Title: L
1Leredità arabo-islamica nelle scienze e nelle
arti del calcolo dellEuropa medievale
Parte I lAlto Medioevo in Europa e in Oriente
2In forma di mappa
3Le arti liberali
- Cicerone Artes quae libero sunt dignae
- Trivio grammatica, retorica, dialettica
- Quadrivio geometria, aritmetica, astronomia e
musica
4Marziano Capella De Nuptiis Philologiae et
Mercurii
- Le dita della giovane si muovevano rapide
innanzi e indietro ed erano percorse come da un
inarrestabile formicolio. Fatto il suo ingresso
ed ottenuto con le dita variamente piegate un
numero pari a settecentodiciassette, le alzò per
porgere il saluto a Giove. Allora Filosofia,
poiché era accanto alla Tritonide, le domandò che
cosa Aritmetica avesse inteso con quel numero. E
Pallade le rispose Ha salutato Giove con il
suo proprio nome
ms. Urb. Lat. 329, f. 113, Biblioteca Apostolica
Vaticana, Città del Vaticano
5I numeri secondo Marziano
- Marziano passa ad esaminare i singoli numeri da
uno (la monade) fino a dieci, esplorandone tutti
i significati filosofici e teologici e le
sfumature simboliche e collegandoli con i
rispettivi enti geometrici (la monade corrisponde
al punto e così via). - Seguono la trattazione della natura e la
divisione dei numeri (pari e dispari composti e
non composti perfetti, imperfetti e
più-che-perfetti piani e solidi), i rapporti tra
i numeri ed il concetto di proporzione.
6Severino Boezio (480-524)
- Trattati sulle arti liberali
- De institutione arithmetica
- De Musica
- Geometria (pseudo-Boezio)
- Tassonomia del quadrivio
- Aritmeticagtgeometriagtmusicagtastronomia
- De institutione arithmetica
- Libro 1 Classificazione dei numeri
- Libro 2 Teoria delle proporzioni
7De institutione arithmetica
- I numeri sono distinti in
- pari e dispari
- parimenti pari 2n
- parimenti dispari 2m1(2n1)
- primi e composti
- perfetti (6 123)
- imperfetti (sono maggiori della somma suddetta)
- ultraperfetti (inferiori alla somma)
- Studio delle relazioni fra i numeri
- Uguaglianza
- disuguaglianza (maggiore o minore e opposizione)
8La disuguaglianza
- Multiplo (submultiplo) a è multiplo di b se
esiste un numero n tale che anb per n2 a è
detto superduplo di b per n3, supertriplo etc. - Superparticolare (subparticolare) a è chiamato
superparticolare di b se abb/n per un qualche
n per n2 a è sesquialtero di b per n3 è
sesquiterzo, etc. - Superparziente (subparziente) a è detto
n-multiplo super-m-parziente di b se a bn m ad
esempio, 16 rapportato a 6 è definito duplice
superquadriparziente, perché dalla divisione
risulta che il 6 è contenuto 2 volte con lavanzo
di 4 - Multiplo superparticolare (subparticolare) a è
super-n-particolare se a n1/n per qualche n
intero ad esempio 3/2 1 1/2 (sesquialtero),
4/3 1 1/3 (sesquiterzo), etc. - Multiplo superparziente (subparziente) a è
superparziente se a (2bc)/b c per a, b
interi diversi tra loro.
9Alto Medioevo
- Isidoro di Siviglia (c. 560 - 636)
- Beda il Venerabile (674-735)
- Alcuino (732 - 804) Propositiones ad acuendos
iuvenes - Propositio I Limax fuit ab hierundine invitatus
ad prandium infra leucam unam. In die autem non
potuit plus quam unam unciam pedis ambulare.
Dicat, qui velit, in quot diebus ad idem prandium
ipse limax perambulat? - I. Sequitur solutio de limace In leuca una sunt
mille quingenti passus, VII pedes, XC unciae.
