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Il rene

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Il rene Il rene: elimina sostanze di rifiuto (urea), controlla la concentrazione ionica (pH incluso), il voume di H2O, secerne eritropoietina e renina. – PowerPoint PPT presentation

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Title: Il rene


1
Il rene
  • Il rene elimina sostanze di rifiuto (urea),
    controlla la concentrazione ionica (pH incluso),
    il voume di H2O, secerne eritropoietina e
    renina.- Vasi renali arteria renale, arterie
    interlobari, arciformi, interlobulari, artriola
    afferente, capillari glomerulari (rete mirabile),
    arteriola efferente, capillari peritubulari,
    vene...

2
  • Il flusso sanguigno totale è notevole,
    1200ml/min, ma il coefficiente di estrazione
    dellO2 molto basso
  • La pressione nella rete mirabile è circa 50 mmHg.
    Poiché la Poncotica è circa 25 mmHg e la
    pressione nella capsula di Bowman è circa 10
    mmHg, vi è una forza netta che spinge lacqua e
    le molecole nella capsuala per cui si ha
    Filtrazione
  • Pressione capillari peritubulari è invece 15
    mmHg, per cui si ha Riassorbimento
  • Che cosa filtra tutto tranne le proteine è una
    questione di dimensioni.
  • Quanto filtra 125 ml/mn (VFG). La frazione di
    filtrazione è il rapporto tra la VFG ed il flusso
    plasmatico 125/66020
  • Quanto viene riassorbito 99
  • Carico filtrato di una sostanza YVFG x
    Yultrafiltrato. Se la molecola è liberamente
    permeabile (permeabile quanto lacqua)
    Yultrafiltrato Yplasma e Y VFG x
    Yplasma
  • Carico escreto di una sostanza YFlussoUrina x
    Yurina
  • Misura della VFG si usa linulina, un
    polisaccaride non fisiologico che
  • Passa facilmente Concentrazione
    nellultrafiltratoConcentrazione nel plasma
  • Tanto ne filtra,tanto ne viene escreto carico
    filtratocarico escreto
  • FlussoUrina x Yurina VFG x Yplasma
  • Il carico escreto lo si misura sperimentalmente,
    la inulina nel plasma si misura
    sperimentalmente

3
Riassorbimento
  • Riassorbimento attivo
  • può avvenire anche contro il gradiente di
    concentrazione e può portare al riassorbimento
    quasi completo della sostanza
  • Richiede, direttamente od indirettamente, energia
  • E limitato dal possibile flusso retrogrado della
    sostanza e/o dalla saturazione del trasportatore
    da parte del trasportato
  • Riassorbimento passivo
  • Ha la direzione del gradiente elettrochimico
  • Può richiedere un trasportatore (trasporto
    facilitato)
  • Può avvenire per via paracellulare o
    transcelllulare
  • Pinocitosi passano solo lo 0.03/ delle proteine
    plasmatiche, ma sono pari a 30 g/giorno

4
Riassorbimento
  • Nel tubulo contorto prossimale e distale i
    meccanismi in azione sono simili ma
  • Nel tubulo contorto prossimale il riassorbimento
    non è modulabile (obbligatorio)
  • Nel tubulo contorto prossimale si riassorbono la
    maggior parte delle sostanze utili (glucosio,
    aminoacidi)
  • Nel tubulo contorto prossimale si riassorbe tutto
    il K
  • Nellansa di Henle la situazione è complessa e
    poco chiara
  • Nel tubulo contorto distale il riassorbimento di
    Na, K ed H2O è modulato

5
Il riassorbimento del NaCl e di altre molecole
  • La pompaNa/K è selettivamente localizzata
    nella membrana baso-laterale. Il Na entra
  • secondo il gradiente elettro-chimico ed esce
    tramite la pompa.
  • Il Cl- è pilotato dalla differenza di potenziale
    creata dal trasporto di Na
  • Lacqua segue gli ioni per osmosi

