Title: Gabriele d
1Gabriele dAnnunzio(Pescara 1863 Vittoriale
1938)
- Riferimenti biografici
- Famiglia e collegio
- A Roma, a Roma
- Dalla splendida miseria
- al fasto principesco
- In esilio
- Il poeta soldato
- Nella cittadella del principe
- Donne e Muse
- 56 anni di amori / 1-2-3
- Opere e poetica
- Narrativa e poesia 1-2
- Poetiche dannunziane
I.I.S. Carlo Urbani Ostia A cura del prof.
Luigi O. Rintallo
2Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
- Famiglia e collegio
- Il 12 marzo 1863 nasce a Pescara da Francesco
Paolo e da Luisa De Benedictis. Il padre,
proveniente da modesta famiglia abruzzese, faceva
di cognome Rapagnetta, ma quando ancora bambino
fu adottato da uno zio Antonio dAnnunzio,
facoltoso possidente Francesco Paolo ne assunse
il cognome. La madre apparteneva ad una ricca
famiglia di Ortona. DA. è il primo maschio dopo
le due sorelle Anna (1859) ed Elvira (1861) la
coppia avrà poi altri due figli Ernestina (1865)
e Antonio (1867). - La famiglia di dA. può vivere di rendita,
grazie ai possedimenti ereditati dallo zio
Antonio. Francesco Paolo fa il signorotto e non
cura molto il patrimonio, portato comè a
sperperarlo in facili avventure. Da bambino dA.
comincia i primi studi con le sorelle Ermeneglida
e Adele Del Gado, che gestiscono una sorta di
asilo privato. Avrà in seguito altri precettori
privati Eliseo Morico, don Filippo de Titta e
Giovanni Sisto. - Nel 1874, il padre lo iscrive al Reale collegio
Cicognini di Prato. DA. avrà così modo di
venire in contatto coi figli della migliore
borghesia italiana. Nonostante alcuni episodi di
indisciplina, si distingue per il profitto tanto
che nel 1878 salta il quinto ginnasio per passare
in anticipo al primo liceo. Esordisce come poeta
nel 1879 con lode al re Umberto I. A dicembre
dello stesso anno esce la prima raccolta di
poesie Primo Vere. Dispirazione carducciana
sono ben accolte dalla critica. - Corretta con penna e fuoco ripubblica Primo
Vere nel maggio 1880. DA. ricorre a un
espediente per fare pubblicità al nuovo testo
diffonde ai giornali la notizia falsa della sua
morte per una caduta da cavallo. Subito dopo, con
la smentita, annuncia la pubblicazione della
seconda edizione dellopera. - Diciottenne, consegue nel 1881 la licenza
liceale con onore e trascorre lestate a
Francavilla dove costituisce un cenacolo cogli
amici Francesco Paolo Michetti e Paolo Tosti. A
novembre si trasferisce a Roma per frequentare
lUniversità.
3Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
- A Roma, a Roma
- A Roma, dove risiede in una soffitta di via
Borgognona, anziché seguire le lezioni, dA. si
preoccupa innanzi tutto di affermarsi come
scrittore. Collabora con poesie, novelle e
articoli alle riviste romane (Capitan Fracassa,
Cronaca Bizantina, Fanfulla della Domenica) e
conosce intellettuali ben inseriti nei salotti
della capitale, come Edoardo Scarfoglio e Cesare
Pascarella. Presso leditore Angelo Sommaruga
pubblica nel 1882 la raccolta di rime Canto novo,
dedicato a Elda Zucconi conosciuta in collegio.
Segue, nello stesso anno, luscita del primo
libro di prose Terra vergine, di stampo verista
e ambientazione abruzzese. - Nei dieci anni che vive a Roma dA. si sposa,
frequenta salotti e modella il suo personaggio di
intellettuale decadente. Il matrimonio con la
minorenne Maria Hardouin, esito del peccato di
maggio 1883, lo costringe a vivere in Abruzzo
sino a novembre 1884 perché il suo reddito non
gli permette di mantenere altrimenti la famiglia.
