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La valutazione

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La valutazione 4 modi per interpretare lo sviluppo: Linea comune = concetto di adattamento di origine darwiniana Approccio meccanicista Approccio formista – PowerPoint PPT presentation

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Title: La valutazione


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La valutazione
  • 4 modi per interpretare lo sviluppo
  • Linea comune concetto di adattamento di origine
    darwiniana
  • Approccio meccanicista
  • Approccio formista
  • Approccio organismico
  • Approccio contestuale
  • Per valutare è comunque sempre necessario
  • -scegliere lo strumento appropriato
  • -interpretare in modo corretto i risultati
  • -etica nellapplicazione della misura

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Riflessioni sullutilizzo dei testTest
situazione standardizzata in cui il comportamento
di una persona viene campionato, osservato e
descritto producendo una misura oggettiva e
standardizzata di tale comportamento.
3
  • Cosa significa tale definizione?
  • Situazione standardizzata situazione in cui
    tutto rimane costante
  • misura prodotto dellapplicazione di regole per
    classificare o assegnare dei numeri a degli
    oggetti, in modo tale che il numero rappresenti
    la quantità degli attributi o il grado in cui la
    qualità è presente
  • misura oggettiva replicabile
  • misura standardizzata il singolo dato empirico
    viene ricondotto a un sistema di riferimento più
    generale

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  • La differenza fondamentale tra un test e un
    questionario è proprio la standardizzazione in
    un test sia 1) le procedure di somministrazione
    che 2) i punteggi sono standardizzati
  • Ciò comporta
  • 1) Condizioni di somministrazione uguali per
    tutti i soggetti stessa situazione di esame e
    impiego di stimoli identici (si eliminano
    possibili influenze di elementi esterni sulla
    prestazione)
  • 2) I punteggi ottenuti da ciascun soggetto
    vengono ancorati a parametri fissi che
    rappresentano la prestazione o la presenza di una
    data caratteristica nella popolazione di
    riferimento

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  • Caratteristiche principali di un buon test
  • Validità il test misura effettivamente la
    caratteristica o le caratteristiche che dichiara
    di misurare? in che grado?
  • sensibilità forte per la variabile da
    rilevare e solo per quella
  • Attendibilità o fedeltà somministrando un test
    due volte agli stessi soggetti, si ottengono
    risultati ben correlati? due forme equivalenti
    del test, danno gli stessi risultati?
  • Importanza di misure costanti e coerenti

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La validità Validità di facciata Validità di
contenuto Validità rispetto ad un criterio
esterno Validità di costrutto
v. concorrente
v. predittiva
7
Validità di facciata
  • Come appare un test che tipo di item presenta,
    come sono le tavole che vengono presentate al
    soggetto
  • Adeguatezza del materiale-stimolo ai soggetti da
    esaminare
  • Caratteristica non propriamente metrologica ma
    importante per due aspetti
  • a) Realizzazione di un buon rapporto con lutente
  • b) Rafforzamento (o meno) nellesaminato di
    unimmagine professionale positiva
    dellesaminatore

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Validità di contenuto
  • Un test ha una buona validità di contenuto quando
    gli elementi stimolo di cui si compone producono
    risposte che siano un campione rappresentativo
    delluniverso di contenuti (o di elementi
    comportamentali) che il test si propone di
    esplorare.
  • Concetto strettamente connesso con listanza di
    generalizzabilità delle misure una misura è
    generalizzabile solo se e quando gli stimoli su
    cui il test si basa possono esser considerati
    rappresentativi delluniverso di stimoli che
    consentono a quella variabile di evidenziarsi.
  • Per giudicare la validità di contenuto occorre
    conoscere
  • cosa vuol misurare il test e per quale tipo di
    soggetti è stato ideato
  • il modello teorico a cui si riferisce il test nel
    suo insieme
  • qual è la proporzione di item afferenti a
    ciascuna delle specifiche categorie che
    compongono la caratteristica che vogliamo
    rilevare
  • le caratteristiche formali degli item
  • le indicazioni per lassegnazione dei punteggi e
    come sono motivate
  • la durata dellesame (per stimare il possibile
    affaticamento di soggetti)

