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Amministrazione Comunale di Cormano (MI) Studio di fattibilit economico -gestionale Centro per l infanzia a Cormano Masterplan gestionale – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


1
Amministrazione Comunale di Cormano (MI) Studio
di fattibilità economico -gestionale Centro per
linfanzia a Cormano
Masterplan gestionale
Roma, 20 luglio 2006
2
Indice
INTRODUZIONE 3
LA GENESI DEL PROGETTO 12
LANALISI DEL CONTESTO 22
LASSET FISICO 35
IL BENCHMARKING 51
IL PROFILO STRATEGICO 87
IL SISTEMA DI OFFERTA 125
IL NETWORKING 145
I TARGET GROUP 151
LINEE GUIDA DEL MARKETING OPERATIVO 155
LINEE GUIDA PER LA COMUNICAZIONE 175
IL MODELLO DI RISTORAZIONE 189
3
Introduzione
4
Premessa
LAmministrazione Comunale di Cormano (Mi) ha
posto da tempo una particolare attenzione alle
politiche in materia di infanzia e di condizione
sociale e culturale dei bambini, alle dinamiche
di relazione tra mondo della scuola, della
famiglia e della collettività ed alle tematiche
inerenti alla didattica, alla crescita,
allapprendimento, alle attività culturali,
spettacolari e ludico-artistiche. Allo scopo di
creare un luogo specifico in grado di assolvere
al riguardo funzioni diverse e proporre
iniziative innovative, ha avviato la
realizzazione di un Centro per lInfanzia e del
Bambino, ospitante il Museo del Giocattolo, da
allocare nello spazio dellex cotonificio locale,
opportunamente riqualificato e ristrutturato. Lid
ea-progetto si è avvalsa di una fase propedeutica
di identificazione dei contenuti e delle
attività, anche attraverso processi partecipati
con operatori, esperti ed organismi operanti nel
settore, ed inoltre alla data odierna ha visto
aggiudicato, con bando pubblico, lincarico per
laffidamento dei servizi di ingegneria ed
architettura relativi alla redazione del progetto
strutturale ed architettonico per il recupero
funzionale del suddetto ex cotonificio destinato
a sede del Centro. Inoltre nel progetto, oltre
allAmministrazione Comunale, sono coinvolti una
serie di qualificati soggetti già operanti nel
campo delle attività rivolte al mondo
dellinfanzia come il Teatro del Buratto ed il
Museo del Giocattolo. Tra le attività previste
nel Centro sono contemplate esposizioni
permanenti e temporanee, spettacoli teatrali e
musicali, conferenze ed incontri, mediateca e
biblioteca, laboratori, formazione oltre ad una
caffetteria. Allo scopo di delineare con maggiore
puntualità il modello di gestione e di governo
del Centro, anche in considerazione della sua
implicita connotazione di sistema costituito da
soggetti diversi che svolgono molteplici attività
e servizi, della prevalente funzione pubblica
del contenitore e della necessità di pervenire ad
un funzionamento improntato a criteri di qualità,
efficienza, efficacia, economicità ed equilibrio
finanziario, il Comune di Cormano ha ritenuto di
affidare, mediante gara, lespletamento di uno
Studio di fattibilità economico-gestionale ed ha
proceduto ad invito alla ADHOC CULTURE srl in
ragione delle sue specifiche competenze in
materia di consulenza direzionale, strategica e
gestionale nel settore culturale ed artistico.
5
Obiettivi
  • Gli obiettivi principali dellintervento possono
    ritenersi
  • definire puntualmente la missione e la visione
    del nuovo Centro, validare e perfezionare nel
    dettaglio il sistema di offerta e la molteplicità
    della gamma di attività e servizi, anche in
    relazione ai documenti di pre-progettazione di
    contenuto ed architettonici
  • definire i migliori scenari di governance della
    struttura, in grado di assicurare sia il
    presidio dei diversi profili di offerta nelle
    varie peculiarità e funzioni, sia il governo dei
    processi strategici e di coordinamento e
    controllo
  • definire il modello operativo ed organizzativo
    necessario a garantire funzionamento, fruizione,
    promozione e mantenimento del nuovo spazio
  • definire il modello di sostenibilità della
    struttura nel suo complesso, su arco pluriennale,
    attraverso lidentificazione della sua capacità
    produttiva, del ruolo dei soggetti responsabili
    dei profili di offerta, della struttura dei costi
    delle facilities, della struttura dei ricavi e
    delle forme e fonti di finanziamento (fund
    raising)
  • supportare conseguentemente ed alloccorrenza lo
    staff di progettazione architettonica e
    strutturale per gli eventuali impatti sugli asset
    fisici derivanti da impostazioni e problematiche
    gestionali
  • creare documenti di consenso ed accreditamento
    rispetto allidea-progetto nel contesto
    territoriale regionale, a livello istituzionale
    ed a livello di sistema culturale e diversi
    portatori di interesse.

6
Approccio
2. Definizione del modello gestionale e
sostenibilità
Nuovo contenitore culturale
CENTRO PER LINFANZIACORMANO
Definire su arco pluriennale il modello ideale di
funzionamento dello spazio delineando le linee
guida economico finanziarie e gestionali anche in
chiave giuridico legale per la definizione del
modello di governance e giuridico istituzionale
7
Metodologia
SCENARIO DI MERCATO
B
Mappa delle opportunità
Profilo strategico
Sistema di offerta
  • Missione
  • Visione
  • Filosofia
  • Contesto
  • Potenzialità
  • Swot analysis
  • Linee di prodotto
  • Politica commerciale
  • Opzioni strategiche
  • Mktg mix

feed-back
ASSETTO
C
Modello di gestione
A
Conto economico finanziario previsionale
(2006-2008)
D
BUSINESS PLAN
8
Struttura del risultato finale
  • Sul piano operativo lintervento si articolerà in
    3 fasi di attività, di seguito indicate
  • elaborazione del masterplan gestionale
  • elaborazione del business plan pluriennale
  • elaborazione del documento di sintesi del
    progetto per il sostegno delle attività di
    consensus building e di fund raising
    pubblico-privato del Comune di Cormano.
  • Layout in microsoft power point

