Title: Ugo Foscolo
1Ugo Foscolo
Da www.marforio.org A cura di Maria Teresa
Cunsolo
2Dei Sepolcri
- La stesura del carme, secondo Gavezzeni, va
complessivamente ascritta al mese di agosto del
1806, se il settembre il poeta poteva annunziare
allAlbrizzi di avere unepistola da stamparsi
lindamente. - La prima edizione è stata pubblicata nel 1806 a
Brescia, per i tipi di Niccolò Bettoni.
3DEORUM MANIUM IURA SANCTA SUNTOXII TAB.
- I diritti degli dei Mani siano sacri.
- I mani nella religione romana sono i defunti.
- La citazione, in epigrafe, di un antico precetto
non appartiene, come affermava Foscolo alle XII
tavole, ma al De legibus di Cicerone. - Ha una sfumatura polemica poiché cerca di
contrapporre alleditto napoleonico il religioso
rispetto sancito sin dai tempi remoti.
4Poesia doccasione
- La stesura del carme è collegata a una precisa
sollecitazione derivante dalla cronaca leditto
di Saint-Cloud del 12 giugno 1804. - Emanato da Napoleone per esigenze igieniche e per
il rispetto dei principi egualitari. - Leditto sanciva che le tombe dovessero esser
collocate fuori dallabitato e avessero lapidi
uguali.
5Foscolo e lEditto
- In un primo momento è favorevole alleditto e
nella primavera del 1806 ne sostiene la validità
nel salotto veneziano di Isabella Teotochi
Albrizzi. - Nellestate del 1806 maturò le posizioni espresse
nel carme.
6Ippolito Pindemonte
- Amico del poeta.
- Compone, agli inizi del luglio 1806, un carme in
ottave, il primo dei quattro di cui avrebbe
dovuto constare un poema su I Cimiteri. - Egli stesso nella premessa alledizione del 1807
dei suoi versi dichiarò Compiuto quasi io avea
il primo canto dei Cimiteri, quando seppi che uno
scrittore non ordinario, Ugo Foscolo, stava per
pubblicare alcuni dei suoi versi a me indirizzati
sopra i Sepolcri. Largomento mio, che nuovo più
non pareami, cominciò allora a spiacermi, ed io
abbandonai il mio lavoro.
7L occasione
- Da cui nasce lopera non esaurisce i significati,
in quanto trovano espressione in questo carme
motivi e problemi presenti nella produzione
foscoliana sin dallOrtis - la morte,
- la tomba,
- il significato della vicenda umana in un universo
nel quale la materia ritorna alla materia.
8La sua lettera a Monsieur Guillon
- È scritta in risposta ad un articolo fortemente
critico del letterato francese Aimé Guillon
apparso il 22 giugno 1807 sul Giornale Italiano
di Milano. - Foscolo stesso, in difesa alle critiche
dellabate, diparte il carme in quattro parti.
9La prima sezione del carme vv. 1-90
- Dimostra come i monumenti inutili a morti
giovano a vivi perché destano affetti virtuosi
lasciati in eredità dalla persone dabbene solo i
malvagi, che non si sentono meritevoli di
memoria, non la curano a torto dunque la legge
accomuna le sepolture de tristi e dei buoni,
deglillustri e deglinfami.
10Il blocco dei vv. 1-90
- Può essere ulteriormente tripartito in
micro-unità - I versi 1-22 esprimono la desolante affermazione
delle tesi materialistiche. - I versi 23-50 propongono lalternativa
dellillusione. - I versi 51-90 sviluppano in senso polemico la
nuova legge cui è da addebitare la misera fine
dei resti del Parini e si apre una digressione
che investe la società milanese e la sua
aberrazione morale.
11Leggiamo la prima micro-unità vv. 1-22
- All'ombra de' cipressi e dentro l'urneconfortate
di pianto è forse il sonnodella morte men duro?
Ove piú il Soleper me alla terra non fecondi
questabella d'erbe famiglia e d'animali,e
quando vaghe di lusinghe innanzia me non
danzeran l'ore future,né da te, dolce amico,
udrò piú il versoe la mesta armonia che lo
governa,né piú nel cor mi parlerà lo
spirtodelle vergini Muse e dell'amore,unico
spirto a mia vita raminga,qual fia ristoro a' dí
perduti un sassoche distingua le mie dalle
infiniteossa che in terra e in mar semina
morte?Vero è ben, Pindemonte! Anche la
Speme,ultima Dea, fugge i sepolcri e
involvetutte cose l'obblío nella sua nottee
una forza operosa le affaticadi moto in moto e
l'uomo e le sue tombee l'estreme sembianze e le
reliquiedella terra e del ciel traveste il
tempo.