6
Secrezione
  • H e K sono secreti in scambio con il Na
  • Secreto attivamente è lacido paraaminoippurico,
    utilizzato per la misura del flusso plasmatico
    renale
  • Secrezione passiva NH3, alcuni farmaci

7
Escrezione di H e riassorbimento HCO3-
(Casella-Taglietti)
8
Riassorbimento del Glucoso e degli aminoacidi
(usano lo stesso meccanismo)
(Casella-Taglietti)
9
Riassorbimento del Glucoso esempio di
assorbimento attivo
(Casella-Taglietti)
10
Che cosa accade al Na, allacqua, al glucoso ed
allurea
(Casella-Taglietti)
11
La concentrazione dellurina
  • Lansa di Henle genera un gradiente osmotico con
    meccanismo poco chiaro
  • Laldosterone controlla quanto Na viene
    assorbito dal tubulo contorto distale
  • LADH controlla la permeabilità allacqua del
    tubulo distale e del dotto collettore
  • I vasa recta asportano lacqua.

300 mOsm
250?
? 300
primario
secondario
300 mOsm 600 mOsm 900 mOsm 1200 mOsm
Aldosterone ADH
H2O
Ansa di Henle
ADH
Vasa recta
H2O
12
  • Escrezione e riassorbimento dellurea
  • 1) il tubulo contorto distale è poco permeabile
    allurea Il riassorbimento di H2O concentra
    lurea
  • 2) Il dotto collettore è permeabile allurea
    parte dellurea esce dal dotto e rientra
    nellansa di Henle, che è permeabile allurea, e
    nei vasa recta

Tubulo distale
Tubulo prossimale
Dotto collett.
Vasa recta
Ansa di Henle
Urea, H2O
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La clearance renale
  • Misura del flusso plasmatico renale
  • Si usa lacido paraminoippurico questo viene
    filtrato e secreto, e nel plasma venoso è
    praticamente assente. Per cui
  • 1) la quantità di PAI che arriva al rene è il
    flusso plasmatico renale x PAI nel plasma 2)
    tale quantità è uguale al carico escreto
  • La clearance di una sostanza è carico
    escreto/plasmatica
  • formalmente, equivale al volume di plasma che
    contiene il carico escreto
  • CQ/V, VQ/C
  • per cui si usa dire che la clearance di una
    sostanza è il volume di plasma depurato di una
    sostanza nellunità di tempo. E una misura della
    capacità di depurazione del rene per una certa
    sostanza
  • La clearance del PAI è 660 ml/min ed è la massima
    clearance (tutto il PAI che arriva è eliminato.
    La clearance dellinulina è 125 ml/min è la
    clearnce di una molecola che viene filtrata ma
    non secreta o riassorbita. La clearance del
    glucoso è ??????

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Modulazione della funzione renale
  • Modulazione della VFG se dilato larteriola
    afferente, aumento la VFG, se costringo
    larteriola efferente aumenta la VFG (meno
    efficiente)

P1 P2
P3
P4
R1 R2
R3
?P R x F
Se la volemia è bassa, lortosimpatico tende a
costringere larteriola afferente, e P2 diminuisce
15
La renina
La branca ascendente dellansa di Henle prende
contatto con larteriola afferente ed efferente,
formando lapparato iuxtaglomerulare.Larteriola
afferente ed efferente producono renina in
seguito a stimoli ortosimpatici e stimoli
provenienti dalla macula densa. Questa sembra
misurare la quantità di NaCl che passa nel
tubulo. Se questa è bassa, provoca la produzione
di renina. La renina produce Angiotensina I.
Questa, tramite lACE, produce Angiotensina II,
una molecola ipertensiva. L Angiotensina II
stimola poi la produzione di Aldosterone
16
(No Transcript)
17
Regolazione idrico-salina tramite ADH
Memento la regolazione osmotica e volemica
interagiscono, e tende a prevalere la
regolazione volemica
18
  • Regolazione idrico-salina mediante ormone
    natriuretico ed il sistema renina-angiotensina.
  • Un eccesso di NaCl può variare losmoticità ed
    attivare gli osmocettori

