Title: TOSSICOLOGIA OCULARE
1(No Transcript)
2TOSSICOLOGIA OCULARE
Essendo uno spazio ristretto e ricco di
molteplici target biochimici è un distretto con
potenziale, elevata sensibilità alle sostanze
tossiche. E formato da derivati ectodermici
(epitelio corneale e congiuntiva) e mesodermici
(coroide, iride e stroma del corpo ciliare),
oltre che da modificazioni del tessuto neurale
altamente specifico e sensibile alla luce che
rappresentano i fotorecettori.
3TOSSICOLOGIA OCULARE
Contiene inoltre due zone, relativamente ampie,
non vascolarizzate (lente e cornea) legate da un
unico sistema di trasporto attivo che mantiene
stabile lo stato di idratazione e la
trasparenza. Contiene infine un piccolo sistema
di flusso cerebro-spinale (il sistema acqueo) ove
i processi dei corpi ciliari sono analoghi ai
plessi corioidei cerebrali, ove la barriera al
flusso ematico è specifica come quella cerebrale
e ove i sistemi di flusso sono talmente critici
che la perdita della vista è il prezzo della loro
disfunzione
4TOSSICOLOGIA OCULARE
Le uniche sostanze chimiche in concentrazione
significativa sono 1. Proteine della lente 2.
Pigmenti fotosensibili (almeno 4) 3. Melanina
presente nel tessuto oculare a livelli più
elevati che in ogni altro distretto del corpo
umano
5TOSSICOLOGIA OCULARE
GRANDI SINDROMI OCULARI 1. AMBLIOPIA
PSEUDOTOSSICA DA TABACCO ALCOOL (anche NEUROPATIA
OTTICA CUBANA). Neuropatia ottica e perdita
della visione centrale da probabile interazione
tra eccessivo consumo di tabacco e alcol e
malnutrizione
6TOSSICOLOGIA OCULARE
GRANDI SINDROMI OCULARI 2. DISASTRO DI
BHOPAL. Il 2 dicembre 1984 a Bhopal (India) 3000
morti per edema polmonare per gli effetti
dellisocianato di metile. Nei sopravvissuti, gli
effetti oculari (ustioni) erano i più rilevanti.
7TOSSICOLOGIA OCULARE
GRANDI SINDROMI OCULARI 3. GAS MOSTARDA NEL
KURDISTAN IRACHENO. 5000 morti nella città di
Halabaja a causa del gas mostarda
(cloroetilsolfato). Nei sopravvissuti furono
osservate ustioni oculari.
8TOSSICOLOGIA OCULARE
GRANDI SINDROMI OCULARI 4. ACIDO FLUORIDRICO A
TEXAS CITY. Emissione atmosferica da una
raffineria di 18 tonnellate di acido fluoridrico.
2 anni dopo furono riscontrate lesioni polmonari
e sintomi oculari.
9TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA Cornea e congiuntiva sono
le strutture maggiormente interessate dagli
agenti esterni La trasparenza della cornea è
mantenuta dallo strato di epitelio ed endotelio
che ha una piccola massa, ma una attività
metabolica relativamente elevata. La morte di
tale strato è causa della imbibizione di acqua e
di perdita della trasparenza.
10TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Acidi
effetti dovuti al 1. pH 2. capacità
dellanione di legarsi alle proteine
11TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Acidi Lustio
ne da acidi può variare dalla completa guarigione
alla completa opacizzazione sino alla
perforazione del globo oculare.
12TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Acidi Gli
effetti del pH sono diversi da acido ad acido
lac. picrico, lac. tungstico, e lac. tannico
producono gravi lesioni indipendentemente dal pH
della soluzione, mentre lac. cloridrico causa
gravi danni a pH 1, ma nessun effetto a pH 3.
13TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Acido
solforico Nella forma concentrata ha effetti
disidratanti e causa un rialzo termico del film
liquido (reazione esotermica) con aggravamento
delle ustioni. Possiede anche una elevata
affinità per il tessuto corneale
14TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Acidi Il
trattamento consiste in una abbondante
irrigazione oculare. Anche nelle ustioni da ac.
solforico, ove ci si attenderebbe un rialzo
termico, lirrigazione è di elezione, usando un
volume sufficientemente ampio ed una sufficiente
velocità per allontanare lacido.
15TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Basi 1.
pH 2. Diffusione (basi forti esistono in tutte le
case) 3. Effetti ritardati anche ustioni al
momento lievi, possono portare a opacizzazione,
vascolarizzazione, ulcerazioni o perforazioni.
16TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Basi Studi
sperimentali con soluzioni isotoniche di NaOH
N/20 1. esposizioni per 30 sec. seguite da
irrigazione causano segni che durano diverse
settimane ma che generalmente guariscono senza
postumi 2. esposizioni per 3 min. seguite da
irrigazione causano grave, precoce opacizzazione,
marcata vascolarizzazione dopo 3 mesi con residui
di opacizzazione, pigmentazione e
vascolarizzazione a 10 mesi. 3. esposizioni per
più di 3 min. seguite da irrigazione causano
cambiamenti catastrofici nella cornea portando a
completa opacizzazione e ad infiltrazione
purulenta entro 7-10 giorni con ulcerazioni e
perforazioni.
17TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Eccezione al
comportamento tipico delle basi forti è
lammoniaca. Penetra lepitelio, lo stroma e la
camera anteriore più rapidamente delle altre
basi 1. Solubilità lipidica nellNH3 non
ionizzato 2. Rapidità della diffusione 3.
Abilità dellNH4OH di ledere lepitelio corneale
18TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Lammoniaca
è misurabile nella camera anteriore dopo 15
secondi dallesposizione. Luveite può essere la
manifestazione precoce dellustione da ammoniaca
19TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Altra
eccezione è lossido di calcio, noto anche come
calce viva. Assorbe acqua formando Ca(OH)2 con
reazione esotermica come le altre basi. Reagisce
inoltre col film liquido e le proteine formando
dei blocchi di composti umidi difficili da
rimuovere con lirrigazione che tendono ad
indovarsi nei cul-de-sac superiori e inferiori
agendo come riserva di liberazione di Ca(OH)2
per lunghi periodi.
20TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Trattamento
1. Irrigazione rapida 2. Rimozione dei detriti 3.
Uso di chelanti quali lEDTA
21TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Effetti
ritardati 1. Ritardo nella riparazione
dellepitelio dopo gravi ustioni dello stroma 2.
Rapido e prolungato rialzo della tensione
intraoculare secondaria al rilascio di
prostaglandine 3. Rilascio di enzimi litici
(collagenasi) dai leucociti attratti dalle
prostaglandine 4. Riduzione del contenuto in
acido ascorbico.
22TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Solventi
organici hanno la capacità di sciogliere i
grassi. Come conseguenza causano dolore al
contatto e possono portare ad intorbidimento
corneale. Il danno è una perdita diffusa delle
cellule epiteliali dovuta alla dissoluzione dei
lipidi. La sensazione dolorosa è dovuta al trauma
di alcune delle terminazioni nervose della
cornea. Il danno non è estensivo e duraturo, a
meno che i solventi non siano ad elevata
temperatura.
23TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Solventi
organici Particolare è però il triclorosilano,
usato per la pulizia dei microchips. Ha un basso
punto di infiammabilità e la miscela di vapori è
esplosiva con laria. Si decompone violentemente
al contatto con lacqua producendo vapori
contenenti HCl con potenziali effetti ustionanti.
24TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Detergenti H
anno la proprietà comune di abbassare la tensione
superficiale delle soluzioni acquose. Causano
irritazione corneale reversibile.
25TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Lacrimanti 1
. ?-cloroacetofenone 2. ?-bromobenzilcianuro 3.
Etiliodioacetato Il danno oculare varia con la
modalità di applicazione. Possono causare danni
meccanici e portare a opacizzazione permanente.
26TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Metalli
pesanti Possono causare colorazione corneale
(argento, mercurio), ma anche distruzione
tissutale con opacizzazione e ulcerazioni.
27TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI ESTERNI Idrochinone
è ossidato a benzochinone e immagazzinato in
forma di grossi granuli vicino o dentro lo strato
basale dellepitelio corneale. Causa una
cheratopatia a banda marrone.
