Title: Diapositiva 1
1Affrontare il problema della vaghezza del
linguaggio naturale attraverso le regole della
FLprogetto di ricerca di Pietro Salaris
dottorando di ricerca in storia, filosofia,
didattica delle scienze (indirizzo e mail
lorens.70_at_libero.it)
I problemi fondamentali che deve affrontare una
teoria sui linguaggi formali sono
fondamentalmente due, e sono correlati la
vaghezza e i termini non denotanti. Il primo a
preoccuparsi di trattare logicamente i termini
singolari non denotanti e la logica come
strumento di analisi filosofica fu Bertrand
Russel. Già Gottlob Frege si accorse che le
strutture linguistiche a cui si rivolgeva la
logica esistenziale standard dovevano possedere
determinati requisiti, cioè lesistenza di almeno
un individuo e la non presenza di termini
singolari non denotanti. Considerato che il
linguaggio naturale contiene numerosi termini
singolari non denotanti (Apollo, il cavallo
alato, Dio) a tale linguaggio non sono
applicabili il calcolo della logica standard. Per
comprendere la correlazione iniziale conviene
seguire un esempio di vaghezza molto chiaro in
questo senso presentato da Max Black (1923) cioè
il caso del termine sedia. Se consideriamo
l'insieme degli oggetti che appartengono a questa
categoria, possiamo rimanere sbalorditi dalla sua
eterogeneità. Basti pensare alle sedie con o
senza braccioli, sedie da ufficio, da cucina, da
ristorante, poltrone, sgabelli, divani, panchine
e così via. Si comprende facilmente il senso
della sfida che ripropone Black di rendere
inutilizzabile ogni possibile definizione di
sedia o 'sedietà' che gli venga fornita. E'
importante distinguere però il fatto che
differenti oggetti vengano raggruppati sotto un
unico nome, dalla vaghezza della parola occorre
cioè distinguere la vaghezza dalla generalità e
dalla ambiguità. La prima si ha quando uno stesso
simbolo si applica ad una molteplicità di oggetti
nello stesso campo di riferimento, la seconda
quando diversi significati sono associati alla
stessa forma fonetica. Si tratta di una
distinzione proposta da Black per risolvere la
confusione della vaghezza come relazione
uno-molti (tra simbolo e simbolizzato) che
rappresenta invece il fenomeno della generalità.
La vaghezza si presenta invece nel momento in cui
possono essere esibiti oggetti la cui
appartenenza all'insieme delle sedie è dubbia. Il
problema si pone nel momento in cui, di fronte ad
una serie di sedie che differiscono
progressivamente per piccoli particolari,
dobbiamo tracciare una linea netta tra sedie e
non-sedie.
La conclusione di questo discorso è che Il
linguaggio naturale è per sua natura ambiguo,
vago, metaforico non è sempre chiara
nellanalisi logica classica la distinzione tra i
segni intesi come segnali (per esempio le
indicazioni) e i segni intesi come espressioni
(per esempio i nomi denotanti)
Questi sono stati tra gli ostacoli maggiori
incontrati dalla teoria classica
dellIntelligenza Artificiale per dei limiti
concettuali della logica bivalente tradizionale
Esiste una data precisa che segna la nascita
della logica fuzzy (FL) ed è la pubblicazione nel
1965 dellarticolo "Fuzzy Sets" sulla rivista
Information and Control ad opera di Lofti A.
Zadeh, allora direttore del Dipartimento di
Ingegneria Elettrica della Università di
Berkeley. Sebbene esistessero dei precedenti
storici, la ripresa con energia di temi non nuovi
riorganizzati sotto laggettivo fuzzy, ne fece un
lavoro assolutamente originale e destinato a
lasciare comunque un segno.
- I grafici della figura a mostrano tre insiemi
fuzzy A1, A2, A3, che descrivono il concetto
della classe dei numeri reali vicini al numero
2. - A1(x), A2(x), A3(x) sono i valori che assumono in
ordinate, rispettivamente, gli insiemi fuzzy A1,
A2, A3.
Lidea più interessante di Zadeh è quella di
trattare le variabili linguistiche come insiemi
fuzzy
Scopo della mia ricerca è quello di fornire una
presentazione della FL nella direzione di un
problema linguistico ben determinato delle regole
fuzzy, quello della vaghezza, riguardo al quale
molto cè ancora da dire
Facoltà di Scienze della Formazione
dellUniversità degli Studi di CagliariDipartimen
to di Scienze Pedagogiche e Filosofiche XX ciclo
di Dottorato in Storia, filosofia e didattica
delle scienzeXVI settimana della Cultura
Scientifica e Tecnologica - Cagliari 13-19 Marzo
2006