Title: La valutazione
1La valutazione
- 4 modi per interpretare lo sviluppo
- Linea comune concetto di adattamento di origine
darwiniana - Approccio meccanicista
- Approccio formista
- Approccio organismico
- Approccio contestuale
- Per valutare è comunque sempre necessario
- -scegliere lo strumento appropriato
- -interpretare in modo corretto i risultati
- -etica nellapplicazione della misura
2Riflessioni sullutilizzo dei testTest
situazione standardizzata in cui il comportamento
di una persona viene campionato, osservato e
descritto producendo una misura oggettiva e
standardizzata di tale comportamento.
3- Cosa significa tale definizione?
- Situazione standardizzata situazione in cui
tutto rimane costante - misura prodotto dellapplicazione di regole per
classificare o assegnare dei numeri a degli
oggetti, in modo tale che il numero rappresenti
la quantità degli attributi o il grado in cui la
qualità è presente - misura oggettiva replicabile
- misura standardizzata il singolo dato empirico
viene ricondotto a un sistema di riferimento più
generale
4- La differenza fondamentale tra un test e un
questionario è proprio la standardizzazione in
un test sia 1) le procedure di somministrazione
che 2) i punteggi sono standardizzati - Ciò comporta
- 1) Condizioni di somministrazione uguali per
tutti i soggetti stessa situazione di esame e
impiego di stimoli identici (si eliminano
possibili influenze di elementi esterni sulla
prestazione) - 2) I punteggi ottenuti da ciascun soggetto
vengono ancorati a parametri fissi che
rappresentano la prestazione o la presenza di una
data caratteristica nella popolazione di
riferimento
5- Caratteristiche principali di un buon test
- Validità il test misura effettivamente la
caratteristica o le caratteristiche che dichiara
di misurare? in che grado? - sensibilità forte per la variabile da
rilevare e solo per quella - Attendibilità o fedeltà somministrando un test
due volte agli stessi soggetti, si ottengono
risultati ben correlati? due forme equivalenti
del test, danno gli stessi risultati? - Importanza di misure costanti e coerenti
6La validità Validità di facciata Validità di
contenuto Validità rispetto ad un criterio
esterno Validità di costrutto
v. concorrente
v. predittiva
7Validità di facciata
- Come appare un test che tipo di item presenta,
come sono le tavole che vengono presentate al
soggetto - Adeguatezza del materiale-stimolo ai soggetti da
esaminare - Caratteristica non propriamente metrologica ma
importante per due aspetti - a) Realizzazione di un buon rapporto con lutente
- b) Rafforzamento (o meno) nellesaminato di
unimmagine professionale positiva
dellesaminatore
8Validità di contenuto
- Un test ha una buona validità di contenuto quando
gli elementi stimolo di cui si compone producono
risposte che siano un campione rappresentativo
delluniverso di contenuti (o di elementi
comportamentali) che il test si propone di
esplorare. - Concetto strettamente connesso con listanza di
generalizzabilità delle misure una misura è
generalizzabile solo se e quando gli stimoli su
cui il test si basa possono esser considerati
rappresentativi delluniverso di stimoli che
consentono a quella variabile di evidenziarsi. - Per giudicare la validità di contenuto occorre
conoscere - cosa vuol misurare il test e per quale tipo di
soggetti è stato ideato - il modello teorico a cui si riferisce il test nel
suo insieme - qual è la proporzione di item afferenti a
ciascuna delle specifiche categorie che
compongono la caratteristica che vogliamo
rilevare - le caratteristiche formali degli item
- le indicazioni per lassegnazione dei punteggi e
come sono motivate - la durata dellesame (per stimare il possibile
affaticamento di soggetti)
9Validità rispetto ad un criterio esterno
- Un test si dice valido rispetto ad un criterio
esterno quando, attraverso una verifica empirica,
il confronto tra gli effettivi comportamenti o
stati psichici del soggetto (assunti come
criterio) e le sue risposte al test non riporta
differenze sostanziali. - Se il comportamento o lo stato psichico assunti
come criterio vengono misurati simultaneamente o
quasi alla somministrazione del test si parla di
