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DISTURBI DEL LINGUAGGIO

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Title: No Slide Title Author: Massimo Girelli Last modified by: Massimo Girelli Created Date: 2/19/2002 4:04:35 PM Document presentation format: On-screen Show – PowerPoint PPT presentation

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Title: DISTURBI DEL LINGUAGGIO


1
  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • Linguaggio cosi naturale che la sua
    complessita ci sfugge e non e quasi mai motivo
    di riflessione
  • Difficolta di linguaggio nei bimbi e in adulti
  • Disturbi del linguaggio una volta esclusi
    deficit articolatori

2
  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • LINGUAGGIO ORALE Laspetto vocale del
    linguaggio necessita dellintegrita del sistema
    uditivo (controllo sordita infantile-impianto di
    protesi uditive nei primi 6 mesi di vita)
  • Entita della riduzione uditiva, eta di
    insorgenza
  • Gravi deficit nellarticolazione dei suoni
    alcuni sono del tutto assenti, altri gravemente
    distorti. Leloquio risulta di conseguenza
    incomprensibile
  • Nei primi mesi di vita (2-6) bimbi sordi e bimbi
    normali sono capaci di produrre gli stessi suoni

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • Successivamente la mancanza del feedback uditivo
    non permette la selezione e la modulazione dei
    suoni linguistici adeguati
  • Non sono solo i deficit fonologici ad impedire
    lo sviluppo linguistico nei bambini sordi ma
    anche gli aspetti sintattici e semantici
  • I deficit linguistici dei sordi riguardano tutte
    le modalita orale, lettura, scrittura (frasi
    semplici, cancellazioni, confusioni verbi avere
    essere)
  • Alcune difficolta sono specifiche di una lingua

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • Comuni a tutte le lingue sono i deficit delle
    preposizioni di a da in con su per tra fra
  • La rieducazione deve iniziare prima possibile
    puntando in particolare sulla lingua orale e
    sfruttando eventuali residui sensoriali o
    lapplicazione di protesi esterne o interne
  • Per le sordita totali la lingua dei segni
    dovrebbe essere insegnata da subito in modo da
    diventare la lingua madre

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • Forzature del sistema rieducativo (misto
    orale-gestuale vs gestuale) dipendono
    dallambiente familiare presenza di uno o di
    entrambi i genitori sordi
  • Familiari udenti genitori, fratelli possono
    imparare le lingua dei segni ma e per loro pari
    ad una lingua straniera. Questa difficolta puo
    compromettere la qualita della comunicazione
    genitori-figli e allinterno della famiglia fra
    fratelli

6
  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • LINGUAGGIO DEI SEGNI Il linguaggio dei segni e
    una vera e propria lingua dotata quindi di un
    lessico. Non si tratta di riproduzioni della
    lingua parlata attraverso gesti.
  • Tre parametri Configurazione delle mani luogo
    del movimento tipo di movimento.
  • Sintassi e perfino prosodia sono tipiche di un
    determinato linguaggio dei segni e non hanno
    nessun rapporto con la lingua parlata del luogo

7
  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • LINGUAGGIO DEI SEGNI I bimbi che utilizzano il
    linguaggio dei segni passano attraverso le stesse
    tappe di apprendimento dei bimbi udenti primi
    segni singoli (prime parole), combinazioni di
    segni (combinazioni di parole)
  • Il perfetto utilizzo del linguaggio dei segni
    dimostra che i bimbi non udenti non hanno nessun
    deficit di linguaggio ma soltanto un problema
    legato alla via sensoriale. Una volta esposti al
    lessico adeguato (segni e non suoni) sviluppano
    capacita linguistiche sovrapponibili a quelle
    dei bimbi udenti

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • DEFICIT COGNITIVI Alta correlazione fra deficit
    cognitivi (ritardo mentale) e deficit nel
    linguaggio
  • Sviluppo del linguaggio ritardato e lento
  • Discreta correlazione fra eta mentale (QI) e
    capacita linguistiche (eta mentale di 3 anni -
    capacita linguistiche di 3 anni)
  • Nessun differenza invece nella capacita
    linguistiche fonologiche, sintattiche,
    semantiche fra bimbi con ritardo o senza ritardo
    mentale

9
  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • SINDROME DI DOWN deficit di articolazione e
    intonazione
  • Lespressione gestuale e addirittura superiore
    a quella dei coetanei senza ritardo mentale
  • Conoscenze lessicali e sintattiche paragonabili
    a quelle dei coetanei senza ritardo mentale
  • Nella seconda decade di vita (adolescenza) si
    evidenziano difficolta sintattiche mentre
    continuano a migliorare quelle lessicali

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • AUTISMO presenza di ritardo mentale e totale
    disinteresse nelle persone
  • Rituali e comportamenti ripetitivi quindi sono
    molto disturbati dai cambiamenti della routine
  • Il linguaggio, non sempre presente (mutismo), e
    un criterio di diagnosi vista la particolarita
    del linguaggio autistico
  • Linguaggio come predittore di sviluppo cognitivo
  • Assenza di difficolta articolatorie e di
    produzione di suoni

