Title: Modelli organizzativi (a cura di Donatella de Vita)
1Modelli organizzativi(a cura di Donatella de
Vita)
- Scuola di Dottorato
- Scienza dei Materiali
2Teorie organizzative
Scuola classica
Scuola sociale
Scuola sistemica
3Scuola classica
- Postulato
- luomo è una variabile dipendente
dallorganizzazione - Principi generali
- aree di competenza limitate
- separazione tra progettazione ed esecuzione
- studio dei metodi migliori in rapporto alle
macchine e ai lavoratori - istruzioni di lavoro scritte e dettagliate
- unità di comando
- luomo è spinto soprattutto da motivazioni
economiche
4Critiche alla scuola classica
Luomo non è solo razionalità Lazienda è
composta da uomini che prendono in continuazione
decisioni Luomo non esprime efficienza in
unorganizzazione parcellizzata, rigida,
prescrittiva
5Scuola sociale
- Postulato
- luomo è la variabile indipendente,
- lorganizzazione è a lui subordinata
- Principi generali
- valorizzazione delle risorse individuali
- attenzione alle relazioni
- attenzione al clima
6Il cambiamento e le 2 scuole
- Perturbazioni
- economiche
- sociali
- di mercato
- hanno richiesto cambiamenti nelle aziende!
7Scuola sistemica
Lazienda è
- ... composto da più variabili
- ... aperto verso lesterno
8Le variabili del sistema
Struttura Risorse umane Meccanismi
operativi Sistema premiante Strategia
Necessità di coerenza
9Il sistema è aperto
Ogni variabile è influenzata dallambiente
esterno Ogni cambiamento comporta un
riadattamento di tutte le variabili
Ogni sistema organizzativo è in continua
evoluzione
10Learning organization
come
Informazioni, esperienze, intuizioni del
singolo codificate in norme, valori, metodi
diventano un patrimonio di tutti e favoriscono
la crescita organizzativa
Gli artefici dellapprendimento aziendale sono i
membri dellorganizzazione
11Learning organization
perché
- Per definire nuovi vantaggi competitivi
- Per ripensare il proprio rapporto con il mercato
- Per ripensare il funzionamento del sistema
aziendale
12Learning organization
alcuni presupposti
- Azienda piatta
- Cultura della qualità
- Ampliamento della superficie di contatto con il
cliente
13Struttura organizzativa
E il risultato di unattività di divisione e
ricomposizione del lavoro che definisce
- le unità organizzative
- i collegamenti
Organigramma
14Come funziona unazienda?
Lazienda funziona per processi!
Lo svolgimento dei compiti di un settore prevede
legami con altri settori
Interdipendenza
15Interdipendenza
Ciascuna unità dipende dalle altre per
lesecuzione del proprio compito Il risultato
globale è conseguenza della qualità dello scambio
tra le varie unità
Ciascuno è fornitore di clienti interni!
16Struttura organizzativa
17Struttura per funzioni
- Vantaggi
- Alta specializzazione
- Economie di scala
- Svantaggi
- Difficoltà di coordinamento interfunzionale
- Tendenza alla rigidità
- Difficoltà a valutare con ottica globale
18Struttura per funzioni
D.G.
Commerciale
Finanziario
Personale
Amministrativo
19Struttura divisionale
- Vantaggi
- Sviluppo di abilità interfunzionali
- Processi di decisione più semplici
- Svantaggi
- Duplicazione di alcune figure
- Possibili conflitti tra le divisioni per
lallocazione delle risorse - Necessità di coordinamento tra le autonomie
divisionali e gli obiettivi globali dellimpresa
20Struttura divisionale
D.G.
Finanziario
Pianificazione
Personale
Responsabile Divisione A
Responsabile Divisione B
Vendite
Marketing
Acquisti
Vendite
Marketing
Acquisti
21Struttura per progetti
- A latere di una struttura per funzioni, per
iniziative - con un obiettivo specifico
- temporanee
- interfunzionali
- rilevanti per limpresa
22Struttura per progetti
D.G.
Progetto A
Produzione
Acquisti
Commerciale
Progettazione
Impianti
Lavori
23Struttura a matrice
- Vantaggi
- Salvaguardia delle specializzazioni
- Sviluppo di abilità negoziali
- Tempi di decisione rapidi
- Svantaggi
- Duplicità di autorità
- Difficoltà a gestire le priorità
24Struttura a matrice
D.G.
Finanziario
Pianificazione
Personale
Funzione Special 1
Funzione Special 2
Funzione Special n
Controllo gestione
Ricerca sviluppo
Impianti
Formaz.
Funzione
Prodotto/ mercato
1
X
X
X
X
2
X
X
3
X
X
X
4
X
X
X
25Metodi di analisi organizzativa
26Lesigenza
- Fare chiarezza sui ruoli
- definire chi è responsabile di che cosa
- e sulla base di quali indicatori verrà valutata
la sua prestazione - Dare un nome solo ad ogni attività
- Identificare aree di miglioramento
- sovrapposizioni
- spazi bianchi
- inefficienze
- orticelli
274 possibili livelli di dettaglio nellanalisi
organizzativa
- Mappa dei processi aziendali
- visione dinsieme
- Descrizione sintetica dei processi
- mappa delle responsabilità e degli indicatori di
prestazione - Descrizione analitica dei sottoprocessi
- descrizione delle attività
- Procedure (massimo livello di dettaglio)
- strumenti e modalità operative
281. La mappa dei processi aziendali
Processi strategici
yyy
xxx
Processo principale
aaa
bbb
ccc
ddd
Processi di supporto
RU, IT, ...
292. La descrizione sintetica dei processi
Attività
Input
Output
Responsabile
KPI
1
2
303. La descrizione dei sottoprocessi il flusso
delle attività
313. La descrizione dei sottoprocessi il flusso
delle attività (segue)
Un esempio