Title: Famiglia PARAMYXOVIRIDAE
1Famiglia PARAMYXOVIRIDAE
Generalità
- Caratteristiche morfologiche
- Virus pleomorfi o sferici
- Capside a simmetria elicoidale
- Provvisti di Envelope
- Dimensioni 150-300nm
- Genoma a RNA monocatenario
- Presenza di proiezioni superficiali
2Classificazione
Sottofamiglia Paramyxovirinae
Genere Paramyxovirus Virus parainfluenzali
Genere Morbillivirus Cimurro Peste bovina Peste
dei piccoli ruminanti
Genere Rubulavirus Paramyxovirus aviari
Sottofamiglia Pneumovirinae
Genere Pneumovirus Virus respiratorio sinciziale
bovino Rinotracheite del tacchino
3PARAINFLUENZA 3 DEL BOVINO (P.I.3)
- Malattia del bovino caratterizzata da forme
respiratorie lievi in forma pura, talora gravi
per l'intervento di batteri di complicazione
quali Pasteurella sp., Bordetella
bronchiseptica, micoplasmi ecc.... - Il virus P.I.3 è uno dei principali agenti della
Sindrome febbre da trasporto (shipping fever)
patologia ad eziologia multifattoriale,
condizionata e complessa (vedi I.B.R.)
4Eziologia
- Caratteristiche chimiche e fisiche
- Labile agli agenti fisici
- resiste pochi giorni a temperatura ambiente
- labile a pH 3.
- Replica su colture cellulari di diversa origine e
uova embrionate - Da effetto citopatico, sincizi e corpi inclusi
citoplasmatici e nucleari - Ha glicoproteine superficiali ad attività
emoagglutinante e neuroaminidasica - i diversi stipiti virali sono antigenicamente
omogenei e stabili - Variazioni di virulenza sono possibili in seguido
a modificazioni strutturali delle proteine
dellenvelope
5Malattia a diffusione cosmopolita
Epidemiologia
Recettività I bovini di 6-18 mesi risultano più
sensibili
- Fonte di infezione sono gli animali con sintomi
- Il contagio è diretto tramite le secrezioni
nasali e oculari, e laerosol mediante colpi di
tosse - Si ipotizza anche la possibilità di trasmissione
verticale - Sono stati isolati infatti in feti abortiti
sieropositivi - il virus però potrebbe non essere la causa
dell'aborto
Malattia stagionale Si presenta in autunno e
inverno È condizionata da sovraffollamento,
stress da trasporto, alimentazione, scarsa
ventilazione o carente aerazione degli ambienti (
eccesso di anidride carbonica e ammoniaca)
6Patogenesi
Replicazione
Porta dingresso
Cellule epiteliali delle prime vie
respiratorie Epiteliotropismo
Via respiratoria
Diffusione per contiguità
Viremia transitoria
Localizzazione apparato respiratorio e in vari
organi (utero e feto compreso)
Comparsa dei sintomi generali e respiratori
Escrezione virale
7Sintomi e lesioni
- La forma pura è caratterizzata da febbre
(modesta) e scolo nasale sieroso . Ha decorso
benigno e si risolve in pochi giorni - La forma complicata ha incubazione di 2-3 giorni
- compaiono febbre (difasica per complicazione
batterica) - scolo nasale e congiuntivale sieroso, sieromucoso
e mucopurulento ( per complicazione batterica ) - Abbattimento, anoressia, irruminazione..
- Tosse, dispneafame daria. guarigione in 5-7
giorni salvo complicazioni (fattori di stress,
problemi ambientali e igienico sanitari, batteri
.. broncopolmonite fibrinosa)
8Diagnosi
Clinica Altri agenti virali possono determinare
un quadro clinico sovrapponibile, soprattutto se
complicato da batteri (VRSB, IBR, BVD/MD,
adenovirus, rhinovirus, reovirus ecc.).