validità concorrente o di utilità diagnostica se
invece lintervallo tra le due misurazioni è tale
che un qualche cambiamento abbia potuto prodursi
(per esempio per effetto di apprendimento o di
terapia), si parla di validità o utilità
predittiva. - I metodi usati per verificare questo tipo di
validità sono di due tipi - correlazione tra i risultati nel test e i
risultati nella misura criterio (spesso un test
affine ) - Misura dellaccuratezza della distinzione che il
test consente di operare fra categorie di persone
diagnosticate rispetto al criterio
10Validità di costrutto
- Un costrutto psicologico è unidea teoretica
elaborata per spiegare e organizzare alcuni
aspetti delle conoscenze esistenti una
dimensione che viene compresa o inferita dalla
sua rete di intercorrelazioni la
validità di costrutto può essere definita come il
grado in cui il test misura una dimensione, un
tratto che realmente esiste. - Attualmente la validità di costrutto ha assunto
un significato inclusivo ed è interpretata da
molti autori come la sintesi di tutte le
verifiche di validità (Cronbach, 1984, Anastasi,
1986). - Affinché un test sia valido il costrutto che
intende rilevare deve essere - chiaro e univocamente individuabile in base ai
dati empirici - distinto da concetti apparentemente simili ma
che, secondo il riferimento teorico adottato, non
hanno rapporti con il costrutto in esame e quindi
dovrebbero essere da questo discriminati
11- La strategia di validazione del test, dal punto
di vista del costrutto, deve comprendere i
seguenti tre momenti (Cronbach, 1984) - 1) preparazione di item sperimentali derivati
dalla definizione del costrutto che si vuol
misurare - 2) formulazione di ipotesi operative che
consentano di controllare se gli item ideati sono
davvero misure di quel tratto psicologico - 3) verifica empirica delle ipotesi (es. strategie
descritte per la validità rispetto ad un
criterio) e confronto con dati ottenuti da altri
studiosi
12Affidabilità
- Un buon test dovrebbe fornire misure coerenti e
costanti una misurazione applicata alla stesso
oggetto deve dare gli stessi risultati anche
quando viene compiuta da persone diverse, in
situazioni diverse. - Se una misurazione ha buoni requisiti di
stabilità nonostante le variazioni accidentali
viene detta attendibile (se il test non dà misure
attendibili è inutile indagare su altri aspetti
della sua validità). - Il concetto teorico di attendibilità è stato
elaborato nellambito della teoria dellerrore
di misurazione - Il punteggio con cui si quantifica il risultato
di un soggetto ad un test è analizzabile in una
componente vera e in una componente derrore. - Nellambito della componente di errore è
possibile distinguere fra - ERRORI SISTEMATICI ed ERRORI CASUALI
- Gli studi sullattendibilità di un test si
propongono di quantificare lincidenza degli
errori casuali sul risultato finale e di fornire
elementi utili per ridurre lampiezza dellerrore
casuale stesso. - (gli studi sulla validità si propongono invece di
ridurre gli errori sistematici)
13Metodi per controllare laffidabilità di un test
- 1) omogeneità o coerenza interna dellinsieme di
stimoli che compongono il test (a di Cronbach
split-half) - 2) oggettività delle valutazioni (stimata con
laccordo tra operatori -percentuale di accordo
K di Cohen- o tra strumenti usati per la
rilevazione) o accordo tra chi interpreta i
risultati del test, dà valutazioni, fa diagnosi - 3) concordanza tra forme parallele di uno stesso
test - 4) stabilità delle reazioni dei soggetti
esaminati più volte (test-retest)
14I test proiettivi per la valutazione dei bambini
- Strumenti di rilevazione le cui finalità è
lassessment della personalità, globalmente
intesa, a partire da una visione psicodinamica
della stessa. - Il termine proiettivo fa riferimento al
meccanismo di produzione delle risposte le
caratteristiche oggettive degli stimoli proposti
vengono arricchite e modificate dallattribuzione
del soggetto di contenuti della sua esperienza e
del suo mondo psichico, di caratteristiche
personali e dio dinamiche interiori. - Termine coniato da Frank nel 1939
- Stimoli poco strutturati e ambigui quando una