12- La prima interrogativa retorica equivale a una
negazione che si spiega per le posizione
materialistiche e meccanicistiche proprie della
filosofia tardo-settecentesca. - La morte, identificata con il sonno, nega la
possibilità di godere - del Sole, emblema della forza vitale, che
feconda la terra generando questa bella derbe
famiglia e danimali, - delle ore future che non offriranno più attraenti
lusinghe, - degli armonici mesti versi del dolce amico,
- delle vergini Muse e dellamore che non
parleranno più al cuore.
13- Pertanto che ristoro può essere, in confronto
alla perdita della vita, il fatto che le mie ossa
siano distinte per mezzo di un sasso, da tutte le
altre che la morte in terra e in mar semina. - È così purtroppo, o Pindemente! Anche la Speme,
ultima dea che abbandona gli uomini, fugge i
sepolcri. - Lobblio involve tutte le cose nella sua notte
cancella ogni traccia degli esseri viventi, e la
forza della natura distrugge le forme assunte
provvisoriamente dalla materia.
14- Ma perché pria del tempo a sé il
mortaleinvidierà l'illusïon che spentopur lo
sofferma al limitar di Dite?Non vive ei forse
anche sotterra, quandogli sarà muta l'armonia
del giorno,se può destarla con soavi curenella
mente de' suoi? Celeste è questacorrispondenza
d'amorosi sensi,celeste dote è negli umani e
spessoper lei si vive con l'amico estintoe
l'estinto con noi, se pia la terrache lo
raccolse infante e lo nutriva,nel suo grembo
materno ultimo asiloporgendo, sacre le reliquie
rendadall'insultar de' nembi e dal profanopiede
del vulgo, e serbi un sasso il nome,e di fiori
odorata arbore amicale ceneri di molli ombre
consoli. Sol chi non lascia eredità
d'affettipoca gioia ha dell'urna e se pur
miradopo l'esequie, errar vede il suo spirtofra
'l compianto de' templi acherontei,o ricovrarsi
sotto le grandi aledel perdono d'lddio ma la
sua polvelascia alle ortiche di deserta
glebaove né donna innamorata preghi,né
passeggier solingo oda il sospiroche dal tumulo
a noi manda Natura.
15La seconda micro-unità vv. 23-50
- Il connettivo logico in posizione iniziale, Ma
perché, è funzionale per garantire la transizione
tematica dalla tesi materialistica esposta nei
versi precedenti allalternativa offerta dalle
illusione. - La tomba può premettere il dialogo tra i vivi e i
morti e consente agli uomini il superamento dei
propri limiti celeste dote. - Ma Sol chi non lascia precisa che corrispondenza
d'amorosi sensi è offerta solo a coloro che hanno
avuto unintensa vita affettiva
16Parallelismi tra le prime due micro-unità
- Il professore Niccolò Mineo ha indicato le
simmetrie presente tra le due sezioni, denotando
che - sono formate quasi dallo stesso numero di versi
- la prima unità vv. 1-22 si apre con
uninterrogativa retorica particolarmente lunga
seguita da unaffermazione abbastanza breve - la seconda unità vv. 23-50, al contrario,
presenta uninterrogativa breve e unampia
asserzione - la rispondenza tra le due unità è sottolineata
anche dal ritmo incalzante e passionale che
poggia - nei vv. 3-15 su una serie di proposizioni
coordinate e quando, né da te, e la
mesta, né più nel cor che seguiti dalla breve
affermazione dei vv. 16-22 sottolineano la
desolazione di una causalità inesorabile. - nella scorrevole sintassi dellinterrogazione dei
vv. 26-29 seguita dallaffermativa espressa nei
vv. 29-40 con le coordinate e spesso, e
lestinto,e dal profano, e serbi, e di
fiori in cui si ripropone non la forza
distruttiva bensì costruttiva, tesa ad accumulare
motivi di consolazione.
