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Disciplina delle controlled foreign companies (CFC)

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Disciplina delle controlled foreign companies (CFC) Prof. Marco Cerrato Partecipazione del 30,6% Partecipazione del 30,6% ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Disciplina delle controlled foreign companies (CFC)


1
Disciplina delle controlled foreign companies
(CFC)
Prof. Marco Cerrato
2
Normativa CFC
  • Riferimenti normativi
  • Art. 167, comma 1, TUIR imprese estere
    controllate black-list
  • Art. 167, comma 8-bis TUIR imprese controllate
    white-list
  • Art. 168 TUIR imprese estere collegate black-list

3
CFC black list Art. 167, comma 1 TUIR
  • Se un soggetto residente in Italia detiene,
    direttamente o indirettamente, anche tramite
    società fiduciarie o per interposta persona, il
    controllo di una impresa, di una società o di
    altro ente, residente o localizzato in Stati o
    territori con regime fiscale privilegiato, i
    redditi conseguiti dal soggetto estero
    partecipato sono imputati, a decorrere dalla
    chiusura dell'esercizio o periodo di gestione del
    soggetto estero partecipato, ai soggetti
    residenti in proporzione alle partecipazioni
    da essi detenute
  • Norma tuttora vigente in attesa
    dellapprovazione della cd. white list di cui
    allart. 168-bis del TUIR

4
CFC società estere collegate Art. 168 TUIR
  • La normativa CFC black list si applica anche in
    capo ai soggetti che detengono (direttamente o
    indirettamente)
  • una partecipazione non inferiore al 20 per cento
    (10 per cento se società quotata) agli utili di
    un'impresa, di una società o di altro ente,
    residente o localizzato in Stati o territori con
    regime fiscale privilegiato
  • si tiene conto delleffetto demoltiplicativo
    (cfr. art. 1 D.M. 7 agosto 2006, n. 268)
  • non rilevano le partecipazioni agli utili di
    stabili organizzazioni black list di società
    white list

5
CFC white listArt. 167, comma 8-bis TUIR
  • La disciplina di cui al comma 1 trova
    applicazione anche dell'ipotesi in cui i soggetti
    controllati ai sensi dello stesso comma sono
    localizzati in Stati o territori diversi da
    quelli ivi richiamati, qualora ricorrono
    congiuntamente le seguenti condizioni
  • sono assoggettati a tassazione effettiva
    inferiore a più della metà di quella a cui
    sarebbero stati soggetti ove residenti in
    Italia
  • più del 50 dei proventi è composto da passive
    income o deriva dalla prestazione di servizi
    infragruppo

6
Scopo della normativa CFC black list
  • Adeguarsi ai principi accolti in sede
    internazionale
  • Evitare il differimento ottenuto mediante
    laccumulo di utili in Stati o territori aventi
    un regime fiscale privilegiato

7
Scopo della normativa CFC white list
  • Rafforzare il contrasto agli arbitraggi fiscali
    internazionali
  • Evitare la distrazione di utile dallItalia verso
    regimi fiscali più favorevoli

8
Soggetto partecipante residente
  • Soggetto residente in Italia
  • Persone fisiche imprenditori e non
  • Rilevano voti spettanti a familiari Art. 5(5)
    TUIR
  • Società (di persone e di capitali) ed altri enti
    (commerciali e non commerciali)
  • Escluse stabili organizzazioni di soggetti non
    residenti

9
Soggetto partecipato estero
  • Impresa
  • Società
  • Altro ente
  • Stabile organizzazione (eccetto art. 168 TUIR)

10
Soggetto partecipato esterojurisdictional vs
transactional approach (cenni e rinvio)
  • CFC black list (Art. 167(1) e 168 TUIR)
  • Rilevante territorio di insediamento del soggetto
    estero
  • CFC white list (art. 167(8-bis) TUIR)
  • Rilevante lattività in concreto svolta dal
    soggetto estero e livello di tassazione
    effettivamente scontata

