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Gabriele d Annunzio (Pescara 1863 Vittoriale 1938) Riferimenti biografici Famiglia e collegio A Roma, a Roma Dalla splendida miseria al fasto ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Gabriele d


1
Gabriele dAnnunzio(Pescara 1863 Vittoriale
1938)
  • Riferimenti biografici
  • Famiglia e collegio
  • A Roma, a Roma
  • Dalla splendida miseria
  • al fasto principesco
  • In esilio
  • Il poeta soldato
  • Nella cittadella del principe
  • Donne e Muse
  • 56 anni di amori / 1-2-3
  • Opere e poetica
  • Narrativa e poesia 1-2
  • Poetiche dannunziane

I.I.S. Carlo Urbani Ostia A cura del prof.
Luigi O. Rintallo
2
Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
  • Famiglia e collegio
  • Il 12 marzo 1863 nasce a Pescara da Francesco
    Paolo e da Luisa De Benedictis. Il padre,
    proveniente da modesta famiglia abruzzese, faceva
    di cognome Rapagnetta, ma quando ancora bambino
    fu adottato da uno zio Antonio dAnnunzio,
    facoltoso possidente Francesco Paolo ne assunse
    il cognome. La madre apparteneva ad una ricca
    famiglia di Ortona. DA. è il primo maschio dopo
    le due sorelle Anna (1859) ed Elvira (1861) la
    coppia avrà poi altri due figli Ernestina (1865)
    e Antonio (1867).
  • La famiglia di dA. può vivere di rendita,
    grazie ai possedimenti ereditati dallo zio
    Antonio. Francesco Paolo fa il signorotto e non
    cura molto il patrimonio, portato comè a
    sperperarlo in facili avventure. Da bambino dA.
    comincia i primi studi con le sorelle Ermeneglida
    e Adele Del Gado, che gestiscono una sorta di
    asilo privato. Avrà in seguito altri precettori
    privati Eliseo Morico, don Filippo de Titta e
    Giovanni Sisto.
  • Nel 1874, il padre lo iscrive al Reale collegio
    Cicognini di Prato. DA. avrà così modo di
    venire in contatto coi figli della migliore
    borghesia italiana. Nonostante alcuni episodi di
    indisciplina, si distingue per il profitto tanto
    che nel 1878 salta il quinto ginnasio per passare
    in anticipo al primo liceo. Esordisce come poeta
    nel 1879 con lode al re Umberto I. A dicembre
    dello stesso anno esce la prima raccolta di
    poesie Primo Vere. Dispirazione carducciana
    sono ben accolte dalla critica.
  • Corretta con penna e fuoco ripubblica Primo
    Vere nel maggio 1880. DA. ricorre a un
    espediente per fare pubblicità al nuovo testo
    diffonde ai giornali la notizia falsa della sua
    morte per una caduta da cavallo. Subito dopo, con
    la smentita, annuncia la pubblicazione della
    seconda edizione dellopera.
  • Diciottenne, consegue nel 1881 la licenza
    liceale con onore e trascorre lestate a
    Francavilla dove costituisce un cenacolo cogli
    amici Francesco Paolo Michetti e Paolo Tosti. A
    novembre si trasferisce a Roma per frequentare
    lUniversità.

3
Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
  • A Roma, a Roma
  • A Roma, dove risiede in una soffitta di via
    Borgognona, anziché seguire le lezioni, dA. si
    preoccupa innanzi tutto di affermarsi come
    scrittore. Collabora con poesie, novelle e
    articoli alle riviste romane (Capitan Fracassa,
    Cronaca Bizantina, Fanfulla della Domenica) e
    conosce intellettuali ben inseriti nei salotti
    della capitale, come Edoardo Scarfoglio e Cesare
    Pascarella. Presso leditore Angelo Sommaruga
    pubblica nel 1882 la raccolta di rime Canto novo,
    dedicato a Elda Zucconi conosciuta in collegio.
    Segue, nello stesso anno, luscita del primo
    libro di prose Terra vergine, di stampo verista
    e ambientazione abruzzese.
  • Nei dieci anni che vive a Roma dA. si sposa,
    frequenta salotti e modella il suo personaggio di
    intellettuale decadente. Il matrimonio con la
    minorenne Maria Hardouin, esito del peccato di
    maggio 1883, lo costringe a vivere in Abruzzo
    sino a novembre 1884 perché il suo reddito non
    gli permette di mantenere altrimenti la famiglia.
