Territori protetti in Italia - PowerPoint PPT Presentation

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Territori protetti in Italia

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Title: Lezione 2: Economia dei Territori Protetti Author: Roberto Esposti Last modified by: Giovanni Giavelli Created Date: 10/1/1997 8:50:24 AM Document presentation ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Territori protetti in Italia


1
Territori protetti in Italia
  • Le aree protette
  • Legislazione e politiche comunitarie, nazionali e
    regionali
  • Lo sviluppo delle aree protette strumenti di
    programmazione

2
Storia
  • La storia delle aree protette in Italia può
    essere divisa in
  • prima del 1991
  • dopo il 1991 (Legge Quadro sulle Aree Protette n.
    394/91 )
  • Prima del 1991
  • I 5 parchi nazionali storici
  • P.N. Gran Paradiso, P.N. Abruzzo (1922-1923)
  • P.N. Circeo, P.N. Stelvio (1934-1935)
  • P.N. della Calabria (1968)
  • I 6 P.N. istituiti negli anni 80
  • Dopo il 1991
  • 11 P.N. istituiti ex-novo
  • Totale 22 P.N. 4 P.N. per un area di oltre 1,5
    milioni Ha
  • Circa 760 aree protette di varia tipologia
  • Circa 3 milioni di Ha di copertura complessiva
    (10 sup. nazionale)
  • www.parks.it/federparchi/leggi/394.html

3
www.primitaly.it/parchi/
I Parchi italiani, un sistema da primato
(parks.it, gennaio 2009) Oltre 1.100 aree
naturali protette distribuite in tutta la
Penisola, con una superficie complessiva di circa
tre milioni e mezzo di ettari, pari a più del 12
dell'intero territorio italiano 1.873 Comuni
interessati, pari a quasi un quarto del totale
dei comuni d'Italia circa l'8 della superficie
tutelata rappresentata da tratti di costa, per un
totale che supera i 630 chilometri. Sono questi,
in sintesi, i numeri del sistema italiano delle
aree naturali protette. Sono i numeri di un
successo, maturato in un lasso temporale
relativamente breve e reso possibile dalla
volontà e dall'impegno di moltissimi italiani. A
questo già esteso sistema di aree protette
(Parchi Nazionali e Regionali, Aree Marine
Protette, Riserve Statali e Regionali, Oasi
gestite da associazioni ambientaliste) si
aggiunge la cosiddetta "Rete Natura 2000", una
serie di località - Siti di interesse comunitario
(Sic) e Zone di protezione speciale (Zps) -
individuate in ottemperanza alle direttive
comunitarie "Habitat" e "Uccelli", nate con lo
scopo di tutelare sul territorio europeo la
diversità biologica della flora e della fauna
selvatiche. Aggiungendo anche i Sic e le Zps
individuati in Italia, la superficie protetta
sfiora il 21 del territorio nazionale, pari a
oltre sei milioni e mezzo di ettari. Sono
cinque, infine, le regioni italiane che
presentano una quota di territorio protetto pari
ad almeno un quinto del proprio territorio. Si
tratta dell'Abruzzo, con il 28, la Campania
(26), la Provincia Autonoma di Bolzano (25), la
Lombardia (22) e la Basilicata (20). La
Lombardia è anche la regione con il maggior
numero di aree protette, 186. Nella Provincia
autonoma di Bolzano ne sono state istituite 176,
ma hanno superato quota 100 anche Piemonte (112)
e Toscana (111).
Superficie protetta circa 3,5 milioni Ha, il 12
della superficie italiana
4
I Parchi nazionali
  • Elenco delle aree naturali protette (Min. Amb.)
  • Recenti
  • Alta Murgia (Puglia)
  • Costa Teatina (Abruzzo)
  • Sila (Calabria)
  • Val dAgri e Lagonegrese (Basilicata)
  • Regioni autonome
  • Sicilia
  • Friuli-Venezia-Giulia