11
Il controlloArt. 167 (1) - (8-bis)
  • Nozione di controllo di cui all art. 2359 Cod.
    Civ.
  • Maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea
    ordinaria
  • Voti sufficienti per esercitare un'influenza
    dominante nell'assemblea ordinaria
  • Particolari vincoli contrattuali
  • Irrilevante se il controllo è diretto oppure
    indiretto (i.e. tramite società fiduciaria o
    interposta persona)

12
Controllo indiretto
ITA
  • In capo ad ITA trova applicazione la disciplina
  • Ad ITA è (eventualmente) imputato il 30,6
    (60x51) del reddito della CFC

60
Società non residente
51
CFC
13
Catena partecipativa
ITA 1
  • ITA 1 integra il presupposto e adempie agli
    obblighi dichiarativi (compilazione quadro FC)
  • Ad ITA 2 e ITA 3 è imputato, rispettivamente, il
    25 e il 26 del reddito della CFC (art. 3(1)
    D.M. 429/2001) (compilazione quadro RM)

100
100
ITA 2
ITA 3
26
25
CFC
14
Stabile organizzazione
ITA
100
Società non residente
CFC
15
Vincolo contrattuale
16
Controllo congiunto
50
  • In caso di controllo congiunto non si applica la
    normativa di cui allart. 167 TUIR bensì lart.
    168 TUIR (partecipazione agli utili superiore al
    20 cfr. Risoluzione 400/E del 2008)

17
Società di persone italiana
  • Requisito del controllo integrato in capo alla
    società di persone
  • Imputazione del reddito in capo al socio italiano
    (50 del reddito)

18
Stabile organizzazione di soggetto non residente
controllato da soggetto residente
Stabile organizzazione Italiana
  • Normativa applicabile in capo al soggetto
    controllante residente a cui viene imputato il
    reddito

19
Art. 167 (1) e Art. 168 jurisdictional approach
  • Soggetto controllato/collegato residente o
    localizzato in Stato o territorio black list
  • Stati o territori con regime fiscale privilegiato
  • Decreto del Ministro delle finanze
  • Livello di tassazione sensibilmente inferiore
  • Mancanza di uno scambio di informazioni
  • Altri criteri equivalenti
  • Lattuale black-list è divisa in tre sezioni
  • Paesi a fiscalità privilegiata tout court
    (Bahamas Gibilterra Isole Cayman ecc)
  • Paesi a fiscalità privilegiata salvo eccezioni
    (Emirati Arabi con riferimento alle società
    operanti nel settore pretrolifero e petrolchimico
    assoggettate ad imposta)
  • Paesi a fiscalità privilegiata limitatamente a
  • determinate fattispecie prestabilite (Lussemburgo
    per le società holding del 1929 Svizzera per le
    società non soggette alle imposte municipali e
    cantonali) oppure
  • per regimi analoghi ottenuti in virtù di accordi
    con la locale amministrazione finanziaria

20
Circostanze esimentiArtt. 167 (1) Art. 168
  • Art. 167, comma 5 lett. a) e b), normativa
    disapplicata se alternativamente
  • la CFC svolge un attività commerciale/industriale
    effettiva, nel mercato dello Stato o territorio
    di insediamento se attività bancaria,
    finanziaria o assicurative quest'ultima
    condizione si ritiene soddisfatta quando la
    maggior parte delle fonti, degli impieghi o dei
    ricavi originano nello Stato o territorio di
    insediamento
  • dal possesso della CFC non consegue leffetto di
    localizzare i redditi in uno Stato o un
    territorio a fiscalità privilegiata

21
Circostanze esimenti Artt. 167 (1) 168
svolgimento di una attività effettiva
  • Necessario dimostrare (Circolare 51/E del 2010)
  • disponibilità in loco di idonea struttura
    organizzativa (condizione necessaria ma non più
    sufficiente)
  • Lidoneità della struttura organizzativa va
    verificato con riferimento allo Stato in cui ha
    sede la società a nulla rilevando qualsiasi
    struttura organizzativa tramite cui la società
    opera in altri Stati (i.e. stabile
    organizzazione) ? cfr. Risoluzione 187/E del 2008
    e Risoluzione 63/E del 2007
  • autonomia gestionale della struttura
    organizzativa
  • radicamento della CFC nello Stato o territorio di
    insediamento e cioè il collegamento con il
    mercato dello stato o territorio di
    insediamento

