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Le vie commerciali nel mondo antico

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... FONTI ANTICHE SULL AMBRA INTRODUZIONE PLINIO IL VECCHIO Altre testimonianze Luciano di Samosata racconta, nell operetta Sull ambra e i cigni , ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Le vie commerciali nel mondo antico


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Le vie commerciali nel mondo antico
  • Parte 1
  • La via dellambra

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Introduzione
INTRODUCTION
La via dellambra è una particolare rotta
transeuropea che forse è eccessivo definire
rotta commerciale. Luso di tale espressione è
dovuto al fatto che il materiale in questione,
lambra, per le sue particolari qualità estetiche
e per le presunte qualità che il pensiero
tradizionale le attribuiva, era sicuramente
ricercata come materiale prezioso. A differenza
di altri materiali come lo stagno, per esempio,
essa è legata a manufatti di sicuro impatto
estetico e destinati a durare. Oggetti dambra
verranno ritrovati anche in sepolture.
This work would have to be translated in English
but, sorry, I have had no time for it. So I hope
that images and indications regarding the texts I
used will be enough to understand the aim of my
work, which must be considered only a small
approach to the question.
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I TIPI DI AMBRA
  • Ambra del Baltico
  • E la specie più ricercata, gialla e brillante
  • Ambra rossa.
  • Questo tipo di ambra, rossastra e meno
    trasparente, si trova anche in località del Sud
    Europa (Francia etc) ma è meno prezioso di quella
    baltica

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AMBRA BALTICA
  • Un bellissimo esemplare di ambra del Baltico
  • Caratteristichegialla, brillante e ricca
    dinclusioni

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FONTI ANTICHE SULLAMBRA
Tra
scienza e fantasia
  • INTRODUZIONE

Tra le fonti antiche, la più interessante e
scientifica è sicuramente quella di Plinio il
Vecchio ma qui si ricorda anche il contributo di
Luciano di Samosata che accenna al mito
dellambra nella Storia vera ma soprattutto
dedica alle origini mitiche di essa la metà di
una breve operetta intitolata proprio Dellambra
o dei cigni ( ???? ??? ???????? ? ?O? ????O?)
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PLINIO IL VECCHIO
Si presenta qui uno stralcio dalla lunga
trattazione che Plinio dedica allambra. Di essa
viene data una precisa descrizione mentre nei
paragrafi seguenti lautore passa a dare in
formazioni per noi più curiose ma che
testimoniano quanto il materiale fosse ricercato

XXXVII - 47 47 Genera eius plura sunt. Ex
iis candida odoris praestantissimi. Sed nec his
nec cerinis pretium. Fulvis maior auctoritas. Ex
iis etiamnum amplior tralucentibus, praeterquan
si nimio ardore flagrent, imaginem igneam in
iis esse, non ignem, placet. Summa laus
Falernis a vini colore dictis, molli fulgore
perspicuis. In quibus et decocti mellis lenitas
placeat. 47 Le varietà di ambra sono numerose.
Di esse la bianca ha l'odore migliore, ma né essa
né quella color cera ha pregio la rossiccia è
più pregiata, e più ancora se trasparente, purché
la luminosità non sia eccessiva ciò che in essa
piace è un'immagine del fuoco, non il fuoco vero
e proprio. La varietà più stimata è il Falerno,
detta così dal colore del vino è trasparente
nella sua dolce luminosità, e in essa si apprezza
anche la morbida tinta del miele cotto
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Altre testimonianze
  • Luciano di Samosata racconta, nelloperetta
    Sullambra e i cigni, di un suo viaggio lungo
    lEridano nella speranza di vedere lambra
    distillata dai pioppi, le piante in cui sarebbero
    state trasformate le sorelle di Fetonte disperate
    dopo la morte del fratello. Il mito racconta che
    le loro lacrime divennero ambra ma Luciano
    racconta di essere stato deriso dai marinai che
    lo accompagnavano, i quali affermano di non aver
    mai visto ambra lungo le rive del fiume.
  • Sembrerebbe trattarsi di una chiara intenzione di
    discutere il mito in modo leggero, scherzoso ma
    comunque con un intento demistificatore, comera
    consono alla mentalità dello scrittore