5
(No Transcript)
6
www.parks.it/mappe/ap.php?cb_par_nazPN
7
Tipologie
  • Parchi Nazionali (24)
  • aree terrestri, fluviali,lacuali o marine che
    contengono unoo più ecosistemi intatti o
    ancheparzialmente alterati da interventiantropic
    i, una o più formazioni fisiche,geologiche,
    geomorfologiche, biologiche,di rilievo
    internazionale o nazionale per valorinaturalistic
    i, scientifici, estetici, culturali, educativie
    ricreativi tali da richiedere l'intervento dello
    Statoai fini della loro conservazione
  • Aree Naturali Marine e Riserve Naturali Marine
    (26)
  • Riserve Naturali Statali (6)
  • Parchi e riserve Naturali Regionali (157)
  • aree terrestri, fluviali, lacuali ed
    eventualmente da tratti di mare prospicienti la
    costa, di valore naturalistico e ambientale, che
    costituiscono, nell'ambito di una o più regioni
    limitrofe, un sistema omogeneo, individuato dagli
    assetti naturalistici, dai valori paesaggistici,
    artistici e dalle tradizioni culturali locali

./..
8
Tipologie
  • Riserve Naturali Regionali
  • Definizione di Riserva Naturale come da L.
    394/91
  • sono costituite da aree terrestri, fluviali,
    lacuali o marine che contengono una o più specie
    naturalisticamente rilevanti della flora e della
    fauna, ovvero presentino uno o più ecosistemi
    importanti per la diversità biologica o per la
    conservazione delle risorse genetiche. Le riserve
    naturali possono
  • essere statali o regionali in base alla
    rilevanza degli elementi
  • naturalistici in esse rappresentati
  • Aree naturali statali protette (1 Santuario
    mammiferi marini)
  • Altre Aree Naturali Protette Regionali (47)
  • Classificate e definite dalle regioni
  • sono aree (oasi delle associazioni ambientaliste,
    parchi suburbani, ecc.) che non rientrano nelle
    precedenti classi. Si dividono in aree di
    gestione pubblica, istituite cioè con leggi
    regionali o provvedimenti equivalenti, e aree a
    gestione privata, istituite con provvediementi
    formali pubblici o con atti contrattuali quali
    concessioni o forme equivalenti
  • Monumenti naturali, oasi, parchi urbani e
    suburbani, biotopi

9
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE (394/91) Aree
Protette per Regione (ha) (CNR Gruppo Studio
Aree Protette INEA, 2000)
10
  • La Legge 394/91 introduce - art. 11, 12 e 14 -
    gli strumenti di gestione adottati dallEnte
    Parco e dalla Comunità del Parco
  • REGOLAMENTO DEL PARCO
  • PIANO PER IL PARCO
  • INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE ECONOMICA E
    SOCIALE

Edizione 2008, ristampa 1992
www.parcolibri.net/pdf/QuaderniETS2.pdf
11
Regolamento del parco
  • Esso disciplina lesercizio delle attività
    consentite entro il territorio del parco
    rispettando le caratteristiche del parco stesso,
    in particolare
  • La tipologia e le modalità di costruzione di
    opere e manufatti
  • Lo svolgimento e la circolazione del pubblico
    con qualsiasi mezzo di trasporto
  • Lo svolgimento delle attività di ricerca
    scientifica e biosanitaria
  • I limiti alle emissioni sonore e luminose
  • Lo svolgimento delle attività da affidare a
    interventi di occupazione giovanile, di
    volontariato
  • Laccessibilità nel territorio del parco
    attraverso percorsi e strutture idonee
    (disabili, anziani)