9
Cronogramma e gruppo di lavoro
DATA INIZIO 22/5/06 RISORSE INTERNE RISORSE INTERNE RISORSE INTERNE
DATA ULTIMAZIONE 60 GG PERSONALE RUOLO GIORNI
FABIO FASSONE CONTROLLER/COORDINAMEMTO 20
LUCIO ARGANO PROJECT MANAGER 60
MAURIZIO CARMIGNANI SENIOR 10
CATERINA MURANO SENIOR 10
EMANUELA TOTARO JUNIOR 60
NINA PERÒ ANALYST 60
RISORSE ESTERNE RISORSE ESTERNE
PRODOTTO/SERVIZIO FORNITORE/CONSULENTE
CONSULENZA GIURIDICA MAURIZIO FRITTELLI
10
Glossario
Attività core attività caratteristica di
unorganizzazione. Benchmarking processo
sistematico di apprendimento attuato attraverso
il confronto tra risultati e processi, sia
internamente all organizzazione, sia con i
concorrenti o con altre organizzazioni
riconosciute come leader in un particolare
aspetto del loro business. Compito singola
attività svolta per il raggiungimento di un
risultato. Corporate identity immagine, identità
delle funzioni accentrate, direttive. Competenze
insieme di conoscenze e abilità che costituiscono
il sapere professionale. Certificazione di
qualità atto formale di riconoscimento che
lazienda ha realizzato una serie di attività
pianificate e documentate per garantire che i
propri prodotti/ servizi siano fabbricati e
forniti secondo certi standard. Diagramma di
flusso metodo di rappresentazione di un processo
attraverso il posizionamento di ciascuna attività
in corrispondenza della relativa
funzione. Funzioni a matrice corresponsabilizzazi
one tra le unità funzionali e quelle
operative. Fund raising attività di ricerca di
finanziamenti attraverso donazioni,sponsorizzazion
i. HR Risorse Umane Inquadramento tipologia di
incarico e collocazione dal punto di vista
formale allinterno dellorganizzazione. Job
description delineazione di un profilo
professionale attraverso il ruolo, la descrizione
dei compiti svolti, il comportamento atteso, le
responsabilità. Licensing acquisizione della
licenza duso di un marchio. Mansione insieme di
più compiti che connotano lo spazio organizzativo
affidato ad una persona. Missione lo scopo e la
ragion dessere dellorganizzazione nel suo
sistema economico e sociale. La missione si fonda
anche sui valori dellorganizzazione. Organizzazio
ne insieme di persone e mezzi con definite
responsabilità, autorità, interrelazioni.
11
Glossario (2)
Processo insieme delle attività correlate e
collegate e delle risorse che intercorrono a
trasformare una serie di input negli output
richiesti dal cliente, con creazione di valore
aggiunto. Processi operativi e di supporto
organizzativo processi che aggiungono efficienza
ed efficacia ai processi di business. Processi
strategici e di coordinamento e controllo
processi di analisi, di indirizzo e di
coordinamento di attività complesse
dellazienda. Processi fondamentali e di
business processi di primo livello di
unorganizzazione. Sono quei processi che hanno
maggior impatto sul business dellazienda e sono
caratteristici del settore in cui
opera. Posizione punto occupato dal titolare di
una mansione nella struttura organizzativa. Proced
ure insieme delle norme operative seguite
dallazienda. Responsabilità attività principali
di cui il titolare della mansione risponde
allorganizzazione. Subprocessi parti di un
macro processo. Sistema qualità la gestione
totale della qualità ha come obiettivi
lefficienza, lefficacia, la soddisfazione del
cliente e pone particolare attenzione ai metodi
di valutazione delle performance. Struttura
organizzativa configurazione del sistema
organizzativo di una società o ente. Stakeholder
persona o gruppo di persone aventi un interesse
nelle prestazioni o nel successo di
unorganizzazione. Le parti interessate sono gli
azionisti, i dipendenti, i clienti, i fornitori e
la comunità. Visione prefigurazione, immagine
futura che si vuole creare dellorganizzazione. Sw
ot analysis analisi delle forze ( strenght),
debolezze (weakness), opportunità
(opportunities), minacce (threats).
12
La genesi del progetto
13
Le origini
  • Nel 1999 Cormano riceve il riconoscimento
    nazionale di Città sostenibile delle bambine e
    dei bambini da quel momento le Amministrazioni
    che si sono susseguite hanno dato sempre maggior
    importanza alle politiche di attenzione alle
    esigenze dei più piccoli.
  • La proprietà dellex-cotonificio viene ceduta a
    titolo gratuito al Comune di Cormano dagli
    ex-proprietari (la società Binda s.p.a.) il 2
    ottobre 2003.
  • Nel programma amministrativo con cui si presenta
    alle elezioni del giugno 2004 lattuale sindaco,
    Roberto Cornelli, emergono due importanti
    volontà ripensare alla città e ai suoi spazi dal
    punto di vista dei bambini e recuperare le aree
    dismesse (anche in base al progetto CAAM, vedi
    pag.25), come ledificio industriale di Via del
    Cotonificio.
  • . Il Museo del Giocattolo e del Bambino, storico
    museo milanese, inizia la ricerca di una nuova
    sede la sede attuale, dopo la scadenza del
    contratto di locazione, verrà destinata ad
    ospitare nuove strutture.

Viene dato avvio al progetto di creazione del
Centro Civico per lInfanzia di Cormano
nellex-cotonificio, con il trasferimento del
Museo del Giocattolo e del Bambino.
14
Gli obiettivi primari del progetto
Il progetto del Centro per lInfanzia risponde a
più esigenze della Amministrazione comunale, che
possono essere semplificate in due macro-aree
AZIONI VOLTE AL MIGLIORAMENTO DELLA VITA DEL
BAMBINO
AZIONI DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEL
TERRITORIO
  • ESIGENZE INDIVIDUATE
  • Far diventare Cormano un luogo di interesse per
    larea milanese e per lintera Regione LombardIa
  • Creare una città a misura di bambino
  • Rafforzare lofferta di servizi socio-culturali
  • Valorizzare e riqualificare le aree dismesse ed
    in particolare gli ex-impianti produttivi
    (allinterno del progetto di marketing
    territoriale)
  • OBIETTIVI
  • Creare un polo deccellenza di attrazione rivolto
    allinfanzia per larea metropolitana ed oltre
  • Aumentare gli spazi di partecipazione dei più
    piccoli alla vita sociale
  • Realizzare una struttura che sia centro
    propulsivo delle politiche per linfanzia in
    unottica sovracomunale

15
Cormano, città dei bambini
Nel 1999 la città di Cormano viene insignita del
riconoscimento di Città sostenibile delle bambine
e dei bambini per lideazione e lattuazione di
progetti tesi a migliorare la qualità di vita dei
minori. Il Comune ottiene il premio nel 99 per
aver promosso iniziative quali la realizzazione
di nuovi parchi, progetti di riconversione
industriale di aree dismesse e collaborazioni con
le scuole per interventi culturali ed educativi
in tema ambientale. Il Comune, già attento al
tema dellinfanzia, nel corso del 99 approva il
programma La città a partire dai più piccoli
per consentire lavvio di una programmazione e
una pianificazione di intereventi
politico/amministrativi che hanno le esigenze dei
bambini come principio ispiratore. Negli anni
successivi lAmministrazione si è adoperata per
dare un seguito alle azioni volte al ripensamento
della città secondo lottica del bambino.

Il Premio per liniziativa più meritevole
finalizzata a migliorare l'ambiente urbano per e
con i bambini" vuole essere un'azione per
promuovere e sostenere l'impegno delle
amministrazioni locali nella direzione della
sostenibilità, con particolare riferimento al
miglioramento della qualità e delle opportunità
di vita dei minori.
Fonte sito internet www.cittasostenibili.minori.i
t
16
Il programma dellAmministrazione
Nel programma dellAmministrazione Comunale
attuale vengono ampiamente trattati i
temi-origine del progetto Centro per
linfanzia il bambino e il recupero del
territorio. Si vuole sottolineare, quindi,
limportanza data a questi due temi e la
centralità che occupa la figura del bambino
allinterno delle scelte politiche di questa
Amministrazione. E da segnalare, inoltre, come
le linee di attuazione delle politiche ricalchino
una struttura a sistema, andando ad agire in
ambiti diversi tra loro. Riportiamo di seguito
alcuni passi del Programma dellAmministrazione
corrente.
  • Il bambino
  • sostenere il diritto a uninfanzia di qualità,
    attribuendo particolare attenzione ai servizi per
    la prima infanzia, al fine di riconoscere pieni
    diritti ai cittadini più piccoli
  • volontà di assumere il bambino come parametro e
    come garante delle necessità di tutti i
    cittadini
  • continuare in unottica di incentivo
    dellautonomia e sicurezza nel vivere la città
    per i bambini e per tutti i soggetti deboli,
    perché se una città è vivibile per i più piccoli,
    è migliore per tutti
  • Il territorio
  • il territorio costituisce la prima ricchezza di
    un ente locale, ma si tratta di una risorsa
    scarsa, non illimitata
  • il territorio cormanese è ormai saturo e si
    ritiene che sia tempo di dar spazio a politiche
    di espansione edilizia, e che si debba quanto più
    preservarlo, puntando al recupero più che alluso
    di nuove aree
  • un particolare impegno sarà profuso per il
    recupero delle aree dismesse