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Validità rispetto ad un criterio esterno
  • Un test si dice valido rispetto ad un criterio
    esterno quando, attraverso una verifica empirica,
    il confronto tra gli effettivi comportamenti o
    stati psichici del soggetto (assunti come
    criterio) e le sue risposte al test non riporta
    differenze sostanziali.
  • Se il comportamento o lo stato psichico assunti
    come criterio vengono misurati simultaneamente o
    quasi alla somministrazione del test si parla di
    validità concorrente o di utilità diagnostica se
    invece lintervallo tra le due misurazioni è tale
    che un qualche cambiamento abbia potuto prodursi
    (per esempio per effetto di apprendimento o di
    terapia), si parla di validità o utilità
    predittiva.
  • I metodi usati per verificare questo tipo di
    validità sono di due tipi
  • correlazione tra i risultati nel test e i
    risultati nella misura criterio (spesso un test
    affine )
  • Misura dellaccuratezza della distinzione che il
    test consente di operare fra categorie di persone
    diagnosticate rispetto al criterio

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Validità di costrutto
  • Un costrutto psicologico è unidea teoretica
    elaborata per spiegare e organizzare alcuni
    aspetti delle conoscenze esistenti una
    dimensione che viene compresa o inferita dalla
    sua rete di intercorrelazioni la
    validità di costrutto può essere definita come il
    grado in cui il test misura una dimensione, un
    tratto che realmente esiste.
  • Attualmente la validità di costrutto ha assunto
    un significato inclusivo ed è interpretata da
    molti autori come la sintesi di tutte le
    verifiche di validità (Cronbach, 1984, Anastasi,
    1986).
  • Affinché un test sia valido il costrutto che
    intende rilevare deve essere
  • chiaro e univocamente individuabile in base ai
    dati empirici
  • distinto da concetti apparentemente simili ma
    che, secondo il riferimento teorico adottato, non
    hanno rapporti con il costrutto in esame e quindi
    dovrebbero essere da questo discriminati

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  • La strategia di validazione del test, dal punto
    di vista del costrutto, deve comprendere i
    seguenti tre momenti (Cronbach, 1984)
  • 1) preparazione di item sperimentali derivati
    dalla definizione del costrutto che si vuol
    misurare
  • 2) formulazione di ipotesi operative che
    consentano di controllare se gli item ideati sono
    davvero misure di quel tratto psicologico
  • 3) verifica empirica delle ipotesi (es. strategie
    descritte per la validità rispetto ad un
    criterio) e confronto con dati ottenuti da altri
    studiosi

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Affidabilità
  • Un buon test dovrebbe fornire misure coerenti e
    costanti una misurazione applicata alla stesso
    oggetto deve dare gli stessi risultati anche
    quando viene compiuta da persone diverse, in
    situazioni diverse.
  • Se una misurazione ha buoni requisiti di
    stabilità nonostante le variazioni accidentali
    viene detta attendibile (se il test non dà misure
    attendibili è inutile indagare su altri aspetti
    della sua validità).
  • Il concetto teorico di attendibilità è stato
    elaborato nellambito della teoria dellerrore
    di misurazione
  • Il punteggio con cui si quantifica il risultato
    di un soggetto ad un test è analizzabile in una
    componente vera e in una componente derrore.
  • Nellambito della componente di errore è
    possibile distinguere fra
  • ERRORI SISTEMATICI ed ERRORI CASUALI
  • Gli studi sullattendibilità di un test si
    propongono di quantificare lincidenza degli
    errori casuali sul risultato finale e di fornire
    elementi utili per ridurre lampiezza dellerrore
    casuale stesso.
  • (gli studi sulla validità si propongono invece di
    ridurre gli errori sistematici)

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Metodi per controllare laffidabilità di un test
  • 1) omogeneità o coerenza interna dellinsieme di
    stimoli che compongono il test (a di Cronbach
    split-half)
  • 2) oggettività delle valutazioni (stimata con
    laccordo tra operatori -percentuale di accordo
    K di Cohen- o tra strumenti usati per la
    rilevazione) o accordo tra chi interpreta i
    risultati del test, dà valutazioni, fa diagnosi
  • 3) concordanza tra forme parallele di uno stesso
    test
  • 4) stabilità delle reazioni dei soggetti
    esaminati più volte (test-retest)