Epidemiologica
Postmortem
D. Laboratorio
- L'isolamento virale viene fatto attraverso
l'utilizzo di tamponi nasali in fase acuta su
colture cellulari - Comparsa di effetto citopatico (sincizi ed
inclusioni) - Diagnosi sierologica (sieroconversione) FdC,
ELISA
9Profilassi
- La profilassi sanitaria è rivolta ad eliminare o
ridurre i fattori di stress - La profilassi immunizzante avviene attraverso
- vaccini attenuati somministrati per via
inalatoria o parenterale - mutanti termosensibili che non si replicano a
temperature superiori a quelle della mucosa
nasale e quindi non diffondono nell'organismo e
danno una buona immunità locale(Ig A) - preparazioni polivalenti per la prevenzione della
sindrome respiratoria (più antigeni virali)
10VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE BOVINO
Malattia respiratoria acuta, caratterizzata da
febbre, scolo nasale ed oculare, tosse e
dispnea Sono possibili forme asintomatiche o
paucisintomatiche Colpisce bovini e pecore,
prevalentemente animali giovani Il virus
appartiene alla sottofamiglia Pneumovirinae,
genere pneumovirus.
11Eziologia
- Caratteristiche chimiche e fisiche
- Virus labile nellambiente esterno, a pH acido e
al calore - Sensibile ai solventi oraganici
- Non è emoagglutinante
- Recettivo il bovino, raramente colpisce pecora,
capra - Riscontrata positività sierologica nel cavallo
- Replica su cellule di diversa origine (in
particolare cellule derivate dal bovino) - Dà effetto citopatico tardivo in primo isolamento
(4 settimane) con formazione di sincizi e
inclusioni citiplasmatiche - Virus antigenicamente stabile e correlato al
virus omologo delluomo
12Epidemiologia
Maggiormente sensibili vitelli fra i 3 e i 12
mesi
- L'infezione avviene per contatto diretto
- in particolare per via aerogena e in ambienti
sovraffollati - Dà forme asintomatiche o paucisintomatiche
- ruolo importante nel mantenimento del virus in
natura - Le forme gravi sono condizionate da fattori
stressanti tipici delle sindromi respiratorie - L'immunità colostrale protegge per tre mesi
13Patogenesi
Replicazione
Porta dingresso
Cellule epiteliali delle vie respiratorie
Via respiratoria
- Nei casi gravi si ipotizza un meccanismo
patogenetico immunomediato con ipersensibilità di
tipo 1 (IgE mediato) che determina enfisema,
edema interstiziale e polmonare - Il virus non ha la tendenza a generalizzare
Necrosi
danno all'epitelio vibratile
Mancata espulsione di muco, pulviscolo e maggiore
vulnerabilità agli agenti di infezione secondaria
14Sintomi e lesioni
- Nelle formi lievi si osserva polipnea, febbre,
scolo oculonasale, tosse, dispnea e depressione
del sensorio - Le forme gravi, a sfondo allergico, danno sintomi
respiratori alcune settimane dopo un'apparente
remissione della forma lieve - Si osserva dispnea, fame d'aria, scialorrea,
cianosi, edema polmonare, enfisema
15- In sede autoptica si rileva
- Mucose edematose ed emorragiche
- Enfisema polmonare, edema polmonare, edema
gelatinoso
Bronchite e broncopolmonite con aree di enfisema
polmonare
16Diagnosi
La patologia si può sospettare dalla
sintomatologia clinica
Di laboratorio L'isolamento del virus è
condizionato dalla precocità di prelevamento dei
campioni (richiede lunghi tempi di
esecuzione) Identificazione diretta
Immunofluorescenza con anticorpi
monoclonali Indagine sierologica Si valuta la
sieroconversione (FdC)
17Migliorare le condizioni generali di allevamento
Profilassi
PROFILASSI IMMUNIZZANTE Per la protezione sono
importanti le IgA e l'immunità cellulo-mediata I
vaccini attenuati somministrati per via
parenterale danno immunità di breve durata Se
somministrati prima dei cambi di stagione
contengono i danni economici
18PESTE BOVINA
Malattia febbrile del bovino, a decorso acuto o
subacuto, altamente contagiosa, caratterizzata
dalla presenza di erosioni e necrosi sulle mucose
