Ultimo libro del Pentateuco - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

Ultimo libro del Pentateuco

Description:

Ultimo libro del Pentateuco Deuteronomio E il quinto libro della Bibbia. Riespone la legge alla nuova generazione, nata e cresciuta durante la marcia nel deserto. – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:292
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 23
Provided by: Maur263
Category:
Tags: capp | del | libro | pentateuco | ultimo

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Ultimo libro del Pentateuco


1
Ultimo libro del Pentateuco
Deuteronimio
2
Deuteronomio
  • E il quinto libro della Bibbia.
  • Riespone la legge alla nuova generazione, nata e
    cresciuta durante la marcia nel deserto.

3
Deuteronomio
  • Di norma il titolo di un libro dà unindicazione
    del tema. Talvolta il significato del titolo può
    essere enigmatico, oppure si chiarisce soltanto
    leggendo il libro stesso. Il Deuteronomio è stato
    chiamato con vari nomi, e tutti offrono al
    lettore unindicazione della sua natura.
  • Secondo luso, il titolo ebraico del libro come
    nel caso di tutti e cinque i libri della Torah, o
    Pentateuco è tratto dalle sue parole
    iniziali,elleh haddebarim, queste sono le
    parole. Nella tradizione giudaica, il libro
    viene anche chiamato talvolta seper debarim, il
    libro delle parole.

4
Deuteronomio
  • Di solito lo traduciamo, seconda legge o
    ripetizione della legge. Il punto è abbastanza
    interessante, ci si chiede il perché di questo
    titolo. La risposta è che Mosè ha ricevuto una
    serie di atti legislativi da Jhwh, e qui
    sembrerebbe che lui faccia una nuova sintesi, una
    sorta di revisione di questa legge fatta in
    modalità discorsiva.
  • È un libro che possiamo definire di ricordi il
    pensiero chiave è la richiesta di Dio di avere un
    popolo ubbidiente che si ricorda del patto. Il
    Deuteronomio proclama che Dio è uno, che luomo
    decaduto deve mettersi in regola con Lui, che il
    patto con Dio richiede da parte nostra
    ubbidienza, amore e giustizia.

5
I contenuti
  • Il Deuteronomio si presenta come una grande
    omelia, costituita dai discorsi che Mosè rivolge
    al popolo d'Israele, accampato alle steppe di
    Moab, in attesa di intraprendere la conquista
    della terra di Canaan. Mosè, con pazienza,
    racconta le passate esperienze e le benedizioni
    così da spronare la fede e la speranza della
    nuova generazione, esortando di non dimenticare
    in nessun modo la Legge di Dio ma di osservarla e
    metterla in pratica dedicandosi ad un servizio
    attivo e consacrato al Signore.
  • Il materiale di cui è composto il Deuteronomio
    alterna sezioni in cui prevalgono aspetti
    esortativi e discorsivi, a sezioni in cui ci si
    occupa esclusivamente delle leggi che regolano la
    vita interna del popolo d'Israele. Se ne può
    tracciare uno schema
  • -Primo discorso di Mosè (1,1-4,43)-Secondo
    discorso di Mosè. Il codice deuteronomico
    (4,44-26,19)-Benedizioni e Maledizioni.
    Conclusione dell'Alleanza (27,1-28,68)-Terzo
    discorso di Mosè (28,69-30,20)-Ultime
    disposizioni e morte di Mosè (31,1-34,12).

6
Le caratteristiche
  • L'atmosfera che domina è quella del commiato o
    del testamento, che il grande condottiero affida
    al popolo nell'imminenza della conquista della
    terra, a cui egli non prenderà parte. Lo stile è
    quello dell'esortazione, Mosè cerca più di
    persuadere che di comandare.
  • Tema fondamentale e ricorrente in tutte le parti
    del libro è la legge che Dio ha donato al popolo
    e da cui Israele non si deve mai allontanare,
    pena la perdita della terra e l'esilio. La legge
    è il frutto di una storia nella quale Dio ha
    manifestato la sua misericordia e la sua
    predilezione per Israele. Le pagine che rievocano
    gli eventi fondanti del popolo di Dio hanno,
    dunque, lo scopo di far cogliere l'intimo legame
    tra l'azione salvifica e l'obbedienza filiale,
    che ne scaturisce. La disposizione del libro
    richiama i trattati di alleanza in cui i due
    contraenti stipulano un patto costituito da una
    serie di precetti da osservare. All'osservanza
    delle leggi è connessa la benedizione di Dio per
    Israele, all'inadempienza la maledizione.