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I test proiettivi per la valutazione dei bambini
  • Strumenti di rilevazione le cui finalità è
    lassessment della personalità, globalmente
    intesa, a partire da una visione psicodinamica
    della stessa.
  • Il termine proiettivo fa riferimento al
    meccanismo di produzione delle risposte le
    caratteristiche oggettive degli stimoli proposti
    vengono arricchite e modificate dallattribuzione
    del soggetto di contenuti della sua esperienza e
    del suo mondo psichico, di caratteristiche
    personali e dio dinamiche interiori.
  • Termine coniato da Frank nel 1939
  • Stimoli poco strutturati e ambigui quando una
    situazione è aperta a varie interpretazioni
    talvolta differiscono congruamente con la
    personalità della gente

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  • Test proiettivi usati in età evolutiva
  • Favole della Duss (Duss)
  • Children apperception test (Bellak)
  • Blacky Pictures (Blum) e Patte Noire (Corman)
  • Il Rorschach

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Le favole della Duss
  • Somministrazione a partire dai 3 anni
  • 10 inizi di storie che il bambino deve
    continuare, le storie hanno come protagonisti a
    volte umani a volte animali
  • Le storie fanno riferimento a contenuti tipici
    dello sviluppo libidico
  • Consegna al bambino viene detto che verranno
    raccontate storie non finite e che lui dovrà
    immaginare come finiscono (per i ragazzini più
    grandi le storie vengono presentate come prova di
    immaginazione)
  • Ordine casuale almeno che non si conoscano già
    caratteristiche del soggetto

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  • Favole
  • Favola delluccellino (attaccamento o
    indipendenza dai genitori)
  • Favola dellanniversario di matrimonio (possibile
    visione della scena primaria)
  • Favola dellagnellino (complesso di svezzamento e
    su quello dei fratelli e delle sorelle)
  • Favola del funerale (aggressività, desiderio di
    morte, senso di colpa e autopunizione)
  • Favola della paura (angoscia e autopunizione)

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  • 6) Favola dellelefante (complesso di
    castrazione)
  • 7) Favola delloggetto costruito (carattere
    possessivo e ostinato, complesso anale)
  • 8) Favola della passeggiata con il babbo o con la
    mamma (complesso di Edipo)
  • 9) Favola della notizia (desideri e timori del
    bambino)
  • 10) Favola del brutto sogno (controllo delle
    favole precedenti)

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  • Caratteristiche che possono segnalare la presenza
    di un complesso
  • Risposta immediata e imprevedibile
  • Perseverazione della tematica nelle altre favole
  • Risposta rapidamente sussurrata
  • Rifiuto a rispondere
  • Silenzio o resistenza nel rispondere
  • Desiderio di ricominciare

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Children Apperception Test (Bellak e Bellak, 1949)
  • Metodo proiettivo per bambini dai 3 ai 10 anni
    (definito appercettivo dai due autori).
  • Deriva direttamente dal Thematic Apperception
    Test (T.A.T.) di Murray
  • 10 tavole selezionate dalle 18 iniziali
    raffiguranti animali (identificazione più
    semplice per i bambini)

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  • Consegna e somministrazione
  • Prima della somministrazione è preferibile far
    conoscenza con il bambino
  • Presentare il test come un gioco si chiede di
    raccontare una storia sulla base delle figure
    mostrate dicendo che cosa succede e quali azioni
    faranno gli animali (nel corso del racconto si
    chiede cosa è successo prima e cosa succederà
    poi).
  • Risposte annotate parola per parola (o
    registrate) insieme alle osservazioni e al
    comportamento
  • Ordine di somministrazione prestabilito
  • Intervista per chiarire dopo tutta la
    somministrazione

