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maree Maree Energia cinetica Turbine Energia meccanica ... attraverso 24 giganteschi collettori dove sono alloggiate altrettante turbine Kaplan a ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: L


1
Lenergia marina
  • Maree utilizzando la differenza del livello
    dellacqua che si crea fra lalta e la bassa
    marea
  • Correnti marine e Onde lenergia cinetica
    ricavabile dal loro movimento
  • Salinità la differenza di pressione dovuta a
    variazioni di salinità (data per esempio dal
    miscuglio di acque dolci e salate in prossimità
    di foci di ?umi)
  • Gradiente Termico energia termica che deriva
    dalla differenza di temperatura fra la super?cie
    delloceano e gli strati sottostanti.

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  • Le energie presenti nel mare (quella delle
    correnti, delle onde, delle maree, delle correnti
    di marea e del gradiente termico tra superficie e
    fondali), possono essere tutte sfruttate. Il mare
    rappresenta dunque oggi, una delle più
    promettenti fonti di energia alternativa,
    sufficienti a soddisfare il fabbisogno di
    centinaia di migliaia di abitazioni in tutto il
    mondo. I sistemi che permettono di catturare il
    moto del mare e quello dei fiumi sono in
    progressione ovunque ma è laGran
    Bretagna il paese più avanti su questo versante,
    con sperimentazioni assai interessanti nel Mare
    del Nord, Impianti di questo tipo, però si
    trovano anche in Francia, in Norvegia, in
    Giappone, negli Stati Uniti e in Canada.LUnione
    Europea ha concluso uno studio che identifica
    circa 100 siti papabili ad essere utilizzati
    nella produzione di energia elettrica dalle
    correnti marine. In Italia è lo stretto di
    Messina il sito identificato tra i più
    promettenti, in quanto offre le condizioni ideali
    per la messa in opera dellimpianto, essendo
    lunico posto con una velocità massima di sei
    nodi, pari a circa 11km/h.

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Gradiente termico
  • La differenza di temperatura tra l'acqua di
    superficie, più calda, e quella di profondità,
    più fredda, degli oceani potrebbe essere una
    nuova fonte di energia. Ci crede
    l'amministrazione Obama che ha assegnato
    a Lockheed Martin due sovvenzioni per un totale
    di 1 milione di dollari per testare un innovativo
    processo denominato appunto Ocean Thermal Energy
    Conversion (Otec), conversione cioè dell'energia
    termica dell'oceano.

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maree
  • Maree gt Energia cinetica gt Turbine gt Energia
    meccanica gt Alternatore gt Energia elettrica
  • Lenergia cinetica è lenergia posseduta da un
    corpo in movimento. Nella centrale mareomotrice
    si sfrutta lo spostamento dellacqua convogliata
    in un condotto per azionare la turbina. Lenergia
    meccanica è data dal lavoro che una macchina
    motrice può compiere. Lenergia elettrica quando
    agli estremi di un conduttore (ad esempio un filo
    di rame) si applica una differenza di potenziale,
    si crea un campo elettrico gli elettroni liberi
    di muoversi (legame metallico), soggetti
    allazione del campo elettrico, determinano un
    flusso ordinato di cariche che determina
    la corrente elettrica.

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salinità
  • La differenza di salinità tra acqua dolce e acqua
    di mare permette di produrre energia,
  • tramite tecniche basate su osmosi ed
    elettrodialisi inversa fiumi e mari sono una
  • immensa fonte di energia rinnovabile, pulita e
    abbondante. La ricerca mira a rendere
  • economico lo sfruttamento di questa risorsa al
    momento, sono in costruzione prototipi e
  • piccoli impianti pilota. Una nuova tecnica,
    basata su un principio elettrocinetico, oggetto
  • di ricerca di un progetto europeo (CAPMIX),
    promette di abbattere drasticamente i costi
  • di produzione.

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Centrali Maremotrici
  • In Bretagna (Francia) si è saputo sfruttare la
    fonte energetica delle maree fin dal XIV secolo
    per mezzo dei mulini a marea, particolarmente
    numerosi in quel luogo. I mulini a marea,
    costruiti allestremità delle baie o negli
    estuari funzionano con la bassa marea rilasciando
    lacqua che è stata imprigionata durante lalta
    marea dietro un muro di contenimento. Il loro
    meccanismo interno è identico a quello dei mulini
    fluviali.
  • Rance Tidal Power Station (Fonte Wikipedia)
  • Proprio in Francia, dal 1966, è attiva la prima
    centrale maremotrice (o centrale mareomotrice) al
    mondo che sfrutta proprio il dislivello
    dellacqua che si forma tra lalta e bassa marea.
    E la Rance Tidal Power Station, che si trova tra
    Saint Malò e Dinard, sulla Manica, alla foce del
    fiume Rance ed ha una potenza di 240 MW.
  • Nella centrale, una lunga diga a gravità sbarra
    il deflusso delle acque chiudendo lestuario del
    fiume, per cui si forma un bacino che viene
    riempito durante lalta marea. Quando arriva la
    bassa marea il dislivello tra i due lati della
    diga raggiunge i 13 metri. Si fanno allora
    defluire le acque della Rance nellOceano,
    attraverso 24 giganteschi collettori dove sono
    alloggiate altrettante turbine Kaplan a bulbo
    (cioè con lalternatore incapsulato), con una
    potenza complessiva di 500 MW.

