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La valutazione della formazione

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Title: Master in MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO Author: PERNISCO Last modified by: ASL Created Date: 8/19/2005 11:52:52 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: La valutazione della formazione


1
La valutazione della formazione
Amerigo Bianchi Dip. Prev. ASL 10 Firenze
2
Qual è il problema?Esiste una risposta al
problema che almeno in parte è risolvibile con
unazione formativa?
  • Regola delle 4 i
  • indisponibilità
  • indifferenza
  • impossibilità
  • incompetenza

3
Chi governa la valutazione governa lapprendimento
4
quattro domande prima di iniziare questo viaggio
  • E giusto, logico, utile valutare la formazione?
  • Lanimatore di formazione è coinvolto nel
    processo di valutazione?
  • Rispetto al processo formativo in quali parti (o
    tutte) lanimatore di formazione può contribuire
    a valutare?
  • Cosa si può valutare?

5
Le prime rispostepoi vedremo.
  • E giusto, logico, utile valutare la formazione?
  • Lanimatore di formazione è coinvolto nel
    processo di valutazione?
  • Rispetto al processo formativo in quali parti (o
    tutte) lanimatore di formazione può contribuire
    a valutare?
  • Molte. Alcune più approfonditamente, altre per
    dialogare con il progettista, i docenti, i
    tutor, gli altri animatori
  • Cosa si può valutare?
  • Tutto o nulla. dipende.

6
Obiettivo Specifico di Apprendimento
  • I partecipanti dovranno essere in grado di
  • elencare gli Oggetti Specifici valutabili
  • del PROCESSO FORMATIVO

7
Valutazione di Apprendimento
  • Il partecipante dovrà elencare almeno quattro
    degli Oggetti Specifici
  • del PROCESSO FORMATIVO valutabili
  • Per un Oggetto a scelta, dovrà indicare almeno
    tre Criteri/Requisiti e/o Indicatori
  • utili per la sua valutazione

8
Bibliografia
  • Testi
  • Guilbert J.J., Guide Pédagogique, OMS,
    Genève,1998  
  • Beccastrini S., Tonelli S., Gardini A. Piccolo
    Dizionario della Qualità Centro Scientifico
    Editore
  • Morosini P.L. Griglie di Valutazione in Sanità.
    Miglioramento Continuo di Qualità, valutazione di
    efficacia degli interventi e gestione aziendale -
    Centro Scientifico Editore
  • Documenti
  • Morosini P.L ., Renga G., Tonelli S. , Qualità
    della formazione permanente. Manuale per
    l'autovalutazione e l'accreditamento tra pari
    delle attività formative, Tendenze nuove, n.5,
    1998
  • Materiale daula di Sergio Tonelli

9
COSA SIGNIFICA VALUTARE?
  • La valutazione è l'azione intenzionale di chi
    attribuisce un giudizio di valore a qualcosa.
  • Da non confondere con le
  • VERIFICHE che sono rilevazioni di dati,
    accertamenti di stati di fatto
  • LE VALUTAZIONI sono giudizi di valore espressi
    DOPO le verifiche (dopo aver accertato gli stati
    di fatto)

10
LAPPROPRIATEZZA DELLA FORMAZIONE
  • Cioè
  • LA FORMAZIONE E UN PROCESSO IL CUI SCOPO
    ESSENZIALE E QUELLO DI FACILITARE DELLE
    MODIFICAZIONI DEL COMPORTAMENTO
  • J.J. Guilbert Guida Pedagocica OMS

11
IL COMPORTAMENTO
  • Modo in cui una persona agisce, procede, ha un
    certo atteggiamento nei confronti di altre
    persone e dellambiente che lo circonda
  • Modo in cui una persona o un gruppo di persone,
    agisce rispetto ad una questione specifica
  • De Mauro Il dizionario della lingua italiana -
    PARAVIA