17- I vv. 51-90, che concludono la prima parte del
carme, costituiscono un esempio in negativo della
tesi prima illustrata - La colpa di non attribuire il giusto valore al
sepolcro nega allestinto la possibilità del
ricordo. - La tomba serve a conservare il ricordo non solo
per i famigliari ma per tutta la società civile. - I versi conclusivi sono funzionale per la seconda
parte del carme dedicata alla funzione civile
della tomba. Il passaggio è palesemente indicato
nellamoroso pianto che richiama la
corrispondenza damorosi sensi che si affianca
allonore delle umani lodi.
18Leggiamo i vv. 51-60
- Pur nuova legge impone oggi i sepolcrifuor de'
guardi pietosi, e il nome a' morticontende. E
senza tomba giace il tuosacerdote, o Talia, che
a te cantandonel suo povero tetto educò un
laurocon lungo amore, e t'appendea coronee tu
gli ornavi del tuo riso i cantiche il lombardo
pungean Sardanapalo,cui solo è dolce il muggito
de' buoiche dagli antri abdüani e dal Ticinolo
fan d'ozi beato e di vivande - ()
19Talìa e il suo sacerdote
- Talìa è la musa della poesia satirica, della
commedia. - Parini è chiamato suo sacerdote perché si dedicò
con assidua dedizione al lauro. - la musa ispirava lironia dei canti (Il giorno)
con cui Parini colpiva i nobili lombardi oziosi e
corrotti, a cui stavano a cuore solo le
proprietà, il muggito dei buoi,che dalle stalle
del lodigiano e dal Ticino li rendevano beati,
procurando loro ozio e cibi pregiati
20Sardanapalo e Abdua
- Re assiro proverbialmente noto per il suo lusso e
per la sua corruzione. - Per tal motivo il giovan signore con pungente
satira può essere paragonato a Sardanapalo. - Abdua, è il nome latino di Lodi, però può essere
inteso anche come il territorio bagnato
dallAdda.
21O bella Musa.. vv. 70-90
- ()
- Forse tu fra plebei tumuli guardivagolando, ove
dorma il sacro capodel tuo Parini? A lui non
ombre posetra le sue mura la città,
lascivad'evirati cantori allettatrice,non
pietra, non parola e forse l'ossacol mozzo capo
gl'insanguina il ladroche lasciò sul patibolo i
delitti.Senti raspar fra le macerie e i
bronchila derelitta cagna ramingandosu le fosse
e famelica ululandoe uscir del teschio, ove
fuggia la luna,l'úpupa, e svolazzar su per le
crocisparse per la funerëa campagnae l'immonda
accusar col luttüososingulto i rai di che son
pie le stellealle obblïate sepolture.
Indarnosul tuo poeta, o Dea, preghi
rugiadedalla squallida notte. Ahi! su gli
estintinon sorge fiore, ove non sia d'umanelodi
onorato e d'amoroso pianto.
22La tomba di Parini
- Gavezzani ricorda che opportuno precisare la
strumentalizzazione operata dal Foscolo sulla
sepoltura del sacerdote. - Parini morto 15 agosto del 1799, dopo umili e
private esequie fu sepolto, secondo la legge
allora vigente, senza tomba distinta, nel
Cimitero di Porta Comasina, dove, dopo alcuni
anni i suoi resti lasciarono il posto ad altri.
Va tuttavia ricordato che nel suddetto cimitero
lamico Calimero Cattaneo fece apporre una
iscrizione
23Il secondo blocco del carme vv. 91-150
- In opposizione alla legge di Saint-Cloud che
limita e coarta il culto del sepolcro, si espone
la funzione di incivilimento che la tomba ha
assunto nel corso dei secoli.
24Leggiamo i vv. 91-103
- Dal dí che nozze e tribunali ed arediero alle
umane belve esser pietosedi se stesse e
d'altrui, toglieano i viviall'etere maligno ed
alle ferei miserandi avanzi che Naturacon veci
eterne a sensi altri destina.Testimonianza a'
fasti eran le tombe,ed are a' figli e uscían
quindi i responside' domestici Lari, e fu
temutosu la polve degli avi il
giuramentoreligïon che con diversi ritile
virtú patrie e la pietà congiuntatradussero per
lungo ordine d'anni.
