Title: Il setting critico/intensivo
1Il setting critico/intensivo
Chiara Peduto Terapia Intensiva di Emergenza AOU
Careggi - Firenze
2SECTIONS
- Esame clinico del paziente critico
- Critical Care Outreach e criteri di ammissione
- Principi generali del management intensivo
- Monitoraggi
- Principali quadri di insufficienza dorgano
- Cenni sugli scores clinici
- Outcome dalla terapia intensiva
3Paziente Critico
- Insufficienza acuta di organi e/o sistemi
- In immediato pericolo di vita
- La gravità /severità della condizione deve essere
precocemente riconosciuta e prontamente trattata - Richiede assistenza personalizzata
4Le priorità di approccio al paziente critico
prevedono..
- Pronta rianimazione secondo le linee guida ALS, e
corretta gestione delle insufficienze
dorgano/sistema e del periarresto - Trattamento rapido delle emergenze minacciose per
la vita quali ipotensione, ipossiemia,
iperkaliemia, ipoglicemia, acidosi, ipotermia, e
aritmie - Analisi delle alterazioni fisiologiche
- Formulare la completa diagnosi man mano che sono
disponibili anamnesi completa e risultati di
indagini diagnostici - Attento monitoraggio delle condizioni del
paziente e della risposta al trattamento
5Ma qual è un paziente stabile?
Il linguaggio è spesso causa di fraintendimenti
talvolta anche pericolosi in certi contesti. Un
paziente può essere stabile anche se da 2 ore è
critico senza alcuna variazione (es. GCS
8) Forse è più opportuno utilizzare punteggi o
parametri codificati.
6Paziente critico
7Paziente critico
Boon, Nicholas A. Colledge, Nicki R. Walker,
Brian R. Davidson's Principles and Practice of
Medicine With Student Consult Access 20 ed.
8Area critica (e criticità ambientale?)
9Un po di storia...
Ashworth et al Current Anaesthesia Critical
Care (2003) 14, 90--99
10UTIC...Anno Domini 1963
11Caratteristiche strutturali
- Peculiarità dellambiente protetto
- SICUREZZA
- Componenti tecnologiche
- Razionalizzazione degli spazi
- Umanizzazione dellambiente intensivo
- Rianimazione chiusa vs aperta
12Risorse umane I
- 1989 nasce linfermiere di area critica
- Obiettivi nursing olistico in rianimazione
- Ripristino fisiologia normale, coping adeguato,
prevenzione esiti invalidanti, care per la
famiglia, qualità del morire - Attività di ricerca infermieristica
13Risorse umane II
- Area grigia nelle competenze e responsabilitÃ
delle discipline mediche e infermieristiche - Reciproca influenza
- Rischio di eccessivo tecnicismo dellinfermiere
(nursing alle macchine)
14Risorse umane III
- Consulenti specialistici
- Tecnici radiologia
- Dietisti
- Psicologici
- Terapisti della riabilitazione
- Operatori spirituali
- OBIETTIVI INTEGRATI
15Concetti chiave
- Monitoraggio e sorveglianza
- Mantenimento della nutrizione
- Dolore, analgesia e sedazione
- Riposo e sonno
- Omeostasi termica
- Equilibrio acido/base
- Risposta di paziente e familiari allambiente
critico - Risposta degli anziani
- Terapie alternative/complementari
- Cure post rianimatorie
- Etica e funzione di tutela nel critical care
nursing - Promozione della guarigione di ferite
SICUREZZA
16Obiettivi infermieristici
17Obiettivi infermieristici I
- Lesempio angloamericano
- Weaning in autonomia secondo protocollo
- Case-management
- Gestione flessibile della sedazione
- Manovre avanzate di trattamento
18Obiettivi infermieristici II
- Evoluzione
- Assistenza per compiti e protocolli
- Applicazione modelli teorie del nursing,
personalizzazione assistenziale - Piani standard su diagnosi infermieristiche
- Best evidence e Critical Pathways
19Obiettivi infermieristici IV
- Cartelle infermieristiche e mediche integrate
(cartaceo/informatiz) - Gestione personale di supporto
- Interfaccia multidisciplinare
- Attività di ricerca
- Inserimento neoassunti
20Organizzazione in area critica
ICU
Il team intensivistico dovrebbe produrre un
approccio olistico al paziente coinvolgendo le
consulenze specialistiche per produrre un piano
di cura ed assistenza volto a stabilire le
priorità nella gestione dellinsufficienza
(multipla) dorgano
HDU
21Intensive Care Unit
- Accoglie pazienti molto critici
- Inizialmente (storicamente) per supporto
ventilatorio meccanico - Adesso monitoraggio e supporto multisistemico
Boon, Nicholas A. Colledge, Nicki R. Walker,
Brian R. Davidson's Principles and Practice of
Medicine With Student Consult Access 20 ed.