CENTRO PER LINFANZIA DI CORMANO
17
Le tappe
Nel dicembre 2004 viene sottoscritto un accordo
di massima tra il Comune di Cormano e il Museo
del Giocattolo. La volontà dellAmministrazione
di far diventare Cormano un grande laboratorio
culturale per bambini, porta ad ampliare la
visione del progetto e a trasformare la creazione
del nuovo Museo nellideazione di un Centro per
lInfanzia. Nel febbraio 2005 vengono
organizzati dei tavoli di discussione che vedono
come attori il Museo del Giocattolo e del
Bambino, lAssociazione Culturale
ProgettoQualeGioco, rappresentanti dei vari
ambiti artistici chiamati dal Comune, alcune
educatrici. Questi incontri hanno come obiettivo
la progettazione partecipata del Centro. Inizia
una trattativa con il Teatro del Buratto, Teatro
Stabile di Innovazione di Milano, che portano
alla sottoscrizione del secondo accordo di
massima (12/05/2006). LAmministrazione Comunale
decide di mostrare la propria presenza
allinterno del Centro inserendo tra i soggetti
partecipanti la Biblioteca Civica per ragazzi.
Inizia la ricerca di un soggetto esterno che si
occupi della ristorazione nei casi presi in
esame, il sistema di offerta non implica solo il
servizio ristoro, ma fornisce unampia gamma di
servizi (punto vendita gadgets, bookshop,
organizzazione laboratori specifici..).
18
I soggetti
A seguito del lungo lavoro di contrattazione e
progettazione del Comune, sono stati individuati
i tre soggetti che costituiranno il Centro per
lInfanzia di Cormano.
CENTRO PER LINFANZIA DI CORMANO
19
Il Teatro del Buratto
La storia Il Teatro del Buratto nasce nel 1975 a
Milano e si specializza come compagnia di teatro
per ragazzi, affiancando allattività produttiva
momenti laboratoriali sui linguaggi figurativi e
sonori. Il teatro viene inteso come teatro
totale da sempre, nelle loro produzioni, viene
data grande attenzione al momento musicale,
allaspetto grafico e pittorico. Da questa
duplice attenzione è scaturita una poetica
originale, unione e compresenza di tecniche e
linguaggi diversi recitazione, mimo, animazione
di pupazzi, forme e oggetti, gesto, musicalità e
immagine. Un modo di fare teatro vivace e
innovatore, in cui la fusione del comico, del
grottesco, del fantastico e del poetico,
definisce il segno della compagnia. Oggi il
teatro del Buratto è riconosciuto dal Ministero
per i beni e le attività culturali come Teatro
Stabile dInnovazione nel campo del Teatro per
lInfanzia e la Gioventù e, attraverso il F.U.S.,
ottiene il finanziamento statale.


