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La tutela del patrimonio ambientale e antropologico: profili bioetici

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Title: La tutela del patrimonio ambientale e antropologico: profili bioetici


1
La tutela del patrimonio ambientale e
antropologico profili bioetici
5 ottobre 2007 Università di Bologna Seminari
della Scuola di Dottorato in Scienze
Giuridiche I beni culturali e le discipline
giuridiche
2
tutte le specie viventi sono interconnesse
in una fitta rete di relazioni e parlare di
una singola specie, in puro isolamento non ha
semplicemente senso. Un individuo o una specie ha
significato nellambiente in cui vive,
nellambiente biotico e abiotico cui deve
confrontarsi nella vita di ogni giorno.
Pagano, Coevoluzione, Naturalmente, anno 20,
numero 1, febbraio 2007, pp.35-42. Così è
anche per luomo che va incluso nella sua
interezza allinterno della fitta rete di
relazioni ambientali, comprendendo le sue
attività paesaggistiche, architettoniche,
culturali ed economiche.
luomo è parte della natura
3
Importanza della pluridisciplinarietà nelle
tematiche ambientali
  • la conoscenza procede attraverso la
    sperimentazione scientifica e la speculazione. La
    prima ha il compito di mostrarci la realtà
    tangibile e di evitare di farci incorrere in
    grossolani errori. La seconda ha il compito di
    immaginare le realtà possibili e di fare scelte
    di ordine pratico. Entrambe sono necessarie ma
    non sufficienti. Entrambe hanno bisogno luna
    dellaltra per progredire.
  • Pagano P., 2003, La filosofia ambientale come
    interazione dialettica tra scienze umane e
    scienze naturali Systema Naturae, Vol.5 , pp.
    193-217
  • la responsabilità aumenta allaumentare
    della consapevolezza. la consapevolezza
    aumenta allaumentare della conoscenza.
  • Pagano P., Di Natale M., 2006, Antropocentrismo
    e biocentrismo. Ricerca di una integrazione
    dialettica In Cosimo Quarta (a cura di) Una
    nuova etica per lambiente, Edizioni Dedalo,
    Bari, pp. 117-131)

4
Importanza della pluridisciplinarietà nelle
tematiche ambientali
  • Fino a poco tempo fa gli scienziati sono stati
    consultati raramente. LUNCED (RIO-1992), ha
    inaugurato un nuovo approccio integrato alle
    politiche ambientali e di sviluppo, espresso nel
    concetto di sviluppo sostenibile. E per la prima
    volta hanno partecipato a pieno titolo
    ricercatori/scienziati/esperti a fianco di
    politici e giuristi.
  • Alla comunità scientifica è stata riconosciuta la
    partecipazione attiva al fine di individuare e
    determinare le priorità delle emergenze
    ambientali, considerando anche landamento
    politico, sociale, economico e tecnologico.

5
Importanza della pluridisciplinarietà nelle
tematiche ambientali
  • E stato identificato un ampio spettro di
    esperti, qualificati come specialisti o
    generalisti in materia ambientale, riconosciuti
    professionisti nel campo di scienze sociali,
    biologia, diritto, fisica e scienze economiche e
    ingegneristiche.
  • Lobiettivo è (1) esaminare i problemi in
    unottica internazionale e multidisciplinare
    coinvolgendo lintera comunità scientifica (2)
    fornire risposte appropriate da parte delle
    istituzioni, e delle pubbliche autorità.

6
Classificazione delle idee filosofiche ambientali
7
Episodi locali di inquinamento gravefino agli
anni 1950
  • dicembre 1930 nella valle della Mosa, in Belgio,
    morirono 63 persone.
  • 27 ed il 31 ottobre del 1948 a Donora in
    Pennsylvania 20 morti
  • dicembre 1952 Londra lo smog causò la morte di
    4000 persone
  • ecc.

8
Rachel Carson Primavera silenziosa
  • Denuncia luso indiscriminato dei pesticidi che
    non discriminano fra specie buone e specie
    cattive.
  • I pesticidi sono veri e propri biocidi perché
    entrano nelle catene alimentari ecologiche e
    uccidono tutta la vita

Primavera silenziosa, (1962) Feltrinelli 2000
9
Globalizzazione dei problemi ambientali
Dagli anni 1960
  • Si moltiplicarono i movimenti ambientalisti
  • Si organizzarono dibattiti e manifestazioni
  • Nacquero le prime riviste di etica ambientale

10
Donella H. Meadows et al., (1972), Limits to
Growth A Report for the Club of Rome's Project
on the Predicament of Mankind, Universe Books
11
In contrapposizione chi
1. Credeva nel progresso inarrestabile che
avrebbe risolto tutti i problemi
2. Chiedeva a gran voce un cambiamento del nostro
comportamento nei confronti della natura
12
Cronistoria della normativa italiana sui beni
culturali e ambientali
I Conservazione delle cose di interesse
culturale fino al primo Novecento II -
Connubio beni culturali/beni ambientali dal
1912 III Verso un approccio unitario di
cultura e paesaggio con lutilizzo di una
terminologia che porta verso la nozione di
ambiente dal 1967 IV Verso il riconoscimento
della complessità ambiente e del suo valore
ecologico e giuridico autonomo rispetto ai beni
culturali dal 1985 V Verso una definizione
unitaria di ambiente oggi, questioni aperte
13
Principale normativa sui beni culturali e
ambientali 1/5
I Conservazione delle cose di interesse
culturale fino al primo Novecento 1902 L. 185.
Legge sulla tutela dei beni culturali e del
paesaggio 1909 L. 364 Legge Rosadi stabilisce
e fissa norme per l'inalienabilità delle
antichità e delle belle arti.
14
Principale normativa sui beni culturali e
ambientali 2/5
II - Connubio beni culturali/beni ambientali
dal 1912 1912 L. 688 estende lapplicazione
della Legge Rosadi. 1930 R.D. 19 gennaio 1930.
Codice Penale introduce il reato contro le
bellezze naturali. 1939 L. 1089 t. u. per la
tutela delle cose di interesse artistico e
storico. 1939 L. 1497. Protezione delle bellezze
naturali. 1942 Codice Civile 1948 Costituzione
Italiana
15
Principale normativa sui beni culturali e
ambientali 3/5
  • III Verso un approccio unitario di cultura e
    paesaggio
  • 1967 Commissione (denominata Franceschini)
    dindagine per la tutela e la valorizzazione del
    patrimonio storico, archeologico e del paesaggio.
  • 1973 Dichiarazione del Consiglio delle Comunità
    europee e dei rappresentanti dei governi degli
    Stati membri. Programma di azione delle Comunità
    europee in materia di ambiente.
  • 1975 L. 5 Istituzione del Ministero per i beni
    culturali e ambientali