12
UN PROCESSO PSICOSOCIALE Nicoletta Cavazza
Università degli Studi Di Modena e Reggio Emilia
informazioni
Percezione delle conseguenze del comportamento
formazione
comportamento
Norme implicite
Contesto - Cultura organizzativa - Cultura del
gruppo di lavoro
13
COMPETENZA
  • INSIEME DI CONOSCENZE E CAPACITA CHE OGNI
    SINGOLO
  • INDIVIDUO DELLORGANIZZAZIONE DETIENE E CHE
  • VENGONO MOBILITATE IN UNO SPECIFICO CONTESTO
  • (situazione, luogo, tempo) ALLO SCOPO DI TROVARE
    LA
  • SOLUZIONE AL PROBLEMA CHE DEVE AFFRONTARE

14
COSÈ UN PROCESSO
  • Un Processo è una sequenza reale di azioni ed
    eventi, osservabili, e tra loro collegati.

15
ESERCITAZIONE
  • Descrivere su un lucido da precisare meglio a
    voce, le principali fasi del processo formativo
  • Tempo 30 minuti

16
SPIRALE DEL PROCESSO FORMAZIONE (J.J. Guilbert
- Guida Pedagogica OMS)
DEFINIZIONE DEI COMPITI E DEGLI OBIETTIVI
EDUCATIVI
ATTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE
PIANIFICAZIONE DI UN SISTEMA DI VALUTAZIONE
PREPARAZIONE E ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA EDUCATIVO
17
  • Quali oggetti
  • possono essere valutabili nella
  • formazione?

18
OGGETTI DA VALUTARE IN CAMPO FORMATIVO
  • SISTEMA FORMATIVO (dellorganizzazione in esame)
  • PROGETTI
  • PROCESSI
  • RISULTATI

19
COSA VUOL DIRE VALUTARE?
  • Valutare non è un atto ma un processo il cui
    risultato è lidentificazione di uno scarto tra
    OSSERVATO e ATTESO seguito da un giudizio
    sullaccettabilità di tale scarto e seguito
    infine da una DECISIONE.

20
La valutazione non collegata alla decisione
perde ogni significato (Holland)
  • ... se questa affermazione è condivisibile
    domandiamoci allora quali sono le tappe logiche
    irrinunciabili di qualunque processo
    valutativo-decisionale...

21
MODELLO DI PROCESSO VALUTATIVO DECISIONALE
(Modello dei sei interrogativi)
(Tonelli)
  • Chi VALUTA? quale è il vero soggetto valutante?
  • (il decisore!.. non il semplice raccoglitore di
    dati)
  • Cosa VALUTA? quali oggetti intende valutare?
  • Perchè VALUTA? quali sono i suoi obiettivi?
  • Come VALUTA?
  • quali criteri, indicatori, scale e standard
    userà?
  • quali tecniche di raccolta ed elaborazione dati?
  • quale giudizio darà sullo scarto osservato -
    atteso?
  • Quanto costa VALUTARE? Quali risorse (persone,
    denaro, tempo..) sono necessarie per progettare
    la valutazione e poi per raccogliere i dati,
    elaborarli, analizzarli? 
  • Quali decisioni prende?

22
COME MISURARE gli oggetti
  • Per ognuno devono essere definiti
  • criteri/requisiti/standard
  • scala
  • indicatori
  • LSA (Livelli Soglia di Accettabilità) in campo
    formativo si parla di LSP (Livello Soglia di
    Performance)

23
CRITERI (dal greco crino distinguo, giudico,
scelgo, decido) Caratteristiche valutabili di
qualunque "oggetto" selezionate dal soggetto
valutante in base alle sue finalità, onde poter
effettuare distinzioni, esprimere giudizi,
operare scelte, prendere decisioni. Quando i
criteri sono troppo generici per consentire
valutazioni accurate si ricorre a indicatori
(vedi) che li specificano e li rendono valutabili
24
INDICATORI (dal latino index indice, "che
mostra", "che indica") Gli indicatori
appartengono alla stessa famiglia logica dei
criteri. Essi sono specificazioni dei criteri,
informazioni che rendono misurabili i criteri.
(ad esempio uno dei tanti criteri abitualmente
considerati per lacquisto di una casa può essere
il comfort, che non è direttamente misurabile
senza la mediazione di opportuni indicatori)
Gli indicatori sono informazioni selezionate
per leggere, interpretare la realtà, permettendo
di apprezzare le variazioni di fenomeni, le
differenze di oggetti in esame.
25
GLI INDICATORI sono utili
  • per facilitare descrizioni (come stanno le
    cose?)
  • per consentire sorveglianza e valutazione (come
    stanno andando le cose?)
  • per effettuare previsioni (dove stanno andando
    le cose?)
  • per progettare (come vorremmo che andassero
    le cose?)
  • per operare distinzioni, formulare giudizi, e
    quindi prendere decisioni (cosa dobbiamo fare?)