12
Piano per il parco
  • LEnte parco persegue la tutela dei valori
    naturali ed ambientali attraverso il piano per il
    parco che disciplina
  • Lorganizzazione generale del territorio
  • Vincoli, destinazioni duso pubblico o privato e
    norme di attuazione relative con riferimento
    alle varie aree o parti del piano
  • Sistemi di accessibilità veicolare e pedonale
    con particolare riguardo ai percorsi, accessi e
    strutture riservate ai disabili, anziani, ecc.
  • Sistemi di attrezzature e servizi per la
    gestione e per la funzione sociale del parco,
    musei, centri visite, uffici informativi, aree di
    campeggio, attività agrituristiche
  • Indirizzi e criteri per gli interventi sulla
    flora, sulla fauna e sullambiente naturale in
    genere

13
Iniziative per la promozione economica e sociale
  • Promuove iniziative atte a favorire lo sviluppo
    economico e sociale delle collettività residenti
    allinterno del parco, attraverso lelaborazione
    di un piano pluriennale economico e sociale
    (PPES), che prevede
  • Concessione di sovvenzioni
  • Predisposizione di attrezzature, impianti di
    depurazione e per il risparmio energetico,
    servizi ed impianti di carattere
    turistico-naturalistico
  • Agevolazione e promozione, anche in forma
    cooperativa, di attività tradizionali
    artigianali, agro-silvo-pastorali, culturali,
    servizi sociali e biblioteche, restauro
  • Iniziative volte a favorire lo sviluppo del
    turismo e delle attività locali, nel rispetto
    delle esigenze di conservazione del parco
  • Attività ed interventi diretti a favorire
    loccupazione giovanile ed il volontariato,
    nonché laccessibilità e la fruizione per i
    disabili
  • Lorganizzazione di corsi di formazione al
    termine dei quali viene rilasciato il titolo
    ufficiale ed esclusivo di guida del parco

14
Finalità comuni
  • Pur nella diversitá di tipologie/situazioni sopra
    ricordate un'area protetta è definibile come una
    porzione di territorio piú o meno vasto, dove é
    presente una concentrazione significativa di
    valori naturali, gestito e organizzato in modo da
    perseguire importanti finalitá, tra le quali
  • Conservare gli ambienti naturali presenti sul
    territorio e gli organismi che in esso vivono
    consentendo la naturale evoluzione e il
    mantenimento degli equilibri esistenti
  • Restaurare e recuperare gli ambienti degradati e
    le aree marginali, nonché ricostruire gli
    equilibri ecologici
  • Promuovere lo sviluppo sociale, economico e
    culturale delle popolazioni interessate,
    incentivando le attivitá compatibili con le
    istanze ambientali
  • Sviluppare la ricerca scientifica effettuata in
    modo continuo e interdisciplinare, la didattica e
    l'informazione ambientale
  • Permettere la fruizione turistica, le attivitá
    ricreative e del tempo libero - nei limiti di
    carico sostenibili dagli ecosistemi - e
    privilegiando gli aspetti di contatto con la
    natura e le culture locali

15
Territorio e abitanti nei Parchi nazionali
FONTE Compagnucci Mazzoni (2002)
16
Economia nei Parchi nazionali
FONTE Compagnucci Mazzoni (2002)
17
Economia nei Parchi nazionali
FONTE Compagnucci Mazzoni (2002)
18
Economia nei Parchi nazionali
FONTE Compagnucci Mazzoni (2002)
19
Evoluzione dei Parchi nazionali
  • Variazione residenti (1951-1998)
  • Variazione occ. manifatt. (1951-1991)

20
Pianificazione territoriale
  • Legge urbanistica n. 1150/1942
  • Piano regolatore generale (Prg)
  • Piano territoriale di coordinamento (PTC)
  • Piano urbanistico territoriale o piano integrato
    territoriale (PIT)

