HEARTBURN%20ACROSS%20VAL%20D - PowerPoint PPT Presentation

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HEARTBURN%20ACROSS%20VAL%20D

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... Obesit Malattie endocrine (diabete, ipotiroidismo) Collagenopatie (sclerodermia, dermatomiosite..) Neuropatie sistemiche (M di Parkinson) Interventi ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: HEARTBURN%20ACROSS%20VAL%20D


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HEARTBURNACROSSVAL DARDA
2
MALATTIA da REFLUSSOGASTRO ESOFAGEO
GERD
GASTRO ESOPHAGEAL REFLUX DISEASE
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DEFINIZIONE
  • sindrome clinica dovuta al reflusso di contenuto
    gastrico nellesofago
  • si può associare un danno macroscopico della
    mucosa esofagea

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  • è una sindrome complessa si possono associare
    sintomi molteplici e talora sorprendenti (come
    torcicollo e tosse cronica) e lesioni di varia
    natura non solo esofagee, ma anche respiratorie

quindi
  • è errato identificare la GERD con la esofagite o
    con lernia iatale

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EPIDEMIOLOGIA
  • il reflusso gastro esofageo si manifesta con
    segni clinici nel 40 60 dei casi
  • le indagini epidemiologiche comunque prendono in
    considerazione solo i sintomi più frequenti,
    quali la pirosi e il rigurgito acido

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EPIDEMIOLOGIA
  • La prevalenza del GERD è maggiore nei maschi
    2-31
  • Il picco di incidenza del GERD è compreso tra
    35-50 anni.
  • I quadri endoscopici più gravi (ulcere esofagee,
    stenosi, esofago di Barrett) sono più frequenti
    nelle età più avanzate. La GERD con endoscopia
    negativa o esofagite lieve prevale nei pazienti
    più giovani.
  • La storia naturale della GERD è variabile. In
    alcuni pazienti i sintomi sono lievi o
    intermittenti e possono regredire per lunghi
    periodi, in altri pazienti i sintomi sono più
    gravi, ricorrenti. Raramente si sviluppano
    complicanze (stenosi, Barrett).

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  • CAUSE DELLA GERD
  • Idiopatica (90)
  • Secondaria (10)
  • Obesità
  • Malattie endocrine (diabete, ipotiroidismo)
  • Collagenopatie (sclerodermia, dermatomiosite..)
  • Neuropatie sistemiche (M di Parkinson)
  • Interventi chirurgici (vagotomia,
    gastroresezione)
  • Farmaci (nitrati, calcioantagonisti,
    antidepressivi, benzodiazepine, progesterone,
    morfina)
  • Gravidanza

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ipotesi sulla patogenesi della GERD
un tempo si credeva che la GERD fosse associata
allipersecrezione di acido a livello gastrico,
ma ora è dimostrato che la malattia dipende dalla
presenza dellacido, anche secreto normalmente,
nel posto sbagliato nellesofago
9
Meccanismi anatomo funzionali che limitano il
reflusso del contenuto gastrico in esofago
(sfintere esofageo inferiore, compressione del
diaframma e legamento freno-esofageo)
10
Meccanismi di difesa dal reflusso
  1. Clearance esofagea
  2. Barriera mucosa

