Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n

Description:

Title: Diapositiva 1 Author: Valentina Last modified by: laura Created Date: 2/9/2005 11:34:01 AM Document presentation format: Presentazione su schermo (4:3) – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:76
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 24
Provided by: Valen179
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n


1
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e
ManagementLezione n8

2
Test F per la verifica di ipotesi sulla
differenza tra medie
  • Si prende in considerazione la scomposizione
    della varianza qui
  • H0 le medie sono tutte uguali tra loro
  • H1 esistono almeno due medie diverse tra loro
  • La statistica test da utilizzare, sotto lipotesi
    H0, si distribuisce come una F di Fisher con
    (c-1,n-1) gradi di libertà. Tende a crescere
    allaumentare della varianza tra medie e al
    diminuire della variabilità interna alle
    categorie. Cresce inoltre allaumentare
    dellampiezza campionaria.

3
Test F per la verifica di ipotesi sulla
differenza tra medie
  • La regione di rifiuto cade nella coda di destra
    della distribuzione, cioè è caratterizzata da
    valori relativamente elevati di F se il livello
    di significatività è 5, si rifiuta per Fgt F0,95

0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0
Regione di rifiuto
0 0.7 1.4 2.1 2.8 3.5
4.2 4.9
4
Test F per la verifica di ipotesi sulla
differenza tra medie
5
(No Transcript)
6
Univariate Analysis
7
Bivariate Analysis
  • Objective
  • To describe the relationship between two
    variables jointly.
  • qualitative variables Analysis of Connection
  • quantitative variables Analysis of Correlation
  • mixed variables Analysis of Variance

8
Bivariate Analysis
9
Modelling
visiting_starbucks(Q25) 1.299
.437starbucks_appeals_atmosphere
0.281characteristic_rate_brand
0.676socialization factor
0.978spend_actual
  • In our interpretation, we cannot make a
    straightforward connection between importance of
    brand of coffee bought for home consumption and
    expected frequency of visiting Starbucks. What we
    can infer is that there is some negative
    correlation with brand loyalty. In addition, the
    variable that incorporated the rating of the
    appeal of the atmosphere in Starbucks has the
    highest explanatory power of the variability in
    the dependent variable, which means that the
    atmosphere is one of the strong aspects of
    Starbucks to be leveraged in the Italian market.
  • The other two factors that have significant
    explanatory power are actual spending per coffee
    and socialization, which are positively
    correlated with expected frequency of visiting
    Starbucks. The latter means that people who on
    average spend more per coffee expect to visit
    Starbucks more if given the opportunity, which is
    logical considering the higher level of prices
    there. People that score high on the
    socialization factor, meaning they like to sit
    and spend time with friends while drinking
    coffee, also expect higher frequency of visits.
  • Starbucks can successfully apply its
    international established image of a place for
    meeting friends as a strategy for penetrating
    the Italian market.

10
Multivariate Analysis
  • Objective
  • To describe the relation between more than two
    variables jointly, in terms of
  • Analysis of Dependence
  • Y Quantitative , X Quantitative Multiple Linear
    Regression
  • Y Quantitative , X Qualitative Conjoint Analysis
  • Y Qualitative , X Quantitative Discriminant
    Analysis
  • Analysis of Inter-Dependence
  • Classification, X Quantitative Cluster Analysis
  • Reduction of Dimensions, X Quantitative Factor
    Analysis

11
Factor Analysis
12
Factor Analysis
13
Factor Analysis
  • If the information is spread among many
    correlated variables
  • we may have several different problems.
  • Apparent information
  • Miss- understanding
  • Difficulties in the interpretation phase
  • Robustness of the results
  • Efficiency of the estimates
  • Degrees of freedom
  • ..

14
Factor Analysis
  • The high number and the correlation between
    variables lead to analysis problems
  • gt its necessary to reduce their number, however
    making sure not to loose any valuable
    information.
  • The Factor Analysis (FA) is a multivariate
    technique used to perform the analyses of
    correlation between quantitative variables.
  • Considering a data matrix X(nxp), with n
    observations and p original variables, the use
    of the FA allows to summarize the information
    within a restricted set of transformed variables
    (the so called Factors or latent factors).