situazione è aperta a varie interpretazioni
talvolta differiscono congruamente con la
personalità della gente
15- Test proiettivi usati in età evolutiva
- Favole della Duss (Duss)
- Children apperception test (Bellak)
- Blacky Pictures (Blum) e Patte Noire (Corman)
- Il Rorschach
16Le favole della Duss
- Somministrazione a partire dai 3 anni
- 10 inizi di storie che il bambino deve
continuare, le storie hanno come protagonisti a
volte umani a volte animali - Le storie fanno riferimento a contenuti tipici
dello sviluppo libidico - Consegna al bambino viene detto che verranno
raccontate storie non finite e che lui dovrà
immaginare come finiscono (per i ragazzini più
grandi le storie vengono presentate come prova di
immaginazione) - Ordine casuale almeno che non si conoscano già
caratteristiche del soggetto
17- Favole
- Favola delluccellino (attaccamento o
indipendenza dai genitori) - Favola dellanniversario di matrimonio (possibile
visione della scena primaria) - Favola dellagnellino (complesso di svezzamento e
su quello dei fratelli e delle sorelle) - Favola del funerale (aggressività, desiderio di
morte, senso di colpa e autopunizione) - Favola della paura (angoscia e autopunizione)
18- 6) Favola dellelefante (complesso di
castrazione) - 7) Favola delloggetto costruito (carattere
possessivo e ostinato, complesso anale) - 8) Favola della passeggiata con il babbo o con la
mamma (complesso di Edipo) - 9) Favola della notizia (desideri e timori del
bambino) - 10) Favola del brutto sogno (controllo delle
favole precedenti)
19- Caratteristiche che possono segnalare la presenza
di un complesso - Risposta immediata e imprevedibile
- Perseverazione della tematica nelle altre favole
- Risposta rapidamente sussurrata
- Rifiuto a rispondere
- Silenzio o resistenza nel rispondere
- Desiderio di ricominciare
20Children Apperception Test (Bellak e Bellak, 1949)
- Metodo proiettivo per bambini dai 3 ai 10 anni
(definito appercettivo dai due autori). - Deriva direttamente dal Thematic Apperception
Test (T.A.T.) di Murray - 10 tavole selezionate dalle 18 iniziali
raffiguranti animali (identificazione più
semplice per i bambini)
21- Consegna e somministrazione
- Prima della somministrazione è preferibile far
conoscenza con il bambino - Presentare il test come un gioco si chiede di
raccontare una storia sulla base delle figure
mostrate dicendo che cosa succede e quali azioni
faranno gli animali (nel corso del racconto si
chiede cosa è successo prima e cosa succederà
poi). - Risposte annotate parola per parola (o
registrate) insieme alle osservazioni e al
comportamento - Ordine di somministrazione prestabilito
- Intervista per chiarire dopo tutta la
somministrazione
22Metodo di analisi e interpretazione
- Prima proposta di Bellak analisi sulla base
della teoria dei bisogni di Murray - Tema principale
- Eroe principale
- Come sono visti gli altri personaggi
- Identificazione
- Introduzione di personaggi, oggetti e circostanze
esteriori - Oggetti e personaggi omessi
- Natura ansietà
- Conflitti importanti
- Punizione della colpa
- Sviluppo delle storie
- Livello di maturazione
23- Revisione del 1993
- Tavole considerate come situazioni di vita comuni
del bambino?il modo in cui viene costruito il
racconto rivela le modalità di comportamento del
soggetto - 3 dimensioni per linterpretazione
- Struttura inconscia e bisogni fondamentali
- Idee riguardo alla realtà e alla percezione delle
figure significative - Dimensioni rilevanti della personalità
- Possibile Valutazione della forza e lintegrità
dellIo
24- Altri metodi di interpretazione
- Proposta di Brody (1992) contenuto tematico,
contenuto psicodinamico, difese - 2) Scuola francese distinzione tra contenuto
manifesto e contenuto latente - 3) Proposta italiana aspetti formali, aspetti di
contenuto, aspetti psicodinamici
25Descrizione delle tavole e tematiche secondo
Bellak
- Tavola 1 pulcini seduti attorno ad una tavola
sulla quale è posata una grande tazza di mangime.
Da una parte si trova un pollo di grande taglia
dai contorni sfumati. - Tema del pasto e della nutrizione, sufficiente o
no, distribuita da uno dei due genitori. Temi di
rivalità tra fratelli (chi riceve di più).