22High Dependency Unit
- Livello di assistenza intermedio tra ICU e
degenza ordinaria - Appropriata per chirurgia maggiore e
insufficienza dorgano singolo - Idealmente collocata adiacente alla ICU per la
gestione complessiva dellarea critica da parte
del team intensivistico
Boon, Nicholas A. Colledge, Nicki R. Walker,
Brian R. Davidson's Principles and Practice of
Medicine With Student Consult Access 20 ed.
23Quando la Terapia Intensiva?
- (Probabilità di) intubazione endotracheale e
necessità di ventilazione meccanica invasiva - Necessità di supporto di 2 o organi (es.
inotropi ed emofiltrazione) - Alterazione cronica di uno o organi/sistemi
(es. BPCO o CAD) che richiedono supporto per
unaltra insufficienza reversibile dorgano o
sistema
Boon, Nicholas A. Colledge, Nicki R. Walker,
Brian R. Davidson's Principles and Practice of
Medicine With Student Consult Access 20 ed.
24Quando la Sub-Intensiva?
- Pz che richiedono unosservazione monitoraggio di
gran lunga più minuzioso e/o un monitoraggio più
sicuro rispetto ad una degenza ordinaria (IBP,
CVP, bilancio idrico, stato neurologico GCS) - Pz che richiedono supporto per insufficienza
singola dorgano o sistema - escluso la
ventilazione meccanica invasiva (CPAP, NPPV,
inotropi a dose bassa/media, terapia sostitutiva
renale in pz per il resto stabile) - Pz che non necessitano più a lungo della ICU ma
che non possono esser gestiti in sicurezza in una
degenza ordinaria
Boon, Nicholas A. Colledge, Nicki R. Walker,
Brian R. Davidson's Principles and Practice of
Medicine With Student Consult Access 20 ed.
25Terapia Intensiva vs Sub Intensiva
- Intensiva criterio clinico come giustificazione
di elevato dispendio di risorse
- Sub-Intensiva criterio clinico di entitÃ
ridotta, ma massimizzazione assistenziale per
malati ancora intensivi nei bisogni
biopsicosociali e riabilitativi precoci
26Larea criticafuori area outreach service
ericonoscimento del pz a rischio
- Lidentificazione del pz critico o in
peggioramento come elemento chiave per prevenire
lammissione o la riammissione in strutture di
area critica - LOutreach Service ha come obiettivi
- Allontanare lammissione in area critica
- Facilitare i tempi di ammissione in area critica
e la dimissione verso i reparti generali - Condividere abilità e esperienza in area critica
mediante programmi formativi - Promuovere la continuità delle cure
- Assicurare valutazione e audit dellOutreach
Service
Guidelines for the introduction of Outreach
Services INTENSIVE CARE SOCIETY STANDARDS 2002
27Outreach Service definizione e ruolo (I)
- Letteralmente estensione di servizi oltre i loro
limiti usuali o correnti - Applicandolo allarea critica approccio
multidisciplinare allidentificazione dei pz a
rischio di sviluppare condizioni critiche, e a
quelli che stanno recuperando da un periodo di
criticità , per garantire interventi precoci o
trasferimento (se appropriato), in unarea
adeguata alle necessità di cure individuali per
ogni pz - Collaborazione tra dipartimento di area critica e
dipartimenti di altre aree per assicurare
continuità delle cure dei pz senza riguardo della
loro allocazione, garantendo le competenze e le
conoscenze di tutto lo staff nellerogazione di
assistenza critica - In sostanza prevenire mediante azioni e
formazione/informazione - Possibilità di erogare assistenza di area critica
in ambito non critico in attesa di trasferimento
in luogo di cure adeguato
Guidelines for the introduction of Outreach
Services INTENSIVE CARE SOCIETY STANDARDS 2002
28Outreach Service definizione e ruolo (II)
- Loutreach non deve essere un rimedio per
- Scarsità di letti in area critica
- Inadeguate strutture per assistere pz
sub-intensivi - Ridotto numero di infermieri o inappropriato
skill mix - Tirocinanti senza esperienza o mancanza di
supervisione - Aspetti organizzativi, logistici, e politici
rilevanti nel favorire o meno lo sviluppo del
CCOS - Multidisciplinarietà e copertura h 24
Guidelines for the introduction of Outreach
Services INTENSIVE CARE SOCIETY STANDARDS 2002
29CCOS concetti sullo sviluppo della condizione
di criticitÃ
- Tempo che occorre nel deterioramento
- Variabile da pz a pz
- Alcuni non mostrano alterazioni prodromiche
- Rilevazione del deterioramento nel corso di ore,
gg - Identificazione pz a rischio
- Manifestazione segni fisici di alterazione
- Condizioni del pz o storia clinica del pz (es
chirurgia maggiore..) - Intuito!!!! (il pz non mi piace)
Guidelines for the introduction of Outreach
Services INTENSIVE CARE SOCIETY STANDARDS 2002
30Livelli di cura, criticità e zone di
sovrapposizione
Guidelines for the introduction of Outreach
Services INTENSIVE CARE SOCIETY STANDARDS 2002
31Criteri di chiamata del MET
Lee A et al The Medical Emergency Team. Anaesth
Intensive Care 1995 23 183-86.