In questo periodo escono comunque Intermezzo di
rime e la raccolta di novelle Il libro delle
vergini, la cui pubblicazione porta alla rottura
con leditore Sommaruga per via della infame
illustrazione di copertina. - Al rientro a Roma ottiene, tramite la suocera,
un posto da redattore fisso a La Tribuna dove
si occupa di mondanità, utilizzando vari
pseudonimi (Duca Minimo, Lila Biscuit ecc.).
Prose e poesie, che riflettono la vita che
conduce, confluiscono rispettivamente nelle
novelle di San Pantaleone e nei versi di Isaotta
Gauttadàuro del 1886. Nellestate successiva
parte col cutter di Adolfo De Bosis per una
crociera nellAdriatico rischiato il naufragio
fa sosta a Venezia dove è raggiunto dallamante
Barbara Leoni. Nel 1888 pubblica LArmata
dItalia, raccolta di articoli sulla Marina
italiana nello stesso anno cessa di collaborare
alla Tribuna e in luglio è ospite del
Convento dellamico Michetti a Francavilla,
dove porta a termine il suo primo romanzo Il
Piacere, che esce nel maggio 1889. In estate
lavora all Invincibile, un nuovo romanzo che
sarà poi Il Trionfo della morte. Interrompe per
il servizio militare nei Cavalleggeri di
Alessandria, accasermati a Roma al Macao che
termina a novembre 1890.
4Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
- Dalla splendida miseria
- Trasferitosi in un ampio locale di Via
Gregoriana 6, lo arreda fastosamente
incrementando la sua fama di dandy. Lavora
intanto a un nuovo romanzo, Giovanni Episcopo,
che esce in tre puntate sulla Nuova Antologia.
La vita che conduce e le spese sostenute lo
espongono ai creditori, cosicché nel marzo 1891 è
costretto a lasciare Roma, dove i suoi beni sono
sottoposti a sequestro. Trova rifugio ancora
dallamico Michetti a Francavilla, dove compone
il secondo dei tre Romanzi della Rosa, intitolato
dapprima Tullio Hermil e da ultimo Linnocente.
Alla ricerca di un editore decide di trasferirsi
nellagosto 1891 a Napoli, dove conta di fermarsi
pochi giorni. - A Napoli resta invece oltre due anni, sono gli
anni che definisce di splendida miseria. Dal 10
dicembre 91 all8 febbraio 92, Linnocente esce
a puntate sul Corriere di Napoli di Scarfoglio
e Matilde Serao il romanzo è quindi pubblicato
in volume dalleditore napoletano Bideri
nellaprile 1892, lo stesso mese in cui Maria
Gravina sposata con 4 figli cede alla sua
corte. A maggio escono intanto presso Zanichelli
le Elegie romane, sorta di diario in versi ove si
narra la storia damore con Barbara Leoni, con la
quale dA. rompe solo a novembre quando la
Gravina è in attesa di una bimba Renata.
Denunciati per adulterio i due amanti evitano il
carcere solo per unamnistia e la donna, lasciata
la famiglia, convive assieme ai figli con dA. a
Ottaviano. Pur in miseria, dA. prosegue il suo
lavoro di scrittore compone il Poema paradisiaco
e continua il romanzo Linvincibile, che in parte
esce sul Mattino dal 12 febbraio 1893 col
titolo Trionfo della morte. Intanto in Francia
traducono Linnocente. - Nel giugno 1893 la morte del padre lo costringe
a occuparsi della famiglia dorigine, oberata da
debiti e ipoteche. Ancora una volta i creditori
fanno sequestrare ciò che possiede. Con la
Gravina, che ha ridato al loro padre i figli,
lascia Napoli per lAbruzzo, dove risiede nel
villino Mammarella di Francavilla. Qui conclude
Trionfo della morte, il terzo dei Romanzi della
Rosa edito da Treves nellaprile 1894. In autunno
appronta la stesura delle Vergini delle rocce.
5Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
- al fasto principesco
- Le vergini delle rocce, unico romanzo della
progettata trilogia Romanzi del Giglio, esce da
Treves con data 1896 e dimostra la compiuta
assimilazione del mito del superuomo di
Nietzsche. Dal settembre 94 intreccia una
relazione con lattrice Eleonora Duse, che
rincontra a Venezia nel settembre 1895 al rientro
da una crociera estiva in Grecia a bordo di uno
yacht con Scarfoglio, il traduttore francese
Hérelle e il pittore Boggiani. Fra il 95 e il
96 scrive il dramma della Città morta e imposta
la trama di un nuovo romanzo Il Fuoco. Il 1896
si apre con la polemica antidannunziana di
Thovez, che laccusa di aver plagiato il Tommaseo
nellode per i morti di Dogali. A novembre,
promette la parte da protagonista della Città
morta a Sarah Bernhardt provocando le ire della
Duse che tronca la relazione, per riconciliarsi
solo sette mesi dopo. Nellaprile 1897 scrive per
lei il Sogno dun mattino di primavera
interpretato dalla Duse a Parigi il 16 giugno.
Nel 1897 è eletto nel collegio di Ortona alla
Camera dei Deputati, col sostegno della Destra.
Trascorre quindi gli ultimi mesi dellanno tra
Assisi, Venezia e Roma in compagnia dellattrice. - Nel marzo 1898, lasciata la Gravina, si
trasferisce a Settignano dove affitta la villa
della Capponcina, accanto alla Porziuncola
ove abita la Duse. Compone altre opere teatrali
(Sogno dun tramonto dautunno, La Gioconda),
quindi raggiunge la Duse in tournée in Egitto. Da
lì viaggiano insieme in Grecia e a Corfù scrive
unaltra tragedia La Gloria. Rientrati in Italia
nellaprile 1899, assiste al trionfo per La
Gioconda e al fiasco della Gloria. Passa lestate
alla Capponcina, ove redige le prime Laudi. Nel
febbraio 1900 termina Il Fuoco, primo titolo
della mai realizzata trilogia dei Romanzi del
Melograno. Il mese dopo abbandona gli scranni
della Destra a Montecitorio per protesta contro
il governo Pelloux. In aprile è a Vienna al
seguito della Duse, al rientro in Italia si
ricandida in Parlamento, ma non è eletto.
Nellestate, trascorsa con la Duse presso il
Secchio in Versilia, scrive Alcyone ed Elettra.
Dopo essere rientrato da una tournée a Trieste
della Duse, nellestate 1902 riprende in Versilia
la stesura dellAlcyone. Durante il viaggio in
America dellattrice, dA. nel 1902-03 finisce le
Laudi, che escono nel dicembre 1903.
6Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
- In esilio
- Il 2 marzo 1904 La figlia di Iorio riscuote
successo al Lirico di Milano, con protagonista
Irma Gramatica al posto della Duse malata di
tisi. Qualche mese dopo avviene la rottura tra
lattrice e dA., che ora spasima per Alessandra
di Rudinì, vedova 27enne con due figli.
Insediatasi alla Capponcina la donna dà sfoggio
di eleganza e dA. riduce il suo impegno nella
scrittura per dedicarsi a una vita sfarzosa che
lo indebita sempre più. - Su Il Rinascimento esce nel 1906 La vita di
Cola di Rienzo, prima di una serie di Vite di
uomini illustri e uomini oscuri mai compilate.
Dopo tre interventi per tumore ovarico,
Alessandra passa lestate del 1906 alla
Versiliana presso Forte dei Marmi con dA., che
laccudisce amorevolmente. La dipendenza della
donna dalla morfina mina la relazione fra i due e
il poeta si volge a unaltra conquista Giuseppina
Mancini nel febbraio 1907. A maggio commemora a
Milano il trigesimo della morte di Carducci. Nel
1908 scrive il diario Solus ad solam ove rievoca
il dramma della follia della Giusini, travolta
dai rimorsi. DA. la sostituisce con la contessa
russa Natalia de Goubeleff, cui dedica la
tragedia Fedra, rappresentata a Milano il 10
aprile 1909. - Costretto a lasciare la Capponcina per
sfuggire ai creditori, va a Marina di Pisa dove
completa il romanzo Forse che sì forse che no,
edito da Treves nel gennaio 1910. Oramai esposto
per centinaia di migliaia di lire con gli
usurieri, accetta linvito dellitalo-argentino
Giovanni Del Guzzo per una serie di conferenze in
America Latina. Anziché raggiungerlo, si ferma
però a Parigi dove si tuffa nella vita mondana.