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Esistono, anche nellindividuo sano, episodi
transitori di reflusso gasto-esofageo . Nel corso
di tali brevi episodi intervengono i Meccanismi
di difesa dal reflusso 1. Clearance esofagea
La saliva ha un pH di 7.8 - 8.0, è ricca di
bicarbonati e ha un importante effetto tampone
che protegge la mucosa esofagea. La peristalsi
esofagea rimuove i reflussi acidi
fisiologici. Alterazioni della secrezione
salivare o della motilità esofagea possono
impedire una clearance efficace.
12
Meccanismi di difesa dal reflusso
2. Barriera mucosa Lepitelio esofageo ha un
potere difensivo diverso da quello della mucosa
gastrica in quanto ha una minore produzione di
Muco e bicarbonati.
Tight Junctions
H
H
H
DIFESA EPITELIALE
H
Glicoproteine escrete nello spazio Intracellulare
con funzione tampone
Lo strato germinativo è implicato nella capacità
riparative delle lesioni mucose
DIFESA POST- EPITELIALE
Lirrorazione garantisce il trofismo cellulare,
rimuove H e trasporta HCO3
13
Fisiopatologia della GERD
14
ipotesi sulla patogenesi della GERD
barriera antireflusso incontinente
clearance esofagea insufficiente
TROPPO ACIDO NEL POSTO SBAGLIATO
svuotamento gastrico rallentato
dieta, farmaci, alcol
15
attività acido-peptica
resistenza mucosa
ESOFAGITE
ULCERA DUODENALE
ULCERA GASTRICA
importanza dei fattori lesivi
16
parametri del reflusso checondizionano la
gravità della lesione
  • tempo di permanenza dellacido nellesofago
  • degli episodi di reflusso nelle 24 ore
  • episodio più lungo di reflusso

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SINTOMATOLOGIA
  • sintomi tipici
  • rigurgito
  • pirosi retrosternale
  • dolori epigastrici
  • sintoni atipici e meno frequenti
  • scialorrea
  • disfagia
  • odinofagia
  • raucedine
  • disfonia
  • dolori faringei
  • tosse cronica
  • bronchite e laringite cronica
  • dolore toracico simil-anginoso

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SINTOMATOLOGIA
  • sintoni atipici e meno frequenti
  • sintomi broncopolmonari
  • tosse cronica
  • bronchite e laringite cronica
  • dispnea
  • sintomi ORL
  • disfonia
  • raucedine
  • dolori faringei

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SINTOMATOLOGIA
FORTE VALORE DIAGNOSTICO
  • PIROSI
  • RIGURGITI ACIDI
  • DOLORE EPIGASTRICO

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SINTOMATOLOGIA
SINTOMI DI ALLARME
  • DISFAGIA
  • ODINOFAGIA
  • EMORRAGIA

ENDOSCOPIA INDISPENSABILE A BREVE TERMINE
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SINTOMATOLOGIA
SINTOMI ATIPICI
  • DISFONIA
  • DOLORI FARINGEI
  • DOLORI TORACICI
  • SINGHIOZZO
  • DISPNEA NOTTURNA
  • TOSSE NOTTURNA

UTILE ENDOSCOPIA
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PIROSI RETROSTERNALE
  • Dolore di tipo urente nel periodo postprandiale,
    spesso dopo pasto abbondante, assunzione di
    alcol, caffè, cioccolata.
  • Spesso è un dolore notturno che porta al risveglio

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RIGURGITO ACIDO
  • Acido che arriva nel faringe e nel cavo orale a
    volte con vomito, a volte a seguito di pirosi
    postprandiale o a seguito di particolari decubiti
    posturali

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DOLORE RETROSTERNALE
  • può accompagnare la pirosi, superare la semplice
    senzazione di bruciore e dar luogo a dolori
    costrittivi irradiati al braccio e al collo tanto
    da simulare i disturbi coronarici

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dolore
  • le fibre sensitive dell'esofago confluiscono in
    un segmento midollare in comune con le fibre
    sensitive provenienti da colecisti e cuore,
    quindi le sensazioni dolorose che originano da
    queste formazioni seguono le stesse vie nervose
    di quelle provenienti dall'esofago

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dolore
  • Per stabilire l'origine di un dolore
    retrosternale, il momento della sua comparsa è
    l'elemento più indicativo di quanto non siano le
    caratteristiche e l'irradiazione del dolore. I
    dolori dorigine esofagea sono aggravati dalla
    posizione orizzontale e compaiono spesso
    spontaneamente durante le ore notturne. La
    disfagia e la pirosi durante o immediatamente
    dopo un pasto, depone a favore dell'origine
    esofagea dei disturbi dolorosi. L'attenuazione o
    la scomparsa dei dolori dopo somministrazione di
    nitrati non è dalcun valore diagnostico, dato
    che anche i dolori esofagei possono regredire
    dopo tale terapia.

