Title: CAP 4 STRATEGIE E POLITICHE ASSORTIMENTALI
1CAP 4 STRATEGIE E POLITICHE ASSORTIMENTALI
- CLAM
- MARKETING DISTRIBUTIVO
2SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA E POLITICHE
ASSORTIMENTALI
- CREAZIONE DELLA DOMANDA IN PUNTO VENDITA
- NATURA, INCIDENZA DEGLI ACQUISTI DIMPULSO
( TAB 4.1 ) - ESPANDIBILITA DEGLI ACQUISTI DIMPULSO AUMEN
-TANDO LA VISIBILITA DEI PRODOTTI GESTENDO - LA SEGMENTAZIONE ESPOSITIVA
- LA LOCALIZZAZIONE DEI PRODOTTI ( LAYOUT
MERCEOLOGICO) - LA CONTESTUALIZZAZIONE
- IL DISPLAY MERCEOLOGICO
- LA QUANTITA E LA QUALITA DELLESPOSIZIONE
- I DIVERSI RUOLI NELLA COMUNICAZIONE DEL PRODOTTO
/ CATEGORIA E DEL BRAND - IMPORTANZA DEL MERCHANDISING A SEGUITO DELLA
CRESCITA DELLINFEDELTA - ALLINEAMENTO DI INTERESSI NEL SOSTEGNO DELLA
DOMANDA ATTRAVERSO GLI ACQUISTI DIMPULSO
3SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA E POLITICHE
ASSORTIMENTALI
- IL CONCETTO DI SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA
- DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ATTRAVERSO
LINTERSEZIONE DI INSIEMI OMOGENEI RISPETTO AD
UN DATO CARATTERE ( F4.2) - I CONFINI PIU O MENO STRETTI DEL CLUSTER
DETERMINANO LA NATURA DELLA RIVALITA IDM
DIRETTA / EFFETTIVA O INDIRETTA / POTENZIALE (
ES. FUORI PASTO DOLCE ) - NECESSITA DEL DISTRIBUTORE DI CONTENERE I
LIVELLI DI SEGMENTAZIONE RISPETTO ALLA VISIONE
INDUSTRIALE - LA VISIBILITA E LEGATA AL DISPLAY
- LA RICONCILIAZIONE DI DOMANDA E OFFERTA DI
VARIETA RICHIEDE UN TRADE OFF
PREZZO/ROTAZIONE - LA DISTONIA TRA LA SEGMENTAZIONE INDUSTRIALE
BASATA SUL COMPORTAMENTO DI CONSUMO E LA
SEGMENTAZIONE COMMERCIALE BASATA SUL
COMPORTAMENTO DI ACQUISTO
4 SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA E POLITICHE
ASSORTIMENTALI
- LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO SECONDO IL MODELLO
A CLESSIDRA - 1) SCOPERTA DELLA DENOMINAZIONE DELLA CATEGORIA
NEL VISSUTO DEL CONSUMATORE - 2) SCOPERTA DELLA DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO
( T4.3 ) - 3) VENTILAZIONE DELLA CATEGORIA IN SEGMENTI
ESPOSITIVI E POSIZIONAMENTO DEI SEGMENTI DI
CONSUMO / FORMATI DI PRODOTTO ( T4.4-5) - 4) VENTILAZIONE DELLA CATEGORIA IN FUNZIONI DUSO
/ OCCASIONI DI CONSUMO ( F4.6) - 5) IL MERCHANDISING HA IL COMPITO DI
- EDUCARE IL CONSUMATORE A RICONOSCERE LE
ALTERNATIVE - STIMOLARE ACQUISTI NON PREVISTI
- RENDERE PIACEVOLE LESPERIENZA DACQUISTO
- LE OPPORTUNITA DI PARNERSHIP NELLA
SEGMENTAZIONE SONO NOTEVOLI -
5SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA E POLITICHE
ASSORTIMENTALI
- CONCENTRAZIONE / DISPERSIONE ESPOSITIVA DELLA
CATEGORIA NELLE FUNZIONI DUSO - VARIANZA DELLA DOMANDA DI UN DATO PRODOTTO IN
RAPPORTO ALLE FUNZIONI DUSO / OCCASIONI DI
CONSUMO - SENSIBILITA DELLA DOMANDA ALLA AGGREGAZIONE
ESPOSITIVA DI PRODOTTI COMPLEMENTARI - LIVELLO DI DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO , DEL
FORMATO E DEL PAKAGING - LA DISPERSIONE DELLA CATEGORIA PUO ESSERE
REALIZZATA SIA CON ESPOSIZIONE SINGOLA CHE CON
ESPOSIZIONE MULTIPLA - OMOGENEITA O DIFFERENZIAZIONE DELLA
SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA INDUSTRIALE ??
6SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA E POLITICHE
ASSORTIMENTALI
- LA SCUOLA DI PENSIERO DELLOMOGENEITA DELLA
SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA ( ECR ) - NON ESISTONO CRITERI OGGETTIVI
- CONDIVISIONE DI LINGUAGGIO E SINTASSI PER
- COMUNICARE NEL CANALE
- NEGOZIARE CONDIZIONI E CONTRIBUTI
- VALORIZZARE IL PATRIMONIO INFORMATIVO DEL TRADE
- ALLINEARE I CONFINI DI CATEGORIA PER SVILUPPARE
INIZIATIVE DI MARKETING INTEGRATO - I LIMITI DI UN ESPERANTO NEL MARKETING
- INTESA LIMITATA E VISTA LIBERA
- INSTABILITA DI UN ALBERO ECR CHE SI FONDA SU
POCHE RADICI E SVILUPPA TROPPI RAMI ( F4.7-9)
- NON CONIUGA SEGMENTAZIONE E VISIBILITA
7SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA E POLITICHE
ASSORTIMENTALI
- LA SCUOLA DI PENSIERO DELLETEROGENITA
- LA SEGMENTAZIONE NON PUO ESSERE UNIFORME
- MANCANDO LINTERESSE ALLA TRASPARENZA
- ESSENDO UNO STRUMENTO COMPETITIVO
- UNA SEGMENTAZIONE COMPETITIVA IMPLICA
- LA DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA INDIVIDUANDO I
SEGMENTI DI CONSUMO DA ESPORRE A PUNTOVENDITA - LA DECISIONE DI CONCENTRARE / VENTILARE I
SEGMENTI DI CONSUMO PER FUNZIONE DUSO - LINDIVIDUAZIONE DI UN PARTNER DI CATEGORIA
- BILATERALITA DELLA COLLABORAZIONE NELLA
SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA ESPOSITIVA - LA VISIONE DEL MERCATO ( confini di marketing )
- RISTRETTA MIOPE PER LINDUSTRIA
- AMPIA PER LA DISTRIBUZIONE
- VALENZA ESPOSITIVA DELLA SEGMENTAZIONE
- AUMENTO DEL POTERE CONTRATTUALE
8SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA E POLITICHE
ASSORTIMENTALI
- LA DIVERSA VISIONE DEL MERCATO OSTACOLA LA
VISIBILITA DELLINNOVAZIONE INDUSTRIALE - LA VISIONE DISTRIBUTIVA DEL MERCATO FINIRA
PER AMPLIARE I CONFINI DEL MARKETING IDM - IL CONSUMATORE E EDUCATO IN PUNTO VENDITA
- NUOVE OPPORTUNITA PER LINDUSTRIA A SEGUITO
DELLO SVILUPPO DI UN LAYOUT PER FUNZIONE
DUSO - ALTRI FATTORI DI AMPLIAMENTO DEI CONFINI IDM
- AUMENTO DELLA CONCENTRAZIONE INDUSTRIALE
- UNA RIDUZIONE DELLA SENSIBILITA DEI CONSUMATORI
NON TRATTANTI - LA PROPENSIONE DEI DISTRIBUTORI A RIDURRE LA
DIPENDENZA CON LE POLITICHE ASSORTIMENTALI ( ES
Nutella ) - PROMOZIONE E MOBILITA INTERCATEGORIA
9 CONVERGENZA DIVERGENZA DEI CONFINI DEL MERCATO
RILEVANTE
- LA CONVERGENZA E SOSTENUTA DALLA POSSIBILITA
DI CREARE VALORE SINTONIZZANDO IL MKTG DEI DUE
ATTORI - LA DIVERGENZA E SOSTENUTA DAL TARGET DI
RIFERIMENTO - CONSUMATORE / CONSUMER MARKETING ( SEGMENTI
DI CONSUMO ) - DISTRIBUTORE / TRADE MARKETING ( CATEGORIA E
FUNZIONE DUSO ) - ACQUIRENTE / RETAIL MARKETING (SEGMENTO DI
CONSUMO, CATEGORIA, FUNZIONE DUSO )
10 CONVERGENZA DIVERGENZA DEI CONFINI DEL MERCATO
RILEVANTE
- I CONFINI DEL MERCATO VARIANO ANCHE IN BASE ALLE
LEVE DI MARKETING UTILIZZATE - DISTRIBUZIONE MERCATO RILEVANTE
INDUSTRIA DI MARCA - Layout merceologico Funzione duso
Politica di prodotto - Negoziazione Categoria
Comunicazione ,TMKTG -
- Retail mix Segmento di consumo
Politica di prezzo
11QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
- Ø La programmazione degli acquisti è
specificata per categoria o per marca / referenza
? - Ø Il consumer decision tree è lo stesso per
tutte le categorie merceologiche ? - Ø Vi è coerenza tra la segmentazione
dellofferta dal punto di vista industriale e dal
punto di vista commerciale ? - Ø Qual è la differenza tra i segmenti di
consumo ed i segmenti espositivi ? - Ø Che cosa si intende per varietà
dellassortimento ? - Ø Che rapporto esiste tra offerta di varietà
e offerta di convenienza ?
12QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
- Ø Quali opportunità di marketing nascono
dallorganizzazione del layout merceologico per
funzioni duso ? - Ø Quando conviene concentrare sul piano
espositivo una categoria merceologica e,
viceversa, quando conviene disperdere
lesposizione di una categoria merceologica in
diverse funzioni duso / occasioni di consumo ? - Ø Per quali motivi ci si aspetta un
ampliamento dei confini del marketing
industriale?
