Title: IL RISCHIO SISMICO
1IL RISCHIO SISMICO
- Gruppo Comunale Volontari
- di Protezione Civile
- Comune di Ponte San Nicolò - Padova
2Che cosè il terremoto?
- Un terremoto è un rapido scuotimento della
superficie della terra causato dalla rottura
della crosta terrestre con liberazione di grandi
quantità di energia elastica. - Il terremoto è un fenomeno naturale come la
pioggia può colpire ogni parte della terra. - Proprio come la pioggia può avere effetti
insignificanti o catastrofici.
3Tipologie di terremoti
- Terremoti naturali
- Terremoti tettonici
- Terremoti vulcanici
- Terremoti di crollo
- Terremoti artificiali
- Terremoti da esplosioni
4I terremoti tettonici
- Lo strato più superficiale della terra, la
crosta, è composta da zolle o placche
galleggianti su un mare di roccia fusa, il
mantello. - Le correnti convettive che agitano il mantello
spingono le placche facendole collidere lungo
linee di frattura che prendono il nome di faglie. - Le faglie possono essere normali, inverse e
trascorrenti.
5Le faglie (fault)
- Faglia normale se il movimento avviene
perpendicolarmente alla direzione del piano di
faglia con uno spostamento verso il basso del
tetto rispetto al letto. - Faglia inversa se il movimento avviene
perpendicolarmente alla direzione del piano di
faglia con uno spostamento verso l'alto del tetto
rispetto al letto. - Faglia trascorrente se il movimento avviene
lungo la direzione del piano di faglia. Si può
distinguere in destra o sinistra secondo che ad
un osservatore posto su un blocco, l'altro
apparirà essere stato spostato rispettivamente
verso la sua destra o verso la sua sinistra.
Spesso le faglie trascorrenti presentano il piano
di scorrimento verticale o quasi, ed in certi
casi persino obliquo.
6I terremoti tettonici
In base alla profondità dellipocentro i
terremoti si possono dividere in
- terremoti superficiali con ipocentro tra 0 e 70
Km (circa 85 del totale) - terremoti medi con ipocentro tra 70 e 300 Km
(circa 12 del totale) - terremoti profondi con ipocentro oltre i 300 Km
(circa 3 del totale)
7Il ciclo sismico
- Stadio intersismico nellarea sismogenetica si
verifica un lento e graduale accumulo di energia
potenziale. - Stadio presismico il materiale si deforma fino
al raggiungimento del livello critico di
resistenza. - Stadio cosismico lenergia potenziale accumulata
nelle fasi precedenti si trasforma in energia
cinetica. - Stadio postsismico larea sismogenetica
lentamente riacquista un nuovo equilibrio.
8Un po di terminologia
- Epicentro punto della superficie terrestre sulla
verticale dellipocentro. - Ipocentro punto in cui la frattura delle rocce
che genera il terremoto ha inizio è detto anche
fuoco. - Magnitudo misura dellenergia liberata sotto
forma di onde sismiche durante un terremoto. - Onde sismiche modello fisico di propagazione
dellenergia elastica liberata da un terremoto.
9Ipocentro ed epicentro
10Le onde sismiche
- Onde longitudinali o onde P (primae) sono le
onde più veloci (da 5,5 a 11,7 Km/s). Il mezzo
trasmissivo viene sottoposto a compressioni e
dilatazioni il movimento del materiale avviene
nella stessa direzione di propagazione dellonda,
come avviene nelle onde sonore. Lo spostamento
del suolo è quindi prettamente verticale e dÃ
luogo ai moti sussultori. Le onde P si propagano
in qualunque mezzo.
11Le onde sismiche
- Onde trasversali o onde S (secundae) meno veloci
delle onde P (da 3,5 a 7,3 Km/s), danno luogo a
fenomeni di taglio e torsione. Le onde S si
propagano solo attraverso mezzi trasmissivi
rigidi. Il movimento del materiale avviene
ortogonalmente alla direzione di propagazione
dellonda e gli spostamenti del suolo sono
prettamente orizzontali con un moto ondulatorio.