16
Principale normativa sui beni culturali e
ambientali 3/5
  • IV Verso il riconoscimento della complessità
    ambiente e del suo valore ecologico e giuridico
    autonomo rispetto ai beni culturali
  • 1985 L. 431 (Legge Galasso) concernente
    disposizioni urgenti per la tutela delle zone di
    particolare interesse ambientale
  • 1985 Direttiva 85/337/CEE Valutazione
    dell'impatto ambientale di determinati progetti
    pubblici e privati (VIA)
  • 1986 L. 349 Istituzione del Ministero
    dell'ambiente e norme in materia di danno
    ambientale
  • 1992 Trattato di Maastricht - Trattato
    sull'Unione Europea 1997 Trattato di Amsterdam
    (consolidamento del trattato di Maastricht)
  • 1998 Convenzione Aarhus sullaccesso alle
    informazioni, la partecipazione del pubblico ai
    processi decisionali e laccesso alla giustizia
    in materia ambientale.

17
Principale normativa sui beni culturali e
ambientali 4/5
  • IV Verso il riconoscimento della complessità
    ambiente e del suo valore ecologico e giuridico
    autonomo rispetto ai beni culturali
  • 1998 D.lgs 112 "Conferimento di funzioni e
    compiti amministrativi dello Stato alle regioni
    ed agli enti locali, in attuazione del capo I
    della legge 15 marzo 1997, n. 59 (Legge
    Bassanini uno)
  • 1998 d.lgs. 368 istituzione del Ministero per i
    beni e le attività culturali
  • 1999 D.lgs. 490 Testo Unico delle disposizioni
    legislative in materia di beni culturali e
    ambientali
  • 2001 Legge costituzionale n. 3 Modifiche della
    Costituzione Italiana

