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Le aziende transnazionali accetteranno una responsabilit

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Le aziende transnazionali accetteranno una responsabilit sociale? La sfida dei codici di condotta Lucidi a cura di Gianni Alioti – PowerPoint PPT presentation

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Title: Le aziende transnazionali accetteranno una responsabilit


1
Le aziende transnazionali accetteranno una
responsabilità sociale? La
sfida dei codici di condotta Lucidi a cura di
Gianni AliotiUfficio Internazionale
FIM-CISLTerra FuturaFirenze 8 aprile 2005
2
La dimensione delle transnazionali nel mondo
  • 65.000 società transnazionali, con oltre 850.000
    filiali estere
  • Fatturato 19.000 miliardi di USD nel 2001
    (43 del PIL nel mondo e due volte lexport
    mondiale)
  • 100 milioni di occupati, di cui 54 milioni nelle
    filiali estere (24 milioni nel 1990)
  • Investimenti Esteri Diretti 6.600 miliardi di USD

3
La dimensione delle transnazionali nel mondo
  • Le prime 100 transnazionali (guidate dalle
    nord-americane General Electric, Exxon e GM),
    impiegano 7 milioni di persone allestero su un
    totale di 14 milioni
  • Lindice di transnazionalità delle prime 100 è
    passato dal 51 al 56 in dieci anni (1991-2000)
  • Indice di transnazionalità media di tre
    rapporti attività estere/attività totali,
    fatturato estero/fatturato totale, occupazione
    allestero/occupazione totale

4
La dimensione delle transnazionali in Italia
  • 4.973 imprese italiane allestero con 13.807
    filiali, 1 milione e 132 mila occupati e
    284 miliardi di Euro di fatturato
  • 5.945 imprese estere attive in Italia con 930
    mila occupati e 335 miliardi di Euro di fatturato

5
Evoluzione noccupati allestero delle imprese
multinazionali italiane
6
(No Transcript)
7
La crescita delle transnazionali nel mondo
  • Allorigine di questa espansione delle
    transnazionali vi sono

  • 1) i processi di fusione (tendenza a nuove forme
    di oligopolio)
  • 2) le privatizzazioni e la liberalizzazione di
    mercati prima protetti
  • 3) i processi di integrazione economica per aree
    regionali

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Perché crescono gli investimenti diretti esteri e
le delocalizzazioni nellest e nel sud del mondo?
  • 1) per insediare le proprie attività
    manifatturiere dove i costi dei fattori
    principali di produzione (materie prime, energia
    e lavoro) sono inferiori
  • 2) per scavalcare le barriere commerciali imposte
    dagli Stati
  • 3) per avvicinarsi ai mercati, riducendo le
    distanze tra la produzione, i fornitori di
    materie prime e i consumatori

9
Gli scambi delle transnazionali nel mondo
  • Nonostante le tendenze di de-localizzazione le
    grandi multinazionali si concentrano nel nord del
    mondo, sviluppando nel sud solo la rete dei
    sub-fornitori
  • Il fossato tra aree ricche e povere si sta
    approfondendo
  • Il continente africano riceve solo l1,3 degli
    investimenti esteri diretti
  • La Cina mantiene, viceversa, un flusso costante
    di investimenti dallestero (la metà dellintera
    regione asiatica)

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Le transnazionali accetteranno di assumere
responsabilità sociali e ambientali?
  • In un contesto di liberalizzazione e
    globalizzazione i margini di manovra degli Stati
    nazionali sono sempre più ridotti
  • Le imprese transnazionali, libere da ogni
    vincolo, rispondono delle loro politiche solo a
    se stesse
  • Il potere contrattuale dei sindacati è
    ridimensionato dalla crescente importanza delle
    imprese transnazionali

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Come fargliele assumere?
  • Il potere della denuncia (1)
  • La forza del boicottaggio (2)
  • La forza del consumo critico e responsabile (2)
  • La contrattazione dei codici di condotta (3)
  • Il coordinamento transnazionale della
    contrattazione allinterno delle imprese
    multinazionali

(1) Esempio le liste di imprese che violano i
diritti umani e sindacali (2) Vedi libro di
Francesco Gesualdi del Centro nuovo modello di
sviluppo, Manuale per un consumo responsabile
(dal boicottaggio al commercio equo solidale),
Feltrinelli Editore, Milano 2002 (3) Vedi
allegati documento della FISM sui codici di
condotta, programma dazione FISM 2002-2006,
accordo Fim-Fiom-Uilm con la Merloni
Elettrodomestici sui codici di condotta
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Codici di condotta (o codici etici)tipologie
  • A) Codici negoziati tra azienda multinazionale e
    federazioni sindacali internazionali (e
    nazionali) di categoria
  • B) Codici negoziati tra azienda multinazionale e
    federazioni sindacali nazionali di categoria
  • C) Codici volontari adottati unilateralmente
    dallazienda multinazionale

