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NOMENCLATURA

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Title: Che cos la statistica? Author: romina Last modified by: oempreinstall Created Date: 9/29/2005 5:20:44 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: NOMENCLATURA


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NOMENCLATURA
  • STATISTICA

2
Lunità statistica
  • L'unità è il soggetto elementare su cui vengono
    osservati i caratteri oggetto di studio una
    persona fisica, un oggetto, unazienda, o un
    gruppo di entità che, dal punto di vista
    dell'indagine, formino un tuttuno.
  • Le unità devono essere distinguibili e non
    ambigue.
  • ESEMPI
  • a) Interessi maturati su di un conto corrente (Il
    conto corrente)
  • b) Tipo di riscaldamento di un appartamento
    (Lappartamento)
  • c) Numero di testi consigliati in un corso (Il
    corso)
  • d) Emissione di gas tossici da un automobile
    (Lautomobile)

A volte la corretta definizione di unità
statistica richiede una definizione convenzionale
molto dettagliata. Per definire le famiglie ad
es. è possibile utilizzare la definizione fornita
dallISTAT (censimento 2001) per famiglia si
intende un insieme di persone legate da vincoli
di matrimonio, parentela, affinità, adozione,
tutela o da altri vincoli affettivi, coabitanti e
aventi dimora abituale nello stesso comune (anche
se non sono ancora iscritte allAnagrafe dello
stesso comune). Una famiglia può essere
costituita anche da una sola persona.
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La popolazione
  • La popolazione o UNIVERSO è l'insieme di tutte e
    solo le unità statistiche omogenee rispetto a una
    o più caratteristiche.
  • ESEMPIO
  • Alcuni studenti intendono finanziare le spese di
    frequenza universitaria avviando un programma di
    ripetizioni ben fatte ed a basso costo. Quale
    sarà la popolazione?

E chiaro che non possono essere tutti gli
studenti iscritti. Ci si può limitare agli
studenti dei primi 2 anni. Occorre poi
determinare le materie per cui esistono le
competenze ad es. i corsi fondamentali di
statistica e matematica. La delimitazione
delluniverso è chiara studenti del biennio che
non hanno sostenuto statistica e/o analisi.
Iscritti nei primi due anni di corso
Interessati ad analisi e statistica
popolazione
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Tipologia di popolazione
  • La popolazione può essere
  • FINITA Se include oggetti che possono essere
    contati ed il conteggio, ad un certo punto si
    interrompe.
  • Esempi le pagine di un libro, i diplomati di una
    scuola
  • ENUMERABILE Le unità sono contabili, ma il
    conteggio non si interrompe mai
  • Esempi i numeri naturali, i lanci di un dado
  • INFINITA Ogni sottoinsieme di popolazione
    contiene lo stesso numero di entità contenute
    nella popolazione.
  • Esempi le frazioni tra zero ed uno, le nuances
    di un colore
  • INDETERMINATA Linsieme dei soggetti è finito in
    quanto esiste un limite fisico non valicabile
    alla sua crescita, ma le unità sono sparse o rare
    al punto da rendere impossibile il loro materiale
    censimento.
  • Esempi animali selvatici, tifosi di una squadra,
    gruppi etnici o religiosi particolari

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Carattere statistico
  • È l'aspetto si intende studiare nel dato.
  • Può essere una distanza, una numerosità, una
    forma, un grado, una composizione di
    caratteristiche da trattare in modo aggregato.
  • Dal punto di vista della definizione statistica
    qualunque carattere si articola in modalità
    ossia modi di essere, ad es. il sesso in maschio
    e femmina, letà in anni
  • Le modalità devono essere almeno
  • esaustive (devono rappresentare tutti i possibili
    modi di manifestarsi del carattere)
  • non sovrapposte (ad ogni unità si può associare
    una sola modalità)
  • soggette a variazioni ossia presentarsi con
    almeno due valori o categorie distinte in
    corrispondenza delle diverse unità statistiche
    del collettivo.

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Classificazione dei caratteri statistici
  • Le modalità di un carattere possono essere
  • Quantitative ossia espresse da numeri ad esempio
    letà in anni compiuti, il reddito in euro, la
    temperatura in gradi centigradi , in tal caso il
    carattere si dice quantitativo o variabile.
  • Qualitative ossia espresse da termini nominali,
    categorie, attributi, numeri convenzionali ad
    esempio il sesso, le professioni in libero
    professionista, dirigente, impiegato, artigiano,
    i colori, i mesi in questo caso il carattere si
    dice qualitativo o mutabile.

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Classificazione delle mutabili
  • Un carattere qualitativo viene distinto in
  • Carattere sconnesso (o con scala nominale) se
    date due sue modalità è possibile affermare solo
    se sono uguali o diverse
  • ad es. sesso, stato civile, religione, razza
  • Carattere ordinato (o con scala ordinale) se date
    due modalità è possibile solo dare un ordine,
    specificando che una precede laltra
  • ad es. grado di soddisfazione (poco, abbastanza,
    molto), titolo di studio (senza titolo, licenza
    elementare, licenza media, diploma, laurea,
    dottorato)
  • I caratteri ordinati si dicono
  • rettilinei se possiedono una modalità iniziale ed
    una finale ad es. titolo di studio,
  • ciclici se non hanno vere e proprie modalità
    iniziali e finali ma vengono spesso fissate in
    modo convenzionale ad es. la direzione del vento
    o il mese di nascita in questo caso se si
    elencano le modalità iniziando da gennaio fino a
    dicembre si nota che le modalità estreme sono in
    realtà molto prossime tra loro.