Gli spazi Attualmente il Teatro del Buratto
suddivide la sua attività in più luoghi. Nella
sede (Teatro del Buratto) vi sono gli uffici
amministrativi e direzionali, le sale prova, le
aule in cui viene svolta la formazione e la sala
teatrale. Gli spettacoli vengono, però, proposti
anche in altri luoghi il Teatro Verdi- sala
storica della Compagnia- e il Pime. Oltre a ciò,
il Teatro organizza anche la stagione teatrale di
Cinisiello Balsmo, altra cittadina dellarea nord
milanese.
Le produzioni La storia trentennale del Teatro
del Buratto è segnata da grandi successi e
importantissime collaborazioni con i protagonisti
della scena teatrale. Delle numerose produzioni,
ne ricordiamo alcune tra le più significative
Lhistoire du soldat, Il viaggio di Astolfo,
Hello George, Cappuccetto Bianco, Sotto la
tavola, Babar il piccolo elefante, Paneblu,
Fly Butterfly.
Con riserva di approvazione dal Teatro del
Buratto Fonte sito internet Teatro
del Buratto.
20
Il Museo del Giocattolo
La storia Il Museo del Giocattolo nasce dalla
volontà di Paolo Franzini, Presidente
dellomonima Fondazione, di aprire al pubblico la
straordinaria collezione di balocchi di sua
proprietà. Il giocattolo, oltre a ricoprire
limportantissima funzione ludica, è testimone
della storia da questo ha origine la doppia
valenza della collezione. Se da una parte è luogo
dedicato ai bambini e al loro divertimento,
dallaltro si configura anche come meta per
appassionati e studiosi.
La collezione La collezione è composta da
oggetti di straordinario valore (molti dei quali
sono pezzi unici) che coprono un arco temporale
di quasi trecento anni tra i materiali esposti
(circa duemila), infatti, si possono ammirare
dalle opere antiche, che risalgono al Settecento,
a quelle degli anni 60. Due sono le modalità
proposte per scoprire il mondo dei giocattoli il
percorso storico e i quadri di civiltà. Nel
primo caso gli oggetti sono esposti secondo un
criterio cronologico che persegue
l'individuazione di tappe fondamentali
nell'evoluzione dell'oggetto "giocattolo" e dei
significati ad esso correlati. Nei quadri di
civiltà, invece, i giocattoli sono raggruppati
per tematiche, scelte tra le tipologie ludiche di
maggiore suggestione e interesse sociale ad
esempio "La Scienza divertente", "Circo e
Teatro", "Bambole e Soldatini", "Pinocchio e il
legno. Le opere sono collocate allinterno di
65 vetrine poste ad altezza bambino ed arricchite
da informazioni storiche ed iconografiche.
Gli spazi Il Museo del Giocattolo trova sede
allultimo piano di uno degli edifici dellex
collegio dei Martinitt. Oltre alle sale in cui è
allestita la collezione museale vi sono una sala
di proiezione, una ludoteca, la ricostruzione di
unaula scolastica di fine 800, le sale dei
laboratori. La Fondazione Paolo Frattini ha
aperto nellottobre 2005 una sede museale a Santo
Stefano Lodigiano (Lo) in cui sono esposti circa
mille pezzi.
Fonte sito internet del Museo del Giocattolo
21
La Biblioteca per Ragazzi
La Biblioteca Comunale di Cormano fa parte del
Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest di
Milano. Il Consorzio, nato nel 1997, raggruppa 34
Comuni e collega 40 biblioteche per una
popolazione di 780.000 abitanti. I prestiti
annuali del Sistema sono circa 1.000.000 per
circa 80.000 utenti abituali. La Biblioteca conta
un patrimonio librario di più di 38.000 volumi,
dei quali una parte considerevole compone la
Sezione Ragazzi.
La Biblioteca Comunale fornisce servizi di
consultazione e prestito dei volumi,
consultazione del catalogo on-line di tutte le
biblioteche del Consorzio, prestito compact-disc,
cassette VHS, DVD, navigazione su internet. La
sua offerta è arricchita da unampia gamma di
laboratori ed attività soprattutto per i bambini
e i ragazzi delle scuole di Cormano. Nel corso
dellanno la biblioteca organizza diverse
iniziative a carattere culturale. Tra le proposte
consolidate, ricordiamo gli Incontri con
lautore, Ragazzi in biblioteca, Incontri di
letteratura e poesia, oltre a mostre e rassegne.
22
Lanalisi del contesto
23
Il contesto
La provincia di Milano e la posizione del Comune
di Cormano
Il comune di Cormano, come gli altri comuni
limitrofi appartenenti allarea a nord di Milano,
è stato oggetto negli anni 60 di una grande
espansione demografica dovuta alla forte presenza
industriale. Confrontando i dati relativi alla
popolazione residente tra il 1961 e il 1998, si
osserva che la popolazione è triplicata. Negli
ultimi anni questo andamento ha subito una decisa
frenata e, in conseguenza ad un saldo migratorio
negativo, ha avuto una diminuzione del numero di
abitanti. Nonostante ciò, Cormano rimane un paese
densamente popolato (anche se in misura minore
rispetto agli altri comuni dellarea) con 4.604,3
abitanti per km/q. Fattore rilevante per
lanalisi della popolazione e del suo rapporto
con la città è il pendolarismo dei suoi
abitanti, che porta alla presenza di quartieri
dormitorio allinterno del comune. La crisi del
settore industriale ha inciso sulla città
provocando mutamenti in due ambiti diversi da
una parte si è assistito ad una diminuzione
dellofferta di lavoro e quindi un aumento del
tasso di disoccupazione, dallaltra la comparsa
di aree dismesse da recuparare. Cormano evidenzia
un andamento in controtendenza, rispetto ai
comuni limitrofi, rispetto alla dinamica
occupazionale. I settori che registrano una
maggiore contrazione di forza lavoro risultano
essere il commercio, le costruzioni e l'industria
manifatturiera.
CORMANO
Abitanti 18.305 di cui 1.198 hanno tra gli 0 e i
6 anni e 1.221 hanno tra i 7 e i 14 (fonte
Istat 2005). Superficie 4,45 kmq
24
Il profilo socio demografico la situazione
attuale
La Lombardia e la popolazione da 0 a 14 anni Di
seguito viene proposta unanalisi demografica
regionale in cui viene data particolare
attenzione alle fasce target del Centro i
bambini dagli 0 ai 14 anni. La popolazione
infantile in Lombardia nella fascia considerata
(0-14 anni) ha raggiunto nel 2005 i 9.393.092
abitanti, di cui più del 40 risiede nella
provincia di Milano.
Milano
fasce d'età 2003 2004 2005
0-3 anni 136.350 141.166 145.659
4-6 anni 95.588 98.655 102.680
7-10 anni 123.713 125.843 128.549
11-14 anni 124.249 126.364 127.827
totale 479.900 492.028 504.715
tot.abitanti     3.839.216
percentuale     13
La Lombardia è la regione del Nord-Italia con il
maggior numero di abitanti tra gli 0 e i 14 anni.
Lombardia
fasce d'età 2003 2004 2005
0-3 anni 338.699 347.497 357.584
4-6 anni 242.337 249.379 257.904
7-10 anni 315.161 319.581 326.322
11-14 anni 318.550 322.894 327.079
totale 1.214.747 1.239.351 1.268.889
tot.abitanti     9.393.092
percentuale     14
Sulla popolazione totale della provincia di
Milano, i bambini tra gli 0 e i 14 anni occupano
una percentuale del 13.
Fonte nostra elaborazione da dati Istat
25
Il profilo socio demografico la situazione
attuale
La popolazione infantile nelle regioni del
nord I dati che seguono rappresentano la
situazione attuale della popolazione nelle
regioni limitrofe. Lanalisi, anche in questo
caso, pone laccento sulla popolazione infantile,
suddivisa per fasce detà.
Trentino-Alto Adige
Piemonte
fasce d'età 2003 2004 2005
0-3 anni 41.652 41.696 42.031
4-6 anni 31.473 31.863 32.315
7-10 anni 40.508 40.926 41.894
11-14 anni 39.613 40.514 41.077
totale 153.246 154.999 157.317
tot.abitanti     974.613
percentuale     16
Veneto
fasce d'età 2003 2004 2005
0-3 anni 140.348 143.468 146.153
4-6 anni 102.136 104.904 108.357
7-10 anni 135.362 136.101 138.807
11-14 anni 138.577 139.664 141.739
totale 516.423 524.137 535.056
tot.abitanti     4.330.172
percentuale     12
fasce d'età 2003 2004 2005
0-3 anni 172.262 175.240 146.233
4-6 anni 125.794 128.792 103.871
7-10 anni 162.306 164.221 129.785
11-14 anni 163.694 166.266 129.587
totale 624.056 634.519 509.476
tot.abitanti     4.699.950
percentuale     11
Liguria
Emilia-Romagna
fasce d'età 2003 2004 2005
0-3 anni 44.754 45.758 47.093
4-6 anni 33.160 33.329 33.986
7-10 anni 45.166 44.937 45.368
11-14 anni 46.327 47.252 47.748
totale 169.407 171.276 174.195
tot.abitanti     1.592.309
percentuale     11
fasce d'età 2003 2004 2005
0-3 anni 137.198 141.832 146.233
4-6 anni 95.544 98.959 103.871
7-10 anni 123.335 125.261 129.785
11-14 anni 123.570 126.795 129.587
totale 479.647 492.847 509.476
tot.abitanti     4.151.369
percentuale     12
Fonte nostra elaborazione da dati Istat
26
Il profilo socio demografico i trend
La situazione nazionale e regionale Vengono
riportati i dati relativi alle previsioni della
popolazione su territorio nazionale e regionale
per gli anni 2008, 2009 e 2010, gli anni più
interessanti per quanto riguarda lanalisi del
processo di start-up del Centro. Le tabelle
ricostruiscono, infatti, il potenziale bacino
dutenza ipotizzato per i primi anni di apertura
del Centro.
Previsioni nazionali
Previsioni regionali- Lombardia
Età in anni compiuti 2008 2009 2010
0 545.670 535.339 528.631
1 552.743 547.120 536.797
2 563.699 554.591 548.973
3 570.229 565.492 556.388
4 553.687 571.952 567.217
5 551.576 555.432 573.697
6 547.110 553.381 557.238
7 552.483 548.851 555.123
8 546.304 554.173 550.543
9 541.236 547.990 555.859
10 539.720 542.938 549.692
11 543.209 541.465 544.684
12 541.782 544.942 543.200
13 547.166 543.432 546.593
14 560.873 548.797 545.065
TOTALE 8.257.487 8.255.895 8.259.700
Età in anni compiuti 2008 2009 2010
0 78.943 77.140 75.245
1 81.024 79.380 77.580
2 82.854 81.448 79.806
3 84.498 83.239 81.834
4 85.704 84.840 83.593
5 86.514 86.011 85.158
6 86.585 86.791 86.298
7 87.371 86.840 87.054
8 85.096 87.597 87.084
9 83.886 85.327 87.814
10 83.109 84.115 85.548
11 82.130 83.337 84.336
12 80.235 82.358 83.558
13 80.061 80.466 82.580
14 80.702 80.296 80.694
TOTALE 1.248.712 1.249.185 1.248.182
Fonte Previsioni demografiche Istat
27
Le scuole
Il target delle scuole ricopre un ruolo
fondamentale allinterno del potenziale pubblico
del Centro. Si ritiene, dunque, necessario
analizzare il panorama scolastico presente
nellarea territoriale presa in considerazione. A
questo scopo vengono proposti i dati numerici
relativi alla presenza sul territorio delle
scuole, suddivise per tipologie di appartenenza.
Le Regioni
Le Province della Lombardia
Regioni scuole dell'infanzia scuole primarie scuole secondarie di I grado
Lombardia 3.063 2.503 1.212
Trentino Alto Adige 614 568 172
Piemonte 1.639 1.453 544
Veneto 1.769 1.564 630
Liguria 586 498 179
Emilia Romagna 1.484 1.046 445
tot. Italia 24.929 18.463 3.182
Province scuole dell'infanzia scuole primarie scuole secondarie di Igrado
Varese 285 244 117
Como 227 202 86
Lecco 147 115 46
Sondrio 96 86 33
Milano 923 727 364
Bergamo 366 331 180
Brescia 441 355 178
Pavia 193 154 73
Lodi 91 68 29
Cremona 142 111 50
Mantova 152 110 56
Totale 3.063 2.503 1.212
Fonte Ministero dellIstruzione. I dati si
riferiscono allanno scolastico 2004/2005
28
Il profilo socio demografico i grafici
Le tabelle seguenti propongono una fotografia
della popolazione infantile italiana. Nel
grafico 1 si può osservare levoluzione della
struttura demografica italiana per quanto
riguarda la popolazione infantile (0-14). Il
grafico è composto da una serie di dati storici
(2003-2005) e da previsioni (2006-2012), coprendo
anche gli anni in cui il Centro opererà a regime.
Si può notare un incremento della popolazione
infantile tra il 2003 e il 2006. Dal 2006 al 2012
il dato subisce leggere variazioni nel periodo
2006-2009 si ha una diminuzione a cui segue una
crescita negli anni 2009-2011 nel 2012 si
assiste ad un nuovo calo della popolazione
infantile. In valori percentuali questa
diminuzione del valore della fascia detà 0-14
sulla popolazione totale è molto più forte. Come
possiamo osservare nel grafico 2 dal 2003 al 2012
si è assistito ad una variazione della
percentuale dal 14, 215 al 13, 954.
Grafico 1
Grafico 2
Fonte nostra elaborazione da dati Istat
29
Larea Milano nord
La posizione di Cormano nellarea nord milanese e
il Caam
Cormano rientra nellarea territoriale dellAlto
Milanese, area in cui il Consorzio Area Alto
Milanese (Caam) gioca un ruolo fondamentale. Il
Caam, operante sul territorio dal 1986, è
unagenzia intergrata di sviluppo e di promozione
territoriale che eroga servizi, strumenti e
competenze agli Enti Locali, ai cittadini, alle
imprese. Nei ventanni di lavoro, il Caam ha
svolto la propria funzione in ambiti operativi
diversi dal recupero di siti industriali
inquinati e dalla riconversione industriale, alla
creazione di un'agenzia per l'incontro della
domanda e dell'offerta di lavoro, dallideazione
di un sistema informativo territoriale dei comuni
aderenti allistituzione dello Sportello Unico
per le imprese.
Fonte sito internet Caam e volume Azioni
integrate di Marketing Teritoriale per la cresita
economica dellAlto Milanese
30
Il piano strategico di area
  • Il Piano Strategico di Area del Nord Milanese è
    tuttora in fase di elaborazione. Nel 2000 quattro
    Comuni del Nord Milano (Comune di Bresso, Comune
    di Cinisello Balsamo, Comune di Cologno Monzese,
    Città di Sesto SanGiovanni) avevano elaborato un
    primo Piano Strategico per lo Sviluppo del Nord
    Milano. Al gruppo dorigine si sono aggiunti i
    Comuni di Cormano, Cusano Milanino e Paderno
    Dugnano. LAssessorato provinciale per lAlto
    Milanese, in collaborazione con Euroimpresa
    (agenzia di sviluppo locale), ha già tracciato le
    linee direttive del lavoro sullo schema del primo
    documento
  • costruzione di una nuova identità d'area e di
    una nuova immagine dell'Alto Milanese
    promozione di una nuova "missione" economica e
    produttiva, centrata sull'innovazione tecnologica
    e sul sostegno al sistema delle imprese
  • rafforzamento e qualificazione delle risorse
    umane per promuovere l'occupazione, l'inserimento
    sociale e le pari opportunità
  • sviluppo di un sistema integrato di
    infrastrutture al servizio della mobilità
    sostenibile e del capitale territoriale
  • governo delle grandi e piccole trasformazioni
    urbane e della riconversione insediativi
    attraverso la progettazione di nuove centralità
  • avvio di un percorso di "risarcimento
    ambientale", capace di orientare lo sviluppo
    economico e territoriale verso la sostenibilità,
    e mirare alla qualità urbana e del paesaggio
  • promozione della cooperazione istituzionale per
    rafforzare l'efficacia dei processi di sviluppo
    dell'area. Il Piano Strategico è articolato in
    quattro gruppi di strategie ambientali,
    territoriali, istituzionali e di sviluppo.