18
Principale normativa sui beni culturali e
ambientali 5/5
2002 2002/C 325/33 Versione consolidata del
Trattato che istituisce la Comunità Europea con
le modifiche introdotte dal trattato di Nizza del
2000, Parte terza, Titolo XIX, Ambiente 2004 DL
42 (Codice Urbani) Codice dei beni culturali e
del paesaggio. 2004 Direttiva 2004/35/CE del
Parlamento Europeo e del Consiglio, L 143/56 IT
sulla responsabilità ambientale in materia di
prevenzione e riparazione del danno
ambientale 2006 DL 152 Norme in materia
ambientale.
19
Difficoltà nella normativa ambientalela
legislazione ambientale è aumentata nel corso
degli ultimi anni.le norme giuridiche faticano
ad imporsi a causa della complessità della
materia ambientale. Una riprova delle
difficoltà che hanno provocato ritardi e
rallentamenti è chead oggi, non esiste un
quadro giuridico chiaro. Il recente decreto
legislativo 3 aprile 2006 n. 152, intendeva
riordinare globalmente la disciplina ambientale,
ma è stato parzialmente congelato in vista di
sostanziose rettifiche o abrogazioni -
difficoltà legate ad una definizione condivisa di
ambiente- difficoltà legate alla miriade di
autorità che avvocano diritti sulla tutela e
sulla gestione del territorio.- quello
dellambiente è un campo nuovo e in rapida
evoluzione - anche il termine ambiente fonte
di discussioni.
20
Ciò che distingue lambiente dai beni culturali è
la sua complessità che gli conferisce la
caratteristica di sistema adattativo complesso,
dotato di autoregolazione e di proprietà
emergenti, dalle quali affiora quel valore
aggiunto in grado di erogare servizi (per luomo
e non solo).
Ambiente vs. beni culturali
21
Analizzando la parola ambiente si può rilevare
che- quando si parla di ambiente si fa
riferimento ad un soggetto. - un ambiente in
assoluto non esiste. - la parola ambiente
deve essere contestualizzata. - la parola
ambiente è singolare ma comprende una pluralità
e una frammentarietà di oggetti oltre che di
sensazioni astratte.Ambiente è quindi un
termine relativo che aggrega tutto ciò che
interagisce con la struttura di riferimento e da
essa si distingue. Abbiamo così, ad esempio
lambiente domestico, lambiente di lavoro,
lambiente selvaggio.
Definizione di ambiente
22
In biologia, principalmente in ecologia, indica
tutto ciò che può influire direttamente sul
metabolismo o il comportamento di un organismo o
specie vivente, compresi luce, aria, acqua,
terreno, e altri esseri viventi.In geologia si
definisce ambiente sedimentario l'insieme delle
condizioni fisiche, chimiche e biologiche entro
le quali un sedimento si accumula. In contesto
non-tecnico, come in politica, si riferisce
spesso all'ambiente naturale, la parte del mondo
naturale che viene considerata importante o di
valore dagli esseri umani, per qualsivoglia
ragione. In letteratura, storia, e sociologia,
è l'ambito culturale in cui uno vive o è stato
educato, e le persone o istituzioni con cui
interagisce si veda ambiente sociale. In ogni
tipo di organizzazione o impresa,. In ogni
tipo di raduno o congresso, può indicare l'umore
prevalente o le preferenze dei partecipanti. In
architettura, ergonomia, e sicurezza del lavoro,
. In termodinamica, . In chimica e
biochimica . In metallurgia e ceramica
In informatica, . tra laltro può indicare
l'hardware e il sistema operativo in cui viene
eseguito un programma si veda piattaforma di
sistema.In programmazione funzionale ).
Definizioni di ambiente in differenti contesti
23
Non esiste una definizione univoca di ambiente,
né nazionale, né europea, nonostante i continui
richiami nelle norme - Lambiente è un luogo
che ospita lesistenza di un organismo o di un
sistema.- Lambiente è tutto ciò che ci
circonda.- Lambiente è il sistema di
condizioni esterne materiali in cui un organismo
vive. - L'ambiente di un oggetto o di una
azione, consiste delle sostanze, circostanze,
oggetti o condizioni dalle quali è circondato o
in cui avviene.
Alcune definizioni di ambiente utili alla
giurisprudenza
24
L'ambiente, secondo il Consiglio delle Comunità
Europee (Dichiarazione del 22 novembre 1973) è
"insieme degli elementi che, nella complessità
delle loro relazioni, costituiscono il quadro,
l'habitat e le condizioni di vita dell'uomo,
quali sono in realtà o quali sono percepiti".La
parola ambiente, può anche essere focalizzata
su determinati aspetti di interesse. Per esempio
lOMS considera lambiente come insieme di
elementi fisici, chimici, biologici e sociali che
esercitano uninfluenza apprezzabile sulla salute
e il benessere degli individui e delle
collettività.In via di prima approssimazione
possiamo definire lambiente in senso giuridico
come Linsieme delle condizioni di esistenza
dellessere umano
Ambiente in senso giuridico
25
1) La visione di ambiente elaborata negli anni
1970 distingueva tre diverse categorie
giuridiche - le norme sulle bellezze naturali e
paesistiche nozione estetica-paesaggistica e
culturale, - le norme sulla difesa dagli
inquinamenti nozione socio-sanitaria, con
riferimento alla qualità della vita e al diritto
alla salute, - le norme sullurbanistica
nozione urbanisitica.2) Nella Costituzione
Italiana vi sono due richiami- esplicita la
protezione del paesaggio nellArt.9 dove sta
scritto che La Repubblica Tutela il
paesaggio e il patrimonio storico e artistico
della Nazione.- implicita tutela dellambiente
nellArt.32 dove si legge che La Repubblica
tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti. Qui il
diritto dellindividuo alla salute risiede anche
nel poter usufruire di un ambiente salubre,
tutelato da norme in difesa dellaria, acqua,
suolo.3) Sempre più necessaria è lelaborazione
di una visione unitaria di ambiente. - la Corte
Costituzionale, sent. 28 maggio 1987, n.210, in
Foro it., 1988, I, 329 ss. rileva una concezione
unitaria del bene ambientale comprensiva di tutte
le risorse naturali e culturali. - la Corte
Costituzionale (30 dicembre 1987, n. 641) in Riv.
Giur. Ambiente, 1988, p.93 ss. bene immateriale
unitario.
Visioni dellambiente dal punto di vista giuridico
26
Articolo 174 (ex articolo 130 R) 1. La politica
della Comunità in materia ambientale contribuisce
a perseguire i seguenti obiettivi -
salvaguardia, tutela e miglioramento della
qualità dell'ambiente - protezione della salute
umana - utilizzazione accorta e razionale delle
risorse naturali - promozione sul piano
internazionale di misure destinate a risolvere i
problemi dell'ambiente a livello regionale o
mondiale. 2. La politica della Comunità in
materia ambientale mira a un elevato livello di
tutela, tenendo conto della diversità delle
situazioni nelle varie regioni della Comunità.
Essa è fondata sui principi della precauzione e
dell'azione preventiva, sul principio della
correzione, in via prioritaria alla fonte, dei
danni causati all'ambiente, nonché sul principio
chi inquina paga. In tale contesto, le misure
di armonizzazione rispondenti ad esigenze di
protezione dell'ambiente comportano, nei casi
opportuni, una clausola di salvaguardia che