dellapparato respiratorio e digerente, ad alto
tasso di morbilità e mortalità
Endemica in Africa nord-equatoriale, India e
alcune regioni del Medioriente
Labile nellambiente esterno e sensibile ai
comuni disinfettanti
Appartenente al Genere Morbillivirus
Recettivi Cervidi, giraffidi, bovidi, suidi e
camelidi
Replica su cellule di rene di bovino, pecora
capra
19Epidemiologia e Patogenesi
Trasmissione per Contatto diretto
Modesta importanza il contatto indiretto
Via inalatoria (via digerente nel suino)
Localizzazione alle mucose respiratorie
Replicazione nelle tonsille palatine e linfonodi
faringei e mandibolari
Viremia associata ai mononucleati e
localizzazione secondaria
Organi linfoidi, e mucose degli apparati
digerente e respiratorio Escrezione virale
massima nellessudato oculo-nasale e feci
20Sintomi e lesioni
- Forme paucisintomatiche o atipiche negli animali
vivente nelle aree endemiche - Forme acute gravi nelle aree indenni
- Febbre improvvisa, depressione, iperemia delle
mucose - Essudazione oculonasale sierosa e poi purulenta
- Tachicardia e tachipnea
- Dopo 5-6gg diarrea e calata della febbre
- Feci liquide, contenenti brandelli di mucosa e
sangue, disidratazione e morte - Aree necrotiche, erosioni ed ulcere nel cavo
orale - Erosioni, emorragie e necrosi massiva della
mucosa pilorica - Quadro congestizio-emorragico intestinale
21Erosioni sul palato
Erosioni sulla mucosa intestinale
22Diagnosi
Quadro anatomo-clinico
Caratteri comuni ad altre malattie IBR, BVD, FCM
Indagine anamnestica
Isolamento su colture di rene di
vitello Identificazione mediante SN, IF, AGP, FC
23Profilassi
Sanitaria
Restrizione al movimento di animali e relativi
prodotti nelle aree indenni Adozione dei
provvedimenti previsti per le malattie esotiche
in caso di focolaio
Immunizzante
Applicabile esclusivamente nelle aree
endemiche Utilizzo di vaccini vivi-attenuati
24Cimurro
Malattia infettiva contagiosa a diffusione
mondiale che interessa i membri delle Famiglie
Canidae, Mustelidae e Procionidae
- Caratterizzata da sintomi a carico dellapparato
gastroenterico e respiratorio e talvolta da segni
neurologici e ipercheratosi dei cuscinetti
plantari
25Eziologia
Classificazione Famiglia Paramyxoviridae
Genere Morbillivirus
- Morfologia
- Capside a simmetria elicoidale
- Dimensioni 150-300nm di diametro
- Forme filamentose fino a 700nm
- Provvisto di envelope con proiezioni superficiali
di 8-13nm - Genoma a RNA a singolo filamento
Cimurro Peste Bovina Morbillo
26Resistenza ad Agenti Fisici e Chimici
- Il virus del Cimurro è
- Relativamente labile nellambiente esterno
- Sensibile ai comuni disinfettanti
- Sali quaternari dammonio
- Ipoclorito di sodio
- Formalina
27Spettro dospite
- Canidi
- Cane, lupo, volpe, coyote, sciacallo, dingo
- Mustelidi
- Furetto, visone, martora, puzzola
- Procionidi
- Procione, panda minore
La malattia prevale nei soggetti giovani
I cuccioli nati da madri immuni sono protetti
fino a 6-12 settimane
28Ospiti di Laboratorio
- Uovo embrionato di pollo
- Inoculazione sulla membrana corion-allantoidea
- Formazione di piccoli ispessimenti biancastri
- Colture cellulari di macrofagi, di linfociti di
cellule di rene di cane e cellule della linea
Vero - Il virus determina la formazione di sincizi e e
inclusioni citoplasmatiche e nucleari
29Epidemiologia
Diffuso in tutte le aree geografiche
- La malattia si riscontra principalmente nei
giovani - Soggetti di 3-6 mesi detà
30Modalità di trasmissione
Trasmissione orizzontale
La malattia si trasmette per via aerogena
Eliminato attraverso le secrezioni oculo-nasali
Trasmissione tramite le correnti aeree
Nella fase acuta della malattia il virus è
presente anche nelle feci e nelle urine
31Patogenesi
Localizzazione a apparato respiratorio,
gastroenterico e a tutti i distretti
dellorganismo
Localizzazione sistema linfatico ?
immunodepressione Localizzazione al SNC ?