31
Il contesto culturale (1)
Alcuni dati sulla cultura in Lombardia In
Lombardia la spesa media mensile di una famiglia
per tempo libero, cultura e giochi supera
ampiamente la media nazionale assestandosi a
140,28 , contro i 114, 85 italiani. Nel 2004 in
Lombardia sono stati spesi 220,9 mln di , a
fronte di una media nazionale di 175,9 mln di .
Nella tabella sottostante si può osservare la
suddivisone della spesa nei vari ambiti.
Fonte Osservatorio Culturale della Lombardia
32
Il contesto culturale (2)
Le biblioteche Vengono riportati di seguito
alcuni dati relativi al sistema bibliotecario
nazionale e regionale. Dai dati Istat, la
Lombardia risulta essere la regione italiana con
il maggior numero di biblioteche. La provincia
di Milano, invece, si configura come una
provincia con un numero non alto di biblioteche
presenti sul territorio infatti, il numero
complessivo delle strutture è di 661 e il
rapporto tra queste e gli abitanti è di 1,7
biblioteche ogni 10.000 abitanti.
Fonte I numeri della cultura in Lombardia, a
cura dellOsservatorio Culturale della Regione
Lombardia
33
Il contesto culturale (3)
Il teatro Secondo i dati S.I.A.E. nel 2003 in
Lombardia si sono effettuate 35.544
rappresentazioni, pari al 19,2 del totale
nazionale. Il dato testimonia una crescita della
produzione teatrale nel 2000, infatti, la
Lombardia si era attestata al 17,2. La stessa
crescita non si è, però, manifestata nella
vendita dei biglietti che sono rimasti pressoché
allo stesso livello, passando dal 18,4 sul
totale nazionale al 18,5. Vengono proposti di
seguito altri dati sullofferta teatrale
regionale e il pubblico.
Fonte dati S.I.A.E. dati Istat
34
Il contesto culturale (4)
Il settore museale Per dare qualche breve
indicazione, ricordiamo che nel 2004 in Lombardia
i ricavi da biglietteria per musei e gallerie
darte statali hanno raggiunto i 2.964.179 ,
facendo posizionare la regione al quarto posto
nella classifica nazionale dopo Toscana, Lazio e
Veneto.
Numero di musei, raccolte, aree e siti in
Lombardia
Fonte dati Osservatorio Culturale Lombardia.
dati Istat
35
Lasset fisico
36
La location
A lato viene riportata la mappa della città di
Cormano sulla quale vengono indicati i luoghi in
cui trovano sede lex-cotonificio, gli uffici
comunali, la stazione ferroviaria attuale e la
stazione ferroviaria futura (vedi box
sottostante).
La collocazione dellex-cotonificio
Futura stazione ferroviaria
Uffici comunali
Stazione ferroviaria attuale
E stata studiata una riprogettazione delle linee
ferroviarie delle Ferrovie Nord. Secondo questa
ipotesi, verrà creata ununica stazione per i
comuni di Cormano e di Cusano MIlanino situata in
una zona molto vicina alla sede
dellex-cotonificio.
37
Il contenitore (1)
Lex-cotonificio di Cormano
Nellanno 1907 la Società Anonima Fraenkel C.
presentò allufficio comunale una domanda di
concessione edilizia per ledificazione di una
filatura lattuale ex-cotonificio. In seguito
alla costruzione degli immobili, si diede inizio
allattività produttiva, che consisteva in
operazioni di tessitura e ritorcitura. Dopo
alcuni anni lopificio cambiò ragione sociale e
diventò il Cotonificio di Cormano. Tra il
1920 e il 1923 venne rilevato dal Cotonificio di
Solbiate Olona (Cartiere Sottrici Binda spa).
Negli anni seguenti la struttura fu soggetta a
modifiche e ampliamenti. Negli anni 70 la sua
funzione duso venne
nuovamente cambiata e trasformata in una fabbrica
di confezionamento di uova pasquali e
scatolaggio di prodotti finiti lattività è
continuata fino al 1982 e dallora larea non è
più stata utilizzata. Ledificio è diventato di
proprietà comunale nel 2004 in seguito alla
sottoscrizione di una convenzione tra la società
Cartiere Sottrici Binda e il Comune di Cormano.
38
Il contenitore (2)
Alcune immagini dellex-cotonificio nella
situazione attuale
39
Il progetto architettonico
avvio gara dappalto lavori
2006/2007
Le successive riproduzioni della progettazione
architettonica gentilmente rese a disposizione
dal RTI a semplice scopo informativo di supporto
alle argomentazioni di tipo gestionale sono alla
data odierna da ritenersi in progress e
suscettibili di ogni cambiamento e modifica nella
predisposizione del progetto definitivo ed
esecutivo.
Fine lavoriready to go
2009
40
Il progetto architettonico (2)
Fonte Per cortese concessione RTI 51 architetti
associati, area progetti, buonomo veglia, david
palterer, studio professionale associato ferro
cerrioni, sara traverso
41
Il progetto architettonico (5)
Fonte Per cortese concessione RTI 51 architetti
associati, area progetti, buonomo veglia, david
palterer, studio professionale associato ferro
cerrioni, sara traverso
42
Il progetto architettonico (4)
Fonte Per cortese concessione RTI 51 architetti
associati, area progetti, buonomo veglia, david
palterer, studio professionale associato ferro
cerrioni, sara traverso
43
Il progetto architettonico (6)
Fonte Per cortese concessione RTI 51 architetti
associati, area progetti, buonomo veglia, david
palterer, studio professionale associato ferro
cerrioni, sara traverso
44
Il progetto architettonico (7)
Fonte Per cortese concessione RTI 51 architetti
associati, area progetti, buonomo veglia, david
palterer, studio professionale associato ferro
cerrioni, sara traverso
45
Il progetto architettonico (8)
Fonte Per cortese concessione RTI 51 architetti
associati, area progetti, buonomo veglia, david
palterer, studio professionale associato ferro
cerrioni, sara traverso
46
Il progetto architettonico (9)
Fonte Per cortese concessione RTI 51 architetti
associati, area progetti, buonomo veglia, david
palterer, studio professionale associato ferro
cerrioni, sara traverso
47
Piano terra
La struttura degli spazi del piano terra,
dedicato allattività teatrale.
PIANO DESTINAZIONE D'USO METRATURA
piano terra    
  foyer 100 mq
  caffetteria 127 mq
  servizi igienici 30 mq
  platea teatro 205 mq
  palcoscenico 81 mq
  deposito 15,3 mq
  distribuzione verticale 33,8 mq
  distribuzione orizzontale 64, 8 mq
  tot. Piano 699 mq
Lo spazio destinato alla caffetteria.
In questo spazio trova collocazione la sala
teatrale, spazio gestito dal Teatro del Buratto.
Lo spazio di accoglienza.
Il deposito del Teatro del Buratto.
48
Primo piano
La struttura degli spazi del primo piano,
dedicato alla Biblioteca per Ragazzi.
PIANO DESTINAZIONE D'USO METRATURA
primo piano    
  biblioteca 245 mq
  servizi igienici 16,8 mq
  teatro 4,4 mq
  distribuzione verticale 37, 7 mq
  distribuzione orizzontale 71, 8 mq
  tot. Piano 340 mq
In questa zona trova sede la Biblioteca per
Ragazzi.
49
Secondo piano
La struttura degli spazi del secondo piano,
dedicato allattività museale.
PIANO DESTINAZIONE D'USO METRATURA
secondo piano    
  museo del giocattolo 543 mq
  servizi igienici 30 mq
  uffici 30 mq
  camerini 60 mq
  laboratorio 190 mq
  deposito 4 mq
  distribuzione verticale 38,2 mq
  distribuzione orizzontale 110 mq
  tot. Piano 1053 mq
Questa zona verrà occupata dai camerini teatrali.
Questo spazio è destinato ad accogliere la sala
espositiva del Museo del Giocattolo.
Lo spazio dei laboratori.
50
La disposizione degli spazi
Gli spazi del Centro classificati per tipologie.
scale e corridoi 356,3 mq
servizi igienici 76,8 mq
sala teatrale 286 mq
deposito 19,5 mq
biblioteca 245 mq
sala museale 543 mq
uffici 30 mq
zona accoglienza/ristoro 227 mq
camerini 60 mq
laboratori 190 mq
51
Il benchmarking
52
Il benchmarking (1)
Lobiettivo della presente indagine è quello di
raccogliere e valutare una sintesi di esperienze
di riconosciuto valore e successo, realizzate in
Italia ed allestero, da strutture la cui
missione o le caratteristiche di natura
imprenditoriale o di gestione caratteristica
siano simili o assimilabili a quelle del Centro
per lInfanzia di Cormano, possibilmente con
caratteristiche del contesto non particolarmente
difformi, lanalisi delle quali contribuirà al
processo di definizione degli ambiti di
intervento, delle modalità di attuazione delle
azioni da compiere, del livello di
diversificazione ed integrazione con altre
attività, della gamma e declinazione delle
singole iniziative, dei servizi offerti e dei
target serviti.
OBIETTIVO DEL BENCHMARKING
  • Le strutture oggetto di indagine sono state
    identificate a livello nazionale ed
    internazionale, mettendo in evidenza
    caratteristiche quali
  • sistema di offerta
  • struttura ed articolazione degli spazi
  • la struttura di gestione
  • i fattori critici di successo
  • il piano di marketing mix