    In questo periodo escono comunque Intermezzo di
    rime e la raccolta di novelle Il libro delle
    vergini, la cui pubblicazione porta alla rottura
    con leditore Sommaruga per via della infame
    illustrazione di copertina.
  • Al rientro a Roma ottiene, tramite la suocera,
    un posto da redattore fisso a La Tribuna dove
    si occupa di mondanità, utilizzando vari
    pseudonimi (Duca Minimo, Lila Biscuit ecc.).
    Prose e poesie, che riflettono la vita che
    conduce, confluiscono rispettivamente nelle
    novelle di San Pantaleone e nei versi di Isaotta
    Gauttadàuro del 1886. Nellestate successiva
    parte col cutter di Adolfo De Bosis per una
    crociera nellAdriatico rischiato il naufragio
    fa sosta a Venezia dove è raggiunto dallamante
    Barbara Leoni. Nel 1888 pubblica LArmata
    dItalia, raccolta di articoli sulla Marina
    italiana nello stesso anno cessa di collaborare
    alla Tribuna e in luglio è ospite del
    Convento dellamico Michetti a Francavilla,
    dove porta a termine il suo primo romanzo Il
    Piacere, che esce nel maggio 1889. In estate
    lavora all Invincibile, un nuovo romanzo che
    sarà poi Il Trionfo della morte. Interrompe per
    il servizio militare nei Cavalleggeri di
    Alessandria, accasermati a Roma al Macao che
    termina a novembre 1890.

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Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
  • Dalla splendida miseria
  • Trasferitosi in un ampio locale di Via
    Gregoriana 6, lo arreda fastosamente
    incrementando la sua fama di dandy. Lavora
    intanto a un nuovo romanzo, Giovanni Episcopo,
    che esce in tre puntate sulla Nuova Antologia.
    La vita che conduce e le spese sostenute lo
    espongono ai creditori, cosicché nel marzo 1891 è
    costretto a lasciare Roma, dove i suoi beni sono
    sottoposti a sequestro. Trova rifugio ancora
    dallamico Michetti a Francavilla, dove compone
    il secondo dei tre Romanzi della Rosa, intitolato
    dapprima Tullio Hermil e da ultimo Linnocente.
    Alla ricerca di un editore decide di trasferirsi
    nellagosto 1891 a Napoli, dove conta di fermarsi
    pochi giorni.
  • A Napoli resta invece oltre due anni, sono gli
    anni che definisce di splendida miseria. Dal 10
    dicembre 91 all8 febbraio 92, Linnocente esce
    a puntate sul Corriere di Napoli di Scarfoglio
    e Matilde Serao il romanzo è quindi pubblicato
    in volume dalleditore napoletano Bideri
    nellaprile 1892, lo stesso mese in cui Maria
    Gravina sposata con 4 figli cede alla sua
    corte. A maggio escono intanto presso Zanichelli
    le Elegie romane, sorta di diario in versi ove si
    narra la storia damore con Barbara Leoni, con la
    quale dA. rompe solo a novembre quando la
    Gravina è in attesa di una bimba Renata.
    Denunciati per adulterio i due amanti evitano il
    carcere solo per unamnistia e la donna, lasciata
    la famiglia, convive assieme ai figli con dA. a
    Ottaviano. Pur in miseria, dA. prosegue il suo
    lavoro di scrittore compone il Poema paradisiaco
    e continua il romanzo Linvincibile, che in parte
    esce sul Mattino dal 12 febbraio 1893 col
    titolo Trionfo della morte. Intanto in Francia
    traducono Linnocente.
  • Nel giugno 1893 la morte del padre lo costringe
    a occuparsi della famiglia dorigine, oberata da
    debiti e ipoteche. Ancora una volta i creditori
    fanno sequestrare ciò che possiede. Con la
    Gravina, che ha ridato al loro padre i figli,
    lascia Napoli per lAbruzzo, dove risiede nel
    villino Mammarella di Francavilla. Qui conclude
    Trionfo della morte, il terzo dei Romanzi della
    Rosa edito da Treves nellaprile 1894. In autunno
    appronta la stesura delle Vergini delle rocce.