13TAB 4.1 - LA DOMANDA DIMPULSO
14F4.2- CATEGORIZZAZIONE ATTRAVERSO LINTERSEZIONE
DI UN NUMERO VARIABILE DI INSIEMI OMOGENEI
1- Occasione di consumo 2 - Funzione duso
3 - Tecnologia 4 - Materiali 5 - Gusti 6 -
Formati di prodotto 7 - Tipo di confezione
15T4.3 - LA DIFFERENZIAZIONE DELLOFFERTA
INDUSTRIALE
16T4.4 - LE CHIAVI DI LETTURA DEL MERCATO DELLA
BIRRA
17Fig. 4.5- IL MODELLO A CLESSIDRA
bere
Standard Premium Superpremium
Specialty Analcoliche/Light Saving
18Fig. 4.6 - IL MODELLO A CLESSIDRA
bere
Prima Primo Secondo Contorni Pane e
Fine Fuori Piaceri Feste e
Ospitalità colazione piatto piatto
sostituti pasto pasto di gola
ricorrenze
BIRRA
Standard Premium Superpremium
Specialty Analcoliche/Light Saving
19 DOVE INSERIRE RINGO ?
Merende
Snack Prodotti morbidi
gtgtgtgtgt prodotti croccanti Prodotti per
bambini gtgtgtgtgtgtgt prodotti per adulti
Prodotti per la nutrizione gtgtgtgtgtgt prodotti per
la gola Acquisto programmato gtgtgtgtgt
acquisto dimpulso Acquisto multiplo
gtgtgtgtgt acquisto singolo Comunicazione rivolta
comunicazione rivolta al
responsabile dacquisto gtgtgtgt al consumatore
20F4.7LALBERO ECR HA TROPPI RAMI E POCHE RADICI
Da Bere
Ai Gusti
Minipasto
Bianco
Yogurt
FRESCO
FRESCO
21 LALBERO ECR HA TROPPI RAMI E POCHE RADICI
Magro
Intero
Da Bere
Ai Gusti
Minipasto
Bianco
Yogurt
FRESCO
22 LALBERO ECR HA TROPPI RAMI E POCHE RADICI
Brassé
Bifidus
Compatto
Greco
Pezzi di Frutta
Bambino
Goloso
Magro
Intero
Da Bere
Ai Gusti
Minipasto
Bianco
Yogurt
FRESCO
23F4.9- LALBERO ECR HA TROPPI RAMI E POCHE
RADICI
Brassé
Bifidus
Brassé
Bifidus
Brassé
Bifidus
Brassé
Bifidus
Brassé
Bifidus
Compatto
Greco
Compatto
Compatto
Greco
Compatto
Compatto
Greco
Greco
Greco
Pezzi di Frutta
Bambino
Pezzi di Frutta
Pezzi di Frutta
Pezzi di Frutta
Bambino
Bambino
Bambino
Bambino
Brassé
Bifidus
Goloso
Brassé
Bifidus
Goloso
Goloso
Goloso
Goloso
Compatto
Greco
Brassé
Bifidus
Compatto
Greco
Pezzi di Frutta
Brassé
Bifidus
Pezzi di Frutta
Bambino
Compatto
Pezzi di Frutta
Bambino
Greco
Goloso
Goloso
Pezzi di Frutta
Compatto
Greco
Bambino
Pezzi di Frutta
Goloso
Bambino
Goloso
Yogurt
FRESCO
24 LA POLITICA ASSORTIMENTALE NEL MARKETING
GDO-IDM
- ESPANSIONE E TOURNOVER DELLASSORTIMENTO, A
FRONTE DI UN CONSUMATORE SEMPRE PIU ORIENTATO
A RISPARMIARE TEMPO E DENARO ( T .4-5-6 -7) - RAGIONI E LIMITI DELLESPANSIONE DELLO
ASSORTIMENTO DI FORMATO INSEGNA - LE SPIEGAZIONI DA DOMANDA NON SONO VERIFICATE (
F 4.8 ) - LE SPIEGAZIONI DA OFFERTA SONO PREVALENTI
- GLI OBIETTIVI DICHIARATI DALLE INSEGNE NON SONO
CONVERGENTI ( T 4.10 ) - CONVERGENZA DEGLI ASSORTIMENTI E CONSEGUENTE
RIDUZIONE DELLA DIFFERENZIAZIONE DEI FORMATI GDO
A FRONTE DI - UN SELL OUT CHE HA CESSATO DI CRESCERE , OVVERO
E IN CALO ( IPER ), A RETE OMOGENEA - UN CDI NEGATIVO NEL FRESCHISSIMO , A CAUSA DELLO
SVANTAGGIO COMPETITIVO NELLASSORTIMENTO RISPETTO
AL TRADIZIONALE - SCARSA RILEVANZA PER LA SCELTA DI FORMATO E
INSEGNA - LA COLLABORAZIONE IDM-GDO NELLA POLITICA
ASSORTIMENTALE E ANCORA MOLTO MODESTA, A FRONTE
DELLA POSSIBILITA DI CREARE VALORE CON - LA DIFFERENZIAZIONE DEI FORMATI DI PRODOTTO PER
FORMATI DI P.V. - LADEGUAMENTO DELLASSORTIMENTO ALLE VARIAZIONI
CLIMATICHE E STAGIONALI - LINSERIMENTO RAPIDO DI PRODOTTI INNOVATIVI
25LA POLITICA ASSORTIMENTALE NEL MARKETING GDO-IDM
- IL RUOLO DELLASSORTIMENTO NELLA COMPETIZIONE
TRA INSEGNE ( INTRATYPE ) - FONTI DELLA DIFFERENZIAZIONE ASSORTIMENTALE
DINSEGNA E DIFFICOLTA DI COMUNICARE
LASSORTIMENTO AL DI FUORI DEL PUNTO VENDITA - INCAPACITA DEL CONSUMATORE DI RICONOSCERE LA
