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A cura di Carlo Mariani

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La tradizione del testo manoscritto Un percorso didattico con la LIM sulla letteratura italiana del Duecento A cura di Carlo Mariani Universit di Firenze – PowerPoint PPT presentation

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Title: A cura di Carlo Mariani


1
La tradizione del testo manoscrittoUn percorso
didattico con la LIM sulla letteratura italiana
del Duecento
  • A cura di Carlo Mariani Università di Firenze

2
La tradizione del testo manoscritto
La tradizione del testo manoscritto
Le modalità di lavoro con la LIM
  • Il lavoro in classe con la LIM
  • La lezione frontale
  • Il supporto dei contenuti, delle immagini, dei
    video, del Web
  • Il Brainstorming
  • La Mappa concettuale
  • Il Lavoro individuale
  • Esercitazioni
  • Analisi dei testi
  • Il Lavoro on line
  • Partecipazione al Blog di classe attraverso
    commenti ai post dellinsegnante
  • Utilizzo della WebQuest come modalità di ricerca
    e rielaborazione di contenuti individuali e/o di
    gruppo
  • Condivisione dei materiali prodotti in una web
    community

I codici manoscritti
Il laboratorio di composizione del testo
letterario
I Benedettini e lo Scriptorium
I saperi, listruzione e le università medievali
Comè arrivata fino a noi la Divina Commedia?
Dante, Guittone e la polemica nel De Vulgari
eloquentia
3
La tradizione del testo manoscritto
Le modalità di lavoro con la LIM
Lavoro in classe
LIM
LIM
LIM
Immagini
Lavoro individuale
Contenuti testuali
Filmati
Brainstorming
WWW
Mappa concettuale
Lavoro on line
4
Le modalità di lavoro con la LIM
Il lavoro in classe con la LIM
LIM
Presentazione di materiali e contenuti
Riferimento ai contenuti testuali
Didattica frontale
Immagini
Contenuti testuali
Strumento ingrandimento
Utilizzo e valorizzazione delle conoscenze
pregresse
Filmati
Analisi e commento in classe
Brainstorming
WWW
Composizione sulla LIM
Mappa concettuale
Esplorazione
Analisi delle risorse
Sintesi e rielaborazione delle informazioni
Didattica partecipativa
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Le modalità di lavoro con la LIM
Il lavoro individuale
  • Il Lavoro individuale
  • Esercitazioni
  • Analisi dei testi
  • Produzione di schede di approfondimento da
    condividere e presentare in classe mediante la
    LIM

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Le modalità di lavoro con la LIM
Il lavoro on line
  • Il Lavoro on line
  • Partecipazione al Blog di classe attraverso
    commenti ai post dellinsegnante
  • Utilizzo della WebQuest come modalità di ricerca
    e rielaborazione di contenuti individuali e/o di
    gruppo
  • Condivisione dei materiali prodotti in una web
    community

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La tradizione del testo manoscritto
I codici manoscritti del Duecento
  • Canzoniere Palatino 418 (P). Toscana occidentale,
    fine del XIII secolo. Firenze, Biblioteca
    Nazionale Centrale, ms. Banco Rari 217, c. 21r

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La tradizione del testo manoscritto
I codici manoscritti del Duecento
  • La canzone di Guido Guinizzelli Madonna, lo fino
    amor cheo vi porto. Firenze, Biblioteca
    Nazionale Centrale, Banco Rari 217 (Palatino
    418), c. 24r.

Risorse on line
Storia del Banco Rari
La letteratura cortese
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La tradizione del testo manoscritto
I codici manoscritti del Duecento
  • Raccolta di poesia duecentesca, fine del XIII
    secolo. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale,
    Banco Rari 217 (già Palatino 418), c. 33v.

Un particolare importante delle opere manoscritte
era costituito dalla miniatura, lillustrazione
che integrava e abbelliva il testo. Il suo nome
deriva dal minio, la sostanza usata per il colore
rosso. La miniatura sintetizzava alcuni aspetti
dellopera il contenuto, una scena particolare,
lo stesso autore. Le miniature più raffinate
utilizzavano loro per le parti di colore giallo
e per gli sfondi.
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La tradizione del testo manoscritto
I codici manoscritti del Duecento
  • Raccolta di poesia duecentesca, fine del XIII
    secolo. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale,
    Banco Rari 217 (già Palatino 418), c. 57v.

