Title: Disease management dello scompenso cardiaco
1Disease management dello scompenso cardiaco
2Incidenza
Sharpe N, Daughty R. Lancet 1998 352 (suppl I)
19-28, modificato
3MortalitĂ
Sharpe N, Daughty R. Lancet 1998 352 (suppl I)
19-28, modificato
4MortalitĂ
Sharpe N, Daughty R. Lancet 1998 352 (suppl I)
19-28, modificato
5Soggetti con disfunzione cardiaca
diagnosi di scompensoterapia inadeguata
non riconosciuti perchéasintomatici o con pochi
sintomi
diagnosi di scompensoterapia appropriata
Clelend JG et al.Lancet 1998352 (suppl I)
19-28modificato
6Pazienti in terapia per scompenso
scompenso e disfunzione ventricolare sinistra
diastolica
trattati senza scompenso
scompenso e disfunzione ventricolare sinistra
sistolica
Clelend JG et al.Lancet 1998352 (suppl I)
19-28modificato
scompenso e disfunzione ventricolare sinistra
sistolicae trattamento adeguato
7Costi dello scompenso
- Gran Bretagna 2.000 miliardi/anno
- 60-70 ricoveri ospedalieri
- 13,5 test diagnostici
- 6,6 farmaci
- 11,8 servizi ospedalieri ambulatoriali
- MMG costi non calcolati
8Perché disease management?
- Problema rilevante ed in crescita
- impatto su mortalitĂ e qualitĂ di vita
- prevalenza rilevante
- Incidenza in aumento
- Gestione non ottimale dei pazienti
- diagnosi
- terapia
- Costi per il SSN
- importante fonte di spesa
- PossibilitĂ di contenimento e/o razionalizzazione
9Una gestione complessa
- Diverse fasi
- prevenzione
- diagnosi
- terapia
- follow-up
- riacutizzazioni
- ricoveri
- riabilitazione
- assistenza domiciliare
- la terminalitĂ
- Diversi attori
- pazienti
- familiari
- infermieri
- MMG
- Guardia medica
- specialisti extraospedalieri
- ospedalieri
- politici e amministratori
10Valutare ogni aspetto
Dalla prevenzione
Al trapianto
11I problemi
- Scarsa comunicazione
- Visione parcellare dei problemi
- RigiditĂ dei modelli
- Interessi particolari
- Irrazionale allocazione delle risorse
Ricoveri e mortalitĂ evitabili
12ETICA
- Criteri medici considerati appropriati dallAMA
per lallocazione di risorse mediche scarsamente
disponibili - la probabilitĂ di arrecare un beneficio
- limpatto del trattamento nel migliorare la
qualitĂ di vita - lurgenza delle condizioni del paziente
- lammontare delle risorse necessarie per la
riuscita del trattamento (limitatamente ad alcuni
casi)
13ALLEANZA TERAPEUTICA
PAZIENTEE FAMIGLIARI
SPECIALISTA-OSPEDALE
MEDICINAGENERALE
14Disease management
- Progetto condiviso da tutti i soggetti
interessati - Progetto realistico
- Progetto soggetto a verifiche ed evoluzioni
- Progetto adattabile alle realtĂ locali
15I passaggi obbligati
- La scienza letteratura e linee guida
- La realtĂ prassi e strutture esistenti
- Gli obiettivi in ordine di prioritĂ
- Le risorse economiche ed umane
- Il team progetti e accordi
- La verifica indicatori e monitoraggio
- Il miglioramento continuo il circolo virtuoso
16I soliti punti critici
- Mancanza di adeguate evidenze scientifiche
- Rapporto Ospedale/Specialisti- Territorio
- Trasferimento e gestione delle informazioni
- Scarso coinvolgimento di paziente e familiari
17Insufficienti evidenze
- Alcune procedure invasive
- Criteri diagnostici
- Terapia scompenso diastolico
- Associazioni farmacologiche complesse
- Riabilitazione
- Follow-up
- Modelli di assistenza domiciliare
- e altro ancora
18ApplicabilitĂ degli studi clinici
caratteristiche dei pazienti
19La diagnosi
- Criteri clinici
- Supporto strumentale
- Ecocardiogramma
- Spirometria se necessario per dd
- Supporto laboratoristico
- Consulenza per casi dubbi
- Esami di secondo livello in casi selezionati
20Prossimo futuro?