26
requisito
  • Il requisito è lequivalente di uno standard di
    riferimento

standard
il valore, livello, esempio di riferimento con
il quale si confronta loggetto da valutare per
poter esprimere un giudizio comparativo
27
LIVELLO SOGLIA DI ACCETTABILITÀ
  • Il Livello Soglia di Accettabilità definisce
    quella frequenza assoluta o percentuale o tasso
    al disopra o al disotto del quale la qualità non
    è considerata accettabile

28
OGGETTI DA VALUTARE IN CAMPO FORMATIVO
  • SISTEMA FORMATIVO (esempio)
  • Valutazione del piano annuale di formazione
  • PROGETTI
  • Q del progetto
  • PROCESSI (esempi)
  • Q organizzativa
  • Q della docenza
  • Q dei materiali didattici
  • RISULTATI
  • Gradimento Apprendimento Impatto

29
SISTEMA FORMATIVO (esempio)Valutazione del
piano annuale di formazione
  • Almeno il . dei progetti deve essere
    considerato accettabile (utilizzando la griglia
    dei requisiti minimi di valutazione di un
    progetto) e pertinente alla priorità indicate
    dallorganizzazione
  • Almeno il . dei partecipanti ai corsi
    realizzati deve superare le prove di VDA
    considerate di qualità accettabile
  • Almeno l80 dei corsi deve ottenere al
    questionario di gradimento ECM un indice di
    soddisfazione superiore a.

30
PROGETTARE FORMAZIONE SIGNIFICA
  • .definire obiettivi di apprendimento per
  • soddisfare bisogni formativi di soggetti
  • che devono affrontare problemi e
  • stabilire modi e tempi per realizzare gli
  • obiettivi e per valutare lapprendimento

31
MODELLO DI PROGETTAZIONE di attività formative
(SPIRALE DELLA PROGETTAZIONE FORMATIVA (di J.J.
Guilbert modif. Tonelli)

Analisi della nuova situazione
INPUT (varie possibilità)
Diffusione delle informazioni
ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE
  • Ambito? Problemi?
  • (elenco e classificazione dei Problemi, scelta
    delle priorità, analisi delle cause, indicatori)
  • Soggetti e bisogni formativi?
  • Stime di fattibilità?

Valutazione dei risultati
Attuazione del programma con valutazioni di
processo ed eventuali correzioni
  • OBIETTIVI SPECIFICI
  • di apprendimento
  • di impatto

PROGRAMMA OPERATIVO
PIANO DI VALUTAZIONE dei risultati
32
GRIGLIA MINIMA PER VALUTARE PROGETTI FORMATIVI
(Tonelli)
  • Scala di giudizio 1 (molto negativo) 2
    (negativo) 3 (positivo) 4 (molto positivo)
  • Livello soglia di accettabilità valutazioni
    almeno di livello 3, per ognuno dei capitoli
  • (bisogni formativi, fattibilità, obiettivi
    specifici, piano di valutazione dei risultati,
    programma)
  • Titolo del progetto data
  • Responsabile del progetto
  • Valutazione effettuata da in data
  •   
  • VALUTAZIONE ANALITICA (riferita agli elementi
    costitutivi del Progetto)
  • Rilevazione dei bisogni formativi 1 2
    3 4
  • Stime di fattibilità 1 2 3
    4
  • Obiettivi specifici di apprendimento (OSA) 1
    2 3 4
  • Obiettivi specifici di impatto (OSI) 1 2
    3 4
  • Piano di valutazione dei risultati 1 2
    3 4
  • Programma 1 2 3 4
  • __________________________________________________
    ________________________
  • Valutazione COMPLESSIVA 1 2 3
    4