28TOSSICOLOGIA OCULARE
CORNEA E CONGIUNTIVA AGENTI INTERNI Solo di
rado, farmaci somministrati per via sistemica
causano danni corneali, con le consuete
eccezioni 1. Chimacrina (antimalarico) causa
edema corneale, come conseguenza di un effetto
specifico sullepitelio 2. Clorochina
(antimalarico) causa intolleranza alla luce
(250-500 mg/die). Causa formazione di turbidità
grigiastre nello strato profondo
dellepitelio 3. Cloropromazina (antipsicotico)
causa (550 mg/die per lameno 3 anni) deposizioni
granulari nellendotelio corneale e nella capsula
della lente.
29TOSSICOLOGIA OCULARE
PALPEBRE E APPARATO LACRIMALE AGENTI
ESTERNI Alcuni degli agenti considerati, oltre
agli effetti sulla cornea e la congiuntiva,
possono causare cicatrici occlusive della puncta
o dei canalicoli o di entrambi dellapparato
lacrimale con ostruzione al flusso delle lacrime
e uno stillicidio lacrimale (epifora) irritativo.
30TOSSICOLOGIA OCULARE
PALPEBRE E APPARATO LACRIMALE AGENTI ESTERNI Se
vi è una esposizione eccessiva della sclera,
questa può andare incontro al ulcerazioni e
perforazioni. Evento che può avvenire in caso di
latirismo che consiste in una ptosi palpebrale
inferiore causata dallassunzione di un pisello
del genere lathirus.
31TOSSICOLOGIA OCULARE
PALPEBRE E APPARATO LACRIMALE AGENTI INTERNI Il
Proctololo (ß-bloccante) causa una sindrome
oculo-cutanea con atrofia delle ghiandole
lacrimali, ulcerazioni corneali e possibile
perforazione corneale. Levento pare
immuno-mediato e per tale motivo è anche chiamata
penfigo oculo-cicatriziale.
32TOSSICOLOGIA OCULARE
IRIDE E CORPI CILIARI AGENTI ESTERNI I corpi
ciliari servono per laccomodazione e la
secrezione dellumor acqueo (velocità
1µL/min) Alcune sostanze corrosive possono
causare iriti se raggiungono la cornea in
concentrazioni sufficienti a penetrare nella
camera anteriore o se distruggono rapidamente
lepitelio corneale con penetrazione Pupilla del
raccoglitore di grano causata dallo stramonio
(midriasi), pianta infestante (Datura stramonium)
33TOSSICOLOGIA OCULARE
IRIDE E CORPI CILIARI AGENTI INTERNI Sostanze
simpaticomimetiche e parasimpaticomimetiche
dilatano la pupilla (midriasi), mentre sostanze
simpaticolitiche e parasimpaticolitiche la
costringono (miosi) Luso di agenti
immunosoppressivi (ciclosporina A) possono
causare uveiti e danni dei corpi ciliari.
34TOSSICOLOGIA OCULARE
IRIDE E CORPI CILIARI AGENTI INTERNI Le
fenotiazine (antipsicotici) causano annebbiamento
dovuto ad indebolimento dei muscoli ciliari come
conseguenza dellaccumulo del farmaco nei corpi
ciliari da immagazzinamento di fenotiazine
policicliche nella melanina.
35TOSSICOLOGIA OCULARE
SISTEMA ACQUEO Lequivalente oculare del liquido
cerebrospinale è lumor acqueo, attivamente
secreto nella camera posteriore dal doppio strato
epiteliale che ricopre i processi
ciliari. Alterazioni di tale sistema causano il
GLAUCOMA riconducibile a due forme
36TOSSICOLOGIA OCULARE
SISTEMA ACQUEO 1. Angolo aperto causato da
graduale riduzione del canale di Schlemm a far
fluire il liquido con conseguenti processi
infiammatori. Esita in una ipertensione
endooculare tra i 30 e i 40 mm di Hg con assenza
di dolore e lenta perdita del campo visivo
periferico. E dovuto a lesioni oculari da
caustici. 2. Angolo chiuso causato da completa
chiusura della camera. La tensione endooculare
può superare i 100 mm Hg causa dolore
importante, iniezione congiuntivale e sclerale e
rapida perdita della vista. E di origine
iatrogena (diretta o favorente)
37TOSSICOLOGIA OCULARE
LENTE (CRISTALLINO) Il cristallino è un tessuto
trasparente, avascolare, circondato da una
capsula elastica, priva di cellule,
collagenosa. Acqua e proteine sono i costituenti
primari. Le fibre sono composte da proteine
solubili (?, ?, e ?-cristallina) e da una
proteina non solubile, lalbuminoide. Tali
proteine sono uniche nella loro essenza di essere
immunologicamente organo-, ma non specie,
-specifiche. Altri costituenti cellulari sono 1)
piccole quantità di lipidi e glicoproteine, 2)
acido oftalmico, 3) relativamente abbondante
quantità di GSH, 4) piccole quantità di Ca2,
necessarie per mantenere la stabilità delle
membrane cellulari.