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Classificazione delle variabili
  • Un carattere quantitativo viene distinto in
  • quantitativo con scala a intervalli se non esiste
    uno zero assoluto, naturale e non arbitrario. Ha
    senso considerare la differenza tra le modalità
    del carattere ma non il loro rapporto, ad es. la
    temperatura misurata in gradi centigradi (lo zero
    utilizzato è convenzionale e laffermazione la
    temperatura 40 è due volte più calda che 20
    non ha senso non potendo fare nessuna
    affermazione sul loro rapporto poichè 0 non
    significa totale assenza di calore).
  • quantitativo con scala di rapporti se esiste uno
    zero assoluto, naturale e non arbitrario, ad es.
    peso, reddito, età, lunghezza di un oggetto
  • Le variabili vengono anche distinte in
  • Discrete se linsieme delle modalità assumibili
    può essere messo in corrispondenza biunivoca con
    un sottoinsieme di numeri interi, per cui le
    modalità sono in numero finito al più uninfinità
    numerabile, ad es. il numero di figli, numero di
    pezzi prodotti, voto ad un esame.
  • Continue se linsieme delle modalità può essere
    messo in corrispondenza biunivoca con un
    sottoinsieme di numeri reali, ad es. il peso,
    laltezza.

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Ricapitolando
Caratteri Caratteristiche
Caratteri qualitativi (Mutabili) Caratteri qualitativi (Mutabili)
Scala nominale (mutabile sconnessa) Operazioni consentite oppure ? nessun ordinamento delle modalità
Scala ordinale (mutabile rettilinea e ciclica) Operazioni consentite gtlt le modalità possiedono un ordinamento semplice (strutture dordine)
Caratteri quantitativi (Variabili) Caratteri quantitativi (Variabili)
Scala ad intervalli Operazioni consentite -, esiste ununità di misura costante quindi una distanza tra le modalità
Scala di rapporti Operazioni consentite esiste uno zero assoluto
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Caratteri dicotomici
  • I caratteri dicotomici detti anche var. logiche,
    dummy, var. indicatrici binarie, hanno solo due
    modalità maschi e femmine, vivi o morti
  • Le unità statistiche sono classificate in base
    alla classificazione per dicotomia presenza /
    assenza di un dato attributo. Alle modalità
    presenza si attribuisce convenzionalmente
    valore a e alle modalità assenza valore b con a
    e b simboli qualsiasi (ad es. 0 e 1).
  • Da un punto di vista del livello di misurazione
  • possiedono in qualche modo un ordinamento (avere
    o non avere) ma riguardo alle relazioni dordine
    proprie delle scale ordinali non è possibile dire
    quale delle due modalità è maggiore o minore,
  • possiedono il requisito dellunità di misura e
    quindi la distanza che tuttavia è una sola.

Una dicotomia può essere trattata sia come una
scala nominale che ordinale che cardinale,
secondo la natura del carattere reso dicotomico,
pur senza avere pienamente le proprietà di tali
scale.
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Altre classificazione dei caratteri statistici
  • I caratteri statistici possono distinguersi in
    base al tempo
  • invarianti nel tempo (ad es. luogo di nascita,
    anno di nascita)
  • di stato, rilevabili con riferimento ad un dato
    momento (età stato civile, )
  • di flusso, rilevabili con riferimento ad un
    intervallo di tempo (nascite, reddito, consumi,
    ...).
  • Un carattere è trasferibile se ha senso
    immaginare che ununità statistica possa cedere
    tutto o parte del carattere posseduto ad unaltra
    ununità statistica, ad es. il reddito, i beni
    posseduti non sono invece caratteri trasferibili
    il peso, laltezza, letà

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Lorganizzazione dei dati
  • In una serie non ordinata di dati non è
    possibile evidenziare o cogliere rapidamente le
    caratteristiche del fenomeno, ma è necessario,
    dopo la raccolta dei dati, organizzarli in
    database per permettere la sintesi e lanalisi
    delle variabili considerate.
  • Nelle colonne sono riportate le variabili, nelle
    righe i valori relativi ad ogni osservazione. La
    colonna Codice è riportata allo scopo di
    codificare le osservazioni.
  • E necessario ricordare che bisogna
  • Codificare uniformemente le variabili,
  • Utilizzare sempre la stessa unità di misura
  • Stabilire a priori la codifica dei dati mancanti

Codice Sesso Lunghezza Peso
1 M 59 14
2 F 27 8
3 F 43 12
4 M 12 43
5 M 22 80
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Distribuzione di frequenze
  • Con le frequenze è possibile ottenere una
    rappresentazione molto più sintetica detta
    distribuzione di frequenze.