22
Circostanze esimenti Artt. 167, comma 1 168
svolgimento di una attività effettiva
  • Circolare 51/E 2010
  • il riferimento al mercato è normalmente da
    intendersi come collegamento al mercato di sbocco
    o al mercato di approvvigionamento
  • Requisito integrato se il 50 di acquisti o
    vendite è ivi effettuato
  • Attività bancarie la maggior parte delle fonti
    (con i connessi costi) e degli impieghi (con i
    connessi ricavi) originano nello Stato o
    territorio di insediamento

23
Circostanze esimenti Artt. 167, comma 1 168
svolgimento di una attività effettiva
  • Mercato (sbocco/approvvigionamento) può essere
    inteso come area di influenza della CFC
    (Circolare 51/E 2010)
  • Gli hub regionali e le ragioni sottese alla loro
    costituzione
  • Possibilità di valorizzare ulteriori ragioni
    economico-imprenditoriali?
  • Aspetti amministrativi, regolamentari o societari
    (es. imprese captive)?
  • Costo ridotto dei fattori produttivi (es.
    manodopera)?
  • Mercato riconosciuto per la negoziazione di
    materie prime o merci? (es. Singapore per i noli
    marittimi)

24
Art. 167, comma 5-bis del TUIR
  • La previsione di cui alla lettera a) del comma 5
    non si applica qualora i proventi della società o
    altro ente non residente provengono per più del
    50 dalla gestione, dalla detenzione o
    dall'investimento in titoli, partecipazioni,
    crediti o altre attività finanziarie, dalla
    cessione o dalla concessione in uso di diritti
    immateriali relativi alla proprietà industriale,
    letteraria o artistica, nonché dalla prestazione
    di servizi nei confronti di soggetti che
    direttamente o indirettamente controllano la
    società o l'ente non residente, ne sono
    controllati o sono controllati dalla stessa
    società che controlla la società o l'ente non
    residente, ivi compresi i servizi finanziari

25
Art. 167, comma 5-bis del TUIR
  • Passive income
  • gestione, detenzione o investimento in titoli,
    partecipazioni, crediti o altre attività
    finanziarie
  • gestione solo di attivi del gruppo o anche di
    terzi?
  • detenzione società fiduciarie/assenza di animus
    possidendi?
  • investimento rileva investimento duraturo o
    semplice possesso?
  • cessione o concessione in uso di diritti
    immateriali relativi alla proprietà industriale,
    letteraria o artistica
  • anche se è la stessa società estera ad aver
    creato il diritto immateriale?

26
Art. 167, comma 5-bis del TUIR
  • Prestazione di servizi anche finanziari
    infragruppo (controllo ex art. 2359, commi 1 e 2)
  • Trading companies realizzano prestazioni di
    servizi infragruppo o cessioni di beni? Dovrebbe
    essere necessaria una analisi funzionale
  • se la società opera in base ad un rapporto di
    mandato o di commissione (e cioè se effettua
    attività di compravendita per conto di società
    del gruppo) dovrebbe essere una prestazione di
    servizi
  • se opera in nome e per conto proprio dovrebbe
    essere una cessione di beni (tuttavia, necessità
    di presentare istanza di interpello cfr.
    Telefisco 2011)

27
Art. 167, comma 5-bis del TUIR
  • Test del 50
  • solo a livello di proventi e non di attivo
    patrimoniale
  • riferimento al solo bilancio
  • proventi ordinari e straordinari
  • verifica di anno in anno

