I.T.I. "S. Cannizzaro" - PowerPoint PPT Presentation

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I.T.I. "S. Cannizzaro"

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La cocaina viene rapidamente e facilmente assorbita da ciascuna delle vie abituali di somministrazione (nasale, orale, endovenosa o polmonare), grazie alla struttura ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: I.T.I. "S. Cannizzaro"


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I.T.I. "S. Cannizzaro" C A T A N I A
Le droghe
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Le droghe
Con il nome di droghe vengono indicate tutte
quelle sostanze che assunte, portano ad
assuefazione, alterazioni nellorganismo in
genere e danni psichici. Tra le sostanze che non
sono propriamente droghe non bisogna dimenticare
il tabacco per i danni che provoca il fumo nei
polmoni e luso smodato dellalcool.
Le droghe
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ALCOOL Per bevanda alcolica si intende una
sostanza liquida che si ottiene per fermentazione
di prodotti organici, come il vino o la birra, o
per distillazione, come i superalcolici rum,
whisky ecc. L'alcol altera la capacità di
concentrazione e di coordinazione motoria e
abbassa i riflessi tali condizioni sono
sfavorevoli per chiunque provi a mettersi alla
guida, costituendo un reale pericolo per sé
stesso e per gli altri. Se poi si beve troppo e
spesso, c'è il rischio di disturbi più seri che
interessano il Sistema Nervoso Centrale (atrofia
muscolare, nevriti e gravi disturbi mentali), il
fegato (cirrosi epatica) e l'apparato digerente
(gastriti, enteriti e infiammazioni del
pancreas). Col passare del tempo per
raggiungere il livello d'ebbrezza desiderato si
rischia di sviluppare una dipendenza fisica.
L'intossicazione acuta da alcol (ubriachezza)
provoca disturbi di diversa gravità dal vomito
fino al coma etilico, conseguenza estrema della
depressione del sistema nervoso centrale che può
provocare perfino la morte.
Le droghe
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GLI ALCALOIDI Con questo nome si designano
numerose sostanze azotate di natura basica che si
trovano in varie piante i cui fiori e frutti ne
sono particolarmente ricchi. Sin dai tempi più
remoti sono stati usati estratti grezzi di tali
piante come farmaci, veleni, allucinogeni,
coloranti, ecc. Oggi giorno si ricorre alla
estrazione con opportuni solventi (etere,
cloroformio, alcool, ecc.) e più raramente
mediante distillazione in corrente di vapore.
Molti alcaloidi hanno sapore amaro. Alcuni si
decompongono allaria diventando giallastri o
rossastri. Molti sono otticamente attivi e
nella maggior parte dei casi levogiri. Si
suddividono in vari gruppi a seconda della loro
costituzione e gli alcaloidi di ogni gruppo si
suddividono ulteriormente a seconda della loro
origine naturale.
Gli alcaloidi
Le droghe
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La cocaina viene rapidamente e facilmente
assorbita da ciascuna delle vie abituali di
somministrazione (nasale, orale, endovenosa o
polmonare), grazie alla struttura della molecola
che presenta due gruppi esterei i quali ne
accrescono notevolmente la lipofilicità. Induce
uno stato caratterizzato da un forte eccitamento,
accompagnato spesso da allucinazioni e
distorsioni uditive (per questo è anche nota come
"roba sonante") al termine subentra un senso di
stanchezza e di spossatezza, ragion per cui
spesso si ricorre a diversi runs consecutivi per
essere sempre in condizioni di eccitamento o,
peggio ancora, si cerca di attenuare la caduta (o
"down") con iniezioni di eroina ("speed-ball").
Un uso prolungato e forti dosi determinano
alterazioni del sistema nervoso centrale.