Quot unciae, tot dies fuerunt, qui faciunt annos
CCXLVI, et dies CCX
10Ritmomachia e Abaco
11Il medio oriente
- Nell'area del Medio Oriente coesistevano varie
culture - greca (con la sua tradizione classica,
ellenistica e poi cristiana) - siriaca (di impronta essenzialmente religiosa per
via dellinflusso nestoriano) - ebraica
- persiana
- Queste culture comunicavano principalmente
attraverso traduzioni eseguite da dotti religiosi
bilingui. - Fin dal V secolo accanto alle traduzioni
propriamente religiose (dalla Bibbia) apparvero
quelle scientifiche e filosofiche greche, in
particolare le opere più tarde neo-platoniche,
neo-aristoteliche ed eclettiche.
12La casa della sapienza
- 762 al-Mansur trasferisce la capitale da Damasco
a Baghdad - Bayt al Hikma, officina culturale unica
- opere dallutilità pratica immediata, come
trattati di medicina, astrologia, logica e
scienze matematiche. - filosofia di Platone ed Aristotele
13Le traduzioni in arabo
- I testi già in siriaco (la lingua dei Nestoriani)
furono tradotti in arabo - le opere non disponibili in siriaco erano
tradotte direttamente dal greco in arabo oppure
attraverso la mediazione linguistica del siriaco.
- In varie occasioni, furono inviate spedizioni a
Bisanzio per ottenere copie di opere greche
altrimenti irreperibili oppure copie migliori di
originali posseduti solo in versioni
irrimediabilmente corrotte.
14Unautentica scuola di traduttori
- Yuhanan Bekhtyashu, Hunayn ibn Ishaq e suo figlio
Ishaq ibn Hunayn, Qusta ibn Luqa, Abd al-Masih
al-Himsi, i fratelli banu Musa ibn Shakir, Thabit
ibn Qurra - Grazie a strumenti altamente qualificati, come
dizionari bilingui, manuali e grammatiche,
realizzarono le traduzioni in arabo (passando
spesso attraverso il siriaco) delle opere
memorabili della filosofia e scienza
greco-ellenistica - Galeno, Tolomeo, Euclide, Aristotele, Alessandro
di Afrodisia, Dioscoride, Giamblico e Porfirio,
oltre a tutta una serie di testi gnostici e
sincretistici - Anche traduttori di opere indiane, soprattutto di
astronomia e matematica.
15Unaltra via
- Linflusso greco giunse agli Arabi anche
indirettamente dallOriente, attraverso lIndia e
la Persia - si tratta di conoscenze elaborate da studiosi
indiani, a partire da materiale di provenienza
alessandrina, passato in India - o via mare, sulla rotta che connetteva
Alessandria con lIndia nord-occidentale, - o via terra lungo una strada che collegava la
Grecia con la Battriana, in particolare con la
città di Marw (oggi nel Turkmenistan) - Il loro contributo in particolare consistette
nellintroduzione della notazione decimale e di
molti simboli.
16I numerali indiani kharosthi, brahmi e gwalior
17La notazione posizionale
- La più antica testimonianza delluso di una
notazione posizionale, secondo uno studio recente
di un gruppo di storici tedeschi, è liscrizione
di Gurjara, datata 346 secondo il computo Samvat,
corrispondente al 595 d.C., scritta in
parole-numero brahmi, ossia nomi di oggetti il
cui numero è risaputo lordine di presentazione
delle potenze era dal più basso al più alto - le parole-numero risultavano poetiche e gradevoli
e il loro uso costituiva una valida mnemotecnica.
- Ali-sensi-vuoto-luna ?
18Lo zero
- è comparso in scritti babilonesi di astronomia,
in cui era usato il sistema sessagesimale in
epoche più tarde, era previsto un segno per una
cifra mancante solo nel mezzo del numero - I Greci utilizzarono questo sistema per i calcoli
astronomici, con una cifra come 0 per
rappresentare lo zero. - Gli studiosi indiani avrebbero conosciuto tutta
questa tradizione a seguito delle campagna
militari di Alessandro e lavrebbero tramandata a
loro volta in seguito avrebbero integrato le
loro cifre brahmi da 1 a 9 e lo zero greco e
adottato la scrittura da sinistra a destra
greco-babilonese. - Ci sarebbe stata la fusione delle conoscenze
derivate da tre culture, mentre furono gli
Indiani a costruire completamente da soli il
sistema posizionale, con levoluzione sopra
descritta.