38TOSSICOLOGIA OCULARE
LENTE (CRISTALLINO) Sintetizza attivamente
proteine Sintetizza acidi nucleici Ha un sistema
di trasporto attivo del K
39TOSSICOLOGIA OCULARE
LENTE (CRISTALLINO) Il danno più rilevante a
carico del cristallino è la CATARATTA e numerosi
agenti, fisici e chimici, sono in grado di
causarla. Radiazioni ionizzanti Radiazioni
Infrarosse e Ultraviolette
40TOSSICOLOGIA OCULARE
LENTE (CRISTALLINO) 2,4-Dinitrofenolo (farmaco
introdotto negli anni 30 come dimagrante) causa
cataratta dopo somministrazione parenterale per
probabile disaccoppiamento della fosforilazione
ossidativa. Cloropromazina (antipsicotico) causa
la formazione di granuli pigmentati con perdita
della trasparenza.
41TOSSICOLOGIA OCULARE
LENTE (CRISTALLINO) Steroidi 1) la lente può
accumulare steroidi e trasformarli in solfo e
glucurono-coniugati. Il cortisolo può legarsi
alle proteine solubili ? e ?-cristallina 2)
possono causare alterazioni nel trasporto del Na
e del K 3) possono inibire la sintesi proteica
lenticolare. Esiste una stretta correlazione
dose/durata della terapia.
42TOSSICOLOGIA OCULARE
LENTE (CRISTALLINO) Tallio causa (raramente)
aree di proliferazione o perdita dellepitelio
subcapsulare, oltre ad accumulo di materiale
omogeneo granulare assialmente alle
fibre. Busulfan (Myleran-antitumorale) causa
opacità subcapsulare posteriore. Le cellule della
zona equatoriale, che hanno una breve emivita,
sono coinvolte per prime. Normalmente migrano e
si differenziano nelle fibre lenticolari. La loro
morte avviene dopo tre giorni di trattamento,
portando ad una riduzione della densità
cellulare, ad una disorganizzazione delle file
meridionali e, infine, allopacizzazione.
43TOSSICOLOGIA OCULARE
LENTE (CRISTALLINO) Tripanololo
(anticolesterolico) causa formazione di piccole
vescicole sudanofile sulle fibre con eventuale
aggregazione. Causa inoltre un aumento di 10
volte del contenuto in Na con idratazione e
rigonfiamento. Naftalene causa cataratta (molto
impiegato nellinduzione della cataratta
sperimentale) per mezzo del suo metabolita
1,2-diidro-1,2-diidrossinaftalene e, in parte,
dell1,2-naftochinone. Galattosio causa
eccessiva idratazione della lente. Nella
GALATTOSEMIA è presente anche la cataratta.
44TOSSICOLOGIA OCULARE
CAVITA VITREA La cavità vitrea è una via di
accesso importante, soprattutto per aggredire la
retina e per inoculare farmaci antimicrobici. La
tolleranza a tali farmaci è variabile e
dipendente dalla dose.
45TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Retina E una struttura
neurale molto compatta e complessa responsabile
della traduzione delle immagini luminose e del
preprocessamento di impulsi neurali prima di
inviarli al cervello.
46TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Retina E formata 1. dallo
strato dei coni e dei bastoncelli (contenenti
pigmenti fotosensibili) che è il recettore delle
immagini luminose. 2. da cellule recettoriali che
formano sinapsi con cellule bipolari che, a turno
formano ulteriori sinapsi con cellule
gangliari 3. da sinapsi laterali che intervengono
con cellule orizzontali e sinapsi retrograde con
cellule amacrine
47TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Retina E formata 4. dalle
cellule di Müller, equivalenti gliali nella
retina con nuclei prossimi allo centro dello
spessore retinico e lunghi processi che si
estendono lungo tutto lo spessore retinico 5. da
un singolo strato di epitelio retinico pigmentato
48TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Coroide E uno strato vascolare
i cui costituenti principali, oltre ai vasi, sono
tessuto connettivo collagenoso e cellule
contenenti un numero elevato di granuli di
melanina. A causa della vicinanza con la retina,
alcune malattie che inizialmente interessano la
coroide, danneggiano anche la retina e
viceversa. Corioretinite è il termine comune per
definire tali patologie
49TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Clorochina (antimalarico) alle
dosi utilizzate nella terapia dellartrite
reumatoide e del lupus, sia discoide che
sistemico, causa perdita irreversibile della
funzione retinica segni precoci (reversibili) 1.
area centrale pigmentata, scura, coinvolgente la
macula, circondata da un anello di
depigmentazione (bulls eye-retina) 2. ridotto
elettrooculogramma 3. possibile pigmentazione
granulare della retina periferica 4. visione
oscurata e difficoltà di lettura
50TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE segni tardivi
(irreversibili) 1. scotomi progressivi 2.
restrizione del campo visivo periferico con
inizio nel quadrante temporale superiore 3.
stenosi dellarteria retinica 4. cecità notturna
e ai colori 5. assenza del tipico aspetto
pigmentato 6. elettrooculogramma e retinogramma
anormale
51TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE cause 1. lesioni biochimiche
nello strato delle cellule epiteliali pigmentate.
Inibizione del metabolismo proteico dellepitelio
pigmentato (inibizione dellincorporazione degli
aminoacidi nelle proteine) 2. antagonisti del
platelet-activating factor (PAF) possono bloccare
gli effetti tossici sulla retina normale Non è
ancora ben definito se leffetto è sulla retina
neurale, sullepitelio pigmentato o su entrambi.
52TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Fenotiazine (antipsicotici) la
sintomatologia, caratterizzata da 1. ridotto
adattamento alla luce soffusa 2. ridotta acuità
visiva 3. restringimento del campo visivo 4.
anormale pigmentazione della retina periferica o
nella macula con blocchi tipo sale e pepe di
pigmento compare 2-3 mesi dopo la terapia con
400-800 mg/die. La sospensione del trattamento è
seguita da totale o parziale riacquisizione delle
funzioni retiniche. Pare che si leghino con la
melanina.
53TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Indometacina (antiinfiammatorio)
50-200 mg/die per 1-2 anni causano 1.
diminuzione dellacuità visiva 2. anormalità nel
campo visivo 3. anomalie nelladattamento
alloscurità 4. anormalità dellERG e
EOG Inibisce la cicloossigenasi che forma le
prostaglandine e inibisce laccumulo del Ca. Non
è però chiara la funzione di tutto questo nella
patogenesi della retinopatia.
54TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Ossigeno inalazioni anche
modeste di ossigeno a 2-3 atmosfere esitano in un
progressivo e bilaterale restringimento del campo
visivo, indebolimento della visione centrale,
midriasi e costrizione dei vasi retinici. Tutti i
sintomi sono reversibili dopo inalazione di
aria. Liperossia è selettivamente tossica per il
sistema vascolare retinico immaturo. Alte
concentrazioni di ossigeno inibiscono la
respirazione, il trasporto elettronico, la
sintesi dellATP, la glicolisi e altro. Non sono
riportati meccanismi patogenetici specifici e
tutte le variabili suddette potrebbero concorrere
alla produzione degli effetti.
55TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Epinefrina in occhi afachici
(privati della lente) causa edema maculare
cistoide. Buona è la restitutio ad
integrum. Sali di iodio causano riduzione dello
spessore dellepitelio pigmentato dopo 4 ore,
accompagnato da perdita dei contorni cellulari e
formazione di granuli citoplasmatici. Le cellule
dellepitelio pigmentato sono responsabili dello
scambio di nutrienti e metaboliti tra sangue e
cellule visive. Lo iodio causa interruzione di
questo flusso, probabilmente influenzando il
supporto energetico dellepitelio pigmentato o il
ciclo della rodopsina, con conseguente
degenerazione dei fotocettori.