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E' un estratto semi-sintetico della foglia di
Erithroxylon Coca, una pianta che cresce nella
regione andina. La cocaina si presenta sotto
forma di polvere inodore bianca (se estratta con
la benzina) o rosa (se estratta con il gasolio) o
in cristalli (free-base o crack). La cocaina può
essere sniffata, fumata o iniettata i tempi di
salita e di discesa degli effetti dipendono dalla
modalità di assunzione. La cocaina è quasi sempre
tagliata e miscelata con altre sostante
(additivi, solventi o scarti di lavorazione) e
ciò può potenziare il rischio d'interazioni tra
sostanze delle quali non si conosce la
composizione. La cocaina ha quindi un'azione
stimolante sul Sistema Nervoso Centrale e provoca
oltre ad una immediata euforia, uno stato di
indifferenza al dolore, alla fatica e allo
stimolo della fame. L'utilizzo continuativo nel
tempo provoca anedonia (difficoltà o
impossibilità a provare piacere fisico e
psicologico), allucinazioni, deliri, perdita del
controllo dei propri impulsi e disorientamento.
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Finiti gli effetti ricercati la persona
sperimenta uno stato depressivo, durante il quale
molti consumatori riportano sensazioni di
ansietà, svogliatezza, irritabilità, difficoltà a
concentrarsi ed episodi di insonnia. I disturbi
più frequenti nei consumatori abituali di cocaina
sono a carico dell'apparato cardio-circolatorio
(aritmie cardiache, problemi di contrazione di
vasi sanguigni, ecc.) e un uso prolungato della
sostanza può indurre disturbi del sonno, perdita
dell'appetito, depressione, attacchi di panico,
vissuti paranoici e in alcuni casi anche deliri
e allucinazioni.La morte di solito può
sopraggiungere per overdose o per colpo di
calore.
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Sebbene le capsule del papavero possono
contenere più dello 0,5 di alcaloidi, l'oppio
rappresenta una forma molto più concentrata ed
infatti più del 25 della sua massa è composto di
alcaloidi.Nei molti (più di quaranta) alcaloidi
identificati sono sei quelli che rappresentano la
parte preponderante di questa miscela. Le
effettive quantità di ognuno sono estremamente
variabili morfina 4-21 codeina 0,8-2,5
tebaina 0,5-2,0 papaverina 0,5-2,5 nocapina
(narcotina) 4-8 narceina 0,1-2.Un tipico
campione commerciale di oppio può avere un
contenuto di morfina del 12. La morfina a dosi
molto elevate ha azione convulsivante, induce
anche uno stato di euforia e di indifferenza
mentale, insieme però a vomito, stipsi. Conduce
rapidamente allassuefazione e il suo uso
inconsiderato produce grave tossicità. L'effetto
farmacologico della morfina, e di molte altre
sostanze analoghe, é dovuto alla sua possibilità
di sostituirsi alle endorfine nei meccanismi di
controllo del dolore.

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Come analgesico, la codeina, possiede circa un
decimo della potenza della morfina, è quasi
sempre somministrata per via orale ed è un
componente di molte preparazioni analgesiche
grazie alla sua scarsa tendenza ad indurre
dipendenza, anche se dà problemi
gastrointestinali per poterne estendere l'uso ai
lunghi periodi. La codeina possiede anche una
notevole azione antitussiva, utile sia per
alleviare sia per prevenire la tosse. Questa
azione è dovuta ad una efficace depressione
diretta sul centro della tosse, ottenendo un
innalzamento della soglia che l'impulso nervoso
che conduce alla tosse deve superare.

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Gli alcaloidi
Un altro derivato della morfina è l EROINA,
diacetil-derivato ai due ossidrili ( fenolico e
alcolico). Si presenta sottoforma di polvere
bianca inodore e solubile in acqua. Ha azione
simile a quella della morfina nei confronti della
quale è più attiva, più tossica, più euforizzante
e dà più facilmente assuefazione.
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L overdose che può portare a morte per
soffocamento causato dall'eccessivo rilassamento
muscolare) è tra i rischi di ogni assunzione
dipende dalla quantità assunta e dal grado di
purezza, infatti è quasi sempre tagliata con
altre sostanze, a volte più pericolose
dell'eroina stessa. L'abuso sempre più frequente
di questa sostanza può creare dipendenza
psicologica e fisica in poco tempo, l'organismo
non riesce più a farne a meno, bisogna aumentare
sempre più le dosi per sentire lo stesso effetto.