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Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
  • al fasto principesco
  • Le vergini delle rocce, unico romanzo della
    progettata trilogia Romanzi del Giglio, esce da
    Treves con data 1896 e dimostra la compiuta
    assimilazione del mito del superuomo di
    Nietzsche. Dal settembre 94 intreccia una
    relazione con lattrice Eleonora Duse, che
    rincontra a Venezia nel settembre 1895 al rientro
    da una crociera estiva in Grecia a bordo di uno
    yacht con Scarfoglio, il traduttore francese
    Hérelle e il pittore Boggiani. Fra il 95 e il
    96 scrive il dramma della Città morta e imposta
    la trama di un nuovo romanzo Il Fuoco. Il 1896
    si apre con la polemica antidannunziana di
    Thovez, che laccusa di aver plagiato il Tommaseo
    nellode per i morti di Dogali. A novembre,
    promette la parte da protagonista della Città
    morta a Sarah Bernhardt provocando le ire della
    Duse che tronca la relazione, per riconciliarsi
    solo sette mesi dopo. Nellaprile 1897 scrive per
    lei il Sogno dun mattino di primavera
    interpretato dalla Duse a Parigi il 16 giugno.
    Nel 1897 è eletto nel collegio di Ortona alla
    Camera dei Deputati, col sostegno della Destra.
    Trascorre quindi gli ultimi mesi dellanno tra
    Assisi, Venezia e Roma in compagnia dellattrice.
  • Nel marzo 1898, lasciata la Gravina, si
    trasferisce a Settignano dove affitta la villa
    della Capponcina, accanto alla Porziuncola
    ove abita la Duse. Compone altre opere teatrali
    (Sogno dun tramonto dautunno, La Gioconda),
    quindi raggiunge la Duse in tournée in Egitto. Da
    lì viaggiano insieme in Grecia e a Corfù scrive
    unaltra tragedia La Gloria. Rientrati in Italia
    nellaprile 1899, assiste al trionfo per La
    Gioconda e al fiasco della Gloria. Passa lestate
    alla Capponcina, ove redige le prime Laudi. Nel
    febbraio 1900 termina Il Fuoco, primo titolo
    della mai realizzata trilogia dei Romanzi del
    Melograno. Il mese dopo abbandona gli scranni
    della Destra a Montecitorio per protesta contro
    il governo Pelloux. In aprile è a Vienna al
    seguito della Duse, al rientro in Italia si
    ricandida in Parlamento, ma non è eletto.
    Nellestate, trascorsa con la Duse presso il
    Secchio in Versilia, scrive Alcyone ed Elettra.
    Dopo essere rientrato da una tournée a Trieste
    della Duse, nellestate 1902 riprende in Versilia
    la stesura dellAlcyone. Durante il viaggio in
    America dellattrice, dA. nel 1902-03 finisce le
    Laudi, che escono nel dicembre 1903.

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Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
  • In esilio
  • Il 2 marzo 1904 La figlia di Iorio riscuote
    successo al Lirico di Milano, con protagonista
    Irma Gramatica al posto della Duse malata di
    tisi. Qualche mese dopo avviene la rottura tra
    lattrice e dA., che ora spasima per Alessandra
    di Rudinì, vedova 27enne con due figli.
    Insediatasi alla Capponcina la donna dà sfoggio
    di eleganza e dA. riduce il suo impegno nella
    scrittura per dedicarsi a una vita sfarzosa che
    lo indebita sempre più.
  • Su Il Rinascimento esce nel 1906 La vita di
    Cola di Rienzo, prima di una serie di Vite di
    uomini illustri e uomini oscuri mai compilate.
    Dopo tre interventi per tumore ovarico,
    Alessandra passa lestate del 1906 alla
    Versiliana presso Forte dei Marmi con dA., che
    laccudisce amorevolmente. La dipendenza della
    donna dalla morfina mina la relazione fra i due e
    il poeta si volge a unaltra conquista Giuseppina
    Mancini nel febbraio 1907. A maggio commemora a
    Milano il trigesimo della morte di Carducci. Nel
    1908 scrive il diario Solus ad solam ove rievoca
    il dramma della follia della Giusini, travolta
    dai rimorsi. DA. la sostituisce con la contessa
    russa Natalia de Goubeleff, cui dedica la
    tragedia Fedra, rappresentata a Milano il 10
    aprile 1909.
  • Costretto a lasciare la Capponcina per
    sfuggire ai creditori, va a Marina di Pisa dove
    completa il romanzo Forse che sì forse che no,
    edito da Treves nel gennaio 1910. Oramai esposto
    per centinaia di migliaia di lire con gli
    usurieri, accetta linvito dellitalo-argentino
    Giovanni Del Guzzo per una serie di conferenze in
    America Latina. Anziché raggiungerlo, si ferma
    però a Parigi dove si tuffa nella vita mondana.