33
ESERCITAZIONE
  • Quali sono i requisiti minimi di qualità di un
    processo formativo?
  • Riportarli in un lucido da precisare meglio a
    voce
  • Tempo 45 minuti

34
REQUISITI MINIMI DEL PROCESSO FORMATIVO (1 di 2)
  • ORGANIZZAZIONE
  • Informazione ai partecipanti
  • Aspetti logistici
  • - strutture prenotazione aula/aule in base al
    numero dei partecipanti ed alla metodologia
    didattica che verrà utilizzata
  • - adeguatezza verifica del comfort e della
    disponibilità degli impianti mensa e ristoro
    (disponibilità del servizio in tempi e luoghi
    concordati) 
  • Materiale didattico Dispense, testi, cd rom
  • Materiale di consumo lucidi, cartelle, penne
  • Strumenti didattici
  • verifica presenza e funzionamento degli strumenti
    di supporto (fotocopiatrice, computer,
    proiettore, impaginatrice, lavagna a fogli,
    etc.)
  • definizione delle caratteristiche per la
    compatibilità delle attrezzature in uso presso la
    struttura (computer, proiettore,
    videoregistratore, etc.)
  •  

35
REQUISITI MINIMI DEL PROCESSO FORMATIVO (2 di 2)
  • VALUTAZIONE
  • - Valutazione apprendimento
  • Test di ingresso
  • Test di uscita
  • - Valutazione gradimento logistica, contenuti,
    obiettivi, chiarezza delle lezioni, utilità dei
    lavori di gruppo, etc.
  • ANALISI DEI COSTI 
  • Costi a preventivo
  • Costi a consuntivo
  • Scarto rispetto al costo preventivato
  • RELAZIONE FINALE 
  • - vedi griglia (scheda riepilogativa del
    processo formativo)

36
REQUISITI PROGRAMMA OPERATIVO
  • Il titolo delliniziativa
  • Lidentificazione del conduttore, animatore/i,
    tutor
  • Obiettivo generale
  • Obiettivi specifici di apprendimento
  • Elenco dei contenuti
  • La metodologia didattica e gli strumenti
    didattici
  • La struttura del percorso formativo con la sua
    articolazione cronologica
  • I materiali didattici e di supporto
  • Lelenco dei docenti (vedi griglia per
    lindividuazione del docente)
  • La data di svolgimento, la sede, le strutture e
    la logistica in cui si terrà levento formativo

37
CRITERI PER LINDIVIDUAZIONE DEL DOCENTE
(Tonelli componenti gruppo regionale formazione
prevenzione)
  • curriculum professionale con
  • - titolo di studio
  • - esperienze professionali e di insegnamento
    sullargomento oggetto della docenza
  • proporre per scritto gli obiettivi di
    apprendimento relativi alla docenza
  • individuare le metodologie didattiche attive
    coerenti con gli obiettivi di apprendimento
  • prevedere la consegna con un congruo anticipo (10
    giorni)
  • - sequenza logica dei contenuti
  • - il materiale didattico, con formato standard
    definito e concordato al momento dellincarico.
  • - la bibliografia
  • - i test per la valutazione di apprendimento 
  • accettare di essere valutati dai discenti
    mediante questionario di gradimento.