La distribuzione di frequenze semplice associa
alle modalità che può assumere un carattere X,
qualitativo o quantitativo, le corrispondenti
frequenze assolute.
La distribuzione di frequenze si dice semplice
se è riferita ad un unico carattere, ad es. il
sesso si dice doppia se è riferita a due
caratteri congiuntamente, ad es. il sesso e
letà, in generale si dice multipla se si
riferisce a più di un carattere.
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Frequenza assoluta
  • Dopo aver costruito il database, per potere
    valutare il fenomeno descritto dal carattere è
    importante associare a ciascuna modalità la
    frequenza assoluta, cioè il numero di volte che
    una modalità si presenta nella popolazione.
  • Es. Una variabile discreta ottenuta dalle
    votazioni riportate da 30 studenti allesame di
    statistica
  • 18 23 30 24 18 27 21 29 25 23 20 19
    26 22 28 22 24 30 18 25 27 26 28 28
    26 27 20 22 26 21.
  • Occorre identificare il valore minimo (18) e
    quello massimo (30), contando quante volte
    compare ogni modalità (cioè quanti sono gli
    studenti che hanno avuto la stessa votazione).

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Distribuzione di frequenza (Tabella)
  • Le precedenti informazioni sono riportate in
    maniera più semplice nella tabella.
  • La costruzione delle frequenze assolute permette
    di fare una prima valutazione sulla variabile
    osservata, è infatti possibile affermare quali
    sono le votazioni che si manifestano con maggiore
    (nellesempio 26) o minore (il voto 19, 29)
    frequenza.
  • Le frequenze assolute indicano, quindi, la
    consistenza numerica effettiva con cui una certa
    modalità è stata osservata.

Voto Freq. assolute
18 3
19 1
20 2
21 2
22 3
23 2
24 2
25 2
26 4
27 3
28 3
29 1
30 2
Totale 30
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Es. nel caso di variabile continua
  • Quando la variabile è continua la distribuzione
    di frequenza della variabile suddivisa in classi
    si ottiene selezionando m intervalli della
    variabile, (x0-x1, , xi-i 1, xn-1-xn) e
    contando, per ogni intervallo, il numero di volte
    che le unità di osservazione presentano un valore
    in esso compreso.
  • Es. Si supponga di rilevare la temperatura
    corporea in un campione di 13 donne
  • 36.2, 36.6, 37.3, 38.0, 38.2, 36.5, 36.5, 37.3,
    38.4, 36.5, 37.4, 38.0
  • Nella formazione delle classi, il limite
    inferiore della I classe ed il limite superiore
    dellultima classe non devono essere i valori
    osservati, ma li devono comprendere.
  • La classe iniziale e terminale non devono essere
    classi aperte (lt 36.2 quella iniziale 38.4
    quella finale).
  • È necessario definire con precisione il valore
    minimo e massimo. Nellesempio, le classi possono
    essere 36-36.4 la prima, 36.5-36.9 la seconda, e
    così via fino a 38-38.4 per lultima.
  • Poiché la scala è continua i gradi C riportati
    devono essere sempre intesi con cifre decimali.

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Tabella nel caso di variabili continue
  • Considerando i dati dellesempio precedente,
    piuttosto che elencare nella distribuzione di
    frequenza, le singole modalità, che potrebbero
    dar luogo ad una tabella molto lunga e
    difficilmente leggibile, conviene raggrupparle in
    un certo numero di classi, come fatto, nella
    tabella successiva

Temperatura Freq. assoluta
36.0-36.4 1
36.5-36.9 4
37.0-37.4 3
37.5-37.9 1
38-38.4 4
Totale 13
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Frequenze relative e percentuali
  • Le frequenze relative indicano il peso, il
    contributo relativo di ogni modalità al totale.
    Sono ottenute dividendo le freq. assolute
    corrispondenti ad ogni modalità o ad ogni classe
    di valori, per il totale delle unità osservate
  • Spesso alle frequenze relative semplici sono
    preferite quelle percentuali, ottenute
    moltiplicando le prime per 100

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Frequenze cumulate
  • La frequenza cumulata assoluta (relativa)
    associata ad una modalità della variabile indica
    il numero (la proporzione) di osservazioni che
    presentano un valore minore o uguale rispetto a
    quello della modalità
  • Si può utilizzare solo se il carattere è
    misurato almeno su scala ordinale.
  • La distribuzione di frequenze cumulate e
    retrocumulate consistono nel sommare via via
    tutte le osservazioni che presentano il valore
    inferiore (cumulate) o quello superiore
    (retroculate) ad una data modalità

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Es. di frequenze relative, percentuali e cumulate
  • Si consideri, la seguente distribuzione di
    frequenza numero di esami superati e si
    calcolino le frequenze relative fi, relative
    percentuali f e cumulate.

n. esami f fi f fcum
1 120 0.14 14.05 120
2 150 0.18 17.56 270
3 180 0.21 21.08 450
4 165 0.19 19.32 615
5 135 0.16 15.81 750
6 104 0.12 12.18 854
Totale 854 1 100
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