    Nellestate affitta lo Chalet Saint Dominique ad
    Arcachon, sullAtlantico. Qui compone Le martyre
    de Saint Sébastien, recuperando il genere del
    mystere. Il dramma sarà musicato da Claude
    Debussy e rappresentato allo Chalet nel maggio
    1911, interprete Ida Rubinstein. Nello stesso
    mese le sue opere sono messe allindice dalla
    Chiesa. Intanto la vendita dei suoi beni allasta
    in Italia frutta 130.000 lire.
  • Dal luglio 1911 sul Corriere della Sera inizia
    la pubblicazione delle Faville del maglio, prose
    commissionate dal direttore Albertini, divenuto
    amico del poeta e suo saggio amministratore.
    Limpresa di Libia risveglia in dA. la vena
    poetica nazionalista che ne prepara il rientro in
    politica le nuove canzoni vanno a costituire il
    quarto libro delle Laudi (Merope).

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Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
  • Il poeta soldato
  • Sempre bisognoso di denaro svolge una frenetica
    attività letteraria, componendo oltre alle
    Faville una serie di opere teatrali Parisina
    (1912), La Pisanelle musicata da Ildebrando
    Pizzetti e rappresentata da Ida Rubinstein nel
    1913, Le chèvreufille (1913). Durante il 1913
    compone pure il mistero Crociata degli innocenti,
    destinato a un libretto dopera per Puccini che
    non sarà mai realizzata. A febbraio 1914 si reca
    in Inghilterra ad assistere alla Waterloo Cup.
    Intanto lascia Arcachon, dopo che gli eredi di
    Bermond, il proprietario dello chalet, ottengono
    il sequestro cautelativo e rientra a Parigi.
  • Allo scoppio della guerra nel 1914 promuove
    lintervento dellItalia al fianco della Francia.
    In cambio, il governo francese sospende il
    sequestro dei beni di Arcachon. Il 5 maggio 1915
    pronuncia lorazione a Quarto, per il monumento
    dei Mille di Garibaldi è loccasione del suo
    trionfale ritorno in patria. Nel maggio radioso
    dà voce alle istanze interventiste con una serie
    di discorsi, poi raccolti in Per la più grande
    Italia. A 52 anni si arruola e raggiunge Venezia,
    dove è assegnato al quartier generale del Duca
    dAosta. Varie le imprese militari compiute,
    anche se rimane un soldato sui generis visto che
    risiede nella Casetta Rossa, una villetta sul
    Canal Grande che diviene unaltra sua celebre
    dimora.
  • Il 16 gennaio 1916 durante un atterraggio di
    fortuna mentre è in volo su Zara, perde la vista
    allocchio destro. Condannato allinazione scrive
    il Notturno su migliaia di liste di carta,
    preparategli dalla figlia Renata che lassiste
    nella convalescenza. Il 13 settembre 1916,
    ristabilitosi, partecipa al bombardamento su
    Parenzo. Ottiene sei medaglie dargento, due
    doro e una di bronzo per le sue imprese. Le più
    famose sono la beffa di Buccari del 10-11
    febbraio 1918 e il volo su Vienna del 9 agosto.
  • Con la fine della guerra, dA. diventa
    ispiratore del mito della vittoria mutilata
    dellItalia, alla quale è negata Fiume. Una volta
    in congedo, prende il comando di un manipolo di
    reduci e il 12 settembre 1919 raggiunge Fiume in
    auto, occupandola in nome dellItalia. Istituita
    la Reggenza del Quarnaro, dopo un anno di
    confusi patteggiamenti col governo, nel settembre
    1920 proclama lindipendenza di Fiume e promulga
    la Carta del Carnaro, una costituzione di stampo
    corporativo e socialistoide. Nel dicembre 1920,
    il Natale di sangue, il governo Giolitti
    soffoca lavventura fiumana e dA. si ritira a
    Gardone Riviera.

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Gabriele dAnnunzioRiferimenti biografici
  • Nella cittadella del Principe
  • Il 18 gennaio 1921, con la giovane pianista
    Luisa Baccara e un piccolo seguito di
    fedelissimi, dA. si insedia nella villa di
    Cargnacco a Gardone. A novembre dà alle stampe il
    Notturno dopo averlo riveduto in più parti.