Nutrimento considerato come ricompensa,
privazione come punizione. Problemi orali
frustrazione o soddisfazione, problemi di
nutrizione propriamente detti. - Tavola 2 un orso tira una corda da un capo
mentre un altro orso e un orsetto la tirano
dallaltro capo. - Con chi si identifica il bambino. Aggressione,
autonomia. Corda come oggetto di inquietudine
(rottura vissuta come scherzo o come punizione ma
anche castrazione)
26- Tavola 3 leone con una pipa ed un bastone seduto
su una poltrona, nellangolo inferiore a destra
appare un topolino da un foro. - Rappresentazione del padre completo dei suoi
simboli (figura benevola o pericolosa). - Tavola 4 canguro femmina con un paniere, nella
tasca addominale porta un piccolo canguro,
accanto, sulla bicicletta, un cangurino più
grande. - Rivalità fraterna o preoccupazioni relative alla
nascita di altri bambini. Rapporto con la mamma.
Temi relativi alla nutrizione. Timori inconsci
legati al rapporto madre-padre. - Tavola 5 stanza oscura con letto grande nel
fondo, in primo piano due orsetti in un letto
piccolo. - Sessualità degli adulti, esplorazione reciproca
tra bambini
27- Tavola 6 caverna oscura, due orsi sul fondo
vagamente disegnati, orsetto disteso in primo
piano. - Rapporti familiari, completamento della tav.5.
Triangolazione, masturbazione notturna. - Tavola 7 una tigre che mostra denti e artigli
si avventa su una scimmia che salta in aria. - Timori per laggressione, timori di castrazione
(code). - Tavola 8 due scimmie adulte su un divanetto
prendono il thè. In primo piano una scimmia
adulta parla ad una giovane scimmia. - Costellazione familiare, temi orali
28- Tavola 9 dalla porta aperta di una stanza
illuminata si vede una stanza oscura in cui si
trova un lettino con un piccolo coniglio dentro
che guarda verso la porta. - Oscurità, essere lasciato solo, abbandono,
curiosità per ciò che accade nella stanza vicina. - Tavola 10 un piccolo cane è sulle ginocchia di
un cane adulto in un bagno. - Concezioni morali del bambino, tendenze
aggressive, pulizia e controllo sfinterico
29Losservazione del bambino
- Presupposti teorici
- Infant observation (Esther Bick, 1962)
- Osservazione del bambino nel contesto familiare
al fine di imparare dallesperienza le fasi
dello sviluppo e delle dinamiche relazionali. - Osservazioni sistematiche condotte
settimanalmente in una cornice ambientale
(setting) stabile. - Possibilità per loperatore in formazione di
prendere contatto con le condizioni che
favoriscono o inibiscono lo sviluppo dei bambini,
con il ritmo di crescita personale, con le
peculiari dinamiche di interazione madre-bambino,
bambino-famiglia. -
30- Osservazioni regolari, settimanali, di un bambino
in ambiente domestico per due anni. - Discussione successiva del materiale di
osservazione i piccoli gruppi. - Fini dellosservazione affinare la percezione
delloperatore rispetto al bambino apertura e
sensibilità durante linterazione con il bambino
sensibilità nel cogliere il valore delle
diversità ambientali capacità di avvertire le
sfumature nella sfera emotiva delle singole
personalità sensibilità nellintuire cosa si
cela sotto le parole e le azioni in apparenza
ovvie.
31- Nello specifico
- Contatto diretto con lo sviluppo cognitivo,
affettivo, sociale del bambino - Contatto diretto con le prime fasi di sviluppo
delle relazioni (dalla coppia alla
triangolazione) - Contatto diretto con i momenti critici
fondamentali nello sviluppo (allattamento,
svezzamento, prime separazioni, abbandono del
pannolino, inserimento al nido) - Familiarizzazione con le prime forme di
comunicazione del bambino e gli esordi del
linguaggio - Familiarizzazione con il gioco del bambino e dei
suoi significati -
32- Due percorsi di osservazione
- Infant Observation (da 0 a 2 anni)
- Young Child Observation (da 3 a 5 anni)
- Per permettere alloperatore in formazione di
conoscere tutti i primi anni di vita del bambino
fino alletà scolare.