Nellestate affitta lo Chalet Saint Dominique ad
Arcachon, sullAtlantico. Qui compone Le martyre
de Saint Sébastien, recuperando il genere del
mystere. Il dramma sarà musicato da Claude
Debussy e rappresentato allo Chalet nel maggio
1911, interprete Ida Rubinstein. Nello stesso
mese le sue opere sono messe allindice dalla
Chiesa. Intanto la vendita dei suoi beni allasta
in Italia frutta 130.000 lire. - Dal luglio 1911 sul Corriere della Sera inizia
la pubblicazione delle Faville del maglio, prose
commissionate dal direttore Albertini, divenuto
amico del poeta e suo saggio amministratore.
Limpresa di Libia risveglia in dA. la vena
poetica nazionalista che ne prepara il rientro in
politica le nuove canzoni vanno a costituire il
quarto libro delle Laudi (Merope).
7Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
- Il poeta soldato
- Sempre bisognoso di denaro svolge una frenetica
attività letteraria, componendo oltre alle
Faville una serie di opere teatrali Parisina
(1912), La Pisanelle musicata da Ildebrando
Pizzetti e rappresentata da Ida Rubinstein nel
1913, Le chèvreufille (1913). Durante il 1913
compone pure il mistero Crociata degli innocenti,
destinato a un libretto dopera per Puccini che
non sarà mai realizzata. A febbraio 1914 si reca
in Inghilterra ad assistere alla Waterloo Cup.
Intanto lascia Arcachon, dopo che gli eredi di
Bermond, il proprietario dello chalet, ottengono
il sequestro cautelativo e rientra a Parigi. - Allo scoppio della guerra nel 1914 promuove
lintervento dellItalia al fianco della Francia.
In cambio, il governo francese sospende il
sequestro dei beni di Arcachon. Il 5 maggio 1915
pronuncia lorazione a Quarto, per il monumento
dei Mille di Garibaldi è loccasione del suo
trionfale ritorno in patria. Nel maggio radioso
dà voce alle istanze interventiste con una serie
di discorsi, poi raccolti in Per la più grande
Italia. A 52 anni si arruola e raggiunge Venezia,
dove è assegnato al quartier generale del Duca
dAosta. Varie le imprese militari compiute,
anche se rimane un soldato sui generis visto che
risiede nella Casetta Rossa, una villetta sul
Canal Grande che diviene unaltra sua celebre
dimora. - Il 16 gennaio 1916 durante un atterraggio di
fortuna mentre è in volo su Zara, perde la vista
allocchio destro. Condannato allinazione scrive
il Notturno su migliaia di liste di carta,
preparategli dalla figlia Renata che lassiste
nella convalescenza. Il 13 settembre 1916,
ristabilitosi, partecipa al bombardamento su
Parenzo. Ottiene sei medaglie dargento, due
doro e una di bronzo per le sue imprese. Le più
famose sono la beffa di Buccari del 10-11
febbraio 1918 e il volo su Vienna del 9 agosto. - Con la fine della guerra, dA. diventa
ispiratore del mito della vittoria mutilata
dellItalia, alla quale è negata Fiume. Una volta
in congedo, prende il comando di un manipolo di
reduci e il 12 settembre 1919 raggiunge Fiume in
auto, occupandola in nome dellItalia. Istituita
la Reggenza del Quarnaro, dopo un anno di
confusi patteggiamenti col governo, nel settembre
1920 proclama lindipendenza di Fiume e promulga
la Carta del Carnaro, una costituzione di stampo
corporativo e socialistoide. Nel dicembre 1920,
il Natale di sangue, il governo Giolitti
soffoca lavventura fiumana e dA. si ritira a
Gardone Riviera.
8Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
- Nella cittadella del Principe
- Il 18 gennaio 1921, con la giovane pianista
Luisa Baccara e un piccolo seguito di
fedelissimi, dA. si insedia nella villa di
Cargnacco a Gardone. A novembre dà alle stampe il
Notturno dopo averlo riveduto in più parti.