    Allinizio del 22 torna sulla scena politica,
    cercando di svolgere il ruolo di pacificatore
    nazionale. Accetta di incontrarsi con Nitti e
    Mussolini, ma manca allappuntamento fissato per
    il 13 agosto 1922 in quanto vittima di un
    incidente cade da una finestra al primo piano
    della villa, provocandosi una commozione
    cerebrale che lo lascia convalescente sino
    allottobre.
  • Con lavvento del regime fascista, dA. è
    consapevole che la sua stagione è finita
    tuttavia, approfitta del fatto che Mussolini lo
    teme per il prestigio che lo circonda. Per questo
    sollecita favori e denaro, che gli occorrerà in
    primo luogo per trasformare la villa del
    Cargnacco nel Vittoriale degli Italiani, di cui
    affida il progetto allarchitetto Maroni. Riceve
    nel 1924, anno dellannessione di Fiume
    allItalia, il titolo nobiliare di Principe di
    Montenevoso. Ottenuti il mas di Buccari e la nave
    Puglia, si garantisce inoltre una cospicua
    rendita attraverso la costituzione sotto lalto
    patronato del Re e del Capo del governo dell
    Istituto nazionale per la pubblicazione di tutte
    le opere di Gabriele dAnnunzio.
  • Tutto ciò ha un prezzo relegato nella
    cittadella del Vittoriale, vive sotto controllo
    del regime che gli pone accanto il commissario
    Rizzo. Come poeta-vate è talvolta ripescato in
    rare occasioni, ma solo per dare lustro al nuovo
    corso politico. Non si ferma tuttavia il suo
    lavoro di scrittore, svolto per lo più nelle ore
    notturne nella cosiddetta officina del
    Vittoriale. A parte iniziare svariate opere che
    non terminerà mai, si dedica al riordino delle
    prose autobiografiche. I pezzi usciti sul
    Corriere fra il 1911 e il 1923 sono
    ripubblicati nel 1924 sotto il titolo Il
    venturiero senza ventura e a altri scritti, primo
    dei tre volumi delle Faville del maglio. Il
    secondo è stampato nel 1928 (Il compagno dagli
    occhi senza cigli), mentre il terzo annunciato
    nel 24 (La serva meschinella dal gran cuore)
    non uscirà.
  • Gli anni tra il 1928 e il 1935 sono anni di
    sostanziale silenzio letterario, anche se
    coincidono col lavorio per allestire il
    cosiddetto Libro segreto di Gabriele dAnnunzio
    tentato di morire, pubblicato da Mondadori nel
    1935. Annoiato e stanco di tutto, il poeta muore
    il 1 marzo 1938 alle 20.05 per emorragia
    cerebrale.

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Gabriele dAnnunzioDonne e Muse
  • 56 anni di amori /1
  • Giselda (Elda) Zucconi (LALLA) è il primo amore
    vero di dA. Sua coetanea, è la figlia di un
    professore di lingue straniere del collegio
    Cicognini. Conosciuta il 15 aprile 1881, subito
    se ne innamora tanto da arrivare a parlare di
    matrimonio. Col trasferimento a Roma, gli
    incontri diradano e ben presto, oramai assiduo
    frequentatore a Palazzo Altemps del salotto di
    Natalia Lezzani moglie del duca Giulio Hardouin
    del Gallese, dA. le dà laddio nellinverno del
    1883 a lei è dedicato il Canto novo.
  • Maria Hardouin (YELLA), duchessina di Gallese,
    sposa minorenne dA. dopo che questi,
    ingravidatala nel maggio 1883, la rapisce per
    vincere lostilità del padre. Il matrimonio si
    tiene a un mese dalla fuga in treno a Firenze del
    28 giugno 1883. Dallunione nasceranno tre figli
    Mario (1884), Gabriellino (1886), Veniero (1887).
    Annientato dalla plateale infedeltà di dA. il
    matrimonio dura tre anni e, cessata la
    convivenza, diventa legame solo formale.
  • Olga Ossani (FEBEA) è la giornalista di 26 anni
    del Capitan Fracassa conosciuta da dA. nel
    1884. Sebbene breve la relazione con lei spicca
    sulle altre, sia per la passionalità e sia perché
    ispira al poeta la figura di Elena Muti leroina
    del romanzo Il piacere.
  • Elvira Natalia Fraternali in Leoni (BARBARA) è
    la Musa delle sue opere sino al 1892 (dalle
    Elegie romane al Trionfo della morte). Moglie
    separata di Ercole Leoni, diviene lamante di
    dA. il 2 aprile 1887 e lo rimarrà per 5 anni.