12Le onde sismiche
- Onde superficiali R o di Rayleigh onde
polarizzate in un piano verticale che provocano
la vibrazione delle particelle nella direzione di
propagazione dellonda imponendo un movimento
simile a quello di una boa in balia delle onde. - Onde superficiali L o di Love onde polarizzate
in un piano orizzontale che provocano la
vibrazione delle particelle ortogonalmente alla
direzione di propagazione dellonda imponendo un
movimento simile a quello di un serpente che
striscia velocemente.
13Le onde sismiche
- Le onde P e S sono predominanti nella zona
epicentrale mentre le onde R e L diventano
prevalenti a grande distanza. - Le onde trasversali, con i loro moti ondulatori,
sono maggiormente distruttive delle onde
longitudinali.
14Come si misurano i terremoti?
- Il sismografo di Zhang Heng (II secolo d.C.) la
rana che gioca con il drago.
15Come si misurano i terremoti?
Un sismometro con apparato di registrazione su
carta (sismografo).
- Il sismogramma è unimmagine grafica del
movimento del suolo durante un terremoto.
16Come si misurano i terremoti?
- Schemi semplificati di sismografi
- registratore della componente verticale dei
movimenti della superficie terrestre
- registratore delle componenti orizzontali dei
movimenti della superficie terrestre
17Le scale di misura
- La scala macrosismica MCS (Mercalli-Cancani-Sieber
g, 1930), ripartita in 12 gradi, stima
lintensità di un terremoto in base agli effetti
sulluomo e sul suo ambiente. - I grado impercettibile
-
- VI grado forte
-
- XII grado grandemente catastrofico
18Le scale di misura
- La scala Richter classifica la magnitudo di un
terremoto in base alla quantità di energia
liberata dalla scossa. - E una scala logaritmica una unità in più nella
scala significa unenergia trenta volte maggiore.
19Le scale di misura
INTENSITA (MCS) MAGNITUDO (Richter)
III-IV 2,8 - 3,1
IV 3,2 - 3,4
IV-V 3,5 - 3,7
V 3,7 - 3,9
V-VI 4,0 - 4,1
VI 4,2 - 4,4
VI-VII 4,5 - 4,6
VII 4,7 - 4,9
VII-VIII 5,0 - 5,1
VIII 5,2 - 5,6
IX 5,7 - 6,1
X-XI 6,2
La scala Mercalli-Cancani-Sieberg e la scala
Richter, utilizzando modalità diverse di
misurazione, non sono direttamente confrontabili.
E' comunque possibile stilare una tabella
comparativa indicativa come la seguente
20Effetti del terremoto
- Effetti primari
- fratture sollevamenti del terreno dislivelli in
strade e gallerie distruzione totale o parziale
di edifici, ponti, strade, canalizzazioni. - Effetti secondari
- smottamenti e valanghe crepacci traboccamento
di acqua dai serbatoi rottura di cavi elettrici
fragori rombi
21La riclassificazione sismica
- Ordinanza n . 3274 del 20/03/2003 della
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Art. 1. Nelle more dellespletamento degli
adempimenti di cui allart. 93 del Dlgs
31/03/1998, n. 112, sono approvati i Criteri
per lindividuazione delle zone sismiche
nonché le connesse Norme tecniche per il
progetto, la valutazione e ladeguamento sismico
degli edifici .
22La riclassificazione sismica
- Ordinanza n . 3274 del 20/03/2003 della
Presidenza del Consiglio dei Ministri
23Norme di comportamento
- SE SEI IN CASA, RIMANI IN CASA
- SE SEI ALLAPERTO, RIMANI ALLAPERTO
24Norme di comportamento
- Sebbene un terremoto sia un fenomeno naturale non
prevedibile che può avvenire in qualunque momento
delle 24 ore, è stato rilevato che la probabilitÃ
di trovarsi in casa è più alta rispetto a quella
di trovarsi allinterno di altri edifici o
allaperto (60 contro 40). - E quindi in casa che bisogna curare con maggiore
attenzione la preparazione della popolazione, sia
dal punto di vista pratico che da quello
psicologico.