DIFFERENZAIONE ASSORTIMENTALE DI INSEGNA
LASSORTIMENTO - E IRRILEVANTE PER LATTRAZIONE DEI CLIENTI
- E IMPORTANTE PER LA FIDELIZZAZIONE DEI CLIENTI
SIA IN POSITIVO CHE, SOPRATTUTTO , IN NEGATIVO (
BRAND LOYALTY ) - IL POTENZIALE DI DIFFERENZIAZIONE VARIA MOLTO DA
CATEGORIA A CATEGORIA ( F 4.15 ) - LA NECESSITA DI CAMBIARE LAPPROCCIO AL
SOURCING E AL PROCUREMENT PER DIFFERENZIARE
LASSORTIMENTO DI INSEGNA MARKETING DI
ACQUISTO - DALLE CATEGORIE MERCEOLOGICHE ALLE CATEGORIE DI
ACQUISTO PER SEGMENTARE LASSORTIMENTO ,
ORGANIZZARE IL LAYOUT E STIMOLARE GLI
ACQUISTI
26LA POLITICA ASSORTIMENTALE NEL MARKETING GDO-IDM
- LA COLLABORAZIONE IDM NELLA DIFFERENZIAZIONE
DELLASSORTIMENTO DI INSEGNA - NON PUO ESPRIMERSI NELLA DIFFERENZIAZIONE DEL
FORMATO DI PRODOTTO ( CARENZA VOLUMI E
PARITA TRATTAMENTO ) - POTREBBE RIGUARDA RE LINNOVAZIONE DI PRODOTTO
- SVILUPPO DI UN MODELLO COLLABORATIVO ( open
innovation ) - SOSTITUZIONE DEGLI AREA TEST CON TEST DINSEGNA
- LA RISCOPERTA DELLASSORTIMENTO COME LEVA
COMPETITIVA RICHIEDE UN TRADE OFF TRA EFFICACIA (
flessibilità) ED EFFICIENZA( standardizzazione)
- A LIVELLO DI PUNTO VENDITA ( FORMATO, MERCATO,
RUOLO MKTG) - A LIVELLO DI CATEGORIA ( AMPIEZZA, VARIETA,
PROFONDITA ) -
27 LA QUALITA DELLASSORTIMENTO
- LA QUALITA DELLASSORTIMENTO DIPENDE
- DALLA VISIBILITA DELLE CATEGORIE IN PUNTO
VENDITA - DALLA VARIANZA SPAZIALE
- DALLA VARIANZA TEMPORALE
- MOLTE INSEGNE OGGI
- NON GESTISCONO LE CATEGORIE CLIMOPATICHE CON LA
POLITICA ASSORTIMENTALE ( perdita di sell out,
rotture di stock e svalorizzazioni ) - COMPETONO NELLANTICIPO DELLINSERIMENTO PER LE
CATEGORIE STAGIONALI , COME NEI PRODOTTI DI
MODA - SOSTENGONO IL SELL OUT A VALORE DELLA MARCA
COMMERCIALE DEI PRODOTTI DA RICORRENZA
DIFFERENZIANDO TEMPORALMENTE LINGRESSO - VARIANO LASSORTIMENTO PER FAR FRONTE ALLE
STAGIONI SENZA MODIFICARE L ESPOSIZIONE, VALE A
DIRE FACENDO COINCIDERE TEMPI E FACING DI
ENTRATA / USCITA
28 LA QUALITA DELLASSORTIMENTO
- LA VARIAZIONE DELLASSORTIMENTO DI CATEGORIA
IN FUNZIONE DELLA CONCENTRAZIONE TEMPORALE
DELLE VENDITE PERMETTE - LADEGUAMENTO DELLASSORTIMENTO ALLA DOMANDA
- LAUMENTO DELLA VISIBILITA DELLE CATEGORIE
STAGIONALI - LANIMAZIONE DEL PUNTO VENDITA E MAGGIOR
EFFICACIA DELLE POLITICHE DI CREAZIONE DI
TRAFFICO - LA RIDUZIONE SVALORIZZAZIONI
- LADEGUAMENTO DELLASSORTIMENTO ALLA VARIAZIONE
TEMPORALE DELLA DOMANDA PUO RIGUARDARE - SOLO LO STOCK / SPAZIO ESPOSITIVO
- LE MARCHE REFERENZE DI CATEGORIE SEMPRE
PRESENTI - LE CATEGORIE CHE ENTRANO ED ESCONO ( effetti di
ritardi anticipi ) - LE DIFFICOLTA DI ADEGUAMENTO DEGLI STOCK DEL
NON GROCERY ALLE VARIAZIONI CLIMATICHE (hedging) - LA COLLABORAZIONE IDM-GDO NELLA DINAMICA
ASSORTIMEN- TALE GESTENDO LO SPAZIO RISPETTO AI
GIORNI DI PRESENZA
29MARKETING DEL CLIMA
- LA STAGIONE DI MERCHANDISING SI ESPRIME CON
- IL REINSERIMENTO - DELISTING DI CATEGORIA
- L AMPLIAMENTO RIDUZIONE DELLASSORTIMENTO E
DELLO STOCK DI CATEGORIE SEMPRE PRESENTI - IL MARKETING CLIMA IMPLICHEREBBE
- IL CALCOLO PER CATEGORIA DELLE RELAZIONI
VENDITE-CLIMA, A DIVERSI LIVELLI DI DETTAGLIO
TEMPORALE E SPAZIALE - IL CALCOLO DI UNA BASELINE TRENTENNALE PER
PARAMETRO RILEVANTE ( temperatura, umidità,
pioggia ) - LO STOCKING APPLICANDO LO SCOSTAMENTO TRA
IL SELL OUT DELLA BASE LINE E IL SELL OUT
EFFETTIVO CHE SI E VERIFICATO QUANDO IL
PARAMETRO CLIMATICO HA ASSUNTO IL VALORE
PREVISTO - LINCERTO INTERESSE DI IDM ED IL SICURO INTERESSE
DELLA GDO AL MARKETING DEL CLIMA
30(No Transcript)
31T.4.7 - LA SELEZIONE DELLOFFERTA INDUSTRIALE IN