33- Svolgimento (Infant Obs. in particolare)
- Presentazione alla famiglia come persona che vuol
imparare (anche se già lavora con i bambini). - Familiarizzazione iniziale con la mamma, meglio
con entrambi i genitori (fondamentale se
loperatore è uomo?presenza alle poppate!) - Definizione del giorno e dellora (presenza di
mamma e bambino necessaria, altre persone in
famiglia benvenute) - Dopo losservazione stesura del protocollo
tentando di scrivere tutto ciò che si è osservato
e le comunicazioni avvenute (capacità di
memorizzazione che si accresce nel tempo)
34- Svolgimento-2
- Discussione settimanale o quindicinale del
materiale nei gruppi di studio con conduzione di
un esperto formulazione di ipotesi sullo
sviluppo e sullo strutturarsi delle relazioni,
riflessioni sulle proprie risposte emotive
sollecitate dallosservazione (proprie ansie
infantili, identificazione con il bambino o con
la mamma, sentimenti di intrusione, difficoltà
nel rispettare i limiti del ruolo, sentimenti di
critica) - Nella Young Child Observation losservazione può
essere condotta a casa o alla scuola materna
(rapporto con gli altri bambini e con altri
adulti importanti) a seconda degli accordi con la
famiglia.
35- Fini formativi per la professione
- Contatto con i propri sentimenti
- Contatto con sentimenti profondi legati alla
propria infanzia spesso difficili da riconoscere
e con cui venire a contatto (importanza del
seminario di discussione per riconoscerli) - Contatto diretto con il proprio controtransfert
sia nei confronti della madre che del bambino - Contatto con i bisogni primari, con il bisogno di
riconoscerli e di contenerli - Contatto con le proprie difese
- Training per la professione
- vivere nel problema, attitudine fondamentale
poi nel lavoro con i bambini - Capacità di pensare sia alla mamma che al bambino
(astensione alla critica, tempi per rispondere,
contenimento dellansietà
36- Osservazione da utilizzare poi come strumento
principe allinterno del colloquio per
registrare - le comunicazioni del bambino o del ragazzo
(verbali, non verbali, resistenze, difese) - Il proprio vissuto emotivo nei confronti di quel
bambino e di quella famiglia - Il proprio controtransfert
37Il disegno
- Mezzo per esprimere vissuti interni, emozioni,
comunicare stati danimo (via per il mondo
interno). - Attività gradita dal bambino, considerata un
passatempo. - Disegno spontaneo ------------- disegno su
richiesta - Uso sia diagnostico che terapeutico
38Significato dellattività grafica
- Attività naturale per il bambino, piacevole fino
ai 9 anni (poi aumentano le aspettative rispetto
allesecuzione), capacità in crescita fino ai 12
anni. - ?
- Strumento sia per la valutazione cognitiva che
della personalità
39Considerazioni evolutive
- Linee evolutive
- -prima forma grafica scarabocchio (già ad 1
anno, piacere per il tratto sul foglio) - -combinazione degli scarabocchi forme
prerappresentazionali (contrasto tra gli autori) - -valore simbolico associato al segno dai 2 anni)
- -realismo fortuito
- -disegno intenzionale (ricerca dellequivalente)
- ?
- La figura umana è una delle prime
rappresentazioni
40Il disegno della figura umana
- Sviluppo del disegno della figura umana
- 2 anni e mezzo-3 figure a due dimensioni, omino
testone - 3-4 anni dettagli, appare il torso (fase a volte
saltata) - dai 5 anni definizione progressiva delle parti
del corpo, figura in cui si distinguono le parti
chiave - 8-9 anni compaiono collo, spalle, dettagli più
fini (figure frontali) - In seguito compare il movimento e le figure
acquistano un tono artistico (svi. cognitivo
avanzato) - Adolescenza massima realizzazione solo studi
specifici possono migliorare tali realizzazioni.
41- Uso della figura umana per 2 finalità
- indice di maturità cognitiva
- ?
- Draw a man (DAM) della Goodenough
- 2) studio della personalità (metodo proiettivo)
- ?
- Draw a person (DAP) della Manchover
42DAM
- Presupposti
- I disegni si arricchiscono di particolari e
dettagli con la crescita - Il disegno evolve indipendentemente dallambiente
- Differenze qualitative tra soggetti con
difficoltà cognitive e sogg. senza difficoltà ma
non differenze nei dettagli e nelle parti - Correlazione positiva tra sviluppo mentale ed
attività grafica - Consegna Disegna un omino su questo foglio.
Fallo meglio che puoi con molta attenzione. - 51 dettagli equivalenti a 51 punti?realizzazione
grafica perfetta 51 punti - Standardizzazione per età
43DAP
- Presupposto
- Esecuzione della persona influenzata da fattori
di personalità (disegno della persona come
espressione del Sé, del corpo e dellambiente) - ?
