Democrazia e Democratizzazioni - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

Democrazia e Democratizzazioni

Description:

Democrazia e Democratizzazioni Corso di Laurea Magistrale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali Dott.ssa Nicoletta Di Sotto ... – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:89
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 26
Provided by: Emili56
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Democrazia e Democratizzazioni


1
Democrazia e Democratizzazioni
  • Corso di Laurea Magistrale in Scienze Politiche e
    Relazioni Internazionali
  • Dott.ssa Nicoletta Di Sotto

2
  • La democrazia degli antichi era definita come
    lesercizio diretto e collettivo della maggior
    parte delle funzioni della sovranità attraverso
    decisioni prese nella piazza della polis e non
    contemplava libertà individuali.
  • La democrazia dei moderni si basa sulla libertà
    degli individui e sulla rappresentanza.

3
  • Il concetto di democrazia ha subito, nel corso
    dei secoli, una trasformazione di significato.
  • Ad oggi, quando si parla di democrazia si può
    fare riferimento ad una definizione normativa o
    ad una definizione empirica.

4
Definizione empirica di democrazia
  • Dahl sono democrazie tutti i regimi
    contraddistinti dalla garanzia reale di
    partecipazione politica più ampia della
    popolazione adulta maschile e femminile e dalla
    possibilità di dissenso e opposizione.
  • Sartori un sistema etico-politico nel quale
    linfluenza della maggioranza è affidata al
    potere di minoranze concorrenti che lassicurano.

5
  • Schmitter e Karl una moderna democrazia
    politica è un sistema di governo nel quale i
    governanti sono considerati responsabili per le
    loro azioni nella sfera pubblica da parte dei
    cittadini, che agiscono indirettamente attraverso
    la competizione e la cooperazione dei loro
    rappresentanti eletti.

6
  • Secondo questultima definizione deve sussistere
    una condivisione di regole e istituzioni
    allinterno delle quali non solo si compete, ma
    si collabora. Ma quali sono tali norme e
    istituzioni?
  • Regole e procedure del suffraggio universale
  • Elezioni libere, competitive, ripetute e
    corrette
  • Presenza di un struttura decisionale e di
    controllo unassemblea parlamentare eletta
  • Un primo ministro e un governo responsabili
  • Un insieme di strutture di intermediazione
    (partiti e gruppi).

7
  • Affinché possa sussistere un regime democratico
    di questo tipo è necessario che non vi siano
    condizionamenti esterni da parte di personale
    non eletto (es. militari), o da parte di una
    potenza esterna che sottrae indipendenza e
    sovranità ad una democrazia (es. UE).

8
  • Considerando che elemento determinante in questa
    definizione di democrazia è linsieme delle
    regole e delle istituzioni, allora si può
    proporre una definizione formale, o meglio
    procedurale di democrazia.

9
  • Molti autori, tra cui Schumpeter, sostengono
    limportanza di una tale definizione il metodo
    democratico è lo strumento istituzionale per
    giungere a decisioni politiche, in base al quale
    singoli individui ottengono il potere di decidere
    attraverso una competizione che ha per oggetto il
    voto popolare.

10
  • Ciò che viene garantito, secondo una definizione
    procedurale di democrazia, è che le decisioni
    siano prese seguendo le modalità previste, nel
    rispetto delle regole.
  • Tuttavia non tutte le decisioni possono essere
    assunte attraverso quelle regole formalizzate, ad
    esempio sono escluse le decisioni che rendono
    vane una o più regole del gioco (es.
    lineliminabilità della proprietà privata).

11
  • Questo comporta che
  • Il regime democratico consente incertezza in
    ordine al contenuto concreto delle decisioni, ma
    tale incertezza (relativa) non può superare certi
    limiti
  • Questi confini sono fissati sulla base
    dellaccordo-compromesso che riconosce le regole
    di risoluzione pacifica dei conflitti
  • I confini si superano quando si cerca di prendere
    decisioni che vanno contro le regole o quando
    toccano interessi vitali di alcuni attori sociali
    rilevanti per laccordo-compromesso.

12
  • Definizione genetica quellinsieme di norme e
    procedure che risultano da un accordo-compromesso
    per la risoluzione pacifica dei conflitti tra gli
    attori sociali, politicamente rilevanti e gli
    altri attori istituzionali presenti nellarena
    politica.