28
Art. 167, comma 5-bis del TUIR
  • Circolare 51/E
  • Opportunità di considerare la presunzione come
    relativa (per esigenze di compatibilità con il
    diritto comunitario)
  • Si ritiene che la norma in esame vada
    interpretata coerentemente con i principi
    comunitari in materia di antiabuso. Tali principi
    riconoscono al contribuente, cui si applicano
    particolari disposizioni nazionali che
    individuano delle soglie al di là della quali il
    rischio di abuso diventa più elevato, la
    possibilità di dimostrare il contrario

29
Seconda circostanza esimente CFC black list
localizzazione dei redditi
  • Il soggetto controllante residente deve
    dimostrare che dalle partecipazioni non consegue
    leffetto di localizzare i redditi in Stati o
    territori black list
  • Condizione rispettata se
  • I redditi sono prodotti e assoggettati a
    tassazione ordinaria in Stati non black list in
    misura non inferiore al 75 (Art. 5 DM 429/2001)
  • stabili organizzazioni o immobili in Stati non
    black-list (Circolare 51/E 2010)
  • tax rate effettivo complessivamente scontato
    sui redditi prodotti dalla CFC risulti congruo
    rispetto al livello di imposizione vigente in
    Italia (Circolare 51/E 2010)

30
CFC white listArt. 167 (8-bis)
  • La disciplina di cui al comma 1 trova
    applicazione anche nell'ipotesi in cui i soggetti
    controllati ai sensi dello stesso comma sono
    localizzati in stati o territori diversi da
    quelli ivi richiamati, qualora ricorrono
    congiuntamente le seguenti condizioni
  • sono assoggettati a tassazione effettiva
    inferiore a più della metà di quella a cui
    sarebbero stati soggetti ove residenti in Italia
  • hanno conseguito proventi derivanti per più del
    50 dalla gestione, dalla detenzione o
    dall'investimento in titoli, partecipazioni,
    crediti o altre attività finanziarie, dalla
    cessione o dalla concessione in uso di diritti
    immateriali relativi alla proprietà industriale,
    letteraria o artistica nonché dalla prestazione
    di servizi nei confronti di soggetti che
    direttamente o indirettamente controllano la
    società o l'ente non residente, ne sono
    controllati o sono controllati dalla stessa
    società che controlla la società o l'ente non
    residente, ivi compresi i servizi finanziari

31
Art. 167 (8-bis)transactional approach
  • La norma prescinde del tutto dallo Stato o dal
    territorio di insediamento e trova applicazione
    se sono contemporaneamente integrati i due
    requisiti
  • passive income e ricavi da prestazioni di servizi
    infragruppo superiori al 50 del totale (lettera
    della norma identica a quella dellart. 167,
    comma 5-bis rinvio)
  • tassazione effettiva estera inferiore a più
    della metà di quella virtuale italiana
  • Necessario far riferimento al carico effettivo
    di imposizione (e non allaliquota nominale di
    imposizione societaria) gravante sulla società
    estera, a tal fine occorre considerare
    leffective tax rate, ossia il rapporto tra
    limposta corrispondente al reddito imponibile e
    lutile ante imposte (Circolare 51/E 2010)

32
Circostanza esimenteArt. 167, comma 8-bis
  • Le disposizioni del comma 8-bis non si applicano
    se il soggetto residente dimostra che
    l'insediamento all'estero non rappresenta una
    costruzione artificiosa volta a conseguire un
    indebito vantaggio fiscale. Ai fini del presente
    comma il contribuente deve interpellare
    l'amministrazione finanziaria secondo le modalità
    indicate nel precedente comma 5
  • Esimente derivante dalle sentenze della Corte di
    Giustizia europea
  • Cadbury Schweppes

33
Circostanza esimenteArt. 167, comma 8-bis
  • Il parere dellAgenzia non viene reso sulla base
    di elementi valutati in maniera discrezionale,
    quanto, piuttosto, in aderenza ad indici
    predefiniti, cui è normalmente attribuito
    carattere di oggettività
  • Indici individuati dalla Risoluzione 8 giugno
    2010 del Consiglio UE
  • insufficienza di motivi economici o commerciali
    per lattribuzione degli utili alla società
    estera
  • società estera non svolge attività economiche
    effettive
  • non vi è proporzione tra le attività
    apparentemente svolte dalla società estera e la
    sua esistenza in termini di locali, personale e
    attrezzature
  • società estera sovracapitalizzata
  • transazioni prive di realtà economica, aventi
    poca o nessuna finalità commerciale e/o
    antieconomiche in assenza di vantaggi fiscali.

