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45

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Title: 45


1
  • 45 CONGRESSO A.L.O.T.O.

Le Lussazioni nella Mano
G. E. Bellina S.C. Ortopedia e Traumatologia
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Le Lussazioni nella Mano
  • Articolazioni Carpo-Metacarpali
  • Articolazioni MF, IFP e IFD delle
  • dita lunghe
  • Articolazioni del I raggio

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Articolazioni Carpo-Metacarpali
  • Articolazioni estremamente stabili
  • Morfologia articolare (artrodie)
  • Complesso capsulo-legamentoso
  • Inserzioni tendinee

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Articolazioni Carpo-Metacarpali
  • Lussazione pura estremamente rara
  • Più frequenti le fratture-lussazioni (soprattutto
    I e V raggio)
  • Complessivamente rappresentano
  • meno dell1 delle lesioni traumatiche di
    polso e mano

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Articolazioni Carpo-Metacarpali
  • Anamnesi
  • Trauma ad alta energia, con meccanismo di
    flessione-compressione
  • Giovani adulti di sesso maschile, in età compresa
    tra i 20 e i 40 anni
  • E.O.
  • Tumefazione e deformità del profilo anatomico
  • Dolore
  • Impotenza funzionale
  • Accorciamento delle dita
  • Rotazione preternaturale
  • Complicanze neurologiche (ramo profondo n. ulnare)

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Articolazioni Carpo-Metacarpali
Classificazione delle lussazioni
  • Dorsali (85 dei casi)
  • Volari
  • Laterali
  • Divergenti

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Articolazioni Carpo-Metacarpali
Diagnostica per Immagini
  • Rx in proiezioni AP, LL, Oblique,
  • in pronazione a 30 e/o 45
  • TC con ricostruzioni 2D (3D)
  • lesioni complesse, fratture carpali associate
  • RMN lesioni legamentose (dubbia utilità
    diagnostica)

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Caso clinico quadro radiografico
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Caso clinico quadro TC
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Trattamento
Articolazioni Carpo-Metacarpali
  • Lussazione IV e/o V CMC riduzione incruenta
    gesso per 30 gg

  • (Controllo Rx a 6 gg)
  • Lussazione II e/o III CMC riduzione cruenta (via
    dorsale)

  • stabilizzazione con fili di K. incrociati o F.E.
  • Frattura-lussazione riduzione cruenta o
    incruenta
  • stabilizzazione
    con fili di K. incrociati o F.E.
  • gesso per 30-45
    gg
  • La riduzione cruenta stabilizzazione con fili
    di K. o F.E. va eseguita in tutti i
  • casi di lussazione irriducibile a cielo chiuso e
    nei casi di instabilità riduttiva

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Articolazioni Carpo-Metacarpali
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Lussazioni delle MF dita lunghe
  • Articolazioni di tipo condilico con 2 gradi di
    libertà
  • Piano frontale (inclinazione laterale)
  • Piano Sagittale (flesso-estensione)
  • La stabilità di queste articolazioni è garantita
    da
  • Capsula articolare
  • Legamenti collaterali
  • Placca volare
  • Tendini flessori e puleggie
  • Tendini degli interossei
  • Tendini dei lombricali
  • Apparato estensore

STATICI
DINAMICI
13
Lussazioni delle MF dita lunghe
14
Lussazioni delle MF dita lunghe
  • Legamenti collaterali
  • Proprio (teso in flessione)
  • Accessorio (teso in estensione)

I movimenti di lateralità sono Possibili solo in
Estensione
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Lussazioni delle MF dita lunghe
Le lussazioni possono essere dorsali e volari
(molto rare) le dita più spesso coinvolte sono il
II e il V (specie in estensione,quando le MF
sono meno protette dalle dita adiacenti e i
collaterali sono Detesi). Le lussazioni possono
essere semplici o complesse, in rapporto alla
interposizione di strutture anatomiche
allinterno dellarticolazione. Mentre le prime
si riducono incruentemente, le seconde richiedono
una riduzione cruenta, poiché la trazione
semplice produce un ulteriore interposizione di
tali strutture (lombricali radialmente, tt
flessori ulnarmente, placca volare adesa alla
base di F1). In tali i casi, la riduzione deve
essere sempre cruenta (via volare obliqua di
Kaplan con apertura della A1). Se vengono
riportate lesioni di III grado dei collaterali
(da saggiare in FLESSIONE!!) tali da produrre
instabilità residua, essi vanno riparati
chirurgimente.(ancoretta da infiggere in
flessione filo di K. transarticolare per
20gg)
16
Lussazioni delle MF dita lunghe
17
Lussazioni delle MF dita lunghe
Trattamento
  • Riduzione Incruenta di Lussazione semplice
  • Uso si anestesia locale o di sedo-analgesia per
    via E.V.
  • Applicazione di forza in corrispondenza del
    versante dorsale di F1 esercitando
  • moderata trazione in senso distale e volare,
    contemporaneamente flettere la MF
  • Flettere il polso prima della manovra può aiutare
    la riduzione, riducendo la tensione
  • dei flessori.
  • Mai trazionare longitudinalmente si potrebbe
    intrappolare la testa metacarpale nei
  • tessuti molli, Trasformando una lussazione
    semplice in una complessa. .
  • Mantenere la riduzione con uno splint dorsale con
    la MF Flessa a 30º per 20gg .
  • un extension-block splint protegge la placca
    volare lesionata, consentendo la flessione
  • attiva del dito minimizzando le rigidità
    post-traumatiche.
  • Riduzione cruenta di Lussazione complessa
  • Ottenuta la riduzione, il trattamento P.O. è
    identico a quello che si applica nelle
  • lussazioni semplici