autorizza gli Stati membri a prendere, per motivi
ambientali di natura non economica, misure
provvisorie soggette ad una procedura comunitaria
di controllo. 3. Nel predisporre la sua politica
in materia ambientale la Comunità tiene conto -
dei dati scientifici e tecnici disponibili -
delle condizioni dell'ambiente nelle varie
regioni della Comunità - dei vantaggi e degli
oneri che possono derivare dall'azione o
dall'assenza di azione - dello sviluppo
socioeconomico della Comunità nel suo insieme e
dello sviluppo equilibrato delle sue singole
regioni.
trattato di Amsterdam (1997) (consolidamento del
trattato di Maastricht)TITOLO XIX (ex titolo
XVI), AMBIENTE
27
lart 117 della Costituzione recitaLa
potestà legislativa è esercitata dallo Stato e
dalle Regioni nel rispetto della Costituzione,
nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento
comunitario e dagli obblighi internazionali.Lo
Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti
materie s) tutela dell'ambiente,
dell'ecosistema e dei beni culturali.
Visione unitaria dellambiente
28
Dal punto di vista giuridico la nozione
unitaria di ambiente dovrà tenere conto di questa
complessità e di queste relazioniLambiente
viene quindi visto come - bene immateriale-
bene pubblico- interesse pubblico della comunità
nazionale e internazionale- oggetto di diritto
soggettivo e diritto fondamentale della persona
umana- equilibrio ecologico- valore
costituzionale
29
lambiente è un sistema adattativo complesso,
dotato di autoregolazione e di proprietà
emergenti, in grado di fare affiorare un valore
aggiunto capace di erogare servizi. E questa
caratteristica lo differenzia in modo sostanziale
dai beni culturali che non sono dotati di queste
proprietà.
Lambiente come sistema
Insieme vs. sistema
Per Insieme si intende un gruppo di elementi,
così che definire le proprietà dei questi
elementi significa definire linsieme. Se si
toglie un elemento allinsieme non se ne cambiano
le caratteristiche tranne che per il dato
quantitativo, numerico. Qualitativamente questo
insieme non varia. Sistema è invece un
raggruppamento di elementi interrelati fra loro
che vanno a costituire un tutt'uno organico e
caratteristico. Il sistema solare, ad esempio, è
costituito dal Sole e dai pianeti ed asteroidi
che gli ruotano attorno. Se si toglie o si
immette un pianeta nel sistema cambia tutto
lequilibrio interno.
30
I sistemi semplici, dotati di pochi elementi
possono essere descritti da equazioni
matematiche. I sistemi complessi non sono
descrivibili da equazioni matematiche a meno di
drastiche semplificazioni.Più aumentano gli
elementi di un sistema e più aumenta la sua
complessità.Ecco perché è importante che, anche
nella legislazione, si tenga conto dellambiente
come di un tutto interrelato. In un
ecosistema, i singoli elementi, sia organici (la
componente biotica, cioè le comunità o biocenosi
animali, vegetali, microorganismi ecc.), sia
inorganici o abiotica (il geotopo, minerali del
suolo, sottosuolo, acque, atmosfera) sono in
stretto rapporto uno con laltro attraverso
flussi di energia e di materia, in una fitta rete
di complessità.
Lambiente come sistema complesso
31
d.lgs. n.152/2006Art 5. Definizioni1. Ai fini
della parte seconda del presente decreto si
intende perc) impatto ambientale
l'alterazione qualitativa e/o quantitativa
dell'ambiente, inteso come sistema di relazioni
fra i fattori antropici, fisici, chimici,
naturalistici, climatici, paesaggistici,
architettonici, culturali ed economici, in
conseguenza dell'attuazione sul territorio di
piani o programmi o della realizzazione di
progetti relativi a particolari impianti, opere o
interventi pubblici o privati, nonché della messa
in esercizio delle relative attivitàArt.
2424. Finalità della via valutazione di
impatto ambientale1. La procedura di
valutazione di impatto ambientale deve assicurare
cheb) per ciascun progetto siano valutati
gli effetti diretti ed indiretti della sua
realizzazione sull'uomo, sulla fauna, sulla
flora, sul suolo, sulle acque di superficie e
sotterranee, sull'aria, sul clima, sul paesaggio
e sull'interazione tra detti fattori, sui beni
materiali e sul patrimonio culturale ed
ambientale
Lambiente come sistema complesso nella
legislazione
32
Lambiente è caratterizzato adattabilità, essendo
in grado di modificarsi al cambiare delle
condizioni interne ed esterne, senza disporre di
alcuna autorità di comando centralizzata..
Risponde adeguandosi e trovando nuovi equilibri.
I meccanismi di risposta a modificazioni
interne ed esterne dellambiente si esplica
attraverso retroazioni (feedback) negative e
positive. Nel primo caso si avrà la tendenza al
mantenimento di un equilibrio, nel secondo caso
si accelereranno le modificazioni.Lambiente è
caratterizzato da proprietà emergentiLe
relazioni di alcuni sistemi complessi
conferiscono loro le così dette proprietà
emergenti. Ciò significa che la mera conoscenza
dei singoli elementi delle loro relazioni non è
sufficiente a descrivere il sistema.
Lambiente come sistema complesso adattabile
dotato di proprietà emergenti
In sintesilambiente è un sistema adattativo
complesso, dotato di autoregolazione e di
proprietà emergenti, in grado di fare affiorare
un valore aggiunto in grado di erogare servizi.
33
Numerosi sono i riferimenti al benessere
delluomo Vediamone alcuniGli inquinamenti
vengono visti come somma di disturbi in grado di
nuocere alla salute umana o alla qualità
dellambiente, causare il deterioramento dei beni
materiali oppure danni o perturbazioni a valori
ricreativi dellambiente o ad altri suoi
legittimi usiLa Carta di Aarhus scrive
Riconoscendo che un'adeguata tutela
dell'ambiente è indispensabile per il benessere
umano e per il godimento dei diritti
fondamentali, compreso il diritto alla vita,
Riconoscendo altresì che ogni persona ha il
diritto di vivere in un ambiente atto ad
assicurare la sua salute e il suo benessere e il
dovere di tutelare e migliorare l'ambiente,
individualmente o collettivamente, nell'interesse
delle generazioni presenti e future,
La visione giuridica di ambiente è (oggi)
antropocentrica 1/2
34
Nel 1987 la World Commission on Environment and
Development (la Commissione Mondiale
sullAmbiente e sullo Sviluppo, istituita come
organo indipendente dallONU per esaminare la
situazione ambientale mondiale e sviluppare delle
proposte per risolvere i problemi), pubblicò il
rapporto Our Common Future, il nostro futuro
comune. Conosciuto meglio col nome di rapporto
Brundtland definisce lo sviluppo sostenibile come
lo sviluppo che soddisfa le esigenze del presente
senza compromettere la capacità delle generazioni
future di soddisfare le loro proprie
esigenze.Pagano p, Filosofia ambienale,
Mattioli, 2006Secondo il principio di
sostenibilità la Terra viene considerata un bene
comune temporale nel senso che Se una
generazione sfrutta le risorse terrestri fino al
limite estremo nellarco della propria vita,
senza tener conto del futuro, essa ricava un