FOCUS DEL BENCHMARKING
53
Il benchmarking (2)
  • Impostazione della ricerca
  • Lo studio si è focalizzato sulla ricerca di
    realtà che proponessero unofferta di
    prodotti/servizi simile a quella ipotizzata per
    il Centro di Cormano.
  • I soggetti da mappare erano quelli che si
    rivolgono a bambini e ragazzi caratterizzati da
    unofferta con una connotazione culturale che si
    sviluppa negli ambiti
  • artistico
  • teatrale
  • letterario
  • Sono state escluse dalla ricerca le ludoteche in
    quanto realtà prevalentemente di piccola
    dimensione e non specificatamente previste nel
    Centro .

Perchè E necessario rilevare i soggetti
potenzialmente interessanti presenti sul
territorio di riferimento e analizzarne
brevemente le caratteristiche salienti, in modo
da eleggere in un secondo momento gli aspetti
faro sulle quali impostare il lavoro di
benchmarking.
Impostazione dellanalisi
54
Il benchmarking (3)
  • Conclusioni
  • Dallanalisi effettuata è emerso che non esistono
    centri con un modello di offerta come quello
    ipotizzata per il Centro di Cormano quelle poche
    realtà che si avvicinano al modello proposto non
    godono di alcune caratteristiche destinate a
    diventare punti forti per il progetto cormanese.
  • Infatti i soggetti che gestiscono le attività
  • spesso hanno unimpostazione educativa più che
    artistica
  • sono conosciuti più che altro a livello locale
  • raramente possono contare su una storia che va
    ad accrescere il valore morale delle loro
    attività.

I risultati della ricerca Il panorama nazionale,
territorio di riferimento, è costellato di
strutture che si rivolgono al mondo dellinfanzia
e delladolescenza proponendo attività culturali
interne agli ambiti precedentemente citati. Si è
deciso di raggruppare i soggetti in diverse
categorie.
  • Le categorie
  • Le categorie di suddivisione sono state
  • i musei che si rivolgono specificatamente al
    target di riferimento infantile e la cui
    collezione abbia come tema principale il
    giocattolo o il gioco
  • i centri per bambini e ragazzi strutturati sul
    modello hands-on (interazione diretta dei
    frutori con il materiale esposto)
  • i teatri che svolgono attività di produzione e
    formazione per bambini e ragazzi
  • le biblioteche per bambini e ragazzi