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ODINOFAGIA
  • dolore retrosternale percepito durante la
    deglutizione

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DISFAGIA
  • senzazione di fastidio o di ostruzione al
    passaggio del bolo alimentare percepita nei primi
    15 secondi che seguono la deglutizione. E
    indolore e riguarda i cibi solidi

29
EMORRAGIA DIGESTIVA
  • lematemesi è considerata una rara manifestazione
    di esofagite

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COMPLICANZE
  • ulcera esofagea (5)
  • emorragia (2)
  • stenosi esofagea (10-20)
  • esofago di Barrett (10-15)

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classificazione endoscopicadellesofagite
  • GRADO I erosione unica o multipla, ma che
    ricopre una sola plica
  • GRADO II erosioni multiple che ricoprono più
    pliche con tendenza alla confluenza
  • GRADO III erosioni multiple con estensione
    circolare
  • GRADO IV ulcera o stenosi
  • GRADO V esofago di Barrett

secondo Savary e Miller
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ALTERAZIONI DELLA MUCOSA ESOFAGEA IN CORSO DI
ESOFAGITE DA REFLUSSO
33
  • pH metria esofagea delle 24 ore nella GERD
  • E un esame in cui vengono posizionati dei
    rilevatori multipli del pH in sede esofagea e
    gastrica. Le misurazioni ottenute nelle 24 ore
    consentono di evidenziare la presenza di episodi
    di reflusso, la loro durata, lentità e il
    rapporto con i sintomi.
  • Ricorda che episodi di reflusso transitorio
    avvengono anche in individui sani e sono
    considerati fisiologici!!!
  • Indicazione
  • Pazienti con sintomatologia atipica
  • Pazienti con sintomi tipici, EGDS normale, che
    non rispondono
  • alla terapia
  • Pazienti candidati alla chirurgia

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Manometria esofagea E un esame in cui vengono
posizionati dei rilevatori multipli della
pressione esofagea valuta la peristalsi e il
tono del LES. Nessuna alterazione manometrica è
predittiva di GERD o influenza le scelte
terapeutiche. Indicazioni Nella valutazione pre
e post-operatoria Nel sospetto di acalasia
esofagea
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TERAPIA
  • la GERD è caratterizzata da scarsa percentuale di
    guarigione spontanea, mentre daltra parte
    risulta particolarmente elevata lincidenza di
    recidive alla sospensione della terapia

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  • GUIDE LINES
  • STEP UP THERAPY
  • STEP DOWN THERAPY

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GUIDE LINESSTEP UP THERAPY
  • FASE I 1) modificazioni dello stile di vita
  • 2) PPI in dosi standard
  • FASE II 1) PPI in dose doppia
  • 2) PPI procinetici
  • FASE III Chirurgia

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GUIDE LINESSTEP DOWN THERAPY
  • FASE I PPI alle dosi massime consentite
  • FASE II PPI nel dosaggio minimo efficace

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VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA STEP-DOWN THERAPY
  • SVANTAGGI
  • POTENZIALE OVERTREATMENT
  • ALTO COSTO INIZIALE DEL FARMACO
  • MASCHERAMENTO DI PATOLOGIE SOTTOSTANTI
  • VANTAGGI
  • RAPIDA REMISSIONE DEI SINTOMI
  • RIDUZIONE DELLE INDAGINI
  • GRATIFICANTE PER IL MEDICO

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VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA STEP-UP THERAPY
  • SVANTAGGI
  • PROTRAZIONE DEI SINTOMI
  • AZIONE LENTA
  • OVERINVESTIGATION
  • END-POINT INCERTO
  • POCO GRATIFICANTE PER IL MEDICO
  • VANTAGGI
  • EVITA OVERTREATMEN
  • BASSO COSTO INIZIALE DEL FARMACO
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