32The Modified Early Warning Score System
pt. soglia attivazione 5
33Sintomi 4 3 2 1 0 1 2 3 4
Preoccupazione dellinfermiere nuovo Range normali
Dolore toracico nuovo Range normali
Dolore addominale nuovo Range normali
Fisiologia Range normali
FC lt 45 45-49 50-54 55-60 Range normali 90-99 100-119 120-139 gt139
TC lt 34 34,0-35,0 34,6-35,0 35,2-35,9 Range normali 38,5-39,9 40,0-40,4 gt40,4
FR lt 8 8-9 10-11 Range normali 21-25 26-30 31-36 gt36
SpO2 (con O2) lt88 88-91 92-95 Range normali
SpO2 (in aria) lt85 86-89 90-93 94-96 Range normali
PAS mmHg lt90 90-99 100-110 Range normali Aumento di 20-29 Aumento di 30-40 Aumento gt40
oppure Scende di gt40 Scende di 31-40 Scende di 20-30 Range normali
GCS lt13 13-14 Range normali Confuso o agitato
Urina lt10ml/h per 2 ore lt20ml/h per 2 ore Range normali
Biochimica
K lt2,5 2,5 - 3,0 5,6 - 5,9 6,0 6,2 gt6,2
Na lt120 120125 126129 146147 148152 153160 gt160
pH lt7,21 7,217,25 7,267,30 7,317,34 7,467,48 7,497,50 7,517,60 gt7,60
pCO2(variazioni acute) lt3,5 3,5-3,9 4,0-4,4 6,1-6,9 gt6,9
SBE lt-5,9 0,9 1 -16,7
pO2(variazioni acute) lt9,0 9,0-9,4 9,5-9,9 10-
Creatinina 121-170 171-299 300-440 gt440
Hb lt80 80-89 90-100
Urea lt2 2,0-2,4 7,6-20 21-30 31-40 gt40
Criteri MET secondo Hodgetts et al.
Hodgetts TJ, Kenward G, Vlachonikolis IG, Payne
S, Castle N. The identification of risk factors
for cardiac arrest and formulation of activation
criteria to alert a medical emergency team.
Resuscitation 200254(2)125-31.
34..monitorare chi e cosa??
35Principi per un corretto monitoraggio
- Eseguire un attento esame clinico (sempre e
comunque) - Segni quali aspetto del pz, FR, agitazione,
sensorio e indici di ridotta perfusione (pallore,
estremità fredde, refill capillare ridotto sul
letto ungueale) sono importanti almeno quanto
ega, onde e numeri su un monitor - Se vi è conflitto tra i rilievi clinici e quelli
strumentali, assumere lerrore nel monitor fino
ad esclusione di tutte le potenziali fonti di
errore - Cambiamenti e trend sono più importanti di ogni
singola misurazione - Gestione corretta dellallarmistica, secondo
regole di sicurezza per le variabili monitorate - Alcuni sistemi sofisticati e invasivi di
monitoraggi - possono esser rischiosi (es. fonte di
infezioni) - chiedersi sempre E necessario?