55
Le mappature (1)
MUSEI dei GIOCATTOLI Molti sono i musei sul
territorio nazionale che si rivolgono ai bambini
la collezione che presentano solitamente è
composta da giocattoli, marionette, burattini ed
è più o meno specializzata. Oltre allesposizione
dei pezzi, vengono proposti piccoli laboratori
dedicati ai piccoli visitatori.
Museo del Giocattolo e del Bambino- Milano e
Santo Stefano Lodigiano(Lo)
Museo della Bambola - Rocca di Angera (Vb)
Museo della Bambola Museo dellAbbigliamento
Infantile - Rocca Borromeo (Va)
Museo del cavallo giocattolo Chicco Grandate
(Co)
Museo del soldatino - Bologna
Museo del Giocattolo Canneto sullOglio (Mn)
Museo del gioco e del giocattolo - Bari
Museo del giocattolo povero- Montano Antilia (Sa)
Museo del Giocattolo Zagarolo (Rm)
Museo del Giocattolo - Catania
Museo del Giocattolo- Palermo
56
Le mappature (2)
I TEATRI STABILI PER LINNOVAZIONE - RAGAZZI Data
la proliferazione di strutture che propongono
spettacoli teatrali per linfanzia o unofferta
formativa rivolta ai ragazzi, abbiamo creduto
opportuno indicare solo quei soggetti che operano
nel settore che hanno avuto un riconoscimento
nazionale. Nella mappa sono, quindi, segnalati i
Teatri Stabili per lInnovazione che svolgono
attività teatrale rivolta allinfanzia e alla
gioventù, tra i quali vediamo il Teatro del
Buratto, riconosciuto per laltezza qualitativa
delle sue produzioni e la sua storia su tutto il
territorio nazionale.
1)Fondazione Teatro ragazzi e giovani TORINO2)
Elsinor Scrl MILANO3) Teatro del Buratto
S.c.r.l. MILANO4) Fond. A.I.D.A. VERONA5)
La Piccionaia I Carrara S.c.r.l. CREAZZO
(VI)6) Teatro Gioco Vita S.r.l. PIACENZA7)
Teatro Evento Soc. Coop. A.r.l. VIGNOLA (MO)8)
Teatro delle Briciole S.c.r.l. PARMA9) La
Baracca S.c.r.l. BOLOGNA10) Accademia Perduta
Romagna Teatri S.c.r.l. RAVENNA11) Fond.
Sipario Toscana CASCINA (PI)12) Fontemaggiore
S.c.r.l. PERUGIA13) Teatro del Canguro
Soc.Coop. O.n.l.u.s. ANCONA14) Teatro delle
Marionette degli Accettella S.n.c. di
I.Accettella e C. ROMA15) Ass. Teatrale LUovo
LAQUILA16) Coop. Kismet BARI17) Comp. La
Botte e il Cilindro - SASSARI18) Associazione
Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi - Firenze19)
Soc. Coop. " Le nuvole " arl - Napoli
Fonte Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali Direzione Generale per lo Spettacolo
dal vivo e lo sport
57
Le mappature (3)
I CENTRI CULTURALI PER LINFANZIA Molti sono i
centri in Italia la cui offerta si sviluppa
attorno alla figura del bambino. E necessario,
però, sottolineare che spesso la loro attività si
direziona più su un piano educativo o ludico che
su quello culturale. Nella mappatura abbiamo
segnalato quelle realtà che rispondono a questi
criteri.
EXPLORA (Roma) E struturato come una piccola
città a misura di bambino con i suoi spazi, le
sue funzioni, i suoi mestieri. Segue il modello
dei musei hands-on cioè i musei in cui il
bambino impara perché fa.
CENTRO PER LA CULTURA LUDICA (Bari) E un
servizio socio-educativo del Comune di Bari,
gestito dalla Cooperativa sociale Progetto Città.
Al suo interno si trovano una ludoteca, un parco
giochi, una biblioteca per ragazzi, spazi per i
laboratori. Lintera struttura, fatta eccezione
per la biblioteca, ruota attorno al tema del
gioco.
LOFFICINA DEI PICCOLI (Napoli) Fa parte del
complesso progetto della Città della Scienza. E
uno spazio di 700 mq, realizzato con il
contributo dei bambini che si sono improvvisati
consulenti-progettisti, in cui i piccoli
possono esplorare e scoprire il mondo attraverso
i cinque sensi.
58
Le mappature (4)
LE BIBLIOTECHE Risulta molto difficile mappare
le strutture bibliotecarie su livello nazionale
caratterizzate da un patrimonio librario rivolto
al mondo dellinfanzia e delladolescenza
infatti, un alto numero di biblioteche destinano
almeno una sezione alla letteratura per bambini e
ragazzi. Alcune realtà, però, emergono a livello
nazionale per la loro incessante attività o per
la loro storia. Una di queste è la Biblioteca
Internazionale per Ragazzi Edmondo De Amicis di
Genova, la prima biblioteca specializzata in
questo ambito in Italia. La DeA, nata nel 1971
ispirandosi alla Judgendbibliothek di Monaco di
Baviera e la Biblioteca Francese di Clamart Sur
Seine, da alcuni anni ha trovato la sua sede
allinterno dei Magazzini del Cotone, accanto
alla Città dei Bambini di Genova (vedi slide
apposita).
  • Prestito (ragazzi e adulti, individuale e
    gruppi)
  • Consultazione di libri e periodici
  • Consulenze bibliografiche, ricerche tematiche e
    piste bibliografiche
  • Lettura in sede
  • Percorsi di lettura
  • Visite guidate
  • Percorsi multimediali
  • Gruppo di lettura adolescenti
  • Laboratori (di legatoria e carta,di lettura e
    scrittura, sul gioco
  • Informagiovani
  • Postazioni internet
  • Ascolto musica
  • Sportello di ascolto
  • Letture bilingue
  • Coro della Biblioteca
  • Club sul gioco di carte e sul gioco di ruolo
  • Club dei lettori
  • Seminari per insegnanti
  • Mostre bibliografiche
  • Spettacoli di gruppi teatrali
  • Cineclub

59
Le evidenze della mappatura
LE EVIDENZE
Le evidenze
Come già detto analizzando il panorama nazionale
abbiamo potuto vedere come manchino delle
strutture caratterizzate da un sistema dofferta
completo come quello ipotizzato per il Centro di
Cormano che resta un esempio unico.
  • Alla luce dello studio effettuato appare evidente
    che
  • sul territorio vi sia una proliferazione di
    soggetti che svolgono attività ludico-culturali-ed
    ucative per linfanzia
  • il sistema creato privilegia laspetto ludico
    delle iniziative
  • vi sia una predominanza di soggetti nel nord
    Italia
  • in ambito museale, la maggior parte delle
    strutture è nata da una collezione privata,
    spesso costituita dai proprietari per passione e
    ammirazione delloggetto in sé (es. il
    balocco) questimpostazione fa sì che il
    pubblico infantile non sia altro che una delle
    fasce di pubblico di riferimento e non per forza
    la centrale.

60
I casi
Sono state prese in esame alcune esperienze di
altri centri rivolti alllinfanzia sul territorio
nazionale ed allestero per analizzare le
soluzioni e le impostazioni adottate. La scelta
di Genova apparentemente distante sullofferta
serve proprio per avere un riferimento
discontinuo sul modello da considerare.
NAZIONALI
INTERNAZIONALI
CRITERI DI SCELTA
  • offerta di attività didattico-creative rivolte
    al mondo dellinfanzia e adolescenza,
  • dimensioni notevoli della struttura,
  • elevato standard qualitativo dellofferta,
  • caratteristiche esemplari per il possibile
    sistema dofferta del Centro per lInfanzia di
    Cormano,
  • programmazione aperta alla multidisciplinarietà
  • fama a livello nazionale.

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Le fonti
Per leffettuazione del benchmarking sono state
utilizzate le seguenti fonti.
  • Interviste telefoniche e tramite e-mail agli
    operatori del settore (dipendenti delle strutture
    analizzate, professionisti nel campo
    delleducazione infantile, etc.)
  • Siti delle strutture individuate
  • http//www.cittadeibambini.net
  • http//www.ragazzi.cosenza.org
  • http//www.cite-sciences.fr
  • Siti internet istituzionali (comuni, province)
  • Siti internet di realtà locali (associazioni,
    scuole di musica, teatri, musei, etc.)
  • Siti internet di realtà collegate alle strutture
    prese in esame.

