Title: Le Esposizioni
1Le Esposizioni
- Lezione del corso di Storia della Tecnologia
05/05/2006 - Filippo Nieddu
2Lidea di esposizione
- Le esposizioni sono insediamenti territoriali
adibiti alla pubblicizzazione delle tecnologie e
delle merci, alla loro affermazione nei rapporti
di potere della società e nella vita quotidiana. - Prodotto tipicamente ottocentesco, discendono
dalla prima rivoluzione industriale, ma pure dai
valori socioeconomici e simbolici della
piazza-mercato, della festa, delle grandi fiere. - Le esposizioni sono aree di sperimentazione ed
espansione dei dispositivi necessari al rapporto
tra acquirente e consumi réclame, attrazioni,
vetrine, grandi magazzini che improntano di sé
levoluzione del marketing anche nel Novecento.
3Le prime esposizioni la Francia
- Nel 1791 in Francia furono abolite le regole
delle corporazioni, che molto intralcio avevano
causato allo sviluppo delle attività produttive. - In quegli anni erano state fondate istituzioni
quali lEcole Polytechnique, il Conservatoire des
Arts et Métiers, il Bureau des Longitudes. - La prima esposizione nazionale dei prodotti
dellindustria francese voluta dallo Stato ha
luogo nel 1798, e il suo significato è anzitutto
politico, come segno di opposizione alla
predominanza industriale raggiunta
dallInghilterra. - A Parigi tra il 1798 e il 1849 si svolsero 11
esposizioni nazionali, con un numero di
espositori che passò da 110 a 4000.
4Le prime esposizioni altri Paesi
- Sin dal 1761 la Society of Arts aveva organizzato
unesposizione nazionale dellindustria, ma
questo tipo di manifestazioni stentava ad
attecchire. - Gli imprenditori inglesi non vedevano la
necessità di promuovere i propri manufatti
attraverso uno strumento inventato dai Francesi
proprio per contrastare legemonia inglese. - Interventi privati portarono allistituzione, nel
1828, del National Repository for the Exhibition - Negli anni 40 la Royal Academy, la Royal
Agricultural Society e la British Society for the
Advancement of Science portarono allesposizione
di Londra (1848) e Birmingham (1849) situazione
simile si verificò in Irlanda.
5La Great Exhibition / 1
- Londra, 1851 ha luogo la Great Exhibition.
- Grazie allinteressamento del principe Alberto e
di alcuni privati (tra cui Henry Cole e Scott
Russel) furono fissati nel 1849 i caratteri
fondamentali dellEsposizione - lo scopo dellesposizione
- la divisione in 4 sezioni (materie prime,
macchine, prodotti manifatturieri e belle arti) - il luogo (Hyde Park)
- il sistema di premi e ricompense.
- Nel 1850 fu scelto il progetto per ledificio
principale (tre la 233 proposte) ideato da
Joseph Paxton, il Crystal Palace fu subito
oggetto di forti opposizioni (fu definito
mostruosa serra, e fu messa in dubbio la sua
stessa possibilità costitutiva).
6La Great Exhibition / 2
- Gli espositori furono 14000 (metà dei quali
inglesi), ai quali furono attribuiti 5130
ricompense di varia importanza. - LEsposizione fu aperta dal 1 maggio al 15
ottobre, e fu visitata da oltre 6 milioni di
persone.
7Il Crystal Palace
- Fu costruito in 39 settimane, con il lavoro di
2000 operai - Lungo 563 metri e largo 124, copriva 70000 metri
quadrati. - Era sostenuto da oltre 33000 pilastri metallici e
coperto da 83000 metri quadrati di vetro.
Viste del Crystal Palace, palazzo della Great
Exhibition (progetto di Joseph Paxton, 1850)
8Le Esposizioni Universali / 1
- La data di unesposizione non fu quasi mai
casuale - le esposizioni francesi del 1855 e 1867 furono
risposte a quelle londinesi del 1851 e del 1862,
mentre quella del 1878 doveva segnare la
rinascita della Francia dopo il disastro della
guerra franco-prussiana - gli Stati Uniti celebrarono il centenario
dellindipendenza nel 1876 a Filadelfia, e i 400
anni della scoperta dellAmerica a Chicago nel
1893 - Vienna festeggiò nel 1873 i 25 anni di regno di
Francesco Giuseppe - il 1900 fu occasione per la Francia di mostrare
il bilancio di un secolo - il 1898 e il 1911 furono ricorrenze anche per le
esposizioni torinesi.