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Metodo di analisi e interpretazione
  • Prima proposta di Bellak analisi sulla base
    della teoria dei bisogni di Murray
  • Tema principale
  • Eroe principale
  • Come sono visti gli altri personaggi
  • Identificazione
  • Introduzione di personaggi, oggetti e circostanze
    esteriori
  • Oggetti e personaggi omessi
  • Natura ansietà
  • Conflitti importanti
  • Punizione della colpa
  • Sviluppo delle storie
  • Livello di maturazione

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  • Revisione del 1993
  • Tavole considerate come situazioni di vita comuni
    del bambino?il modo in cui viene costruito il
    racconto rivela le modalità di comportamento del
    soggetto
  • 3 dimensioni per linterpretazione
  • Struttura inconscia e bisogni fondamentali
  • Idee riguardo alla realtà e alla percezione delle
    figure significative
  • Dimensioni rilevanti della personalità
  • Possibile Valutazione della forza e lintegrità
    dellIo

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  • Altri metodi di interpretazione
  • Proposta di Brody (1992) contenuto tematico,
    contenuto psicodinamico, difese
  • 2) Scuola francese distinzione tra contenuto
    manifesto e contenuto latente
  • 3) Proposta italiana aspetti formali, aspetti di
    contenuto, aspetti psicodinamici

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Descrizione delle tavole e tematiche secondo
Bellak
  • Tavola 1 pulcini seduti attorno ad una tavola
    sulla quale è posata una grande tazza di mangime.
    Da una parte si trova un pollo di grande taglia
    dai contorni sfumati.
  • Tema del pasto e della nutrizione, sufficiente o
    no, distribuita da uno dei due genitori. Temi di
    rivalità tra fratelli (chi riceve di più).
    Nutrimento considerato come ricompensa,
    privazione come punizione. Problemi orali
    frustrazione o soddisfazione, problemi di
    nutrizione propriamente detti.
  • Tavola 2 un orso tira una corda da un capo
    mentre un altro orso e un orsetto la tirano
    dallaltro capo.
  • Con chi si identifica il bambino. Aggressione,
    autonomia. Corda come oggetto di inquietudine
    (rottura vissuta come scherzo o come punizione ma
    anche castrazione)

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  • Tavola 3 leone con una pipa ed un bastone seduto
    su una poltrona, nellangolo inferiore a destra
    appare un topolino da un foro.
  • Rappresentazione del padre completo dei suoi
    simboli (figura benevola o pericolosa).
  • Tavola 4 canguro femmina con un paniere, nella
    tasca addominale porta un piccolo canguro,
    accanto, sulla bicicletta, un cangurino più
    grande.
  • Rivalità fraterna o preoccupazioni relative alla
    nascita di altri bambini. Rapporto con la mamma.
    Temi relativi alla nutrizione. Timori inconsci
    legati al rapporto madre-padre.
  • Tavola 5 stanza oscura con letto grande nel
    fondo, in primo piano due orsetti in un letto
    piccolo.
  • Sessualità degli adulti, esplorazione reciproca
    tra bambini

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  • Tavola 6 caverna oscura, due orsi sul fondo
    vagamente disegnati, orsetto disteso in primo
    piano.
  • Rapporti familiari, completamento della tav.5.
    Triangolazione, masturbazione notturna.
  • Tavola 7 una tigre che mostra denti e artigli
    si avventa su una scimmia che salta in aria.
  • Timori per laggressione, timori di castrazione
    (code).
  • Tavola 8 due scimmie adulte su un divanetto
    prendono il thè. In primo piano una scimmia
    adulta parla ad una giovane scimmia.
  • Costellazione familiare, temi orali

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  • Tavola 9 dalla porta aperta di una stanza
    illuminata si vede una stanza oscura in cui si
    trova un lettino con un piccolo coniglio dentro
    che guarda verso la porta.
  • Oscurità, essere lasciato solo, abbandono,
    curiosità per ciò che accade nella stanza vicina.
  • Tavola 10 un piccolo cane è sulle ginocchia di
    un cane adulto in un bagno.
  • Concezioni morali del bambino, tendenze
    aggressive, pulizia e controllo sfinterico

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Losservazione del bambino
  • Presupposti teorici
  • Infant observation (Esther Bick, 1962)
  • Osservazione del bambino nel contesto familiare
    al fine di imparare dallesperienza le fasi
    dello sviluppo e delle dinamiche relazionali.
  • Osservazioni sistematiche condotte
    settimanalmente in una cornice ambientale
    (setting) stabile.
  • Possibilità per loperatore in formazione di
    prendere contatto con le condizioni che
    favoriscono o inibiscono lo sviluppo dei bambini,
    con il ritmo di crescita personale, con le
    peculiari dinamiche di interazione madre-bambino,
    bambino-famiglia.