beneficio che rappresenterà una perdita per tutte
le generazioni future ... Per evitare che una
generazione spogli la Terra delle sue risorse
... ciascuna di esse deve vedersi come una
catena di generazioni ed esprimere la propria
identità per mezzo di progetti il cui compimento
e il cui significato richiedano limpegno delle
generazioni future.J. E. COHEN, Quante
persone possono vivere sulla Terra?, Il Mulino,
Bologna, 1998,p. 378 citando un discorso del
filosofo J. ONEILL nellarticolo Future
Generations Present Harms, Philosophy, 68, n.
263, pp.35-52
La visione giuridica di ambiente è (oggi)
antropocentrica 2/2
35
Dal punto di vista giuridicoDanno ambientale è
oggetto della Direttiva 2004/35/CE e viene
definito danno un mutamento negativo
misurabile di una risorsa naturale o un
deterioramento misurabile di un servizio di una
risorsa naturale, che può prodursi direttamente o
indirettamente Come riparazione del danno viene
concepito il ripristino delle risorse o dei
servizi compromessi o di altri funzionalmente
equivalenti.Nel DL n.152 del 3-4-2006, Norme
in materia ambientale si leggeart. 240
(definizioni), comma 1 lettera l l) misure di
riparazione qualsiasi azione o combinazione di
azioni, tra cui misure di attenuazione o
provvisorie dirette a riparare, risanare o
sostituire risorse naturali e/o servizi naturali
danneggiati, oppure a fornire un'alternativa
equivalente a tali risorse o serviziart 300.
Danno ambientale, Comma 1. È danno ambientale
qualsiasi deterioramento significativo e
misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa
naturale o dell'utilità assicurata da
quest'ultima.Si vedano anche gli allegati alla
parte sesta.Essendo, lambiente, sia una
risorsa che un fornitore di servizi, necessita
una visione sistemica di ambiente che deve
evidenziarsi anche nelle norme giuridiche.
Lambiente come risorse e fornitore di servizi
36
Sono risorse naturali1 Materie prime
(minerali, combustibili fossili)2 Organismi
animali e vegetali (biomasse, biodiversità) 3
Comparti ambientali (aria, acqua, suolo)4
Risorse di flusso (energia solare, eolica,
geotermica, mareomotrice) 1) Le materie prime
non sono rinnovabili.2) Sono rinnovabili, ma a
diversa velocità di ripristino (le risorse
agricole sono rapidamente rinnovabili, il legname
lo è meno, la biodiversità praticamente non è
rinnovabile. Queste risorse, se utilizzate
eccessivamente possono esaurirsi ad esempio le
risorse ittiche). Luomo è una specie che può
cambiare alimentazione e le sue prede. Può così
portare allestinzione le specie..3) Dei
comparti ambientali desta preoccupazione il loro
degrado.4) Le risorse di flusso non si
esauriscono ma richiedono altre risorse per
essere sfruttate (occorre energia materiali e
spazio tecnologia e know-how).Spazio fisico,
territorio (indispensabile per produrre e
mantenere tutte le risorse).Queste risorse
naturali non sono il prodotto delluomo, ma sono
gratuite.
Ambiente come risorse
37
Caratteristiche Il sistema ambiente è in
grado di conservare la propria organizzazione e
di produrre un flusso relativamente stabile di
funzioni.Questa capacità si perpetua
spontaneamente.Prima caratteristica importante
di un sistema così dotato è la varietà.I vari
elementi interagiscono in modo non
lineare.Oltrepassati alcuni valori soglia
possono maturare cambiamenti irreversibili.Organ
ismi animali e vegetali concorrono
incessantemente alla trasformazione della realtà
circostante.I sistemi complessi, e quindi anche
l'ambiente, sono caratterizzati da una fisionomia
tipicamente "gerarchica".Il sistema ambiente
ha funzioni ridondanti.Il sistema ambiente è
robusto, ma oltre una certa soglia può collassare.
Lambiente come sistema adattativo complesso
38
La Direttiva 2004/35/CE del 21-4-2004 del
Parlamento Europeo e del Consiglio sulla
responsabilità ambientale in materia di
prevenzione e riparazione del danno ambientale,
all'articolo 2. 13 scrive la definizione dei
servizi 13. servizi e servizi delle
risorse naturali le funzioni svolte da una
risorsa naturale a favore di altre risorse
naturali e/o del pubblico---------------------
--------------------------------------------------
------------------------------------Il concetto
è ripreso anche dal decreto legislativo n.
152/2006.Sotto la dicitura "servizi naturali"
si nasconde una vasta gamma di prestazioni che
l'ambiente e gli ecosistemi procurano a vantaggio
del genere umano. L'ambiente e quindi è in
grado di rigenerare le risorse, mantenere in un
intervallo relativamente ristretto le condizioni
adatte alla vita, dell'uomo compreso. Infatti
all'articolo 24 tra i vari obiettivi nella
valutazione di impatto ambientale c'è quello di
"conservare la capacità di riproduzione
dell'ecosistema".
Lambiente come servizi
39
Possiamo dividere i servizi in tre gruppi1)
servizi con funzione di regolazione e di
stabilizzazionela regolazione dei cicli gassosi
e della composizione dell'atmosfera, il controllo
del clima a e la ridistribuzione dell'umidità, la
formazione e di consolidamento del suolo e dei
terreni, la regolazione dei flussi idrici e del
ciclo dell'acqua, la regolazione dei cicli
biogeochimici -ciclo dell'ossigeno, del carbonio,
dellazoto, del fosforo, dello zolfo-, la
decomposizione e il recupero dei rifiuti
organici, abbattimento dell'inquinamento,
depurazione delle acque e dell'atmosfera,
controllo degli eventi biologici come nascite,
morti o epidemie.2) mansioni produttive e di
habitat.La cattura dell'energia solare e
costruzioni di biomassa occorrente al
sostentamento degli organismi eterotrofi, la
rigenerazione delle materie prime, risorse
genetiche, sostanze medicinali, fonti energetiche
o di beni ornamentali, le funzioni di asilo e di
ricovero.3) funzioni di supporto allo sviluppo
cognitivo. La formazione scientifica, la
maturazione di una conoscenza storica, la
formazione di valori estetici, attività
ricreative.
Servizi ambientali
40
Economicamente riconosciamo i beni pubblici e
privati. I beni pubblici sono riconoscibili da
dalle loro proprietà- Indivisibilità (una
volta che siano messi a disposizione di qualcuno
divengono appannaggio di molti).-
Inescludibilità (non possiamo impedire a
qualunque cittadino di goderne).- Non-rivalità
(se un cittadino ne beneficia, un altro non ne è
escluso).I beni pubblici puri sono
indivisibili, non escludibili e non rivali. Ad
esempio utilità pubbliche come la difesa
nazionale, l'ordine pubblico, l'illuminazione
stradale, l'energia solare sono beni non
escludibili (in quanto il bene viene consumato da
ciascuno) e non rivali (in quanto possono essere
consumati simultaneamente da tutti).I beni
privati sono divisibili, escludibili,
rivali.Tra beni pubblici e i beni privati
esistono diverse aree intermedie, che potremmo
definire beni misti. Tra questi i cosiddetti
"commons". Questi sono beni pubblici che
presentano rivalità. Molti beni ambientali sono
classificabili come commons
Beni ambientali
41
Profili bioetici
  • La filosofia ambientale