Risorse on line
La poesia italiana dalle origini a Dante
Guittone dArezzo Tutto 'l dolor, ch'eo mai
portai
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La tradizione del testo manoscritto
I codici manoscritti del Duecento
  • Banco Rari 217 (già Palatino 418). Fine del XIII
    secolo (Firenze, Biblioteca Nazionale
    Centrale).Sono riprodotti un sonetto di Pier
    delle Vigne (alto) e un sonetto di Guido delle
    Colonne (basso).

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La tradizione del testo manoscritto
I codici manoscritti del Duecento
  • Laurenziano Rediano 9c. 140r, contenente due
    sonetti di Iacopo da Lentini.

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La tradizione del testo manoscritto
I codici manoscritti del Duecento
  • Canzoniere Vaticano (V). Firenze, fine del secolo
    XIII. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica
    Vaticana, ms. Vat. lat. 3793, c. 15r.
  • Il testo riprodotto è il Contrasto di Cielo
    dAlcamo Rosa fresca aulentissima.

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La tradizione del testo manoscritto
Il laboratorio di composizione del testo
letterario
  • Francesco Petrarca, I sonetti CLIX, CLVI, CLI, CL
    del Canzoniere. Città del Vaticano, Biblioteca
    Apostolica Vaticana, ms. Vat. lat. 3196, c. 5v.

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La tradizione del testo manoscritto
Il laboratorio di composizione del testo
letterario
  • Francesco Petrarca, I sonetti LXXVII, LXXVIII,
    XLIV del Canzoniere. Città del Vaticano,
    Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Vat. lat.
    3196, c. 7r. Trascrizione eseguita con tutta
    probabilità tra il 1336 e il 1337.

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La tradizione del testo manoscritto
Il laboratorio di composizione del testo
letterario
  • Incipit della Vita Nuova. Città del Vaticano,
    Biblioteca Apostolica Vaticana, Ms. Chigiano L.
    VIII 305, c. 7r.

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La tradizione del testo manoscritto
Il laboratorio di composizione del testo
letterario
  • Canzoniere fiorentino. Firenze, intorno alla metà
    del secolo XIV. Città del Vaticano, Biblioteca
    Apostolica Vaticana, ms. Chigi L. VIII. 305, c.
    39v.

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La tradizione del testo manoscritto
Il laboratorio di composizione del testo
letterario
  • Giovanni Boccaccio, Decameron, 1384. Firenze,
    Biblioteca Mediceo-Laurenziana, XLII. 1, c. 5r.
    Si tratta del cosiddetto Ottimo codice
    cartaceo scritto in mercantesca copiato da
    Francesco dAmaretto Mannelli. Si compone di 190
    cc. (mm 390x285) il testo del Decameron è alle
    cc. 5r-172r, seguito dal Corbaccio (cc.
    174r-191v). Alla c. 172r troviamo la firma del
    copista Scripto per me Francesco damaretto
    mannelli, dì xiij dagosto 1384. Deo sit laus et
    gloria in ecternum ad honorem egregie
    simacuspinis et beneplacitum et mandatum. È il
    più celebre testimone del Decameron prima della
    scoperta dellHamilton 90. Il codice entrò a far
    parte della Biblioteca Medicea verso il 1560 per
    merito di Baccio Baldini, medico di Cosimo I e
    bibliotecario della medesima.

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La tradizione del testo manoscritto
I Benedettini e lo scriptorium
  • Lordine benedettino rappresentò per tutto lalto
    medioevo una straordinaria risorsa per la
    riproduzione e conservazione delle opere
    religiose, filosofiche e scientifiche.
  • Percorso di analisi e ricerca
  • Il nome della rosa e la descrizione dello
    scriptorium.
  • Tipologia di lavoro Webquest

Lo Scriptorium nel film Il nome della rosa
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La tradizione del testo manoscritto
I Benedettini e lo scriptorium
  • Storia della scrittura, forme del libro e modelli
    di formazione.
  • La scuola e listruzione nel Medioevo.
  • Percorso di analisi e ricerca
  • Tipologia di lavoro Commento sul Blog
    delinsegnante dei due video proposti nel link