In condizione di dipendenza fisica l'astinenza
provoca sintomi dolorosi, così che invece di
assumerla per stare bene o meglio, si è
costretti ad assumerla per non stare male.
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L EROINA è un derivato semisintetico dell'oppio
che si presenta sotto forma di polvere granulosa
bianca o marrone. Nata nella seconda metà
dell'800, l'eroina, come la morfina (anch'essa
derivata dall'oppio, ma con effetto sedativo più
potente) è stata utilizzata come antidolorifico,
anestetico, sedativo. L'eroina è uno dei più
potenti oppiacei e si può fumare, sniffare o
iniettare in vena. L'eroina è una sostanza che
deprime il funzionamento del Sistema Nervoso
Centrale, abbassando quindi pressione arteriosa,
frequenza respiratoria e cardiaca. L'assunzione
provoca, dopo una prima fase in cui possono
manifestarsi nausea e vomito, uno stato di
rilassamento intenso che può durare dalle 4 alle
6 ore, con sonnolenza, deficit della
coordinazione motoria, dell'attenzione,
stitichezza, inappetenza. Non si sentono più
angosce né dolore, si vive in uno stato di
benessere diffuso, finché dura l'effetto.
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Origini Fu sintetizzato per la prima volta nel
1938 dal noto chimico svizzero Albert Hofmann,
nel corso di alcuni suoi studi sugli alcaloidi .
I derivati dell'acido lisergico (di cui l'LSD ne
è la dietilammide), come ad esempio l'ergina,
sembra che fossero utilizzati fin da tempi
remotissimi in pratiche magiche, rituali e
divinatorie, come nella Grecia classica
all'interno della famosa cerimonia dei Misteri
Eleusini. Modalità di assunzione La sua
assunzione avviene quasi essenzialmente per via
orale. Effetti Probabilmente è il più potente
allucinogeno esistente. la persona può entrare
in un grave stato di perdita del contatto con la
realtà e non riuscire a valutare le situazioni di
pericolo, perdere la facoltà di giudizio e di
decisione razionale. La distorsione della realtà
assume caratteristiche surreali. Non si conoscono
oggi altre sostanze la cui attività sia così
forte a dosaggi così bassi. In molti casi
l'effetto dell'LSD può incutere paura ed attacchi
di panico estremamente spiacevoli. Può provocare
danni psicologici permanenti e irreversibili.
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ALLUCINOGENI Di particolare importanza sono i
cosiddetti cannabinoidi , ossia sostanze che
si estraggono dalla cannabis sativa o canapa
indiana, arbusto dalle foglie frastagliate che
cresce nelle zone tropicali, ma anche in
Calabria, Albania ecc. Il suo principio attivo
più importante è il delta-tetra-idro-cannabinolo,
presente soprattutto nelle inflorescenze alla
sommità della pianta ( femmina).
TETRAIDROCANNABINOLO Tale sostanza non si può
considerare un alcaloide (poiché nella molecola
manca lazoto), bensì un fenolo avente un anello
centrale piranico.
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La Cannabis è una delle sostanze più antiche.
Oltre il THC all'interno della pianta sono
presenti altri principi attivi (Cannabigerolo,
Cannabicromene, Cannabidiolo ecc.) e, dalla
loro combinazione dipendono gli effetti.
Inoltre, tali effetti sono spesso determinati
dal luogo e dall'umore di chi assume. Alle
iniziali sensazioni di rilassamento, leggera
euforia, seguono fobie di isolamento, disturbi
mentali, eccitamento maniacale e
allucinazioni. Induce demotivazione verso le
normali attività, tachicardia (è un
vasodilatatore e cioè fa pompare più forte il
cuore), nausea, e, a volte, veri e propri
attacchi di panico o situazioni di paranoia
rispetto alle persone e alle situazioni.
Provoca inoltre grave decadimento della
nutrizione. Nei casi meno gravi il sistema
immunitario risulta fortemente debilitato.

Negli episodi acuti oscuramento della
coscienza e delirio.