Allinizio del 22 torna sulla scena politica,
cercando di svolgere il ruolo di pacificatore
nazionale. Accetta di incontrarsi con Nitti e
Mussolini, ma manca allappuntamento fissato per
il 13 agosto 1922 in quanto vittima di un
incidente cade da una finestra al primo piano
della villa, provocandosi una commozione
cerebrale che lo lascia convalescente sino
allottobre. - Con lavvento del regime fascista, dA. è
consapevole che la sua stagione è finita
tuttavia, approfitta del fatto che Mussolini lo
teme per il prestigio che lo circonda. Per questo
sollecita favori e denaro, che gli occorrerà in
primo luogo per trasformare la villa del
Cargnacco nel Vittoriale degli Italiani, di cui
affida il progetto allarchitetto Maroni. Riceve
nel 1924, anno dellannessione di Fiume
allItalia, il titolo nobiliare di Principe di
Montenevoso. Ottenuti il mas di Buccari e la nave
Puglia, si garantisce inoltre una cospicua
rendita attraverso la costituzione sotto lalto
patronato del Re e del Capo del governo dell
Istituto nazionale per la pubblicazione di tutte
le opere di Gabriele dAnnunzio. - Tutto ciò ha un prezzo relegato nella
cittadella del Vittoriale, vive sotto controllo
del regime che gli pone accanto il commissario
Rizzo. Come poeta-vate è talvolta ripescato in
rare occasioni, ma solo per dare lustro al nuovo
corso politico. Non si ferma tuttavia il suo
lavoro di scrittore, svolto per lo più nelle ore
notturne nella cosiddetta officina del
Vittoriale. A parte iniziare svariate opere che
non terminerà mai, si dedica al riordino delle
prose autobiografiche. I pezzi usciti sul
Corriere fra il 1911 e il 1923 sono
ripubblicati nel 1924 sotto il titolo Il
venturiero senza ventura e a altri scritti, primo
dei tre volumi delle Faville del maglio. Il
secondo è stampato nel 1928 (Il compagno dagli
occhi senza cigli), mentre il terzo annunciato
nel 24 (La serva meschinella dal gran cuore)
non uscirà. - Gli anni tra il 1928 e il 1935 sono anni di
sostanziale silenzio letterario, anche se
coincidono col lavorio per allestire il
cosiddetto Libro segreto di Gabriele dAnnunzio
tentato di morire, pubblicato da Mondadori nel
1935. Annoiato e stanco di tutto, il poeta muore
il 1 marzo 1938 alle 20.05 per emorragia
cerebrale.
9Gabriele dAnnunzioDonne e Muse
- 56 anni di amori /1
- Giselda (Elda) Zucconi (LALLA) è il primo amore
vero di dA. Sua coetanea, è la figlia di un
professore di lingue straniere del collegio
Cicognini. Conosciuta il 15 aprile 1881, subito
se ne innamora tanto da arrivare a parlare di
matrimonio. Col trasferimento a Roma, gli
incontri diradano e ben presto, oramai assiduo
frequentatore a Palazzo Altemps del salotto di
Natalia Lezzani moglie del duca Giulio Hardouin
del Gallese, dA. le dà laddio nellinverno del
1883 a lei è dedicato il Canto novo. - Maria Hardouin (YELLA), duchessina di Gallese,
sposa minorenne dA. dopo che questi,
ingravidatala nel maggio 1883, la rapisce per
vincere lostilità del padre. Il matrimonio si
tiene a un mese dalla fuga in treno a Firenze del
28 giugno 1883. Dallunione nasceranno tre figli
Mario (1884), Gabriellino (1886), Veniero (1887).