56TOSSICOLOGIA OCULARE
RETINA E COROIDE Sparsomicina (antitumorale)
dopo somministrazione e.v. compaiono disturbi
nella pigmentazione corrispondenti ad anelli
scotomici bilaterali. Retinoidi alcuni pazienti
trattati per lacne possono sviluppare
alterazioni retiniche con ridotta visione
notturna e ipersensibilità alla luce
abbagliante. Tamossifene (antiestrogeno) causa
depositi perimaculari ed edema maculare. Causa
inoltre depositi subepiteliali di granuli in
configurazione spirale.
57TOSSICOLOGIA OCULARE
STRATO DELLE CELLULE GANGLIARI E NERVO OTTICO
Le cellule gangliari sono il corpo cellulare di
un neurone che si estende nel profondo del
sistema nervoso centrale. Gli assoni dello strato
delle cellule gangliari formano lo strato di
fibre nervose della retina ed escono dallocchio
a livello della papilla ottica. La maggior parte
delle fibre veicolanti le informazioni della
visione corrono per circa 120 mm dal globo
oculare via nervo ottico, chiasma ottico e tratto
ottico al punto in cui si congiungono nel corpo
gemellato laterale nel mesencefalo.
58TOSSICOLOGIA OCULARE
STRATO DELLE CELLULE GANGLIARI E NERVO OTTICO
Metanolo lavvelenamento da metanolo è un
palinsesto di tre differenti malattie 1.
Intossicazione da solventi organici 2. Acidosi
sistemica 3. Effetti sul sistema nervoso
centrale Latrofia ottica è un chiaro riscontro
dellintossicazione, nella cui patogenesi svolge
un ruolo importante lossidazione a formaldeide e
acido formico (sia dellacidosi che degli effetti
neurologici).
59TOSSICOLOGIA OCULARE
STRATO DELLE CELLULE GANGLIARI E NERVO OTTICO
Etambutolo (antitubercolare) il 10 dei
pazienti trattati con 25-50 mg/kg/die evidenziano
7 mesi dopo linizio della terapia perdita della
visione. Tipico fenomeno tossico è la neurite
retrobulbare. Alcuni pazienti mostrano perdita
della visione periferica, ma non di quella
centrale. Tutti i sintomi sono dose-correlati e
la sospensione della terapia permette la completa
guarigione.
60TOSSICOLOGIA OCULARE
STRATO DELLE CELLULE GANGLIARI E NERVO OTTICO
Solfuro di carbonio causa 1) scotomi centrali e
2) perdita dellacuità visiva. In alcune
popolazioni (giapponesi) causa retinopatia da
microaneurismi e piccole emorragie. Tallio causa
neurite ottica (oltre a cataratta), probabilmente
per attivazione della Na/K-ATPasi. Arsenico
pentavalente 1 dei soggetti manifesta
contrazione del campo visivo. Pare sia coinvolta
la zona periferica dello strato delle cellule
gangliari.
61TOSSICOLOGIA OCULARE
STRATO DELLE CELLULE GANGLIARI E NERVO OTTICO
Chinina dosi di 2,5-4 g/die causano 1)
oscuramento, 2) diminuzione dellacuità visiva e
3) perdita del campo periferico. Gli effetti sono
attribuiti a stenosi arteriolare, diretta azione
sui corpi gangliari, effetti sulla retina in
toto. Glutamato dosi elevate causano
degenerazione dei gangli retinici e perdita della
formazione dello strato nucleare interno.
62TOSSICOLOGIA OCULARE
STRATO DELLE CELLULE GANGLIARI E NERVO OTTICO
Vioformio (amebicida) usato nella terapia della
diarrea del viaggiatore può causare
mielootticoneuropatia subacuta. Il 27 dei
soggetti che assumono il farmaco hanno disturbi
visivi da demielinizzazione del nervo
ottico. Organomercuriali oltre agli altri
effetti sul sistema nervoso centrale (atassia,
tremori, deterioramento della parola), causano
restringimento del campo visivo. Tutti i sintomi
danno origine alla sindrome di Hunter-Russel.