42
Why Preserve Natural Variety?
43
Environmental Philosophy
44
IAEA-TECDOC-1270febbraio 2002
  • The current recommendations of the International
    Commission on Radiological Protection (ICRP)
    include the statement that the standard of
    environmental control needed to protect man to
    the degree currently thought desirable will
    ensure that other species are not put at risk.
    In the light of the new focus of concern for the
    environment, this statement is being critically
    reviewed in several international fora.
  • The current report explores the ethical
    principles that could underlie a system of
    environmental protection

45
  • Our behaviour and policies with regard to nature
    and the environment should be guided by a code of
    ethics, which is to be derived from basic
    principles and from a pragmatic consideration of
    the issues at stake.

46
Filosofia ambientale cosè?
  • La filosofia ambientale raccoglie i pensieri, le
    idee, i concetti che luomo elabora nel suo
    rapportarsi con ciò che lo circonda.
  • Essa guida il nostro comportamento e determina
    le nostre scelte in campo ambientale.

47
Filosofia ambientale cosè?
  • La filosofia ambientale (in particolare letica e
    la bioetica ambientale) è considerata una branca
    della filosofia, emersa negli anni 70 con la
    presentazione di documenti e lapertura di corsi
    dedicati di studio universitari in Europa
    (Danimarca Svezia, Norvegia, Germania, Olanda
    Francia) Australia, Nord America.
  • La novità della disciplina
  • a) Nuova scienza è un ampliamento della
    biologia oltre i limiti tradizionali poiché
    riguarda, oltre al vivente, anche i valori.
    Infatti dalla crisi ambientale emerge la
    necessità di fondare una nuova scienza, che
    include anche i valori, con un compito non solo
    descrittivo, ma anche valutativo, per proporre
    valori etici mirati a un equilibrio armonico tra
    uomo e natura e al miglioramento della qualità
    della vita.

48
Filosofia ambientale cosè?
  • b) Nuova branca delletica applicata la
    specifica riflessione sui valori etici
    rappresenta la branca più vivace delletica
    applicata. E quindi una riflessione teorica
    applicata a un particolare campo dindagine per
    verificare e valutarne la coerenza e la
    sostenibilità e quindi fornire indirizzo
    normativo.
  • c) Interdisciplinarietà è caratteristica del
    metodo e dei contenuti, constatata
    linterconnessione tra le questioni argomentate.
    Esige che filosofo ambientale e il bioeticista
    professionisti siano scienziati e prima di tutto
    biologi, quindi filosofi, giuristi ed economisti
    e operino con metodo dialogico per la
    comprensione dei problemi e la ricerca di
    soluzioni.
  • Nel 1992 furono istituite due organizzazioni
    professionali International Society for
    Environmental Ethics (ISEE) and the International
    Association for Environmental Philosophy (IAEP).

49
Perché è importante la filosofia in campo
ambientale?
  • Lindagine filosofica ambientale aiuta a capire
    le ragioni culturali da cui deriva la crisi
    ambientale e individua i valori di riferimento
    per strutturare un nuovo rapporto uomo/natura
    ecologico e sostenibile.
  • Le nostre idee, espresse attraverso la classe
    politica, diventano leggi che incidono sulla
    nostra vita e su quella di chi abiterà, in
    futuro, il pianeta.