Annientato dalla plateale infedeltà di dA. il
matrimonio dura tre anni e, cessata la
convivenza, diventa legame solo formale. - Olga Ossani (FEBEA) è la giornalista di 26 anni
del Capitan Fracassa conosciuta da dA. nel
1884. Sebbene breve la relazione con lei spicca
sulle altre, sia per la passionalità e sia perché
ispira al poeta la figura di Elena Muti leroina
del romanzo Il piacere. - Elvira Natalia Fraternali in Leoni (BARBARA) è
la Musa delle sue opere sino al 1892 (dalle
Elegie romane al Trionfo della morte). Moglie
separata di Ercole Leoni, diviene lamante di
dA. il 2 aprile 1887 e lo rimarrà per 5 anni. - Maria Gravina (MORICCIA), moglie del conte
Anguissola con 4 figli, è dal 1892 la nuova
passione di dA. a Napoli. A lei dedica
Linnocente e da lei avrà nel 1893 una figlia
Renata. La relazione adulterina dà scandalo e i
due amanti sono condannati dal tribunale solo
lamnistia evita loro il carcere. Ritiratisi a
Ottaviano vivono in ristrettezze. I tre convivono
a Francavilla sino al 1897, lanno in cui la
Gravina partorisce Gabriele Dante che dA. non
riconosce. Nel marzo dellanno seguente egli
lascia la donna, per unirsi allattrice
10Gabriele dAnnunzioDonne e Muse
- 56 anni di amori /2
- Eleonora Duse, con la quale nel settembre 1895 ha
avviato un rapporto in cui amore, curiosità
intellettuale e interesse pratico si mescolano.
Dopo aver rotto la relazione con Arrigo Boito, la
Duse diviene lispiratrice di dA. tanto che gli
anni trascorsi con lei sono assai fecondi
lattrice vede nel poeta colui che può dar vita a
un nuovo teatro. DA. prende in affitto la
Capponcina, a Settignano, vicino alla villa
della Duse la Porziuncola e di fatto i due
artisti vivono insieme dal 1898 al 1904, lanno
della rappresentazione della Figlia di Iorio a
interpretarla, anziché la Duse malata di tisi,
sarà Irma Gramatica. Se poteva soprassedere a
questo sgarbo, la Duse ormai 46enne non perdona
però a dA. il suo nuovo legame con - Alessandra di Rudinì (NIKE), giovane vedova con
due figli. Dopo essersi insediata nella
Capponcina, la donna dovrà operarsi per un
tumore allutero. Lunga sarà la convalescenza
nellestate 1906, in parte trascorsa, col poeta
che lassiste amorevolmente, alla Versiliana,
la villa nella pineta di Marina di Pietrasanta.
La dipendenza di Alessandra dalla morfina,
allontana progressivamente dA. - Maria Luisa Casati Stampa (CORE), incontrata da
dA. nel 1903, intreccia con lui un rapporto che
dura sporadicamente un decennio circa tra
Firenze, Venezia e Parigi. La loro fu una
relazione ricca di eventi trasgressivi ed è
raccontata nelle Notes pour la figure de Cire del
Libro segreto. - Giuseppina Mancini (GIUSINI), nel febbraio 1907 è
la nuova conquista del poeta. La giovane
contessa, scoperta dal marito, nel settembre
dellanno successivo ha una crisi che la porta
alla follia. Di questa drammatica esperienza vi
sono tracce nel romanzo Forse che sì , forse che
no del 1910.
11Gabriele dAnnunzioDonne e Muse
- 56 anni di amori /3
- Natalia de Goloubeff (DONATELLA), è la contessa
russa di 26 anni di cui si invaghisce dA. nello
stesso 1908. Lanno seguente è costretto ad
abbandonare la Capponcina inseguito dai
creditori e nel 10 va a Parigi, in vista di un
viaggio in Argentina che non compirà mai. A
Parigi dA. si concede ai salotti intellettuali e
mondani, intrecciando una relazione con Romaine
Brooks, pittrice americana. Quando Natalia lo
raggiunge nello Chalet Saint Dominique di
Arcachon, scaccia lintrusa. Nel 1915 dA. parte
per lItalia lasciando a Parigi Donatella.
Durante la guerra, tra unimpresa e laltra,
risiede a Venezia nella Casa rossa, dove accoglie
nuove amanti fra queste Olga Levi (1916-19). - Luisa Baccara (SMIKRA), giovane pianista, è
lamante ufficiale di dA. dal 1919. Con lui
nellimpresa di Fiume, gli rimarrà a fianco sino
alla morte, convivendo insieme nella villa di
Cargnacco, a Gardone Riviera. Qui, mantenuto dal
governo di Mussolini, dA. affida allarchitetto
Gian Carlo Maroni i lavori per costruire una
cittadella che sarà il monumento di se stesso il
Vittoriale. Al Vittoriale, dA. riceverà svariate
ospiti, da lui definite badesse di passaggio
fra le altre le gardonesi Letizia De Felici,
sposa ventenne di Mario, e Rina cognata
sedicenne a chiudere linterminabile elenco
unaltra fresca ventenne Hevelina Scapinelli,
lultimo amore del febbraio 1938. - Aelis Mazoyer è la governante che accudisce sia
dA. che la casa, nel periodo del dorato esilio
al Vittoriale. Nel duplice ruolo di fidata
collaboratrice e di amante, è insieme agli ordini
di dA. e sua occulta padrona.