25- Bi sogna sottolineare le corrispondenze
concettuali su cui sono costituiti questi versi - Funzione pubblica del sepolcro Testimonianza a'
fasti le virtù patrie - Funzione privata are a' figli
pietà congiunta
26Il valore del sepolcro attraverso i secoli
- Foscolo propone quattro esempi per esemplificare
la funzione civile del sepolcro - il primo è quello del medioevo,
- il secondo è tratto dal mondo classico,
- il terzo è offerto dallInghilterra,
- il quarto è dato dal bello italo regno
27Il sepolcro nel medioevo vv. 103-114
- Non sempre i sassi sepolcrali a' templifean
pavimento né agl'incensi avvoltode' cadaveri il
lezzo i supplicanticontaminò né le città fur
mested'effigïati scheletri le madribalzan ne'
sonni esterrefatte, e tendononude le braccia su
l'amato capodel lor caro lattante onde nol
destiil gemer lungo di persona mortachiedente
la venal prece agli eredidal santuario.
28Illuminismo e il medioevo
- Con spirito ancora illuminista, Foscolo
considera questetà, come un periodo di
oscurantismo e di barbarie, pertanto denuncia - la mancanza digiene né agl'incensi avvolto de'
cadaveri il lezzo i supplicanti contaminò - la superstizione né le città fur
mested'effigïati scheletri - La macabra ossessione della morte per cui le
madri balzan ne' sonni esterrefatte
29Il sepolcro nel mondo classico vv. 114-129
- Ma cipressi e cedridi puri effluvi i zefiri
impregnandoperenne verde protendean su
l'urneper memoria perenne, e prezïosivasi
accogliean le lagrime votive.Rapían gli amici
una favilla al Solea illuminar la sotterranea
notte,perché gli occhi dell'uom cercan
morendoil Sole e tutti l'ultimo sospiromandano
i petti alla fuggente luce.Le fontane versando
acque lustraliamaranti educavano e vïolesu la
funebre zolla e chi sedeaa libar latte o a
raccontar sue peneai cari estinti, una fragranza
intornosentía qual d'aura de' beati Elisi.
30Il sepolcro e la mitica classicità
- In opposizione alle consuetudini medievale,
Foscolo propone il positivo esempio della civiltà
classica. - Essa ha una visione serena della morte,
testimoniata dallo scenario gioioso e luminoso
che circondava le sepolture - le piante sempreverdi che proteggono le tombe,
le acque limpide che sgorgano dalle fontane, i
fiori che con i loro profumi evocano latmosfera
beata dei campi Elisi
31Foscolo e letà classica
- Nei vv.114-129 è evidente il culto foscoliano per
il mondo classico fucina di armonia, bellezza,
serenità, forza e gioia vitale.
32Il sepolcro in Inghilterra vv. 130-141
- Pietosa insania che fa cari gli ortide'
suburbani avelli alle britannevergini, dove le
conduce amoredella perduta madre, ove
clementipregaro i Geni del ritorno al prodecne
tronca fe' la trïonfata navedel maggior pino, e
si scavò la bara.
33Lillusione
- Nata dalla pietà che spinge a cercare e onorare i
sepolcri, è la pietosa insania che ci induce a
credere che la vita continua al di là della morte
corporale. - Ecco perché le britanne vergini venerano i
suburbani avelli.
34Il sepolcro nel bello Italo regno vv. 142-150
- Ma ove dorme il furor d'inclite gestae sien
ministri al vivere civilel'opulenza e il
tremore, inutil pompae inaugurate immagini
dell'Orcosorgon cippi e marmorei monumenti. - Già il dotto e il ricco ed il patrizio
vulgo,decoro e mente al bello italo regno,nelle
adulate reggie ha sepolturagià vivo, e i stemmi
unica laude. A noimorte apparecchi riposato
albergo,ove una volta la fortuna cessidalle
vendette, e l'amistà raccolganon di tesori
eredità, ma caldisensi e di liberal carme
l'esempio.
35- Sarcasticamente il poeta sottolinea che i ceti
dirigenti del Regno dItalia sono già sepolti,
pur essendo vivi, nelle regge dove costantemente
i cortigiani si piegano ad adulare i dominatori,
che come unico motivo di laude hanno i titoli
nobiliari.