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Codici di condotta negoziati tra azienda
multinazionale e federazioni sindacali
internazionali (e nazionali) di categoria
  • Si tratta di accordi-quadro che fanno riferimento
    ai diritti fondamentali dellOIL
  • Si applicano in tutta la catena produttiva
    dellazienda nei vari paesi (compresi i
    sub-fornitori)
  • È previsto il monitoraggio congiunto
    dellapplicazione del codice (la federazione
    internazionale garantisce una presenza su scala
    globale)
  • Fino ad oggi sono stati firmati 33 IFA
    (International Framework Agreements), di cui 10
    come FISM

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Codici di condotta negoziati tra azienda
multinazionale e federazioni sindacali nazionali
di categoria
  • Hanno carattere più ampio si riferiscono a più
    diritti
  • La fase di monitoraggio e controllo fuori
    dallUnione Europea è più problematica
  • È previsto un ruolo attivo del sindacato
  • Esempio accordi firmati da federazioni tessili
    italiane con Artsana e Benetton, accordo firmato
    dal CAE con GM-Opel

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Codici di condotta volontari adottati
unilateralmente dallazienda multinazionale
  • Si tratta di codici di comportamento interni dei
    quali si dotano le aziende autonomamente
  • Solo in alcuni casi si applicano ai sub-fornitori
  • Non è previsto alcun ruolo del sindacato
  • Lazione di monitoraggio e controllo è effettuata
    dallazienda stessa o da società di
    certificazione scelte dalla multinazionale

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(No Transcript)
17
La contrattazione dei codici di condottanelle
transnazionali metalmeccaniche italiane
  • MERLONI Elettrodomestici (INDESIT Company)
  • CANDY
  • ZANUSSI (Gruppo Electrolux)
  • ST Microelectronics
  • DALMINE (Gruppo Tenaris)
  • ABB
  • BYTRON

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Laccordo quadro internazionalealla MERLONI
Elettrodomestici
  • Codice firmato tra azienda multinazionale, FISM e
    FIM-FIOM-UILM
  • Codice che fa riferimento ai diritti fondamentali
  • Si applica in tutta la catena produttiva
    dellazienda a livello mondiale
  • È previsto monitoraggio congiunto
    dellapplicazione del codice
  • Informazione al CAE sullattuazione dellaccordo

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Laccordo aziendalealla CANDY
  • Codice firmato tra azienda multinazionale e
    FIM-FIOM-UILM
  • Codice che fa riferimento ai diritti fondamentali
  • Si applica solo alle unità produttive del Gruppo
  • Il monitoraggio è realizzato dallAzienda

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La situazione alla ZANUSSI (Gruppo Electrolux)
  • Codice di comportamento adottato unilateralmente
    dallAzienda
  • LAzienda non ha informato dei contenuti del
    codice né le federazioni sindacali internazionali
    o nazionali, né il CAE
  • Nella piattaforma rivendicativa presentata a
    livello aziendale da Fim-Fiom-Uilm, si chiede di
    negoziare un accordo quadro internazionale

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Limpegno al negoziato diST Microelectronics
  • Adozione codice volontario Global compact
  • Attenzione allambiente e allo sviluppo
    sostenibile
  • Accordo firmato dalla casa madre italiana e
    FIM-FIOM-UILM che impegna reciprocamente le parti
    ad avviare un negoziato sovranazionale, per
    definire un codice di condotta sui diritti
    fondamentali tra la Corporate e la FISM
  • A distanza di due anni dallaccordo non si è
    avviato alcun negoziato sindacale
  • Lazienda ha scelto la strada della
    certificazione SA 8000 e dellaccordo con Amnesty
    International e con lONG inglese The Rights
    Practice

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Laccordo aziendalealla DALMINE
  • Accordo firmato tra azienda italiana e
    FIM-FIOM-UILM che impegna le parti a definire in
    un negoziato sovranazionale, nellambito del
    Gruppo Tenaris, un codice di comportamento nel
    rispetto dei diritti fondamentali

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Laccordo aziendalein ABB
  • Accordo firmato tra Gruppo ABB Italia e
    FIM-FIOM-UILM su responsabilità sociale e
    ambientale
  • Impegno a verificare la disponibilità della
    Corporate (con sede a Zurigo) ad aderire al
    codice di condotta secondo la proposta della
    FISM, sulla base dei diritti fondamentali dellOIL

24
Laccordo a livello localecon il Gruppo BYTRON
  • Accordo firmato tra Gruppo BYTRON e FIM-FIOM-UILM
    di Cuneo nelle due fabbriche della provincia
  • Impegno a rispettare negli insediamenti
    allestero le norme ambientali e di sicurezza, i
    diritti dei lavoratori e le libertà sindacali, i
    principi OIL contro il lavoro minorile
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