9Le Esposizioni Universali / 2
- Le esposizioni furono spesso loccasione per
progettare città ideali. - Le infrastrutture cittadine risentirono sempre in
modo benefico di queste manifestazioni (basti
pensare alla prima linea di metropolitana e alla
realizzazione della Gare dOrsay e della Gare de
Lyon in occasione dellesposizione del 1900). - Si ebbero anche realizzazioni curiose
monorotaie, funicolari, il trottoir roulant del
1900, ascensori idraulici (Parigi, 1867), scale
mobili (Parigi, 1900), battelli e altro. - LEsposizione Universale di Parigi del 1900
superò la quota di 50 milioni di visitatori (solo
quella di Osaka del 1970 fece altrettanto).
10Universalismo e nazionalismi
- A fronte di una conclamata universalità le
Esposizioni ebbero sempre un forte orientamento
al Paese ospitante. - Le strutture stesse di alcuni padiglioni
espositivi riflettono le suddivisioni nazionali.
Viste del palazzo dellesposizione universale
parigina del 1867 (progetto di J.B. Krantz)
11Larchitettura delle esposizioni / 1
- Per lesposizione parigina del 1855 fu scelta una
struttura ibrida (ferro e vetro per la copertura,
e struttura in mattoni)
Palais de l'Industrie allEsposizione Universale
di Parigi del 1855
12Larchitettura delle esposizioni / 2
- Dal 1867 non tutti gli espositori furono
concentrati nello stesso edificio, pur
importante. - Si iniziarono a usare materiali come gesso,
pannelli policromi, colate di staff, maioliche
allegoriche, merletti in legno. - Leclettismo prende il sopravvento.
La Galerie des Machines allEsposizione
Universale di Parigi del 1889
13Larchitettura delle esposizioni / 3
- Nel tentativo di dare rappresentanza sempre
maggiore a tutte le istanze tecniche,
scientifiche e architettoniche, i palazzi
diventano un pot-pourri di tutti gli stili noti,
mescolati in modi discutibili. - La Tour Eiffel (1889) è un esempio di come tali
edifici siano spesso puri esercizi di stile, che
devono assurgere a simbolo dellesposizione.
Il palazzo del Trocadero dellEsposizione del 1878
14LEsplanade des Invalides nel 1900
15Rue Grenelle, Parigi - 1900
16Porta monumentale dellEsposizione, Campi Elisi,
Parigi - 1900
17Il Grand Palais, Parigi - 1900
18Rue des Nations, Parigi - 1900
19La struttura ideale delle esposizioni
- I 4 gruppi del 1851 succedette la classificazione
del 1855 ad opera di Le Play, basata su 8 gruppi
divisi in 30 classi. - Nel 1867 si arrivò a 10 gruppi e 95 classi,
ordinate secondo una scala di bisogni fisici e
intellettuali. - Altre volte (come a Filadelfia nel 1876)
lorganizzazione seguiva quella degli edifici,
più che imporsi a essa. - Le classi andarono moltiplicandosi anche per il
crescere delle tecnologie e la loro continua
differenziazione.
20Il trionfo della tecnica
- Il telefono, il fonografo, la lampadina
elettrica, lascensore idraulico, il motore a
gas, la dinamo, lalternatore, il trasformatore
furono presentati per la prima volta al grande
pubblico nel corso delle esposizioni.
Chateau dEau, Parigi, 1900
21I congressi
- Molti congressi furono ospitati in seno alle
esposizioni la presenza di innovazioni e di
tecnici favoriva lorganizzazione di incontri. - Nel campo della metrologia, diversi standard
furono decisi e determinati in congressi avvenuti
in concomitanza con le esposizioni. - Esempio di esperimento condotto in concomitanza
con unesposizione e un relativo congresso è la
prima trasmissione di energia elettrica a
distanza dai generatori. - Lesperimento fu realizzato da Lucien Gaulard
(inventore) e John Gibbs (finanziatore) il 29 e
30 settembre 1884, in seno alla Sezione
Internazionale di Elettricità dellEsposizione
Nazionale di Torino dello stesso anno.
22Divertimenti, feste e attrazioni
- Le attrazioni costruite per le esposizioni sono
molte. - Dice Walter Benjamin
- Le esposizioni mondiali trasfigurano il valore di
scambio delle merci creano un ambito in cui il
loro valore duso passa in secondo piano
inaugurano una fantasmagoria in cui luomo entra
per lasciarsi distrarre. Lindustria dei
divertimenti gli facilita questo compito,
sollevando allaltezza della merce.
La Ferris Wheel, Chicago, 1893
23Riferimenti bibliografici essenziali
- Vittorio MARCHIS (ed.), Storia delle scienze,
vol. V, Conoscenze scientifiche e trasferimento
tecnologico, Milano Electa, 1995. - Walter BENJAMIN, Angels novus, Torino Einaudi,
1995. - Linda AJMONE, Carlo OLMO, Le sposizioni
universali 1851-1900 il progresso in scena,
Torino Allemandi, 1990.