OTTO INSEGNE NEL PERIODO 2006-2007
Codici rimasti ad un anno dallinserimento Codici rimasti ad un anno dallinserimento
MINIMO MASSIMO
IPER 33 50
SUPER 8 26
32F4.8 Relazione tra vendite a volume ed espansione
dellassortimento di categoria ( IRI )
33(No Transcript)
34(No Transcript)
35La manovra dell ampiezza , varietà e
profondità dellassortimento
- LA DECLINAZIONE PER PUNTO VENDITA / CATEGORIA
DELLE LEVE DELLA POLITICA ASSORTIMENTALE (t) - LE DECISIONI SULLAMPIEZZA, LA VARIETA E LA
PROFONDITA DELLASSORTIMENTO SONO ASSUNTE SULLA
BASE DI UNA CAPACITA DI VENDITA CHE E DATA
E DEFINITA A LIVELLI GERARCHICI SUPERIORI - UN ASSORTIMENTO DI P.V. RELATIVAMENTE AMPIO
- CONCENTRAZIONE ACQUISTI COME ALTERNATIVA AL
SERVIZIO DI PROSSIMITA - INTERDIPENDENZA DELLE DOMANDE PARZIALI PER LA
PROMOZIONE DELLE VENDITE - UN ASSORTIMENTO DI P.V. RELATIVAMENTE VARIO /
PROFONDO - PIU ALTERNATIVE ANCHE A SCAPITO DEL TEMPO DI
ACQUISTO E DEI MAGGIORI PREZZI - FIDELIZZAZIONE CLIENTI INTERESSATI A PRODOTTI
E MARCHE DI NICCHIA
36La manovra dell ampiezza , varietà e profondità
dellassortimento
- IL TRADE OFF TRA AMPIEZZA ( despecializzazione )
E VARIETA / PROFONDITA DELLASSORTIMENTO DI
P.V. ( specializzazione ) - LIMITE DELLA CAPACITA DI VENDITA
- LORIENTAMENTO DEL CONSUMATORE
- LA POSSIBILITA DI DECLINARE LE DUE LEVE PER
CATEGORIA COME DIFFERENZIAZIONE DEL P.V. - LE DIVERSE CONSEGUENZE SUI PREZZI E SUL TEMPO DI
ACQUISTO DELLORIENTAMENTO ALLA
DESPECIALIZZAZIONE E ALLA SPECIALIZZAZIONE - NELLE CATEGORIE DEL FRESCO DEPERIBILE DOVE IL
TRADE SVOLGE UN MAGGIOR RUOLO DI GARANZIA,
LASSORTIMENTO HA UNA MAGGIOR VALENZA MKTG - LA COMPOSIZIONE ( tipo di marca e fasce prezzo )
SI AGGIUNGE ALLE ALTRE TRE LEVE ASSORTIMENTALI
37La manovra dell ampiezza , varietà e profondità
dellassortimento
- LA MANOVRA DELLASSORTIMENTO DI PUNTO VENDITA
PER DIFFERENZIARE LOFFERTA DI - FORMA DISTRIBUTIVA, FORMATO, INSEGNA
(T.4.21-22-23) - AREA TERRITORIALE
- LA MANOVRA DELLE LEVE ASSORTIMENTALI A LIVELLO
DI SINGOLA CATEGORIA DEVE COMBINARE OBIETTIVI
CONTRASTANTI - SODDIFARE IL CONSUMATORE
- RIDURRE LA DIPENDENZA IDM MASSIMIZZARE I
CONTRIBUTI - RIDURRE LA SOVRAPPOSIZIONE COI RIVALI DAREA
- MASSIMIZZARE IL CAMPO DI VARIAZIONE DELLA
MARGINALITA UNITARIA PER CREARE VALORE COL
MERCHANDISING - PER SODDISFARE IL CONSUMATORE OCCORRE
- TRATTARE LE MARCHE CON LA MAGGIOR QUOTA DAREA
- GARANTIRE UNA FORTE DINAMICA DELLASSORTIMENTO
NEL TEMPO E NELLO SPAZIO -
38La manovra dell ampiezza , varietà e profondità
dellassortimento
-
- LE INSEGNE COLGONO IN DIVERSA MISURA
LOPPORTUNITA DI DIFFERENZIARE LASSORTIMENTO
DI CATEGORIA IN FUNZIONE - DELLAREA TERRITORIALE
- DEL FORMATO DI PUNTO VENDITA
- LE DIFFICOLTA DI ADATTAMENTO DELLO ASSORTIMENTO
DI CATEGORIA AL FORMATO / MERCATO DERIVANO DA - RESITENZE DEI BUYERS
- ACCENTRAMENTO ORGANIZZATIVO
- DIFICOLTA E ONEROSITA DEL DATAWARERHOUSE
- TRADE OFF TRA EFFICIENZA ED EFFICACIA
- LA SOVRAPPOSIZIONE DEGLI ASSORTIMENTI A MILANO (
T 4.24 )
39I quesiti per verificare lapprendimento
- A quali livelli può essere declinata la politica
assortimentale ? - Lorientamento alla despecializzazione e alla
specializzazione dellassortimento di punto
vendita sono tra loro incompatibili ? - Ø Quali sono i principali ostacoli interni
che si frappongono alla differenziazione
dellassortimento per formato / mercato per
realizzare una piena soddisfazione del
consumatore ? - Ø Quali obiettivi guidano la politica
assortimentale ? - Ø Gli obiettivi della politica assortimentale