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La Cannabis cresce bene nelle zone sub tropicali
Africa del nord, Asia sud orientale, Medio
Oriente, America Latina, Giamaica, Hawai,
California sono tra i maggiori produttori al
mondo. La concentrazione dei diversi principi
attivi o cannabinoidi, è maggiore nella resina
delle infiorescenze femminili. Gli effetti
psicoattivi prodotti possono variare in base alla
concentrazione dei vari principi attivi ed alle
loro sinergie.
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L'amfetamina è uno stimolante che agisce sul
Sistema Nervoso Centrale. I suoi utilizzi erano
legati inizialmente al campo bellico (per
stimolare l'aggressività e non far sentire la
paura ai soldati). L'amfetamina, oltre a dare
dipendenza psicologica, dà una forte tolleranza
(bisogno di aumentare le dosi) si trova sotto
forma di pasticca, di capsule o in
polvere. L'amfetamina dà una sensazione di
potenza, non si ha sonno né fame. Dopo
l'assunzione le pupille si dilatano, il battito
cardiaco e la pressione sanguigna aumentano, si
possono anche avvertire crampi e mascelle
digrignanti.Il corpo (anche se la mente non lo
avverte) è sottoposto ad un grande stress. Segue
poi depressione, ansia, irritabilità oltre che
un forte senso di stanchezza fisica.
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Viene anche chiamata crystal-METH ed è uno
stimolante che induce euforia, ma che provoca
effetti collaterali quali alterazioni della
personalità che vanno dalla depressione ai
comportamenti violenti, aumento della pressione
sanguigna e danni cerebrali. Viene venduta in
polvere, pastiglie o cristalli e può essere
sniffata, ingerita, fumata o iniettata. La grande
preoccupazione legata all'uso del crystal meth è,
oltre a quello dei danni fisici che può causare
ai consumatori (soprattutto se adolescenti), che
possa dare origine a un sensibile aumento dei
crimini violenti. A riprova di questo, una
recente statistica dimostra che tra le persone
arrestate nella sola Los Angeles per reati di
questo genere il 40 per cento era costituito da
consumatori di meta-amfetamine.
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Il principio attivo delle paste vendute come
ecstasy dovrebbe essere MDMA una molecola che
combina una parte eccitante (tipo amfetamina) ed
una allucinogena (tipo mescalina).Si può trovare
in pasticche, capsule e in polvere. L'ecstasy
agisce soprattutto sulla serotonina, una sostanza
del nostro cervello che regola l'umore, il sonno
e l'appetito.Se viene ingerita, l'effetto sale
dopo 20/30 minuti e regge per 4/6 ore (ogni
persona tuttavia reagisce diversamente). Si può
ballare per ore senza sentire la stanchezza e la
fame ma tutto ciò ha un costo il cuore pompa di
più e rischia di cedere, la pressione e la
temperatura aumentano a dismisura (il termometro
può arrivare a 42). Un altro serio pericolo che
si può correre è legato al fatto che non si sa
mai cosa ci sia realmente dentro ogni gomma può
contenere sostanze nocive (tipo piombo) oppure
può essere composta da sostanze assolutamente
diverse dall'MDMA (DXM, PMA, Ketamina).
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Lolio di sassafrasso si ricava dalla radice di
Sassafras albidum (albero della famiglia delle
Lauracee) per distillazione in corrente di
vapore. E un liquido incolore che si altera
alla luce e allaria, di odore e sapore
aromatico, contenente circa l80 di SAFROLO. Si
impiega per profumare saponi, per aromatizzare
bevande, in preparazioni farmacologiche come
antisettico e disinfettante ecc. Varianti
dellAMFETAMINA stanno di fatto invadendo il
mercato come aggiunte o come sostituti
dellecstasy, e la vera ragione del loro fiorire
sta proprio nel fatto che, data la lentezza con
cui le varie legislazioni riescono a riconoscerle
come stupefacenti, queste possono per un periodo
abbastanza lungo essere prodotte e smerciate
senza incorrere in sanzioni.