  • Maria Gravina (MORICCIA), moglie del conte
    Anguissola con 4 figli, è dal 1892 la nuova
    passione di dA. a Napoli. A lei dedica
    Linnocente e da lei avrà nel 1893 una figlia
    Renata. La relazione adulterina dà scandalo e i
    due amanti sono condannati dal tribunale solo
    lamnistia evita loro il carcere. Ritiratisi a
    Ottaviano vivono in ristrettezze. I tre convivono
    a Francavilla sino al 1897, lanno in cui la
    Gravina partorisce Gabriele Dante che dA. non
    riconosce. Nel marzo dellanno seguente egli
    lascia la donna, per unirsi allattrice

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Gabriele dAnnunzioDonne e Muse
  • 56 anni di amori /2
  • Eleonora Duse, con la quale nel settembre 1895 ha
    avviato un rapporto in cui amore, curiosità
    intellettuale e interesse pratico si mescolano.
    Dopo aver rotto la relazione con Arrigo Boito, la
    Duse diviene lispiratrice di dA. tanto che gli
    anni trascorsi con lei sono assai fecondi
    lattrice vede nel poeta colui che può dar vita a
    un nuovo teatro. DA. prende in affitto la
    Capponcina, a Settignano, vicino alla villa
    della Duse la Porziuncola e di fatto i due
    artisti vivono insieme dal 1898 al 1904, lanno
    della rappresentazione della Figlia di Iorio a
    interpretarla, anziché la Duse malata di tisi,
    sarà Irma Gramatica. Se poteva soprassedere a
    questo sgarbo, la Duse ormai 46enne non perdona
    però a dA. il suo nuovo legame con
  • Alessandra di Rudinì (NIKE), giovane vedova con
    due figli. Dopo essersi insediata nella
    Capponcina, la donna dovrà operarsi per un
    tumore allutero. Lunga sarà la convalescenza
    nellestate 1906, in parte trascorsa, col poeta
    che lassiste amorevolmente, alla Versiliana,
    la villa nella pineta di Marina di Pietrasanta.
    La dipendenza di Alessandra dalla morfina,
    allontana progressivamente dA.
  • Maria Luisa Casati Stampa (CORE), incontrata da
    dA. nel 1903, intreccia con lui un rapporto che
    dura sporadicamente un decennio circa tra
    Firenze, Venezia e Parigi. La loro fu una
    relazione ricca di eventi trasgressivi ed è
    raccontata nelle Notes pour la figure de Cire del
    Libro segreto.
  • Giuseppina Mancini (GIUSINI), nel febbraio 1907 è
    la nuova conquista del poeta. La giovane
    contessa, scoperta dal marito, nel settembre
    dellanno successivo ha una crisi che la porta
    alla follia. Di questa drammatica esperienza vi
    sono tracce nel romanzo Forse che sì , forse che
    no del 1910.

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Gabriele dAnnunzioDonne e Muse
  • 56 anni di amori /3
  • Natalia de Goloubeff (DONATELLA), è la contessa
    russa di 26 anni di cui si invaghisce dA. nello
    stesso 1908. Lanno seguente è costretto ad
    abbandonare la Capponcina inseguito dai
    creditori e nel 10 va a Parigi, in vista di un
    viaggio in Argentina che non compirà mai. A
    Parigi dA. si concede ai salotti intellettuali e
    mondani, intrecciando una relazione con Romaine
    Brooks, pittrice americana. Quando Natalia lo
    raggiunge nello Chalet Saint Dominique di
    Arcachon, scaccia lintrusa. Nel 1915 dA. parte
    per lItalia lasciando a Parigi Donatella.
    Durante la guerra, tra unimpresa e laltra,
    risiede a Venezia nella Casa rossa, dove accoglie
    nuove amanti fra queste Olga Levi (1916-19).
  • Luisa Baccara (SMIKRA), giovane pianista, è
    lamante ufficiale di dA. dal 1919. Con lui
    nellimpresa di Fiume, gli rimarrà a fianco sino
    alla morte, convivendo insieme nella villa di
    Cargnacco, a Gardone Riviera. Qui, mantenuto dal
    governo di Mussolini, dA. affida allarchitetto
    Gian Carlo Maroni i lavori per costruire una
    cittadella che sarà il monumento di se stesso il
    Vittoriale. Al Vittoriale, dA. riceverà svariate
    ospiti, da lui definite badesse di passaggio
    fra le altre le gardonesi Letizia De Felici,
    sposa ventenne di Mario, e Rina cognata
    sedicenne a chiudere linterminabile elenco
    unaltra fresca ventenne Hevelina Scapinelli,
    lultimo amore del febbraio 1938.