sono tra loro pienamente compatibili, o esiste in
qualche misura un trade off che impone al
distributore una difficile scelta? - Ø Esiste un legame tra assortimento e immagine
di convenienza ? -
40(No Transcript)
41(No Transcript)
42(No Transcript)
43(No Transcript)
44RAPPORTI DI CANALE E POLITICHE ASSORTIMENTALI
- IL RUOLO DI SELEZIONE DELLOFFERTA
- IL CAMPO DI SCELTA AUMENTA PIU RAPIDAMENTE DELLE
DIMENSIONI ASSORTIMENTALI ( F4.25 ) - LE BARRIERE DISTRIBUTIVE ALLINNOVAZIONE
INDUSTRIALE CONTRIBUISCONO ALLA EFFICIENTE
ALLOCAZIONE DELLE RISORSE - IL TOURNOVER DEI PRODOTTI GARANTISCE
LEQUILIBRIO TRA DOMANDA E OFFERTA - INADEGUATEZZA DELLATTUALE GESTIONE DELLE
BARRIERE DISTRIBUTIVE ALLENTRATA - PREMI DI REFERENZIAMENTO RICHIESTI A TUTTI
- SCOLLEGAMENTO DELLE RESPONSABILITA DI ACQUISTO E
DI VENDITA - LA CONVENIENZA DELLINSERIMENTO NEL CASO DI
- COMPLETO CANNIBALISMO
- ASSENZA DI CANNIBALISMO
- PARZIALE CANNIBALISMO
45RAPPORTI DI CANALE E POLITICHE ASSORTIMENTALI
- La decisione di inserire un prodotto devessere
assunta sulla base degli obiettivi della politica
assortimentale , vale a dire - soddisfare il consumatore fissando il più
opportuno equilibrio tra varietà, ampiezza e
profondità, da un lato, e convenienza dallaltro - differenziare lofferta rispetto ai
competitors - cogliere le opportunità di investimento
dellindustria che vuole aumentare la
penetrazione dei clienti e le referenze trattate
per cliente. - Per soddisfare il consumatore, il top management
deve - Fissare la copertura della categoria per limitare
la discrezionalità del buyer nel cogliere le
opportunità offerte dallindustria - Tarare la copertura di categoria in funzione del
ruolo di marketing e del posizionamento
dellinsegna sul piano della convenienza - Per differenziare lofferta rispetto ai rivali ,
occorre - Offrire prodotti specifici nelle categorie del
fresco - Sviluppare la marca commerciale e marche
esclusive darea - Evitare di trattare marche / referenze trattate
dai competitors , a condizione che la loro quota
si collochi al di sotto di una predefinita soglia
46RAPPORTI DI CANALE E POLITICHE ASSORTIMENTALI
- Per cogliere le opportunità di investimento
dellindustria senza compromettere gli altri due
obiettivi , occorrerebbe - Assumere come obiettivo la performance di
categoria - Legare il momento dellentrata al momento
delluscita con la seguente procedura di
negoziazione del referenziamento - Il buyer comunica il sell out e il margine netto
complessivo realizzato in media dalle referenze
trattate nella categoria scelta dal fornitore - Il buyer chiede al fornitore di fissare il prezzo
di vendita al pubblico e di prevedere il sell out
mensile - Il buyer negozia le condizioni commerciali e le
prestazioni di marketing - Il buyer valorizza tutti gli istituti negoziali
che vengono inseriti nel sistema informativo per
determinare in tempo reale il costo di acquisto - linserimento e la permanenza in assortimento del
nuovo prodotto sono legati alla realizzazione di
un margine complessivo mensile netto-netto per
unità di spazio superiore al 90 del margine
medio - Il buyer , allertato in automatico dal sistema
informativo ,chiede il reintegro del margine e
decide lestromissione in caso di mancato
raggiungimento dellobiettivo di performance
47RAPPORTI DI CANALE E POLITICHE ASSORTIMENTALI
- Passando da una negoziazione degli inserimenti
per fornitore ad una negoziazione per categoria - si velocizza linserimento dei nuovi prodotti
- si limitano i contributi dellindustria ai