- Meglio non utilizzare il test con gli adolescenti
in cui le tematiche corporee sono piene di
vissuti emotivi! - Consegna disegna una persona. Fatto il primo
disegno si chiede di disegnare una persona di
sesso opposto (con i bambini essere espliciti,
se disegnato un maschio chiedere una femmina e
vicecersa). - Dopo lesecuzione di entrambi i disegni si
procede con linchiesta chi sono i personaggi,
quanti anni hanno, se cè una relazione tra loro,
cosa fanno. - Durante lesecuzione annotare tempo e ordine di
realizzazione ed eventuali commenti. - Interpretazione su 3 livelli grafico, formale e
di contenuto
44Il disegno della famiglia
- Famiglia primo ambiente importante per la
crescita fisica, affettiva e sociale che
contribuisce in modo sostanziale alla formazione
della personalità ? nel lavoro con il bambino e
ladolescente necessario capire quali siano i
vissuti del soggetto in rapporto alle figure
familiari, come percepisce i rapporti reciproci e
come si inserisca allinterno delle dinamiche
parentali. - Utilizzo con soggetti dai 6 ai 15 anni.
- Tre versioni
- disegna la tua famiglia (piano di realtà)
- disegna una famiglia (si chiede poi chi sono i
personaggi disegnati) - disegna una famiglia inventata (per es. di
animali) - Dopo il disegno si chiede chi sono i personaggi,
qual è il più buono, quale il più triste, quale
il più felice.
45- Interpretazione
- Aspetti di contenuto
- Composizione della famiglia (aggiunta o
eliminazione di alcuni membri o del soggetto
stesso) - Dove si colloca il bambino/ragazzo rispetto ai
familiari - Valorizzazione o svalorizzazione dei personaggi
- Aspetti formali
- 1) identificazione del soggetto
- 2) vicinanza o legame (spazio tra sé e le altre
figure) - 3) soggetti aggiunti e
- 4) soggetti mancanti
- 5) priorità (ordine di esecuzione)
- 6) grandezza
- 7) rilevanza
- 8) tono positivo (il più felice)
- 9) tono negativo (il più triste)
46Il bambino sotto la pioggia
- Test utilizzato in ambito clinico per rilevare la
percezione del bambino della sua esposizione alle
difficoltà interne ed esterne e del suo senso di
protezione rispetto ad esse (difese attuate). - Consegna disegna un bambino sotto la pioggia
- Interpretazione
- a) Valutazione della rappresentazione del bambino
(criteri figura umana) - b) Valutazione delle protezioni disegnate per
ripararsi dalla pioggia - c) Valutazione dellentità della pioggia
47Criteri comuni per la valutazione degli aspetti
grafici e formali
- Sequenza (ordine di realizzazione)
- Dimensione rispetto al foglio
- Pressione
- Tratto
- Numero adeguato di dettagli
- Posizione del disegno sul foglio
- Movimento
- Sintesi difettosa
- Ombreggiatura
- Trasparenza
- Figure schematiche
- Presenza di uno scenario o di uno sfondo
48Il gioco
- Finalità adattive del gioco soprattutto durante
il primo sviluppo (pratica per acquisire
strumenti per conoscere il proprio ambiente ed
imparare a muoversi ed agire in esso). - Sviluppo del gioco in relazione alla crescita
cognitiva - Primissima infanzia
- -manipolazione di oggetti (gioco esplorativo)
- -gioco funzionale (oggetti usati con la loro
specifica funzione) - -attività combinatoria
- 13-14 mesi gioco simbolico non chiaramente
espresso - 18-20 mesi gioco simbolico vero e proprio, fare
finta di
49- Sul versante cognitivo, dal gioco è possibile
inferire - Lo sviluppo delle capacità attentive e di
simbolizzazione - La disposizione verso lesplorazione di oggetti e
situazioni nuove - Lo sviluppo degli schemi di azione alla base del
ragionamento - Il gioco rappresenta poi una via di accesso
privilegiata per il mondo interno del bambino
50- Il gioco sembra avere una funzione maturazionale
indipendentemente dal contesto in cui il bambino
cresce - Ma
- Contesto e figure genitoriali sostanziali
nellorganizzare, strutturare e supportare le
abilità di gioco (condivisione di esperienze,
scaffolding)? altro con cui interagire e
pensare ai giochi - Ruolo materno fondamentale in tale tipo di
strutturazione-organizzazione partecipazione
affettiva, supporto, sollecitazione ed attenzione
(difficoltà dei bambini con madri depresse)
51- Significato profondo del gioco
- Negazione di una difficoltà o Superamento di essa
(due livelli) - -possibilità di sopportare lassenza
- -esplorazione
- ().