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  • Osservazioni regolari, settimanali, di un bambino
    in ambiente domestico per due anni.
  • Discussione successiva del materiale di
    osservazione i piccoli gruppi.
  • Fini dellosservazione affinare la percezione
    delloperatore rispetto al bambino apertura e
    sensibilità durante linterazione con il bambino
    sensibilità nel cogliere il valore delle
    diversità ambientali capacità di avvertire le
    sfumature nella sfera emotiva delle singole
    personalità sensibilità nellintuire cosa si
    cela sotto le parole e le azioni in apparenza
    ovvie.

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  • Nello specifico
  • Contatto diretto con lo sviluppo cognitivo,
    affettivo, sociale del bambino
  • Contatto diretto con le prime fasi di sviluppo
    delle relazioni (dalla coppia alla
    triangolazione)
  • Contatto diretto con i momenti critici
    fondamentali nello sviluppo (allattamento,
    svezzamento, prime separazioni, abbandono del
    pannolino, inserimento al nido)
  • Familiarizzazione con le prime forme di
    comunicazione del bambino e gli esordi del
    linguaggio
  • Familiarizzazione con il gioco del bambino e dei
    suoi significati

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  • Due percorsi di osservazione
  • Infant Observation (da 0 a 2 anni)
  • Young Child Observation (da 3 a 5 anni)
  • Per permettere alloperatore in formazione di
    conoscere tutti i primi anni di vita del bambino
    fino alletà scolare.

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  • Svolgimento (Infant Obs. in particolare)
  • Presentazione alla famiglia come persona che vuol
    imparare (anche se già lavora con i bambini).
  • Familiarizzazione iniziale con la mamma, meglio
    con entrambi i genitori (fondamentale se
    loperatore è uomo?presenza alle poppate!)
  • Definizione del giorno e dellora (presenza di
    mamma e bambino necessaria, altre persone in
    famiglia benvenute)
  • Dopo losservazione stesura del protocollo
    tentando di scrivere tutto ciò che si è osservato
    e le comunicazioni avvenute (capacità di
    memorizzazione che si accresce nel tempo)

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  • Svolgimento-2
  • Discussione settimanale o quindicinale del
    materiale nei gruppi di studio con conduzione di
    un esperto formulazione di ipotesi sullo
    sviluppo e sullo strutturarsi delle relazioni,
    riflessioni sulle proprie risposte emotive
    sollecitate dallosservazione (proprie ansie
    infantili, identificazione con il bambino o con
    la mamma, sentimenti di intrusione, difficoltà
    nel rispettare i limiti del ruolo, sentimenti di
    critica)
  • Nella Young Child Observation losservazione può
    essere condotta a casa o alla scuola materna
    (rapporto con gli altri bambini e con altri
    adulti importanti) a seconda degli accordi con la
    famiglia.

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  • Fini formativi per la professione
  • Contatto con i propri sentimenti
  • Contatto con sentimenti profondi legati alla
    propria infanzia spesso difficili da riconoscere
    e con cui venire a contatto (importanza del
    seminario di discussione per riconoscerli)
  • Contatto diretto con il proprio controtransfert
    sia nei confronti della madre che del bambino
  • Contatto con i bisogni primari, con il bisogno di
    riconoscerli e di contenerli
  • Contatto con le proprie difese
  • Training per la professione
  • vivere nel problema, attitudine fondamentale
    poi nel lavoro con i bambini
  • Capacità di pensare sia alla mamma che al bambino
    (astensione alla critica, tempi per rispondere,
    contenimento dellansietà