19La più antica rappresentazione dello zero
Iscrizione gwalior (870) è evidenziato il
numero 270
20DallIndia agli Arabi
- Nell'VIII secolo, presso gli Arabi e le
popolazioni sottoposte alla loro dominazione, si
manifesta un crescente interesse per l'aritmetica
e, in particolare, per i sistemi di numerazione. - Gli Arabi cominciarono ad usare le lettere
dell'alfabeto per rappresentare il sistema
decimale, additivo e basato su nove simboli - Lintroduzione dello zero e della notazione
posizionale intervennero grazie agli interessi
astronomici (calcolo della direzione della Mecca)
che portarono gli Arabi alla lettura dei testi
indiani, dove si faceva uso di questa notazione e
dello zero. - Essi privilegiarono questa convenzione per la sua
semplicità ed efficacia ed intrapresero studi
specifici di aritmetica.
21Al-Khawarizmi
- la vita
- lopera algebrica e aritmetica
- le fonti della sua formazione (locali ed esterne
al mondo islamico) - metodo innovativo nel procedimento risolutivo
delle equazioni
22Le opere
- aritmetica (Algorithmi de numero Indorum Calcolo
con i numeri indiani di al-Khawarizmi) - algebra (Hisab al-jabr wal-muqabalah Calcolo
con completamento e riduzione) - astronomia (Zij tavole astronomiche)
- geografia (Kitab Surat al-Ard Libro sulla forma
della Terra) - calendario (Istikhraj Tarikh al-Yahud Il
calendario ebraico), 823-824 - storia (Kitab al-Tarik Croniche) un testo di
storia e astrologia, databile dopo l826
23Algoritmi de numero Indorum
- Del libro di aritmetica non ci è giunto il testo
arabo originale, ma solo in varie traduzioni
latine del XII e XIII secolo. Una di queste
versioni, presente in un unico manoscritto
(ms.Ii.vi.5) alla University Library di
Cambridge, fu pubblicata a Roma nel 1857 da
Baldassarre Boncompagni, col titolo Algoritmi de
numero Indorum, e successivamente, a cura di
Vogel e in fac-simile dalla Kopelevitch . - Ne esiste ledizione critica dei testi latini da
essa derivati con traduzione francese, di Allard.
24Hisab al-jabr wal-muqabalah
- Il più antico testimone arabo dellAlgebra
(Oxford Hunt. 214) attualmente pubblicato è
piuttosto tardo, dal momento che è stato copiato
al Cairo nel 1342. - esistenza di manoscritti inediti a Kabul, a
Medina (2), a Berlino e a Teheran. - sono invece più antiche le traduzioni latine, in
particolare quelle di - Roberto di Chester, realizzata nel 1145 a
Segovia, - Gerardo da Cremona, redatta a Toledo intorno al
1170 - Guglielmo de Lunis, portata a termine il secolo
successivo nel 1250 circa.
25Il piano dellopera
- Il titolo completo del testo arabo è Al-Kitab
al-muktasar fi hisab al-jabr wa'l-muqabalah,
ossia Breve opera sul calcolo con restaurazione
e riduzione. - Algebra retorica
- È strutturato in
- breve introduzione sui contratti commerciali e
sui calcoli relativi eseguiti attraverso la
regola del tre, già nota ai matematici indiani - tre capitoli di varie lunghezza dedicati
rispettivamente - allalgebra
- alla geometria piana e solida
- ai problemi di spartizione di eredità,
estremamente macchinosi nel diritto coranico. - Le traduzioni latine si discostano in vari passi
da questi contenuti e si limitano alle prime due
parti, escludendo la parte di geometria e quella
sui calcoli per le eredità .
26I termini primitivi
- i numeri necessari per il calcolo con
completamento e riduzione sono di tre tipi
radici, quadrati e numeri semplici, che non sono
né radici né quadrati. - Una radice (jidr)è una quantità che è da
moltiplicare per se stessa, ed è costruita di
unità (ascendente) o frazioni (discendente). - Un quadrato (mal) è il valore totale della radice
moltiplicata per se stessa. - Un numero semplice (dirham) è qualsiasi numero
che può essere nominato senza fare riferimento a
radice o quadrato.