prodotti che non ruotano - si crea una relazione stretta tra referenziamento
e dereferenziamento limitando la permanenza in
assortimento delle referenze che non ruotano a
sufficienza. - I contrapposti interessi di industria e
distribuzione in materia di ampiezza e varietà
/profondità dellassortimento di categoria - La politica di portafoglio dellindustria di
marca - Contratti leganti
- Sconti assortimento
- Premi di fine anno
- Sconti canvass e multibuy
48RAPPORTI DI CANALE E POLITICHE ASSORTIMENTALI
- Lautonomia di marketing del distributore nella
formazione dellassortimento e nel servizio ai
brand si misura in base allo scostamento tra
prezzo in fattura e prezzo di acquisto
netto-netto - il posizionamento dei diversi gruppi strategici
- La varianza delle quote di vendita
- I limiti della organizzazione funzionale nello
sviluppo della trattativa e nelle relazioni di
marketing coi fornitori - Il rimedio delle sovrastrutture
- Il rimedio dellevoluzione del ruolo del buyer
verso il category management - Limpatto delle altre leve sulla politica
assortimentale - Il caso Migros-Ferrero
- Inflazione e politiche assortimentali
- Innovazione di prodotto e aumenti di listino (
inflation masquè)
49QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
-
- Ø La barriere distributive che rallentano e
rendono più costosa la penetrazione del mercato
da parte dei nuovi prodotti sono da valutare
positivamente o negativamente ai fini della
performance del sistema economico ? - Ø I premi di referenziamento sono un adeguato
strumento per trasferire sul fornitore il rischio
di mercato dei nuovi prodotti ? - Ø Come si misura lautonomia di marketing della
distribuzione nella gestione dellassortimento ? - Ø Lorganizzazione funzionale degli acquisti
favorisce lindustria o la distribuzione
nellesercizio del potere contrattuale nei
rapporti di canale ? - Ø Come si posizionano i gruppi strategici della
distribuzione in rapporto allampiezza e alla
profondità dellassortimento di categoria ? -
50(No Transcript)
51LA PROPENSIONE ALLA DIVERSIFICAZIONE
ASSORTIMENTALE
- LOGICA ECONOMICA DELLINSERTIMENTO DI NUOVE
CATEGORIE ( diversificazione dell assortimento
) - E SEMPRE POSSIBILE DIVERSIFICARE RIDUCENDO
LESPOSIZIONE DELLE CATEGORIE CORRENTI
SOVRASTOCCATE , O AUMENTANDO LA FREQUENZA DI
RIFORNIMENTO DEL PUNTO VENDITA - DIVERSIFICARE CONVIENE PER IL DIFFERENZIALE DI
CONTRIBUZIONE DELLE NUOVE CATEGORIE - Assenza di cannibalismo
- Rigidità della domanda delle nuove categorie
- Rendimenti decrescenti dello spazio espositivo
- Effetti dellampliamento dellassortimento di
punto vendita sullo scontrino - EFFETTI DELLA DIVERSIFICAZIONE ASSORTIMENTALE
- NESSUN FINANZIAMENTO DELLA COMPETITIVITA DELLE
LINEE / PRODOTTI CORRENTI CHE, AL CONTRARIO
SUBISCONO UN AUMENTO DI PREZZO - ATTIVAZIONE DI UNA FORTE CONCORRENZA DI PREZZO
NEI CONFRONTI DEI DISTRIBUTORI SPECIALIZZATI
52IL RUOLO DELLA POLITICA ASSORTIMENTALE NELLA
CRISI DELLIPERMERCATO
- E CAMBIATO IL COMPORTAMENTO DI ACQUISTO
- MINOR IMPORTANZA DEL PREZZO RISPETTO ALLA
PROSSIMITA NELLA SCELTA DEL FORMATO E
DELLINSEGNA - AUMENTATI I CONSUMATORI CHE FANNO UN TRADE OFF
TRA CONVENIENZA DI PREZZO SU SINGOLI PRODOTTI
E DIMENSIONE DELLO SCONTRINO - DIMINUITA LA DISPONIBILITA AD INVESTIRE TEMPO
NELLA SPESA DEI PRODOTTI BANALI ( LAMPIEZZA
DELLASSORTIMENTO NON E PIU UN SOSTITUTO DEL
SERVIZIO DI PROSSIMITA ) - DIMINUITI GLI ACQUISTI DIMPULSO A CAUSA
DELLUTILIZZO DELLA LISTA DELLA SPESA E DEL
VOLANTINO PER LA SCELTA DEI PRODOTTI - DIMINUITA LA DISPONIBILITÀ DEL CONSUMATORE A