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Questi omologhi vanno distinti in due
categorie a) composti che possono
considerarsi sostanzialmente equivalenti
allecstasy anche se le loro cinetiche e le loro
potenze certamente differiscono e anche se
nulla o quasi è noto circa i loro possibili
sinergismi con lecstasy stessa. Ad es. lMDEA
già citata. b) composti che potremmo meglio
definire di superecstasy che, pur potendo
sembrare a prima vista chimicamente molto simili
allecstasy, in realtà (in quanto arricchiti
di gruppi metossilici liposolubili e quindi
ad alta penetrazione cerebrale), hanno una
capacità allucinogena e una tossicità ben più
elevata (sono stati descritti addirittura casi
letali). Accanto alla ormai vecchia MDA
cominciano ora a circolare sostanze che si
possono considerare derivati della MESCALINA
( già citata).
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Nel corso della recente International Drug
Enforcement Conference tenutasi a Montreal il
capo della DEA (Drug Enforcement Administration)
ha rivelato che il numero dei consumatori di
deivati amfetamina ha superato quello di
eroinomani e cocainomani sommati. Dalle
conclusioni della Conferenza emerge che le droghe
tradizionali, come marijuana, cocaina ed eroina,
pur rimanendo ampiamente diffuse, si vedono
raggiungere e talvolta superare dalle droghe
chimiche. Hanno nomi fantasiosi, a fronte di
composizioni chimiche complesse e pericolose. Si
va dall'ice, molecola amfetamino-simile con
cristalli analoghi a quelli del ghiaccio
naturale, allo shaboo, eccitante a base di
metil-amfetamina cloridrato (un grammo equivale a
numerose dosi di cocaina) al glass, allo scoop,
acido gamma idrossi-butirrico, al crystal,
sostanza allucinogena derivata dalla
fenilciclidina al batu, una nuova
meta-amfetamina, alla cristallina, sostanza molto
pericolosa che è una miscela di cocaina e
atropina. È inoltre in aumento il fenomeno delle
assunzioni multiple, vale a dire l'uso di uno o
più stupefacenti per mitigare gli effetti di
altre droghe assunte precedentemente. Cambiano
infine i luoghi non più solo in discoteca, nei
concerti, ma più spesso a casa. In solitudine.
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(No Transcript)
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Il PCP appartiene al gruppo delle fenciclidine,
un gruppo di anestetici psichedelici ancor oggi
utilizzati in medicina veterinaria. Nella forma
più pura, il PCP (Fenile-Ciclidina-Piperidina) si
presenta sotto forma di polvere cristallina
bianca, ma si trova anche sotto forma liquida,
spray, in pillole e capsule. Generalmente è
assunto per via orale, ma può anche essere
fumato, sniffato o vaporizzato. Detto anche
Polvere degli Angeli, Lovelys (sigarette di PCP),
Space base (PCP e Crack), Polvere Nera o Sunshine
(PCP e eroina). A dosi ridotte, gli effetti
possibili sono assenza d'inibizione,
iperattività, pesantezza degli arti, confusione,
insensibilità al dolore, distorsione della
realtà, allucinazioni, comportamento aggressivo
(quest'ultimo effetto è molto controverso
infatti, le opinioni in merito sono molto varie).
Le overdosi possono dar luogo a crampi,
svenimenti e persino coma.. Mischiare PCP e
alcool può essere letale a causa della paralisi
dell'apparato respiratorio.
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(No Transcript)
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Meccanismo dazione degli Allucinogeni Oggi è
noto che il meccanismo dazione degli
allucinogeni è legato alla loro interazione con
i mediatori chimici , ossia con le sostanze
chimiche che costituiscono il mezzo attraverso
il quale si propagano gli impulsi fra le cellule
nervose, a livello delle sinapsi, e le sostanze
attive del S.N.C. ( acetil-colina adrenalina
noradrenalina istamina e serotonina ). Gli
allucinogeni presentano, generalmente, marcate
affinità strutturali con questi mediatori chimici
(neurotrasmettitori), (essenzialmente con
ladrenalina, la serotonina e la dopamina) ed
agiscono in due modi diversi o imitandone il
meccanismo dazione ( per cui la produzione di
tali sostanze diminuisce nel tempo), o bloccando
lenzima che la distrugge (MAO)
(mono-ammino-ossidasi) e favorendone un accumulo
nel tessuto nervoso (soprattutto nel cervello)
che conduce a grave tossicità.
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