27Forme normali e regole
- Equazioni semplici
- Caso 1 Quadrati uguali a radici (ax2 bx)
- Caso 2 Quadrati uguali a numeri (ax2 c)
- Caso 3 Radici uguali a numeri (bx c)
- Equazioni composte
- Caso 4 Quadrati e radici uguali a numeri (ax2
bx c) - Caso 5 Quadrati e numeri uguali a radici (ax2
c bx) - Caso 6 Radici e numeri uguali a quadrato (bx c
ax2)
28Quarto tipo
- ax2 bx c
- NB
- x gt 0
- 1 sola soluzione
29Quinto tipo
- ax2 c bx
- NB
- x gt 0
- Nessuna soluzione
- 1o 2 soluzioni
30Sesto tipo
- bx c ax2
- NB
- x gt 0
- 1 sola soluzione
31Dimostrazione del quarto tipox2 10x 39
- Dati
- 1 quadrato di area ab (ab) che rappresenta x2
- 4 rettangoli equivalenti (c,d,e,f) con dimensioni
a, 2 unità e ½ - Per completare il quadrato maggiore, si
aggiungono quattro quadrati con perimetro
tratteggiato di area 6 unità e ¼ - Quindi per risolvere lequazione
- Si aggiunge il quadruplo di 6 unità e ¼ (25) a
39, ottenendo x2 2539 64 - Da ciò si ricava che il lato del quadrato
maggiore misura 8 si sottrae il doppio di 2
unità e ½ (5) e si ottiene la misura di a (b),
cioè 3
32I sei problemi
- Ora io aggiungo questi problemi, che serviranno
per portare largomento più vicino alla
conoscenza, per rendere la sua comprensione più
facile e per rendere gli argomenti più perspicui - Ogni equazione risolvente di un problema viene
riportata ad uno dei 6 casi grazie a due
operazioni basilari - al-jabr (completamento in latino restauratio),
che consiste nelleliminare i termini negativi,
addizionando termini positivi uguali nei due
membri - al-muqabalah (opposizione in latino oppositio)
che permette di sommare algebricamente i termini
dello stesso grado nei due membri. - In definitiva, il procedimento presentato
dallautore per la soluzione di un problema si
può sintetizzare nei seguenti passi - Tradurre il problema in unequazione algebrica
- Ricondurre lequazione ad uno dei casi noti
- Applicare lalgoritmo appropriato per arrivare
alla soluzione.
33Altri problemi
- Al- Khawarizmi prosegue poi la sua trattazione
con altri trentaquattro problemi, che, salvo una
sola eccezione (il problema 7), possono essere
catalogati, secondo Oaks, in tre gruppi, sulla
base del loro enunciato tipo 10, M e D. - Il testo dei problemi di tipo 10 incomincia con
Hai diviso il dieci in due parti , cui segue
una condizione che le parti devono soddisfare. - Il testo dei problemi di tipo M riguarda invece
la ricerca di un mal. - I problemi di tipo D hanno invece a che fare con
un certo numero di dirhem divisi tra persone.
34La regola del tre
- Sai che tutte le transazioni commerciali tra le
persone, come comprare e vendere, barattare e
prendere a prestito, prevedono sempre due
condizioni e quattro numeri, fissati da chi pone
il problema ossia, misura e prezzo e quantità e
somma. Il numero che esprime la misura è
inversamente proporzionale a quello che esprime
la somma, e il numero del prezzo è inversamente
proporzionale a quello della quantità. Tre di
questi quattro numeri sono già noti, il quarto è
lincognita e questa è implicita quando chi pone
il problema chiede quanto? ed è loggetto del
problema.
35La geometria
- Tre parti sul calcolo di aree e volumi
- Viene ricordata la proprietà dei triangoli
rettangoli nota in Occidente come Teorema di
Pitagora, con dimostrazione geometrica diversa
sia da quella euclidea sia da quella, pur
posteriore, di Bhaskara
36Le fonti
- Indiane lessico (dhanam mal rupadirhem)
- Greche era nota lopera di Diofanto? Astratto
vs. concreto Erone? - Ebraiche Mishnat ha Middot
- Babilonesi tecnica cut and paste
- Oggi sincretismo di fonti o originalità?
37Definire la questione delle fonti
- Secondo Ruska (1917) e Sezgin (1974), si potranno
fare progressi sulla questione delle fonti solo
grazie a - scoperte di nuove fonti manoscritte
- discussione delle premesse alla fondazione di una
letteratura matematica presso gli Arabi - reale approfondimento delle intenzioni e degli
scopi - precisa analisi terminologica.