Title: Bioremediation Microbes: Earths Greatest Chemists
1PROGETTO LIFE TRELAGHILIFE 02/ENV/IT/000079CON
VEGNO CONCLUSIVOLago di Endine
Milano, 30 Ottobre 2006 Palazzo Le Stelline -
Sala Toscanini
interventi per la riduzione delleutrofizzazione
nelle acque di due piccoli laghi italiani
I funghi in bioremediation e come
biomonitors il lago di ENDINE, un caso di
studio Anna Maria Picco UNIVERSITA di
PAVIA Dipartimento di Ecologia del Territorio e
degli Ambienti Terrestri apicco_at_et.unipv.it
CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO NAZIONALE PER LA
BIOLOGIA MOLECOLARE DELLE PIANTE - SIENA
2Introduzione
- Cosa sono i funghi
- il loro ruolo in natura (le loro caratteristiche
ecologiche) - le loro caratteristiche nutrizionali
- la loro importanza nel contesto del progetto LIFE
02/ENV/IT/000079
3Il mondo è pieno di funghi i frutti vengono
fermentati, i vegetali si ammalano e.marciscono,
i corpi fruttiferi (comunemente noti come funghi
a cappello) vengono raccolti nei boschi. Tutti
questi eventi hanno in comune una cosa la
presenza del micelio nascosto di migliaia di
specie fungine. Le muffe, i lieviti, i funghi a
cappello e molti altri. I funghi sono ovunque
intorno a noi. Sono gli ultimi importanti
degradatori della sostanza organica, riciclano i
nutrienti un tempo si pensava fossero piante
ma ora costituiscono un regno, quello dei
FUNGHI
4DAL 1969 (Whittaker) i Funghi sono considerati
un REGNO a sé stante
- In linea generale sono da considerare FUNGHI
quegli organismi che possiedono le seguenti
caratteristiche - sono eucarioti
- sono senza plastidi
- sono eterotrofi, con nutrizione per assorbimento
- possiedono parete cellulare che contiene chitina
e ß-glucani (NON CONTENGONO CELLULOSA)
5Funghi nemici
Danni allo stoccaggio
Manifestazioni allergiche
Malattie delle Piante
Micotossine
Micosi di animali e uomini
6Funghi amici
Ecologia forestale (Micorrize)
BIOREMEDIATION (Phanerochaete)
Lotta biologica (Contro insetti, nematodi)
Attività enzimatica (Formaggi, Tempeh, Enzimi
industriali)
Biomassa (Cibo, Micoproteine)
Metaboliti utili (Antibiotici, Fito-ormoni)
Biotrasformazioni (pane, vino, alcool,)
7- I funghi sono organismi in grado di colonizzare
i più svariati substrati e di svilupparsi nelle
condizioni ambientali più disparate. - Questi organismi colonizzano tutti gli ambienti
naturali, anche se la loro abbondanza relativa è
differente - Suolo è lhabitat di elezione dei funghi
- Aria è un mezzo di dispersione
- Acqua tale ambiente (sia che si tratti dacqua
dolce sia marina) è scarsamente colonizzato
8RUOLO DEI FUNGHI NEGLI ECOSISTEMI
- SAPROTROFI ottengono i nutrienti da materia
organica morta e così facendo, normalmente,
contribuiscono al processo di decomposizione. - PARASSITI ottengono i nutrienti da un altro
organismo vivente - Patogeni vegetali Determinano sintomi ed
alterazioni che si riflettono sulla vitalità e
sulla produttività della pianta agraria o
forestale. - Patogeni per gli animali, uomo compreso
- micetismo o avvelenamento da funghi
- micotossicosi patologie dovute alla presenza di
micotossine in materiali con cui il paziente
viene a contatto (ingestione, inalazione,
contatto, ecc.) - micosi infezioni sostenute da microfunghi
(lieviti o ifomiceti) - SIMBIONTI MUTUALISTI ricevono direttamente
dallospite composti organici semplici e a loro
volta apportano vantaggi al loro ospite fornendo
soluzioni contenenti minerali, vitamine etc. - LICHENI
- MICORRIZE
9Modalità di nutrizione
- Biotrofi (endofiti di macrofite emerse)
- Saprotrofi
(Shearer, 1993)
10NUTRIZIONE
I funghi sono organismi eterotrofi che si nutrono
per demolizione esterna dei substrati, attraverso
esoenzimi, e per successivo assorbimento delle
soluzioni.