38
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI UN DOCENTE
(Tonelli componenti gruppo regionale formazione
prevenzione)
39
OBIETTIVO
  • E ciò che il soggetto agente vuole raggiungere,
    ottenere

40
OBIETTIVO SPECIFICO (OS)
  • Eun obiettivo ben determinato, valutabile, per
    il quale sono quindi noti criteri, indicatori e
    standard di accettabilità.
  • Gli obiettivi specifici consentono di passare
    da una definizione concettuale ad una operativa
    delle finalità di una decisione. Sono misurabili,
    guidano le azioni, tracciano la direzione,
    aumentano la motivazione, aumentano la
    trasparenza, rendono esplicite le responsabilità

41
OBIETTIVO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (OSA)
  • Eciò che il discente deve saper fare al termine
    del periodo di apprendimento.. e che non sapeva
    fare prima (Guilbert)

42
OBIETTIVO SPECIFICO DI IMPATTO (OSI)
  • E l'obiettivo finale di cambiamento della
    realtà al quale tende un progetto FOR come
    effetto dellapprendimento

43
ESERCITAZIONE
  • Su un lucido riportare i requisiti a cui
  • deve rispondere un obiettivo specifico
  • Tempo 30 minuti

44
LE QUALITÀ DI UN OBIETTIVO (OSA O OSI)
  • PERTINENZA ai bisogni formativi del soggetto
    (rilevati in funzione delle competenze specifiche
    del suo ruolo professionale)
  • ADEGUATEZZA ai livelli di competenza già
    posseduti dal soggetto
  • CHIAREZZA e PRECISIONE nella formulazione
  • VALUTABILITÀ (Criteri / indicatori e Livello
    Accettabilità di Performance)
  • REALIZZABILITÀ nel contesto dato, con le risorse
    disponibili
  • ETICITÀ

45
PERCORSO PER VALUTARE I RISULTATI DI
UN PROGETTO FORMATIVO
  • Quale è la SITUAZIONE ATTUALE non soddisfacente?
  • (connotarla mediante indicatori validi)
  •  Quale è la SITUAZIONE ATTESA come esito del
    progetto?
  • (definire gli standard riferiti agli indicatori
    scelti)
  •  DISEGNO DELL'INDAGINE  
  • Quali dati raccogliere?
  • Quali strumenti usare?
  • Come garantire la qualità delle rilevazioni?
  • Come organizzare la rilevazione? (soggetti,
    tempi, modi, costi,..)
  • RILEVAZIONE DEI DATI
  • ANALISI ED ELABORAZIONE DEI DATI
  • STESURA DEL RAPPORTO

46
PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI
  • valutazione del gradimento
  • e
  • valutazione dellapprendimento
  • a quali soggetti? con quali strumenti? quando
    e chi raccoglie i dati? come valutarli?
  • quale Livello Soglia di Accettabilità (LSA) ?
  • valutazione dimpatto (cambiamento a distanza e
    duraturo nel tempo)
  • Partecipanti TRASFERIMENTO SUL LAVORO
  • Organizzazione RICADUTA ORGANIZZATIVA
  • Individuazione comportamenti e/o situazioni
    riferite allazione formativa
  • Descrizione di ogni comportamento e/o
    situazioni con un valido indicatore
  • Definizione di uno ST o LSA dei comportamenti
    e/o situazioni

47
LA VALUTAZIONE DELLAPPRENDIMENTO (VDA) (JJ
Guilbert)
  • CAMPO INTELLETTUALE (I)
  • CAMPO MANUALE (M)
  • CAMPO RELAZIONALE (R)

48
(No Transcript)
49
PERTINENZA DELLE TECNICHE FORMATIVE AI CAMPI DI
APPRENDIMENTO (Sergio Tonelli)
TIPO DI CAMPO LETTURE LEZIONI DIALOGHI DIMO STRAZIONI SIMULA ZIONI ESPERIENZE REALI
INTELLET TUALE SI SI SI SI SI
MANUALE ? SI SI
RELAZIO NALE ? SI SI
50
ELEMENTI COSTITUTIVI DI UNA PROVA DI VDA
  • obiettivo di apprendimento
  • tipo e numero dei soggetti da valutare
  • testo della prova ed eventuali istruzioni
  • eventuali materiali o strumenti necessari per
    lesecuzione della prova
  • criteri ed eventuali indicatori rispetto ai
    quali valutare la competenza del soggetto
  • scale di valutazione
  • livelli accettabili di performance (LAP)