Storia della scrittura dalle origini al V secolo
Storia della scrittura dal V secolo al
Rinascimento
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La tradizione del testo manoscritto
I saperi, listruzione e le Università medievali
  • Le arti liberali e le arti meccaniche.
  • Che cosa rappresentarono le arti liberali nella
    costruzione dei saperi medievali?
  • Percorso di analisi e ricerca
  • I modelli e i contenuti del sapere la retorica e
    le artes dictandi.
  • Tipologia di lavoro Webquest

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La tradizione del testo manoscritto
I saperi, listruzione e le Università medievali
  • Che ruolo ebbero le università nella diffusione
    di una cultura borghese, laica e moderna,
    rispetto al sapere teologico elaborato nelle
    scuole monastiche?
  • In che modo i saperi tecnici (medicina, diritto,
    economia) supportarono la rinascita delle città
    e la ripresa economica e commerciale del XII e
    XIII secolo?

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La tradizione del testo manoscritto
I saperi, listruzione e le Università medievali
  • In Italia il primo centro a dotarsi di uno
    studium fu Bologna, che si specializzò
    nellinsegnamento del diritto e dove si affermò
    un interessante dibattito sullinterpretazione
    averroistica delle opere di Aristotele.
  • A Bologna soggiornarono Guinizzelli, Cavalcanti e
    Dante Alighieri.
  • Percorso di analisi e ricerca
  • La civiltà comunale e il ruolo delle attività
    notarili.

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La tradizione del testo manoscritto
I saperi, listruzione e le Università medievali
  • In Italia il primo centro a dotarsi di uno
    studium fu Bologna, che si specializzò
    nellinsegnamento del diritto e dove si affermò
    un interessante dibattito sullinterpretazione
    averroistica delle opere di Aristotele.
  • A Bologna soggiornarono Guinizzelli, Cavalcanti e
    Dante Alighieri.
  • Percorso di analisi e ricerca
  • Le università nel Medioevo.
  • Tipologia di lavoro Webquest

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La tradizione del testo manoscritto
Comè arrivata fino a noi la Divina Commedia?
  • Di Dante Alighieri non possediamo nessun
    autografo. Le sue opere sono arrivate fino a noi
    soltanto grazie alla trasmissione di moltissimi
    codici.
  • Soltanto grazie alla tradizione del testo si è
    potuto ricostruire unedizione critica della
    Divina Commedia.

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La tradizione del testo manoscritto
Comè arrivata fino a noi la Divina Commedia?
  • Chi ha inventato il formato A4?
  • Il Palatino 313 (Codice Poggiali) Inferno,
    XXXIII. Ms. Palatino 313 (il cosiddetto codice
    Poggiali) della Biblioteca Nazionale Centrale di
    Firenze. Membranaceo, mm 297 x 211, di cc. 237
    numerate per 237 perché il 61 è ripetuto due
    volte. Contiene il commento allInferno di Jacopo
    di Dante. Piuttosto controversa la datazione il
    Batines e il Palermo datarono il codice tra il
    1333 e il 1345 Petrocchi lo colloca invece
    intorno al 1350.
  • La misura del formato (29,7x21 cm) corrisponde
    esattamente al formato A4 di una attuale carta da
    fotocopie.

Il Codice Poggiali
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La tradizione del testo manoscritto
Comè arrivata fino a noi la Divina Commedia?
  • I codici più importanti della poesia italiana
    delle origini sono tre
  • Banco Rari 217 (Biblioteca Nazionale Centrale
    Firenze)
  • Laurenziano Rediano 9 (Biblioteca
    Mediceo-Laurenziana Firenze)
  • Vaticano Latino 3793 (Biblioteca Vaticana Roma)
  • Senza questi tre codici non avremmo mai posseduto
    i testi poetici del Duecento.

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La tradizione del testo manoscritto
Dante, Guittone e la polemica nel De Vulgari
eloquentia
  • In particolare, i codici 1 e 2 contengono
    moltissimi testi di Guittone dArezzo (il
    Laurenziano è quasi interamente un codice
    dedicato alla poesia e alle lettere di Guittone).
  • In più questi due codici sono di ricchissima
    fattura ed eleganza, segno che la committenza e
    il destinatario erano persone particolarmente
    facoltose.
  • Dunque la fama di Guittone dArezzo era notevole
    venne per questo riconosciuto come liniziatore
    di un importante movimento letterario (i
    guittoniani) di poco precedente lo Stilnuovo.