36MODS Multiple Organ Dysfunction Syndrome
E la presenza di alterata funzione dorgano in
pazienti con malattia acuta, la cui omeostasi non
può esser mantenuta senza intervento Bone, Balk
and Cerra et al 1992
- Altri temini usati
- Multiple System Organ Failure (MSOF, MOF)
- Progressive System Failure
37MODS - epidemiologia
- Presenza di alterate funzioni di organo in
pazienti con malattie acute, tali da non poter
mantenere lomeostasi - Nel 15 dei pz in TI
- Dal 20 al 47 dei politraumi
- Causa principale infezione
- 50 dei casi di MODS, associati a inadeguata
rianimazione precoce - Responsabile fino all80 di tutte le morti in TI
Alspach et al AACN Core Curriculum for Critical
care Nursing. 2006, Saunders, 6 ed
38MODS sequenza dellinsufficienza dorgano I
- Non necessariamante secondo un modello
prestabilito - Dirimenti, le singole riserve dorgano/sistema
- Inizio con febbre di basso grado, ? FC, e
dispnea comparsa di infiltrati allRx torace,
funzionalità epatica e renale normale agli esami - Durante la 1 settimana aggravamento dispnea ?
intubazione e VM, stabilità emodinamica
(meccanismi di compenso), iperglicemia (in
assenza di diabete o pancreatite), ? lattati
sierici, ? escrezione di urea nitrogeno (gt 15
g/24 ore) - Dal 7 al 10 giorno ? bilirubina (avvicinandosi
a 10 mg/dl), inizio ? creatinina sierica stato
iperdinamico pronunciato positività colturali
alterazioni della guarigione delle ferite,
necessità di supporto volemico e inotropico
Alspach et al AACN Core Curriculum for Critical
care Nursing. 2006, Saunders, 6 ed
39MODS sequenza dellinsufficienza dorgano II
- Meccanismi di compenso in fase di fallimento dal
14 al 21 gg instabilità emodinamica nonostante
i supporti aggressivi peggioramento della
funzione renale fino alla dialisi - Morte solitamente a 21-28 gg
- dallinizio dellinsulto
Alspach et al AACN Core Curriculum for Critical
care Nursing. 2006, Saunders, 6 ed
40Riconoscere la disfunzione acuta dorgano
- Cardiovascolare
- Tachicardia
- Ipotensione
- Alterata CVP
- Alterata PAWP
Focus su Valori Normali PVC 1-7 mmHg 4-12
cmH2O PAWP 12 mmHg 1,36 cmH2O 1 mmHg
41Riconoscere la disfunzione acuta dorgano
- Respiratoria
- Tachipnea
- SaO2 lt90
- Ipossiemia
- ARDS
- Ipossiemia non spiegata in presenza di sospetta
sepsi (PaO2/FiO2 lt175-250) - Infiltrati polmonari bilaterali allRx torace con
PAWP lt 18 mmHg - Deterioramento dei valori di base dellEGA
Focus su Valori Normali SpO2 95-99 PaO2
80-100 mmHg PaCO2 35-45 mmHg PaO2/FiO2 gt 300
type 1hypoxaemia (PaO2 lt 8 kPa (lt 60 mmHg) when
breathing air) type 2hypoxaemia with
hypercapnia (PaCO2 gt 6.5 kPa (gt 49 mmHg))
42Riconoscere la disfunzione acuta dorgano
- Urinaria
- Oliguria
- Output lt 0.5 ml/kg /h
- Anuria
- Elevata creatininemia
- Aumento a 2-3 mg/dl con livelli di sodio urinario
sotto I 40 mmol/L in pz con funzione renale di
base normale - Aumento di 2 mg/dl in pz con IR cronica
Focus su Valori Normali Creatinina sierica 0,6
-1,2 mg/dl Urea sierica 15-50 mg/dl Urea
urinaria/24 h 13-35 g Sodio urinario 40-220
mEq/24 h
43Riconoscere la disfunzione acuta dorgano
- Epato-biliare
- Ittero
- Bilirubina sierica gt 2 mg/dl
- Elevati enzimi
- Più del doppio dei livelli normali
- Ridotta albumina
- Elevato PT
- Più del doppio dei valori normali
Focus su Valori Normali Bilirubina sierica
totale 0,30 1,00 mg/dl AST (GPT) 5-40 U/l ALT
(GOT) 5-40 U/l Albumina sierica 2,6-5,2
g/dl PT 12-15 sec, attività 100 INR
0,8-1,2 APTT 27-35, fino a 40 sec
44Riconoscere la disfunzione acuta dorgano
- SNC
- LOC alterato
- GCS lt15 se base normale
- Riduzione di 1 punto del GCS
- Cambiamenti acuti nello stato mentale
- Confusione
- Letargia
- Psicosi
- Agitazione
Focus su Valori Normali Glasgow Coma Scale 15
45Riconoscere la disfunzione acuta dorgano
- Ematologico/coagulazione
- Ridotte PLT
- Trombocitopenia
- Caduta delle PLT lt 25 della conta
- Elevato PT/PTT
- PTT gt 125 del normale
- Conferma di laboratorio per CID
- D-Dimero gt 2 mcg/ml
- Livello di prodotti di degradazione del
fibrinogeno - Evidenza clinica di sanguinamento
Focus su Valori Normali PLT 150-400 X 103 / ?l
D-Dimero 0,1-300 ng/dl FDP sierici lt 10 mcg/ml