50
Perché è importantela filosofia in campo
ambientale?
  • Le questioni ambientali sono considerate in un
    numero crescente di decisioni assunte in ambito
    sia politico che privato, economico e
    imprenditoriale.
  • Fino a poco tempo fa gli scienziati sono stati
    consultati raramente. LUNCED, nel 1992, ha
    inaugurato un nuovo approccio integrato alle
    politiche ambientali e di sviluppo, espresso nel
    concetto di sviluppo sostenibile.

51
Perché è importante la filosofiain campo
ambientale?
  • Alla comunità scientifica è stata riconosciuta la
    partecipazione attiva al fine di individuare e
    determinare le priorità delle emergenze
    ambientali, considerando anche landamento
    politico, sociale, economico e tecnologico.
  • E stato identificato un ampio spettro di
    esperti, qualificati come specialisti o
    generalisti in materia ambientale, riconosciuti
    professionisti nel campo di scienze sociali,
    biologia, diritto, fisica e scienze economiche e
    ingegneristiche.
  • Lobiettivo è (1) esaminare i problemi in
    unottica internazionale e multidisciplinare
    coinvolgendo lintera comunità scientifica (2)
    fornire risposte appropriate da parte delle
    istituzioni, e delle pubbliche autorità.

52
filosofia ambientale stato dellarte
  • I risultati raggiunti in termini di ricerca e
    politica ambientale si misurano valutando da un
    lato lo stato dellambiente e il livello
    scientifico e tecnologico raggiunto, dallaltro
    il grado e leffettività della tutela ambientale
    offerto dalle norme giuridiche e dalle politiche
    economiche.
  • Il diritto internazionale dellambiente è
    lambito privilegiato di attenzione, poiché i
    suoi fattori di sviluppo sono
  • Evoluzione del pensiero e livello di
    consapevolezza delle dinamiche di interazione con
    lambiente
  • Progresso scientifico e tecnologico
  • Sviluppo economico
  • Diritti procedurali Partecipazione della società
    civile alle informazioni ambientali, ai processi
    decisionali e accesso alla giustizia.

53
filosofia ambientale stato dellarte
  • Dalle conferenze UNCED (1992), Environment for
    Europe (1991,93,95,98) e WSSD (2002)
  • Lambiente ha perso la priorità e la centralità
    che aveva fino agli anni 1990. Per lasciare
    spazio ai diritti umani di 3a generazione. Il
    confronto deve assolutamente essere rilanciato in
    tempi brevi.
  • Levoluzione normativa non si è dimostrata
    soddisfacente e richiede un ripensamento delle
    strategie politiche e legislative, nonché
    interventi di tecnica legislativa
  • 1) Inquadramento sistematico degli istituti nel
    diritto internazionale in materia di sviluppo
    sostenibile
  • 2) Elaborazione di concetti e nozioni
  • 3) Scelta di regole e metodi di normazione

54
filosofia ambientale stato dellarte
  • Obiettivi da raggiungere
  • 1) Riconoscimento ed effettività del dovere di
    tutela ambientale
  • 2) Qualificazione dellambiente e delle risorse
    naturali come beni ambientali e patrimonio
    comune dellumanità
  • 3) Riconoscimento ed effettività del diritto allo
    sviluppo sostenibile come diritto umano
    fondamentale
  • 4) Adeguamento delle norme interne alla
    codificazione di diritti e doveri elaborata a
    livello internazionale
  • 5) Effettività dei diritti procedurali
  • 6) Cooperazione tra comunità scientifica e
    autorità pubbliche a livelli nazionale,
    comunitario e internazionale
  • 7) Strumenti di giustizia ambientale
  • Ne consegue ladozione di strategie di ricerca,
    politica e regolamentazione da realizzare con gli
    strumenti economici e i finanziamenti disponibili
    ai vari livelli.

55
Divulgare e stimolare il dibattito
56
Filosofia Ambientale
Alla scoperta delluomo Brevi saggi sulluomo e
sullambiente
Piergiacomo Pagano
Piergiacomo Pagano
Mattioli 1885 Editore, Fidenza, 2002, 2006
Alberto Perdisa Editore, Bologna, 2005
57
Sintetizziamo la differenza di vedute
  • Camminiamo in montagna. Vediamo un fiore. A
    fianco cè un cartello con su scritto
  • non raccogliete il fiore affinché altri ne
    possano godere
  • lasciate stare il fiore affinché possa vivere la
    sua vita.

58
Rapporto uomo/natura
  • Fin dai tempi antichi luomo si è chiesto Da
    dove vengo? Qual è il mio ruolo?
  • René Descartes - Cartesio (1596-1650) gli
    animali sono semplici macchine. Non ha senso
    parlare di unetica nei loro confronti. Su questo
    principio giustifica lutilizzo degli animali
    nella ricerca.
  • Jeremy Bentham (1789-1832) la sua etica
    utilitaristica si basa sul principio di massima
    felicità sofferenza è male, piacere è bene. La
    questione sugli animali è questa possono
    soffrire? casi marginali.