7
Cap. 5 il decalogoI Dieci Comandamenti
  • Nel secondo discorso al cap. 5 è importante
    sottolineare alcune varianti ce il deuteronomio
    introduce rispetto al testo dellEsodo. La parola
    Dio è resa viva ed attuale. Si comincia con il
    primo comandamento sulla purezza della fede e
    contro le tentazioni idolatriche. Questo
    comandamento è radice degli altri ed è uno dei
    temi più cari dellintero libro. Dopo il
    comandamento sul nome divino da non violare
    invano, cioè con uso magico ed offensivo,
    appare la prima variante di rilievo, ed è nel
    comandamento sul sabato. Il riposo e il culto del
    sabato, nel cap.20,8-11 dellEsodo, erano
    considerati una celebrazione dellopera della
    creazione (Genesi 2,1-4). Ora invece il sabato è
    visto come memoria della liberazione dalla
    schiavitù dellEgitto e quindi il giorno della
    libertà, in cui si deve ricordare il Signore che
    vince ogni oppressione e invita Israele a
    superare ingiustizia e schiavitù.

8
Il decalogo
  • Si passa poi alla serie degli altri comandamenti
    già noti il rispetto dei genitori e della
    famiglia, la condanna dellomicidio, del furto,
    della falsa testimonianza processuale.

9
Il Decalogo - Rivalutazione della Donna
  • Con lultimo comandamento, che unisce il nono e
    il decimo sotto limperativo del non desiderare
    (cioè del non progettare il male) si ha la
    seconda variazione di rilievo.
  • La donna viene anticipata rispetto alla casa, al
    campo, agli schiavi, agli animali del prossimo
    si tempera così, la visione arcaica maschilista
    che riduceva la donna a un bene di proprietà
    della famiglia.

10
Il decalogo le Tavole
  • Il decalogo è sigillato da una nuova descrizione
    della visione divina del Sinai.
  • Fuoco, nube, oscurità, voce poderosa, tavole di
    pietra, vogliono rimarcare la straordinarietà di
    questa esperienza diretta con Dio, della quale
    Mosè è mediatore, ed al quale vengono consegnate
    le parole (le tavole) in forma solenne, così
    come si contraeva un contratto, in duplice copia
    (5,22).

11
L'origine
  • Nel Deuteronomio sono riunite tradizioni molto
    antiche, ma la redazione finale va collocata dopo
    il ritorno dall'esilio babilonese, quando Israele
    si trova nella condizione di dover spiegare la
    catastrofe che si è abbattuta sull'intera
    nazione. La responsabilità di quella tragedia è
    imputata all'infedeltà del popolo, che più volte
    aveva violato il patto, liberamente sottoscritto
    con Dio. Il Deuteronomio diventa per questa
    generazione, che ritorna dall'esilio, il punto di
    riferimento per la ricostruzione d'Israele come
    popolo di Dio. Nel testo si intersecano materiali
    antichi con riletture più recenti. Vi si può
    vedere l'opera di una scuola, che ha rielaborato
    nell'epoca successiva all'esilio materiale più
    antico, inserendo in momenti cruciali le sue
    riflessioni teologiche. L'ottica con la quale
    tali letture sono proposte richiama quella dei
    profeti, e in particolare le parole del profeta
    Geremia. L'autore o redattore finale appartiene
    probabilmente ai secoli V-IV a.C.

12
Mosè e il popolo
  • Il Deuteronomio è un insieme di parole di Mosè
    rivolte a tutto Israele prima che entrasse nel
    paese è quindi proposto al lettore come
    proveniente dallinizio della storia di un
    popolo, mettendo in rilievo il momento in cui si
    è formata la nuova nazione. Si presenta come un
    libro trasmesso da chi guidava il popolo in
    origine e ha quindi il peso che può dargli un
    personaggio così autorevole del passato era
    inteso a fondare un popolo e a guidare il suo
    modo di vivere.