19
Regolazione idrico-salinaADH, Aldosterone,
Ormone natriuretico
20
Il K stimola direttamente la corticale del
surrene produrre aldosterone Questo attiva lo
scambiatoreNa/K, aumentando il riassorbimento
di Na e lescrezione di K.Di fatto, meglio 5
mM di Na in più che 5 mM di K in più.Perché?
21
La respirazione richiami anatomici
La pleura è un foglietto molto sottile che
aderisce alla superficie esterna del polmone. Poi
si ripiega ed aderisce alla superficie interna
della gabbia toracica ed alla superficie del
muscolo diaframma. Uno strato sottilissimo di
liquido mantiene aderenti le due superfici
pleuriche, consentendo di scorrere luna
sullaltra ma impedendone il distacco. Le vie
respiratorie iniziano nelle cavità nasali e
terminano nei bronchioli terminali (spazio morto
anatomico). Hanno la funzione di convogliare
laria negli alveoli, dove avvengono gli scambi
gassosi. Umidificano e riscaldano laria, ed
eliminano le particelle solide contenute
nellaria. Queste aderiscono alle pareti delle
vie respiratorie e vengono trasportate verso
lesterno dal movimento di ciglia.
Cuore
22
  • Fino ai bronchioli, le vie respiratorie hanno
    pareti muscolo-cartilaginee. Sono pareti rigide
    ed il calibro delle vie non può variare.
    Successivamente la contrazione della muscolatura
    liscia può costringere il lume delle vie
    respiratorie (asma), ostacolando il flusso
    daria.
  • Gli alveoli polmonari sono palloncini
    costituiti da un monostrato cellulare, separati
    da una sottile membrana basale dallendotelio dei
    capillari, da cui sono avvolti. L02 e la CO2
    diffondono facilmente.
  • La glottide chiude la trachea per esempio,
    quando inghiottiamo il cibo
  • Meccanica
    respiratoria
  • I muscoli inspiratori sono il diaframma e gli
    intercostali esterni. Il diaframma, rilasciato,
    ha la forma di una cupola. Contraendosi, si
    appiattisce e tira verso il basso i due foglitti
    pleurici, che si tirano dietro il polmone,
    dilatandolo. I muscoli intercostali esterni,
    contraendosi, muovono le costole verso lesterno.
    La gabbia toracia trascina le pleure che
    trascinano il polmone, dilatandolo.
  • La dilatazione del polmone rende la pressione
    intra-alveolareminore di quella atmosferica
    laria entra.
  • Nellespirazione i muscoli inspiratori si
    rilasciano ed il sistema torna alla posizione di
    equilibrio. Nellespirazione forzata si attivano
    i muscoli espiratori (intercostali interni ed
    addominali).

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Pressioni durante la respirazione
  • La pressione intrapleurica è sempre negativa,
    diventa più negativa durante linspirazione.
    Questo favorisce il ritorno di sangue al cuore.
  • Quando il flusso è 0, la Pintrapolmonare è uguale
    alla Patmosferica.
  • A riposo, la Pintrapolmonare è 0, la
    Pintrapleurica è negativa.
  • A riposo, il polmone è disteso, compresso o in
    equilibrio?
  • A riposo, la gabia toracica è distesa, compressa
    o in equilibrio?

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Volumi respiratori
  • Volume di riserva inspiratoria volume di aria
    che possiamo inspirare dopo uninspirazione
    tranquilla Volume di riserva espiratoria volume
    di aria che possiamo espirare dopo unespirazione
    tranquilla. Non tutta laria inspirata partecipa
    agli scambi gassosi (spazio morto).