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Larcheologia i Piceni
  • . Le popolazioni picene sono state in grado non
    solo di mediare gli impulsi che a loro volta
    acquisivano, ma anche di trasmettere la loro
    esperienza tecnica e le loro concezioni
    artistiche ad altri partner geograficamente
    lontani da quei laboratori artistici privilegiati
    dove la costante e continua ricerca del bello
    elaborava i canoni estetici di riferimento. La
    collocazione lungo le rotte marine che risalivano
    l'Adriatico verso i passi alpini e la particolare
    facilità di contatti con le coste istriane e
    dalmate mettono in contatto i Piceni, lungo la
    via dell'ambra - di cui sono fra i principali
    fornitori -, con le popolazioni del Nord Italia e
    con l'Europa centrale. La possibilità di facili
    collegamenti fra l'Adriatico e quell'area del
    litorale tirrenico, lungo la valle tiberina,
    precocemente acculturata attraverso i contatti
    con le colonie greche del Tirreno meridionale, è
    occasione di grande sviluppo dell'attività
    commerciale, altro cardine dell'economia picena,
    tanto importante da sollecitare un continuo
    aggiornamento in campo militare probabilmente
    anche per le esigenze di una diffusa attività di
    controllo dei carichi mercantili, anche
    internazionali la stele del principe di Novilara
    che affida alla memoria il suo ruolo di
    comandante di una flotta di polizia navale è, in
    questo senso, un documento estremamente
    significativo e racconta forse di un'esperienza e
    di un'attività secolare che diventeranno, secondo
    la testimonianza delle fonti letterarie, risorsa
    economica come attività mercenaria, quando
    l'economia picena subisce, al pari di quella
    degli altri popoli dell'Italia antica, un forte
    collasso

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La mummia di Grottarossa
  • A Roma, al palazzo Massimo alle Terme dove hanno
    sede i musei nazionali, e conservata la mummia
    di una bambina di circa 8 anni, vissuta tra il
    150 e il 200 d.c.
  • La bambina venne sepolta lungo la via Cassia in
    località Grottarossa a Roma.
  • Il corpo era collocato in un sarcofago tutto
    scolpito sepolto a 5 m di profondità.
  • E rimasta integra fino al 1964, quando,
    durante lo sterro per un edificio, la tomba
    venne demolita dalle ruspe e il sarcofago finì a
    pezzi in una discarica assieme alla terra di
    scavo.
  • ..
  • Alla salma non sono stati asportati gli organi
    interni secondo la tecnica adottata in Egitto, ma
    e stata cospersa di sostanze odorose e resinose.
  • La bimba venne sepolta con i suoi gioielli, al
    collo portava una collana in oro e zaffiri.
  • Le analisi hanno rivelato che gli zaffiri
    provenivano da lontanissimo, addirittura dallo
    Sri Lanka . Al mignolo aveva un anellino doro
    troppo grande per lei e per questo gli avevano
    arrotolato un po di filo per fare spessore.
    Portava degli orecchini in filo doro a
    cerchietto. Particolare e la presenza di una
    pupa, una bambola di avorio di accurata fattura e
    dalle articolazioni mobili, ricorda le Barbie di
    oggi. Lacconciatura e adornata con un diadema
    lunato. E poi ci sono alcuni amuleti e degli
    oggetti simbolici in miniatura. Tra i quali un
    porta trucco a forma di conchiglia. Gli oggetti
    sono fatti con ambra proveniente dal baltico.

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La via dellambra oggi
  • Su Internet è possibile trovare vari resoconti di
    viaggiatori che oggi, in stile turisti fai da
    te, hanno intelligentemente ripercorso quelle
    rotte in parte favolose. Un esempio?

Ecco Pierpaolo, uno degli avventurosi che su
Internet hanno messo a disposizione il racconto
del loro viaggio
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SITOGRAFIA
  • I Piceni popolo dEuropa
  • http//www.undo.net/cgi-bin/undo/pressrelease/fp
    ressrelease.pl?id986495592day987026400

http//www.museionline.it/museimarche/piceni/provi
nce/la_civilta_picena.htm
  • Per la via dellambra oggi

http//images.google.it/images?qLaviadell27amb
ra20052BPierpaolohlitbtnGCercaimmagin
  • Per la mummia di Grottarossa

http//www.ulisse.rai.it/R3_popup_articolofoglia/0
,6844,615E2525,00.html
  • Per lesemplare alla dia n 4

http//www.ipanemarovis.com/Fossile20Ambra2020B
altico.htm
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BIBLIOGRAFIA
  • Luciano, Dellambra e dei cigni, in Opere, vol
    III, ed Utet , Torino,1993
  • Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, V volume,
    Einaudi, Torino
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