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Gli utensili

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Title: Corso di Tecnologia Meccanica Author: Ing.Marco Raimondi Last modified by: NOE Created Date: 2/11/2005 8:50:15 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Gli utensili


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Gli utensili
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Caratteristiche dei materiali per utensili
  • Durezza a caldo per resistere alle alte
    temperature raggiunte a causa di
  • Deformazione del truciolo
  • Attrito truciolo/utensile
  • Attrito pezzo/utensile
  • Resistenza allusura a causa dello strisciamento
    pezzo/utensile

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Caratteristiche dei materiali per utensili
  • Resilienza o tenacità perché un materiale
    fragile comporterebbe la rottura dellutensile in
    caso di urto specie nelle operazioni con taglio
    interrotto
  • Proprietà termiche il calore che si sviluppa
    nellarea di contatto deve potersi facilmente
    disperdere per evitare il surriscaldamento

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Caratteristiche dei materiali per utensili
  • Proprietà chimiche occorre di fatto evitare, a
    causa delle alte temperature, fenomeni di
  • Ossidazione
  • Fusione e saldatura truciolo/utensile
  • Basso coefficiente di attrito per ridurre il
    surriscaldamento
  • Uso di liquidi refrigeranti

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Scelta dei materiali per utensili
  • Parametri tecnici in funzione di
  • Materiale in lavorazione
  • Tipo di lavorazione da effettuare
  • Parametri economici in funzione di
  • Velocità di lavorazione
  • Caratteristiche di durata
  • Tempi di lavorazione

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(No Transcript)
7
Acciai non legati per utensili
  • Tenore di carbonio tra 0,5 e 1,5
  • C70KU C100KU C120 KU - .. (UNI2955)
  • Induriti con trattamenti termici
  • Tempra (790-830 C) 67 HRC
  • Rinvenimento (200-300 C) 63-65 HRC
  • Temperatura dellutensile tra 250 e 300 C

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Acciai legati speciali (HS-High Speed)
  • Tenore di carbonio tra superiore all1
  • Elementi in lega a formare carburi insolubili nel
    reticolo
  • Cromo per la resistenza allusura
  • Vanadio e nickel per la tenacità
  • Tungsteno e molibdeno per la durezza a caldo
  • Manganese e silicio per la stabilità
  • 107 CrV 3 KU 110 W 4 KU X215 CrW 12 1 KU -
    .. (UNI2955)
  • Induriti con trattamenti termici
  • Tempra (790-830 C) 67 HRC
  • Rinvenimento (200-300 C) 63-65 HRC
  • Temperatura utensile nellintorno di 300 C

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Acciai legati speciali rapidi o superrapidi
(HSS-High Super Speed)
  • Tenore di carbonio tra 0,8 e 1,5
  • Elementi in lega in percentuale anche elevata a
    formare carburi insolubili nel reticolo
  • Cromo 4 per la resistenza allusura
  • Vanadio 3 per la tenacità
  • Tungsteno 20 (e molibdeno) per la durezza a
    caldo
  • Cobalto 12 per la stabilità ad alta temperatura
    nei superrapidi
  • Induriti con trattamenti termici
  • Tempra (790-830 C) 67 HRC
  • Rinvenimento (200-300 C) 63-65 HRC
  • HS 18-0-1 HS 1-8-1 HS 10-4-3-10 .. (UNI2955)
  • Prodotti anche tramite sinterizzazione
  • Temperatura utensile nellintorno di 600 C

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Leghe fuse non ferrose (stelliti)
  • Formate da leghe di
  • Cromo 25-30 per la resistenza allusura
  • Tungsteno 15-20 per la durezza a caldo
  • Cobalto 45-50 per la stabilità ad alta
    temperatura
  • Non necessitano trattamento termico
  • Adatte a lavorare materiali molto usuranti
  • Prodotti per fusione o sinterizzazione in forma
    di barrette
  • 65 HRC molto fragili
  • Temperatura utensile nellintorno di 800 C

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Carburi metallici (Widia)
  • Wi-dia ovvero wie diamant
  • Prodotti per sinterizzazione surriscaldamento
    (1400-1600 C) ad alta pressione senza arrivare
    alla fusione di polveri finissime
  • Carburo di Tungsteno (WC) 15-50 per la durezza a
    caldo
  • Cobalto 45-50 come legante
  • Carburi di titanio, di tantalio, di niobio In
    percentuali inferiori)
  • Adatti ad elevate prestazioni
  • Elevatissima durezza 78HRC anche a 900-1000 C
  • Elevata resistenza a compressione
  • Elevata conducibilità termica
  • Gruppi P, M, K a seconda del tipo di materiale da
    lavorare (UNI 4972)

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(No Transcript)
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(No Transcript)
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Materiali ceramici
  • Polveri di ossidi sinterizzati
  • Allumina (Al2O3), ossidi di silicio e cromo e
    alcuni carburi metallici (Mo, Cr, V)
  • Resistenza allusura
  • Basso coefficiente di attrito
  • Bassa conducibilità termica
  • Elevata fragilità
  • Necessitano macchine precise e rigide

