Title: metodi standard di analisi del manto nevoso
1metodi standard di analisi del manto nevoso
- I profili nivostratigrafici
2La scelta dell'area
- non deve essere esposta al vento di solito
vengono scelte ampie radure in mezzo ai boschi,
se la località non si trova al di sopra del
limite boschivo - il terreno può essere piano o inclinato, ma deve
essere il più liscio possibile - la distanza della buca da alberi, arbusti, rocce
emergenti dal manto nevoso o costruzioni dovrebbe
essere almeno pari all'altezza di questi
ostacoli - non deve essere interessata dal passaggio di
sciatori e mezzi meccanici deve essere lontana
da coni valanghivi e da sistemi di innevamento o
di accumulo artificiale della neve (cannoni per
la neve programmata e frese pulisci-strade)
3Esecuzione della buca
4sequenza di lavoro
- scavo di una buca abbastanza larga da permettere
all'operatore di entrare agevolmente all'interno,
scavando fino al suolo si dovranno isolare due
pareti lisce, verticali e non esposte al sole - annotazione di data, ora, località, altitudine,
inclinazione del pendio, condizioni meteo
compresa la temperatura dell'aria rilevata ad
1,5m dal suolo - misurazione della temperatura della neve
- definizione degli strati di neve attraverso
lesame delle variazioni di durezza della neve,
colte grattando con un guanto o un pezzo di pelle
di foca sintetica la superficie verticale della
coltre nevosa la sensibilità e la pratica
porterà ad identificare anche le più deboli
variazioni - identificazione dei limiti degli strati e
registrazione della loro distanza dal terreno - classificazione della durezza di ogni strato
utilizzando l'apposita tabella - classificazione della forma e dimensione dei
cristalli di ogni strato, servendosi della lastra
cristallo-metrica e di una lente d'ingrandimento - classificazione del contenuto in acqua libera di
ogni strato - determinazione della densità degli strati di neve
di spessore sufficiente a consentire
l'inserimento del tubo di carotaggio, prelevando
e pesando un campione di neve con carotatori di
100 ml o 500 ml.
5Esecuzione delle prove penetrometriche
- Se una massa battente cade n volte da un'altezza
h (in cm) e genera una pressione, allora la
resistenza alla penetrazione R (in Newton) sulla
distanza P è - R
nhH T H -
P - dove T è la massa totale dei tubi della sonda
utilizzati (ogni tubo può essere lungo 0.5 m o 1
m, aventi rispettivamente massa di 0.5 kg o 1
kg), H la massa del martello (1 kg).
6La prova ha tre difetti principali
- Non localizza gli strati molto sottili, perchè la
sonda li attraversa con una sola percussione, e
la loro resistenza si media con quella degli
strati limitrofi. La valutazione di stabilità ha
però come obiettivo primario proprio quello di
localizzare gli strati deboli, anche se sottili
per questo motivo, l'operatore necessita di
esperienza che gli consenta di intuire, da
irregolarità nella velocità di penetrazione della
sonda, la presenza di croste e strati deboli. - La sonda svizzera non ha una buona risoluzione
nella neve fresca a temperature prossime allo
zero, perché questa neve aderisce alla punta,
variandone la dimensione effettiva. - La sonda è troppo pesante e ingombrante per
limpiego durante attività sportive come lo
sci-alpinismo.
7Il profilo penetrometrico
- è il grafico delle variazioni di resistenza alla
penetrazione in una sezione verticale del manto
nevoso. Con esso si controlla la resistenza degli
strati in profondità senza dover eseguire ogni
volta un profilo stratigrafico. Con
un'appropriato utilizzo della sonda è così
possibile sia scoprire la presenza di strati
deboli e valutare la stabilità del manto nevoso,
sia seguire per una certa distanza strati aventi
una resistenza caratteristica, individuati in un
profilo stratigrafico.
8Uso per seguire per una certa distanza strati
aventi una resistenza caratteristica, individuati
in un profilo stratigrafico
In questo caso la prova è eseguita prima dello
scavo della buca per il profilo
nivostratigrafico, e si usa lasciare conficcato
il tubo graduato per utilizzarlo anche come
misuratore della profondità degli strati. Si può
eseguire comunque anche senza farla seguire da un
profilo stratigrafico, se lo scopo è unicamente
di individuare strati deboli, variazioni di
resistenza e, in modo approssimativo, lo spessore
dei vari strati.