13
Mosè e il popolo
  • Le parole di Mosè riferite in questi capitoli
    dovevano ricordare di nuovo al popolo la promessa
    della terra di cui ora godeva, come dono di Dio,
    con tutti i suoi benefici. Nel medesimo tempo vi
    era un monito contro la tendenza alla
    disobbedienza, allidolatria e allinfedeltà che
    si erano manifestate durante i periodi nel
    deserto e che minacciavano di nuovo la
    possibilità di esistere a lungo in un buon paese.
  • Considerando limportanza di ricordare lopera di
    Dio compiuta a favore di Israele, Mosè ribadì più
    volte al popolo che avrebbe dovuto rammentarsi di
    Dio e di quello che Egli aveva fatto per loro,
    perché imparassero a preservare il loro rapporto
    di fedeltà con Lui 818 97163.

14
Mosè e il popolo
  • Le parole di questo libro potevano quindi parlare
    al popolo di Dio in situazioni profondamente
    diverse
  • 1) quando il popolo non aveva ancora ricevuto e
    goduto i doni abbondanti e la prosperità della
    terra, ma aveva conosciuto soltanto le difficoltà
    della vita nel deserto
  • 2) quando aveva già vissuto a lungo nel paese,
    godendo e abituandosi a tutti i vantaggi della
    proprietà della terra
  • 3) quando tutti i doni di Dio la terra, la sua
    abbondanza e il tempio erano andati
    completamente perduti.
  • Il libro è quindi necessariamente impegnato in
    una complessa impresa interpretativa, parla a
    nuove situazioni alla luce del passato,
    situazioni che potevano essere molto diverse
    dalle precedenti.

15
il contesto letterario del Deuteronomio
  • Lo studio del libro del Deuteronomio non può
    assolutamente ignorare il suo contesto
    letterario. È chiaro che esso riprende la
    narrazione là dove finisce il libro dei Numeri
    Mosè e Israele, avendo attraversato il deserto,
    arrivano nelle pianure di Moab. Mosè è ancora il
    personaggio chiave, come nei libri precedenti
    non sarà più così dopo il Deuteronomio.
  • I libri precedenti, anche quando la loro natura è
    fortemente giuridica e didattica, sono sostenuti
    da una narrazione. Qui il genere è diverso. Il
    Deuteronomio è essenzialmente discorso. Inoltre,
    dopo il libro dei Numeri si potrebbe dire che il
    Deuteronomio, in un certo senso, è superfluo
    lultima parte dei Numeri dice tutto sulla morte
    di Mosè, tranne il fatto in sé.

16
il contesto letterario del Deuteronomio
  • Tutto ciò indica il carattere di linea di confine
    del Deuteronomio, sia nella sua collocazione
    letteraria sia nella sua presunta collocazione
    storica.
  • Da un lato la sua forma e la sua comprensione
    derivano da ciò che lo ha preceduto esso
    riassume e porta a compimento il periodo iniziale
    della storia dIsraele, la storia della
    liberazione e della costituzione di un popolo che
    ha ricevuto le sue istruzioni dal Signore. La
    natura del libro, una sorta di testamento e di
    ultime volontà di Mosè, e la sua conclusione, con
    la morte di Mosè, segnano la fine di unera.
    Adesso le generazioni future avranno a
    disposizione in questo libro lintera storia
    della loro origine e ciò che Dio vuole da loro.
    Il fondamento è posto non è necessario nulla di
    più. La Torah del Signore è completa.

17
Discorso di Mosè
  • Il terzo discorso di Mosè è importantissimo per
    il popolo Ebraico e comincia con Queste sono le
    parole del patto che il Signore comandò a Mosè di
    stabilire con i figli dIsraele nel paese di Moab
    (28,69). Qui la parola importante è patto.
    Ciò che segue nei successivi quattro capitoli
    formalizza in sostanza una relazione sotto forma
    di patto che si traduce nelle parole di Mosè,
    riferendo in particolare la dipartita di Mosè e
    richiamandosi alla responsabilità del popolo di
    conservare la Torah che gli è stata trasmessa. In
    questo severo discorso, in parte narrativo, è
    incluso quindi il solenne giuramento del popolo
    di osservare il patto (capp. 29 - 30), dando
    disposizioni per chi assumerà la guida quando
    Mosè se ne sarà andato (cap. 31) e invitando a un
    costante richiamo a Mosè, dinanzi alla
    prospettiva della disobbedienza al patto (cap.
    32).
  • Il discorso finale di Mosè inizia in 33,1 con le
    parole Questa è la benedizione con la quale
    Mosè, uomo di Dio, benedisse i figli dIsraele,
    prima di morire. È davvero la benedizione finale
    il suo ultimo testamento destinato al popolo.

