Introduzione al simulatore circuitale SPICE - PowerPoint PPT Presentation

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Introduzione al simulatore circuitale SPICE

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Title: HighTree: synchronization and Built-In-Self-Test Author: Alberto Fazzi Last modified by: XiCap Created Date: 11/28/2002 3:29:33 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Introduzione al simulatore circuitale SPICE


1
Introduzione al simulatore circuitale SPICE
Corso di Circuiti Elettronici Analogici L-A
Andrea Cappelli Bologna, 27 Gennaio 2005
2
Contatti
  • Andrea Cappelli
  • ARCES viale Pepoli 3/2
  • Telefono 051 20 93828
  • E-mail acappelli_at_deis.unibo.it

3
Il Simulatore SPICE
Text Editor
Text Editor
.out
Parser Solver
.cir
.sch
Graphic Interface
.dat
Schematic Editor
.lib
  • Simulation Program with Integrated Circuit
    Emphasis
  • Sviluppato a Berkeley negli anni 60

4
Struttura della Netlist
Titolo della netlist . . ltcaricamento librerie
e definizione modelligt . . ltistanziamento
componentigt . . ltcomandi di simulazionegt . . ltistr
uzioni di post-simulazionegt
5
Regole sintattiche
  • La prima riga del file .cir è riservata al titolo
    e non viene interpretata
  • SPICE è case insensitive
  • Per continuare a capo una linea comando basta
    cominciare la seconda riga con
  • Il carattere commenta unintera linea
  • Il carattere commenta la restante parte della
    linea

6
La Netlist
  • E un elenco di dispositivi opportunamente
    connessi
  • Ad ogni nodo è associato un identificativo (0 è
    riservato per il nodo di massa)
  • Ogni dispositivo è caratterizzato da
  • Nome
  • Connettività (nodi a cui è connesso)
  • Modello di riferimento
  • Elenco dei parametri (es. il valore della
    resistenza)

7
Componenti Lineari Passivi
  • RltNomegt ltngt ltn-gt Modello ltValoregt
  • CltNomegt ltngt ltn-gt Model ltValoregt ICltV0gt
  • LltNomegt ltngt ltn-gt Model ltValoregt ICltI0gt
  • La prima lettera del nome identifica il tipo di
    componente
  • n ed n- sono i nodi a cui i componenti sono
    collegati
  • Il modello è opzionale, in caso di omissione si
    considerano componenti ideali
  • Il campo IC permette di specificare il valore
    iniziale di tensione (condensatori) o corrente
    (induttori) per le analisi in transitorio.

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Resistori
RltNomegt ltngt ltn-gt Modello ltValoregt
  • Modello se assente viene considerato un
    resistore ideale (lineare senza effetti reattivi
    VRI)
  • Valore specifica il valore della resistenza

n
I
V
n-
9
Condensatori
CltNomegt ltngt ltn-gt Model ltValoregt IC ltV0gt
  • IC Permette di specificare lo stato iniziale
    (tensione) del condensatore.
  • Se il modello non è specificato si assume il
    condensatore come ideale

n
V
I
n-
10
Induttori
LltNomegt ltngt ltn-gt Model ltValoregt IC ltI0gt
  • IC Permette di specificare lo stato iniziale
    (corrente) dell induttore.
  • Se il modello non è specificato si assume
    linduttore come ideale

n
I
V
n-
11
Generatori Indipendenti (I)
  • VltNomegt ltngt ltn-gt DC ltValoregt
  • AC ltampiezzagtfase
  • Stimolo Transitorio
  • IltNomegt ltngt ltn-gt DC ltValoregt
  • AC ltampiezzagtfase
  • Stimolo Transitorio

n
I
V
n-
12
Generatori Indipendenti (II)
  • Il campo AC identifica il generatore come input
    per analisi AC
  • Lo stimolo transitorio specifica la forma donda
    relativa a questo generatore, per le analisi in
    transitorio

13
Esempio analisi DC
  • Primo Esempio
  • Un partitore resistivo
  • VIN 1 0 DC 6
  • Resistenza tra 1 e 2
  • R1 1 2 100
  • Resistenza tra 2 e massa
  • R2 2 0 50
  • Analisi DC del circuito
  • .OP
  • .END

R1
2
1
R2
VIN
14
Stimoli Transitori (I)
  • Si usa lo stimolo PULSE per generare forme donda
    periodiche
  • PULSE (ltV1gt ltV2gt ltTdgt ltTrgt ltTfgt ltPWgt ltPERgt)

15
Stimoli Transitori (II)
  • SIN (ltVoffsetgt ltVampgt ltFREQgt ltTdgt ltDFgt ltFASEgt)
  • VVoffsetVampsin2pfreq(tTd)FASE/360)exp
    -(t-Td)/DF

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Stimoli Transitori (III)
  • Per generare una forma donda arbitraria si usa
    lo stimolo PULSE
  • PWL (t0,V0) (t1,V1) (t2,V2) (tn,Vn)
  • Ad ogni coppia corrisponde un punto
  • I punti vengono interpolati tramite rette
  • Lultimo valore di tensione viene mantenuto fino
    alla fine della simulazione

17
Comandi di simulazione .OP
  • Valuta il Punto di Riposo piu vicino allo stato
    iniziale del circuito
  • Non vengono prodotte forme donda ma sul file
    .OUT di uscita del simulatore vengono riportati
    tutti i valori di tensioni e correnti nel punto
    di riposo
  • Trova soltanto un punto di riposo
  • La ricerca e di tipo iterativo e non e detto
    che il punto di riposo venga trovato.