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  • Osservazione da utilizzare poi come strumento
    principe allinterno del colloquio per
    registrare
  • le comunicazioni del bambino o del ragazzo
    (verbali, non verbali, resistenze, difese)
  • Il proprio vissuto emotivo nei confronti di quel
    bambino e di quella famiglia
  • Il proprio controtransfert

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Il disegno
  • Mezzo per esprimere vissuti interni, emozioni,
    comunicare stati danimo (via per il mondo
    interno).
  • Attività gradita dal bambino, considerata un
    passatempo.
  • Disegno spontaneo ------------- disegno su
    richiesta
  • Uso sia diagnostico che terapeutico

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Significato dellattività grafica
  • Attività naturale per il bambino, piacevole fino
    ai 9 anni (poi aumentano le aspettative rispetto
    allesecuzione), capacità in crescita fino ai 12
    anni.
  • ?
  • Strumento sia per la valutazione cognitiva che
    della personalità

39
Considerazioni evolutive
  • Linee evolutive
  • -prima forma grafica scarabocchio (già ad 1
    anno, piacere per il tratto sul foglio)
  • -combinazione degli scarabocchi forme
    prerappresentazionali (contrasto tra gli autori)
  • -valore simbolico associato al segno dai 2 anni)
  • -realismo fortuito
  • -disegno intenzionale (ricerca dellequivalente)
  • ?
  • La figura umana è una delle prime
    rappresentazioni

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Il disegno della figura umana
  • Sviluppo del disegno della figura umana
  • 2 anni e mezzo-3 figure a due dimensioni, omino
    testone
  • 3-4 anni dettagli, appare il torso (fase a volte
    saltata)
  • dai 5 anni definizione progressiva delle parti
    del corpo, figura in cui si distinguono le parti
    chiave
  • 8-9 anni compaiono collo, spalle, dettagli più
    fini (figure frontali)
  • In seguito compare il movimento e le figure
    acquistano un tono artistico (svi. cognitivo
    avanzato)
  • Adolescenza massima realizzazione solo studi
    specifici possono migliorare tali realizzazioni.

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  • Uso della figura umana per 2 finalità
  • indice di maturità cognitiva
  • ?
  • Draw a man (DAM) della Goodenough
  • 2) studio della personalità (metodo proiettivo)
  • ?
  • Draw a person (DAP) della Manchover

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DAM
  • Presupposti
  • I disegni si arricchiscono di particolari e
    dettagli con la crescita
  • Il disegno evolve indipendentemente dallambiente
  • Differenze qualitative tra soggetti con
    difficoltà cognitive e sogg. senza difficoltà ma
    non differenze nei dettagli e nelle parti
  • Correlazione positiva tra sviluppo mentale ed
    attività grafica
  • Consegna Disegna un omino su questo foglio.
    Fallo meglio che puoi con molta attenzione.
  • 51 dettagli equivalenti a 51 punti?realizzazione
    grafica perfetta 51 punti
  • Standardizzazione per età

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DAP
  • Presupposto
  • Esecuzione della persona influenzata da fattori
    di personalità (disegno della persona come
    espressione del Sé, del corpo e dellambiente)
  • ?
  • Meglio non utilizzare il test con gli adolescenti
    in cui le tematiche corporee sono piene di
    vissuti emotivi!
  • Consegna disegna una persona. Fatto il primo
    disegno si chiede di disegnare una persona di
    sesso opposto (con i bambini essere espliciti,
    se disegnato un maschio chiedere una femmina e
    vicecersa).
  • Dopo lesecuzione di entrambi i disegni si
    procede con linchiesta chi sono i personaggi,
    quanti anni hanno, se cè una relazione tra loro,
    cosa fanno.
  • Durante lesecuzione annotare tempo e ordine di
    realizzazione ed eventuali commenti.
  • Interpretazione su 3 livelli grafico, formale e
    di contenuto

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Il disegno della famiglia
  • Famiglia primo ambiente importante per la
    crescita fisica, affettiva e sociale che
    contribuisce in modo sostanziale alla formazione
    della personalità ? nel lavoro con il bambino e
    ladolescente necessario capire quali siano i
    vissuti del soggetto in rapporto alle figure
    familiari, come percepisce i rapporti reciproci e
    come si inserisca allinterno delle dinamiche
    parentali.
  • Utilizzo con soggetti dai 6 ai 15 anni.
  • Tre versioni
  • disegna la tua famiglia (piano di realtà)
  • disegna una famiglia (si chiede poi chi sono i
    personaggi disegnati)
  • disegna una famiglia inventata (per es. di
    animali)
  • Dopo il disegno si chiede chi sono i personaggi,
    qual è il più buono, quale il più triste, quale
    il più felice.

