un consumo di
dieta priva d carne
Escrezione urinaria 24 h
INDICE C/A
X 100
Escrezione urinaria 24 h ideale
VALORI NORMALI 100 99-80 malnutrizione
lieve 60-79 malnutrizione moderata lt 60
malnutrizione grave
46COLESTEROLEMIA
La colesterolemia può essere indicatore di
malnutrizione calorico-proteica quando presenta
riduzione maggiore del 25 nellultimo anno e
quando siano state escluse altre cause di
ipocolesterolemia
IPEROMOCISTEINEMIA
Liperomocisteinemia (valori normali lt 15 mmol/L)
è indicatore importante e significativo di
carenza nutrizionale di folati, vitamina B6 e
vitamina B12
47TEST IMMUNOLOGICI
- CONTA DEI LINFOCITI TOTALI sono ormai stati
sviluppati degli standard per linterpretazione
nutrizionale della conta dei linfociti totali - 1500-1800/mm3 lieve
malnutrizione - 900-1500/mm3
malnutrizione moderata - lt 900/mm3
malnutrizione grave - Lutilizzo della conta dei linfociti totali va
riservato a quei pazienti nei quali infezioni,
neoplasie, stress metabolico o luso di steroidi
o di farmaci immunosoppressivi non sono presenti - IMMUNOCOMPETENZA limmunocompetenza, misurata
attraverso la ipersensibilità cutanea ritardata,
è un indice di morbilità e mortalità. Va tuttavia
ricordato che sebbene limmunocompetenza e la
ipersensibilità cutanea ritardata siano
influenzate dalla malnutrizione grave, altri
fattori possono incidere significativamente.
Infezioni (virali, batteriche e granuolomatose),
alcune malattie (uremia, cirrosi, epatite,
trauma, ustioni ed emorragia), farmaci
(corticosteroidi, immunosoppressori, cimetidina,
warfarin), lanestesia e gli interventi
chirurgici alterano la conta dei linfociti totali
e la ipersensibilità cutanea ritardata in assenza
di malnutrizione. Inoltre, il semplice drenaggio
di un ascesso può migliorare uno stato anergico.
Pertanto, pur sottolineando la potenziale
capacità di predire la comparsa di complicanze,
ma anche lincapacità di separare gli effetti
della malnutrizione da quelli della malattia di
base, è difficile giustificare lutilizzo di
questi test come indicatori affidabili dello
stato di nutrizione del singolo paziente
48FUNZIONE MUSCOLARE
- VALUTAZIONE DELLA FORZA DELLA STRETTA DI MANO
(HANDGRIP STRENGHT). Metodica semplice,
necessita di un dinamometro, ma comporta la
collaborazione del paziente. Sensibilità del 90
nel predire le complicanze postoperatorie - ELETTROSTIMOLAZIONE DEL NERVO ULNARE. A livello
del pollice, che determina contrazione del
muscolo adduttore del polso. La metodica non
necessita della collaborazione del paziente e non
viene modificata da sepsi, farmaci, traumi,
interventi chirurgici e anestesia. Invece il
digiuno determina specifiche alterazioni, con
ridotta contrazione e comparsa precoce di fatica
muscolare, simili a quelle che si osservano a
carico del diaframma del paziente malnutrito - La funzione muscolare risponde prontamente alla
terapia nutrizionale, ancor prima che si
modifichino i livelli di azoto corporeo e il
contenuto proteico dellorganismo. Questi test
funzionali si sono dimostrati superiori a peso,
CMA, albuminemia, perdita di peso nel predire lo
sviluppo di complicanze - Ancora non è chiaro se il miglioramento degli
indici di funzione muscolare attraverso la
terapia nutrizionale determini anche un
miglioramento della prognosi
49INSTANT NUTRITIONAL ASSESSMENT (INA)
- INA albumina 3.5 g/dl linfociti 1500
NORMALE - INA albumina 3.5 g/dl linfociti 1500
ALTO RISCHIO -
(COMPLICANZE)
50MUST
malnutrition universal screening tool
Punteggio perdita peso (non programmata
in 3-6 mesi) Perdita peso lt 5
0 Perdita peso 5-10
1 Perdita peso gt 10 2
Punteggio BMI BMI gt 20.0 (gt 30
obesità) 0 BMI 18.5-20.0
1 BMI lt 18.5
2
Punteggio effetto della malattia Aggiungere un
punteggio di 2 se non cè stata o se
probabilmente non ci sarà assunzione di
nutrienti per un tempo gt 5 gg
Somma tutti i punteggi
Rischio complessivo di malnutrizione e linee
guida per la gestione del paziente
- 1 Medio rischio
- Osservazione
- Documentare lapporto dietetico per
- 3 giorni se il soggetto è in ospedale o se
- in cura domiciliare
- Se lapporto dietetico è migliorato o
- adeguato, minima attenzione clinica se
- nessun miglioramento accurato monitoraggio
- Ripetere lo screening
- ospedalesettimanalmente
- cure domicilari almeno mensilmente
- comunità almeno ogni 2-3 mesi
- 0 Basso rischio
- Cure cliniche di routine
- Ripetere lo screening
- ospedale settimanalmente
- cure domiciliari mensilmente
- comunità annualmente per gruppi particolari
- (per es. pazienti di età gt 75 anni)
- 2 Alto rischio
- Trattamento
- Riferirsi a un nutrizionista per il
- supporto nutrizionale
- Migliorare o incrementare lapporto nutrizio_
- nale complessivo
- Monitorare e riesaminare il piano di cura
- ospedale settimanalmente
- cure domiciliari mensilmente
- comunità mensilmente