Piani territoriali paesistici - Legge 431/1985 e
Testo unico sui beni ambientali (Dlgs
490/99) Piani di bacino - Legge 183/1989 (Norme
per il riassetto organizzativo e funzionale
della difesa del suolo) Piani dei parchi -
Legge 394/1991
21
Legge 431/1985
  • Recepisce limposizione di vincoli su alcune
    categorie di beni
  • caratterizzati da singolarità geologica (rilievi,
    vulcani, ghiacciai, coste, ecc.) o ecologica
    (zone umide, parchi, riserve naturali)
  • testimonianti trasformazioni dellambiente ad
    opera delluomo (zone archeologiche, ville e
    giardini, argini)
  • Enuncia lobbligo delle Regioni di procedere
    allapprovazione del piano territoriale
    paesistico i beni sottoposti a vincolo devono
    essere provvisti di una specifica normativa duso
    e di valorizzazione ambientale

22
Legge 183/1989
www.gruppo183.org/suolo/legislazione/legge201832
0del2089.pdf
  • Norme per il riassetto riorganizzativo e
    funzionale della difesa del suolo
  • Per assicurare
  • difesa del suolo
  • risanamento delle acque
  • fruizione e gestione del patrimonio idrico per
    gli usi di razionale sviluppo economico e sociale
  • Lambito del piano di bacino - per la prima volta
    in scala di pianificazione di area vasta - è
    dimensionato ai problemi dellambiente naturale
  • Lambiente è finalmente percepito come sistema
  • Sono individuate responsabilità e competenze

23
Legge 183/1989
  • Piano di bacino
  • Norme duso e azioni finalizzate a conservazione,
    difesa e valorizzazione del suolo e corretto
    utilizzo delle acque (art. 17)
  • Bacino idrografico
  • Territorio da cui le acque pluviali o di fusione
    di nevi e ghiacciai, defluendo in superficie, si
    raccolgono in un corso dacqua, direttamente o a
    mezzo affluenti, nonché il territorio che può
    essere allagato dalle acque del medesimo corso,
    compresi i rami terminali, le foci e il litorale
    marino prospiciente

Strumento Conoscitivo offre un quadro
conoscitivo del contesto fisico, ambientale e
antropico del bacino, in riferimento alle
condizioni del suolo e delle acque, con speciale
riguardo alla loro qualità e quantità Strumento
Normativo detta direttive, prescrizioni e
vincoli che riguardano la salvaguardia, tutela e
bonifica delle risorse suolo e acqua Strumento
Operativo individua gli interventi necessari
alla difesa del suolo, distinti secondo le
finalità di prevenzione, sistemazione,
conservazione, corretta utilizzazione e
risanamento
24
Legislazione sulle Aree protette
  • Per un lungo periodo la disciplina dei Parchi si
    è limitata alle Leggi istitutive di Parchi
    nazionali storici
  • Un passaggio importante è lart. 83 del DPR n.
    616/1977 in tema di competenze Stato-Regione
    che trasferisce alle Regioni funzioni
    amministrative sulle aree protette
  • Inquadra il problema nellambito della
    disciplina urbanistico-territoriale piuttosto
    che di protezione della natura
  • Introduce un conflitto in materia tra Stato e
    Regioni in teoria lo Stato non avrebbe potuto
    più istituire nuovi parchi
  • Interventi successivi della Corte Costituzionale
    (1984, 1987, 1988)
  • In tema di competenze Stato (Ministero Ambiente)
    e Regioni (Titolo V Costit.)
  • Inquadramento nella disciplina della protezione
    della natura (art. 9 Costit.)
  • Sollecitazione di una Legge Quadro sulle aree
    protette che risolvesse le questioni aperte
  • Legge Quadro sulle Aree Protette n. 394/1991