51
ESERCITAZIONE
  • Quali sono i TIPI DI PROVE riferibili ai tre
    classici
  • campi dellapprendimento
  • INTELLETTUALE
  • MANUALE
  • RELAZIONALE

52
LA VALUTAZIONE DELLAPPRENDIMENTO (VDA) (JJ
Guilbert)
  • CAMPO INTELLETTUALE (I)
  • Esami orali
  • Test di vario tipo (Check list, QSM, Problemi,
    Casi, ...)
  • Prova pratica di realizzazione di prodotti
    intellettuali
  • (lezione, saggio, stesura di documento, articolo,
    bibliografia, progetto,...)
  • CAMPO MANUALE (M)
  • Prove pratiche di attività manuali (in situazione
    reale o simulata)
  • Realizzazione di prodotto materiale
  •  
  • CAMPO RELAZIONALE (R)
  • Prove pratiche di comportamento (in situazione
    reale o simulata)

53
VALUTAZIONE DEGLI EVENTI FORMATIVI (OMS J.J.
Guilbert - Tonelli Linee guida Dip. Prev. ASL
10 FIRENZE -- FORED)
  • 1.  valutazione dellapprendimento
  • test da somministrare sia in ingresso che in
    uscita
  • costituito da almeno 10 domande chiuse a 4
    opzioni di risposta di cui solo una è quella
    accettabile
  • ogni domanda del test assume valore uguale a 1 e
    il Livello di Accettabilità di Performance del
    discente rispetto al questionario è pari a 10.
  • Nellipotesi di una o più domande, con due o
    tre risposte esatte, la singola domanda assumerà
    il valore riportato nella tabella seguente.
    Quindi per mantenere un questionario con un
    Livello di Accettabilità di Performance pari a 10
    dovranno essere aumento il numero delle domande

54
(No Transcript)
55
VALUTAZIONE DEGLI EVENTI FORMATIVI (OMS J.J.
Guilbert - Tonelli Linee guida Dip. Prev. ASL
10 FIRENZE -- FORED)
2 - valutazione del gradimento
I.S (Ax1)(Bx2)(Cx3)(Dx4)(Ex5) x
20/nquestionari
56
VALUTAZIONE DEGLI EVENTI FORMATIVI (OMS J.J.
Guilbert - Tonelli Linee guida Dip. Prev. ASL
10 FIRENZE -- FORED)(1 di 2)
3 - valutazione di impatto
Lobiettivo è quello di valutare a distanza di
tempo e con opportuni strumenti - lavvenuto
apprendimento duraturo dei partecipanti - il
reale utilizzo dellapprendimento acquisito
durante la normale attività organizzativa - la
ricaduta organizzativa intesa come miglioramento
dei risultati
57
VALUTAZIONE DEGLI EVENTI FORMATIVI (OMS J.J.
Guilbert - Tonelli Linee guida Dip. Prev. ASL
10 FIRENZE -- FORED)(2 di 2)
3 - valutazione di impatto
  •  In sintesi queste verifiche si riferiscono alla
  • verifica di apprendimento (focus sul
    partecipante a distanza di tempo)
  • verifica di trasferimento ossia di uso
    lavorativo dellapprendimento (focus
    sullorganizzazione per misurare prestazioni e
    risultati)

58
Un esperienza pratica
  • Corso Regionale di formazione tutor aziendali
  • Dicembre 2005 Gennaio 2006
  • Progettazione a cura di Amerigo Bianchi
  • Organizzazione ASL 9 di Grosseto

59
OBIETTIVO GENERALE
  • Il tutor nellambito del progetto di
    inserimento di personale e/o di tirocinio dovrà
    essere in grado di effettuare una valutazione di
    ingresso, gestire il processo formativo,
    garantire continuità e coerenza, valutare i
    risultati.