encefalite ad esito letale Localizzazione alla
cute ? ipercheratosi dei cuscinetti plantari
32Sintomatologia
- Periodo dincubazione 3-7gg
- Mortalità 30-80
- I sintomi sono caratterizzati da
- Febbre e anoressia
- Depressione del sensorio
- Essudazione oculo-nasale
- Tosse per laringite e tracheite catarrale
- Vomito e diarrea
- Convulsioni, iperattività, movimenti in circolo,
spasmi, atassia e paresi - Ipercheratosi nelle forme a lenta evoluzione
33Lesioni Anatomopatologiche
- Marcata atrofia del timo
- Gastroenterite catarrale
- Encefalomielite
- Congestione polmonare
- Edema
- Polmonite interstiziale
- Broncopolmonite
- Pleurite
34- Ipercheratosi dei cuscinetti plantari
- Dermatite allinguine e al piatto delle cosce
35Lesioni Istopatologiche
- Edema e deplezione linfocitaria degli organi
linfoidi - Ispessimento della parete alveolare, iperplasia
delle cellule alveolari e sincizi
Cellule polinucleate negli alveoli, con inclusi
citoplasmatici evidenziati dalla colorazione
immunoistochimica per l'antigene virale
36- Leptomeningite non purulenta, infiltrazione
perivascolare, vacuolizzazione della sostanza
bianca, edema e picnosi delle cellule del Purkinje
Cervelletto, spongiosi della sostanza bianca
Incluso nucleare in un neurone
37Diagnosi
Evidenziazione dei corpi inclusi con anticorpi
marcati IMMUNO FLUORESCENZA
38- Evidenziazione del virus con anticorpi marcati
- IMMUNO FLUORESCENZA
Isolamento del virus su colture cellulari di rene
di cane o cellule VERO (DA MATERIALE PATOLOGICO
prelevato ad animali VIVI o MORTI)
IDENTIFICAZIONETest di S.N.
39Profilassi e Terapia
- Terapia di supporto con antibiotici, sedativi e
antiepilettici (Complicanze Batteriche) - Isolamento dei soggetti malati
- Il contatto diretto è il mezzo più importante di
trasmissione - TUTTE LE NORME DI IGIENE
40Profilassi Vaccinale
- Vaccinazione del cucciolo a 3-4 mesi di vita con
richiamo dopo 2-3 settimane - Vaccini a Virus Vivo ATTENUATO
- Vaccinazioni di richiamo (annuale)
41TRACHEOBRONCHITE DEL CANE
Malattia acuta e ad alta diffusibilità del cane,
viventi in particolare in collettività (canili,
stabulari, ospedali veterinari) Alla evoluzione
della malattia concorrono batteri (Bordetella,
Staphylococcus, Pasteurella, Mycoplasma) e virus
(Reo-, Adeno- ed Herpesvirus)
Sostenuta da Canine Parainfluenza Virus 2
(CPIV-2) Presenta i caratteri generali dei
Paramyxovirus
Presenta ampio spettro dospite Cane, gatto,
cavia, suino, topo, hamster, uomo
Replica su cellule derivate da cane ECP (sincizi
e inclusioni citoplasmatiche) si osserva dopo
alcuni passaggi
Agglutina le emazie di pollo e di numerosi
mammiferi
42Epidemiologia e Patogenesi
Trasmissione per Contatto diretto
Gatto recettivo allinfezione naturale
Via aerogena
Soggetti di età gt 2 settimane
Localizzazione nelle cellule della mucosa delle
prime vie respiratorie e dei bronchi
Non si osserva viremia e infezione sistemica
Lescrezione virale non va oltre le 4 settimane
dalla guarigione clinica
43Sintomi e Lesioni
- Si osserva tosse associata a scolo nasale mucoso
che dura alcuni giorni e si esaurisce
spontaneamente - Spesso complicazioni batteriche
44Diagnosi
- Il quadro anatomo-clinico non offre elementi ai
fini diagnostici
La diagnosi deriva dallisolamentio su colture
cellulari ed evidenziazione di effetto citopatico
Profilassi
Sanitaria Applicazione delle comuni norme di
igiene
Vaccinale Disponibili vaccini vivi attenuati
(mono o polivalenti) da somministrare per via
inalatoria o parenterale
45(No Transcript)