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  • Interpretazione
  • Aspetti di contenuto
  • Composizione della famiglia (aggiunta o
    eliminazione di alcuni membri o del soggetto
    stesso)
  • Dove si colloca il bambino/ragazzo rispetto ai
    familiari
  • Valorizzazione o svalorizzazione dei personaggi
  • Aspetti formali
  • 1) identificazione del soggetto
  • 2) vicinanza o legame (spazio tra sé e le altre
    figure)
  • 3) soggetti aggiunti e
  • 4) soggetti mancanti
  • 5) priorità (ordine di esecuzione)
  • 6) grandezza
  • 7) rilevanza
  • 8) tono positivo (il più felice)
  • 9) tono negativo (il più triste)

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Il bambino sotto la pioggia
  • Test utilizzato in ambito clinico per rilevare la
    percezione del bambino della sua esposizione alle
    difficoltà interne ed esterne e del suo senso di
    protezione rispetto ad esse (difese attuate).
  • Consegna disegna un bambino sotto la pioggia
  • Interpretazione
  • a) Valutazione della rappresentazione del bambino
    (criteri figura umana)
  • b) Valutazione delle protezioni disegnate per
    ripararsi dalla pioggia
  • c) Valutazione dellentità della pioggia

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Criteri comuni per la valutazione degli aspetti
grafici e formali
  1. Sequenza (ordine di realizzazione)
  2. Dimensione rispetto al foglio
  3. Pressione
  4. Tratto
  5. Numero adeguato di dettagli
  6. Posizione del disegno sul foglio
  7. Movimento
  8. Sintesi difettosa
  9. Ombreggiatura
  10. Trasparenza
  11. Figure schematiche
  12. Presenza di uno scenario o di uno sfondo

48
Il gioco
  • Finalità adattive del gioco soprattutto durante
    il primo sviluppo (pratica per acquisire
    strumenti per conoscere il proprio ambiente ed
    imparare a muoversi ed agire in esso).
  • Sviluppo del gioco in relazione alla crescita
    cognitiva
  • Primissima infanzia
  • -manipolazione di oggetti (gioco esplorativo)
  • -gioco funzionale (oggetti usati con la loro
    specifica funzione)
  • -attività combinatoria
  • 13-14 mesi gioco simbolico non chiaramente
    espresso
  • 18-20 mesi gioco simbolico vero e proprio, fare
    finta di

49
  • Sul versante cognitivo, dal gioco è possibile
    inferire
  • Lo sviluppo delle capacità attentive e di
    simbolizzazione
  • La disposizione verso lesplorazione di oggetti e
    situazioni nuove
  • Lo sviluppo degli schemi di azione alla base del
    ragionamento
  • Il gioco rappresenta poi una via di accesso
    privilegiata per il mondo interno del bambino

50
  • Il gioco sembra avere una funzione maturazionale
    indipendentemente dal contesto in cui il bambino
    cresce
  • Ma
  • Contesto e figure genitoriali sostanziali
    nellorganizzare, strutturare e supportare le
    abilità di gioco (condivisione di esperienze,
    scaffolding)? altro con cui interagire e
    pensare ai giochi
  • Ruolo materno fondamentale in tale tipo di
    strutturazione-organizzazione partecipazione
    affettiva, supporto, sollecitazione ed attenzione
    (difficoltà dei bambini con madri depresse)