12Gabriele dAnnunzioOpere e poetica
- Narrativa e poesia - 1
- In narrativa, dA. sperimenta vari generi,
passando dal verismo delle novelle scritte in
gioventù - poi raccolte nel 1902 sotto il titolo
Novelle della Pescara - alle suggestioni
dostoevskiane di Giovanni Episcopo e quindi ai
romanzi decadenti e nietzschiani riuniti nei tre
cicli narrativi della Rosa, del Giglio e del
Melograno. I fiori che nominano i tre cicli,
simboleggiano le tappe evolutive del suo spirito
dalla schiavitù della voluttà sensuale (Rosa),
alla passione che si purifica nel superuomo
(Giglio) e infine ai frutti che derivano dal
dominio sulle passioni (Melograno). Quello della
Rosa è lunico ciclo completato coi tre libri
previsti Il Piacere, Linnocente, Il trionfo
della morte. Gli altri due restarono invece
incompiuti, essendo composti rispettivamente di
un solo titolo a quello del Giglio appartiene Le
vergini delle rocce (senza i previsti La Grazia e
LAnnunciazione) e a quello del Melograno, Il
fuoco (mancando La vittoria delluomo e Trionfo
della vita rimasti allo stadio potenziale come
altre sue opere). Nellultima fase, lo scrittore
tenterà nuovi percorsi privilegiando il frammento
e le prose autobiografiche (Notturno, Le faville
del maglio, Il libro segreto). - Il piacere (1889), il primo romanzo, è lopera
che gli dà la notorietà. Il suo protagonista è
Andrea Sperelli, alter ego dellautore, un
raffinato esteta. Diviso tra due donne, Elena
Muti e Maria Ferres, quando sta per consumare la
prima notte con la seconda per sbaglio la chiama
col nome della prima che lo ha lasciato. Rimane
così solo e non gli resta che registrare il suo
fallimento sentimentale. Romanzo dambiente,
dalla forte carica sensuale allepoca alquanto
trasgressiva, è recepito dal pubblico come
unoccasione di transfert attraverso il quale
appagare desideri segreti. Per i borghesi
italiani è facile il processo di identificazione.
- Nel Trionfo della morte, scritto subito dopo ma
uscito in volume nel 1894, Giorgio Aurispa (erede
di Sperelli) ricerca un significato alto e nobile
da conferire allesistenza, così da sottrarsi
alla mediocrità del vivere comune. La ricerca di
varie esperienze (dallarte alla musica, alla
passione per Ippolita) gli risulteranno tutte
vane. La morte diviene lunica soluzione al mal
di vivere, per cui decide di precipitarsi da una
rupe con lamante. - Ispirato alla narrativa russa, Linnocente (1892)
esprime lesigenza di una rigenerazione
spirituale. Protagonista narrante è Tullio Hermil
che cerca di recuperare il rapporto con la moglie
Giuliana. La gravidanza di lei, incinta
dellamante Filippo Arborio, complica il rapporto
e i due coniugi decidono di sopprimere il
neonato, ostacolo innocente al loro progetto di
unione sublime.