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • AUTISMO Gravi deficit nella prosodia
    (affettiva)
  • Linguaggio piatto, aprosodico, cantilenante e
    inappropriato
  • Anche la sintassi sembra non essere compromessa
  • In generale il linguaggio e ritardato sia
    rispetto alleta cronologica che a quella
    mentale
  • Difficile valutazione dei reali deficit di
    linguaggio
  • Ecolalia ripetizione spostata nel tempo e
    inappropriata al contesto

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • AUTISMO Uso inappropriato delle persone
    (soggetti) e pronomi
  • La rieducazione linguistica nei bimbi autistici
    puo ridurre i comportamenti aggressivi, bizzarri
    e inappropriati al contesto sociale
  • Lintervento in eta precoce permette un
    migliore inserimento sociale e la possibilta di
    stabilire delle amicizie (contatto e
    interessamento sociale)

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • Disturbi specifici del linguaggio (DISFASIE)
    bambini neurologicamente intatti, senza ritardo
    mentale, autismo, sindromi genetiche (Down),
    sordita, normale intelligenza
  • Ritardi nello sviluppo del linguaggio
    caratteristica comune in una popolazione molto
    eterogenea
  • I ritardi se non trattati si mantengono anche in
    eta adolescenziale e adulta
  • Origine percettiva per disturbi fonologici come
    la sequenza di toni

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • Origini sconosciute o non facilmente
    individuabili per deficit nella ricerca di
    singole parole o nellimpoverimento sintattico
  • Impossibile ricondurre le disfasie ad unorigine
    comune
  • Probabile deficit funzionale cerebrale non
    evidenziabile con le diagnostiche disponibili

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • Ipotesi biologica specifica per deficit come
    dislessia e disgrafia che compaiono ovviamente in
    eta scolare
  • Test dellipotesi biologica per la dislessia con
    coppie di gemelli monozigoti (100) e dizigoti
    (50) 80-100 di presenza della dislessia nelle
    coppie monozigote conferma la base genetica di
    questo deficit del linguaggio
  • Dislessie Evolutive mostrano deficit
    riconducibili a meccanismi specifici della
    lettura es grafema/fonema deficit con parole
    nuove

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • Discriminante importante nei deficit di lettura
    e leta
  • Deficit dipendenti dal sistema ortografico
    alfabetico, logografico

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • DEFICIT ACQUISITI che interessano soggetti con
    funzionalita linguistica intatta fino al momento
    di del trauma
  • Compromissione drammatica in eta evolutiva
    presenta tuttavia un decorso piu favorevole
    rispetto alleta adulta. Appaiono sorprendenti i
    miglioramenti di pazienti adulti.
  • Deficit del linguaggio parlato AFASIA deficit
    di comprensione o di produzione
  • Sindromi afasiche e non singoli deficit
    linguistici

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • AFASIE fluenti, non fluenti e pure
  • AFASIA di WERNICKE fluente, deficit di
    comprensione orale e scritta, sintassi complessa,
    scarsita di contenuto, neologismi e parafasie
    linguaggio incomprensibile. Anosoagnosia
  • es Bene e un e un e un posto e e una
    ragazza un ragazzo.e il-essi hanno ovviamente
    preso qualcosa che e fatto bene sta solo
    cominciando e diventando piuttosto spiacevole e
    questo e nel questa e la donna e sta prendere
    prendendo una cosa e il e diventa veramente..

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • AFASIA di BROCA non-fluente, eloquio difficile,
    assenza struttura grammaticale, solo parole di
    contenuto articolate con difficolta.
    Comprensione conservata per singole parole e
    frasi suggerite dal contesto. Non-anosoagnosia
  • esAh..ah.ragazza e ragazzo ah oh ehm
    caro.ragazza veito e ehm oh ehm caro me.ehm uhm
    scalini ehm scalini finestre, tendine. scatola e
    un ehm oh caro me..Ok

20
  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • Deficit specifici per un aspetto del linguaggio
    Dislessia senza agrafia, buona comprensione e
    produzione orale
  • Serie di deficit che rendono difficile la
    tipizzazione dislessia superficiale e profonda

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  • DISTURBI DEL LINGUAGGIO
  • In molte occasioni e piuttosto la pratica e la
    sensibilita clinica del terapeuta a guidare la
    scelta dei metodi di riabilitazione piu
    appropriati. Riuscire ad esplicitare questa
    sensibilita sarebbe di per se un grande passo
    avanti per la riabilitazione del linguaggio, dal
    momento che gli interventi danno spesso risultati
    ottimi, a testimonianza della bonta delle
    intuizioni di chi li pratica
  • Interventi terapeutici codificati come
    protocolli e pianificati a seconda della sindrome!
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