18
Fede e Ubbidienza
  • Un particolare importante di tutto il libro di
    Deuteronomio è il legame tra fede ed ubbidienza.
    Questa formula di fede e ubbidienza avrebbe
    permesso al popolo di ereditare tutte le
    benedizioni promesse da Dio. Lassenza di fede e
    ubbidienza avrebbe aperto la porta ai giudizio di
    Dio, invece di benedizione ci sarebbe stata
    maledizione.
  • Deut. 281-20.

19
Riferimenti al Nuovo Testamento
  • È uno dei quattro libri dellAntico Testamento
    citati più frequentemente nel Nuovo Testamento,
    gli altri sono Isaia, i Salmi e Genesi. Quando
    Gesù fu tentato dal diavolo, egli ha risposto
    citando passi da Deuteronomio 83 616 613.
    Per rispondere alla domanda su quale fosse il più
    grande dei comandamenti Gesù citò Deut. 65. Nel
    capitolo 1815-19 troviamo unimportante profezia
    messianica a cui il libro degli Atti fa
    riferimento 322- 23 737.

20
Ricordo / Identità
  • Israele esisteva per volontà di Dio, non sarebbe
    stata una nazione se non fosse stato Dio a
    chiamare Abramo al Suo servizio. Dio ha voluto un
    popolo che fosse il suo tesoro particolare e
    attraverso lui manifestare a tutte le nazioni la
    sua misericordia e la sua potenza. In Abramo
    tutte le nazioni sono benedette Genesi 22.17-18
    Esodo 195-6.
  • Dio ha acquistato per sé un popolo, la chiesa non
    deve dimenticare che siamo chiamati a
    testimoniare di Lui 1 Pietro 29-10.
  • Nellordinamento lasciatoci da Gesù, quello della
    Cena del Signore, siamo esortati a ricordare e
    proclamare che il Signore è morto per noi 1
    Corinzi 1123-26.

21
Caratteristiche
  • Alcune caratteristiche del Deuteronomio che danno
    unidea del suo significato e del posto che
    occupa
  • 1. Il suo essere nella Bibbia come libro della
    legge per eccellenza, che pone tutti i problemi,
    le questioni relative al posto dove vivevano e al
    significato della legge, nellottica di
    unesistenza sottomessa a Dio.
  • 2. Laccento posto sulla predicazione e
    sullinsegnamento, sia per ciò che dice, sia per
    come lo dice.
  • 3. Levidente preoccupazione e il consapevole
    sforzo per parlare del mondo antico in unepoca
    posteriore.
  • 4. La presenza dei principi fondamentali della
    fede del giudaismo e del cristianesimo.
  • 5. La profonda preoccupazione per la natura e la
    purezza del culto del popolo di Dio.
  • 6. La centralità del dono del paese, con tutte
    le concomitanti ramificazioni teologiche e
    politiche del tema.
  • 7. Il frequente uso del Deuteronomio nel Nuovo
    Testamento.
  • 8. Limportanza delle questioni morali ed
    etiche, stabilita come elemento di fondazione,
    accanto ai profeti, della preoccupazione per un
    giusto ordine sociale.
  • Leggere e studiare il Deuteronomio significa
    aprirsi a questi temi, sentirsi sfidati e messi
    in discussione, avere la visione del passato e
    una guida per il futuro, essere chiamati a un
    patto con Dio essere cioè posti di fronte a
    decisioni per la vita e per la morte. Per tutto
    questo si deve leggere il Deuteronomio con molta
    attenzione.

22
Fratelli di Gesù
Grazie a tutti alla prossima
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com