51
  • Significato profondo del gioco
  • Negazione di una difficoltà o Superamento di essa
    (due livelli)
  • -possibilità di sopportare lassenza
  • -esplorazione
  • ().
  • Gioco transizionale (oggetto transizionale) a
    metà dei due poli ? da un lato illusione del
    bambino che tutto gli appartenga dallaltro prima
    consapevolezza dellessere separati (primo
    oggetto Non-me del bambino, area di riposo per
    il bambino).
  • Ma ancora espressione di un desiderio, fiducia
    nella possibilità del crescere

52
  • Ruolo materno nello sviluppo del gioco
  • non solo intervenire a calmare i bambini quando
    sono angosciati, ma anche impegno in attività di
    stimolazione e amplificazione per interessarli,
    dilettarli e divertirli quando sono annoiati o
    tristi (Stern, 1985 Trevarthen, 1978).
  • Inoltre
  • Mamma come contenitore di aspirazioni del
    bambino, tenere in mente la fiducia nella
    possibilità di diventare grande (es. bambino
    piccolo che si traveste da eroe ma come sei
    forte oggi!)

53
  • Gioco come sviluppo potenziale
  • nel gioco il bambino si comporta sempre come
    fosse al di là del suo comportamento quotidiano,
    nel gioco è come se fosse più grande. Come in una
    lente di ingrandimento il gioco contiene in forma
    condensata tutte le tendenze evolutive ed è
    perciò una delle maggiori fonti di sviluppo
    (Vygotskij, 1978).
  • Con ladulto ciò che non è possibile per il bimbo
    da solo diventa possibile
  • Con adulti non attenti o non disponibili il
    possibile può invece assumere la qualità di
    irraggiungibile

54
  • Nellosservazione del gioco riconoscere la
    funzione che esso assume per il bambino
  • -regressivo
  • -negazione
  • -controllo
  • -esplorazione
  • -desiderio di crescita, fiducia nel poi
  • Importante essere un compagno vivo
    (Trevarthen) per il bambino.

55
(No Transcript)
56
  • Definizione di intelligenza secondo Wechsler
  • Lintelligenza è la capacità globale o complessa
    dellindividuo di agire per uno scopo
    determinato, di pensare in una maniera razionale
    e di avere rapporti utili con il proprio
    ambiente. E globale perché caratterizza il
    comportamento dellindividuo nel suo insieme è
    complessa perché è composta di elementi o
    attitudini che, senza essere interamente
    indipendenti, sono qualitativamente
    differenziabili (Wechsler, 1944).
  • Due grandi aree Intelligenza Verbale
  • Intelligenza di
    Performance

57
  • Quoziente intellettivo
  • Abbandonato completamente il concetto di età
    mentale per un Q.I. ottenuto dal confronto della
    stessa prestazione al test di un soggetto con i
    punteggi ottenuti da altri soggetti della stessa
    età (prima il quoziente intellettivo si otteneva
    dal rapporto tra età mentale ed età cronologica
    del soggetto).
  • Media Q.I. 100
  • Deviazione standard 15
  • Limite per il ritardo mentale 70

58
  • WISC-R (Versione rivista della WISC, 1974,1987)
  • Caratteristiche
  • Età bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni
  • 10 prove obbligatorie 2 facoltative
  • Composizione delle scale
  • Scala Verbale
    S. di Performance
  • 1) Informazioni
    2) Completamento di figure
  • 3) Somiglianze
    4) Storie figurate
  • 5) Aritmetica
    6) Disegno con i cubi
  • 7) Vocabolario
    8) Ricostruzione di oggetti
  • 9) Comprensione
    10) Cifrario
  • 11) Memoria di cifre
    12) Labirinti

59
  • Criteri per la valutazione
  • Punti grezzi trasformati in punti ponderati
    secondo tabelle (per età) media 10, ds 3
  • Differenze di più di 3 punti tra sottoscala e
    sottoscala da considerare significative
  • Differenza di più di 10 punti tra quoziente
    intellettivo verbale e di performance da
    considerare significativa (ad esempio si
    potrebbero supporre possibili difficoltà ad un
    emisfero).
  • Importante qualsiasi sia il risultato ottenuto
    esigenza di una valutazione più ampia che tenga
    conto del soggetto, del suo ambiente, della sua
    storia ma anche della somministrazione stessa!
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