Sospetto clinico
NP bassiconsiderare altra diagnosi
NP alti ecocardiogramma
Difuzione sistolica o Sistodiastolica Terapia
standard
Disfunzione diastolica Terapia ancora da definire
21Ospedale, specialisti e territorio
22Ruolo del medico generale
- sospetto diagnostico
- diagnosi(autonomamente o con il cardiologo)
- educazione del paziente e famigliari
(autonomamente o con altre figure professionali) - assistenza continuata nel tempo.
23Ruolo del medico generale
- autonomamente nelle fasi meno gravi e di
stabilitĂ - in collaborazione con il cardiologo nelle fasi
piĂ¹ gravi e in alcuni casi di riacutizzazione - in collaborazione con il cardiologo o
autonomamente a seconda delle circostanze nelle
fasi terminali della malattia.
24Ruolo del medico generale
- controlli periodici routinari
- ricorso allo specialista
- ricorso al ricovero ospedaliero
- controlli periodici intensivi post dimissioneo
in corso di complicanze o riacutizzazioni.
25La consulenza
- a) Diagnosi o sospetto diagnostico di patologia
di interesse cardiologico - - coronaropatia
- - aritmie significative
- - significativa patologia valvolare
- - endocardite miocardite
- - pericardite
- - cardiomiopatie/miocardite
- - inadeguata risposta alla terapia domiciliare
con diuretici e ACE inubitori - b) Iponatriemia (lt 130 mEq/L)
- c) Classe NYHA III o IV
- d) NecessitĂ di elevati dosaggi diuretici (gt 75mg
die furosemide) - e) Ipotensione (PA sistolica lt 90 mmHg)
- f) Insufficienza renale (creatininemia gt 2,5
md/dl) - g) Aterosclerosi severa generalizzata
(soprattutto se sono presenti claudicatio
intermittens o soffi arteriosi) con rischio di
stenosi dellarteria renale - h) Grave patologia ostruttiva cronica delle vie
respiratorie o cuore polmonare con rischio
dipertensione polmonare fissa
26Il ricovero
- Sospetta ischemia miocardica acuta
- Edema polmonare che non risponde immediatamente a
terapia diuretica e.v. - Scompenso cardiaco refrattario a terapia
domiciliare anche dopo consulenza cardiologica - Ipotensione sintomatica o sincope
- Aritmie sintomatiche
- Oligo/anuria
- Grave patologia extracardiaca concomitante
(polmonite, ecc.) - ImpossibilitĂ di adeguata assistenza domiciliare
27La riacutizzazione
- Visite specialistiche domiciliari
- Visita urgente ambulatoriale
- Corsie preferenziali per visite
- Day Hospital
- Ambulatori dedicati
- Ricovero (posti letto dedicati?)
Procedure concordate!
28Il follow-up
- IN CONDIZIONI DI STABILITA, controlli
trimestrali per i pazienti in classe NYHA I e II
e ogni 1-2 mesi per quelli in classe iIIÂ Â Â - Sempre in questi casi si richiede annualmente
ECG, si esegue E.O. e, se non richiesto
precedentemente per motivi specifici (diuretici,
diabete, ecc.) si richiedono creatininemia,
glicemia, emocromo, Na,K,es. urine. - In caso di dimissione dallospedale si consiglia
un controllo settimanale per le prime 2-3
settimane, poi mensile per 1-2 mesi prima di
riprendere le indicazioni dei punti precedenti - Le situazioni dinstabilità o la classe NYHA IV
richiedono interventi personalizzati.
29probabile scompenso
- inizio terapia
- esami ematochimici, ECG,RX torace,
ecocardiogramma - rimozione cause e concause
sì
no
ricoveronecessario?
ricoverare
no
diagnosiconfermata?
ricercarediagnosialternativa
sì
- MMG per
- perfezionamento terapia
- educazione paziente, famigliari
- follow-up
patologia dipertinenzaspecialistica?
sì
no
specialista
30Algoritmo terapeutico
- correggere eventuali patologie corresponsabili,ca
rdiovascolari e non - misure non farmacologiche
- farmaci (ACE inibitori, diuretici,
antialdosteronici, eventualmente beta-bloccanti,
digitalici)
se i sintomi persistono
- verificare adeguatezza dei dosaggi
- verificare la compliance
- verificare luso di farmaci che possono
interferire - verificare eventuale insorgenza/peggioramento di
patologia extracardiaca.
se i sintomi persistono
invio allo specialista
31Ma in pratica?