59
Il Principio di Conservazione
Gifford Pinchot (1865-1946), consulente
ambientale del presidente, elaborò il concetto di
conservazione.
  • Principio di Conservazione le risorse, di valore
    strumentale, devono venire usate in modo saggio e
    oculato affinché possano rigenerarsi ed essere
    utilizzate dalle generazioni a venire. Quelle che
    non si rigenerano devono essere utilizzate
    prudentemente perché durino il più a lungo
    possibile

60
Aldo Leopold Etica della terra
  • se la specie umana riconosce il suo ruolo di
    parte integrante delle comunità ecologiche, deve
    automaticamente riconoscere i diritti della natura

Aldo LeopoldAlmanacco di un mondo
semplice (1949) Red-edizioni, 1997
61
Si cercarono le cause della crisi ambientale
Tra le tante congetture
  • venne accusata la Chiesa perché poneva luomo a
    livello di un semidio
  • vennero denunciati i sistemi politici ed
    economici (sia del capitalismo che del
    socialismo) rei di utilizzare la natura solo come
    mezzo
  • vennero criminalizzate la scienza e la tecnologia
    perché troppo materialiste e riduzioniste.
  • lintera società occidentale fu additata come
    incapace di convivere in armonia con la natura

62
Di conseguenza
  • vennero divulgate le filosofie orientali,
  • vennero rivalutati i Santi cristiani più
    ecologisti quali Francesco dAssisi,
  • vennero riscoperte le qualità dei popoli
    primitivi (capaci di vivere in equilibrio con il
    loro ambiente),
  • nacquero grandi movimenti popolari come il New
    Age,
  • vennero diffuse nuove teorie olistiche quali
    lipotesi Gaia di James Lovelock.

63
Classificazione delle idee filosofiche ambientali
64
Posizioni filosofiche ambientali distinzioni
di 1 e 2 livello
65
Antropocentrismo forte
  • luomo può disporre della natura quando e come
    vuole
  • la terra fornisce risorse illimitate alluomo che
    può gestirle come vuole
  • fiducia smisurata nel potere umano, nelle
    tecnologie e nel potere delleconomia di mercato

66
Antropocentrismo forte
67
Antropocentrismo debole
  • la sopravvivenza delluomo è strettamente legata
    al suo comportamento e al rispetto che ha e avrà
    per lambiente
  • conservazione
  • sostenibilità

68
Antropocentrismo debole
69
Conservazione e sostenibilità
  • le risorse devono venire usate in modo saggio e
    oculato affinché possano rigenerarsi, quelle che
    non si rigenerano devono essere utilizzate in
    modo che durino il più a lungo possibile
  • lo sviluppo che soddisfa le esigenze del presente
    senza compromettere la capacità delle generazioni
    future di soddisfare le loro proprie esigenze
    (Commissione Mondiale sullAmbiente e sullo
    Sviluppo, 1987)

70
Biocentrismo individualistico
  • Liberazione animale
  • Diritti animali

71
Biocentrismo olistico
  • Etica della terra
  • Etica del valore

72
Differenze tra biocentrismo individualistico e
olistico
  • Individualistico pone la vita del singolo
    individuo (anche quella di un cane, una mucca o
    un uccello) come criterio per la rispettabilità
    morale
  • Olistico riconosce una dignità morale solo ai
    gruppi di individui (specie, comunità, ecosistemi
    ecc)

73
Ecocentrismo ecologia profonda
  • Lecologia profonda è un movimento che nasce
    dallecosofia del filosofo norvegese Arne Naess.
  • Piattaforma 8 principi
  • Il fiorire della vita umana e non umana sulla
    Terra ha un valore intrinseco. Il valore delle
    forme di vita non umane è indipendente
    dallutilità che queste possono avere per i
    limitati scopi umani.
  • La ricchezza e la diversità delle forme di vita
    sono valori in sé e contribuiscono alla
    prosperità della vita umana e non umana sulla
    Terra.
  • Gli esseri umani non hanno il diritto di ridurre
    questa ricchezza e questa diversità, se non per
    soddisfare bisogni vitali.
  • Lattuale interferenza umana nel mondo non umano
    è eccessiva, e la situazione sta peggiorando
    rapidamente.
  • Il fiorire della vita umana e delle diverse
    culture è compatibile con una sostanziale
    diminuzione della popolazione umana. Lesistenza
    stessa delle forme di vita non umane esige tale
    diminuzione.
  • Un miglioramento significativo delle condizioni
    di vita richiede un cambiamento nelle politiche
    attuali. Queste politiche influiscono sulle
    strutture economiche, tecnologiche e ideologiche
    fondamentali.
  • Il primo cambiamento ideologico dovrebbe
    consistere nell'apprezzare la qualità della vita
    (e quindi le situazioni che hanno valore
    intrinseco) invece di promuovere un alto tenore
    di vita. Ci deve essere una profonda
    consapevolezza della differenza tra ciò che è
    grande dal punto di vista quantitativo (big) e
    ciò che lo è dal punto di vista qualitativo
    (great).
  • Coloro che sottoscrivono questi punti si
    impegnano a partecipare, direttamente o
    indirettamente, allo sforzo di realizzare le
    trasformazioni necessarie.

74
ecologia profonda
  • gli interventi per salvaguardare lambiente sono
    limitati ad una semplice lotta allinquinamento e
    allo spreco delle risorse.
  • manca una visione dinsieme, vale a dire un
    concetto nuovo di società.
  • è giusto modificare alla radice il modo di vivere
    e il sentire delluomo nei confronti
    dellambiente.
  • nuove idee sulla politica, sulla religione, sulla
    scienza e sulleducazione possono essere messe in
    pratica per convogliare la società verso nuovi
    modelli di vita.
  • lecologia profonda non si allinea con nessuna
    ideologia classica critica alcuni aspetti del
    capitalismo e del socialismo, così come ne
    assolve altri.

75
ecologia profonda
76
In conclusione
  • Se da un lato è importante conoscere ciò che
    luomo pensa dellambiente è anche vero che solo
    il contatto diretto con la natura può fornirci
    gli elementi necessari per capirla e per amarla
  • Invito pertanto tutti a fare esperienze nella
    natura

77
In conclusione
78
Grazie a tutti
  • FINE
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