36Leggiamo i vv.151-164
- A egregie cose il forte animo accendonol'urne
de' forti, o Pindemonte e bellae santa fanno al
peregrin la terrache le ricetta. Io quando il
monumentovidi ove posa il corpo di quel
grandeche temprando lo scettro a' regnatorigli
allòr ne sfronda, ed alle genti sveladi che
lagrime grondi e di che sanguee l'arca di colui
che nuovo Olimpoalzò in Roma a' Celesti e di
chi videsotto l'etereo padiglion rotarsipiú
mondi, e il Sole irradïarli immoto,onde
all'Anglo che tanta ala vi stesesgombrò primo le
vie del firmamento
37Il terzo blocco del carme vv. 151-212
- Il messaggio della tomba travalica la successione
del tempo. - Il ricordo delle tombe dei grandi perdura nei
secoli. - Domina in questa parte il motivo dei sepolcri di
S.Croce, ricordiamo che già lOrtis, nella
lettera del 27 agosto 1798, si era soffermato a
venerare quel tempio delle itale glorie ma le
riflessioni che gli suscitavano erano negative
qui, invece, il tema è riproposto in positivo
poiché le tombe dei grandi stimolano gli uomini
generosi a compiere grandi azioni.
38I personaggi della terza parte carme
- Machiavelli
- Michelangelo
- Galilaei
- Firenze e Dante
- Petrarca
- Piendemonte
- Ulisse
- Elettra
- Cassandra
- Ettore
39Io quando.. vidi
- Il monumento ove posa il corpo di quel grande
(Machiavelli) che con Il principe insegnò ai
regnanti larte di temperando lo scettro - Il sepolcro di Michielangelo che ha affrescato la
cupola di San Pietro, paragonata per grandezza e
bellezza al monte Olimpo. - La tomba di Galilei, che con il telescopio, vide
più pianeti ruotare nel etereo padiglion. - Felice Firenze, tu per prima hai udito il poema
che alleviò lo sdegno di Dante esule, e hai dato
i genitori e la lingua a Petrarca. - Firenze è beata perché conserva in Santa Croce le
glorie italiane.
40Pindemonte, viaggiatore, conoscitore dei miti
greci
- Ulisse, è lanti-eroe, irato a patri Numi e
condannato dalla storia come promulgatore di
illusioni. - Elettra, mito della progenitrice, resa eterna
dalla penna di Omero. - Cassandra, emblema delleroe sconfitto, che cerca
di lasciare ai posteri un insegnamento duraturo. - Ettore, è simbolo delle illusioni della patria,
dellamore, del figlio, di marito e di cittadino,
e nonostante sia un eroe sconfitto il suo ricordo
è eterno.
41Il quarto blocco del carme vv. 226-295
- La funzione della tomba che è funzionale per
conservare la memoria e il ricordo dei valori
della civiltà, si affianca a quello della poesia.
42I versi conclusivi 235-295
- Chiariscono che uno dei compiti della poesia è
proprio quello di celebrare gli eroi e di
tramandarne le imprese affinché siano resi eterni
nel ricordo. - Il carme si chiude con le illusione che nel
futuro le tombe possano essere venerate da
lacrimati affetti per cui men duro sarà il sonno
della morte.
43Schema riassuntivo del carme
- I quattro blocchi in cui è dipartito sono
- vv.1-90 in cui si esprime la filosofia
materialistica e il ricorso alle illusioni - vv. 91-150 in si esplicita la funzione civile
della tomba. - vv. 151-225 in cui si focalizza lattenzione
sulla celebrazione dei grandi, dei numi tutelari
della storia della patria. - vv. 226-295 in cui si esemplifica con la figura
di Omero il trionfo della poesia.
44Le figure poetiche
- Parini
- rinnovatore del costume civile,
- maestro di orgoglio, povertà e indipendenza,
- Giace senza tomba, vittima delle nuove leggi.
- Foscolo
- errabondo fugge di gente in gente,
- Concetto di poesia come ricordo delle imprese
degli eroi, - Fine della poesia insegnare leredità degli
affetti. - Alfieri
- irato ai numi della patria, sdegnato lungo le
rive solitarie dellArno si rifugia in Santa
Croce, - Amore per la libertà.
- Omero
- trasfigurato in un vecchio favoloso, è il simbolo
di ogni poeta che risponda allideale del nuovo
Foscolo, - lideale di un poeta che si ispira alla storia, e
consacra le illusioni più generose degli uomini.
45Nota metrica
- Il metro del carme è endecasillabo sciolto
caratterizzato da un sapiente uso della censura.
Possiamo sottolineare tra gli altri il verso 212
come endecasillabo a minore - E pianto, ed inni// e delle Parche il canto
-
- E il verso 16 come endecasillabo a maiore
- Vero è ben, Pindemonte// Anche la Speme
46A CURA DI TERESA CUNSOLO