13Gabriele dAnnunzioOpere e poetica
- Narrativa e poesia - 2
- Lopera poetica di dA. è compresa nei due
volumi editi da Mondadori, intitolati Versi
damore e di gloria. Vi sono riunite tutte le
raccolte di versi dalla giovanile Primo Vere
(1879-80) al Canto novo (1882) dagli echi
carducciani da Elegie romane (1891) che
celebrano lamore passionale per Barbara Leoni a
La chimera (1885-88) ove sperimenta
parnassianesimo e rimandi simbolisti per
chiudersi quindi con le Laudi del cielo del
mare della terra e degli eroi, lopera che più
di ogni altra racchiude il suo genio letterario. - Le Laudi Dovevano essere costituite da sette
libri, dedicati ciascuno a una delle figlie di
Atlante, le Pleiadi Maia, Elettra, Alcyone,
Merope, Asterope, Taigete e Celeno. Lambizioso
progetto doveva esaurire tutto il reale dalla
vita (Maia o lode della vita) alla morte (Celeno
o lode della morte), ma rimase incompiuto. Nel
1903 erano terminati i primi tre libri Maia,
Elettra e Alcyone composti durante la permanenza
alla Capponcina, nel periodo in cui gli fu vicino
la Duse, che fu tra i più fecondi per dA. Nel
1912 uscì Merope, con le composizioni scritte per
la guerra di Libia e nel 1916 Asterope, coi Canti
per la guerra latina scritti in occasione della
prima guerra mondiale. Il primo libro (Maia) si
compone dei ventuno canti della Laus vitae,
nucleo originario di quello che forse doveva
essere un unico volume contenente tutte le poesie
delle Laudi. Il secondo libro, Elettra, evoca le
glorie dellItalia dalla Roma imperiale a Dante,
passando per i ventidue componimenti dedicati a
La notte di Caprera e le poesie doccasione per i
centenari di Bellini e di Hugo chiude il libro
una serie di poesie dedicate a Le città del
silenzio. - Alcyone Il terzo libro è certamente il più
significativo dellopera vi si racconta lestate
del 1902 trascorsa in Versilia con lattrice
Eleonora Duse, la donna cui si rivolge nei testi.
La raccolta esprime atmosfere vicine alla
migliore poesia decadente europea. Ricorrono le
suggestioni di un linguaggio fortemente simbolico
e analogico. Nelle poesie sono esaltati i valori
della bellezza, della forza e tutte quelle
esperienze collegate alla fisicità, alla
corporeità, alla libera e piena esternazione
della propria vitalità. In una parola, domina il
panismo dannunziano che esalta larmonia
delluomo con le forze della natura, interpretata
come forza misteriosa, a volte terribile, ma
amica in quanto ne condivide lessenza.
14Gabriele dAnnunzioOpere e poetica
- Poetiche dannunziane
- La poetica di dA. può riassumersi
nellespressione, riportata nel Piacere, secondo
cui è essenziale vivere la vita come unopera
darte. A questo principio si è sempre ispirato,
cercando di dare corpo a un vivere inimitabile
sia con le imprese, sia attraverso la proposta di
temi ricorrenti in tutte le sue opere. Ne
segnaliamo almeno tre - Sensualimo per dA. la natura è conosciuta
prima di tutto attraverso i sensi. La ricerca di
sempre nuove sensazioni ruota attorno al
desiderio e al piacere, che vanno rincorsi senza
mai risparmiarsi. Quello che conta è abbandonarsi
allesuberanza vitalistica e allappagamento che
ne consegue - Estetismo perciò la vita va vissuta come
unopera darte, perché solo attraverso
lidentificazione tra vita e arte è possibile
ottenere il massimo dei piaceri quello estetico.
Il protagonista del Piacere, Andrea Sperelli,
impersona lesteta per eccellenza. Snob,
anti-democratico, amante in primo luogo del bello
che è, per sua natura, merce per pochi, egli è
leroe da ammirare, nel quale possono
rispecchiarsi le classi privilegiate. - Superomismo Il superamento dellestetismo, in
quanto incapace di opporsi pienamente al
conformismo borghese, si realizza con il
Superuomo di Nietzsche, che dA. ha modo di
apprezzare anche se forse non riesce a coglierne
tutti i risvolti filosofici ed etici. Nei romanzi
del Giglio e del Melograno, dA. crea personaggi
che vi si ispirano chiaramente Claudio Cantelmo
(Le vergini delle rocce) mira a riscattare
lItalia e per questo cerca una moglie in grado
di dargli un figlio che, nel suo delirio di
onnipotenza, sarà il futuro Re di Roma Stelio
Effrena (Il Fuoco) è lo scrittore che aspira a
creare un dramma wagneriano, dove si fondono
poesia, danza e musica, così da raggiungere una
gloria imperitura. Infatti, è solo larte lunico
valore che può fornire un segno di vera
distinzione dalla massa.