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Diamanti
  • Durezza stabile ed elevatissima anche a
    temperature molto elevate (1000 C)
  • Utilizzati diamanti impuri e sintetici (prodotti
    per sinterizzazione) per lavorazioni ad altissima
    temperatura e per affilatura utensili
  • Vengono sfaccettati per ottenere appositi angoli
    di taglio e incastonati su supporti metallici

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Elementi che influenzano lusura dellutensile
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Temperatura allutensile
  • Resistenze per asportare il truciolo
  • di deformazione interna del materiale (70)
  • di attrito esterno tra utensile e materiale (30)
  • Lenergia spesa si trasferisce dunque
    essenzialmente in energia cinetica delle molecole
    e dunque in calore
  • Rischi per lutensile.
  • Crollo della durezza
  • Ossidazione
  • Perdita dellaffilatura

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Fluidi da taglio
  • Oli da taglio
  • Oli minerali puri
  • Oli composti
  • Oli estrema pressione (EP)
  • Soluzioni acquose
  • Oli emulsionabili
  • Fluidi sintetici
  • Scelta del lubrificante in funzione di
  • Materiale in lavorazione
  • Materiale dellutensile
  • Tipo di lavorazione

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Il truciolo
  • Il truciolo, ovvero parte di materiale che si
    distacca dal pezzo in lavorazione per mezzo
    dellazione dellutensile. La sua forma è
    funzione di
  • Velocità di taglio
  • Geometria dellutensile
  • Caratteristiche del metallo in lavorazione
  • Caratteristiche del materiale dellutensile

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Rompitruciolo
  • È un avvallamento che può trovarsi sulla faccia
    superiore del tagliente per costringere il
    truciolo a curvarsi
  • La curvatura porta il truciolo alla rottura e
    dunque al suo distacco dalla zona di taglio.
  • Il distacco rapido del truciolo riduce la
    temperatura allutensile, la sua usura per
    scorrimento e il pericolo per operatori e
    macchina dovuti alla sua eccessiva lunghezza

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Tagliente di riporto
  • È costituito da parte del materiale del pezzo che
    per lelevata temperatura e pressione aderisce al
    tagliente dellutensile
  • Quando si stacca provoca una scheggiatura del
    tagliente e irregolarità sulla superficie
    lavorata
  • Può essere evitato con
  • Maggiori velocità di taglio
  • Uso di lubrorefrigeranti
  • Modificando la geometria dellutensile

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Tipi di utensile
  • Utensili monotaglienti sono utilizzati
    prevalentemente in tornitura
  • Utensili pluritaglienti sono quelli utilizzati
    in foratura, fresatura, alesatura e brocciatura
  • Utensili con geometria indefinita sono
    utilizzati prevalentemente nelle operazioni di
    rettificatura

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Utensili
  • Parti caratteristiche
  • Stelo parte di fissaggio alla macchina
  • Testa parte che porta i taglienti fissi o
    riportati
  • Superficie di appoggio parte inferiore dello
    stelo
  • Petto superficie attiva sulla quale scorre il
    truciolo
  • Fianchi superfici adiacenti al petto (fianco
    principale e fianco secondario)
  • Taglienti spigoli di intersezione del petto con
    i fianchi (tagliente principale e tagliente
    secondario
  • Punta intersezione di due taglienti

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(No Transcript)
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Sistema di riferimento
  • Piano parallelo alla superficie di appoggio
  • Retta parallela allasse dello stelo passante per
    la punta

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Angoli caratteristici
  • Tagliente principale (?) formato dalla
    proiezione del tagliente principale sul piano di
    riferimento con la retta di riferimento
  • Tagliente secondario (?s) formato dalla
    proiezione del tagliente secondario sul piano di
    riferimento con la retta di riferimento
  • Impostazione del tagliente principale (?)
    formato dalla proiezione del tagliente principale
    sul piano di riferimento con lasse di rotazione
  • Impostazione del tagliente secondario (?s)
    formato dalla proiezione del tagliente secondario
    sul piano di riferimento con lasse di rotazione

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(No Transcript)
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Angoli caratteristici
  • Inclinazione formato dal tagliente con il piano
    di riferimento (?)
  • Spoglia superiore del tagliente principale (?)
  • Spoglia inferiore del tagliente principale (a)
  • Taglio (ß)
  • Vale la relazione a ß ? 90

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Angolidellutensile
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Influenza degli angoli sul taglio
  • Langolo del tagliente principale (?) definisce
    la sezione del truciolo.
  • Tanto più è grande tanto maggiore è la durata
    dellutensile perché la forza di taglio si
    distribuisce su una lunghezza più estesa
  • Lo spessore del truciolo non deve essere troppo
    basso per evitare difficoltà di incuneamento e
    dunque strisciamento