18
Comandi di simulazione .AC
.AC lttipogt ltn puntigt ltf inizialegt ltf finalegt
  • Tipo indica il tipo di sweep
  • Lineare (LIN),Logaritmico per ottave(OCT),
    Logaritmico per decadi(DEC)
  • Noi useremo esclusivamente sweep per decadi
  • Efettua Lanalisi ai piccoli segnali
    linearizzando il circuito attorno al punto di
    riposo piu vicino (effettua una analisi di .op
    preliminare)
  • Gli ingressi sono considerati tutti i generatori
    indipendenti con lindicazione AC
  • Risolve il sistema calcolando le grandezze
    complesse (parte immaginaria e reale)
  • Non effettua analisi sul comportamento globale
    (ai grandi segnali) del circuito

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Comandi di simulazione .DC
.DC lttipogt ltnome vargt ltvalore inizialegt ltvalore
finalegt ltvalore incrementogt
  • Permette di ricavare la caratteristica statica
    ingresso/uscita del circuito
  • Calcola i punti di riposo al variare del valore
    di un generatore, di tensione o di corrente,
    esplicitato da ltnome vargt

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Comandi di simulazione .TRAN
.TRAN ltT stepgt ltT stopgt ltT startgt ltT maxgt
  • Permette di Valutare il comportamento del
    circuito nel dominio dei tempi.
  • La simulazione parte sempre da t 0
  • Specificare ltT startgt fa si che vengano salvati
    soltanto I valori da t Tstart in poi, riducendo
    le dimensioni dei file di uscita
  • ltT maxgt e il massimo valore dello step temporale
    usato per la simulazione, e quindi per la
    risoluzione dell equazioni differenziali
  • Il comando .IC puo essere usato per specificare
    la condizione iniziale del circuito
  • .IC ltV(ltn_nodogt,ltn_nodogt) valgtltI(ramo) valgt

21
Altri comandi .MODEL
.MODEL ltModel Namegt ltTypegt (ltValori dei
parametrigt)
  • .MODEL si usa per settare un set di parametri da
    utilizzare per dispositivi complessi (Diodi,
    Transistori)
  • Model Name si usa per fare riferimento ad uno
    specifico modello
  • Type specifica il tipo di modello da usare
  • I parametri variano da modello a modello

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Altri comandi .SUBCKT
.SUBCKT ltNomegt ltNodesgt PARAMS ltParametro
Default Valuegtgt .ENDS
  • Permette di definire sottocircuiti riutilizzabili
    più volte come i componenti predefiniti
  • I nodi esplicitati nellintestazione e
    allinterno del corpo hanno carattere locale
    (tranne 0)
  • Ogni nome ha carattere locale
  • I sottocircuiti possono essere istanziati come
    componenti generici
  • XltNome Ist.gt ltNodesgt ltNome Sub.gt ltValore
    Parametrigt

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Sottocircuito Amplificatore Operazionale
  • .SUBCKT OPAMP INP INN OUT PARAMS VUMP10
    VUMN-10 AD400K
  • E1 OUT 0 VALUEMAX(MIN(ADV(INP,INN),VUMP),VUMN
    )
  • .ENDS

XAMP 1 0 2 OPAMP PARAMS AD200K
24
Altri comandi .PROBE
.PROBE ltltvargt.gt
  • Permette di salvare il valore di correnti e
    tensioni del circuito
  • Senza argomenti salva tutto
  • Nel caso di simulazioni di circuiti complessi
    specificando esclusivamente i valori di tensione
    e di corrente voluti si puo ridurre lammontare
    dei dati da salvare, velocizzando la simulazione
    e riducendo le dimensioni dei file di uscita

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Comandi Vari
  • .TEMP ltvaloregt
  • Permette di settare il valore della temperatura
    di simulazione
  • .OPTION ltnome opzionegtltn_opzionegtltvaloregt
  • Permette di settare tutta una serie di opzioni
    che possono andare da le caratteristiche di
    simulazione a quelle di output
  • .PARAM ltnome opzionegtltn_opzionegtltvaloregt
  • Permette di definire dei parametri a dare loro un
    valore
  • I parametri possono essere utilizzati allinterno
    delle varie parti componenti la netlist
  • .STEP LIN ltnome_variablegt ltstartgt ltendgt
    ltincrementgt
  • Permette analisi parametriche variando
    opportunamente un parametro del circuito

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Secondo Esempio circuito RCAnalisi del
transitorio di carica
  • Carica RC
  • V1 1 0 PULSE 0 5
  • R1 1 VOUT 6k
  • C1 VOUT 0 10n
  • .TRAN 5n 400u
  • .PROBE
  • .END

R1
VOUT
1
C1
VIN
Calcolare il tempo di salita all80 e verificare
il risultato ottenuto tramite il simulatore
27
Terzo Esempio circuito RCAnalisi in frequenza
R1
VOUT
  • Carica RC
  • V1 1 0 PULSE 0 5
  • R1 1 VOUT 6k
  • C1 VOUT 0 10n
  • .AC DEC 1000 1hz 10MEG
  • .PROBE
  • .END

1
C1
VIN
Calcolare la frequenza di taglio e verificare il
risultato ottenuto tramite il simulatore
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