25
Legge quadro sulle Aree Protette n.
394/1991 Richiama lart. 9 della
Costituzione www.parks.it/federparchi/leggi/394.h
tml
  • Chiarisce le competenze
  • Parchi e Riserve Nazionali Stato
  • Parchi e aree protette regionali
  • Diverso grado di protezione riserva integrale,
    orientata
  • Organi di gestione dei Parchi nazionali
  • LEnte Parco (art. 9 Legge 394/91), ente di
    diritto pubblico dotato di personalità
    giuridica autonoma, è formato dagli organi
    seguenti
  •      Presidente
  •      Consiglio Direttivo
  •      Giunta esecutiva
  •      Collegio dei revisori dei conti
  •      Comunità del Parco
  • Strumenti di gestione dei Parchi nazionali
  •      Piano del Parco
  •      Regolamento delle attività nel Parco
  •      Nulla osta
  •      Programma pluriennale economico e sociale

26
Legge quadro concetti principali
  •  
  • La Legge quadro sulle Aree protette n.394 del
    1991 
  • Ha messo ordine nella definizione e funzione
    delle varie tipologie di aree protette e
    istituito lElenco Ufficiale delle Aree Naturali
    Protette (Ministero dellAmbiente e della Tutela
    del Territorio e del Mare)
  • Ha fissato la missione delle aree protette,
    nell'ambito della finalità generale e prioritaria
    della conservazione e valorizzazione del
    patrimonio naturale, in maniera precisa ed
    articolata
  • Ha definito un "regime di tutela e gestione
    insieme alla conservazione, perseguire metodi di
    gestione ambientale idonei a realizzare
    l'integrazione tra uomo e ambiente naturale anche
    mediante la salvaguardia dei valori
    antropologici, archeologici, storici e
    architettonici, attività agro-silvo-pastorali e
    tradizionali, promozione di attività educative,
    formative, di ricerca compatibili
  • Ha precisato che nelle aree protette "possono
    essere promosse la valorizzazione e la
    sperimentazione di attività produttive
    compatibili
  • Ha dotato le aree protette (non solo Parchi
    Nazionali) di importanti strumenti di piano, di
    gestione, regolazione e controllo


27
Legge quadro concetti principali
  •  
  • Delinea i Parchi nazionali come strutture basate,
    sotto il profilo organizzativo e del
    funzionamento, sulla collaborazione tra Stato,
    Regioni, Enti territoriali
  • Attribuisce alle regioni il compito di istituire
    e gestire le aree protette di portata
    regionale/locale
  • E stata più volte integrata e modificata,
    soprattutto in relazione alle competenze
    stato-regioni
  • Conferisce, tramite la L. 59/1997 (L. Bassanini),
    funzioni amministrative agli Enti locali
  • Ribadisce, tramite la L. 426/1998 (L.
    Ronchi-ter), lesclusiva competenza regionale
    sulle aree protette di interesse regionale e
    locale e istituisce la Rete Ecologica Nazionale


28
Legge 394/1991
  • Il regolamento del parco (art. 11)
  • disciplina lesercizio delle attività consentite
    entro il territorio del parco (modalità e
    tipologie dei manufatti da costruire, modalità di
    svolgimento delle attività produttive e quelle di
    fruizione collettiva)
  • Il piano del parco
  • Suddivide il territorio del parco in aree
    differenziate di uso, godimento e tutela
  • Riserve integrali
  • Riserve generali orientate
  • Aree di protezione
  • Aree di promozione economica e sociale
  • Definisce vincoli, destinazioni duso e norme di
    attuazione
  • Contrempla forme di accessibilità, attrezzature e
    servizi per la gestione e la fruizione
  • Detta indirizzi e criteri per gli interventi su
    flora, fauna e ambiente naturale in genere

./..
29
Legge 394/1991
  • Il piano pluriennale socio-economico
  • Favorire lo sviluppo allinterno del parco e nei
    territori adiacenti
  • Promuove le attività compatibili
  • Prevede
  • Concessione di sovvenzioni
  • Predisposizione di attrezzature, impianti di
    depurazione, servizi, impianti di carattere
    turistico-naturalistico
  • Agevolazione o promozione di attività atte a
    favorire lo sviluppo del turismo e di attività
    connesse
  • Durata quadriennale, aggiornato annualmente