34
Circostanza esimenteArt. 167, comma 8-bis
  • Particolare attenzione alla presenza di locali,
    personale, attrezzature (Circolare 51/E 2010
    rinvia alla documentazione per esimente lett. a),
    tuttavia
  • difficile applicare tali elementi oggettivi di
    prova alle attività c.d. immateriali, quali ad
    esempio, le attività bancarie, finanziarie e
    assicurative lo svolgimento di tali attività,
    infatti, non richiede necessariamente una
    presenza fisica significativa COM(2007) 785 def
    del 10 dicembre 2007 a tal fine necessario
    illustrare
  • analisi funzionale società CFC (assets e rischi)
  • mappatura rapporti economico finanziari con le
    società del gruppo
  • confronto tra componenti di reddito tipiche
    dellattività della società CFC e della
    controllante residente
  • analisi indici di bilancio della società CFC e
    della controllante residente.

35
Applicazione art. 167 TUIR imputazione dei
redditi
  • Art. 167 (1) e (8-bis)
  • Imputazione per trasparenza in capo al soggetto
    controllante residente del reddito della CFC
    rideterminato secondo le regole domestiche
  • Assoggettamento a tassazione separata (per
    soggetti IRES aliquota ordinaria, per soggetti
    IRPEF aliquota minima 27)
  • Facoltà di scomputare imposte pagate nello Stato
    estero

36
Applicazione art. 168 TUIR determinazione e
imputazione dei redditi
  • Art. 168 TUIR (estere collegate)
  • imputazione in capo al soggetto residente (in
    proporzione alla partecipazione) del maggiore tra
    lutile di bilancio o un utile induttivamente
    determinato in base a coefficienti (art. 168(2)
    TUIR e art. 2 DM attuativo)
  • 1 azioni e quote strumenti finanziari
    partecipativi obbligazioni crediti
  • 4 per immobili e navi
  • 15 altre immobilizzazioni
  • Sono considerate attività aziendali anche i
    beni detenuti in locazione finanziaria

37
Normativa CFC altri aspetti
  • Convivenza con altre norme antielusione
  • Per i comportamenti posti in essere allo scopo
    del frazionamento del controllo o della perdita
    temporanea dello stesso ovvero della riduzione
    dei redditi imputabili, si applicano le
    disposizioni degli articoli 37, terzo comma, e
    37-bis del decreto del Presidente della
    Repubblica 29 settembre 1973, n. 600
  • Compatibilità con le convenzioni bilaterali
    contro le doppie imposizioni (art. 7 Modello
    OCSE)
  • Compatibilità con il diritto comunitario (caso
    Cadbury Schweppes)

38
Modalità di presentazione dellinterpello
  • Istanza deve essere presentata
  • Preventivamente
  • 120 gg. prima del termine per la presentazione
    della dichiarazione dei redditi
  • Alla Direzione Centrale Normativa per il tramite
    della DRE competente
  • Nel caso di più persone fisiche congiuntamente
    titolari del controllo residenti in regioni
    diverse necessaria la proposizione di più istanze

39
Art. 167 del TUIRobbligatorietà dellinterpello
  • Obbligo di presentazione o il contribuente può
    fornire la prova contraria in sede di
    accertamento o contenziosa?
  • Obbligo di impugnare leventuale risposta
    negativa o il contribuente è libero di
    discostarsi?
  • Circolari 32/E del 2010 e 23/E del 2011 il
    contribuente può fornire la prova contraria in
    sede di accertamento o contenziosa
  • Nessuna pronuncia della Corte di Cassazione in
    merito allo specifico interpello CFC disciplinato
    dallart. 5 del D.M. 21 novembre 2001, n. 429 e,
    per le modalità di presentazione dal D.M. 26
    aprile 2001, n. 209 (attuativo dellinterpello ex
    art. 11 dello Statuto del Contribuente)
  • Orientamenti contrastante della Corte di
    Cassazione in merito allimpugnabilità della
    risposta ad interpello disapplicativo (rinvio)