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Articolazioni IFP
Articolazioni a troclea con una morfologia tale
da conferire una alta resistenza agli stress in
torsione ed in lateralità. Possiedono ampia
escursione (110), ma solo sul piano saggittale
(flesso-estensione)
  • La stabilità di queste articolazioni è garantita
    inoltre da
  • Capsula articolare
  • Legamenti collaterali
  • Placca volare
  • Sistema retinacolare
  • Tendini flessori e puleggie
  • Apparato estensore

STATICI
DINAMICI
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Articolazioni IFP
  • Legamenti collaterali
  • Proprio (costantemente teso)
  • Accessorio (teso in flessione)

Al contrario delle MF, vi è tensione Costante
dei LCP, Tranne ai gradi estremi del ROM
Check-reins della placca volare Funzione di freno
alla iperestensione
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Articolazioni IFP
Sistema tridimensionale di stabilizzazione per
rendere instabile queste articolazioni è
Necessario che tale sistema sia lesionato in
almeno 2 piani
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Lussazioni delle IFP
  • Dorsali
  • Laterali (instabilità legamentosa)
  • Volari (rare)

Il meccanismo più comune è liperestensione
combinata ad una compressione longitudinale,
tipica degli Ball-Handling Sports
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Lussazioni delle IFP
  • Le fratture-lussazioni più frequenti a questo
    livello sono caratterizzate da una frattura
    marginale volare della base della F2. Si tratta
    in genere di un piccolo frammento triangolare, di
    dimensioni inferiori al 40 della superficie
    totale della F2, pertanto una cospicua parte
    dorsale dellapparato capsulo-legamentoso rimane
    ancorato alla falange. Ciò comporta che, eseguita
    la manovra di riduzione, tale lesione rimane
    stabile e composta, tale da non richiedere né un
    trattamento chirurgico, né una prolungata
    immobilizzazione.

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Lussazioni delle IFP
Trattamento
Lussazione dorsale riduzione incruenta splint
dorsale a 0-20di flessione per 7-12gg
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(No Transcript)
25
Lussazioni delle IFP
Lussazioni Volari
  • Estremamente rare
  • Spesso associate a lesioni dellapparato
    estensore
  • (bandelletta centrale?evoluzione in deformita
    en bouttoniere)

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Lussazioni delle IFP
Lussazioni Volari trattamento
  • molti autori suggeriscono sempre la riduzione
    cruenta che consente un preciso bilanciamento
    delle lesioni e il loro contestuale ed immediato
    trattamento
  • altri autori raccomandano la riduzione incruenta
    per non peggiorare la prognosi funzionale della
    lesione (rigidità post-traumatica), facendo
    diagnosi delle lesioni associate con un accurato
    E.O. riservando quindi la riduzione cruenta solo
    alle lussazioni irriducibili. Limmobilizzazione
    dovrà durare il meno possibile, tenendo conto
    soprattutto dei tempi di guarigione delle lesioni
    associate.

27
Lussazioni delle IFP
Lussazioni Volari trattamento
  • Limmobilizzazione dovrà durare il meno
    possibile, tenendo conto soprattutto dei tempi di
    guarigione delle lesioni associate.

28
Articolazioni IFD e IF del I dito
  • struttura anatomica simile a quella della IFP,
    tuttavia il minor braccio di leva e la presenza
    delle inserzioni dei tendini estensore e flessore
    profondo, rendono le lussazioni di tali
    articolazioni molto rare.

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Articolazioni IFD e IF del I dito
  • Sono praticamente solo dorsali e si ridono
    normalmente incruentamente. Necessitano solo di
    10-20 giorni di immobilizzazione.

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Articolazione MF del I dito
differisce da quelle delle dita lunghe sotto
molteplici aspetti (3 gradi di libertà
stabilizzazione da parte dei mm. tenari)
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Lussazione MF del I dito
Manovra di Iperestensione per detendere e
liberare EPB ed EPL
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Articolazione MF del I dito
  • Particolare menzione merita la lesione del
    Legamento Collaterale Ulnare (LCU), per lelevata
    incidenza che essa ha nella popolazione generale
    e sportiva. Il meccaniso traumatico in genere è
    una violenta sollecitazione in abduzione.

Il problema peculiare della lesione del LCU è
lassenza di cicatrizzazione spontanea dovuta
alla interposizione delaponevrosi
delladduttore del pollice tra i due capi del
legamento lesionato o tra il legamento e la sua
inserzione nei casi di disinserzione
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Articolazione MF del I dito
  • Il meccaniso traumatico in genere è una
  • violenta sollecitazione in abduzione.

34
Articolazione MF del I dito
  • Tale lesione, descritta da Stener nel 1962, è
    pertanto da trattare sempre chirurgicamente.

35
  • Grazie
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