30
Strumenti di politica economica e programmazione
  •   Piano del Parco (PdP) realizza la tutela dei
    valori naturali ed ambientali del parco ha anche
    valore di piano paesistico ed urbanistico ed è
    sovraordinato a tutti gli altri strumenti
    paesistici-urbanistici di qualsiasi livello.
    Pianifica le diverse zone di tutela nellambito
    del Parco
  •  Programma pluriennale economico e sociale
    (PPES) ha lo scopo di valorizzare e sviluppare
    le attività compatibili con gli obiettivi del
    Parco stesso, favorendo la crescita economica,
    sociale e culturale, delle comunità insediate nel
    Parco
  • Regolamento delle attività nel Parco disciplina
    lesercizio delle attività consentite nel
    territorio del Parco secondo quanto previsto
    dalla legge
  •   Nulla osta consiste nel rilascio delle
    concessioni o autorizzazioni relative ad ogni
    intervento, opera o impianti allinterno del
    Parco
  •      ---
  • N.B. A parte il nulla osta, deciso dal consiglio
    direttivo, il resto va anche approvato da
    Comunità del Parco, Province (altri enti locali)
    e Regione


31
Strumenti di politica economica e programmazione
  • La combinazione della legge 394/91 con i nuovi
    indirizzi a livello di UE (Natura 2000), ha
    prodotto un sostanziale cambiamento di cultura
    nella gestione delle aree protette
  • Ha sottratto il tema delle aree protette alla
    dimensione puramente urbanistica, attraverso un
    Ente di natura tecnico-scientifica (Ente Parco)
    capace di autonomia rispetto alle competenze e
    agli interessi sul territorio di altri enti
    locali e nazionali
  • Si è affermata una logica integrata, cioè una
    prospettiva di gestione dei parchi finalizzata
    alla integrazione tra protezione e sviluppo, alla
    azione sinergica di enti diversi, alla
    compartecipazione di territori diversi (dentro e
    fuori il parco aree contigue)
  • I Parchi nazionali e regionali si sono impegnati
    nella adozione di provvedimenti normativi a
    carattere generale in accordo con altri Parchi e
    soggetti pubblici e privati studi e procedure
    per la definizione dei piani e del regolamento
    (Diritto dei Parchi)


32
Normativa e politica comunitaria
  • In tema di aree protette la normativa comunitaria
    è stata assente per lungo tempo, a parte i
    principi generali in tema di materia ambientale
    sanciti dai Trattati della UE
  • Direttiva 79/409/CEE (direttiva uccelli) prevede
    listituzione delle ZPS (Zone di Protezione
    Speciale) per gli uccelli selvatici
  • Direttiva 92/43/CEE (direttiva habitat)
    salvaguarda gli habitat naturali
  • ZSC (Zone Speciali Conservazione) e SIC (Siti di
    Importanza Comunitaria)
  • Istituisce il Programma Natura 2000
  • Programma di iniziativa comunitaria LIFE III
    (2000-2004)
  • Sostegno alla politica ambientale comunitaria
  • Destinato a Natura 2000 (LIFE Natura), finanzia
    progetti italiani
  • Direttiva 2000/60/CE sulle acque, prevede
    listituzione di distretti idrografici,
    allinterno dei quali devono essere cartografate
    le aree protette e specificatamente i siti Natura
    2000
  • LEADER, programma che promuove iniziative pilota
    per lo sviluppo rurale, tra cui la valorizzazione
    delle risorse naturali e culturali, con riguardo
    alla rete Natura 2000