40
Limpugnabilità della risposta negativa ad
istanza di interpello disapplicativo ex art.
37-bis (8) DPR 600/1973
  • Cass. Civ. sez. trib. 15/4/2011, n. 8663
  • risposta negativa immediatamente impugnabile in
    quanto sostanzialmente equiparabile a un diniego
    di agevolazione
  • il giudizio tributario instaurato a seguito
    dellimpugnazione è a cognizione piena, ossia è
    esteso al merito (i.e. fondatezza) del diniego
  • lomessa impugnazione nei termini della risposta
    negativa fa venire meno in capo al contribuente
    il diritto di sindacare, con il ricorso proposto
    avverso il successivo avviso di accertamento, la
    ricorrenza delle condizioni di applicabilità
    della disciplina

41
Limpugnabilità della risposta negativa ad
istanza di interpello disapplicativo ex art.
37-bis (8) DPR 600/1973
  • Cass. Civ. sez. trib. 5/10/2012, n. 17010
  • la risposta, positiva o negativa, costituisce il
    primo atto con il quale l'amministrazione, a
    seguito di una fase istruttoria e di una
    valutazione tecnica porta a conoscenza del
    contribuente, in via preventiva, il proprio
    convincimento in ordine ad una specifica
    richiesta
  • La risposta ha leffetto di incidere
    immediatamente sulla condotta del soggetto
    istante in ordine alla dichiarazione dei redditi
    in relazione alla quale l'istanza è stata
    inoltrata.
  • Il contribuente ha interesse, ex art. 100 c.p.c.,
    ad invocare il controllo giurisdizionale sulla
    legittimità dell'atto in esame
  • Tuttavia, il contribuente ha la mera facoltà
    d'impugnazione e l'omessa impugnazione non ne
    pregiudica la posizione in quanto la risposta, in
    assenza di espresse previsioni contrarie, è priva
    di efficacia vincolante nei confronti del
    contribuente

42
Normativa anti-paradisi fiscali (art. 110, c.
10-12, TUIR)
43
Il regime di indeducibilità dei costi black list
  • Art. 110, comma 10, TUIR (attualmente in vigore)
  • non sono ammessi in deduzione le spese e gli
    altri componenti negativi derivanti da operazioni
    intercorse tra imprese residenti ed imprese
    domiciliate fiscalmente in Stati o territori non
    appartenenti all'Unione europea aventi regimi
    fiscali privilegiati. Si considerano privilegiati
    i regimi fiscali di Stati o territori
    individuati, con decreto del Ministro
    dell'economia e delle finanze da pubblicare nella
    Gazzetta Ufficiale, in ragione del livello di
    tassazione sensibilmente inferiore a quello
    applicato in Italia, ovvero della mancanza di un
    adeguato scambio di informazioni, ovvero di altri
    criteri equivalenti

44
Il regime di indeducibilità dei costi black list
  • Art. 110(10) come modificato dalla Finanziaria
    2008 (non ancora vigente)
  • non sono ammessi in deduzione le spese e gli
    altri componenti negativi derivanti da operazioni
    intercorse con imprese residenti ovvero
    localizzate in Stati o territori diversi da
    quelli individuati nella lista di cui al decreto
    ministeriale emanato ai sensi dellarticolo
    168-bis. Tale deduzione è ammessa per le
    operazioni intercorse con imprese residenti o
    localizzate in Stati dellUnione europea o dello
    Spazio economico europeo inclusi nella lista di
    cui al citato decreto
  • Decorrenza periodo dimposta successivo a quello
    di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della
    white list