Tuttavia, Dante Alighieri
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La tradizione del testo manoscritto
Dante, Guittone e la polemica nel De Vulgari
eloquentia
  • mostra nei confronti di Guittone un astio e un
    disprezzo che lasciano presagire qualcosa di
    strano
  • Infatti nel De Vulgari eloquentia Dante scrive

Vita e opere di Dante Alighieri
Vita e opere di Guittone dArezzo
Letteratura italiana sul sito www.italica.rai.it
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La tradizione del testo manoscritto
Dante, Guittone e la polemica nel De Vulgari
eloquentia
  • Dopo di che, veniamo ai Toscani i quali,
    rimbambiti per la loro follia, hanno l'aria di
    rivendicare a sé l'onore del volgare illustre. E
    in questo non è solo la plebe a perdere la testa
    con le sue pretese, anzi sappiamo bene che
    parecchi personaggi famosi hanno avuto la stessa
    opinione ad esempio Guittone Aretino, che non
    puntò mai al volgare curiale, Bonagiunta
    Lucchese, Gallo Pisano, Mino Mocato di Siena,
    Brunetto Fiorentino, le poesie dei quali, ad aver
    tempo e voglia di scrutarle attentamente, si
    riveleranno non di livello curiale, ma soltanto
    municipale.  
  • E poiché i Toscani sono più di tutti in preda a
    questo delirio da ubriachi, sembra giusto e utile
    prendere uno per uno i volgari municipali della
    Toscana e sgonfiarli un po' della loro
    prosopopea. Ecco che parlano i Fiorentini, e
    dicono Manichiamo, introcque che noi non facciamo
    altro e i Pisani Bene andonno li fatti de
    Fiorensa per Pisa i Lucchesi Fo voto a Dio ke
    in grassarra eie lo comuno de Lucca i Senesi
    Onche renegata avess'io Siena. Ch'ee chesto? gli
    Aretini Vuo' tu venire ovelle?

De Vulgari eloquentia Libro I XIII, 1
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La tradizione del testo manoscritto
Dante, Guittone e la polemica nel De Vulgari
eloquentia
  • È solo questo tipo di costrutto a formare il
    tessuto delle canzoni illustri, come questa di
    Giraldo Si per mos Sobretos non fos e Folchetto
    da Marsiglia Tan m'abellis l'amoros pensamen
    Arnaldo Daniello Sols sui che sai lo sobraffan
    che m sorz Amerigo di Belenoi Nuls hom non pot
    complir addreciamen Amerigo di Peguhlan Si con
    l'arbres che per sobrecarcar il Re di Navarra
    Ire d'amor que en mon cor repaire il Giudice di
    Messina Ancor, che l'aigua per lo foco lassi
    Guido Guinizzelli Tegno de folle empresa a lo
    ver dire Guido Cavalcanti Poi che di doglia cor
    conven ch'io porti Cino da Pistoia Avegna che
    io aggia più per tempo l'amico suo Amor che ne
    la mente mi ragiona.
  • E non meravigliarti, o lettore, se ti vengono
    richiamati alla memoria tanti poeti perché
    questo che chiamiamo costrutto supremo non
    possiamo indicarlo se non attraverso esempi di
    questo genere. E forse sarebbe utilissimo, per
    farlo diventare una seconda natura, aver preso
    visione dei poeti regolati, cioè Virgilio, Ovidio
    delle Metamorfosi, Stazio a Lucano, nonché altri
    che hanno adoperato una prosa altissima, come
    Tito Livio, Plinio Frontino, Paolo Orosio e
    molti altri che un affettuoso interesse ci induce
    a frequentare.
  • La smettano dunque i paladini dell'ignoranza di
    esaltare Guittone Aretino e altri simili, tutta
    gente che nel vocabolario e nel periodare non ha
    mai perso l'abitudine di popolareggiare.

De Vulgari eloquentia Libro II VI, 8
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