33
POLITICA DELLA MONTAGNA - Norme comunitarie
Direttiva CEE 268/75 sullagricoltura di
montagna e di talune zone svantaggiate
Reg. CEE 797/85 e successive modifiche del Reg.
CEE 1760/87, Reg CEE 1753/91 e Reg. CEE 2328/91
miglioramento dellefficienza delle strutture
agrarie
Reg. CEE 1401/87 miglioramento dellagricoltura
in zone svantaggiate
Reg. CEE 2081/93 riforma dei fondi strutturali
Reg. CEE 950/97 miglioramento dellefficienza
delle strutture agricole
34
Legge 97/94 Disposizioni per le zone montane
Art. 3 _ Organizzazioni montane per la gestione
di beni agro-silvo-pastorali riordino delle
organizzazioni montane che gestiscono beni in
proprietà collettiva Art. 8 _ Caccia, pesca e
prodotti del sottobosco attività rilevanti per
leconomia delle zone montane, nel rispetto della
tutela dellambiente e delle risorse
naturali Art. 9 _ Forme di gestione del
patrimonio forestale gestione affidata alle
Comunità Montane Art. 15 _Tutele dei prodotti
tipici istituzione dellalbo dei prodotti tipici
della montagna italiana. I prodotti DOC e IG
possono avvalersi dellattributo aggiuntivo di
prodotto nella montagna italiana se prodotti e
trasformati in aree montane
35
Natura 2000 e Rete Ecologica Comunitaria
  • Lobiettivo di Natura 2000 è creare una Rete
    Ecologia Comunitaria che mette insieme aree
    protette nazionali e regionali/locali con
    regimi molto diversi da Paese a Paese
  • Natura 2000, per come è stata formulata, si
    sovrappone (senza coordinarsi) alle aree protette
    riconosciute dalla legislazione nazionale
  • gt 2.425 aree che, individuate dalle Regioni sulla
    base della Direttiva Habitat, sono state proposte
    dal nostro Paese come Siti di Importanza
    Comunitaria (pSIC). Sono state
    designate dal nostro Paese 342 aree come Zone di
    Protezione Speciale (ZPS)

 

36
Natura 2000 i siti pSIC e ZPS
SIC proposti (Min. Ambiente)
ZPS (Min. Ambiente)

37
Natura 2000 e Rete Ecologica Nazionale
  • Natura 2000 è stato un grande progetto di
    creazione di una rete comunitaria di aree
    protette
  • Carenza di un pieno coordinamento con il sistema
    nazionale di parchi/aree protette
  • non tutte le aree protette sono SIC/ZPS
  • non tutti i SIC/ZSP sono incluse in parchi/aree
    protette
  • attualmente il 20 del territorio è interessato
    da tutela attiva
  • LItalia ha il sistema di aree protette più
    importante in Europa
  • Natura 2000 ha costituito uno stimolo per
    coordinare varie aree protette in un unico
    disegno la L. 426/98 ha dato impulso alla
    costituzione della Rete Ecologia Nazionale (REN)
  • Strumento di programmazione fondi strutturali
  • Iniziative progettuali integrate
  • - Progetto APE (Appennino Parco dEuropa)
  • - Progetto ITACA (Isole Minori del Mediterraneo)
  • - Progetto CIP (Coste Italiane Protette)

 

38
(No Transcript)
39
http//www.primitaly.it/parchi/
40
Stato dellarte dei PdP e PPES in Italia
Quanti PdP e PPES sono effettivamente operativi?

41
Rapporti tra PdP e PPES
  • L. 394/91
  • Subordinazione gerarchica PPES da PdP
  • Separazione responsabilità
  • Ente Parco PdP
  • Comunità del Parco PPES
  • L. 426/98 "Nuovi interventi in campo ambientale"
  • Contestualità PdP e PPES

42
Turismo durevole nelle aree protette
Edizione CTS, 2004 Settore Turismo nei Parchi R.
Cannas M. Solinas Ed. tascabile Pagine 199
  • Le aree protette non nascono con obiettivi di
    valorizzazione turistica
  • Però, per conservare, dobbiamo valorizzare
    mediante attività economiche compatibili e
    sostenibili
  • Nelle aree protette le attività economiche
    compatibili/sostenibili per eccellenza sono
    lagricoltura ed il turismo
  • Entrambe possono ricavare valore dalla
    conservazione della natura quindi rendono lo
    sviluppo locale compatibile con la conservazione
  • Per entrambe, però, sono necessarie strategie
    appropriate, cioè tipi di agricoltura e di
    turismo non compatibile con la conservazione