45
Il regime di indeducibilità dei costi black list
  • Spese e componenti negative (Diretta MAP maggio
    2012)
  • elementi reddituali derivanti direttamente dalle
    transazioni (quale il costo di acquisto di beni e
    servizi)
  • componenti negativi derivanti in modo indiretto
    da tali operazioni quali, ad esempio, gli
    ammortamenti, le svalutazioni, le perdite, le
    minusvalenze e ogni altro componente negativo
    derivante da operazioni intercorse con soggetti
    black list
  • Operazioni intercorse
  • Operazioni commerciali
  • Operazioni finanziarie

46
Presupposti territoriali
  • Regime ante-Finanziaria 2008 Black List
  • Decreto del Ministro delle Finanze
  • Livello di tassazione sensibilmente inferiore
  • Mancanza di un adeguato scambio di informazioni
  • Altri criteri equivalenti
  • Esclusione per società domiciliate in Stati
    dellUnione Europea
  • Regime post-Finanziaria 2008 White List
  • Stati o territori diversi da quelli che
    consentono un adeguato scambio di informazioni
  • Esclusione per società residenti o localizzate in
    Stati dellUnione Europea o dello Spazio
    Economico Europeo
  • Nuovo regime applicabile dal periodo successivo a
    quello di approvazione della White List

47
Ipotesi di esenzione
  • Art. 110, comma 11, TUIR (attualmente in vigore)
  • Le disposizioni di cui al comma 10 non si
    applicano quando le imprese residenti in Italia
    forniscono la prova che le imprese estere
    svolgono principalmente unattività industriale o
    commerciale effettiva, ovvero che le operazioni
    poste in essere rispondono ad un effettivo
    interesse economico e che le stesse hanno avuto
    concreta esecuzione (...)

48
Rapporti con lart. 167 TUIR
  • Lapplicazione delle norme CFC prevale su quella
    delle norme sullindeducibilità dei costi

49
Utili provenienti da paradisi fiscali
50
Utili di fonte estera
  • Utili di fonte estera generalmente inclusi nel
    reddito imponibile delle società residenti per il
    5 del loro ammontare
  • Eccezione

lesclusione si applica agli utili provenienti
dai soggetti di cui allarticolo 73(1)(d) ...
residenti negli Stati o territori di cui al
decreto del Ministro delleconomia e delle
finanze emanato ai sensi dellart. 168 bis, o, se
ivi residenti, relativamente ai quali, a seguito
dellesercizio dellinterpello secondo le
modalità dellart. 167(5)(b), siano rispettate le
condizioni di cui allart. 87(1)(c)
50
51
Scopo della normativa
  • Esclusione da imposizione volta ad evitare doppia
    imposizione su utili societari
  • esclusione non giustificata per utili non
    assoggettati ad imposizione in misura fisiologica
    allestero
  • Penalizzazione per utili provenienti
  • evitare interposizione di società residenti in
    Stati white list per consentire lesclusione
    parziale da imposizione dei dividendi

52
Presupposti territoriali
  • Regime ante-Finanziaria 2008 Black List
  • Stati o territori con regime fiscale privilegiato
  • Regime post-Finanziaria 2008 White List
  • Stati o territori diversi da quelli che
    consentono un adeguato scambio di informazioni e
    nei quali il livello di tassazione non è
    sensibilmente inferiore a quello applicato in
    Italia
  • Riferimento ai soli soggetti residenti negli
    Stati inclusi nella White List
  • Nuovo regime applicabile dal periodo dimposta
    successivo a quello di approvazione della White
    List

53
Ipotesi di esenzione
  • Dimostrazione che la partecipazione nella società
    estera non ha leffetto di localizzare i redditi
    in territori a regime fiscale privilegiato
  • Difficoltà nel reperimento di informazioni per
    partecipazioni minoritarie

54
Rapporti con lart. 167 TUIR
  • Esclusione integrale da imposizione degli utili
    successivamente distribuiti fino a concorrenza di
    quelli imputati per trasparenza ai sensi della
    normativa CFC
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