- Gioco transizionale (oggetto transizionale) a
metà dei due poli ? da un lato illusione del
bambino che tutto gli appartenga dallaltro prima
consapevolezza dellessere separati (primo
oggetto Non-me del bambino, area di riposo per
il bambino). - Ma ancora espressione di un desiderio, fiducia
nella possibilità del crescere
52- Ruolo materno nello sviluppo del gioco
- non solo intervenire a calmare i bambini quando
sono angosciati, ma anche impegno in attività di
stimolazione e amplificazione per interessarli,
dilettarli e divertirli quando sono annoiati o
tristi (Stern, 1985 Trevarthen, 1978). - Inoltre
- Mamma come contenitore di aspirazioni del
bambino, tenere in mente la fiducia nella
possibilità di diventare grande (es. bambino
piccolo che si traveste da eroe ma come sei
forte oggi!)
53- Gioco come sviluppo potenziale
- nel gioco il bambino si comporta sempre come
fosse al di là del suo comportamento quotidiano,
nel gioco è come se fosse più grande. Come in una
lente di ingrandimento il gioco contiene in forma
condensata tutte le tendenze evolutive ed è
perciò una delle maggiori fonti di sviluppo
(Vygotskij, 1978). - Con ladulto ciò che non è possibile per il bimbo
da solo diventa possibile - Con adulti non attenti o non disponibili il
possibile può invece assumere la qualità di
irraggiungibile
54- Nellosservazione del gioco riconoscere la
funzione che esso assume per il bambino - -regressivo
- -negazione
- -controllo
- -esplorazione
- -desiderio di crescita, fiducia nel poi
- Importante essere un compagno vivo
(Trevarthen) per il bambino.
55(No Transcript)
56- Definizione di intelligenza secondo Wechsler
- Lintelligenza è la capacità globale o complessa
dellindividuo di agire per uno scopo
determinato, di pensare in una maniera razionale
e di avere rapporti utili con il proprio
ambiente. E globale perché caratterizza il
comportamento dellindividuo nel suo insieme è
complessa perché è composta di elementi o
attitudini che, senza essere interamente
indipendenti, sono qualitativamente
differenziabili (Wechsler, 1944). - Due grandi aree Intelligenza Verbale
- Intelligenza di
Performance
57- Quoziente intellettivo
- Abbandonato completamente il concetto di età
mentale per un Q.I. ottenuto dal confronto della
stessa prestazione al test di un soggetto con i
punteggi ottenuti da altri soggetti della stessa
età (prima il quoziente intellettivo si otteneva
dal rapporto tra età mentale ed età cronologica
del soggetto). - Media Q.I. 100
- Deviazione standard 15
- Limite per il ritardo mentale 70
58- WISC-R (Versione rivista della WISC, 1974,1987)
- Caratteristiche
- Età bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni
- 10 prove obbligatorie 2 facoltative
- Composizione delle scale
- Scala Verbale
S. di Performance - 1) Informazioni
2) Completamento di figure - 3) Somiglianze
4) Storie figurate - 5) Aritmetica
6) Disegno con i cubi - 7) Vocabolario
8) Ricostruzione di oggetti - 9) Comprensione
10) Cifrario - 11) Memoria di cifre
12) Labirinti
59- Criteri per la valutazione
- Punti grezzi trasformati in punti ponderati
secondo tabelle (per età) media 10, ds 3 - Differenze di più di 3 punti tra sottoscala e
sottoscala da considerare significative - Differenza di più di 10 punti tra quoziente
intellettivo verbale e di performance da
considerare significativa (ad esempio si
potrebbero supporre possibili difficoltà ad un
emisfero). - Importante qualsiasi sia il risultato ottenuto
esigenza di una valutazione più ampia che tenga
conto del soggetto, del suo ambiente, della sua
storia ma anche della somministrazione stessa!