32La realtĂ italiana
- STUDIO SEOSI (The SEOSI Investigators Survey on
heart failure in Italian hospital cardiology
units Eur heart J 1997 18 1457-1462 - 49 classe NYHA III o IV
- 48 classe NYHA II
- 3 non scompenso
- 35 programmati per ricovero
- 58 inseriti in follow-up ospedaliero
- 7 reinviati al MMG
-
33La realtĂ non solo italiana
- i pazienti ambulatoriali seguiti dagli
specialisti sono rappresentativi solo del 20
della popolazione con scompenso cardiaco - Laccesso allecocardiorafia è considerato di
competenza specialistica - Listituzione e gestione di servizi è decisa
autonomamente dallospedale - Rapporto tra cardiologi ed internisti non sempre
facile
34La realtĂ non solo italiana
- Molti soggetti trattati per scompenso non
presentano in realtĂ questo problema - Una buona percentuale dei pazienti con diagnosi
di scompenso non ha mai eseguito ecocardiogramma - Molto spesso la terapia non è ottimale
- Il ricorso a specialista/ospedale è subottimale
- Spesso leducazione-informazione del paziente è
insufficiente
35Il follow-up
- VariabilitĂ negli schemi
- Tendenza a controlli automatici e routinari da
parte dei centri - Scarso significato clinico di alcuni controlli
periodici - Scarsa sistematicitĂ controlli in MG
36Conclusione ospedale e territorio
- Due mondi con dinamiche proprie e scarsa
interazione
37E un problema?
- Se si sottraggono risorse a attivitĂ cardiologica
piĂ¹ utile - Se la qualitĂ dellassistenza è inferiore a
quella possibile - Se la qualità di vita del paziente è inferiore a
quella possibile - Se riduce la possibilitĂ di gestione a livello
territoriale e a costi inferiori
38La verifica
- Stabilire gli opportuni indicatori
- Valutare lintero iter del paziente
- Raccogliere tutte le informazioni necessarie
- Avere un adeguato sistema danalisi
- Avere un supporto segretariale
- Prevedere revisione periodica
39Flusso informativo
- Fondamentale per
- Comunicazione e collaborazione specialista-MMG
- Ottimizzare la gestione del paziente
- Evitare ripetizione esami
- Evitare inutili sostituzioni di farmaci
- Evitare perdite di tempo nelle registrazioni
- Valutare procedure ed esiti
40Il futuro?
41Educazionedel paziente e dei familiari
- devono il piĂ¹ possibile comprendere
- natura della malattia
- natura della sintomatologia
- importanza e finalitĂ di ciascun farmaco e delle
misure non farmacologiche - possibile ruolo negativo di altre sostanze
- modi per riconoscere precocementeil
peggioramento - necessitĂ dei controlli periodici
- modalitĂ di co-gestione di alcuni aspetti.
42Lassistenza domiciliare
- Letteratura non conclusiva
- Differenti realtĂ locali
- ADI-ADP
- Ruolo dellinfermiere
- Iniziative non organiche e isolate
- Problemi organizzativi
- Rapporti tra specialista, MMG, infermiere
43Piccolo è bello
- Progetti locali
- facilitĂ di contatti
- chiarezza di responsabilitĂ e competenze
- rapiditĂ di attuazione
- semplicitĂ nelle verifiche
- facilitĂ nelle modifiche
- maggior coinvolgimento di tutti
- maggiori gratificazioni
44Prima diniziare
Ci crediamo veramente tutti?
Abbiamo sufficiente potere decisionale?
Gli obiettivi sono realistici?
Abbiamo le risorse necessarie?
La verifica è possibile?
Abbiamo una struttura di supporto?
45Si parte
- Fotografiamo lesistente
- Concordiamo sulla scienza
- Stabiliamo gli obiettivi
- Definiamo le aree di competenza
- Predisponiamo le verifiche
- Prepariamo i feed-back
46Valutazione di un modello di disease management
per lo scompenso cardico