13
  • Definizione minima a) suffraggio universale,
    maschile e femminile b) elezioni libere,
    competitive, ricorrenti e corrette c) più di un
    partito d) diverse e alternative fonti di
    informazione.
  • Se viene a mancare anche solo uno di questi
    elementi non si parlerebbe più di regime
    democratico.

14
  • Definizione massima si deve partire dagli ideali
    o dai principi, piuttosto che dalle istituzioni
    concrete come la definizione minima. Proprio per
    questa sua caratteristica non esiste una
    definizione non è opportuno fissare dei limiti
    ai principi od ideali che sono continuamente in
    divenire.

15
  • Democrazia normativa occorre partire dai
    principi che la fondano, ovvero libertà ed
    uguaglianza. Ciò comporta che il regime deve
    creare le opportunità istituzionali migliori per
    realizzarle entrambe, a tutti i livelli (locale,
    regionale,) ed a tutti gli ambiti (familiare,
    lavorativo, sociale,).

16
  • Tale definizione richiede, per funzionare, il
    riconoscimento di diritti individuali e, alla
    loro base, lindividuazione di alcuni principi
  • Inclusione politica
  • Uguaglianza di voto
  • Partecipazione effettiva dei cittadini
  • Informazione chiara e corretta
  • Responsabilità e responsività dei governanti.

17
  • Dahl, a questo punto, parla di strumenti
    istituzionali necessari
  • 1. libertà di associazione e di organizzazione
    2. libertà di pensiero 3. diritto di voto 4.
    diritto dei leader di competere per il voto 5.
    fonti alternative di informazioni 6. elettorato
    passivo 7. elezioni corrette 8. istituzioni
    governative che dipendono dal voto.

18
  • ODonnel parla, invece, di rispetto della
    legalità (rule of law) rispetto delle leggi
    esistenti, realizzazione di una amministrazione
    efficiente, magistratura indipendente, sistema di
    risoluzione dei conflitti, assenza di corruzione
    e di criminalità, sistema di informazione
    pluralista e diffuso.

19
Democrazie reali
  • Esistono due direzioni diverse e complementari
  • Tipologie multiple ripropongono il meccanismo
    della tipologia classica, ma lo arricchiscono con
    una molteplicità di criteri rilevanti
  • Tipologie polari isolano due modelli con
    caratteristiche opposte.

20
  • Tipologie multiple le dimensioni rilevanti sono
    la legge elettorale, il livello di decentramento,
    il sistema partitico, i rapporti tra istituzioni
    e società civile.
  • Tra i modelli maggioritari
  • 1. Democrazia maggioritaria
  • 2. Democrazia plebiscitaria
  • 3. Democrazia fortemente maggioritaria
  • 4. Democrazia debolmente maggioritaria.

21
  • Tra i modelli non maggioritari
  • Democrazia proporzionale multipartitismo,
    governo di coalizione, pluralismo società civile
  • Democrazia conflittuale parlamentarismo o
    presidenzialismo e multipartitismo, controllo
    partitico della società, limitata autonomia della
    società civile.

22
  • Tipologie polari Lijphart utilizza due principi
    per classificare le democrazie, quello
    maggioritario e quello consensuale che
    influenzano le dimensioni rilevanti di un regime
    democratico esecutivo e partiti assetto
    centrale-federale. Si creano così due modelli il
    modello Westminster ed il modello consensuale.

23
  • Democrazia liberale una forma compiuta di
    democrazia.
  • Democrazia elettorale sono rispettati alcuni
    requisiti procedurali, ma le elezioni sono solo
    parzialmente libere e le chance di vittoria
    dellopposizione sono ridotte.

24
  • Regimi di transizione sono tutti quei regimi
    preceduti da unesperienza autoritaria o
    tradizionale cui faccia seguito un inizio di
    apertura, liberalizzazione e parziale rottura
    della limitazione del pluralismo.

25
  • Tali regimi hanno perso alcuni aspetti del genus
    non democratico, ma non hanno ancora tutte le
    caratteristiche richieste dalla definizione
    minima di democrazia.
  • In questo caso si possono avere
  • Democrazie protette controllate da militari o
    da forze esterne al paese
  • Democrazie limitate se vengono rispettate,
    anche solo parzialmente, alcune regole del gioco
    democratico
  • Pseudo-democrazie regimi autoritari che
    presentano forme esteriori del regime democratico
    (es. costituzioni).
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com