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Angolo del tagliente principale
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Influenza degli angoli sul taglio
  • Langolo del tagliente secondario (?s) influenza
    la rugosità del pezzo.
  • Deve essere inferiore a 90 per non strisciare
    sulla superficie già lavorata
  • Tanto più è grande tanto minore è la rugosità
    della superficie del pezzo
  • Influenza altresì la sezione del truciolo

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Angolo del tagliente secondario
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Influenza degli angoli sul taglio
  • Langolo di spoglia inferiore del tagliente
    principale (a) deve ridurre al minimo lo
    strisciamento del fianco principale con la
    superficie lavorata a causa del ritorno elastico
    di questultima.
  • Tanto più è grande tanto minore è lo
    strisciamento sul pezzo
  • Tanto più è grande tanto minore è la sezione
    resistente dellutensile

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(No Transcript)
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Influenza degli angoli sul taglio
  • Langolo di spoglia superiore (?) del tagliente
    principale determina la deformazione plastica di
    scorrimento del truciolo.
  • Tanto più è grande tanto minore è la forza
    necessaria per il taglio in quanto minore è la
    pressione truciolo-utensile
  • Minore è la sollecitazione di attrito
  • Minore è la temperatura sullinterfaccia
    truciolo-pezzo
  • Tanto più è grande tanto minore è la sezione
    resistente dellutensile. In taluni casi il suo
    valore varia per la presenza del rompitruciolo

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(No Transcript)
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(No Transcript)
39
(No Transcript)
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Influenza degli angoli sul taglio
  • Langolo di inclinazione (?) ha effetti simili a
    quello dellangolo di spoglia superiore in quanto
    ha influenza
  • Sulla direzione dello sforzo di taglio e del
    truciolo. Valori positivi comportano
    lallontanamento del truciolo dalla superficie
    lavorata evitando
  • Potenziale danneggiamento della superficie stessa
    o dellutensile
  • Pericolo per loperatore
  • Problemi nellevacuazione del truciolo
  • Sulla sezione resistente dellutensile

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(No Transcript)
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Influenza del raggio di punta
  • Il raggio di punta tra i taglienti è essenziale
    al fine di
  • Eliminare un pericoloso spigolo vivo
  • Dare robustezza allutensile
  • Ridurre la rugosità del pezzo lavorato
  • Non deve essere troppo elevato per la possibile
    difficoltà di incuneamento dellutensile nel pezzo

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(No Transcript)
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Tipi di tagliente
  • Con placchetta saldata quando la placchetta è
    tuttuno con lo stelo
  • Con inserto fissato meccanicamente quando la
    placchetta è intercambiabile e fissata sullo
    stelo con una vite
  • A taglio destro o sinistro a seconda di come si
    presenta rispetto allosservatore
  • A taglio frontale quando il tagliente principale
    è perpendicolare allasse dello stelo
  • Simmetrico quando il tagliente principale può
    essere indifferentemente quello di destra o di
    sinistra

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(No Transcript)
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Utensili con inserto
  • Gli inserti possono essere di forme disparate e
    consentono una rapida sostituzione in caso di
    usura salvaguardando il resto dellutensile
  • Gli inserti per la lavorazione di materiali
    tenaci hanno il rompitruciolo
  • Esistono diversi tipi di bloccaggio (a staffa, a
    cuneo, a leva, )

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(No Transcript)
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Tipi di inserti
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(No Transcript)
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Designazione degli inserti
  • Gli inserti vengono designati in base alla
    codifica ISO composta da 10 campi
  • I primi 4 con lettere a definire forma, angolo
    di spoglia inferiore, tolleranze dimensionali,
    tipo
  • I campi 5, 6, 7 a definire con numeri la
    lunghezza, lo spessore e il raggio di punta
    dellinserto
  • I campi 9,10 a definire con lettere il tipo di
    tagliente ed il verso di taglio

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ISO 1832
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Designazione degli utensili per tornitura esterna
  • Gli utensili per tornitura esterna vengono
    designati in base a codifica ISO composta da 10
    campi
  • I primi 5 con lettere a definire tipo di
    fissaggio, forma inserto, angolo di impostazione,
    angolo di spoglia inferiore, verso di taglio
  • I campi 6, 7 a definire con numeri le misure dei
    lati della sezione dello stelo
  • Il campo 8 a definire con lettera la lunghezza
    dello stelo
  • Il campo 9 a definire con numero
  • Il campo 10 a definire con lettera

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Tornituraesterna
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Utensili per tornitura esterna
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Designazione degli utensili per tornitura interna
  • Gli utensili vengono designati in base a codifica
    ISO composta da 9 campi
  • Il campo 1 con lettera a definire la costituzione
    dellutensile
  • Il campo 2 a definire con numero il diametro
    dello stelo
  • Il campo 3 a definire con lettera la lunghezza
    dello stelo
  • I campi da 4 a 8 a definire con lettere il tipo
    di fissaggio, la forma dellinserto, langolo di
    impostazione, langolo di spoglia inferiore, il
    verso di taglio
  • Il campo10 a definire con lettere la lunghezza
    del tagliente

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Torniturainterna
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Utensili per tornitura interna
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