15
Factor Analysis
16
Factor Analysis
17
Analisi fattoriale
  • Quando le variabili considerate sono numerose
    spesso risultano tra loro correlate.
  • Numerosità e correlazione tra variabili porta a
    difficoltà di analisi gt ridurre il numero
    (semplificando lanalisi) evitando, però, di
    perdere informazioni rilevanti.
  • LAnalisi Fattoriale E una tecnica statistica
    multivariata per lanalisi delle correlazioni
    esistenti tra variabili quantitative.
  • A partire da una matrice di dati nxp con p
    variabili originarie, consente di sintetizzare
    linformazione in un set ridotto di variabili
    trasformate (i fattori latenti).

18
Analisi fattoriale
  • Perché sintetizzare mediante limpiego della
    tecnica?
  • Se linformazione è dispersa tra più variabili
    correlate tra loro, le singole variabili faticano
    da sole a spiegare il fenomeno oggetto di studio,
    mentre combinate tra loro risultano molto più
    esplicative.
  • Esempio lattrattività di una città da cosa è
    data? Dalle caratteristiche del contesto, dalla
    struttura demografica della popolazione, dalla
    qualità della vita, dalla disponibilità di
    fattori quali capitale, forza lavoro, know-how,
    spazi, energia, materie prime, infrastrutture,
    ecc.
  • I fattori latenti sono concetti che abbiamo in
    mente ma che non possiamo misurare direttamente.

19
Analisi fattoriale
  • Le ipotesi del Modello Fattoriale

Variabili Quantitative x1, x2, ......, xi,
......... xp
Info xi Info condivisa Info
specifica Var xi Communality Var
specifica xi f(CF1, ....,CFk) UFi
Corr (UFi , UFj) 0 per i j Corr (CFi ,
CFj) 0 per i j Corr (CFi , UFj) 0
per ogni i,j
20
Analisi fattoriale
  • Factor Loadings Factor Score Coefficients

xi li1CF1 li2CF2 .... likCFk
UFi li1, li2,........,lik factor loadings i
1, ........., p significato fattori
CFj sj1x1 sj2x2 ..............
sjpxp sj1, sj2,........,sjp factor score
coeff. j 1, ....., k ltlt p costruzione fattori
21
Analisi fattoriale
  • Metodo delle Componenti Principali
  • Uno dei metodi di stima dei coefficienti (i
    LOADINGS) è il Metodo delle Componenti
    Principali.
  • Utilizzare tale metodo significa ipotizzare che
    il patrimonio informativo specifico delle
    variabili manifeste sia minimo, mentre sia
    massimo quello condiviso, spiegabile dai fattori
    comuni.
  • Per la stima dei loadings si ricorre agli
    autovalori e agli autovettori della matrice di
    correlazione R di fatto i loadings coincidono
    con le correlazioni tra le variabili manifeste e
    le componenti principali.

22
Analisi fattoriale
Metodo delle Componenti Principali
  • I fattori calcolati mediante il metodo delle CP
    sono combinazioni lineari delle variabili
    originarie
  • Sono tra loro ortogonali (non correlate)
  • Complessivamente spiegano la variabilità delle p
    variabili originarie
  • Sono elencate in ordine decrescente rispetto alla
    variabilità spiegata

CPj sj1x1 sj2x2 .............. sjpxp
23
Analisi fattoriale
Metodo delle Componenti Principali
  • Il numero massimo di componenti principali è pari
    al numero delle variabili originarie (p).
  • La prima componente principale è una combinazione
    lineare delle p variabili originarie ed è
    caratterizzata da varianza più elevata, e così
    via fino allultima componente, combinazione
    sempre delle p variabili originarie, ma a
    varianza minima.
  • Se la correlazione tra le p variabili è elevata,
    un numero kltltp (k molto inferiore a p )di
    componenti principali è sufficiente rappresenta
    in modo adeguato i dati originari, perché
    riassume una quota elevata della varianza
    totale.
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com