25Le fasi dellevento sismico
- Allarme fase in cui viene avvertito il sisma.
- Soccorso fase in cui si definiscono i contorni
dellevento e si avvia la necessaria azione di
soccorso. - Agibilità fase in cui viene definito lo stato
degli oggetti sul territorio colpito dal sisma. - Macrosismica fase in cui si analizzano gli
effetti del terremoto per definire limportanza
dellevento.
26Le fasi dellevento sismico
- Interventi di emergenza fase di eliminazione dei
pericoli incombenti.
Dopo i primi 60 giorni, si può considerare chiusa
lemergenza.
- Analisi dati e programmazione fase in cui si
valutano i danni presunti ed i costi attesi per
le riparazioni e gli interventi antisismici. - Insediamenti provvisori fase che si attua nei
casi in cui la popolazione non possa rientare
nelle proprie abitazioni entro i primi mesi
successivi allevento.
27Le fasi dellevento sismico
- Riattazione interventi strutturali leggeri
volti a favorire il reinsediamento della
popolazione. - Riparazione e ricostruzione fase che comprende
anche i piani di riavvio delle reti dei servizi
(vie di comunicazione, reti tecnologiche, reti
idriche e fognarie). - Reinsediamento della popolazione fase in cui
vengono smantellati i centri di ricovero
provvisori.
28Le fasi dellevento sismico
- Verifica e monitoraggio è una fase continua di
analisi e trasferimento delle informazioni sul
post-evento. - Programmazione e pianificazione dellemergenza è
una fase trasversale a tutte le altre che ha
lobiettivo di preparare e predisporre in tempo
di pace tutto ciò che che consentirà , nel
momento dellallerta, la risposta più efficiente
ed efficace.
29Principi di puntellamento
- Ogni terremoto comporta sempre, per quanto lievi,
variazioni strutturali agli edifici. Le opere che
assicurano una maggiore stabilità strutturale
sono
- puntellamenti
- tirantature
- cerchiature
30Principi di puntellamento
- In condizioni di emergenza i soccorritori devono
fare i conti con le difficoltà ambientali ed in
particolare con
- la provvisorietà dei materiali
- la semplicità di lavorazione
- le risorse limitate e dal basso costo
31Principi di puntellamento
- I puntellamenti surrogano la capacità portante
dellelemento compromesso dal terremoto (funzione
sostitutiva) ma possono anche sostenere una
costruzione che resiste ancora (funzione
cautelativa) ovvero possono evitare il distacco
di parti o frammenti (funzione protettiva). - Se i puntelli si oppongono al ribaltamento totale
o parziale di un muro sono di sostegno se
contrastano la caduta verticale di conci di
archi, volte o architravi si dicono di ritegno.
32Principi di puntellamento
- Il puntello con finalità sismiche non sempre è
soggetto a sola compressione per cui deve essere
collegato rigidamente ad entrambe le estremità . - Utili sono i cosiddetti tavoloni ripartitori,
spesso rinforzati da puntelli più corti, e i
controventi, irrigidimenti trasversali che
riducono la lunghezza libera di inflessione e di
irrigidimento dei nodi. - Nel caso di puntellamento di ritegno su archi e
volte, esso deve avere una base di appoggio da
cui si dipartono i ritti che sostengono le
centine.
33Un po di terminologia
- Pilastro
- Zeppa
- Rompitratta
- Cunei
- Controventatura
- Cambra
34Esempi di puntellamento
35Esempi di puntellamento
36Esempi di puntellamento
37Esempi di puntellamento
38Esempi di puntellamento
39Esempi di puntellamento
40Esempi di puntellamento
41Esempi di puntellamento
42Esempi di puntellamento
43Esempi di puntellamento
44Esempi di puntellamento
45Esempi di puntellamento
46Varchi in muri e solai