46Riconoscere la disfunzione acuta dorgano
- Gastrointestinale
- Intolleranza alla nutrizione enterale per oltre 5
gg ileo paralitico - Sanguinamento gastrointestinale
47(No Transcript)
48Scoring System in area critica
- Per definire le caratteristiche del case mix
- Per parlare con la stessa lingua
- Per misurare condizioni cliniche e carichi di
lavoro - Per predire gli esiti
- Per allocare appropriatamente le risorse
- Per fare ricerca
- Per fare qualitÃ
- Valutazione della performance rispetto a ICU di
riferimentostandardised mortality ratios (SMRs)
per ogni gruppo diagnostico. SMR mortalitÃ
osservata/mortalità predetta - Valore 1 stessa performance delle ICU di
riferimento - Valore lt 1 esiti migliori delloutcome predetto
49Principali scoring system utilizzati
- APACHE II score di morbidità , utile per
decidere sui trattamenti esistono metodi per
derivare la mortalità , ma sono perfettamente
definiti e precisi - SAPS II score per predire la mortalità , ma non
tanto su un particolare pz, quanto per attivitÃ
di valutazione di gruppi di pz - SOFA score usato giornalmente per valutare
levoluzione dello stato del paziente
50The Sequential Organ Failure Assessment (SOFA)
- The Sequential Organ Failure Assessment (SOFA)
score is designed to evaluate the function of six
major organ systems (i.e., cardiovascular,
respiratory, renal, hepatic, central nervous
system, and coagulation) over time. The score is
obtained on the day of admission and each of the
following days in the ICU. Because the SOFA score
monitors daily changes in organ function, it can
evaluate the patient's response to treatment, and
sequential changes in the SOFA score (e.g.,
increasing or decreasing) can predict the
eventual outcome of the ICU stay. - The SOFA score differs from the APACHE II score
in the following ways (1) The APACHE II score is
performed only on the day of admission, and does
not monitor the clinical course of the patient,
and (2) The APACHE II score has no adjustment for
the use of hemodynamic support drugs, and the
SOFA score does.
51The Sequential Organ Failure Assessment (SOFA)
Score
52SOFA e mortalitÃ
53APACHE II
- APACHE scoring system is widely used in clinical
studies to provide some measure of disease
severity in the study patients. The following
pages demonstrate how to generate an APACHE II
score (1). Although there is an APACHE III
scoring system (2), the APACHE II score is more
widely used. - The APACHE II score is made up of three
components - Acute Physiology Score (APS). The largest
component of the APACHE II score is derived from
12 clinical measurements that are obtained within
24 hours after admission to the ICU. The most
abnormal measurement is selected to generate the
APS component of the APACHE II score. If a
variable has not been measured, it is assigned
zero points. - Age Adjustment. From one to six points is added
for patients older than 44 years of age. - Chronic Health Evaluation. An additional
adjustment is made for patients with severe and
chronic organ failure involving the heart, lungs,
kidneys, liver, and immune system
54APS- Acute Physiology Score
55Age Adjustement
Chronic Health Adjustment
56Comparazione delle variabili dei 3 principali
scores di gravità in area critica
57GCS Glasgow Coma Scale
58TISS 28
Reis Miranda Crit Care Med, Volume 24(1).January
1996.64-73
59Note sulla GCS
- in origine rivolta al trauma cranico come indice
prognostico - indicazioni sullentità della sofferenza
encefalica nel suo complesso - non distinzione tra lesione cerebrale focale, e
lesione cerebrale diffusa - valore prognostico del GCS 57 alla prima
valutazione diminuisce significativamente dopo
il 5 - 7 giorno - utile valutazione aggiuntiva rispetto al solo
GCS, dei riflessi del tronco encefalico - Intervallo 3-15 coma se 8
60Scores infermieristici
- Valutano il carico di lavoro
- Costituiscono una documentazione delle attivitÃ
complesse - Individuano livelli di assistenza
61TISS 28
- This study demonstrates that the value scored
with TISS predicts the use of time dedicated to
the nursing activities, particularly those
activities related to direct patient care and