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Turismo nelle aree protette
  • Visitatori annui stimati nelle aree protette
    italianegt 18 milioni, di cui
  • 16 nei Parchi naz.
  • 0,5 nelle Riserve marine
  • 2 nelle Aree Protette regionali
  • gt 131 Centri Visita nei Parchi naz.
  • gt 35 Centri dEducazione Ambientale nei Parchi
    naz.
  • gt 21 Aree faunistiche nei Parchi naz.
  • gt 695 sentieri attrezzati per circa 5.000 Km
  • gt 35 itinerari di ciclo-escursionismo nei Parchi
    naz.


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Turismo nelle aree protette aspetti critici
  • Concentrazione temporale della domanda
  • congestione visitatori in luglio e agosto
  • aumento di traffico e di inquinamento aria e
    acqua
  • Carenza di strutture e infrastrutture specifiche
  • barriere architettoniche (non solo per disabili)
  • scarsità di segnaletica, parcheggi, accessi
  • Inadeguatezza strutture ricettive turistiche
  • carenza posti letto
  • strutture ricettive non eco-compatibili
  • inadeguata informazione e mancanza di programmi
    di fruizione
  • Controlli insufficienti
  • vandalismo, incendi, ...


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Turismo di qualità nelle aree protette
  • Certificazione dellofferta turistica
  • Carta di Qualità (es. Parco Dolomiti Bellunesi)
  • Carta del Turismo Sostenibile
  • Certificazione ambientale per le attività
    critiche (EMAS, ISO 14001)
  • Valorizzazione offerta turistica nei parchi
  • centri visita, aree faunistiche, orti botanici
  • sentieri, itinerari, programmi di fruizione
  • integrazione con lofferta fuori parco (offerta
    integrata)
  • Incremento della capacità di ricezione
    compatibile
  • più di 900 strutture agrituristiche nelle aree
    protette
  • incremento aree di sosta, parcheggi, campeggi
    attrezzati
  • programmi di destagionalizzazione


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www.g8ambiente.it
Ledizione 2009 di G8 Ambiente ha affrontato le
tematiche Tecnologie a basso contenuto di
carbonio?Prospettive e barriere allo sviluppo ed
alla diffusione delle tecnologie a basso
contenuto di carbonio nel breve, medio e lungo
termine (Sessione I, 22 aprile) Cambiamenti
climatici?Scenari negoziali sui cambiamenti
climatici (Sessione II, 23 aprile) Biodiversità?
una nuova prospettiva (Sessione III, 24 aprile)
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  • Bibliografia
  • Di Plinio, G., Fimiani, P. (1997). Lordinamento
    delle aree protette. Pescara Carsa Edizioni
  • Abrami, A. (2000). Il regime giuridico delle aree
    protette. Torino Giappichelli Editore
  • Compagnucci, F., Mazzoni, F. (2002). Il
    territorio nei parchi nazionali. Quaderni di
    Dipartimento, n. 172, Dipartimento di Economia -
    Università di Ancona (www.dea.unian.it/quaderni/pd
    f/172.pdf)
  • Chiodo, E., Solustri, A. (2003). La
    programmazione economica per lo sviluppo rurale
    nei parchi naturali italiani. In Arzeni, A.,
    Esposti, R., Sotte, F. Politiche di sviluppo
    rurale tra programmazione e valutazione. Milano
    Franco Angeli
  • Siti
  • www.parks.it (il principale portale dei parchi
    italiani)
  • www.parks.it/federparchi (sito Federparchi)
  • www.minambiente.it (Min. Ambiente - Direzione
    Protezione Natura)

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87 pp. Sul sito da oggi....
49
(No Transcript)
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