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Il lavoro nella respirazione
  • Non misureremo il lavoro che si compie durante la
    respirazione.
  • Qualitativamente
  • 1) Dobbiamo distendere la gabbia toracica ed il
    tessuto polmonare. Sono strutture elastiche che,
    distese (o compresse) dai muscoli, tornano nella
    posizione di equilibrio (compliance
    toraco-polmonare).
  • 2) Dobbiamo distendere il velo di liquido che
    ricopre linterno degli alveoli, che esercita una
    tensione superficiale. Negli alveoli viene
    prodotto dagli pneumociti del II ordine un
    surfattante, che ricopre il velo di liquido e
    diminuisce la tensione superficiale (malattia
    ialina dei bambini fortemente immaturi)
  • 3) Per muovere laria dobbiamo superare gli
    attriti (asma)

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Ventilazione polmonare e ventilazione alveolare
  • Per ventilazione polmonare (VP) si intende laria
    che entra ed esce dallapparato respiratorio in 1
    minuto.
  • Se la respirazione è tranquilla la frequenza
    respiratoria è circa di 15 atti/min ed il volume
    respiratorio 500 ml, per cui VP 500 x 15 7500
    ml/min
  • Dei 500 ml, 150 ml sono spazio morto, per cui VP
    (350 150) x 15 (5250 2250) ml/min. Solo 5250
    sono utili ai fini respiratori.
  • La VP può aumentare fino a 50 l/min, per aumento
    della profondità del respiro e della frequenza
    respiratoria. In linea di principio, è più
    vantaggioso aumentare la profondità.
  • Lo spazio morto ha però la sua utilità.
  • Perché non posso immergermi utilizzando uno
    snorkel molto lungo?

27
Scambi respiratori
  • La pO2 atmosferica è circa 160 mmHg, la CO2 è
    praticamente assente. La pressione dellN2 è
    circa 600 mmHg.
  • La pO2 alveolare è circa 100 mmHg, la pCO2 40
    mmHg. La pressione dellN2 è circa 573 mmHg
    (laria è ora satura di H2O).
  • La p dellossigeno del sangue che arriva ai
    polmoni è circa 40 mmHg, la pressione della CO2
    circa 46 mmHg
  • Ossigeno diffonde dagli alveoli al sangue,
    anidride carbonica dal sangue agli alveoli.
  • La diffusione è favorita dal basso spessore delle
    membrane (e del velo di liquido) e dallampia
    superficie di scambio.

Q K x ?C x S x time/spessore
28
(No Transcript)
29
Il ritmo respiratorio
  • Il ritmo respiratorio origina da unalternata
    attivazione dei muscoli respiratori, in genere
    inconscia. I muscoli respiratori sono muscoli
    scheletrici, e sono perciò attivabili anche
    volontariamente.
  • Nel bulbo e nel ponte troviamo i neuroni che
    pilotano i motoneuroni dei muscoli respiratori.
    Lattività di tali neuroni è modulata tramite
    diversi meccanismi.

Pool di neuroni
Motoneuroni
Muscoli respiratori
30
Regolazione della ventilazione polmonare
Pool di neuroni
Motoneuroni
Muscoli respiratori
Lingresso di aria si accompagna allaumento di
volume degli alveoli
Tensocettore
Alveolo
Riflesso di Hering-Breuer origina da
tensocettori alveolari. Laumento di volume
inibisce linspirazione (feed-back negativo)
31
Regolazione della ventilazione polmonare
  • Vi sono dei chemocettori nei glomi aortici e
    carotidei (stessa posizione dei pressocettori)
    se la CO2 aumenta, se il pH diminuisce, o lO2
    diminuisce, aumenta la ventilazione.
  • La CO2 stimola anche direttamente i centri
    respiratori, aumentando la ventilazione
  • Una diminuzione dellO2 può deprimere i centri
    resoiratori (azione aspecifica), inibendo la
    respirazione
  • Un aumento della pressione inibisce la
    ventilazione polmonare
  • Gli stati emozionali influenzano la ventilazione