60
OBIETTIVI SPECIFICI
  • Essere in grado di
  • effettuare la valutazione di ingresso del
    personale (valutazione attitudinale e bilancio
    delle competenze)
  • scrivere il progetto di inserimento lavorativo
    del neo-assunto e/o tirocinante, basato sulle
    indicazioni di massima del percorso formativo
    proposto a livello regionale o Universitario, ma
    disegnato sulle competenze specifiche del singolo
    discente
  • gestire il processo formativo del neo-assunto e/o
    tirocinante garantendo continuità e coerenza alle
    varie tappe e livelli del percorso
  • effettuare valutazioni di processo e di risultato

61
PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI
  • apprendimento
  • ai discenti/partecipanti mediante pre e post test
  • gradimento
  • ai dicenti/partecipanti mediante questionario ECM
  • ai docenti che forniranno una breve nota scritta
    al temine dellunità didattica assegnata
  • Agli animatori che forniranno una breve nota
    scritta al termini del corso
  • al committente(Direttori di Dipartimento) tramite
    questionario da somministrare al termine della
    prima esperienza di tirocinio e/o inserimento
  • impatto
  • ai discenti/partecipanti tramite questionario
    (focus sul processo di inserimento e/o tirocinio)
    da somministrare al termine della prima
    esperienza di tirocinio e/o inserimento .
  • allorganizzazione tramite questionario (focus
    sui risultati) da somministrare al termine della
    prima esperienza di tirocinio e/o inserimento.

62
INDICATORI
  • apprendimento
  • il superamento della prova (test) si ritiene
    superata con l80 di risposte esatte
  • Gradimento
  • dicenti/partecipanti elaborazione con calcolo di
    indice di soddisfazione (J.J. Guilbert) con un
    livello minimo di soddisfazione 75
  • docenti con la redazione della nota scritta nel
    100 dei docenti coinvolti e valutazione positiva
    nel 90 dei casi
  • animatori con la redazione della nota scritta
    nel 100 dei docenti coinvolti e valutazione
    positiva nel 90 dei casi
  • al committente(Direttori di Dipartimento)
    elaborazione con calcolo di indice di
    soddisfazione (J.J. Guilbert) con un livello
    minimo di soddisfazione 75
  • impatto
  • gestione dei tirocini e/o inserimento affidati ai
    soggetti formati nel 100 dei casi
  • n valutazioni di ingresso del personale/npersona
    le inserito 90
  • n progetti personalizzati di inserimento
    lavorativo del neo-assunto e/o tirocinante/n
    personale inserito 50,
  • valutazione di gradimento del personale inserito
    con indice di soddisfazione minimo di 70
  • n soggetti con valutazione di apprendimento
    positiva/n soggetti 70

63
ARTICOLAZIONE DIDATTICA
  • 1 Modulo Il processo tutoriale
  • 2 Modulo Attitudini e competenze per la
    comunicazione formativa
  • 3 Modulo Gli strumenti della formazione
    continua negli adulti
  • 4 Modulo La valutazione dei processi formativi
  • Valutazioni Prova di valutazione individuale,
    autovalutazione, valutazioni a distanza

64
ridirilassatiperdona,esci e corrichiedi
aiutofai un favoreesprimi le ideevai a
camminaredipingi un quadro esorridi sempre alla
tua vitaguarda vecchie foto e sorridiascolta un
amico , aiuta un amicoaccetta un complimento,
termina unprogetto, aiuta un anziano, esegui
lepromesse, torna bambino, permettiti
disbagliare, crea un album di ricordi,
ogginon preoccuparti, permetti che qualcuno ti
aiutiosserva un fiore con attenzione, perdi
un poco deltuo tempo, spegni il televisore e
parla, ascolta la tuamusica preferita,
impara qualcosa che hai sempre desideratochiama
i tuoi amici, modifica un poco la tua vita,
fai una lista diciò che sai fare bene,
ascolta il silenzio, chiudi gli occhi ed
immaginale onde in riva al mare, fai che gli
altri siano sempre i benvenuti, di
allapersona amata quanto l'ami, dai un nome ad
una stella, pensa a ciò chehai , respira a
fondo, coltiva l'amore, fatti un regalo,
leggisappidi nonesseresolo e, sorridicon i
migliori auguri di buon Natale e sereno Anno
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