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Italia
  • LItalia, la sua forma a stivale, il suo
    essere accarezzata per il 70 dal mare. Come non
    pensare di sfruttare questa caratteristica che in
    qualche modo la rende unica nel paesaggio europeo
    e mediterraneo? E una domanda su cui si è
    discusso ampiamente nella due giorni di lavori
    svoltasi a Roma recentemente proprio sul tema
    della produzione elettrica in relazione al mare,
    alle correnti e al moto ondoso.
  • Organizzato da Enea (Agenzia Nazionale per le
    nuove tecnologie, lenergia e lo sviluppo
    economico sostenibile) e dal Ministero per lo
    Sviluppo Economico, il workshop ha dibattuto
    sulle concrete potenzialità energetiche del mare
    e sulle sperimentazioni attualmente in corso. In
    particolare, si stanno individuando dei siti
    papabili per la produzione di energia da
    correnti.

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  • ITALIA, POTENZIALITÀ E PROGETTI CI SONO
  • LItalia, con quasi ottomila chilometri di coste,
    potrebbe essere uno dei paesi leader per la
    ricerca, lo sviluppo e limplementazione di
    nuove tecnologie marine. E anche se il minor
    potenziale energetico del Mediterraneo, se
    confrontato ad esempio con loceano Atlantico,
    determina la necessità di ulteriori sforzi nella
    valutazione dettagliata del potenziale
    energetico e nella ricerca scientifica sui metodi
    più idonei di generazione elettrica nel mare
    Mediterraneo. A livello di tecnologie per la
    conversione dellenergia marina in energia
    elettrica, anche in Italia le cose si stanno
    muovendo, come testimoniano i diversi progetti
    presenti un po in tutta la Penisola tra questi
    vanno segnalati i casi di Energia dalle Onde,
    Rewec e Iswec.

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Venezia
  • ENERGIA DALLE ONDE
  • A Venezia si sta seriamente pensando a sfruttare
    il mare, in particolare il moto ondoso, per
    produrre energia elettrica, o idrogeno a basso
    costo, o acqua desalinizzata, senza produrre CO2.
    Il Comune, tramite Agenzia veneziana per
    lEnergia (Agire), con la collaborazione di
    privati che detengono dei brevetti propri, sta
    supportando il progetto di sperimentazione che ha
    portato alla realizzazione di alcuni prototipi,
    da installare in mare aperto e in laguna. Quelli
    in mare aperto si chiamano Giant e Wem e la loro
    installazione prevede diversi passaggi tra cui
    arrivare a concretizzare proposte per lutilizzo
    di impianti in grado di produrre e distribuire
    lenergia prodotta da tale sistema

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Come funziona la centrale maremotrice di Rance,
in Francia
  • La marea svuota e riempie lestuario del fiume
    Rance due volte al giorno, con un tetto massimo
    di 18000 metri cubi dacqua e una profondità che
    raggiunge, durante gli equinozi destate e
    dinverno, un record di 13,5 metri. La diga di
    Saint Malo che fa da sbarramento tra lestuario
    del Rance e lOceano, ha una chiusa collocata
    sullargine sinistro, che permette alle barche di
    passare, una diga in pietrame, 6 valvole per il
    rapido svuotamento e riempimento dellestuario e
    24 turbine a bulbo.Le cisterne, progettate ad
    hoc per la centrale mareomotrice, sono costituite
    da turbine e un alternatore da 10000 KW che
    produce elettricità.Il funzionamento è garantito
    sia con la bassa che con lalta marea.La
    centrale produce quasi 600 milioni di kWh
    allanno che corrisponde al fabbisogno energetico
    di una città di 300.000 abitanti e copre
    annualmente il 3 del fabbisogno elettrico della
    Bretagna.

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Pro e contro
  • VANTAGGI E LIMITI
  • Innanzitutto quando parliamo di energia dal
    mare comprendiamo lenergia delle correnti, delle
    onde, delle maree, delle correnti di marea e del
    gradiente termico tra superficie e fondali. Oltre
    a presentare unampia gamma di risorse, lenergia
    marina è una fonte decisamente pulita. Quindi
    siamo di fronte allenergia rinnovabile del
    futuro? Il problema è capire quanto sia prossimo
    questo futuro allo stato attuale, infatti,
    di impianti sviluppati a livello commerciale ce
    ne sono davvero pochissimi. Gli alti costi di
    ricerca e sviluppo e la mancanza di uno o più
    standard in grado di abbattere drasticamente gli
    altri costi, ossia quelli di produzione, sono
    fattori che hanno inciso finora sullespansione
    del settore.
  • Lassociazione europea di riferimento,
    la European Ocean Energy Association (EUOEA), ha
    evidenziato ciò che, almeno a livello
    comunitario, varrebbe la pena di perseguire per
    dare impulso al settore ossia integrare
    lerisorse e potenzialità oceaniche precedentemente
    mappate attraverso campagne coordinate fino allo
    sviluppo di strumenti di pianificazione
    territoriale e aumentare il numero di impianti
    di prova off shore e onshore per la fase di test
    su componenti e dispositivi alla ricerca di
    metodologie atte a ridurre i costi di produzione,
    installazione e manutenzione.
  • A livello comunitario una risposta plausibile
    dellUnione europea è quella concretizzata
    nel progetto Marinet, attraverso cui si vuole
    dare alle aziende selezionate la possibilità di
    testare gratuitamente i propri progetti in centri
    specializzati per lenergia marina rinnovabile.
    Sullo stato dellarte del progetto e i suoi pregi
    vi rimandiamo allarticolo pubblicato sul sito
    web Tekneco Energia marina, lUe si muove in
    rete con Marinet.

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  • di
  • Anna Dominici
  • ed
  • Elisabetta Vendetti
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