those activities related to rest and other
activities to the benefit of the nursing staff
members. The time spent on the performance of the
activities grouped in categories 3 and 4 was not
related to the level of TISS score. - This study confirmed earlier observations 1
indicating that 40 to 50 TISS points represent
the daily nursing activities. The value found in
our study was 46.35 TISS points. One TISS point
therefore represents about 10 of the total 480
mins in each nursing shift. This information is
useful for planning the allocation of nursing
manpower for the various patients in the ICU, and
for direct accounting procedures regarding the
cost of providing nursing care to patients or
groups of patients. - Category 6 (other, nonspecified activities)
scored low in all analyses, suggesting that the
activities listed give a fair representation of
the activities of the nurses in the ICU. - The TISS was reduced from 76 to 28 items and
validated. TISS-28 explains 86 of the variation
in TISS-76. - An average nurse is capable of delivering work
equal to 46 TISS-28 points per shift, with one
TISS-28 point equaling approximate 10 mins of
each nurse's shift. - The TISS-28 is able to distinguish between
different levels of the nurse's workload, with
more time spent on patient care and less on
personal care when TISS scores increase. The time
spent on personal care was found to vary between
70 and 100 mins during each nurse's 8-hr shift.
The average duration of "rest" was significantly
shorter during the evening shift than during the
other shifts.
62Categorie di attività non contemplate nel TISS 28
Reis Miranda et alSimplified Therapeutic
Intervention Scoring System The TISS-28
items--Results from a multicenter study Crit Care
Med Volume 24(1), January 1996, pp 64-73
63TISS 28 e nursing time
Reis Miranda et alSimplified Therapeutic
Intervention Scoring System The TISS-28
items--Results from a multicenter study Crit Care
Med Volume 24(1), January 1996, pp 64-73
64Problematiche etiche
- Linfermiere attore principale nel dibattito
etico su qualità di vita e di morte, accanimento
terapeutico ed eutanasia - Rianimazioni aperte
- Integrazione della famiglia (family
presence...) - Indicatore di qualità comunicativa accertamento
morte cerebrale processo di donazione di organi
65Non dimentichiamoci anche una riflessione sulla
limitazione dei trattamenti intensivi
- La decisione di cessazione di trattamenti
dovrebbe esser fatta sempre sul campo - Sulla base della mancata risposta attesa del pz,
soppesando - Decisione nel merito
- Decisione mai sulla base di costi o convenienza
medica - La necessità di un letto per un pz non dovrebbe
mai scaturire la cessazione di trattamenti ad un
altro - Necessità di conoscere i desideri del pz
- Problematica delle direttive anticipate
- Il ruolo dei familiari
- Limpossibilità a comunicare
- La riduzione dei supporti dovrebbe esser
bilanciata dallaumento delle terapie palliative
66Linfermiere e la pianificazione della dimissione
in area criticacosa ne pensano in Australia
- Difficoltà nel pz critico/intensivo nel
partecipare alla pianificazione della dimissione - Difficoltà intrinseche allarea critica
- Definizione processo costituito di step o
fasi il cui immediato obiettivo è anticipare
cambiamenti nellassistenza ai bisogni al
paziente, e a lungo termine assicurare la
continuità delle cure - Idealmente il processo di dimissione dovrebbe
iniziare alla fase di ammissione - In area critica gli infermieri ritardano il
processo fino ad avvenuta stabilizzazione e
cessazione della fase acuta del pz - Impatto sul carico di lavoro
- Percezione di ? priorità da parte degli
infermieri
67Le regole doro per ogni infermiere (di area
critica)
- Integrazione con il team (inter)professionale
- Manutenzione delle competenze
- CuriositÃ
- Ricerca della mentorship/tutorship
- Ricerca del confronto
- Primo approccio alla persona, poi alla macchina
- Prudenza e ricerca del feed-back (nel dubbio,
chiedere sempre prima di fare!!!!) - Osservazione procedure/protocolli
- Best practice
- (Tanta) umiltÃ
- Elevato senso delleticità (il pz è un fine, non
un mezzo)
68Grazie per lattenzione
?