32
Regolazione dellattività dei centri respiratori
33
Trasporto dei gas
Al sub, che cosa serve iperventilare?
  • Il 98.5 dellO2 è trasportato legato
    allemoglobina
  • 1 grammo di Hb lega 1,34 ml di O2. In 100 ml di
    sangue vi sono 15 grammi di Hb, per un totale di
    20 ml di O2
  • In media, passando dal sangue arterioso al sangue
    venoso, viene ceduto il 25 dellO2
  • La curva di saturazione dellHb è sigmoide e si
    sposta a destra se aumenta la CO2, diminuisce il
    pH, aumenta la temperatura, aumenta lacido
    2,3-difosfoglicerico (DPG), prodotto durante la
    glicolisi anaerobia..

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Trasporto della CO2
  • La CO2 viene trasportata 1) fisicamente
    disciolta nel plasma, 2) come bicarbonato, 3)
    come composto carboaminico in associazione con
    lemoglobina e le proteine plasmatiche
  • Solo il 10 circa viene scambiata, cioè 5 ml
    provenienti dal bicarbonato (60),dai composti
    carboaminici (30) eper il rimanente 10 dalla
    CO2 fisicamente disciolta

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Fenomeno di Hamburger
  • Nei tessuti, il bicarbonato si forma
    preferenzialmente nei globuli rossi, dove è
    presente lanidrasi carbonica, ma poi esce in
    scambio con il Cl-. La sequenza di reazioni si
    muove in direzione opposta nei polmoni.

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Controllo del pH
  • Il pH extracellulare vale circa 7.4 e può variare
    tra 7 e 7.8
  • pH log 1/H, per cui pH 7 M
  • viene controllato dai sistemi tampone, supportati
    dal sistema respiratorio e dal sistema renale
  • Sistemi tampone Proteina-Proteinato, acido
    carbonico-bicarbonato, fosfato acido-fosfato
    alcalino, NH3-NH4
  • Equazione di Henderson-Hasselbach
  • pH 6.1 HCO3-/CO2, a pH7.4,
    HCO3-25mmol/l, CO21.2 mmol/l
  • Se andiamo verso unacidosi metabolica,
    automaticamente si iperventila, la CO2 diminuisce
    e diminuisce il pH. Poi il rene riassorbe
    bicarbonato ed espelle H
  • Se andiamo verso unalcalosi metabolica..
  • Se andiamo verso unacidosi respiratoria..

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Alterazioni della funzione cardiovascolare
  • Possono essere colpiti i vasi od il cuore
  • Malattie dei vasi
  • Larteriosclerosi è, in generale, lindurimento
    delle arterie, cioè una diminuzione
    dellelasticità dei vasi (la complianza, ?V/?P,
    diminuisce). Il semplice indurimento delle
    arterie provoca un aumento della pressione
    pulsatoria. Ma si verifica anche un
    restringimento del lume, che, se generalizzato,
    aumenta la R sistemica quindi la pressione tende
    ad aumentare. In definitiva, tende ad aumentare
    anche la minima (ipertensione secondaria).
  • Larteriosclerosi è un inspessimento della tunica
    intima. Laterosclerosi è una forma di
    arteriosclerosi. Inizia con la comparsa
    nellintima di cellule muscolari liscie ripiene
    di lipidi (fatty streaks). Genera placche fibrose
    che riducono il lume. La placca danneggia
    lendotelio e lì si possono formare trombi. Le
    piastrine liberano trombossano, un
    vasocostrittore.
  • Ischemia cerebrale e cardiaca sono le gravi
    conseguenze dellaterosclerosi.
  • Aneurisma dilatazione della parete dei vasi
  • Altre malattie dei vasi