11- I substrati demolibili e assimilabili sono
estremamente numerosi generalmente colonizzano
detriti e residui ad elevato contenuto di
sostanze organiche, anche altamente polimerizzate
(macromolecole). Pertanto i funghi, con i
batteri, sono i responsabili fondamentali dei
processi demolitivi che utilizzano sostanza
organica, completando così la mineralizzazione di
tali composti - organismi decompositori
12- Lignina e Funghi
- La lignina è un polimero naturale della parete
cellulare dei vegetali che conferisce resistenza
al legno. Alcuni funghi hanno la capacità
esclusiva di degradare completamente la lignina a
CO2 per avere accesso, in questo modo, alle
molecole di cellulosa. - Sebbene questa capacità sia nota da numerosi
anni, solo recentemente si è iniziato a
comprendere il meccanismo mediante il quale si
realizza la degradazione. - Gli scienziati sperano che, comprendendo
completamente questo meccanismo, si riesca ad
giungere ad importanti applicazioni per degradare
residui tossici.
13- Alcuni degli enzimi degradatori della lignina del
fungo (basidiomicete) Phanerochaete degradano - anche rifiuti tossici come i PCBs e i PCPs
(Policloropolifenili). Ciò non sorprende poiché
queste sostanze hanno legami chimici molto simili
a quelli della lignina. Il fungo lavora molto
bene in laboratorio, ma, come spesso accade in
molti bioprocessi industriali vi sono molti
problemi nel riprodurre il tutto su vasta scala. - Phanerochaete chrysosporium è il primo
basidiomicete degradante il legno il cui genoma
sia stato sequenziato (Giugno 2004 "Nature
Biotechnology). - Ciò sarà di valido aiuto, in futuro, per le
applicazioni in biotecnologia.
14- I funghi dunque possiedono
- Capacità di adattarsi ai più diversi ambienti
- pH alto e basso
- contenuto in metalli alto e basso
- temperature.ecc.
- QUINDI
- I fungi sono lideale
- Per la degradazione di sostaze inquinanti di
diverso tipo
15LE SOSTANZE INQUINANTI
naturali
Sostanze inquinanti
Uguali a quelle naturali xenobiotiche
Antropogeniche (Prodotte dalluomo)
16POPs Persistent Organic Pollutants
Le sostanze chimiche estremamente tossiche che
rimangono nellambiente per molto tempo e che si
accumulano nella catena alimentare sono chiamate
Inquinanti Organici Persistenti (POPs Persistent
Organic Pollutants). In Europa, alcuni POPs ben
conosciuti come i PCB e DDT sono stati banditi
diversi anni fa. Malgrado il bando, queste
sostanze stanno ancora inquinando lambiente e la
nostra catena alimentare, mentre altri composti
tossici vengono tuttora prodotti o utilizzati in
tutto il mondo industrializzato.
17Effetti tossici delle sostanze inquinanti
persistenti
I POPs sono caratterizzati da tossicità,
persistenza nell'ambiente e accumulazione
nelluomo e negli altri organismi specialmente
nel grasso. Si trasferiscono lungo la catena
alimentare. In via generale, quanto più un
animale è a un livello superiore della piramide
alimentare, tanto più è elevata la concentrazione
di POPs nel suo corpo. Gli uomini sono in cima
alla catena alimentare e per questo motivo sono
soggetti ad un maggior accumulo di POPs.
18PCBs
Fluidi dielettrici in apparecchiature
elettriche. Le principali vie di contaminazione
dovute a questo uso sono riconducibili a perdite,
incendi, incidenti, scarichi illeciti e
smaltimento inadeguato. Additivi per
antiparassitari, ritardatori di fiamma, isolanti,
vernici, ecc. Le principali fonti di
contaminazione dovute a questi usi sono le
discariche, la migrazione di particelle e
l'emissione nell'atmosfera a seguito di
evaporazione. Altre fonti di contaminazione
sono l'incenerimento dei rifiuti, l'ingrassamento
dei terreni con fanghi provenienti da acque di
scarico, la combustione di oli usati.
