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REDDITI D

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REDDITI D IMPRESA La normativa sul reddito d impresa scomponibile in due gruppi di norme: A) quelle che identificano la fonte di reddito in questione; B ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: REDDITI D


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REDDITI DIMPRESA
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  • La normativa sul reddito dimpresa è scomponibile
    in due gruppi di norme
  • A) quelle che identificano la fonte di reddito in
    questione
  • B) quelle volte a disciplinarne il calcolo.
    Rispetto alle altre categorie reddituarie le
    disposizioni che disciplinano le regole di
    determinazione del reddito dimpresa sono
    particolarmente numerose ciò è espressione della
    analiticità con cui è disciplinata lattività di
    misurazione del reddito.

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  • In particolare per lart. 55 TUIR sono redditi
    dimpresa quelli che derivano dallesercizio di
    imprese commerciali.
  • Lart. 55 chiarisce subito che con tale
    espressione si intende lesercizio per forma
    abituale ancorchè non esclusiva, delle attività
    indicate dallart. 2195 c.c. e delle attività
    indicate alle lettere b) e c) dellart. 32 che
    eccedono i limiti ivi stabiliti.

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  • IL legislatore ha poi previsto un criterio
    (quasi) generalizzato alle disposizioni stabilite
    per i soggetti Ires (art. 56).

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  • Sotto il profilo soggettivo (art. 73, TUIR) la
    disciplina dellIres individua 4 categorie di
    soggetti omogenee le prime due , sostanzialmente
    diverse la terza e la quarta.
  • Il primo insieme contiene le società di capitali,
    le società società cooperative e le società di
    mutua assicurazione residenti nel territorio
    dello Stato.
  • Il secondo gruppo contiene gli enti pubblici e
    privati diversi dalle società che hanno per
    oggetto esclusivo o principale lesercizio di
    attività commerciale.
  • Nel terzo gruppo sono ricompresi gli enti non
    commerciali (compresi i trusts) residenti
  • Nel quarto gli enti (compresi i trusts) con o
    senza personalità giuridica non residenti nel
    territorio dello Stato

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  • I criteri per lindividuazione delloggetto
    esclusivo o principale sono individuati dai co. 4
    e 5 dellart. 73 (atto costitutivo e statuto, co.
    4, o in mancanza attività effettivamente
    esercitata, co. 5).
  • La distinzione tra attività principale (oggetto)
    e accessoria non ha natura quantitativa ma
    qualitativa. Ciò significa che non è principale
    lattività più rilevante sotto il profilo
    quantitativo, ma quella inerente al
    raggiungimento degli scopi primari che hanno
    determinato la costituzione dellente.

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La determinazione del reddito dimpresa
dichiarazione dei redditi e bilancio desercizio
  • Lart. 83 stabilisce che il reddito dimpresa è
    determinato ltltapportando allutile o alla perdita
    risultante dal conto economico, relativo
    allesercizio chiuso nel periodo dimposta, le
    variazioni in aumento e diminuzione conseguenti
    dallapplicazione dei criteri stabiliti nelle
    successive disposizioni del presente decretogtgt.

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  • Il legislatore instaura un rapporto di dipendenza
    parziale.
  • Lutile, o la perdita, emergente dal CE funge da
    mera base di partenza per il calcolo del reddito
    dimpresa
  • Il fondamento logico di questa rinuncia è da
    identificarsi nella circostanza che, avendo il
    legislatore assegnato al bilancio desercizio il
    compito di rappresentare ltltcon evidenza e
    veritàgtgt (art. 2217, co. 2, c.c.) ovvero ltltin
    modo veritiero e correttogtgt (art. 2423 c.c.)
    tanto la situazione patrimoniale quanto quella
    economica e finanziaria, il risultato economico
    che scaturisce da questo documento costituisce il
    dato che più fedelmente dovrebbe rispecchiare
    lincremento di ricchezza determinato
    dallesercizio dellattività dimpresa

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  • Schematizzando la determinazione del reddito
    dimpresa ordinario passa attraverso le seguenti
    fasi
  • A) quantificazione dellutile o della perdita
    sulla base delle regole dettate dal codice
    civile
  • B) assumere i singoli fatti di gestione nonché le
    valutazioni di fine esercizio al fine di
    verificare quali fatti e quali valutazioni
    trovano nella norma tributaria una specifica
    regolamentazione
  • C) verificare se vi sia o meno coincidenza tra le
    valutazioni civilistiche e quelle tributarie e,
    quindi, provvedere a rettificare in sede di
    dichiarazione dei redditi il risultato di
    esercizio apportando tante variazioni in aumento
    quanti sono i componenti di reddito per i quali
    lapplicazione delle norme tributarie si traduce
    nella emersione di un maggior reddito e tante
    variazioni in diminuzione quanti sono i
    componenti di reddito per i quali lapplicazione
    della norma tributaria si risolve
    nellaccertamento di un minor reddito

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  • Danno origine a variazioni in aumento, ad
    es.,quelle norme tributarie che obbligano ad
    escludere dai componenti negativi di reddito
    costi e oneri imputati a CE secondo le norme
    civilistiche che sono in tutto in parte
    deducibili fiscalmente (es. spese di manutenzione
    eccedenti il limite di deducibilità, spese di
    rappresentanza, spese che danno origine a ricavi
    esenti,ecc.).
  • Danno origine a variazioni in diminuzione quelle
    norme tributarie che consentono di includere tra
    i componenti negativi oneri e costi non imputati
    al conto economico secondo le norme civilistiche,
    oppure quelle norme che obbligano o consentono di
    escludere dai componenti positivi di reddito
    proventi imputati al conto economico (es.
    proventi immobiliari, plusvalenze rateizzabili,
    ecc.)

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  • Criteri di determinazione
  • - competenza
  • - correlazione costi ricavi
  • - obiettiva certezza
  • - previa imputazione
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