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  • Trombo coagulo di sangue attaccato alla parete
    vasale (per es., ad una placca aterosclerotica)
  • Embolia unostruzione dei vasi causata da un
    embolo. Un embolo è una piccolo aggregato che
  • segue il flusso sanguigno fino a quando
    occlude il vaso. Un embolo può essere
  • un trombo che si stacca dalla parete del vaso
    (trombo-embolo),
  • una bolla di gas ( azoto, nel caso dei sub
    aria, per una iniezione intravenosa od un trauma
    al torace)
  • una microgoccia lipidica, che si genera dal
    trauma delle ossa lunghe, a cui aderiscono le
    piastrine
  • etc

39
Ipertensione
  • Ipertensione minima ?90 mmHg, o massima
    gt140mmHg
  • Nel 90 dei casi è primaria, idiopatica o
    essenziale (non causata da altre malattie, e di
    causa non ben definita). Nel rimanente 10 è
    secondaria.
  • La patogenesi dellipertensione non è stata
    determinata
  • Aumento del volume plasmatico di origine renale
    (più accreditato)
  • iperattività dellortosimpatico (aumento della
    resistenza sistemica)
  • Aumento del volume plasmatico di origine renale
    (più accreditato). Se aumenta il volume
    plasmatico aumenta la gettata cardiaca e quindi
    la pressione sanguigna. Se aumenta la pressione
    sanguigna aumenta lescrezione di sali ed acqua.
    Laumento d pressione può essere generato da
    unalterazione di questo equilibrio.
  • Lipertensione sembra generare un aumento della
    resistenza vasale, che aumenta il lavoro del
    cuore. Alla lunga genera un danno alla struttura
    dei vasi.
  • Danno vasale, che genera ischemia, ed aumento del
    lavoro cardiaco sono unaccoppiata molto
    pericolosa. Se è presente aterosclerosi, che non
    solo restringe i vasi ma li rende più sensibili
    al danno da ipertensione, siamo alla frutta.

40
DANNO CORONARICO, ISCHEMIA CARDIACA ED INFARTO
CARDIACO
  • Danno coronarico (CAD), ischemia cardiaca ed
    infarto del miocardio formano un continuum
    patofisiologico, con feed-back positivo, poiché
    lischemia cardiaca riduce la contrattilità
    cardiaca (e quindi la gettata cardiaca), che
    aumenta lischemia cardiaca.
  • Negli USA, il danno coronarico provoca il 50
    della mortalità
  • Fattori di rischio
  • Iperlipidemia e dislipidemia, che promuovono
    laterosclerosi
  • Ipertensione, che aumenta il lavoro cardiaco e
    promuove il danno dei vasi, specie se
    aterosclerotici
  • Fumo (tabacco). Circa il 30 del CAD è
    associabile al fumo del tabacco, in cui sono
    presenti nicotina ed altri pericolosi componenti
    della combustione del tabacco. Un progetto di
    ricerca sulla nicotina è attualmene in corso nel
    mio laboratorio.
  • Diabete mellito, che provoca danni vascolari
  • Obesità
  • Vita sedentaria
  • Carattere aggressivo ????

41
Ischemia del miocardio
  • Il miocardio regola il flusso di sangue in
    funzione dei suoi bisogni metabolici
    (autoregolazione, ladenosina sembra un
    promettente candidato)
  • Un registringimento del 50 di una coronaria
    impedisce di fronteggiare consistenti aumenti
    metabolici.
  • Laterosclerosi è la principale causa di
    ischemia del miocardio. Le placche
    aterosclerotiche favoriscono la formazione di
    trombi, che restringono ulteriormente il vaso e
    generano trombossano (vasocostrittore). Il trombo
    può staccarsi ed andare ad ostruire vasi più
    piccoli.
  • Lischemia altera anche il comportamento
    elettrico (aritmia), che influenza, anche in modo
    drammatico, lefficienza della pompa
  • Lischemia diminuisce la forza di contrazione,
    aggravando lischemia feedback positivo
  • La cellula ischemica può recuperare se lischemia
    non supera i 20 min, o morire (infarto)
  • Morte cellulare (necrosi). Se manca ATP????