  • Aelis Mazoyer è la governante che accudisce sia
    dA. che la casa, nel periodo del dorato esilio
    al Vittoriale. Nel duplice ruolo di fidata
    collaboratrice e di amante, è insieme agli ordini
    di dA. e sua occulta padrona.

12
Gabriele dAnnunzioOpere e poetica
  • Narrativa e poesia - 1
  • In narrativa, dA. sperimenta vari generi,
    passando dal verismo delle novelle scritte in
    gioventù - poi raccolte nel 1902 sotto il titolo
    Novelle della Pescara - alle suggestioni
    dostoevskiane di Giovanni Episcopo e quindi ai
    romanzi decadenti e nietzschiani riuniti nei tre
    cicli narrativi della Rosa, del Giglio e del
    Melograno. I fiori che nominano i tre cicli,
    simboleggiano le tappe evolutive del suo spirito
    dalla schiavitù della voluttà sensuale (Rosa),
    alla passione che si purifica nel superuomo
    (Giglio) e infine ai frutti che derivano dal
    dominio sulle passioni (Melograno). Quello della
    Rosa è lunico ciclo completato coi tre libri
    previsti Il Piacere, Linnocente, Il trionfo
    della morte. Gli altri due restarono invece
    incompiuti, essendo composti rispettivamente di
    un solo titolo a quello del Giglio appartiene Le
    vergini delle rocce (senza i previsti La Grazia e
    LAnnunciazione) e a quello del Melograno, Il
    fuoco (mancando La vittoria delluomo e Trionfo
    della vita rimasti allo stadio potenziale come
    altre sue opere). Nellultima fase, lo scrittore
    tenterà nuovi percorsi privilegiando il frammento
    e le prose autobiografiche (Notturno, Le faville
    del maglio, Il libro segreto).
  • Il piacere (1889), il primo romanzo, è lopera
    che gli dà la notorietà. Il suo protagonista è
    Andrea Sperelli, alter ego dellautore, un
    raffinato esteta. Diviso tra due donne, Elena
    Muti e Maria Ferres, quando sta per consumare la
    prima notte con la seconda per sbaglio la chiama
    col nome della prima che lo ha lasciato. Rimane
    così solo e non gli resta che registrare il suo
    fallimento sentimentale. Romanzo dambiente,
    dalla forte carica sensuale allepoca alquanto
    trasgressiva, è recepito dal pubblico come
    unoccasione di transfert attraverso il quale
    appagare desideri segreti. Per i borghesi
    italiani è facile il processo di identificazione.
  • Nel Trionfo della morte, scritto subito dopo ma
    uscito in volume nel 1894, Giorgio Aurispa (erede
    di Sperelli) ricerca un significato alto e nobile
    da conferire allesistenza, così da sottrarsi
    alla mediocrità del vivere comune. La ricerca di
    varie esperienze (dallarte alla musica, alla
    passione per Ippolita) gli risulteranno tutte
    vane. La morte diviene lunica soluzione al mal
    di vivere, per cui decide di precipitarsi da una
    rupe con lamante.
  • Ispirato alla narrativa russa, Linnocente (1892)
    esprime lesigenza di una rigenerazione
    spirituale. Protagonista narrante è Tullio Hermil
    che cerca di recuperare il rapporto con la moglie
    Giuliana. La gravidanza di lei, incinta
    dellamante Filippo Arborio, complica il rapporto
    e i due coniugi decidono di sopprimere il
    neonato, ostacolo innocente al loro progetto di
    unione sublime.

13
Gabriele dAnnunzioOpere e poetica
  • Narrativa e poesia - 2
  • Lopera poetica di dA. è compresa nei due
    volumi editi da Mondadori, intitolati Versi
    damore e di gloria. Vi sono riunite tutte le
    raccolte di versi dalla giovanile Primo Vere
    (1879-80) al Canto novo (1882) dagli echi
    carducciani da Elegie romane (1891) che
    celebrano lamore passionale per Barbara Leoni a
    La chimera (1885-88) ove sperimenta
    parnassianesimo e rimandi simbolisti per
    chiudersi quindi con le Laudi del cielo del
    mare della terra e degli eroi, lopera che più
    di ogni altra racchiude il suo genio letterario.