19PCBs (bifenili policlorurati)
Ritenuti tra gli inquinanti più pericolosi per
gli organismi viventi.
Possono venire assorbiti sotto forma di vapori
attraverso lapparato respiratorio per contatto,
attraverso la cute per via gastroenterica.
Agenti cancerogeni per luomo (Agenzia
Internazionale per le Ricerche sul Cancro - IARC,
Lione)
20Come eliminare i PCBs???
Smaltimento mediante sistemi chimico-fisici in
discarica.
Trattamenti di tipo biologico BIOREMEDIATION!!!
interventi di risanamento caratterizzati
dallazione di elementi non solo chimici ma anche
biologici permettono lattuazione di azioni di
biorisanamento.
21per la valutazione dellinquinamento
Oltre al monitoraggio strumentale, per misurare
lintensità dellinquinamento, possono essere
utilizzati anche degli indicatori biologici
biomonitors, ovvero organismi che, essendo
particolarmente sensibili ai cambiamenti delle
condizioni ambientali, consentono la valutazione
del livello di inquinamento attraverso la loro
presenza o assenza, quantità e qualità
22Biomonitors
Artropodi acquatici Nematodi Licheni e.
Macromiceti Micromiceti
Funghi
23Tra i Funghi I funghi acquatici
24Programma LIFE-AMBIENTE Riduzione
delleutrofizzazione delle acque di tre piccoli
laghi italiani
VALUTAZIONE DEI MICROMICETI ASSOCIATI ALLE
PIANTE ACQUATICHE ED ALLE ACQUE DEL LAGO DI
ENDINE
25(No Transcript)
26CAMPIONAMENTI STAGIONALI
Giugno
Settembre
Novembre
MEZZO canoa
274 POSTAZIONI A FONDO LAGO
28PRELIEVI DI
Acqua
Cannette acquatiche
Alghe (quando presenti)
Ninfee
29IN LABORATORIO
DEPOSIZIONE DEI VEGETALI SU PIASTRE PETRI
CONTENENTI AGAR ACQUA
30isolamento
identificazione
31Campioni di acqua
Filtrazione
allestimento vetrini
colorazione
Lettura vetrini (400 x)
Conteggio conidi/litro
32Risultati
dei vegetali
33Fusti e foglie di cannette acquatiche sono
risultati colonizzati da un maggior numero di
taxa fungini rispetto a ninfee ed alghe, ma
le ninfee e le porzioni sommerse delle cannette
acquatiche di una postazione sono risultate le
meno ricche in funghi indipendentemente dalla
stagione.
34Aspergillus flavus Sempre presente a giugno
Fusarium verticillioides Sempre presente a
settembre
Phoma sp. Quasi sempre presente a novembre
Funghi ubiquitari sui vegetali del lago, non
specifici per lospite!
1000X
35- Stagonospora
- -S. macropicnidica
- S. caricis
- S. vitensis
Genere ospite-specifico! (segnalato su
Phragmites communis)
36Fusarium equiseti
400X
Mirandina corticola
1000X
37Tripospermum sp. (su ninfee e fusto sommerso di
cannette)
400X
38400X
Chaetospermum chaetosporum (su foglie e fusti di
cannette)
64X
39Risultati
dell'acqua
40Ifomiceti acquatici solo in una postazione,
situata a monte rispetto alle altre tre. La
concentrazione rilevata, pari a 2,25 conidi/l,
risulta estremamente bassa se paragonata ai dati
registrati da altri autori in zone temperate
(10-20.000 conidi/l). Sono state riscontrate solo
2 specie Alatospora sp. e Flagellospora sp..
41PROGETTO LIFE TRELAGHILIFE 02/ENV/IT/000079CON
VEGNO CONCLUSIVOLago di Endine
Milano, 30 Ottobre 2006 Palazzo Le Stelline -
Sala Toscanini
interventi per la riduzione delleutrofizzazione
nelle acque di due piccoli laghi italiani
GRAZIE Tutti i PARTNERS del progetto Phd Erika
Lorenzi Phd Marinella Rodolfi
CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO NAZIONALE PER LA
BIOLOGIA MOLECOLARE DELLE PIANTE - SIENA