42
  • La pericardite è linfiammazione del pericardio.
    Può provocare accumulo di liquido nel pericardio,
    comprimendo il cuore ed ostacolando il
    riempimento diastolico
  • Cardiomiopatie. Sono malattie del miocardio non
    conseguenti ad alterazioni cardiovascolari, quali
    lischemia o le disfunzioni valvolari.
  • Sono in genere idiopatiche.
  • Cardiomiopatie dilatative, ipertrofiche e
    costrittive
  • Influenzano la contrattilità, la complianza e
    lattività elettrica
  • Disfunzioni valvolari stenosi od insufficienza
    diminuisce la gettata sistolica reale, aumenta
    il lavoro cardiaco, insorge ipertrofia, ischemia,
    aritmia
  • Stenosi aortica diminuisce la gettata cardiaca
    e la pressione sistolica ed il cuore tende ad
    aumentare la forza di contrazione. Il cuore
    diventa ipertrofico in seguito allaumentato
    lavoro cardiaco, favorendo lischemia e le
    aritmie. Lesito può essere linsufficienza
    cardiaca.
  • Stenosi mitralica può provocare insufficiente
    riempimento ventricolare durante lesercizio
    fisico. Produce dilatazione ed ipertrofia
    atriale aumento della pressione diastolica
    atriale (riempimento), aumento della pressione
    polmonare, che può generare edema è alterata
    attività elettrica
  • Insufficienza aortica il sangue, dopo la
    sistole, torna indietro, diminuendo la gettata
    cardiaca reale. Il cuore si dilata (aumenta il
    riempimento diastolico) e diventa ipertrofico
    (ischemia ed aritmia).Lesito può essere
    linsufficienza cardiaca
  • Insufficienza mitralica il sangue torna
    nellatrio sinistro. Lipertrofia ventricolare,
    modificando la morfologia cardiaca, favorisce il
    peggioramento dellinsufficienza mitralica.
    Aumenta la pressione atriale, e quindi polmonare.
    Lesito può essere linsufficienza ventricolare
    sinistra e destra. Prolasso della mitrale spesso
    asintomatico.
  • Insufficienza della tricuspide dilatazione
    dellatrio destro, aumento pressione venosa
    sistemica, ipertrofia ventricolare destra.

43
  • Febbre reumatica acuta risposta immunitaria
    ritardata allinfeazione da streptococco
    emolitico ß. Può causare carditi, in particolari
    endocarditi, che provocano disfunzioni valvolari
    e trombi di origine batterica.
  • Insufficienza
    cardiaca
  • Incapacità di fornire sufficiente flusso
    allorganismo, purtroppo cuore incluso.
  • Insufficienza ventricolare sinistra, può essere
    causata da
  • infarto del miocardio (diminuisce la forza di
    contrazione)
  • Aumenta la resistenza vasale sistemica (aumenta
    perciò la richiesta di lavoro)
  • Stenosi ed insufficienza aortica
  • Infezione del miocardio (colpisce anche il cuore
    destro)

44
Insufficienza ventricolare sinistra
  • High-output failure ipertiroidismo, anemia

45
Insufficienza ventricolare sinistra ed edema
periferico
46
Shock
  • Lo shock è uninsufficiente perfusione dei
    tessuti cuore, sistema nervoso, rene,
  • Abbiamo visto lo shock cardiogenico, cioè
    linsufficienza cardiaca
  • Shock ipovolemico emorragia, ustione
  • Shock neurogenico, con massiccia,
    indiscriminata, vasodilatazione. La distribuzione
    del flusso è sbilanciata, il flusso è troppo
    elevato in alcune regioni, cosicchè diventa
    troppo basso in altre
  • Shock anafilattico in seguito ad una esagerata
    risposta immunitaria si ha
  • - vasodilatazione generalizzata
  • - aumento permeabilità vasale (edema ed
    ipovolemia)
  • - broncospasmo e laringospasmo
  • Shock settico vasodilatazione ed edema
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