  • Le Laudi Dovevano essere costituite da sette
    libri, dedicati ciascuno a una delle figlie di
    Atlante, le Pleiadi Maia, Elettra, Alcyone,
    Merope, Asterope, Taigete e Celeno. Lambizioso
    progetto doveva esaurire tutto il reale dalla
    vita (Maia o lode della vita) alla morte (Celeno
    o lode della morte), ma rimase incompiuto. Nel
    1903 erano terminati i primi tre libri Maia,
    Elettra e Alcyone composti durante la permanenza
    alla Capponcina, nel periodo in cui gli fu vicino
    la Duse, che fu tra i più fecondi per dA. Nel
    1912 uscì Merope, con le composizioni scritte per
    la guerra di Libia e nel 1916 Asterope, coi Canti
    per la guerra latina scritti in occasione della
    prima guerra mondiale. Il primo libro (Maia) si
    compone dei ventuno canti della Laus vitae,
    nucleo originario di quello che forse doveva
    essere un unico volume contenente tutte le poesie
    delle Laudi. Il secondo libro, Elettra, evoca le
    glorie dellItalia dalla Roma imperiale a Dante,
    passando per i ventidue componimenti dedicati a
    La notte di Caprera e le poesie doccasione per i
    centenari di Bellini e di Hugo chiude il libro
    una serie di poesie dedicate a Le città del
    silenzio.
  • Alcyone Il terzo libro è certamente il più
    significativo dellopera vi si racconta lestate
    del 1902 trascorsa in Versilia con lattrice
    Eleonora Duse, la donna cui si rivolge nei testi.
    La raccolta esprime atmosfere vicine alla
    migliore poesia decadente europea. Ricorrono le
    suggestioni di un linguaggio fortemente simbolico
    e analogico. Nelle poesie sono esaltati i valori
    della bellezza, della forza e tutte quelle
    esperienze collegate alla fisicità, alla
    corporeità, alla libera e piena esternazione
    della propria vitalità. In una parola, domina il
    panismo dannunziano che esalta larmonia
    delluomo con le forze della natura, interpretata
    come forza misteriosa, a volte terribile, ma
    amica in quanto ne condivide lessenza.

14
Gabriele dAnnunzioOpere e poetica
  • Poetiche dannunziane
  • La poetica di dA. può riassumersi
    nellespressione, riportata nel Piacere, secondo
    cui è essenziale vivere la vita come unopera
    darte. A questo principio si è sempre ispirato,
    cercando di dare corpo a un vivere inimitabile
    sia con le imprese, sia attraverso la proposta di
    temi ricorrenti in tutte le sue opere. Ne
    segnaliamo almeno tre
  • Sensualimo per dA. la natura è conosciuta
    prima di tutto attraverso i sensi. La ricerca di
    sempre nuove sensazioni ruota attorno al
    desiderio e al piacere, che vanno rincorsi senza
    mai risparmiarsi. Quello che conta è abbandonarsi
    allesuberanza vitalistica e allappagamento che
    ne consegue
  • Estetismo perciò la vita va vissuta come
    unopera darte, perché solo attraverso
    lidentificazione tra vita e arte è possibile
    ottenere il massimo dei piaceri quello estetico.
    Il protagonista del Piacere, Andrea Sperelli,
    impersona lesteta per eccellenza. Snob,
    anti-democratico, amante in primo luogo del bello
    che è, per sua natura, merce per pochi, egli è
    leroe da ammirare, nel quale possono
    rispecchiarsi le classi privilegiate.
  • Superomismo Il superamento dellestetismo, in
    quanto incapace di opporsi pienamente al
    conformismo borghese, si realizza con il
    Superuomo di Nietzsche, che dA. ha modo di
    apprezzare anche se forse non riesce a coglierne
    tutti i risvolti filosofici ed etici. Nei romanzi
    del Giglio e del Melograno, dA. crea personaggi
    che vi si ispirano chiaramente Claudio Cantelmo
    (Le vergini delle rocce) mira a riscattare
    lItalia e per questo cerca una moglie in grado
    di dargli un figlio che, nel suo delirio di
    onnipotenza, sarà il futuro Re di Roma Stelio
    Effrena (Il Fuoco) è lo scrittore che aspira a
    creare un dramma wagneriano, dove si fondono
    poesia, danza e musica, così da raggiungere una
    gloria imperitura. Infatti, è solo larte lunico
    valore che può fornire un segno di vera
    distinzione dalla massa.
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