STOCCARSI IN OCCASIONE DELLA PROMOZIONE
53 IL RUOLO DELLA POLITICA ASSORTIMENTALE NELLA
CRISI DELLIPERMERCATO
- E CAMBIATO IL CONTESTO COMPETITIVO NON FOOD
- SVILUPPO DELLE GRANDI SUPERIFICI SPECIALIZZATE
(CATEGORY KILLER ) - COPERTURA DELLA FASCIA DEI PRIMI PREZZI E
SVILUPPO DELLA PROMOZIONALITA NELLE GSS, CON
CONSEGUENTE PERDITA DEL POSIZIONAMENTO DI
CONVENIENZA DEL FORMAT DESPECIALIZZATO - GLOBAL SOURCING E ACCENTRAMENTO DECISIONALE PER
IL NON FOOD ( NON ELDOM ) CHE HA SACRIFICATO
LEFFICACIA ALLEFFICIENZA - PROGRESSIVO SCOSTAMENTO TRA IL POSIZIONAMENTO DI
QUALITA E SERVIZIO NEL FOOD RISPETTO AL NON FOOD
- LIPER NON HA SAPUTO SFRUTTARE I SUOI PUNTI DI
FORZA RISPETTO ALLE GSS LALTA FREQUENZA DI
ACQUISTO E LA FEDELTA ALLINSEGNA
54IL RUOLO DELLA POLITICA ASSORTIMENTALE NELLA
CRISI DELLIPERMERCATO
- E CAMBIATO IL CONTESTO COMPETITIVO FOOD PER
QUANTO RIGUARDA - LAMPIEZZA, VARIETA, PROFONDITA
DELLASSORTIMENTO DI IPER-SUPER - IL LIVELLO DEI PREZZI DI IPER SUPER (-3)
- LA PROMOZIONE DI PREZZO
- AUMENTO DEI VOLANTINI
- FORTE CONVERGENZA DELLO SCONTO MEDIO
- ESTENSIONE DELLA PROMO AL FRESCO E
CONCENTRAZIONE DELLO SCONTO SU POCHI PRODOTTI - COMUNICAZIONE TELEVISIVA DELLA PROMO
- E VENUTA MENO LA CAPACITA DI INTEGRARE SUL
PIANO PROMOZIONALE LASSORTIMENTO FOOD E NON FOOD
55IL RUOLO DELLA POLITICA ASSORTIMENTALE NEL
SUPERAMENTO DELLA CRISI DELLIPERMERCATO
- REINTERPRETAZIONE DEL FORMATO PASSANDO DALLA
DESPECIALIZZAZIONE ALLA MULTISPECIALIZZAZIONE
SELETTIVA NEL NON FOOD , IN SETTORI DOVE NON CI
SONO GSS ( CASA, SALUTE , SPORT) EVENTUALMENTE
GESTENDO LA DIVERSIFICAZIONE IN PARTNERSHIP - LA DIVERSIFICAZIONE CHE TIENE CONTO DEL DIVERSO
POTENZIALE DELLE CATEGORIE , SOPRATTUTTO PER
QUANTO ATTIENE ALLA INTEGRAZIONE PROMOZIONALE
DELLASSORTIMENTO ( T. ) - REINTERPRETAZIONE DEL FORMATO SVILUPPANDO NUOVE
VIE DI INTEGRAZIONE PROMOZIONALE
DELLASSORTIMENTO - VARIABILIZZAZIONE DELLASSORTIMENTO NON FOOD E
CONCENTRAZIONE DELLA PROMO SUL NON FOOD CON LA
TECNICA DELLHARD DISCOUNT - DIGITALIZZAZIONE DELLASSORTIMENTO NON FOOD PER
CREAR TRAFFICO AL FOOD - VELOCIZZAZIONE DELLA SPESA CON ORDINI VIA WEBB E
DRIVE IN - INVERSIONE DELLA PROMO CROSS CATEGORY
- PROMO PER LUP SELLING INVECE DELLA CREAZIONE DI
TRAFFICO
56QUESITI PER LA VERIFICA DELLAPPRENDIMENTO
- Ø Come mai la propensione alla
diversificazione assortimentale di punto vendita
non si manifesta nel caso del discount? - Ø Perché i margini unitari delle nuove
categorie sono più alti dei margini unitari delle
categorie correnti ? - Ø I più alti margini delle nuove categorie /
marche possono essere utilizzati per finanziare
la riduzione dei margini delle categorie / marche
correnti ? - Ø Da cosa dipende lincremento delle vendite
generato con la diversificazione assortimentale? - Ø Ø Come si può definire lequilibrio
dellassortimento di punto vendita - categoria ?
57F. POTENZIALE DELLE NUOVE CATEGORIE
categorie aumento vendite di categoria aumento vendite per quota specializ. aumento vendite per integr. Assortim. Marginalità netta potenziale
GIORNALI 5 2 0 4
CASALINGHI 5 4 4 4
FARMACI 5 3 0 2
TELEFONIA 0 2 4 2
ASSICURAZIONI E PR.FIN. 3 5 5 4
BENZINE 0 4 5 2
GAS ED ELETTRICITÀ OTTICA 0 0 5 5 5 5 4 5
58T - LE DIMENSIONE DELLA POLITICA ASSORTIMENTALE
AMPIEZZA PROFONDITA VARIETA
PUNTO VENDITA Numero categorie Numero marche per categoria Numero segmenti di consumo
CATEGORIA Numero marche Numero referenze per marca Numero segmenti di consumo
59 CASO MIGROS - FERRERO
GDOWEEK, 7 maggio 2007, pag 26-27