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La Città dei ragazzi di Cosenza
La città dei ragazzi è il centro dedicato
allinfanzia, inaugurato nella città di Cosenza
nel 2003. Nonostante il recente avvio del Centro,
già appare evidente la buona risposta da parte
del pubblico del territorio.
La creazione della struttura testimonia il
continuo impegno dellAmministrazione comunale
nelle politiche sociali rivolte al mondo
dellinfanzia e delladolescenza.
La filosofia che muove la realtà cosentina è
quella di creare un modello creativo di
partecipazione non un singolo museo o una
biblioteca, ma un discorso completo che integra,
oltre a innumerevoli proposte culturali, un
rapporto di continuo scambio reciproco tra gli
attori dellofferta e gli attori della domanda (
i bambini). Il pubblico a cui si rivolge la Città
dei Ragazzi è composto da bambini e ragazzi dai 4
ai 17 anni.
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La Città dei ragazzi di Cosenza
La location La città si sviluppa in unarea
recintata di 33.000 mq nella periferia di
Cosenza. Una scelta, quella della locazione, che
risponde a due esigenze poter contare su uno
spazio adeguato per sviluppare il progetto nella
sua completezza e riqualificare una zona
attualmente degradata. L'area, infatti, è
caratterizzata da un forte degrado urbano
(decadimento di un pregevole patrimonio di
edilizia storica e fatiscenza delle reti di
urbanizzazione primaria) a cui si accompagnano
vistosi fenomeni di degrado sociale (evasione
scolastica, disoccupazione o precariato, devianza
giovanile, alto tasso di micro-criminalità). Lamp
iezza delle sue dimensioni la rende la più grande
area per i più giovani attualmente esistente in
Italia. La città è suddivisa in spazi all'aperto
e al chiuso e in aree costruite a forme di
Scrigni di vari colori a seconda delle finalità.
Gli spazi La città è suddivisa in spazi
all'aperto e al chiuso e in aree costruite a
forma di scrigni di vari colori a seconda delle
attività che vengono svolte allinterno. Lo
scrigno rosso è la ludoteca, quello giallo è
dedicato alla comunicazione e spettacolo, lo
scrigno bianco è l'area sociale posta
all'ingresso dove svetta il Municipio, mentre lo
scrigno azzurro è l'area laboratori. Non hanno
un punto ristoro.
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La Città dei ragazzi di Cosenza
Lo scrigno rosso
Lo scrigno giallo
LA LUDOTECA Il gioco, in tutte le sue forme,
viene riconosciuto come diritto inalienabile dei
bambini. In questarea i bambini trovano numerosi
giochi, opportunamente selezionati e
classificati. Inoltre vengono svolte attività
ludiche di gruppo, laboratori di danza,
improvvisazione teatrale. Sempre in questo spazio
trovano luogo i laboratori di riciclo creativo,
lofficina di costruzione e riparazione
giocattoli.
LAREA COMUNICAZIONE E SPETTACOLO E larea in
cui linteresse per le nuove tecnologie ed il
bisogno di esprimersi e rappresentarsi si fondono
e creano percorsi condivisi di conoscenza e
sperimentazione. Nello spazio comunicazione i
ragazzi si possono confrontare con i media
realizzano videoclip, cortometraggi, programmi
radiofonici, portali internet, realizzano
giornalini scolastici. Vengono svolti laboratori
di cinema (percorso didattico sulla storia del
cinema, sui mestieri del cinema..), di teatro
(festival di teatro per le scuole, incontri con i
lavoratori dello spettacolo, di trucco) e di
danza (percorso didattico sul movimento
creativo..)
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La Città dei ragazzi di Cosenza
Lo scrigno bianco
Lo scrigno azzurro
  • I LABORATORI
  • Questa è larea del fare per conoscere, lo
    spazio in cui i bambini e i ragazzi fanno
    esperienze conoscitive, oltre che umane e
    sociali, il luogo in cui il sapere prende le
    forme del gioco. I laboratori, caratterizzati da
    una forte interdisciplinarietà, sono articolati
    in quattro aree
  • laboratori musicali
  • laboratori di arte e artigianato
  • laboratori scientifici (In collaborazione con la
    facoltà di scienze SMFN- dipartimento di Fisica e
    Dipartimento di Ecologia)
  • laboratori di cucina e giardinaggio

IL MUNICIPIO Costituisce larea sociale della
Città dei Ragazzi, lo spazio in cui bambini e
ragazzi interagiscono affrontando le tematiche
della partecipazione attiva, dello sviluppo
sostenibile, di problematiche sociali, di
soluzioni per riqualificare la città. Lobiettivo
è quello di considerare i bambini quali soggetti
attivi nel determinare le scelte della loro
città. Allo stesso tempo Il Municipio si
configura come vero e proprio centro di servizi
diventa sportello di ascolto per le problematiche
adolescenziali, luogo dellorientamento per i le
scelte dei ragazzi, sostegno attivo alla
genitorialità.
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La Città dei ragazzi di Cosenza
Lo spazio verde
GLI ORTI Lo spazio verde circonda tutti gli
edifici della Città, occupando una grande
area. Vengono organizzati specifici laboratori
anche in questa zona. Lobiettivo è di ricreare
un legame tra bambini e natura, rifacendosi al
lavoro contadino. Sono stati creati degli orti
che i ragazzi devono curare e seguire. La Città
dei Ragazzi mette a disposizione gli spazi di
relazione per la realizzazione di grandi eventi a
carattere espositivo, informativo e comunicativo,
nonché sportivo allo scopo di creare grossi
momenti di interazione e di incontro fra diverse
realtà socio-culturali.
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La Città dei ragazzi di Cosenza
La gestione La Città dei Ragazzi di Cosenza è
caratterizzata da una gestione mista
pubblico-privato l'Amministrazione Comunale
tramite appalto pubblico ha affidato la gestione
tecnico - operativa delle attività ad una A.T.I.
("cidierre). L'A.T.I. cidierre si avvale della
collaborazione dellAssociazione Eureka onlus per
il sostegno alle diverse abilità e della A.S.
Boxe Popolare per le attività motorie e
sportive. La gestione economica avviene
utilizzando fondi di Bilancio comunale e
finanziamenti regionali , ottenuti attraverso la
legge Nazionale n.285/97 "Disposizioni per la
promozione di diritti e di opportunità per
l'infanzia e l'adolescenza". La struttura viene
finanziata con i fondi dellAmministrazione
Comunale per questo motivo, dopo i tagli agli
enti locali, la Città dei Ragazzi ha avuto grandi
problemi finanziari e ha rischiato di diminuire
la propria attività. Il personale è composto da
10 dipendenti comunali, un collaboratore esterno
e il personale dellA.T.I. Collaborano al
progetto anche i volontari del servizio civile.
COMUNE DI COSENZA
A.T.I. CIDIERRE
CITTA DEI RAGAZZI DI COSENZA
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La Città dei ragazzi di Cosenza
La struttura dellA.T.I.
INTERZONA Società Piccola Cooperativa Sociale a
r.l. che dal 1996 gestisce la Biblioteca dei
Ragazzi del Comune di Cosenza
LA SPIGA Associazione di volontariato attivamente
impegnata dal 1994 a supportare realtà di
svantaggio sociale nel territorio cittadino
Associazione Eureka
A.T.I. CIDIERRE
Collabora con
LA COOPERATIVA DELLE DONNE Società Cooperativa
Sociale a r.l. Nata nel settembre del 1997
gestisce le due ludoteche comunali "Il mondo di
Oz"
A.S. Boxe Popolare
CENTRO RODARI PER LA MUSICA Associazione
culturale ONLUS. Il Centro si occupa di
produzione, ricerca e documentazione per la
didattica e il teatro musicale
A qu
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